Non so leggere bene, dislessia o pigrizia, abruzzo, Stella
1. Non so leggere bene:
Dislessia o
pigrizia?
Giacomo Stella
Università di Modena e Reggio Emilia
IRIDE
2. Una volta in un villaggio giunse una chiromante che
pretendeva di saper leggere sulla mano della persone il
loro avvenire. Naturalmente per fare questo chiedeva in
compenso una bella sommetta.
Anche un contadino andò a farle visita. Le mostrò la
mano ed ascoltò pazientemente tutto quanto l’indovina
gli andava dicendo sul suo avvenire.
4. Linguaggio verbale
Apprendimento esplicito Apprendimento implicito
• Conoscere il numero dei • ripetere la parola: “giacca”
fonemi che la costituiscono
• Conoscere che il sintagma è • Produrre il sintagma: “il
composto da articolo e cane”
nome
• Definire il tempo del verbo, • “ho mangiato la pizza”
o distinguere il verbo dal
nome
5. L’apprendimento procedurale
• Incremento dell’efficienza di un atto in seguito all’esperienza.
• L’incremento si realizza per il semplice fatto che il soggetto
opera, non è il risultato di un processo consapevole e
volontario, intenzionale, ma è un fenomeno accessorio
all’azione, incidentale, ineluttabile.
• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle
esperienze e alla loro vicinanza.
• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o una
significativa riduzione dell’abilità
• L’esercizio non sviluppa alcun tipo di consapevolezza
• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a
ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.
6. Efficienza di un atto
• Elevato grado di precisione
• Basso impegno attentivo
• Velocità di esecuzione
• Mantenimento di uno standard di risposta
elevato
7. Apprendimento esplicito
• È un incremento di competenze e di conoscenza
legato a processi volontari, consapevoli e
intenzionali.
• Beneficia dell’esercizio
• È correlato alle conoscenze pregresse
• L’interruzione dell’esercizio determina perdita o
indebolimento delle informazioni apprese
• Utilizza la memoria semantica o episodica
• L’esercizio sviluppa consapevolezza
8. Apprendimento esplicito e procedurale
esplicito procedurale
• Sensibile allo sforzo volontario • Non è sensibile allo sforzo
volontario, il miglioramento è
accessorio all’azione
• È sensibile alle conoscenze • Non è sensibile alle conoscenze
pregresse pregresse
• all’intensità della frequenza • È sensibile alla frequenza e alla
vicinanza del training
• Si dimentica facilmente • È poco sensibile all’interruzione
• Utilizza prevalentemente la dell’esercizio
memoria episodica o semantica • Utilizza la memoria procedurale
• C’è consapevolezza
• Non c’è consapevolezza
9. apprendimento
Esplicito procedurale
• Istruzione - insegnamento • Istruzione -esperienza
• Informazioni • Abilità
• Conoscenze (nozioni) • Meccanismi ripetitivi
• Richiede sempre attenzione • Attivazione preattentiva
volontaria
• Utilizza memoria a lungo • Utilizza memoria
termine procedurale
• Metacognizione accresce le • La metacognizione non
capacità serve
10. Quali relazioni fra i due sistemi di
apprendimento?
• Molto scarse all’inizio della scolarizzazione
• Successivamente l’apprendimento
procedurale è asservito all’apprendimento
esplicito
• L’apprendimento esplicito può realizzarsi
anche indipendentemente dall’efficienza del
sistema procedurale (e viceversa)
11. Rapporto fra processi bassi e alti nella fase
di acquisizione
Processi di alto livello
Processi di basso livello
1 2 3 4 5 6 7 8
classi
19. Robustezza nel processo di transcodifica
(Stella, Zanzurino 2008)
andamento velocità di lettura
3,5
vacanza
3
2,5 Vacanza
2
sill./sec.
testo
parole
1,5 non parole
1
0,5
0
fine 1^ el inizio 2^ 2^ fine 2^ inizio 3^
classe frequentata
24. Raffronto tra lettura e denominazione nelle prime 3
classi della scuola primaria
n
3000
2500
2000
tempo in msec
denominazione
1500
lettura
1000
500
0
1^el 2^ el 3^el
classe
26. confront o lettura di parole dei bambini di 2^
primaria 1983-2008
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
n. di errori
1
Serie1 Serie2
2
Tempo di lettura
27. La lettura
• Apprendimento procedurale semplice e robusto che
– Si realizza in tempi molto rapidi
– Non richiede forte impegno motivazionale, ma esercizio
quotidiano
– Una volta realizzato, rimane stabile anche con significativa
riduzione dell’esercizio. Memoria procedurale (come
nuotare, andare in bicicletta)
– L’accesso lessicale diviene più rapido della denominazione
28. La dislessia esiste?
• È un effetto dello scarso allenamento dei
bambini di oggi (La Repubblica 16.08.07)
• È un’invenzione degli psicologi che debbono
trovare sempre nuove forme patologiche
(Libero, 25.05.2006)
• È dovuto ad uno scadimento della didattica
29. La dislessia esiste?
• Scadimento dei risultati nell’apprendimento
esplicito
• Riduzione del valore dello studio
• Critica al nozionismo
30. La dislessia esiste
• È la manifestazione di una differenza, che oggi
viene definita neurodiversità, (non malattia,
non lesione, non patologia) ma sviluppo
neurologico atipico, espressione della varianza
della popolazione.
• Questa diversità deve essere riconosciuta e
rispettata come tutte le altre diversità
• Il bambino dislessico ha come gli altri il diritto
alla formazione e al successo scolastico.
31. La scuola nega la di-(slessia)versità
• Non concede la tavola pitagorica
• La scrittura in stampato maiuscolo
• Nega l’uso quotidiano del computer
• Valuta solo con le verifiche scritte
• Pretende la lettura ad alta voce anche da chi
non può farlo
• ….