1. Censimento 1991 Al 1 gennaio 2001
Percentuale con Percentuale con
> 65 anni > 65 anni
in Italia= 15.3% Italia = 18.2%
2. PROBABILITÀ PER UNA
CINQUANTENNE
DI RAGGIUNGERE I 90 ANNI
30 uomini 28
25 donne 22,3
percentuale
20
15 12,6
10 10,4
10 5,2
5 2,4 3,4
0
1900 1950 1990 2020
Anno
4. SALUTE
“Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale
e non semplicemente assenza di malattia o
infermità…”
OMS, Dichiarazione di Alma Ata, 1978
“vivere in pieno benessere percependo la
soddisfazione di esserci”
5. COS’E’ LA MENOPAUSA?
La menopausa non è una “malattia”. E’ un
evento del tutto naturale che si verifica nella
vita di ogni donna ad un’età media di 51 anni
E’ la data dell’ultimo flusso mestruale
spontaneo
Può essere naturale (in genere tra i 45 e i 55
anni) o chirurgica (ad ogni età se è necessario
rimuovere l’utero e/o entrambe le ovaie)
6. COS’E’ LA MENOPAUSA?
Sarebbe meglio parlare di PERIMENOPAUSA che comprende
in media i 3 anni precedenti la MENOPAUSA e i 12 mesi
successivi. E’ in questo periodo che compaiono le
modificazioni endocrine, biologiche e cliniche che
caratterizzano l’età menopausale.
PreMenopausa Postmenopausa
Perimenopausa
3 anni 1 anno
Menopausa = UM
7. PERCHE SI HA LA MENOPAUSA?
Le ovaie progressivamente smettono di produrre gli ormoni
della riproduzione (ESTROGENI, PROGESTERONE e, in parte,
ANDROGENI).
I livelli dell’ FSH, ormone prodotto dalla ghiandola ipofisi che
regola la funzione delle ovaie, aumentano progressivamente in
circolo.
IPOFISI
FOLLICOLO
OVARICO ESTROGENI
FSH
PROGESTERONE
ANDROGENI
8. QUALI SONO I SEGNI DELLA
MENOPAUSA?
ETA’ anagrafica
Livelli di FSH
CICLO MESTRUALE irregolare per ritmo, intensità, durata
e/o assente (AMENORREA)
Comparsa di SINTOMI (soprattutto vampate di calore,
insonnia, affaticamento, irritabilità, calo della libido)
9. OGNI DONNA HA LA SUA
MENOPAUSA!
I sintomi della menopausa NON sono UGUALI per tutte e
possono manifestarsi in modo diverso nel tempo da donna a
donna.
Alcune donne sono PIU’ sensibili alla carenza ormonale sia sul
versante dei sintomi che delle possibili patologie.
10. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
SNC
Tiroide
Mammella CV
Surreni Cute e mucose
App. riproduttivo
Osso Composizione
corporea
11. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
SINTOMI PRECOCI SINTOMI TARDIVI
Disturbi vasomotori (vampate di
sintomi urogenitali
calore, sudorazioni notturne,
(secchezza vaginale, dispareunia,
palpitazioni )
disuria, incontinenza urinaria)
Sintomi psicologici (tensione, osteopenia e osteoporosi
ansia, depressione, irritabilità,
sbalzi di umore, modificazioni della
libido) malattie cardiovascolari
comparsa di disturbi cognitivi
Aumento del peso corporeo,
(perdita di memoria, malattia di
distribuzione androide del grasso Alzheimer)
12. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
CAMBIAMENTI DELL’IMMAGINE CORPOREA
aumento del peso corporeo
distribuzione centrale, androide, del grasso corporeo
diminuzione delle fibre collagene ed elastiche
riduzione dello spessore e della vascolarizzazione delle
mucose e dell’epidermide
Cambiamenti nella sessualità
13. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
SINTOMI TARDIVI
Estrogeni
Atrofia uro-genitale
Spessore della mucosa vaginale e vescicale
MUCOSE Glicogeno e flora batterica
URO- Acidità vaginale
GENITALI Resistenza al trauma e alle infezioni
Vascolarizzazione vaginale
Prurito, secchezza vaginale, vaginiti, dispareunia, cistiti,
perdita involontaria di urina
14. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
SINTOMI TARDIVI
Assetto lipidico
Resistenze vascolari
Estrogeni Contrazione cardiaca
Bilancia coagulativa
Metabolismo glucosio
Ipertensione
SISTEMA Aterosclerosi
CARDIOVASCOLARE Angina
Infarto
Ictus
15. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
SINTOMI TARDIVI
Funzioni
Estrogeni
cognitive
Memoria
Androgeni
Tono umore
Sessualità
Progesterone Stabilità
vasomotoria
SISTEMA Depressione
NERVOSO Alzheimer
CENTRALE Parkinson
16. GLI EFFETTI DALLA CARENZA ORMONALE
SINTOMI TARDIVI
Paratormone Assorbimento
del calcio
Estrogeni Resistenza osso
Elasticità osso
Calcitonina/Vit D
Osteoporosi
Fratture
SCHELETRO atraumatiche
(Polso,
femore,
vertebre)
17. Qualità di vita in postmenopausa
Problemi correlati Problemi
al sonno sessuali
Disturbi Ansietà
somatici Depressione
INTERFERENZA CON LA
QUALITA’ DELLA VITA
Problemi
Problemi Caratteristiche
estetici
psicologici socio-culturali
18. QUALI SONO LE STRATEGIE
PER LA MENOPAUSA?
Mettere in atto un piano con differenti obiettivi:
risoluzione dei SINTOMI menopausali
prevenzione delle PATOLOGIE correlate alla menopausa
e all’età
ripristino di un AMBIENTE ORMONALE volto a
contrastare i fenomeni della SENESCENZA
preservare il SENSO di BENESSERE psico-fisico e
migliorare la QUALITA’ di VITA.
19. OGNI DONNA IN MENOPAUSA
HA LA SUA TERAPIA!
NON TUTTE le donne devono fare una TERAPIA della
menopausa; la SCELTA e la DURATA dipendono dai sintomi, dai
fattori di rischio per eventuali patologie, dalla qualità del
rapporto DONNA-GINECOLOGO.
Sono disponibili numerosi regimi di TERAPIA ORMONALE al
fine di PERSONALIZZARE il trattamento in termini di TIPO di
sostanze, VIA di somministrazione, DOSAGGIO, eventuale
ricomparsa del CICLO MESTRUALE, che possono essere
utilizzati sia in peri che in postmenopausa.
Anche composti di natura NON ORMONALE possono essere
impiegati per risolvere patologie specifiche, come per esempio
l’osteoporosi, o singoli sintomi (vampate, secchezza vaginale,
ecc.).
20. PRESERVARE LA SALUTE IN MENOPAUSA
Patologia
organica
Disturbi Immagine
vasomotori di sè
Sintomi
psicologici
MISURE MISURE
COMPORTAMENTALI TERAPEUTICHE
21. PRESERVARE LA SALUTE IN MENOPAUSA
MISURE MISURE
COMPORTAMENTALI TERAPEUTICHE
Stile di vita Regime HRT
dietetico Raloxifene
Bifosfonati
22. PREVENZIONE IN MENOPAUSA
Stile di vita
• Controllo del peso corporeo
• Esercizio fisico regolare adeguato (almeno tre
volte la settimana: camminare a passo veloce
½ ora al giorno, jogging, palestra, etc)
• Abbandono dell’abitudine del fumo
• Controlli clinici periodici (monitoraggio PA,
glicemia, profilo lipidico)
23. PREVENZIONE IN MENOPAUSA
Regime dietetico
• Ridurre l’apporto calorico in rapporto alle esigenze individuali
(calorie derivanti dai grassi < 30% del totale)
• Privilegiare il consumo di alimenti di origine vegetale (cereali,
legumi, frutta, semi oleosi)
• Diversificare l’alimentazione
• Ridurre i grassi animali a favore di quelli vegetali (olio d’oliva,
olio di semi di girasole, mais, soia)
•Preferire carboidrati complessi (riso, pasta) ai mono-
disaccaridi (dolci, sostanze alcoliche)
• Aumentare il consumo di alimenti ricchi di calcio, scegliendo
prodotti magri (latticini, cereali, verdure)
25. HRT
Hormone replacement therapy
Terapia ormonale sostitutiva
Somministrazione di estroge ni e progestenici
alle dosi minime efficaci per ricreare un pattern
ormonale il più possibile simile a quello fisiologico
Ripristino di un livello ematico costante di E2 = 40-50 pg/ml,
corrispondente ad una fase follicolare precoce
Azioni protettive a livello cardiovascolare ed osseo
26. HRT IN MENOPAUSA
Solo dopo opportuni controlli
• ANAMNESTICO
• ESAME CLINICO, CONTROLLO PA
• PAP TEST
• ECO PELVICA
• MAMMOGRAFIA
• INDAGINI BIOCHIMICHE ROUTINARIE
27. AVVIO HRT
Il più precocemente possibile
Anche nella postmenopausa
avanzata
28. DURATA HRT
Prevenzione delle patologie dell’età
avanzata
Almeno 5 anni
Follow-up periodico
Rapporto rischi / benefici
29. FATTORI CHE CONDIZIONANO LA SCELTA
DELLA HRT
Sintomi prevalenti
Età anagrafica e menoapusale
Storia familiare e personale
Desideri e bisogni della donna
30. HRT: PERSONALIZZAZIONE
• valutazione delle indicazioni
• considerare i fattori di rischio
personali per : Bisogni
individuali
• osteoporosi
• malattie cardiovascolari educazione
• carcinoma della mammella
informazione
31. I BENEFICI DELLA HRT
EFFETTI SUI SINTOMI
neurovegetativi PREVENZIONE DI:
cosmetici osteoporosi
Malattie cardiovascolari
psicologici
depressione
genitourinari Morbo di Alzheimer (?)
QUALITA’ della VITA
32. CONTROINDICAZIONI ALLA TERAPIA
ORMONALE SOSTITUTIVA
SANGUINAMENTO UTERINO ANOMALO
CARCINOMA DELLA MAMMELLA
CARCINOMA ENDOMETRIALE
TROMBOEMBOLIA VENOSA IN ATTO
MALATTIE EPATICHE IN ATTO
33. Non sono controindicazioni alla
terapia ormonale sostitutiva
CARCINOMA DELL’OVAIO
CARCINOMA CERVICALE
ALTRE PATOLOGIE NEOPLASTICHE
FIBROMATOSI UTERINA
ENDOMETRIOSI
DIABETE MELLITO
IPERTENSIONE
OBESITÀ
34. FATTORI CHE LIMITANO L’USO DELLA HRT
Aumento incidenza e paura dei tumori:
1. La paura del tumore della mammella è la principale
causa di limitata compliance
2. Il tumore dell’utero solo raramente entra in gioco
3. Pochissime donne fanno riferimento ad altri tumori
( Carcinoma del colon e dell’ovaio)
Rischio cardiovascolare
35. PERCHÉ TANTI
PREGIUDIZI SULL’HRT?
SCARSA INFORMAZIONE
- fa tornare fertili
- fa tornare il flusso mestruale
CONVINCIMENTI ERRATI
- fa venire il tumore
- fa ingrassare
- fa male al fegato
- bisogna fare troppi esami
36. PERCHÉ TANTI
PREGIUDIZI SULL’HRT?
• Scarsa partecipazione dei medici di medicina
generale
• Scarsa partecipazione dei medici specialisti
• Notizie allarmanti dalla stampa e dai media
• Amiche e conoscenti con esperienza personale
particolare
37. INFORMAZIONE
Aumento di peso:
1. Le donne temono di aumentare di peso
assumendo ormoni
2. Quasi nessuno (compresi i Medici) parla
dell’aumento di peso correlato all’evento
menopausale che può essere almeno
parzialmente corretto dalla HRT
38. INFORMAZIONE
Effetti collaterali:
1. Parlare sin dall’inizio dei possibili effetti collaterali, i
più frequenti e i più noiosi
2. Avvisare dell’opportunità di modificare anche più
volte la terapia nel tipo, schema e dosaggio dei
prodotti utilizzati
3. Evitare terapie standardizzate
4. Cercare di personalizzare gli schemi e le combinazioni
5. Invitare la donna a riferire i minimi disturbi
39. INFORMAZIONE
Sanguinamento:
Avvisare della possibile comparsa del sanguinamento
modificare una terapia che determini sanguinamenti anomali
cercare una terapia con sanguinamenti prevedibili, di lieve
intensità e breve durata
40. EFFETTI COLLATERALI DELLA HRT
Gli effetti della HRT derivano dal bilanciamento
dei componenti estroprogestinici utilizzati
Tali effetti essenzialmente dipendono
da :
•Dosi e potenza biologica dei composti
•Schema di trattamento
41. EFFETTI COLLATERALI DELLA HRT
ECCESSO DI ESTROGENI ECCESSO DI PROGESTINICO
nausea, vomito, edema, Stanchezza, depressione,
gonfiore irritabilità, nervosismo,
dismenorrea, tensione cefalea, acne, seborrea,
mammaria alopecia
Aumento dell’appetito,
diminuzione della libido,
gonfiore e tensione, colestasi,
DEFICIENZA ESTROGENICA
ittero
HF, depressione, irritabilità DEFICIENZA
spotting, sanguinamento PROGESTINICA
scarso, secchezza vaginale Sanguinamenti abbondanti
dismenorrea
42. HRT
NELLA PREVENZIONE IN MENOPAUSA
SICURAMENTE PROBABILMENTE
SI SI ?
Cute e mucose Alzheimer MCV
Osso
Tratto urogenitale
RISCHIO ONCOGENO
43. IPOTETICI RISCHI DELLA HRT
Carcinoma della mammella
uso a breve termine
Uso prolungato
Ok
?
44. FATTORI DI RISCHIO ACQUISITI PER
CARCINOMA DELLA MAMMELLA
rr
• fumo di sigaretta 1.50
• prima gravidanza a termine oltre 30 aa 1.48
• BMI (>29 kg/m2) 1.48
• Consumo di alcool (5g/die) 1.16
• HRT 1.23 (10 ANNI)
Johnson et al Cancer Causes Control 2000
Harris et al, NEJM, 1992, ,
Collaborative Group on Hormonal Factors in Breast Cancer. Lancet 1997; 350:1047
45. HRT E TUMORE DELLA MAMMELLA
70
Numero casi di tumori
Uso per 10 anni (+ 6)
60
Uso per 5 anni (+2)
50 Controlli
40
30
20
10
0
45 50 55 60 65 70
Età (anni) Lancet 1997
46. HRT E TUMORE DELLA MAMMELLA
• La terapia ormonale nei primi 5 anni di assunzione
aumenta il rischio mammario di poco
• Dopo 5 anni vi è un aumento di 2 casi su 1000 donne
trattate, dopo 10 anni di 6 casi
• Alcune terapia aumentano
non tanto l’incidenza di
tumore quanto rendono
più tardiva la diagnosi
mammografica
(aumento densità
mammaria)
47. INFORMAZIONE E MIGLIORAMENTO
DELL’USO DELLA HRT
1. il bilancio rischio/beneficio:
2. Far capire i reali benefici ma
soprattutto i reali rischi della HRT
“tradurre” gli OR e le % di incidenza in
numeri comprensibili HRT 15 yrs 89
HRT 10 yrs 83
Nel caso di una HRT iniziata dopo i 50
HRT 5 yrs 79
anni, il N. osservato di casi di ca
mammario in 1000 donne all’età di 75 non HRT users 77
anni, potrebbe essere di:
0 20 40 60 80 100
48. HRT : ALTRE INDICAZIONI
SINTOMI PSICOLOGICI, APATIA,
STANCHEZZA, ANSIA, DEPRESSIONE
PERDITA DELLA MEMORIA
MAL DI TESTA, VERTIGINI
DISTURBI DEL SONNO
DISTURBI MUSCOLARI E ARTICOLARI
ATROFIA DI CUTE E MUCOSE
49. HRT : CONDIZIONI PARTICOLARI
CONSIDERARE UN BASSO DOSAGGIO ORALE O
UNA PREPARAZIONE TRANSDERMICA IN CASO
DI :
Effetti collaterali in corso di altra HRT
Fibromatosi uterina
Endometriosi
Disfunzioni epatiche pregresse
Storia di tromboflebiti e tromboembolia
50. Necessità di una valutazione globale
che tenga conto di molteplici fattori
Personalizzare sempre
la scelta terapeutica
51. NECESSITÀ DI UNO STRETTO
RAPPORTO DONNA-GINECOLOGO
NECESSITÀ DI
• concordare con la donna la terapia
• fornire spiegazioni dettagliate
• discutere i possibili effetti collaterali
• discutere gli eventuali rischi
• ascoltare ogni singolo disturbo
• pianificare i controlli
52. CONCLUSIONI
1. La maggioranza delle donne in
postmenopausa può fare HRT
2. La maggior parte di esse non può trarre che
benefici da una attenta HRT
3. Alle poche donne che non possono fare
HRT devono essere consigliate terapie
alternative
54. Dipartimento Assistenziale
di Ginecologia, Ostetricia e
Neonatologia
Direttore: Prof. N. Colacurci
L’esigenze della donna in menopausa e la
risposta delle strutture sanitarie in
Regione Campania
P. De Franciscis
55. ESPERIENZA “MENOPAUSA”
IN REGIONE CAMPANIA
Identikit Offerta
Percorso diagn - terap
della donna territoriale
Esigenze
della donna
56. Censimento 1991 Al 1 gennaio 2001
Percentuale con Percentuale con
> 65 anni > 65 anni
in Italia = 15.3% Italia = 18.2%
Campania
61. RICOVERI PER LA FRATTURA DEL FEMORE
OLTRE I 65 ANNI
12000
Totale Donne
10000
8000
6000
4000
2000
0
Lazio
Sicilia
Puglia
Friuli
Liguria
Toscana
Calabria
Abruzzo
Marche
Lombardia
Emilia
Umbria
Campania
Sardegna
Veneto
Piemonte
Dati
SDO 2002
Ministero della Salute
63. TUMORE DELLA MAMMELLA
Dati SDO 2002 - Ministero della Salute
64. TUMORE DELL’ENDOMETRIO
Dati SDO 2002 - Ministero della Salute
65. TUMORE DELLA PORTIO
Dati SDO 2002 - Ministero della Salute
66. TUMORE DELL’OVAIO
Dati SDO 2002 - Ministero della Salute
67. RUOLO DEL CENTRO MENOPAUSA IDEALE
OFFERTA
ORGANIZZATIVA SANITARIA
68. RUOLO DEL CENTRO MENOPAUSA IDEALE
ASPETTO ORGANIZZATIVO
• Prenotazione dedicata
• Linea telefonica dedicata
• Percorso diagnostico dedicato
(day-hospital menopausa)
• Follow-up attivo e a richiesta
• Integrazione territoriale e
collegamento tra strutture sanitarie
69. RUOLO DEL CENTRO MENOPAUSA IDEALE
ASPETTO SANITARIO
• Iter diagnostico completo
• Possibilita’ terapeutica
• riabilitativa
• medica
• chirurgica
I LIVELLO
II LIVELLO
III LIVELLO
71. OFFERTA ATTUALE
STRUTTURE TERRITORIALI (LEA)
Consultorio / I livello
- Screening oncologici
- Identificazione delle donne a rischio
Strutture di II livello
- Diagnostica specialistica
- Trattamento specialistico
Strutture di III livello
- Diagnostica ultraspecialistica
- Trattamento ultraspecialistico
P.O.M.I.
(P.S.N. 1998 – 2000)
73. SITUAZIONE ATTUALE
LIMITI
• Sovrapposizione di interventi
• Discontinuità tra fase informativa e il percorso
clinico successivo
• Scarsa integrazione dei L.E.A.
• Scarsa attenzione all’aspetto formativo del
personale
• Mancanza di un osservatorio epidemiologico
74. CENTRO MENOPAUSA S.U.N. 1994
• Identificazione e screening delle donne
a rischio nella fase di transizione, dalla
perimenopausa alla postmenopausa
• Divenire punto di riferimento e di
incontro per le donne in questa fase
della vita
76. IDENTIKIT DELLA DONNA IN MENOPAUSA
ETÀ
77%
12% 11%
40-45 anni 45-55 oltre i 55 anni
Centro Menopausa
Seconda Università Napoli
(4714 donne)
77. STATO MENOPAUSALE
20% Richiesta
60% contraccezione
30%
10%
Premenopausa Perimenopausa Postmenopausa
CentroMenopausa
Seconda Università di Napoli
(4714 donne)
78. DISTRIBUZIONE
DELL’ETÀ
DELLA MENOPAUSA SPONTANEA
48.87±4.38 48.31±4.62
56% 31% 53%
32%
8% 4% 10% 6%
<40 anni 41-44 anni 45-49 anni >50 anni <40 anni 41-44 anni 45-49 anni >50 anni
PMI Centro Menopausa
DATI NAZIONALI 2003 Seconda Università Napoli
(52228 donne) (4714 donne)
79. IDENTIKIT DELLA DONNA IN MENOPAUSA
Residenza urbana
- urbana 68%
- extraurbana 32%
Stato civile
- nubile 4%
- coniugata 86%
- separata 4%
- vedova 6%
Titolo di studio
- elementare 36%
- media 30%
- superiore 22%
- laurea 12%
Lavoro
- casalinga 41%
- impiegata/insegnante 44%
- libero-professionista 8%
- pensionata 7% Centro Menopausa
Seconda Università Napoli
(4714 donne)
81. MOTIVAZIONE DELLA CONSULTAZIONE
3%
15% 40%
Disturbi del ciclo
Sint. climaterica
Prevenzione
Consiglio di amiche
20%
Altro
22%
CentroMenopausa
Seconda Università Napoli
(4714 donne)
83. RISCHI
PER LA SALUTE DELLA
DONNA E MORTALITA’
PERCEZIONE REALTA’
Tumore Tumore
Utero/ovaio seno
Tumore
AIDS
polmone
MCV Stroke
Altro Altro
Tumore Tumore
Tumore 0 20 40 60 MCV 0 10 20 30 40
seno
CentroMenopausa
Seconda Università di Napoli
84. IDENTIKIT DELLA DONNA
• Impegnata
• Informata
• Esigente
• Compiti di cura (figli, nipoti, genitori)
• Consapevole di una nuova fase della vita da proget
• Rischi per la salute
85. ESIGENZE DELLA DONNA
tempi
informazione
rassicurazione sui rischi
rapporto medico-paziente
controlli
costi del monitoraggio
86. MOTIVAZIONE DELLA RICHIESTA DI HRT
Osteoporosi
Sintomi
Psicologici
Sintomi
Genito-Urinari
Sintomi
Vasomotori
0 20 40 60 80 100
% delle donne
87. 1996: 38% PAZIENTI IN TERAPIA
68% HRT
18%
TIBOLONE
ALTRO
14%
2005: 24% PAZIENTI IN TERAPIA
28% HRT
24% TIBOLONE
FITOESTROGENI
ALTRO Centro Menopausa
32% 16% Seconda Università Napoli
(4714 donne)
89. STRUTTURE TERRITORIALI
INDICATORI DI EFFICIENZA
- numero di utenti che afferiscono 35/sett
- numero di prime visite 15/sett
- incremento annuale delle utenti 15%
- % di ritorni 65%
- % di donne soddisfatte
75%
Centro Menopausa
Seconda Università Napoli
(4714 donne)
90. STRATEGIE
•Necessità di un piano articolato tra i
diversi servizi
• Uniformarel’approccio alla menopausa
nelle diverse strutture
•
Integrare le attività legate al percorso
menopausa
Linguaggio comune cartella clinica
92. D.G.R. n. 2534 del 06.08.2003
Approvazione di un protocollo di un iter di
Prevenzione, Diagnosi e Terapia dei Disturbi
Menopausa
in
• Invito alle donne dei vari distretti sanitari che segnali l’offerta di un servizio presso
il Consultorio Familiare
• Attivazione da parte delle Unità Operative Materno Infantili di collegamenti con i
medici di base che inviino le loro utenti al servizio consultoriale
• Presa in carico della donna dall’equipe multidisciplinare del consultorio
• Identificazione delle donne a rischio di patologia organica e/o psichica e
orientamento personalizzato all’iter diagnostico e terapeutico
• Invio delle donne a rischio alle strutture di II° livello
• Coinvolgimento di tutti gli operatori che hanno partecipato alla presa in carico
della donna
Iter diagnostico, definizione delle classi di rischio, documento su HRT
93. D.G.R. 2043 28.12.2005
(BURC n. 7 del 6 febbraio 2006)
Approvazione Studio di Fattibilità
“Progetto sperimentale menopausa” destinato
alle Aziende Sanitarie Locali Avellino 2,
OBIETTIVI GENERALI
Napoli 1 e Salerno 2
• Miglioramento del benessere psico-fisico della donna in peri-postmenopausa
OBIETTIVI SPECIFICI
• Uniformare l’approccio alla menopausa nelle strutture territoriali
• Promuovere il lavoro di equipe attraverso l’integrazione delle attività legate al
percorso menopausa e la comunicazione tra medici di medicina generale, medici
consultoriali, medici ospedalieri, medici universitari, terzo settore
• Favorire l’accesso ai servizi riducendo l’uso improprio di prestazioni diagnostiche e
terapeutiche con gli sprechi economici derivanti
• Fornire una corretta informazione sulle problematiche connesse alla menopausa
• Prevenire o ritardare le patologie legate alla senescenza, con particolare riguardo
alla riduzione del disagio psicologico per favorire un sereno percorso di
invecchiamento
94. D.G.R. 2043 28.12.2005
(BURC n. 7 del 6 febbraio 2006)
Approvazione Studio di Fattibilità
“Progetto sperimentale menopausa” destinato
alle Aziende Sanitarie Locali Avellino 2,
Napoli 1 e Salerno 2
• TARGET: 10% delle donne della popolazione tra i
45 e 59 anni ivi comprese le donne in menopausa
precoce iatrogena residenti nella ASL Avellino 2,
Napoli 1, Salerno 2
• FASE DI SENSIBILIZZAZIONE E
DIVULGAZIONE
• FASE OPERATIVA (U.O.M.I./ Consultorio)