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Perchè la qualità dell’aria domestica è
                importante?


   70 - 90% del tempo è trascorso in luoghi chiusi,
    specie in casa.
   Molte fonti significative di inquinamento domestico
    (es. Cucine a gas, vernici e colle).
   Particolarmente importante per gruppi a rischio –
    es. ammalati, vecchi e bambini.
Sick Building
       Un edificio è considerato “sick”
(ammalato) quando almeno il 20% dei suoi
occupanti soffre di sintomi persistenti che
spariscono all’aperto.
        Circa il 17% dei 4 millioni di edifici
commerciali negli U.S.A. sono considerati
“sick”.
I quattro più pericolosi
             Aero-polluttanti Indoor
3. Fumo di sigaretta
4. Formaldeide
5. Asbesto
6. radon-222
Cause di morte
Morti anno negli USA riconducibili a particolari comportamenti
Costituenti del fumo di
           tabacco
   Carcinogeni                      Tossine
       Tar                              CO
       Nitrosamine                      Formaldeide
       Benzopirene                      NO

                  Stimolanti SNC
                      Nicotina
Pack Year è l’unità di misura
dell’esposizione al fumo di sigaretta
   Pack Year = pacchetti/die x anno

 es. 1 pacchetto al dì x 30 anni = 30 pack
                  years



     2 pacchetti al dì x 15 anni = 30 pack
                  years
   Il 50% di tutti I fumatori muoiono di
    malattie correlate al fumo
       Enfisema
       Bronchite
       Cancro del polmone
       Cardiopatie
   Anche il fumo passivo è dannoso
Fumo passivo

 3,000   morti per Ca polmonare/anno
              (rischio 1.5 x)
           30,000- 60,000 morti
             cardiache/anno
  Bambini    incidenza per asma &
           malattie respiratorie
Effetti dell’esposizione contemporanea
        a differenti agenti tossici

   Additivo: l’effetto della combinazione
    è pari alla somma degli effetti
    individuali
   Moltiplicativo sinergico: maggiore
    della somma
   Antagonistico: un fattore riduce
    l’effetto dell’altro.
   Molti casi di patologia polmonare
    occupazionale sono stati in passato
    attribuiti al solo fumo.
   L’associazione rischio occupazionale e
    fumo resta frequente; entrambi
    costituiscono un rischio per I lavoratori.
   L’interazione può avere effetti additivi o,
    più spesso, moltiplicativi.
   La maggior parte dei fumatori non sviluppa
    significative malattie polmonari, ma
    l’interazione con l’esposizione
    professionale aumenta il rischio.
Valutazioni dell’interazione

   Incidenza di malattia
   Gravità della malattia
    -- Sintomi
    -- Funzione polmonare
    (FEV1,DLCO)
  -- modificazioni RX
• Mortalità prematura
Malattie respiratorie correlate al
              fumo

 Causate dal fumo:
 1. Bronchite cronica
 2. COPD (Enfisema)

 3. Bronchiolite

 4. Cancro del polmone

 Aggravate dal fumo:
 –  Asma
 –  Fibrosi
Attuale prevalenza del fumo nei
        luoghi di lavoro
   Il fumo ha una prevalenza minore
    fra i dirigenti, maggiore fra gli
    operai e gli addetti ai servizi.
   Il gap fra le due categorie sembra
    in espansione
   Gli operai e gli addetti ai servizi
    sono meno inclini a smettere.
   Gli operai sono forti fumatori
Giovino GA, NIOSH Scientific Workshop on Work, Smoking
  and Health, 2000.
Meccanismi dell’interazioni
  fumo/ambiente di lavoro
1. Tossine presenti nel fumo possono essere
     presenti anche nel luogo di lavoro (es. CO)
2. Sostanze chimiche possono essere trasformate
     in agenti più tossici nell’interazione col fumo
3. Il fumo può aumentare il rilascio o la
     ritenzione di tossine
4. La presenza di COPD può aumentare la
     ritenzione polmonare di particolati
     sprigionati nei luoghi di lavoro
adattato da: Dement, NIOSH Scientific Workshop, Work,
    Smoking and Health, 2000
Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di
                       lavoro :
           Asbesto e cancro del polmone

   Un’interazione moltiplicativa è stata
    riconosciuta fra asbesto e fumo.
   Ciò può avvenire per altre cause
    occupazionali note di cancro del polmone:
    arsenico, bis- e chloro-chloromethyl etere,
    cadmio, cromo, silice (cristallina), mustard
    gas, nickel, radon, radiazioni ionizzanti,
    fuliggine, catrame, oli minerali
Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di
         lavoro : Asbesto e cancro del polmone



  Un forte fumatore ha un aumento del
  rischio di cancro del polmone >10;
  un lavoratore esposto all’asbesto ha
  un aumento del rischio di cancro del
  polmone > 5;
  la combinazione è moltiplicativa (10
  x 5 = 50 volte).
Selikoff et al. J. Am. Med Assoc. 1964; 188:22
Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di
               lavoro: cancro del polmone

   Interventi: la cessazione del fumo riduce il
    rischio; il rischio si riduce
    progressivamente nell’arco di 10 anni, ma
    permane per tutta la vita un eccesso di
    rischio per gli ex-fumatori


   La cessazione del fumo riduce il rischio di
    cancro del polmone nei lavoratori
    dell’asbesto
Malattie polmonari
         non maligne
Asma: più di 200 sostanze occupazionali causano
    asma; il fumo aggrava la malattia
Bronchite cronica: fumo e polveri hanno effetto
    addittivo
COPD: Numerose sostanze occupazionali
    interagiscono con il fumo
Fibrosi polmonare: il fumo rappresenta un fattore
    di rischio per alcune forme ed interagisce con
    l’esposizione professionale.
COPD (Chronic Obstructive Pulmonary Disease):
             cause occupazionali

Esempi di esposizioni professionali che
interagiscono col fumo nel causare
COPD:

Polvere di carbone
Silice
Polvere di cotone
Cadmio
Diisocianati (MDI, HDI, TDI)
COPD: polvere di carbone e fumo.

Il polmone presenta fibrosi nodulare con
   enfisema focale.
Integrazione di progetti di cessazione del
fumo nei programmi sulla sicurezza nei luoghi
                  di lavoro

   I luoghi di lavoro possono sia favorire che
    scoraggiare l’adozione di comportamenti
    salutari quali la cessazione del fumo.

   L’integrare un progetto di controllo del
    fumo nell’ambito di un programma
    complessivo sulla sicurezza può essere più
    efficace rispetto a programmi separati.
STRATEGIE PER AIUTARE IL PAZIENTE
         A SMETTERE DI FUMARE

CHIEDERE: identificare sistematicamente tutti i
fumatori ad ogni visita
INFORMARE: è urgente per tutti i fumatori
smettere di fumare
VALUTARE: determinare il desiderio di compiere
un tentativo per smettere di fumare
ASSISTERE: aiutare il paziente a smettere di
fumare
PREPARARE: organizzare un follow-up
Sono disponibili diverse terapie farmacologiche
efficaci, ed almeno una di queste dovrebbe
essere somministrata in aggiunta ai consigli
pratici se necessario ed in assenza di
controindicazioni
Istogramma dell’esposizione personale al benzene
Sintomi
Almeno 20 milioni di Americani soffrono di:
- problemi respiratori cronici
- vertigini
- orticaria
- cefalea
- mal di gola
- sinusiti
-Irritazioni oculari
Importanti aero-polluttanti indoor
   Biossido di azoto
   Monossido di carbonio
   Formaldeide
   Composti Organici Volatili (VOCs)
   Acari della polvere (ed altri allergeni, es. da
    animali domestici)
   Funghi (muffe) e batteri
   Fumo di tabacco ambientale
   Particelle sottili
   Composti organici clorati (es. pesticidi)
   Asbesto e man-made mineral fibres
   Radon
Fonti di aero-polluttanti indoor
   Materiali edili
   Mobilio
   Colle
   Detergenti
   Apparecchi a combustione (cucine e caldaie)
   Caminetti
   Fumo di tabacco
   Acari, batteri e muffe
   Aria esterna
Effetti sulla salute di alcuni comuni
          aero-polluttanti indoor (1)
Biossido di azoto
   Irritante respiratorio
   Elevato rischio di patologia respiratoria nei bambini, forse per
    un’aumentata suscettibilità alle infezioni respiratorie; scarsa
    evidenza di effetti sugli adulti.
   Concentrazioni in cucina possono rapidamente superare gli
    standards WHO and EPAQS.

Monossido di carbonio
   Asfissiante e intossicante
   Pericolo per intossicazione acuta, principalmente per apparecchi a
    combustione malfunzionanti o per difettosa o inadeguata
    aspirazione dei fumi.
   Possibilità di effetti cronici per esposizioni a lungo termine a
    concentrazioni non letali, particolarmente per soggetti suscettibili.
Effetti sulla salute di alcuni comuni
          aero-polluttanti indoor (2)
Formaldeide

   Irritante e sensibilizzante sensoriale e respiratorio
   Possibile incremento del rischio di asma e di bronchite cronica nei
    bambini per esposizione ad elevate concentrazioni
   Differenze individuali nella risposta


Composti Organici Volatili (VOCs)

   Si ritrovano in miscele variabili e composite
   I principali effetti sono da riferire genericamente al confort
    sebbene il benzene (ed altri VOCs) sono carcinogeni
   Si discute circa il possibile ruolo dei VOCs nell’ aetiologia della
    sensibilizzazione chimica multipla; sono anche implicati nella sick
    building syndrome
Effetti sulla salute di alcuni comuni
         aero-polluttanti indoor (3)
Acari della polvere

   Gli acari della polvere (dermatofagoidi) sono dei potenti
    sensibilizzatori allergici
   Buona evidenza di elevato rischio di sensibilizzazione per elevate
    esposizioni allergeniche, ma ciò non necessariamente conduce
    all’asma
   Riduzioni parziali dell’esposizione non necessariamente producono
    riduzione dell’incidenza e/o dei sintomi
   Importante il grado di umidità indoor
Funghi e batteri

   L’umidità e la presenza di muffe viene riportata come associata ad
    una maggiore frequenza di patologia respiratoria anche se mancano
    evidenze convincenti
   Dati insufficienti circa l’esposizione nell’ambiente indoor
   a batteri (non patogeni) ed effetti sulla salute
Effetti sulla salute di alcuni comuni
          aero-polluttanti indoor (4)
Environmental tobacco smoke

L’impatto sulla salute dei bambini esposti all’ETS in casa includono:
 La sindrome di morte improvvisa neonatale
 Patologia dell’apparato respiratorio
 Malattia dell’orecchio medio
 Asma

La popolazione a rischio può essere considerevole
Polveri sottili

   Consistenti evidenze che l’esposizione alle polveri sottili (es. PM10)
    nell’aria ambiente può avere gravi effetti sulla salute umana; I
    meccanismi sono incerti
   Pazienti COPD e asmatici probabilmente a extra rischio
   L’importanza relativa delle fonti indoor is sconosciuta
RADON
Radon

Gas radioattivo che si forma dal decadimento di U238 e
Th232;

Reperibile in rocce e minerali

Livelli variabili da area ad area

Decade a polonio 214 e 218, bismuto 214, piombo 214

Effetti penetra nei polmoni ed espone il tessuto
polmonare a radiazioni alfa e gamma
Cancro del polmone
Il cancro del polmone è più frequente in città che in campagna.
E’ noto che più del 90% dei casi è addebitabile all’abitudine al
fumo.
Un gas radioattivo, il radon, è ritenuto essere causa di circa il
7% di cancro del polmone in USA.
Un’altra causa importante è l’esposizione lavorativa a
carcinogeni.
Radon

Pershagen (1992):studio condotto in Svezia
dove si registrano elevati livelli di radon

210 donne con diagnosi di cancro del polmone

RR=2.3

RR= incidenza in esposti
    incidenza in non-esposti

Responsabile del 7% dei cancri polmonari negli
USA.
Il radon-222 può penetrare in casa per
              diffusione dal suolo e per emanazione dai
              materiali edili, dall’acqua di rubinetto e dal gas
              metano.

Caratteristiche
- gas invisibile privo di odore e di sapore che si mescola
all’aria - chimicamente inerte ed essenzialmente non
reattivo
- il più pesante dei gas nobili con elevato punto ebullioscopico
e di fusione
- altamente solubile in solventi non polari
- moderatamente solubile in acqua fredda
- capace di diffondere attraverso le rocce ed il suolo
   - decade per emissioni di particelle alfa (T 1/2 = 3.8 gg.)
RADON

Fonti: rocce contenenti uranio in prossimità delle
abitazioni; acqua di pozzo; materiali da costruzione.


Effetti sulla salute: nessun sintomo
immediato; è stimato causare circa il 10% di tutte le
morti per cancro del polmone. I fumatori sono a più
alto rischio per lo sviluppo di cancro indotto da radon.
In Italia è stata effettuata una indagine dal Servizio Sanitario
Nazionale sulla esposizione al radon nelle abitazioni. Il valore della
concentrazione media è risultato:
                                                    3
                                  75 Bq/m
Tale valore è relativamente elevato rispetto alla media mondiale
valutata intorno a 40 Bq/m3 . Nella tabella si possono confrontare le
concentrazioni medie riscontrate in alcuni Paesi in cui il problema è
stato affrontato seriamente dai governi con leggi e raccomandazioni

                                   Media     Valore di riferimento
                    Stati Uniti      46              150
                    Inghilterra      20              200
                    Svezia          108              400
                    Svizzera         70              400
                    Mondo         circa 40
P ogni anno più di 200 persone
muoiono per avvelenamento da
  CO e più di 5000 sono gli
         intossicati.
P CO causa avvelenamenti
accidentali più di qualunque
 altro composto chimico.
P E’ completamente irriconoscibile dai sensi
umani.

P   E’ ALTAMENTE TOSSICO.

P E’ la causa principale di avvelenamento
accidentale.

P L’Inadeguata ventilazione è la principale
causa di avvelenamento da CO.
Poichè CO è INCOLORE, INODORE,
    e INSAPORE è virtualmente
impossibile essere messi in allarme
        dalla sua presenza.
Il più efficace, e spesso l’unico modo
per sapere se CO è presente è essere
in possesso di un sensore specifico.
CO può agire rapidamente ad alte
concentrazioni, o lentamente nell’arco
     di lunghi periodi di tempo.
    Occorrono parecchie ore per
      rimuovere CO dal corpo,
 concentrazioni crescenti causano
 cefalea, nausea, fino al coma e alla
              morte.
COME AGISCE CO SUL
           CORPO UMANO.



 Quando inaliamo ossigeno, esso si combina
con l’emoglobina a formare ossiemoglobina,
che viene quindi trasportata alle cellule del
corpo a sostenere la vita.
C Quando si inala CO esso si combina con
             l’emoglobina a formare
     carbossiemoglobina. Una volta
      combinata, l’emoglobina non è più
disponibile per il trasporto dell’ossigeno. Il
  corpo viene così deprivato dell’ossigeno
 necessario alla vita. Il legame chimico del
CO per l’emoglobina è 200 volte più forte
 del legame dell’ossigeno. Ciò rende altresì
      difficile eliminare CO dal sangue.
C Pertanto, CO inibisce la capacità del
sangue di trasportare ossigeno ai tessuti
corporei. Ciò include organi vitali come il
           cuore e il cervello.


C    L’emivita della carbossiemoglobina è
di circa 5 ore, ciò vuol dire che occorrono
    circa 5 ore perchè il suo livello nel
   sangue si riduca alla metà del livello
 raggiunto al termine dell’esposizione.
- Cattiva manutenzione di
  fornaci, caldaie, apparecchi a
          combustione.
           - Caminetti.
       - Fumo di sigaretta.
     - Scarichi di automobili.
   - Canne fumarie sporche o
             intasate.
          - Motori a gas
- OVUNQUE vi sia combustione
CO si produce per l’incompleta
combustione dei combustibili. In pratica,
  qualunque cosa venga bruciata per il
   riscaldamento o per la propulsione:
                - Kerosene
              - Gas Naturali
                 - Propano
                  - Butano
         - Legna, carta, carbone
Meno efficiente è la
     P

  combustione, più CO viene
         rilasciato.
P E’ indispensabile, pertanto, una
     regolare revisione delle
 apparecchiature a combustione.
PSistema nervoso, cervello, cuore e polmoni
          divengono ossigeno deprivati.

     P Sintomi come cefalea, astenia, nausea si
    realizzano con saturazioni di CO del 10-30%.

P Dal 30 al 50% si producono grave cefalea, nausea,
  aumento della frequenza cardiaca e respiratoria,
                  possibile morte.

 P Più del 50%: perdita di coscienza, convulsioni,
                 coma e morte.
Esposizione cronica a CO
associata a mortalità
cardiovascolare:
addetti ai ponti e tunnel di
NYC
CO: effetti dell’esposizione a lungo termine

    SMRs (Standardized mortality ratios) per morte da malattia
cardiovascolare di addetti a ponti (bassa esposizione a CO) e tunnel
                            (alta) in NYC:

                           Durata dell’impiego

                          <10 anni         >10 anni       Totale

         Addetti ai           0.87           0.81            0.85
         ponti               (0.70-1.07)    (0.56-1.15)     (0.71-1.02)


         Addetti ai           1.07           1.88            1.35
         tunnel              (0.77-1.44)    (1.36-2.56)     (1.09-1.68)




                             Stern FB et al: Heart disease mortality among bridge
                               and tunnel officers exposed to carbon monoxide.
                                     Am. J Epidemiol. 1988; 128: 1276-1288

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indoor pollution

  • 1.
  • 2. Perchè la qualità dell’aria domestica è importante?  70 - 90% del tempo è trascorso in luoghi chiusi, specie in casa.  Molte fonti significative di inquinamento domestico (es. Cucine a gas, vernici e colle).  Particolarmente importante per gruppi a rischio – es. ammalati, vecchi e bambini.
  • 3. Sick Building Un edificio è considerato “sick” (ammalato) quando almeno il 20% dei suoi occupanti soffre di sintomi persistenti che spariscono all’aperto. Circa il 17% dei 4 millioni di edifici commerciali negli U.S.A. sono considerati “sick”.
  • 4. I quattro più pericolosi Aero-polluttanti Indoor 3. Fumo di sigaretta 4. Formaldeide 5. Asbesto 6. radon-222
  • 5. Cause di morte Morti anno negli USA riconducibili a particolari comportamenti
  • 6.
  • 7. Costituenti del fumo di tabacco  Carcinogeni  Tossine  Tar  CO  Nitrosamine  Formaldeide  Benzopirene  NO  Stimolanti SNC  Nicotina
  • 8. Pack Year è l’unità di misura dell’esposizione al fumo di sigaretta Pack Year = pacchetti/die x anno es. 1 pacchetto al dì x 30 anni = 30 pack years 2 pacchetti al dì x 15 anni = 30 pack years
  • 9. Il 50% di tutti I fumatori muoiono di malattie correlate al fumo  Enfisema  Bronchite  Cancro del polmone  Cardiopatie  Anche il fumo passivo è dannoso
  • 10. Fumo passivo  3,000 morti per Ca polmonare/anno (rischio 1.5 x)  30,000- 60,000 morti cardiache/anno  Bambini  incidenza per asma & malattie respiratorie
  • 11. Effetti dell’esposizione contemporanea a differenti agenti tossici  Additivo: l’effetto della combinazione è pari alla somma degli effetti individuali  Moltiplicativo sinergico: maggiore della somma  Antagonistico: un fattore riduce l’effetto dell’altro.
  • 12. Molti casi di patologia polmonare occupazionale sono stati in passato attribuiti al solo fumo.  L’associazione rischio occupazionale e fumo resta frequente; entrambi costituiscono un rischio per I lavoratori.  L’interazione può avere effetti additivi o, più spesso, moltiplicativi.  La maggior parte dei fumatori non sviluppa significative malattie polmonari, ma l’interazione con l’esposizione professionale aumenta il rischio.
  • 13. Valutazioni dell’interazione  Incidenza di malattia  Gravità della malattia -- Sintomi -- Funzione polmonare (FEV1,DLCO) -- modificazioni RX • Mortalità prematura
  • 14. Malattie respiratorie correlate al fumo Causate dal fumo: 1. Bronchite cronica 2. COPD (Enfisema) 3. Bronchiolite 4. Cancro del polmone Aggravate dal fumo: – Asma – Fibrosi
  • 15. Attuale prevalenza del fumo nei luoghi di lavoro  Il fumo ha una prevalenza minore fra i dirigenti, maggiore fra gli operai e gli addetti ai servizi.  Il gap fra le due categorie sembra in espansione  Gli operai e gli addetti ai servizi sono meno inclini a smettere.  Gli operai sono forti fumatori Giovino GA, NIOSH Scientific Workshop on Work, Smoking and Health, 2000.
  • 16. Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di lavoro 1. Tossine presenti nel fumo possono essere presenti anche nel luogo di lavoro (es. CO) 2. Sostanze chimiche possono essere trasformate in agenti più tossici nell’interazione col fumo 3. Il fumo può aumentare il rilascio o la ritenzione di tossine 4. La presenza di COPD può aumentare la ritenzione polmonare di particolati sprigionati nei luoghi di lavoro adattato da: Dement, NIOSH Scientific Workshop, Work, Smoking and Health, 2000
  • 17. Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di lavoro : Asbesto e cancro del polmone  Un’interazione moltiplicativa è stata riconosciuta fra asbesto e fumo.  Ciò può avvenire per altre cause occupazionali note di cancro del polmone: arsenico, bis- e chloro-chloromethyl etere, cadmio, cromo, silice (cristallina), mustard gas, nickel, radon, radiazioni ionizzanti, fuliggine, catrame, oli minerali
  • 18. Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di lavoro : Asbesto e cancro del polmone Un forte fumatore ha un aumento del rischio di cancro del polmone >10; un lavoratore esposto all’asbesto ha un aumento del rischio di cancro del polmone > 5; la combinazione è moltiplicativa (10 x 5 = 50 volte). Selikoff et al. J. Am. Med Assoc. 1964; 188:22
  • 19. Meccanismi dell’interazioni fumo/ambiente di lavoro: cancro del polmone  Interventi: la cessazione del fumo riduce il rischio; il rischio si riduce progressivamente nell’arco di 10 anni, ma permane per tutta la vita un eccesso di rischio per gli ex-fumatori  La cessazione del fumo riduce il rischio di cancro del polmone nei lavoratori dell’asbesto
  • 20. Malattie polmonari non maligne Asma: più di 200 sostanze occupazionali causano asma; il fumo aggrava la malattia Bronchite cronica: fumo e polveri hanno effetto addittivo COPD: Numerose sostanze occupazionali interagiscono con il fumo Fibrosi polmonare: il fumo rappresenta un fattore di rischio per alcune forme ed interagisce con l’esposizione professionale.
  • 21. COPD (Chronic Obstructive Pulmonary Disease): cause occupazionali Esempi di esposizioni professionali che interagiscono col fumo nel causare COPD: Polvere di carbone Silice Polvere di cotone Cadmio Diisocianati (MDI, HDI, TDI)
  • 22. COPD: polvere di carbone e fumo. Il polmone presenta fibrosi nodulare con enfisema focale.
  • 23. Integrazione di progetti di cessazione del fumo nei programmi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro  I luoghi di lavoro possono sia favorire che scoraggiare l’adozione di comportamenti salutari quali la cessazione del fumo.  L’integrare un progetto di controllo del fumo nell’ambito di un programma complessivo sulla sicurezza può essere più efficace rispetto a programmi separati.
  • 24. STRATEGIE PER AIUTARE IL PAZIENTE A SMETTERE DI FUMARE CHIEDERE: identificare sistematicamente tutti i fumatori ad ogni visita INFORMARE: è urgente per tutti i fumatori smettere di fumare VALUTARE: determinare il desiderio di compiere un tentativo per smettere di fumare ASSISTERE: aiutare il paziente a smettere di fumare PREPARARE: organizzare un follow-up
  • 25. Sono disponibili diverse terapie farmacologiche efficaci, ed almeno una di queste dovrebbe essere somministrata in aggiunta ai consigli pratici se necessario ed in assenza di controindicazioni
  • 26.
  • 27.
  • 29. Sintomi Almeno 20 milioni di Americani soffrono di: - problemi respiratori cronici - vertigini - orticaria - cefalea - mal di gola - sinusiti -Irritazioni oculari
  • 30. Importanti aero-polluttanti indoor  Biossido di azoto  Monossido di carbonio  Formaldeide  Composti Organici Volatili (VOCs)  Acari della polvere (ed altri allergeni, es. da animali domestici)  Funghi (muffe) e batteri  Fumo di tabacco ambientale  Particelle sottili  Composti organici clorati (es. pesticidi)  Asbesto e man-made mineral fibres  Radon
  • 31. Fonti di aero-polluttanti indoor  Materiali edili  Mobilio  Colle  Detergenti  Apparecchi a combustione (cucine e caldaie)  Caminetti  Fumo di tabacco  Acari, batteri e muffe  Aria esterna
  • 32. Effetti sulla salute di alcuni comuni aero-polluttanti indoor (1) Biossido di azoto  Irritante respiratorio  Elevato rischio di patologia respiratoria nei bambini, forse per un’aumentata suscettibilità alle infezioni respiratorie; scarsa evidenza di effetti sugli adulti.  Concentrazioni in cucina possono rapidamente superare gli standards WHO and EPAQS. Monossido di carbonio  Asfissiante e intossicante  Pericolo per intossicazione acuta, principalmente per apparecchi a combustione malfunzionanti o per difettosa o inadeguata aspirazione dei fumi.  Possibilità di effetti cronici per esposizioni a lungo termine a concentrazioni non letali, particolarmente per soggetti suscettibili.
  • 33. Effetti sulla salute di alcuni comuni aero-polluttanti indoor (2) Formaldeide  Irritante e sensibilizzante sensoriale e respiratorio  Possibile incremento del rischio di asma e di bronchite cronica nei bambini per esposizione ad elevate concentrazioni  Differenze individuali nella risposta Composti Organici Volatili (VOCs)  Si ritrovano in miscele variabili e composite  I principali effetti sono da riferire genericamente al confort sebbene il benzene (ed altri VOCs) sono carcinogeni  Si discute circa il possibile ruolo dei VOCs nell’ aetiologia della sensibilizzazione chimica multipla; sono anche implicati nella sick building syndrome
  • 34. Effetti sulla salute di alcuni comuni aero-polluttanti indoor (3) Acari della polvere  Gli acari della polvere (dermatofagoidi) sono dei potenti sensibilizzatori allergici  Buona evidenza di elevato rischio di sensibilizzazione per elevate esposizioni allergeniche, ma ciò non necessariamente conduce all’asma  Riduzioni parziali dell’esposizione non necessariamente producono riduzione dell’incidenza e/o dei sintomi  Importante il grado di umidità indoor Funghi e batteri  L’umidità e la presenza di muffe viene riportata come associata ad una maggiore frequenza di patologia respiratoria anche se mancano evidenze convincenti  Dati insufficienti circa l’esposizione nell’ambiente indoor  a batteri (non patogeni) ed effetti sulla salute
  • 35. Effetti sulla salute di alcuni comuni aero-polluttanti indoor (4) Environmental tobacco smoke L’impatto sulla salute dei bambini esposti all’ETS in casa includono:  La sindrome di morte improvvisa neonatale  Patologia dell’apparato respiratorio  Malattia dell’orecchio medio  Asma La popolazione a rischio può essere considerevole Polveri sottili  Consistenti evidenze che l’esposizione alle polveri sottili (es. PM10) nell’aria ambiente può avere gravi effetti sulla salute umana; I meccanismi sono incerti  Pazienti COPD e asmatici probabilmente a extra rischio  L’importanza relativa delle fonti indoor is sconosciuta
  • 36. RADON
  • 37. Radon Gas radioattivo che si forma dal decadimento di U238 e Th232; Reperibile in rocce e minerali Livelli variabili da area ad area Decade a polonio 214 e 218, bismuto 214, piombo 214 Effetti penetra nei polmoni ed espone il tessuto polmonare a radiazioni alfa e gamma
  • 38. Cancro del polmone Il cancro del polmone è più frequente in città che in campagna. E’ noto che più del 90% dei casi è addebitabile all’abitudine al fumo. Un gas radioattivo, il radon, è ritenuto essere causa di circa il 7% di cancro del polmone in USA. Un’altra causa importante è l’esposizione lavorativa a carcinogeni.
  • 39. Radon Pershagen (1992):studio condotto in Svezia dove si registrano elevati livelli di radon 210 donne con diagnosi di cancro del polmone RR=2.3 RR= incidenza in esposti incidenza in non-esposti Responsabile del 7% dei cancri polmonari negli USA.
  • 40.
  • 41. Il radon-222 può penetrare in casa per diffusione dal suolo e per emanazione dai materiali edili, dall’acqua di rubinetto e dal gas metano. Caratteristiche - gas invisibile privo di odore e di sapore che si mescola all’aria - chimicamente inerte ed essenzialmente non reattivo - il più pesante dei gas nobili con elevato punto ebullioscopico e di fusione - altamente solubile in solventi non polari - moderatamente solubile in acqua fredda - capace di diffondere attraverso le rocce ed il suolo - decade per emissioni di particelle alfa (T 1/2 = 3.8 gg.)
  • 42. RADON Fonti: rocce contenenti uranio in prossimità delle abitazioni; acqua di pozzo; materiali da costruzione. Effetti sulla salute: nessun sintomo immediato; è stimato causare circa il 10% di tutte le morti per cancro del polmone. I fumatori sono a più alto rischio per lo sviluppo di cancro indotto da radon.
  • 43.
  • 44.
  • 45.
  • 46. In Italia è stata effettuata una indagine dal Servizio Sanitario Nazionale sulla esposizione al radon nelle abitazioni. Il valore della concentrazione media è risultato: 3 75 Bq/m Tale valore è relativamente elevato rispetto alla media mondiale valutata intorno a 40 Bq/m3 . Nella tabella si possono confrontare le concentrazioni medie riscontrate in alcuni Paesi in cui il problema è stato affrontato seriamente dai governi con leggi e raccomandazioni Media Valore di riferimento Stati Uniti 46 150 Inghilterra 20 200 Svezia 108 400 Svizzera 70 400 Mondo circa 40
  • 47.
  • 48.
  • 49.
  • 50.
  • 51. P ogni anno più di 200 persone muoiono per avvelenamento da CO e più di 5000 sono gli intossicati. P CO causa avvelenamenti accidentali più di qualunque altro composto chimico.
  • 52. P E’ completamente irriconoscibile dai sensi umani. P E’ ALTAMENTE TOSSICO. P E’ la causa principale di avvelenamento accidentale. P L’Inadeguata ventilazione è la principale causa di avvelenamento da CO.
  • 53. Poichè CO è INCOLORE, INODORE, e INSAPORE è virtualmente impossibile essere messi in allarme dalla sua presenza. Il più efficace, e spesso l’unico modo per sapere se CO è presente è essere in possesso di un sensore specifico.
  • 54. CO può agire rapidamente ad alte concentrazioni, o lentamente nell’arco di lunghi periodi di tempo. Occorrono parecchie ore per rimuovere CO dal corpo, concentrazioni crescenti causano cefalea, nausea, fino al coma e alla morte.
  • 55. COME AGISCE CO SUL CORPO UMANO. Quando inaliamo ossigeno, esso si combina con l’emoglobina a formare ossiemoglobina, che viene quindi trasportata alle cellule del corpo a sostenere la vita.
  • 56. C Quando si inala CO esso si combina con l’emoglobina a formare carbossiemoglobina. Una volta combinata, l’emoglobina non è più disponibile per il trasporto dell’ossigeno. Il corpo viene così deprivato dell’ossigeno necessario alla vita. Il legame chimico del CO per l’emoglobina è 200 volte più forte del legame dell’ossigeno. Ciò rende altresì difficile eliminare CO dal sangue.
  • 57. C Pertanto, CO inibisce la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti corporei. Ciò include organi vitali come il cuore e il cervello. C L’emivita della carbossiemoglobina è di circa 5 ore, ciò vuol dire che occorrono circa 5 ore perchè il suo livello nel sangue si riduca alla metà del livello raggiunto al termine dell’esposizione.
  • 58.
  • 59. - Cattiva manutenzione di fornaci, caldaie, apparecchi a combustione. - Caminetti. - Fumo di sigaretta. - Scarichi di automobili. - Canne fumarie sporche o intasate. - Motori a gas - OVUNQUE vi sia combustione
  • 60. CO si produce per l’incompleta combustione dei combustibili. In pratica, qualunque cosa venga bruciata per il riscaldamento o per la propulsione: - Kerosene - Gas Naturali - Propano - Butano - Legna, carta, carbone
  • 61. Meno efficiente è la P combustione, più CO viene rilasciato. P E’ indispensabile, pertanto, una regolare revisione delle apparecchiature a combustione.
  • 62.
  • 63.
  • 64.
  • 65. PSistema nervoso, cervello, cuore e polmoni divengono ossigeno deprivati. P Sintomi come cefalea, astenia, nausea si realizzano con saturazioni di CO del 10-30%. P Dal 30 al 50% si producono grave cefalea, nausea, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, possibile morte. P Più del 50%: perdita di coscienza, convulsioni, coma e morte.
  • 66.
  • 67. Esposizione cronica a CO associata a mortalità cardiovascolare: addetti ai ponti e tunnel di NYC
  • 68. CO: effetti dell’esposizione a lungo termine SMRs (Standardized mortality ratios) per morte da malattia cardiovascolare di addetti a ponti (bassa esposizione a CO) e tunnel (alta) in NYC: Durata dell’impiego <10 anni >10 anni Totale Addetti ai 0.87 0.81 0.85 ponti (0.70-1.07) (0.56-1.15) (0.71-1.02) Addetti ai 1.07 1.88 1.35 tunnel (0.77-1.44) (1.36-2.56) (1.09-1.68) Stern FB et al: Heart disease mortality among bridge and tunnel officers exposed to carbon monoxide. Am. J Epidemiol. 1988; 128: 1276-1288

Notas del editor

  1. E’ QUI PRESENTATO IL TRATTAMENTO COSIDDETTO BREVE O MINIMO. QUESTO INTERVENTO DEVE ESSERE FORNITO A TUTTI I FUMATORI DA PARTE DI TUTTI GLI OPERATORI SANITARI
  2. Aside from acute effects, carbon monoxide likely has chronic effects on the development of coronary artery disease. The most informative studies in this area come from long-term mortality studies of NYC bridge and tunnel officers who had long-term daily CO exposure at work.  
  3. Standardized mortality ratios from CAD show an increase in cardiovascular mortality in tunnel officers (worksite less well ventilated than the bridges) with ten years or more service. Other studies indicate that this elevated risk declined after cessation of exposure, with much of the risk dissipating within five years. The findings suggest that environmental carbon monoxide exposure plays a role in the pathophysiology of cardiovascular mortality similar to that associated with cigarette smoking.