1. Partecipare è marketing: comunicare nell’epoca del web2.0
A cura di Claudia Zarabara – scrivi@claudiazarabara.it
Vicenza, 16 marzo 2012
2. L’obiettivo di questo
intervento
• Farvi dare un’occhiata a questo nuovo modo di pensare
e vivere, e darvi una panoramica su come possa essere
sfruttato a livello aziendale.
3. Dal Web 1.0 al Web 2.0
WEB 1.0
USO LA RETE
WEB 2.0
SONO IN RETE
WEB 2.0
SIAMO IN RETE
WEB 2.0
SIAMO LA RETE
“Col termine Web 2.0 generalmente ci si riferisce ad una seconda generazione
di servizi disponibili sul WWW che consentono di collaborare e condividere
informazioni online” tratto daWikipedia.com
4. L’utente ieri e oggi
IERI
• Un tempo il PC era il solo dispositivo che si collegava ad Internet
• Oggi i mezzi a disposizione sono più numerosi: ci sono palmari,
televisori, telefonini, console etc.
• Il modo di connettersi è sempre più user friendly
• La banda larga è ampiamente diffusa e spesso disponibile
gratuitamente in zone pubbliche
OGGI: L’UTENTE E’ SEMPRE CONNESSO!
• Non archivia, non stampa, non salva perché in ogni momento può
trovare online ciò di cui ha bisogno.
• Anche il software è disponibile online.
L’utente collabora, partecipa e condivide!
Cresce e fa crescere attraverso la collaborazione!
I confini delle relazioni e delle conoscenze sono in questo modo in costante
movimento
5. Il web 2.0
• Web 2.0 indica un nuovo approccio sociale alla generazione e distribuzione
di contenuti via web, che siano caratterizzati da processi comunicativi
aperti, con una forte decentralizzazione dell’autorità, libertà di condividere e
riusare i contenuti stessi
• In sintesi si può intendere con Web 2.0 un insieme di siti web più dinamici ed
interattivi che consentano una maggiore partecipazione degli utenti
attraverso forum, blog, wiki, social network, rss etc. E’ un mondo in costante
evoluzione
• Il Web 2.0 è costruito sull’ architettura della partecipazione e sulla fiducia
radicale che consentono a gruppi di utenti distribuiti su scala internazionale
di contribuire alla creazione della conoscenza
• Le barriere tecnologiche sono drasticamente ridotte
– creare contenuti on line è semplice e spesso gratuito
– Condividere contenuti è facile ed immediato
• L'utente è creatore di contenuti
• Il Web 2.0 è realmente multimediale
– composto di suoni, immagini, realtà virtuali, filmati
6. L’evoluzione dell’informazione
• Web 1.0: sono pagine create
“istituzionalmente” per fornire
informazioni
• Web 2.0: fornisce le informazioni in
modo tale che gli utenti le possano
prendere e modificare.
L’informazione viaggia in modo
destrutturato.
• User generated data: le informazioni
sono create, rimaneggiate,
condivise, distribuite dagli utenti.
COSA DICONO DI NOI GLI UTENTI?
7. Il rischio…
E’ più rischioso esserci o non esserci?
Se non ci sei, altri parleranno di te
anche se questa non è una tua
iniziativa
Se ci sei sarai in grado di
controllare/gestire la
comunicazione, il reclamo, i
commenti positivi e negativi.
Occorre reinventare la
comunicazione!
8. Come vede ed usa il web
l’utente?
Sposare il “modo di vedere digitale” del consumatore, dando ascolto
alla sua voce, alle sue necessità, al suo modo di concepire il web
Il sistema digitale dell’azienda Quello del consumatore
9. Perché utilizzare il
Web 2.0
• Alcuni segnali da considerare:
– I Social Network sono i siti più visti al mondo
– Il loro utilizzo è sempre più ampio, sia a livello di età che di sesso
• Gli over 50, nel corso del 2011 sono passati dal 22 al 42%
– Facebook negli Usa ha superato Google per numero di connessioni: la
gente usa Facebook anche per fare ricerche!
• Facebook negli USA rappresenta il 25% del traffico web (21/11/2010)
• Nel 2009 in un mese gli ultra 46enni sono cresciuti del 51%.
– Il sistema di posta interno a questi strumenti è preferito rispetto alle mail
tradizionali:
• i giovani ritengono la mail un mezzo obsoleto
• la newsletter è meno letta rispetta agli alert di Facebook
• Dulcis in fundo: tutte le risorse business per le aziende offerte dai Social
Network sono gratuite!
10. Perché utilizzare il
Web 2.0
• In generale:
– Non sempre porta visitatori diretti al sito che si intende promuovere, ma
crea eco
– Rafforza il brand
– Instaura un dialogo informale con l’utente
– Raccoglie informazioni sull’utente (opinioni, sondaggi etc.) in modo
nuovo
– In generale migliora il ranking (indice di Google per misurare la
popolarità del sito) del sito. Per Google più un sito è linkato in siti noti,
popolari e visitati, migliore è il suo posizionamento.
– Di conseguenza migliora il posizionamento del sito da promuovere
all’interno dei motori di ricerca.
– Rende più rintracciabile la vostra azienda e il vostro sito
– Genera meccanismi di viral marketing attraverso i quali l’utente
diffonde in rete il messaggio/contenuti aziendali
11. Un modo nuovo di ragionare
• Il Social Media Marketing permette di dare voce al
consumatore. Questo significa:
– ascoltarlo
– dare delle risposte
– monitorarlo (controllarlo è impossibile, occorre
accettare il rischio!)
• Il consumatore apprezza trasparenza, chiarezza e, in
generale, delle risposte (magari in tempi utili)!
• Occorre partecipare in modo nuovo: “Partecipare è
marketing” (C.Heuer) “Se tentate di vendere qualcosa
alla community, e questa è la ragione per cui siete qui,
questo sarà chiaro a tutti e non otterrete il successo
sperato. Se invece partecipate perché volete
veramente dare un contributo alla community, perché
volete condividere ciò che sapete, perché volete
veramente essere a servizio della community e dei suoi
membri riuscite a vendere alle persone giuste GRAZIE
alla vostra sincerità ed onestà”
• E’ rischioso! Cosa dicono gli altri di noi? Come gestire le
critiche? Come controllare il messaggio?
• Due esempi di risposta: FedEx - PepsiCola
13. Quindi?
• Nel Social Network bisogna esserci
• Occorre scegliere quelli giusti
• Occorre gestire la comunicazione
guidando e valorizzando l’utente
• Occorre sentirsi parte del network e
partecipare
• Bisogna gestire i contenuti
ottimizzando anche per i motori di
ricerca
• Occorre monitore ciò che si dice di
noi (e-reputation). La rete offre
strumenti ad hoc anche per questo!
• Occorre saper gestire la critica!
Uno strumento è “web 2.0” o “web 1.0” in relazione all’utilizzo che ne fa l’utente
14. Grazie per l’attenzione!
Domande e commenti sono graditi…
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GRAZIE A
Gruppo Giovani Imprenditori
Confindustria Vicenza