1. Press Release DEKRA Italia Holding S.r.l.
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A VIVA L’AUTO si parla di sicurezza stradale 20092 Cinisello Balsamo (MI)
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Secondo DEKRA i veicoli pesanti sono
migliori di quanto si pensi
• Circa il 70% in meno degli incidenti dal 1970 ad oggi
• I sistemi di assistenza alla guida devono essere promossi con più efficacia
• È indispensabile un database europeo omogeneo
Firenze, 16 ottobre 2009 – Dal 1970 la frequenza di incidenti che coinvolgono veicoli
commerciali pesanti in rapporto al chilometraggio percorso è diminuita di oltre il 70%. Il
numero di incidenti che coinvolgono veicoli commerciali pesanti e causano morti o feriti
gravi è sceso del 40% tra il 1995 e il 2007. Tuttavia, come sempre, ci sono enormi
potenzialità per ottimizzare ulteriormente la sicurezza stradale dei veicoli commerciali
pesanti. È quanto si evince dal Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale del 2009, che
si basa su dati statistici provenienti dalla Germania e da altri Paesi europei selezionati.
La crescente installazione di sistemi di assistenza alla guida grazie anche ad incentivi
finanziari, l’aumentato utilizzo delle cinture di sicurezza, corsi speciali di formazione per
conducenti o l’introduzione di risk management da parte delle più importanti
organizzazioni potrebbero contribuire ad un significativo progresso in termini di
sicurezza stradale.
Un aumento rapido del chilometraggio percorso e le migliorate capacità di trasporto, una
diminuzione del numero delle vittime e dei feriti negli incidenti stradali gravi: questo è il comune
denominatore nello sviluppo dei mezzi pesanti nel corso degli ultimi anni. Secondo le statistiche
ufficiali nel 1995 in Germania il 22% degli incidenti che hanno coinvolto i mezzi commerciali con
un peso superiore alle 12 t hanno comportato feriti gravi mentre questa percentuale è scesa al
12% nel 2007. Tra il 1995 e il 2007 il numero delle vittime causato da questo tipo di incidenti è
diminuito del 40% arrivando a 1.095 mentre il numero di feriti gravi è sceso del 40% arrivando a
8.476. Nello stesso arco di tempo il numero dei feriti leggeri è sceso dell’8,5% pari a 39.386. Un
trend simile si è riscontrato negli anni anche a livello europeo.
Date Firenze, 16 ottobre 2009
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2. Questi dati dimostrano che c’è stato un sostanziale miglioramento nella sicurezza stradale per
quel che riguarda i veicoli pesanti. Nonostante ciò, sono ancora tante le possibili misure di
sicurezza inutilizzate. Alcune di queste riguardano l’installazione e l’integrazione di elementi per
la sicurezza attiva più efficienti sui veicoli, come i sistemi di controllo della stabilità (ESP), i
sistemi di controllo della distanza (ACC), i sistemi di sorveglianza della corsia (LGS o LCA) o i
sistemi di svolta assistita. Per anni tutti i produttori di veicoli commerciali hanno fatto molto per
sviluppare questi sistemi di sicurezza e sono pronti a renderli disponibili, anche se ad oggi
nessuno di questi nuovi sistemi di sicurezza è stato ancora implementato nella produzione di
serie. Infatti, poiché incidono molto sui costi dell’industria dei trasporti, questi sistemi sono stati
installati soltanto in circa il 5% dei nuovi veicoli.
Incentivi fiscali per i sistemi di assistenza elettronica alla guida
Gli incentivi fiscali potrebbero essere un approccio incoraggiante per raccogliere un maggior
consenso e potrebbero consistere in riduzioni sulle polizze assicurative oppure degli sconti sui
pedaggi autostradali per periodi limitati. Questi incentivi sono stati introdotti per la prima volta
nel 2006 nell’ambito dell’iniziativa per la sicurezza nota come “SafetyPlus”, avviata da Daimler,
DEKRA e la compagnia d’assicurazione Allianz.
Contemporaneamente il bisogno di incentivi fiscali è stato riconosciuto anche dai politici. Dal
2009 il Ministero Federale dei Trasporti, Costruzioni e Affari Urbani ha promosso, tra gli altri, il
tema della sicurezza utilizzando i proventi derivanti dal pedaggio autostradale dei camion delle
aziende di trasporto.
Lo sviluppo dei sistemi elettronici di assistenza alla guida è in rapido progresso, se ne
propongono sempre di più nuovi e in futuro si arriverà all’integrazione dei differenti sistemi.
Anche la Commissione Europea ha riconosciuto l’importanza dei sistemi di assistenza alla
guida fino al punto di introdurre un regolamento in base al quale tutti i veicoli commerciali
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3. immatricolati a partire dal 2011 devono essere equipaggiati con ESP
per ottenere l’omologazione europea. Inoltre, dal 2012 i nuovi veicoli commerciali dovranno
essere equipaggiati di un sistema elettronico di frenata e di un sistema di allarme di
cambiamento corsia. Secondo le prime stime tutto questo potrebbe salvare ogni anno 2.500 vite
in Europa.
DEKRA è del parere che, se la legge prescrivesse sistemi di assistenza elettronici alla guida, si
potrebbero definire degli standard minimi per quanto riguarda la funzionalità tecnica di
sicurezza. Inoltre, questi regolamenti dovrebbero essere applicati uniformemente in tutta
Europa. Da questo ci si può aspettare che i dispositivi verranno implementati solo in quei
mercati in cui i prezzi saranno competitivi. Questi standard minimi si possono anche definire nel
caso in cui l’equipaggiamento dei veicoli con sistemi di assistenza elettronica alla guida sia
incoraggiato da incentivi fiscali.
Revisioni periodiche dei sistemi elettronici
Se i sistemi di assistenza elettronica alla guida sono integrati nei veicoli, deve essere possibile
valutarne la loro performance per l’intera vita del veicolo stesso. Inoltre, è importante che i
componenti siano controllati obbligatoriamente al momento della revisione e che questo diventi
una regola valida in tutta Europa. A tal proposito, grazie all’impegno di DEKRA, la Germania è
stato il primo Paese che ha introdotto il controllo dei sistemi elettronici nei veicoli commerciali.
Oltre alle misure attive, anche i sistemi passivi contribuiscono alla sicurezza stradale. È il caso
delle cinture di sicurezza. Recenti studi sul traffico condotti da DEKRA Accident Research
rivelano che solo la metà dei conducenti di veicoli commerciali pesanti dalle 7,5 t in su,
immatricolati per la circolazione sulle autostrade, indossano regolarmente la cintura di
sicurezza. Su altri tipi di strade la percentuale è ancora più bassa mentre nel traffico urbano
solo un conducente su quattro indossa la cintura.
Anche i conducenti riluttanti devono indossare la cintura di sicurezza
Molti conducenti di veicoli pesanti hanno subito ferite serie o addirittura fatali negli incidenti
perché non indossavano la cintura di sicurezza. Le ricerche sugli incidenti hanno chiaramente
mostrato che in oltre l’80% degli incidenti gravi l’uso della cintura di sicurezza avrebbe ridotto il
livello di ferite subite o le avrebbe evitate del tutto. Se consideriamo che generalmente il veicolo
commerciale è il posto di lavoro del conducente professionale, il livello di sicurezza fornito da un
utilizzo appropriato della cintura assume un’importanza ancora maggiore. Sulla base di questa
premessa, la campagna pubblicitaria “Hat’s geklickt?” (letteralmente “ha fatto click?”) avviata
nel 2002 dal Consiglio per la Sicurezza dei Trasporti Tedesco e da DEKRA, tra gli altri
importanti partecipanti, assume un significato ancora maggiore. Questa campagna viene
proposta ancora oggi e ha l’obiettivo di promuovere una serie di azioni atte a consapevolizzare i
conducenti sui pericoli derivanti dal mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.
Un grande numero di incidenti che coinvolgono i veicoli commerciali si verifica in presenza di
condizioni ambientali sfavorevoli, durante la notte o nella completa oscurità. Il buio, infatti,
impedisce di vedere e identificare i veicoli che precedono in marcia sulle strade, aumentando il
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4. rischio di tamponamento. A tal fine, per dare un contributo attivo
all’incremento della sicurezza stradale è necessario valutare la possibilità di inserire ulteriori
catarifrangenti sui veicoli commerciali. Questo permette al veicolo di essere visto nell’oscurità
da una grande distanza e quindi riduce il rischio di tamponamento.
Viaggiare sicuri su veicoli commerciali sicuri
I difetti tecnici dei veicoli sono la causa principale di oltre il 5% degli incidenti che coinvolgono i
veicoli commerciali. Questo è stato mostrato da diversi studi come per esempio quello
dell’ETAC (European Truck Accident Causation) condotto dall’IRU (Road Transport Union), nel
quale i dati non sono precisi perché la polizia non è in grado di riconoscere tutti i difetti tecnici.
Questa bassa percentuale è dovuta anche grazie all’esistente sistema delle revisioni periodiche
effettuate da organizzazioni tecniche qualificate come DEKRA e altri enti simili.
Così come avviene per le automobili, anche per i veicoli commerciali dalle 12 t in su la
percentuale dei difetti riscontrati in Germania aumenta bruscamente con l’età del veicolo.
Mentre per i veicoli fino ai 3 anni di età la percentuale dei difetti è del 33,5%, questa aumenta al
71,4% quando i veicoli hanno oltre i 9 anni. I gruppi di componenti più colpiti sono quelli
connessi con l’impianto elettrico e il sistema di illuminazione. La spiegazione è riconducibile
all’elevato numero di dispositivi di illuminazione installati su questi veicoli e all’interno di questa
categoria i maggiori difetti sono associati al sistema frenante. Sostanzialmente, il numero di
difetti di tutte le componenti cresce con l’aumento degli anni del veicolo.
Oltre ai risultati identificati presso i centri di revisione DEKRA, sono utili quelli ottenuti dalle
analisi dei periti DEKRA che esaminano i veicoli coinvolti in incidenti perché permettono di
arrivare a conclusioni importanti sulle difettosità riscontrate nei veicoli commerciali pesanti. In
termini di frequenza, i freni, gli pneumatici, lo sterzo e gli elementi di accoppiamento del veicolo
sono la fonte dei principali difetti. Inoltre in termini di condizioni tecniche si sono riscontrate
evidenti differenze tra i mezzi commerciali nuovi e vecchi. Prendendo in considerazione l’età del
veicolo, le analisi degli anni scorsi evidenziano la presenza di difetti nel 29% dei camion
ispezionati a seguito di incidente indipendentemente dalla classe di età. Tuttavia per quelli fino
a tre anni, la percentuale riscontrata dai periti scende al 15,2%; leggermente sopra la media
risulta la percentuale per i veicoli di età compresa tra i tre e i cinque anni, che arriva al 30,2%.
Nel gruppo di veicoli tra i cinque e i sette anni di età e in quelli tra i sette e i nove anni le
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5. rispettive percentuali di difetti sono di 38,5% e 46,2%. Infine, per i
veicoli con età superiore ai nove anni la percentuale sale al 59,1%.