Un maceratese alla corte della Rai Per seguire il
mondiale di Formula 1
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Daniele Caschera, dall’Itis di San Severino al mondiale di Formula 1 in giro per il mondo.
1. Daniele Caschera nella regia 5.1 si Sanremo audio surround
Un maceratese alla corte della Rai Per seguire il
mondiale di Formula 1
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di Marco Ribechi
Dall’Itis di San
Severino al mondiale
di Formula 1 in giro
per il mondo. E’ il
sogno di ogni
ragazzo
appassionato di
viaggi e motori ma è
anche realtà per il
maceratese Daniele
Caschera che
specializzandosi
come tecnico del
suono è riuscito ad
entrare nel team dei
tecnici Rai che
seguono tutti i Gran
Premi della
competizione.
Daniele, 21 anni,
abitante del quartiere Vergini, è un ragazzo che ha sempre pensato di poter realizzare i propri sogni e
per questo non si è mai fatto scrupoli a puntare in alto. «Dopo le scuole medie ho scelto l’Itis Divini di
San Severino nella sezione elettrotecnica – spiega il giovane – A quel tempo volevo costruire impianti
di allarme. Ben presto però ho scoperto che mi piaceva moltissimo lavorare con la musica, non tanto
da un punto di vista artistico ma anche curarne gli aspetti tecnici». E’ nel quarto anno di studi superiori
che Daniele ha fatto la scelta che avrebbe cambiato la sua vita. «Scelta la strada musicale ho
cominciato privatamente ad approfondire gli studi sul suono andando alla ricerca di corsi per
tecnico. La mia fortuna è stata quella di incontrare Andrea Mei, proprietario del Potemkin studio
di via Pace a Macerata dove ho partecipato al mio primo corso per tecnico del suono. Non è
stato facile perché tutto è successo mentre andavo ancora a scuola ma la passione mi ha
sempre sostenuto».
Proprio nello studio di registrazione, avendo evidenziato le proprie passioni e capacità, Daniele ha
potuto acquisire ulteriori competenze e formarsi professionalmente. «Andrea Mei, vedendo il mio
interesse e le mie capacità ha deciso di tenermi con lui in studio facendomi fare tanta gavetta. Qui ho
avuto l’onore ed il piacere di affiancarlo durante registrazioni e mixaggi di diverse importanti
produzioni. Nel contempo, vedendo che il percorso scolastico giungeva alla fine, ho valutato
l’idea dell’università. Purtroppo non esiste nessun corso dedicato all’audio quindi ho pensato
di formarmi tramite alcuni corsi privati per poi passare subito alla pratica. Ho ottenuto il
diploma con il massimo dei voti e poi ho passato l’anno successivo affiancando Andrea in
studio e frequentando workshop in altri studi. Essenziale oltre alla teoria è stata la pratica: ho
iniziato mixando band locali cercando il giusto equilibrio tra ciò che avevo appreso dalle varie
2. Daniele Caschera in una pausa lavorativa
Gli spalti del Gran Premio di Melbourne
esperienze teoriche con ciò che avevo in me, creando il giusto sound per ogni occasione. In
quel momento ho
capito di essere
sulla strada giusta».
Tra le tante porte a cui
Daniele ha bussato
una fondamentale è
stata quella di
Damiano Prosperi,
proprietario del
service “Vai con la
sigla” di Passo di
Treia che gli ha
concesso il ruolo di
backliner nel tour
italiano di Alexia. «Ho
iniziato a mixare per
un concertino della
Notte Bianca di Passo
di Treia e in breve
tempo mi sono
ritrovato al San
Severino Blues». Ma è
il padre che ha
spronato Daniele a
fare il salto di qualità:
«Papà un giorno mi
parlò di un concorso
pubblicato dalla Rai
per assumere 85
tecnici della
produzione. Mandai il
mio curriculum,
iscrivendomi alle
selezioni. Al primo test
scritto eravamo circa 9
mila. Una chiamata mi
ha avvisato che avevo
superato il test e che
mi sarei dovuto
presentare ai colloqui.
La sera prima del
colloquio ero con Alexia vicino Salerno, quindi di corsa ho preso un bus per Roma senza avere il
tempo di vestirmi in modo adeguato». Daniele continua la sua esperienza nel tour di Alexia,
acquisendo sempre maggiore personalità grazie alla possibilità di sostituire il fonico di palco in alcune
occasioni. E’ a settembre del 2014 che arriva la svolta. «Quando ho visto la graduatoria non potevo
crederci, ero 42esimo su 85. Pensavo fosse uno scherzo, essere scelto tra 9 mila candidati». Il
passo successivo era il trasferimento a Milano: «Avevo un pò di paura, lasciare tutto: casa, amici e uno
stupendo clima lavorativo, per trasferirsi nella grande città.
Il 7 ottobre sono entrato come apprendista e, valutando le mie esperienze precedenti, mi hanno
assegnato alle riprese esterne pesanti come tecnico audio. Quello televisivo è un mondo totalmente
inimmaginabile, diverso dai concerti live ma comunque molto affascinante». Daniele brucia le tappe,
3. Una foto di Daniele Caschera in Malesia
partecipa al capodanno di Courmayeur e poi a Sanremo come tecnico audio. «Ho affiancato
professionisti da cui ho potuto
imparare molto perché ho
trovato tecnici audio veramente
competenti e di grandissimo
livello». Ora, tra le varie
produzioni, Daniele segue
anche la Formula 1: «È una
grandissima emozione
nonché un’immensa
soddisfazione personale.
Essere arrivato fin qui grazie
a passione, tenacia e sacrifici
è un grande orgoglio. La
felicità sale ancora di più
quando il podio è occupato
dal cavallino, un altro team di
italiani che crede in ciò che
fa. L’esperienza durante i gran
premi è molto particolare anche
perché sono presenti diverse
altre realtà televisive soprattutto
estere. L’ambiente è piacevole
e si ha l’opportunità di vedere
direttamente il circuito e la
realtà del paese che ti circonda.
Mi piace molto viaggiare e
conoscere i paesi dove
approdiamo, anche se non
abbiamo tempo per fare i turisti
cerco sempre di arricchirmi con
nuove esperienze. Forte è anche l’adrenalina durante la gara, se sbaglio lo vede il mondo intero ma
sento con piacere il peso della responsabilità. Quando vince la Ferrari la festa è doppia, quando la
vedo in testa lavoro “gasato”. Fin da bambino guardavo le gare rimanendo affascinato sia dalle
macchine che dai paesaggi così distanti da me e dicevo: che bello sarebbe essere lì! Ora ci sono
quindi è una immensa realizzazione personale». Fondamentale è però l’appoggio dell’amore: «In ogni
momento, dietro ad ogni decisione Sara è sempre accanto a me. Devo tutto alla mia ragazza
che mi ha sempre sostenuto e continua a farlo».