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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa
16 giugno 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.
Il PD di San Donato Milanese
13 / 16 giugno 2013
Tra le poche notizie riprese in questi giorni dalla stampa locale ne emergono
alcune di cui consigliamo la lettura.
1. A Cascina Monticello - Bomba ecologica sotto il cantiere: bloccati gli
scavi al metanodotto (giovedì - il Cittadino art.1 e Milano Today).
2. Stadio Inter, cala il sipario sul progetto nerazzurro : Moratti cambia idea
(venerdì - il Cittadino e Milano Today - art.1).
3. Al via i preparativi per la nuova Casa dell’acqua prevista in via Di
Vittorio nell’area degli ex bagni pubblici (venerdì - il Cittadino - art. 4).
4. Il campo nomadi “raddoppia”: gli ospiti ora sono un centinaio -
preoccupazioni per la situazione all’interno dell’area (sabato - il Cittadino).
2
Giovedì 13 giugno
 Fonte: IL CITTADINO
5. Bomba ecologica sotto il cantiere: bloccati gli scavi al metanodotto
A CASCINA MONTICELLO SI SOSPETTA UN MAXI INQUINAMENTO DELL’AREA
CON IDROCARBURI
Terreno inquinato a Cascina Monticello. La segnalazione è stata tempestivamente avanzata
dall’impresa che sta effettuando gli scavi per il metanodotto dell’Eni. La terra, in base ad alcune
testimonianze, è di colore nero. Tanto che, in attesa degli esiti degli accertamenti in corso, si parla
di probabile contaminazione da idrocarburi. Inoltre nel sottosuolo sono stati trovati laterizi e altro
materiale di vario genere su cui si sono accesi una serie di grossi interrogativi. Nei giorni scorsi sul
posto si sono recati i tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), insieme agli addetti del
comune e agli agenti di polizia provinciale per alcuni sopralluoghi. Sono già stati effettuati anche i
carotaggi del terreno per il prelievo di campioni su cui si stanno concentrando attenti
approfondimenti. L’attenzione in questo caso non è tanto puntata sul lotto che per decenni ha
ospitato una serie di attività artigianali irregolari, dove dopo le bonifiche sorgerà un comparto
residenziale, bensì sull’area adiacente che si estende dalla cascina fino all’impianto di co-
generazione dell’Eni. Un tratto sterrato fuori mano, inserito nel perimetro del Parco Agricolo
Sudmilano, dove in base agli addetti ai lavori non era prevedibile una situazione del genere. È noto
infatti che l’area degli artigiani, prima del decollo del piano edilizio, dovrà essere completamente
risanata, ma a questo punto anche su quest’altro appezzamento verranno condotte una serie di
indagini al fine di far luce sulla situazione che è venuta a galla per caso. Intanto, in attesa di
responsi che consentiranno di valutare l’entità delle opere di bonifica necessarie, il cantiere dell’Eni
è stato sospeso, fino a quando le autorità non daranno il via libera. L’assessore all’ambiente
Andrea Battocchio per il momento commenta: «Come Comune in questa fase non possiamo
che attendere aggiornamenti, ma con l’occasione vorrei ringraziare l’impresa che, dando
comunicazione immediata al comune riguardo la presenza di inquinamento ambientale, ha svolto
un ruolo decisivo». Già nei prossimi giorni potrebbero emergere novità, in quanto l’Arpa e gli enti
competenti, non appena conclusi i controlli in atto, comunicheranno gli esiti di quanto emerso. A
quel punto, con dati alla mano e una serie di certezze anche riguardo l’estensione della parte
inquinata, scatterà la corsa ai ripari, che dovrà tenere conto delle indicazioni fornite.
6. Cambio al vertice del Coni: Cecconi nuovo dirigente
Settantatre anni, toscano d'origini, ma dagli anni '60 Antonio Cecconi vive a San Donato. È lui il
fiduciario locale per tutti i comuni del Sudmilano del Coni. La nomina, colta con entusiasmo dal
dirigente, è arrivata in questi giorni. Un ruolo importante, giusto riconoscimento di un'esperienza
notevole. Non a caso proprio Cecconi coordinatore educazione fisica per l'Ufficio Scolastico
Regionale. È stato al provveditorato agli studi e fino al 2006 direttore centrale, sport e tempo libero
di Milano. Fino allo scorso anno ha lavorato presso Milano Sport, quindi è andato in pensione,
senza però mettere da parte le sue passioni. Allena l'ex società Snam di San Donato, il Cus e il
Pro Patria Milano. E nell'atletica leggera sono passati sotto le sue cure olimpionici di spicco: uno
su tutti Andrea Nuti, vice-campione europeo indoor dei 400 metri a Genova 1992 e argento con la
staffetta 4x400 metri ai campionati mondiali indoor di Barcellona 1995 e bronzo a quelli di Siviglia
1991, dove la squadra italiana stabilì, con Vaccari, Petrella ed Aimar l'attuale record italiano
indoor: 3'05"51. «Sono bei ricordi - commenta Cecconi -, ancora oggi alleno giovani interessanti.
Vedremo i risultati». Intanto è arrivata la nomina di responsabile locale del Coni, referente per tutto
il territorio sud milanese. «È davvero una cosa molto importante per me - spiega Cecconi -, sono
onorato della fiducia riposta e orgoglioso del compito che mi spetta».E. C.
7. Comitive di bimbi alla scoperta delle lucciole col gruppo wwf
La serata alla ricerca di lucciole trascorsa alla Levadina si è conclusa anche quest’anno con una
buona partecipazione. All’evento organizzato dal Wwf in collaborazione con alcune associazioni
ambientaliste, che si è tenuto il 7 maggio hanno aderito una trentina di sandonatesi. Tra i nuovi
appuntamenti in scaletta che vedono al centro l’oasi protetta, sabato 22 giugno è in programma
una tappa in occasione della giornata di volontariato aziendale di Citybank e domenica 23 sci sono
delle visite guidate.
3
Fonte: Milano Today
 Durante i lavori per un nuovo impianto dell'Eni sono spuntati sostanze velenose
dal terreno. L'Arpa sta effettuando le analisi
Terra nera e odore poco piacevole. È quanto segnalato da alcune testimonianze che denunciano
l'inquinamento del terreno di Cascina Monticello. La segnalazione è stata tempestivamente
avanzata dall’impresa che sta effettuando gli scavi per il metanodotto dell’Eni.
Stando ai primi accertamenti in corso si tratterebbe di probabile contaminazione da idrocarburi.
Inoltre nel sottosuolo sono stati trovati laterizi e altro materiale di vario genere su cui si sono accesi
una serie di grossi interrogativi. Nei giorni scorsi sul posto si sono recati i tecnici dell’Arpa (Agenzia
Regionale per l’Ambiente), insieme agli addetti del comune e agli agenti di polizia provinciale per
alcuni sopralluoghi. Sono già stati effettuati anche i carotaggi del terreno per il prelievo di campioni
su cui si stanno concentrando attenti approfondimenti.
L’attenzione in questo caso non è tanto puntata sul lotto che per decenni ha ospitato una serie di
attività artigianali irregolari, dove dopo le bonifiche sorgerà un comparto residenziale, bensì
sull’area adiacente che si estende dalla cascina fino all’impianto di co-generazione dell’Eni. Un
tratto sterrato fuori mano, inserito nel perimetro del Parco Agricolo Sudmilano, dove in base agli
addetti ai lavori non era prevedibile una situazione del genere.
Intanto, in attesa di responsi che consentiranno di valutare l’entità delle opere di bonifica
necessarie, il cantiere dell’Eni è stato sospeso, fino a quando le autorità non daranno il via libera.
Già nei prossimi giorni potrebbero emergere novità, in quanto l’Arpa e gli enti competenti, non
appena conclusi i controlli in atto, comunicheranno gli esiti di quanto emerso
Venerdì 14 giugno
 Fonte: IL CITTADINO
1. MORATTI CAMBIA IDEA - Stadio Inter, cala il sipario sul progetto nerazzurro
Niente nuovo stadio dell’Inter, né a San Donato, né altrove. Lo stesso patron nerazzurro Moratti
sembra aver scartato l’ipotesi di un maxi investimento in un complesso all’avanguardia, per
accarezzare invece l’alternativa, indubbiamente meno onerosa, di scommettere sul rilancio di “San
Siro”. La notizia sta ormai circolando con insistenza accompagnata da dichiarazioni che di fatto
chiudono definitivamente il sipario su un disegno che vedeva questo tratto di hinterland tra le aree
papabili per ospitare la struttura. Addirittura nell’estate scorsa sembrava che la decisione fosse
ormai presa, salvo poi un raffreddamento dell’entusiasmo nei mesi successivi, in cui sono
comparse anche altre alternative, tra le quali la zona di Rho-Pero dell’Expo. «Come giunta -
commenta l’assessore con delega allo sport Matteo Sargenti -, dopo uno scambio che si è
tenuto in dicembre, non abbiamo più sentito nessuno dell’Inter». E riguardo le voci che si sono
rincorse sui giornali sportivi, aggiunge: «In realtà non abbiamo mai visto un progetto, pertanto non
c’è stata nemmeno la possibilità di entrare nel merito di un eventuale proposta per fare delle
valutazioni». Entusiasmo rispetto all’idea di un massiccio investimento sul territorio era stato
espresso dal centrodestra, i cui esponenti, guardando all’indotto e alle contropartite per la città in
termini di servizi, avevano visto la prospettiva come una grande opportunità per San Donato. Più
cauta invece la maggioranza di centrosinistra, che senza chiusure a priori ha sempre detto di voler
prima attendere il progetto, che avrebbe comunque previsto un centro commerciale e altre attività
tese a garantire il funzionamento 7 giorni su 7 della struttura. Non sono mancate nemmeno levate
di scudi da parte della sinistra, nonché delle associazioni ambientaliste e dal Movimento 5 Stelle,
pronti a dichiarare battaglia nel caso in cui il piano fosse decollato. Ma il capitolo che ha tenuto
banco per quasi un anno, stando alle recenti affermazioni di Moratti, sembra ormai chiuso.
Almeno, per il momento, non si parla più di un nuovo stadio. G. C.
2. Degrado e sporcizia in stazione: adesso le pulizie le fa il Comune
TORRI LOMBARDE VANDALI E ALLAGAMENTI: TRENITALIA NON HA RISORSE
PER INTERVENIRE
«Alla stazione ferroviaria delle Torri Lombarde siamo alle prese con allagamenti, luci rotte,
vandalismi, sporcizia, odori pesanti, inoltre i colleghi segnalano problemi di sicurezza». L’allarme si
alza dalla delegata Cgil dell’Eni, Chiara Maragliulo, che si fa portavoce di uno scontento diffuso tra
i pendolari che lavorano per il colosso energetico. Numerose anche le email di protesta che sono
state inviate all’ufficio mobility management dell’azienda, ma anche in Comune, per le condizioni in
cui versa quella che è una delle fermate di più recente inaugurazione del Sudmilano. Di fronte al
4
pressing dei viaggiatori, un primo segnale, in attesa di un ipotesi di accordo con Trenitalia, si è
alzato dai vertici del municipio, che hanno deciso di intervenire direttamente. «Già nella giornata
odierna - ha dichiarato ieri il vicesindaco con delega alla mobilità, Simona Rullo -, i mezzi di
Amsa hanno iniziato ad effettuare una pulizia manuale della struttura, nel frattempo sono partite
anche le prove con cui è stato accertato che la pavimentazione è compatibile con il passaggio di
macchinari: pianificheremo quindi interventi periodici, che restituiranno un clima di decoro». Nel
capitolato d’appalto del resto per il settore di igiene ambientale è già prevista anche la pulizia dei
sottopassi. Mentre dunque in via informale è partita la sperimentazione dell’iniziativa, in sinergia
con la giunta confinante di San Giuliano c’è l’intenzione da parte dell’esecutivo di arrivare ad un
protocollo di intesa con Trenitalia in cui, come sta già avvenendo a San Donato, gli enti locali si
accolleranno alcuni oneri, quale servizio per i cittadini che viaggiano. «Trenitalia - ricorda
l’assessore Rullo -, non ha le risorse necessarie per garantire manutenzione e pulizia delle
stazioni, pertanto abbiamo aperto un tavolo di confronto per pensare ad una suddivisione delle
competenze, visto che è interesse anche di noi amministratori che i percorsi casa-lavoro i
pendolari li compiano in treno o comunque con i mezzi pubblici». Nella futura distribuzione delle
competenze rientra quindi anche l’illuminazione, piuttosto che la manutenzione del sistema di
pompaggio, visto i continui allagamenti che da anni periodicamente creano una serie di disagi.
Intanto qualcosa è cambiato. Ieri sera i colletti bianchi hanno infatti trovato un clima migliore
rispetto a quello di inizio giornata, grazie alle pulizie.
3. CENTRO SPORTIVO – Boom di firme contro la chiusura
SI MOLTIPLICANO LE PETIZIONI, L’OPPOSIZIONE VA ALL’ATTACCO
Centro sportivo: mille cittadini si sono uniti nella petizione senza simboli politici, protocollata nella
giornata di ieri, in cui viene innanzitutto sollecitato alla giunta «un vero progetto di rilancio del
parco». Non solo, nell’appello costellato di sottoscrizioni, si alza la richiesta affinché «la
ristrutturazione avvenga senza interruzione dei servizi, senza la contemporanea chiusura di tutte le
piscine e comunque con il minor disagio possibile per l’utenza». L’iniziativa è decollata su impulso
del sandonatese Alberto Arnoldi, che spiega: «Ho voluto promuovere un’iniziativa che non avesse
colori politici, dal momento che verte su un tema di larghissimo interesse per tutta la collettività
sandonatese: chiediamo al sindaco Andrea Checchi e alla giunta un vero piano di riqualificazione
per dare un futuro al centro sportivo, che deve essere realizzato con la massima attenzione a non
arrecare prolungati disservizi». Nel frattempo anche i partiti di opposizione stanno proseguendo
con la raccolta di sottoscrizioni che verrà mantenuta aperta alle adesioni per tutta l’estate. Ma da
parte della minoranza non mancano nemmeno pronte reazioni ai manifesti affissi per le strade
della città in cui l’amministrazione annuncia che «è impossibile riaprire la piscina coperta se non
dopo la sua messa a norma quantificabile in almeno un milione e 500mila euro». I consiglieri del
Pdl Vincenzo Di Gangi e Manolo Lusetti, in una nota replicano risoluti: «Le affermazioni contenute
nelle affissioni pubbliche suonano come una colossale presa in giro nei confronti della
cittadinanza: chiudendo le piscine, cosa rimane?». E aggiungono: «Dopo un anno di
amministrazione, durante il quale i problemi non sono stati risolti ma aggravati, la risposta è un
cartello dove si annunciano 1.250.000 euro di perdite? E chi ha governato in questo ultimo anno di
perdite, se non loro?». Gli esponenti di centrodestra concludono: «Il sindaco deve dirci quando e
quali impianti chiuderanno e per quanto tempo: vogliamo vedere i progetti, ammesso che ci
siano». Presa di posizione pienamente condivisa dai portabandiera in aula della lista civica
“Insieme per San Donato”, i quali in una nota divulgata nei giorni scorsi lamentano la presenza di
«un’amministrazione senza idee». Il confronto continua a correre anche sull’web attraverso la
pagina Facebook “Insieme per il parco”. Giu. Cer.
4. Entra nel vivo l’iter per la costruzione della seconda casa dell’acqua in città
Al via i preparativi per la nuova Casa dell’acqua prevista in via Di Vittorio nell’area degli ex bagni
pubblici. Come annunciato nei mesi scorsi dal vertice della società dei depuratori Tasm, Achille
Taverniti, i rubinetti di via Maritano avranno una replica sul territorio. La nuova fonte che erogherà
risorsa in versione anche gasata e refrigerata a questo punto ha dalla sua parte un recente passo
ufficiale compiuto dall’esecutivo di centrosinistra, con una delibera di giunta in cui sono state
definite le linee guida su cui verterà l’iniziativa. L’obiettivo anche in questo caso è teso ad
estendere il progetto, che conta numerosi esempi anche nel Sudmilano, teso a promuovere
l’utilizzo dell’acqua pubblica, dando così un freno anche alla dispersione di plastica nell’ambiente,
attraverso l’utilizzo di bottiglie e contenitori riciclabili. Una scommessa che ha trovato grande
seguito anche in questa parte di hinterland, come dimostrano del resto i dati riguardo i litri di
5
preziosa risorsa prelevata alla fonte da sandonatesi disposti anche a mettersi in fila per fare scorta.
Tra i vantaggi, in questa pagina segnata dalla crisi, c’è indubbiamente pure un oggettivo risparmio
rispetto all’acquisto delle acque griffate, con un prodotto gratis che accontenta anche coloro a cui
piace la versione frizzante. L’investimento sarà totalmente a carico di Tasm, mentre il Comune si
impegnerà a sostenere i costi di gestione e manutenzione dell’impianto che nei prossimi mesi
verrà messo a disposizione dei residenti del popoloso quartiere. L’iter si concluderà con la sigla
dell’accordo tra le parti, dopodiché potranno prendere quota i lavori con cui verrà messa in
funzione la seconda Casa dell’acqua.
5. Sportello tata in aiuto alle famiglie, che cercano baby sitter qualificate
“M’ammazza” scrive mamma Camila Raznovich riferendosi alla sua maternità da donna lavoratrice
e a volte è proprio così. Dagli ultimi dati Istat relativi al 2012, risulta infatti che il 60 per cento delle
mamme italiane coniugate fra i 25 e i 44 anni ha un lavoro full time (dato che sale al 70 per cento
in caso di monogenitorialità) e che, in base a una stima, addizionando il tempo impiegato nel
lavoro fuori casa a quello dedicato al lavoro domestico, una mamma mediamente lavora 9,25 ore
al giorno un’ora in più rispetto al coniuge. Per questo Afol Sud Milano e Assemi hanno studiato un
nuovo sportello di aiuto alle famiglie che faciliti l’incontro fra genitori in cerca di un valido sostegno
esterno e baby sitter qualificate disponibili a nuove avventure. Lo Sportello tata che aprirà in questi
giorni a San Donato Milanese è proprio un luogo dove si trovano domanda e offerta di lavoro,
specifiche per questo settore, e dove i due enti, Afol Sud Milano e Assemi, divengono garanti della
qualità del servizio offerto attraverso un’accurata selezione delle tate propostesi. Nella banca dati,
attualmente a disposizione delle famiglie richiedenti, sono presenti 26 baby sitter che, non solo
hanno mostrato un’evidente passione per i bambini, ma hanno anche un bagaglio di competenze
necessarie in campo psico - pedagogico acquisite attraverso un diploma o una qualifica specifica.
L’accesso allo Sportello è gratuito ed è fruibile a tutte le famiglie del Distretto sociale Sud Est
Milano, ovvero l’area territoriale compresa fra i comuni di San Donato, Dresano, San Zenone al
Lambro e Carpiano; qui le famiglie saranno guidate da un operatore che intreccerà le loro
esigenze con i profili professionali delle baby sitter, scoprendo la potenziale tata perfetta. Per
informazioni e prenotazioni basta chiamare il centro di via Parri 12, allo 02 556911236 mercoledì
mattina e giovedì pomeriggio.
 Fonte: Milano Today
1. Stadio dell’Inter, il sogno abbandona San Donato
Stando alle ultime indiscrezioni il patron neroazzurro Moratti sembra aver scartato
l'ipotesi di un maxi investimento d'avanguardia
Punterà sul rilancio di San Siro, senza grandi e sostanziosi investimenti su un nuovo territorio con
progetti all’ultimo grido e all’avanguardia.
Queste le intenzioni di Moratti stando alle voci che si rincorrono da qualche tempo e alle recenti
dichiarazioni che di fatto azzerano definitivamente le possibilità di un progetto che vedeva questo
tratto di hinterland tra le aree papabili per ospitare la struttura.
Dall’amministrazione comunale nessun commento, ma certo è che nessun concreto progetto è mai
arrivato sul tavolo dell’assessore competente. La possibilità di un cosi vasto progetto sul territorio
di San Donato aveva fin da subito acceso gli animi politici con grande entusiasmo da parte del
centrodestra e con una maggioranza di centrosinistra più cauta che ha sempre detto di attendere il
progetto prima di pronunciarsi sul futuro del territorio.
2. Successo per la petizione Metanopoli
Più di mille cittadini hanno aderito alla petizione al fine di procedere alla
ristrutturazione del centro senza particolari disservizi
È stata protocollata nella giornata di ieri la petizione a firma di Alberto Arnoldi che ha avviato
questa raccolta di firme, senza aderire ad alcun schieramento politico, per chiedere al sindaco
Checchi una ristrutturazione del centro sportivo Metanopoli senza particolari disagi e disservizi per
la comunità.
Grande risposta dunque da parte della cittadinanza sandoantese, che si sente colpita e coinvolta
in prima persona data la preannunciata sospensione delle strutture, con una chiusura prevista in
contemporanea anche delle piscine. Nel frattempo anche i partiti di opposizione stanno
proseguendo con la raccolta di sottoscrizioni che verrà mantenuta aperta per tutta l’estate.
6
Sabato 16 giugno
 Fonte: IL CITTADINO
 CASCINA SAN FRANCESCO - Il campo nomadi “raddoppia”: gli ospiti ora sono
un centinaio - PREOCCUPAZIONI PER LA SITUAZIONE ALL’INTERNO
DELL’AREA
Fioccano segnalazioni: i nomadi di cascina San Francesco sono quasi raddoppiati. La comunità di
circa 60 romeni, che nel dicembre scorso è stata anche al centro di un sopralluogo da parte
dell’amministrazione comunale, in base alle ultime verifiche è infatti arrivata a circa un centinaio di
presenze. Non sono zingari, bensì si tratta di nuclei che hanno lasciato il loro Paese afflitti dalle
condizioni di estrema povertà. Il sindaco Andrea Checchi, rispetto agli interrogativi che si stanno
alzando tra i cittadini, mantenendo riserbo riguardo alle risposte che verranno fornite, annuncia:
«Arriveremo ad una soluzione in tempi brevi grazie ad una sinergia con il Comune di Milano,
nonché con il terzo settore e con la proprietà». Si sono già tenuti anche dei confronti alla presenza
di vigili, carabinieri e associazioni del territorio impegnate nel sociale, per definire una serie di
strategie di intervento.Lo scenario del resto non è nuovo. La cascina infatti, inserita nel lotto di
proprietà dell’immobiliare Asio, ormai da tempo di tanto in tanto diventa meta di insediamenti da
parte di senzatetto che trovano riparo nella parte decentrata di San Donato, nella vicinanze della
frazione di Poasco. Durante l’inverno alcuni bambini del campo hanno frequentato le scuole del
territorio e le famiglie sono riuscite a combattere i rigori del freddo attraverso mezzi di fortuna, in
alloggi realizzati con materiale di risulta. È stata una soluzione comunque provvisoria, anche
perché è in gioco il destino di una proprietà privata, ma a questo punto potrebbero esserci novità.
L’esigenza di accelerare i tempi è data anche dal consistente incremento di persone che si è man
mano aggiunto rispetto allo stanziamento iniziale, su cui si era concentrata l’attenzione delle
istituzioni. Già nei mesi scorsi l’esecutivo di Checchi rispetto a questa realtà aveva in ogni caso
annunciato l’avvio di un dialogo con i colleghi di palazzo Marino. «Come è avvenuto per il suk della
domenica e per altri problemi che interessano Milano e l’hinterland - ricorda il primo cittadino
sandonatese -, anche in questo caso abbiamo trovato collaborazione». In un primo momento si
era fatta avanti anche l’ipotesi riguardo l’inserimento di questa comunità nel nuovo campo regolare
che dovrebbe sorgere nella zona dell’ortomercato a Milano. Ma in questa fase, sulle eventuali
alternative che sarebbero state individuate, gli enti non si sbilanciano, riservandosi di fornire notizie
più dettagliate nelle prossime settimane. È certo che a breve il sipario sull’occupazione a San
Francesco dovrebbe abbassarsi, sebbene il lotto in questione resterà un luogo comunque
gettonato come punto di approdo per sistemazioni improvvisate.

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7 dì 16 giugno 2013

  • 1. 1 PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa 16 giugno 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 13 / 16 giugno 2013 Tra le poche notizie riprese in questi giorni dalla stampa locale ne emergono alcune di cui consigliamo la lettura. 1. A Cascina Monticello - Bomba ecologica sotto il cantiere: bloccati gli scavi al metanodotto (giovedì - il Cittadino art.1 e Milano Today). 2. Stadio Inter, cala il sipario sul progetto nerazzurro : Moratti cambia idea (venerdì - il Cittadino e Milano Today - art.1). 3. Al via i preparativi per la nuova Casa dell’acqua prevista in via Di Vittorio nell’area degli ex bagni pubblici (venerdì - il Cittadino - art. 4). 4. Il campo nomadi “raddoppia”: gli ospiti ora sono un centinaio - preoccupazioni per la situazione all’interno dell’area (sabato - il Cittadino).
  • 2. 2 Giovedì 13 giugno  Fonte: IL CITTADINO 5. Bomba ecologica sotto il cantiere: bloccati gli scavi al metanodotto A CASCINA MONTICELLO SI SOSPETTA UN MAXI INQUINAMENTO DELL’AREA CON IDROCARBURI Terreno inquinato a Cascina Monticello. La segnalazione è stata tempestivamente avanzata dall’impresa che sta effettuando gli scavi per il metanodotto dell’Eni. La terra, in base ad alcune testimonianze, è di colore nero. Tanto che, in attesa degli esiti degli accertamenti in corso, si parla di probabile contaminazione da idrocarburi. Inoltre nel sottosuolo sono stati trovati laterizi e altro materiale di vario genere su cui si sono accesi una serie di grossi interrogativi. Nei giorni scorsi sul posto si sono recati i tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), insieme agli addetti del comune e agli agenti di polizia provinciale per alcuni sopralluoghi. Sono già stati effettuati anche i carotaggi del terreno per il prelievo di campioni su cui si stanno concentrando attenti approfondimenti. L’attenzione in questo caso non è tanto puntata sul lotto che per decenni ha ospitato una serie di attività artigianali irregolari, dove dopo le bonifiche sorgerà un comparto residenziale, bensì sull’area adiacente che si estende dalla cascina fino all’impianto di co- generazione dell’Eni. Un tratto sterrato fuori mano, inserito nel perimetro del Parco Agricolo Sudmilano, dove in base agli addetti ai lavori non era prevedibile una situazione del genere. È noto infatti che l’area degli artigiani, prima del decollo del piano edilizio, dovrà essere completamente risanata, ma a questo punto anche su quest’altro appezzamento verranno condotte una serie di indagini al fine di far luce sulla situazione che è venuta a galla per caso. Intanto, in attesa di responsi che consentiranno di valutare l’entità delle opere di bonifica necessarie, il cantiere dell’Eni è stato sospeso, fino a quando le autorità non daranno il via libera. L’assessore all’ambiente Andrea Battocchio per il momento commenta: «Come Comune in questa fase non possiamo che attendere aggiornamenti, ma con l’occasione vorrei ringraziare l’impresa che, dando comunicazione immediata al comune riguardo la presenza di inquinamento ambientale, ha svolto un ruolo decisivo». Già nei prossimi giorni potrebbero emergere novità, in quanto l’Arpa e gli enti competenti, non appena conclusi i controlli in atto, comunicheranno gli esiti di quanto emerso. A quel punto, con dati alla mano e una serie di certezze anche riguardo l’estensione della parte inquinata, scatterà la corsa ai ripari, che dovrà tenere conto delle indicazioni fornite. 6. Cambio al vertice del Coni: Cecconi nuovo dirigente Settantatre anni, toscano d'origini, ma dagli anni '60 Antonio Cecconi vive a San Donato. È lui il fiduciario locale per tutti i comuni del Sudmilano del Coni. La nomina, colta con entusiasmo dal dirigente, è arrivata in questi giorni. Un ruolo importante, giusto riconoscimento di un'esperienza notevole. Non a caso proprio Cecconi coordinatore educazione fisica per l'Ufficio Scolastico Regionale. È stato al provveditorato agli studi e fino al 2006 direttore centrale, sport e tempo libero di Milano. Fino allo scorso anno ha lavorato presso Milano Sport, quindi è andato in pensione, senza però mettere da parte le sue passioni. Allena l'ex società Snam di San Donato, il Cus e il Pro Patria Milano. E nell'atletica leggera sono passati sotto le sue cure olimpionici di spicco: uno su tutti Andrea Nuti, vice-campione europeo indoor dei 400 metri a Genova 1992 e argento con la staffetta 4x400 metri ai campionati mondiali indoor di Barcellona 1995 e bronzo a quelli di Siviglia 1991, dove la squadra italiana stabilì, con Vaccari, Petrella ed Aimar l'attuale record italiano indoor: 3'05"51. «Sono bei ricordi - commenta Cecconi -, ancora oggi alleno giovani interessanti. Vedremo i risultati». Intanto è arrivata la nomina di responsabile locale del Coni, referente per tutto il territorio sud milanese. «È davvero una cosa molto importante per me - spiega Cecconi -, sono onorato della fiducia riposta e orgoglioso del compito che mi spetta».E. C. 7. Comitive di bimbi alla scoperta delle lucciole col gruppo wwf La serata alla ricerca di lucciole trascorsa alla Levadina si è conclusa anche quest’anno con una buona partecipazione. All’evento organizzato dal Wwf in collaborazione con alcune associazioni ambientaliste, che si è tenuto il 7 maggio hanno aderito una trentina di sandonatesi. Tra i nuovi appuntamenti in scaletta che vedono al centro l’oasi protetta, sabato 22 giugno è in programma una tappa in occasione della giornata di volontariato aziendale di Citybank e domenica 23 sci sono delle visite guidate.
  • 3. 3 Fonte: Milano Today  Durante i lavori per un nuovo impianto dell'Eni sono spuntati sostanze velenose dal terreno. L'Arpa sta effettuando le analisi Terra nera e odore poco piacevole. È quanto segnalato da alcune testimonianze che denunciano l'inquinamento del terreno di Cascina Monticello. La segnalazione è stata tempestivamente avanzata dall’impresa che sta effettuando gli scavi per il metanodotto dell’Eni. Stando ai primi accertamenti in corso si tratterebbe di probabile contaminazione da idrocarburi. Inoltre nel sottosuolo sono stati trovati laterizi e altro materiale di vario genere su cui si sono accesi una serie di grossi interrogativi. Nei giorni scorsi sul posto si sono recati i tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), insieme agli addetti del comune e agli agenti di polizia provinciale per alcuni sopralluoghi. Sono già stati effettuati anche i carotaggi del terreno per il prelievo di campioni su cui si stanno concentrando attenti approfondimenti. L’attenzione in questo caso non è tanto puntata sul lotto che per decenni ha ospitato una serie di attività artigianali irregolari, dove dopo le bonifiche sorgerà un comparto residenziale, bensì sull’area adiacente che si estende dalla cascina fino all’impianto di co-generazione dell’Eni. Un tratto sterrato fuori mano, inserito nel perimetro del Parco Agricolo Sudmilano, dove in base agli addetti ai lavori non era prevedibile una situazione del genere. Intanto, in attesa di responsi che consentiranno di valutare l’entità delle opere di bonifica necessarie, il cantiere dell’Eni è stato sospeso, fino a quando le autorità non daranno il via libera. Già nei prossimi giorni potrebbero emergere novità, in quanto l’Arpa e gli enti competenti, non appena conclusi i controlli in atto, comunicheranno gli esiti di quanto emerso Venerdì 14 giugno  Fonte: IL CITTADINO 1. MORATTI CAMBIA IDEA - Stadio Inter, cala il sipario sul progetto nerazzurro Niente nuovo stadio dell’Inter, né a San Donato, né altrove. Lo stesso patron nerazzurro Moratti sembra aver scartato l’ipotesi di un maxi investimento in un complesso all’avanguardia, per accarezzare invece l’alternativa, indubbiamente meno onerosa, di scommettere sul rilancio di “San Siro”. La notizia sta ormai circolando con insistenza accompagnata da dichiarazioni che di fatto chiudono definitivamente il sipario su un disegno che vedeva questo tratto di hinterland tra le aree papabili per ospitare la struttura. Addirittura nell’estate scorsa sembrava che la decisione fosse ormai presa, salvo poi un raffreddamento dell’entusiasmo nei mesi successivi, in cui sono comparse anche altre alternative, tra le quali la zona di Rho-Pero dell’Expo. «Come giunta - commenta l’assessore con delega allo sport Matteo Sargenti -, dopo uno scambio che si è tenuto in dicembre, non abbiamo più sentito nessuno dell’Inter». E riguardo le voci che si sono rincorse sui giornali sportivi, aggiunge: «In realtà non abbiamo mai visto un progetto, pertanto non c’è stata nemmeno la possibilità di entrare nel merito di un eventuale proposta per fare delle valutazioni». Entusiasmo rispetto all’idea di un massiccio investimento sul territorio era stato espresso dal centrodestra, i cui esponenti, guardando all’indotto e alle contropartite per la città in termini di servizi, avevano visto la prospettiva come una grande opportunità per San Donato. Più cauta invece la maggioranza di centrosinistra, che senza chiusure a priori ha sempre detto di voler prima attendere il progetto, che avrebbe comunque previsto un centro commerciale e altre attività tese a garantire il funzionamento 7 giorni su 7 della struttura. Non sono mancate nemmeno levate di scudi da parte della sinistra, nonché delle associazioni ambientaliste e dal Movimento 5 Stelle, pronti a dichiarare battaglia nel caso in cui il piano fosse decollato. Ma il capitolo che ha tenuto banco per quasi un anno, stando alle recenti affermazioni di Moratti, sembra ormai chiuso. Almeno, per il momento, non si parla più di un nuovo stadio. G. C. 2. Degrado e sporcizia in stazione: adesso le pulizie le fa il Comune TORRI LOMBARDE VANDALI E ALLAGAMENTI: TRENITALIA NON HA RISORSE PER INTERVENIRE «Alla stazione ferroviaria delle Torri Lombarde siamo alle prese con allagamenti, luci rotte, vandalismi, sporcizia, odori pesanti, inoltre i colleghi segnalano problemi di sicurezza». L’allarme si alza dalla delegata Cgil dell’Eni, Chiara Maragliulo, che si fa portavoce di uno scontento diffuso tra i pendolari che lavorano per il colosso energetico. Numerose anche le email di protesta che sono state inviate all’ufficio mobility management dell’azienda, ma anche in Comune, per le condizioni in cui versa quella che è una delle fermate di più recente inaugurazione del Sudmilano. Di fronte al
  • 4. 4 pressing dei viaggiatori, un primo segnale, in attesa di un ipotesi di accordo con Trenitalia, si è alzato dai vertici del municipio, che hanno deciso di intervenire direttamente. «Già nella giornata odierna - ha dichiarato ieri il vicesindaco con delega alla mobilità, Simona Rullo -, i mezzi di Amsa hanno iniziato ad effettuare una pulizia manuale della struttura, nel frattempo sono partite anche le prove con cui è stato accertato che la pavimentazione è compatibile con il passaggio di macchinari: pianificheremo quindi interventi periodici, che restituiranno un clima di decoro». Nel capitolato d’appalto del resto per il settore di igiene ambientale è già prevista anche la pulizia dei sottopassi. Mentre dunque in via informale è partita la sperimentazione dell’iniziativa, in sinergia con la giunta confinante di San Giuliano c’è l’intenzione da parte dell’esecutivo di arrivare ad un protocollo di intesa con Trenitalia in cui, come sta già avvenendo a San Donato, gli enti locali si accolleranno alcuni oneri, quale servizio per i cittadini che viaggiano. «Trenitalia - ricorda l’assessore Rullo -, non ha le risorse necessarie per garantire manutenzione e pulizia delle stazioni, pertanto abbiamo aperto un tavolo di confronto per pensare ad una suddivisione delle competenze, visto che è interesse anche di noi amministratori che i percorsi casa-lavoro i pendolari li compiano in treno o comunque con i mezzi pubblici». Nella futura distribuzione delle competenze rientra quindi anche l’illuminazione, piuttosto che la manutenzione del sistema di pompaggio, visto i continui allagamenti che da anni periodicamente creano una serie di disagi. Intanto qualcosa è cambiato. Ieri sera i colletti bianchi hanno infatti trovato un clima migliore rispetto a quello di inizio giornata, grazie alle pulizie. 3. CENTRO SPORTIVO – Boom di firme contro la chiusura SI MOLTIPLICANO LE PETIZIONI, L’OPPOSIZIONE VA ALL’ATTACCO Centro sportivo: mille cittadini si sono uniti nella petizione senza simboli politici, protocollata nella giornata di ieri, in cui viene innanzitutto sollecitato alla giunta «un vero progetto di rilancio del parco». Non solo, nell’appello costellato di sottoscrizioni, si alza la richiesta affinché «la ristrutturazione avvenga senza interruzione dei servizi, senza la contemporanea chiusura di tutte le piscine e comunque con il minor disagio possibile per l’utenza». L’iniziativa è decollata su impulso del sandonatese Alberto Arnoldi, che spiega: «Ho voluto promuovere un’iniziativa che non avesse colori politici, dal momento che verte su un tema di larghissimo interesse per tutta la collettività sandonatese: chiediamo al sindaco Andrea Checchi e alla giunta un vero piano di riqualificazione per dare un futuro al centro sportivo, che deve essere realizzato con la massima attenzione a non arrecare prolungati disservizi». Nel frattempo anche i partiti di opposizione stanno proseguendo con la raccolta di sottoscrizioni che verrà mantenuta aperta alle adesioni per tutta l’estate. Ma da parte della minoranza non mancano nemmeno pronte reazioni ai manifesti affissi per le strade della città in cui l’amministrazione annuncia che «è impossibile riaprire la piscina coperta se non dopo la sua messa a norma quantificabile in almeno un milione e 500mila euro». I consiglieri del Pdl Vincenzo Di Gangi e Manolo Lusetti, in una nota replicano risoluti: «Le affermazioni contenute nelle affissioni pubbliche suonano come una colossale presa in giro nei confronti della cittadinanza: chiudendo le piscine, cosa rimane?». E aggiungono: «Dopo un anno di amministrazione, durante il quale i problemi non sono stati risolti ma aggravati, la risposta è un cartello dove si annunciano 1.250.000 euro di perdite? E chi ha governato in questo ultimo anno di perdite, se non loro?». Gli esponenti di centrodestra concludono: «Il sindaco deve dirci quando e quali impianti chiuderanno e per quanto tempo: vogliamo vedere i progetti, ammesso che ci siano». Presa di posizione pienamente condivisa dai portabandiera in aula della lista civica “Insieme per San Donato”, i quali in una nota divulgata nei giorni scorsi lamentano la presenza di «un’amministrazione senza idee». Il confronto continua a correre anche sull’web attraverso la pagina Facebook “Insieme per il parco”. Giu. Cer. 4. Entra nel vivo l’iter per la costruzione della seconda casa dell’acqua in città Al via i preparativi per la nuova Casa dell’acqua prevista in via Di Vittorio nell’area degli ex bagni pubblici. Come annunciato nei mesi scorsi dal vertice della società dei depuratori Tasm, Achille Taverniti, i rubinetti di via Maritano avranno una replica sul territorio. La nuova fonte che erogherà risorsa in versione anche gasata e refrigerata a questo punto ha dalla sua parte un recente passo ufficiale compiuto dall’esecutivo di centrosinistra, con una delibera di giunta in cui sono state definite le linee guida su cui verterà l’iniziativa. L’obiettivo anche in questo caso è teso ad estendere il progetto, che conta numerosi esempi anche nel Sudmilano, teso a promuovere l’utilizzo dell’acqua pubblica, dando così un freno anche alla dispersione di plastica nell’ambiente, attraverso l’utilizzo di bottiglie e contenitori riciclabili. Una scommessa che ha trovato grande seguito anche in questa parte di hinterland, come dimostrano del resto i dati riguardo i litri di
  • 5. 5 preziosa risorsa prelevata alla fonte da sandonatesi disposti anche a mettersi in fila per fare scorta. Tra i vantaggi, in questa pagina segnata dalla crisi, c’è indubbiamente pure un oggettivo risparmio rispetto all’acquisto delle acque griffate, con un prodotto gratis che accontenta anche coloro a cui piace la versione frizzante. L’investimento sarà totalmente a carico di Tasm, mentre il Comune si impegnerà a sostenere i costi di gestione e manutenzione dell’impianto che nei prossimi mesi verrà messo a disposizione dei residenti del popoloso quartiere. L’iter si concluderà con la sigla dell’accordo tra le parti, dopodiché potranno prendere quota i lavori con cui verrà messa in funzione la seconda Casa dell’acqua. 5. Sportello tata in aiuto alle famiglie, che cercano baby sitter qualificate “M’ammazza” scrive mamma Camila Raznovich riferendosi alla sua maternità da donna lavoratrice e a volte è proprio così. Dagli ultimi dati Istat relativi al 2012, risulta infatti che il 60 per cento delle mamme italiane coniugate fra i 25 e i 44 anni ha un lavoro full time (dato che sale al 70 per cento in caso di monogenitorialità) e che, in base a una stima, addizionando il tempo impiegato nel lavoro fuori casa a quello dedicato al lavoro domestico, una mamma mediamente lavora 9,25 ore al giorno un’ora in più rispetto al coniuge. Per questo Afol Sud Milano e Assemi hanno studiato un nuovo sportello di aiuto alle famiglie che faciliti l’incontro fra genitori in cerca di un valido sostegno esterno e baby sitter qualificate disponibili a nuove avventure. Lo Sportello tata che aprirà in questi giorni a San Donato Milanese è proprio un luogo dove si trovano domanda e offerta di lavoro, specifiche per questo settore, e dove i due enti, Afol Sud Milano e Assemi, divengono garanti della qualità del servizio offerto attraverso un’accurata selezione delle tate propostesi. Nella banca dati, attualmente a disposizione delle famiglie richiedenti, sono presenti 26 baby sitter che, non solo hanno mostrato un’evidente passione per i bambini, ma hanno anche un bagaglio di competenze necessarie in campo psico - pedagogico acquisite attraverso un diploma o una qualifica specifica. L’accesso allo Sportello è gratuito ed è fruibile a tutte le famiglie del Distretto sociale Sud Est Milano, ovvero l’area territoriale compresa fra i comuni di San Donato, Dresano, San Zenone al Lambro e Carpiano; qui le famiglie saranno guidate da un operatore che intreccerà le loro esigenze con i profili professionali delle baby sitter, scoprendo la potenziale tata perfetta. Per informazioni e prenotazioni basta chiamare il centro di via Parri 12, allo 02 556911236 mercoledì mattina e giovedì pomeriggio.  Fonte: Milano Today 1. Stadio dell’Inter, il sogno abbandona San Donato Stando alle ultime indiscrezioni il patron neroazzurro Moratti sembra aver scartato l'ipotesi di un maxi investimento d'avanguardia Punterà sul rilancio di San Siro, senza grandi e sostanziosi investimenti su un nuovo territorio con progetti all’ultimo grido e all’avanguardia. Queste le intenzioni di Moratti stando alle voci che si rincorrono da qualche tempo e alle recenti dichiarazioni che di fatto azzerano definitivamente le possibilità di un progetto che vedeva questo tratto di hinterland tra le aree papabili per ospitare la struttura. Dall’amministrazione comunale nessun commento, ma certo è che nessun concreto progetto è mai arrivato sul tavolo dell’assessore competente. La possibilità di un cosi vasto progetto sul territorio di San Donato aveva fin da subito acceso gli animi politici con grande entusiasmo da parte del centrodestra e con una maggioranza di centrosinistra più cauta che ha sempre detto di attendere il progetto prima di pronunciarsi sul futuro del territorio. 2. Successo per la petizione Metanopoli Più di mille cittadini hanno aderito alla petizione al fine di procedere alla ristrutturazione del centro senza particolari disservizi È stata protocollata nella giornata di ieri la petizione a firma di Alberto Arnoldi che ha avviato questa raccolta di firme, senza aderire ad alcun schieramento politico, per chiedere al sindaco Checchi una ristrutturazione del centro sportivo Metanopoli senza particolari disagi e disservizi per la comunità. Grande risposta dunque da parte della cittadinanza sandoantese, che si sente colpita e coinvolta in prima persona data la preannunciata sospensione delle strutture, con una chiusura prevista in contemporanea anche delle piscine. Nel frattempo anche i partiti di opposizione stanno proseguendo con la raccolta di sottoscrizioni che verrà mantenuta aperta per tutta l’estate.
  • 6. 6 Sabato 16 giugno  Fonte: IL CITTADINO  CASCINA SAN FRANCESCO - Il campo nomadi “raddoppia”: gli ospiti ora sono un centinaio - PREOCCUPAZIONI PER LA SITUAZIONE ALL’INTERNO DELL’AREA Fioccano segnalazioni: i nomadi di cascina San Francesco sono quasi raddoppiati. La comunità di circa 60 romeni, che nel dicembre scorso è stata anche al centro di un sopralluogo da parte dell’amministrazione comunale, in base alle ultime verifiche è infatti arrivata a circa un centinaio di presenze. Non sono zingari, bensì si tratta di nuclei che hanno lasciato il loro Paese afflitti dalle condizioni di estrema povertà. Il sindaco Andrea Checchi, rispetto agli interrogativi che si stanno alzando tra i cittadini, mantenendo riserbo riguardo alle risposte che verranno fornite, annuncia: «Arriveremo ad una soluzione in tempi brevi grazie ad una sinergia con il Comune di Milano, nonché con il terzo settore e con la proprietà». Si sono già tenuti anche dei confronti alla presenza di vigili, carabinieri e associazioni del territorio impegnate nel sociale, per definire una serie di strategie di intervento.Lo scenario del resto non è nuovo. La cascina infatti, inserita nel lotto di proprietà dell’immobiliare Asio, ormai da tempo di tanto in tanto diventa meta di insediamenti da parte di senzatetto che trovano riparo nella parte decentrata di San Donato, nella vicinanze della frazione di Poasco. Durante l’inverno alcuni bambini del campo hanno frequentato le scuole del territorio e le famiglie sono riuscite a combattere i rigori del freddo attraverso mezzi di fortuna, in alloggi realizzati con materiale di risulta. È stata una soluzione comunque provvisoria, anche perché è in gioco il destino di una proprietà privata, ma a questo punto potrebbero esserci novità. L’esigenza di accelerare i tempi è data anche dal consistente incremento di persone che si è man mano aggiunto rispetto allo stanziamento iniziale, su cui si era concentrata l’attenzione delle istituzioni. Già nei mesi scorsi l’esecutivo di Checchi rispetto a questa realtà aveva in ogni caso annunciato l’avvio di un dialogo con i colleghi di palazzo Marino. «Come è avvenuto per il suk della domenica e per altri problemi che interessano Milano e l’hinterland - ricorda il primo cittadino sandonatese -, anche in questo caso abbiamo trovato collaborazione». In un primo momento si era fatta avanti anche l’ipotesi riguardo l’inserimento di questa comunità nel nuovo campo regolare che dovrebbe sorgere nella zona dell’ortomercato a Milano. Ma in questa fase, sulle eventuali alternative che sarebbero state individuate, gli enti non si sbilanciano, riservandosi di fornire notizie più dettagliate nelle prossime settimane. È certo che a breve il sipario sull’occupazione a San Francesco dovrebbe abbassarsi, sebbene il lotto in questione resterà un luogo comunque gettonato come punto di approdo per sistemazioni improvvisate.