1. REG. TRIB. DI PAVIA N. 303 DEL 8/2/1985 - DIRETTORE RESPONSABILE SERGIO CONTRINI - STAMPATO IN PROPRIO IN PAVIA
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N°24 anno 25 Giocare per credere Martedì 18 Giugno 2013
22 GIUGNO
FESTA
DELLO
SPORTIVO
FESTA DI VALORI
Lo sport CSI con la sua vivacità si incontra a San Genesio sabato 22 Giugno alle ore 17.00
per la “Festa dello Sportivo” tradizionale iniziativa del CSI di Pavia che riconosce
ufficialmente con premi le capacità ed i risultati tecnico – disciplinari – agonistici.
Una occasione per affermare tutti insieme che lo sport è elemento centrale della nostra
quotidianità.
Lo sport CSI è quello semplice e genuino dove – tanto per intederci – le persone ci
mettono impegno – tempo e denaro.
Questo è lo sport che ci tiene insieme fatto da tanti volti che sui campi apprendono e
rispettano le regole a partire dalla prima: la gioia di giocare per stare insieme.
LUDOPATIA:
LE CIFRE SU CUI RIFLETTERE
94 miliardi: la spesa per i giochi in Italia nel 2012,
7.9 miliardi: la quota spettante al Fisco,
6 miliardi: il costo sociale del gioco d’azzardo,
800 mila: le persone con problemi di ludopatia in Italia,
38 mila: il costo per recuperare una persona ludopatica.
IN ITALIA 1.822.000 MINORENNI VIVONO
IN SITUAZIONE DI POVERTA’ RELATIVA
Una mancanza di prospettiva – dello Stato, delle istituzioni e, in generale del mondo
adulto – che è anche una seria ipoteca sul futuro.
Non solo quello dei tanti bambini che vivono in povertà – oggetto del Rapporto annuale
presentato nell’aula del Senato da Vincenzo Spadafora, Garante dell’infanzia e
dell’adolescenza – ma di tutta la società.
2. 2
Le politiche sociali del nostro Paese scriteriatamente deprimono una risorsa su cui, al
contrario, sarebbe saggio puntare: i bambini, i ragazzi, i giovani. Gli adulti di domani.
I dati Istat citati dal Garante nel suo rapporto non sono nuovi ma fanno ancora arrossire: in
Italia vivono in situazione di povertà relativa 1.822,000 minorenni, il 17.6% dei bambini e
degli adolescenti.
Il 7% dei minorenni (723.000) vive in condizioni di povertà assoluta.
La quota è del 10.9% nel Mezzogiorno, a fronte del 4.7% nel Centro e nel Nord del Paese.
Ma soprattutto colpisce il dato relativo al rischio di povertà ed esclusione sociale per i
bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie con tre o più minorenni, pari al 70% al
Sud a fronte del 46.5% a livello nazionale: 70 su 100 minorenni che nascono in una
famiglia numerosa del Mezzogiorno d’Italia rischiano di essere poveri.
La crisi è la spiegazione di tutto?
Un alibi piuttosto, per giustificare il taglio graduale delle risorse effettuate soprattutto, ha
proseguito Spadafora, “nei confronti delle aree più disagiate dell’Italia, dei Comuni che
dovevano garantire servizi, come è possibile non capire che questi tagli ci avrebbero
portato ad un paese ancora più in affanno?”.
Altro punto dolente sottolineato dal Garante è la frammentazione delle competenze
istituzionali sull’infanzia e l’adolescenza: Spadafora chiede un coordinamento delle
deleghe sui minori – che sono tra quelle non ancora attribuite – affidandole possibilmente
al ministero del Welfare.
“Serve una cabina di regia che detti le priorità per investire nel modo migliore le poche
risorse disponibili” ha sottolineato Spadafora chiedendo anche di definire subito i livelli
essenziali di assistenza (Lea), trovare fondi per l’edilizia scolastica e risorse per le famiglie
a basso reddito e infine una riforma della giustizia minorile.
“Un fattore come la povertà che in Italia riguarda essenzialmente il Mezzogiorno – ha
esordito nella sua replica Piero Grasso, presidente del Senato – porta all’emarginazione e
alla discriminazione. Il sostegno alle famiglie, a partire dalla maternità e dal lavoro
femminile, è imprescindibile per qualsiasi progetto che voglia onestamente parlare di
politiche per l’infanzia e l’adolescenza”.
La questione non è rublicabile tra i disagi sociali e meglio sarebbe, secondo Grasso,
parlare di una vera e propria “questione sociale” da porre al centro dell’attenzione e
dell’azione pubblica.
RACCOGLIAMO DIVISE USATE
Alla conclusione dell’attività associativa 2012/2013 ricordiamo a tutte le Società che il
materiale sportivo non più utilizzato, potrà essere consegnato al CSI.
Ci sono tante realtà che certamente saranno liete e grate di riceverlo.
3. 3
AL VIA IL VOLUNTARY TROPHY 2013
Il Centro Servizi Volontariato della Provincia di Pavia con la collaborazione tecnica di
questo CSI organizza l'edizione annuale del Torneo "Solidale di calcio a 7".
Le partite si giocheranno tutte sul campo a 7 a Vellezzo Bellini, ad eccezione di due
giornate (20/27 giugno) in cui sarà utilizzato il campo sportivo di Via Lomonaco della
Casa del Giovane di Pavia.
Sei le Società partecipanti e sette le squadre presenti.
Le Società iscritte sono: Azione Cattolica Ragazzi, Gruppo Volontati ANFFAS, Volontari
di Belgioioso nella formazione Zanardi Team, Giovani di tre Comunità: Angela Brega,
Camelot, Casa del Giovane con 2 squadre.
L'inaugurazione del Torneo verrà effettuata sabato 15 giugno alle ore 14.00 a Vellezzo
Bellini.
Si gioca nelle seguenti date: mese di giugno: 15/18/20/22/25/27/29 e mese di luglio 2 e
6.
In queste date le finali e le premiazioni alle ore 17.20.
All’inaugurazione ha presenziato il Responsabile dell’Attività Sportiva CSI Pietro Gatti .
4. 4
FESTA DELLO SPORTIVO
STAGIONE 2012/2013
SAN GENESIO ED UNITI
CENTRO POLIFUNZIONALE
VIA PARCO VECCHIO
SABATO 22 GIUGNO 2013
ORE 17.00
I PARTECIPANTI SONO INVITATI A PARTECIPARE AL PROGETTO “CSI
PER HAITI” OFFRENDO UN EURO CADAUNO.
I PREMI NON RITIRATI NON VERRANNO CONSEGNATI.
5. 5
Il 5 x 1000
dell’imposta sul reddito
a
CC..SS..II
CCoommiittaattoo PPrroovviinncciiaallee PPaavviiaa
per sostenere la
promozione dello sport
Nella fase di compilazione della denuncia dei redditi (sul CUD 2012, sul modello
730-1 bis redditi 2012 o sul modello unico persone fisiche 2013) redditi 2012
apponendo la tua firma nel settore destinato a sostegno delle
Organizzazioni Non Lucrative di Unità Sociale
indicando, nello spazio sotto la firma, il codice fiscale
8800001144331100118811
Non è una quota in più da versare, ma una diversa destinazione di una parte
delle tasse che si dovrebbero pagare allo Stato
N.B. 5 x mille e 8 per mille sono due iniziative distinte, l’una non esclude l’altra e nessuno
dei due casi comporta un esborso economico, ma solo la libera facoltà di scegliere a chi
destinare una piccola parte delle tasse dovute allo Stato