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Politecnico di Milano
Dipartimento di Elettronica ed Informazione




Corso  di  Gestione  della  Tecnologia  dell’Informazione
                     Prof.ssa Chiara Francalanci
                        Ing. Francesco Merlo




           CASO  “Assicurazioni Particolari”
Reingegnerizzazione del processo di sottoscrizione in Assicurazioni Particolari

Nel dicembre 2010, Mario Rossani, direttore del Ramo Danni di Assicurazioni Particolari, osservò:
«Assicurazioni Particolari ha avuto risultati negativi negli ultimi 4 anni. In questi 4 anni ha avuto ottimi
dipendenti e dirigenti ma si è mossa nella direzione sbagliata. Ora, i problemi principali riguardano
l’efficienza   strutturale   ed   un’attenzione ai clienti certamente lodevole, ma senza controlli e senza
obiettivi. Per superare questi problemi abbiamo iniziato un progetto di reingegnerizzazione dei
processi di tutta la compagnia. Più che di un progetto, parlerei di una trasformazione».
Il management di Assicurazioni Particolari era convinto   che   l’ICT   fosse   sempre   più   importante   per   la
strategia aziendale. Da una prima analisi, Luigi Giuliani, futuro responsabile del progetto di
reingegnerizzazione,   ebbe   l’impressione   che   Assicurazioni Particolari fosse fra le compagnie che più
avesse investito in ICT negli ultimi 5-10 anni, ma presto scoprì che la maggior parte del budget ICT era
speso nella manutenzione di un sistema client-server realizzato una decina di anni prima. Giuliani
dichiarò: «Non  c’è  stato  alcun  vero  cambiamento  nelle applicazioni ICT». D’altra  parte  era  evidente  la  
necessità di riportare a livelli elevati la soddisfazione dei clienti, fattore competitivo estremamente
importante per Assicurazioni Particolari, che aveva però raggiunto livelli molto bassi negli ultimi anni.
Giuliani condivideva la preoccupazione di molti dirigenti relativa al fatto che il Ramo Danni della
compagnia fosse troppo generalista, determinando una proliferazione eccessiva di prodotti assicurativi
e costi molto elevati di gestione.

Assicurazioni Particolari

Assicurazioni Particolari opera nel mercato delle assicurazioni in Italia con due divisioni: la Divisione
Vita, che stipula polizze di Assicurazione Vita, e la Divisione Danni, che offre invece polizze di
assicurazione per coprire i rischi elementari e auto. Assicurazioni Particolari ha una direzione centrale a
Milano e due altre sedi principali a Trieste e Roma.




                       Figura 1. Struttura organizzativa di Assicurazioni Particolari.
La struttura della società, descritta in Figura 1, include una Divisione Danni, una Divisione Vita e
strutture di staff condivise tra le due divisioni. Alcune strutture di staff svolgono attività necessarie alla
realizzazione delle linee guida strategiche e forniscono i supporti necessari ad indirizzare e monitorare
l’andamento   delle   strategie; altre sono invece preposte alla gestione degli adempimenti normativi e
dei rapporti che la compagnia intrattiene con altri enti e istituzioni. La struttura della Divisione Danni è
tipicamente funzionale. Le Direzioni raggruppano infatti competenze omogenee, che corrispondono
grossomodo a fasi del ciclo di vita delle polizze. A loro volta le direzioni sono segmentate per sotto-
rami, ovvero per tipo di prodotto. Le funzioni tecniche (Assunzione, Riassicurazione, Gestione sinistri)
sono preposte alla gestione del core business: definizione dei premi, assunzione rischi e gestione
sinistri.
In particolare, la Funzione  Assunzione  ha  l’obiettivo  di  garantire l’adeguatezza  dei  prodotti,  il  rispetto  
della congruità tecnica, la sostenibilità di mercato, assicurando  un’esposizione  sulle  diverse  categorie  
di rischio in linea con la strategia aziendale.
La Funzione  Commerciale  è  responsabile  dell’analisi  della  clientela,  della  predisposizione dell’offerta  e  
gestione delle pratiche contrattuali, del conseguimento dei risultati commerciali. Tali funzioni agiscono
attraverso una rete territoriale di agenzie.
L’Agenzia  è  una  struttura  in  franchising  che,  con  il  supporto  logistico  della  compagnia (computer, locali,
modulistica), e con un compenso a provvigione, gestisce i clienti. Il numero e gli organici delle agenzie
di Assicurazioni Particolari è riportato in Allegato.
Il ramo Danni fornisce contratti per la protezione da rischi e danni in cambio del pagamento di un
premio annuo a clienti distribuiti sul territorio italiano. I principali fattori competitivi nel settore sono il
prezzo delle polizze, la qualità e rapidità del processo di sottoscrizione della polizza, la gestione delle
richieste di liquidazione dei sinistri,   il   servizio   al   cliente,   l’efficacia   operativa e la gamma di prodotti
assicurativi. Un altro  fattore  competitivo  fondamentale  per  l’azienda  è  la  percezione  di  forza  e  stabilità
finanziaria  che  deriva  dalla  posizione  all’interno  delle  classifiche  di  compagnie assicurative stilate dalle
maggiori riviste del settore italiane ed internazionali. Tra i fattori sopra ricordati, Assicurazioni
Particolari ha sempre avuto quale fattore critico di successo e di differenziazione il servizio al cliente e
la capacità di rispondere alle esigenze assicurative più diverse che i clienti presentano, adottando una
strategia generalista.

La sottoscrizione delle polizze assicurative

Le  attività  operative  tipiche  di  un’agenzia  di  assicurazione  sono  principalmente  due:  la
gestione del portafoglio clienti e la stipula di polizze assicurative. Come mostrato in
Tabella 1, queste due attività occupano complessivamente il 45% del tempo del personale
di vendita delle agenzie.

        Attività                                                                                    Tempio agenzia
        Acquisizione nuove polizze                                                                  25%
        Sviluppo mercato, attività di promozione e gestione portafoglio clienti                     20%
        Liquidazione                                                                                15%
        Amministrazione e contabilità                                                               30%
        Altro                                                                                       10%

                           Tabella  1.  Ripartizione  del  tempo  agenzia  in  base  all’attività.

La   gestione   del   portafoglio   clienti   ha   innanzitutto   l’obiettivo   di   selezionare   un   insieme di clienti che
complessivamente comportino livelli di rischio non eccessivi rispetto alla somma dei premi pagati. In queste
attività  è  importante  che  l’impresa  di  assicurazione eviti di concentrare le polizze sui soggetti caratterizzati
da livelli di rischio più alti (p.e. assicurazioni contro sismi richieste da soggetti abitanti in zone sismiche).
Uno dei principi   cardine   delle   assicurazioni   è   infatti   quello   della   “compensabilità   del   rischio”   (per dirlo
semplicemente: con i soldi di tutti copro i danni di pochi). Un rischio può colpire al contempo un solo
assicurato, o una quantità esigua degli stessi (incidente stradale), oppure può affliggere la quasi totalità
degli assicurati con determinate caratteristiche (il caso appunto del terremoto). Meno compensabile è il
rischio, maggiore attenzione deve essere   prestata   nell’assicurarlo   e   maggiore   deve   essere   il   premio   da  
pagare.
La valutazione della compensabilità del rischio richiede dunque esperienza e capacità di analisi sul valore
economico dei danni che possono derivare da eventi dannosi e la probabilità di accadimento di tali eventi.
L’attività   di   gestione   del   portafoglio   clienti   è   molto   importante,   poiché   il   numero   di nuove sottoscrizioni
annue risulta essere pari a circa al 10% delle polizze attive. Il modo in cui questa attività viene effettuata
varia molto da agenzia ad agenzia: Assicurazioni Particolari infatti tradizionalmente non ha mai prestato
particolare attenzione a trasferire correttamente le politiche generali della compagnia e le metodologie
che, sulla base delle strategie di rischio adottate, dovrebbero guidare gli agenti nella scelta dei portafogli di
rischio ottimali. La capacità della singola agenzia di gestire il portafoglio clienti è dunque legata alle capacità
personali del titolare, e in ogni caso non è necessariamente in linea con gli obiettivi di Assicurazioni
Particolari.
In   secondo   luogo,   la   gestione   del   portafoglio   clienti   prevede   che   l’agente   valuti complessivamente la
situazione di rischio di ciascun cliente, indipendentemente dalla specifica richiesta di copertura (cioè dai
rischi assicurati), per valutare se il cliente è sovra-assicurato   (ovvero  l’insieme   delle   garanzie   assicurative  
eccedono   l’insieme   dei rischi) o viceversa è sotto-assicurato. Gli agenti di Assicurazioni Particolari hanno
sempre posto scarsa attenzione a questa seconda attività di gestione del portafoglio clienti, viziati da un
mercato in cui i margini e le provvigioni erano stati alti e la concorrenza limitata. In Assicurazioni Particolari,
la stipula di una polizza assicurativa inizia generalmente con la raccolta di una serie di informazioni relative
all’assicurato:  nelle  polizze  infortuni  e  malattie  occorre infatti conoscere lo stile di vita e verificare con una
visita medica le condizioni generali di salute dell’assicurato;   nelle   polizze   RCA   occorrono   informazioni   su  
età, sesso, residenza, storico sinistri; infine nelle assicurazioni per furto o incendio occorrono informazioni
sull’oggetto   da   assicurare   (valore,   modello,   anno   di   immatricolazione   in caso di autovetture…)   e   sulla  
affidabilità   dell’assicurato   (sinistrosità,   solidità patrimoniale, misure antifurto adottate, ecc.). Queste
informazioni  sono  spesso  appuntate  dall’agente  su  carta.  Abitualmente  infatti l’agente  visita  i  clienti  nelle  
loro case e preferisce discutere di fronte ad un blocco di carta piuttosto che ad computer, che porta ad una
certa impersonalità e distacco nel rapporto con il cliente. Al cliente non viene dunque rilasciato alcun
documento al termine dell’incontro.  In  pochi  casi  invece  l’agente registra queste informazioni direttamente
sulla valigetta elettronica di cui è dotato. In ogni caso, le informazioni raccolte vengono trasferite sul
sistema  informativo  dell’agenzia,  che   prevede  maschere   e  standard  per l’inserimento  dei  dati  più  comuni  
relativi  all’assicurato  (ad  es.  età,  sesso,  stato  civile, indirizzo, ecc.) e moduli di inserimento per i dati specifici
di ogni polizza.
Nelle polizze Auto le attività successive sono molto semplici: le normative prevedono infatti che la
compagnia utilizzi formule standard, opportunamente parametrate su valore e cilindrata del veicolo, età,
sesso,  residenza,  storico  sinistri  dell’assicurato,  ecc..  Di conseguenza, le informazioni raccolte, inserite nel
sistema informativo, generano automaticamente un preventivo. Se confermato, il preventivo viene
trasformato altrettanto automaticamente in polizza, che, opportunamente stampata, viene sottoposta alla
firma dal cliente.
Le assicurazioni dei Rami Elementari (infortuni e malattie, responsabilità civile, furto e incendio, ecc.) sono
molto  poco  standardizzate.  L’agente  si  muove  all’interno  di  un framework definito, poiché ha a disposizione
un prontuario di prodotti assicurativi da offrire al potenziale o attuale cliente, definiti in base a criteri
tecnici ma non in base alle esigenze della clientela. Per quanto riguarda la stesura delle singole polizze,
secondo quanto  descritto  da  Rossani,  “ciascun  agente  utilizza  manuali,  prontuari,  codici  e normative, tutto
materiale disponibile in parte in formato elettronico e in parte cartaceo. Il vero  supporto  dell’agente  è  in  
realtà la propria esperienza di polizze stipulate in passato per   esigenze   simili.   Di   conseguenza,   l’agente  
tende a stipulare quelle polizze per le quali ha maggiore esperienza e a non differenziare molto i premi in
base ai diversi livelli di rischio presentati dagli assicurati".
Nelle sue interviste, Luigi Giuliani aveva scoperto che i moduli standard per la stesura delle polizze coprono
all’incirca   l’80%   delle   richieste   di   assicurazione   più   comuni, mentre per il restante 20% non è prevista
nessuna indicazione precostituita. Inoltre, i moduli spesso sono incompleti e non recepiscono le
informazioni specifiche e le caratteristiche   del   rischio   da   assicurare.   A   queste   carenze   l’agente   di   solito  
rimedia alla meglio con appendici e allegati scritti in formato libero.
Anche   per   il  calcolo  dei  premi  l’agente   deve   utilizzare   una  serie   di  tabelle   e   di  formule che forniscono gli
elementi per calcolare il premio a partire dai parametri fondamentali di profilo   dell’assicurato, dei rischi
assicurati e dei relativi massimali (garanzie). Questi calcoli sono molto complessi e lunghi, per cui i processi
risultano poco efficienti. Alcune agenzie hanno messo a punto applicazioni su foglio elettronico. Ciò ha
favorito l’efficienza  locale  ma  ha  d’altra  parte  generato  ulteriori  isole  di  automazione. Di fronte a richieste
inconsuete,   l’agente   deve   effettuare   lunghe   ricerche,   interpellando colleghi di altre agenzie o
scartabellando tra vecchie pratiche e manuali. Ad esempio, un cliente   storico  di  un’agenzia  di  un  piccolo  
paese della Brianza aveva richiesto di assicurare una imbarcazione a vela per uso agonistico. Solo dopo tre
settimane  l’agente era stato in grado di dare un preventivo, che però era stato basato su una polizza per
grandi barche da crociera.
La preparazione del preventivo richiede tempi molto più lunghi di quelli che i clienti si aspettano
(generalmente la clientela retail richiede due-tre giorni per polizze di copertura danni). Solo nel caso RC
Auto le pratiche riescono ad essere concluse in giornata, considerando che i tempi di effettivo lavoro sulla
polizza sono di circa 2 ore; negli altri casi   di   assicurazioni   “semplici”   la   media   è   di   7   giorni   lavorativi  
(sebbene i tempi di effettiva  “lavorazione”  della  polizza  non  siano in media superiori a una dozzina di ore),
ma si arriva in alcuni casi a due settimane. Come si vedrà in seguito, questi tempi possono salire molto per
le  assicurazioni  “speciali”.  Inoltre  la  copertura  dei  rischi assicurativi non è sempre ottimale, o dal punto di
vista del cliente (polizza troppo costosa per il rischio assicurato) o dal punto di vista di Assicurazioni
Particolari (rischio non sufficientemente coperto).
In Assicurazioni Particolari la qualità delle polizze è (o dovrebbe essere) garantita dalla funzione di
Assunzione  dei  rischi.  L’assuntore  è  un  dipendente  della  compagnia,  residente  in  sede  o sul territorio, che
nel processo ha il compito primario di verificare il bilanciamento tecnico fra premi pagati e rischi assicurati.
Il numero degli assuntori in Assicurazioni Particolari, data la manualità e la scarsa standardizzazione del
processo, risulta essere più alto di quello medio del settore. Di fatto tutti i preventivi predisposti dagli
agenti, salvo nel caso delle polizze auto, sono vagliati dall’assuntore,  che  li  approva  o  modifica,  e  passa  poi  
la pratica ad   un   addetto   dell’Assunzione   che   stende   la   polizza   da   proporre   al   cliente.   La   verifica
dell’assuntore   aggiunge   un   tempo   notevole   alla   sottoscrizione   definitiva   delle   polizze   (da 5 a 8 giorni).
Inoltre  le  rettifiche  sui  premi  o  sui  rischi  imposte  dall’assuntore  scontentano i clienti e talvolta spiazzano gli
agenti nel loro rapporto con il cliente stesso. Spesso gli agenti più importanti arrivano dunque ad usare le
proprie relazioni per scavalcare il filtro degli  assuntori  e  forzare  l’approvazione  della  polizza.
Nelle  cosiddette  “assicurazioni  speciali”  (il  10%  delle  assicurazioni  “non  auto”),  cioè quelle relative a rischi
articolati o complessi per tipo di oggetto assicurato o valore dello stesso (ad esempio assicurazione di una
flotta   di   autocarri   o   di   autobus),   l’agente   si rivolge   direttamente   all’assuntore,   trasmettendogli   le  
informazioni del cliente. L’assuntore,  sulla  base  di  una  serie  di  parametri  e  soprattutto  delle  statistiche  di
sinistrosità, determina il premio e attiva il gestore della pratica che, in base alle informazioni e dati
dell’assuntore,  stila  un  preventivo.  Poiché  gli  assuntori  sono segmentati per ramo, nel caso di assicurazioni
di clienti complessi su rami diversi (p.e. uno stabilimento) è necessario il coinvolgimento di più assuntori. Il
rapporto tra assuntore e agente è sempre stato difficile, in quanto innanzitutto le due figure professionali
parlano   linguaggi   molto   diversi   (l’assuntore   è   un   tecnico   del   rischio, mentre l’agente   è   guidato   dalla  
conoscenza dei clienti). Inoltre, data la diversa competenza,  non  sempre  l’agente  percepisce  pienamente  di  
quali informazioni l’assuntore  ha  bisogno  per  valutare  il  rischio.  Di  conseguenza,  molto  spesso  l’assuntore  è
costretto a richiedere   più  volte  informazioni  aggiuntive   all’agente,  il  quale   a  sua  volta dovrà nuovamente
visitare il cliente. In questi casi, i tempi di risposta per la preparazione del preventivo possono allungarsi
anche di due o tre settimane, benché i tempi effettivamente spesi per analizzare i rischi e definire la polizza
siano ampiamente inferiori, corrispondenti a circa 2 giornate a tempo pieno. Anche a seguito dei problemi
ricordati  sopra,  il  numero  di  casi  in  cui  l’agente  si  rivolge all’assuntore  è  cresciuto  molto negli ultimi anni,
portando ad un sovraccarico degli assuntori.
Il problema di Assicurazioni Particolari era la strategia generalista. Negli ultimi anni la compagnia ha tentato
di assicurare ogni tipo di bene che potesse generare un premio consistente. Questa strategia ha portato ad
aumentare i ricavi da premi ma anche ad una crescente insoddisfazione dei clienti, legata per lo più ad una
scarsa personalizzazione del prodotto, come  emerge  dai  dati  dell’analisi  sulla  Customer Satisfaction svolta
da Assicurazioni Particolari a cadenza quinquennale (vedi Tabella 2). Tale insoddisfazione ha portato ad una
diminuzione consistente della Customer Retention (misurata come rapporto tra polizze in portafoglio a
inizio e fine anno al netto di storni e disdette) sotto la soglia considerata limite del 85%. È inoltre
aumentato esponenzialmente il numero di risarcimenti richiesti, dato il processo di sottoscrizione che porta
alla stipula di contratti a bassa qualità, per i quali  l’eventualità  della  generazione  di  un  risarcimento è molto
alta. Inoltre, questo modo di operare ha portato alla proliferazione del numero di polizze, che spesso
assicurano con premi  e  clausole  diverse  rischi  simili,  a  seconda  dell’agente  che  ha  seguito  la  pratica.

            Voce                                                               Dato 2005             Dato 2010
            Serietà ed affidabilità Assicurazioni Particolari                  60%                   55%
            Preparazione degli agenti                                          60%                   50%
            Disponibilità e cortesia degli agenti                              70%                   75%
            Personalizzazione del prodotto in base alle esigenze               55%                   25%
            Rapidità di risposta nella stipula della polizza                   50%                   20%
            Rapidità di risposta nella liquidazione                            50%                   50%
            Competitività dei premi                                            40%                   35%
            Soddisfazione  sull’entità  delle  liquidazioni                    80%                   70%

            Tabella  2:  Sintesi  dei  risultati  dell’analisi  sulla  Customer  Satisfaction  (su  scala  0-100%)

Una volta che il preventivo,  stipulato  dall’assuntore  o  dall’agente  stesso,  è  pronto, l’agente  lo  sottopone  al  
cliente, che decide se accettare la polizza al prezzo preventivato. Se il prezzo non è accettato, si può aprire
una fase di negoziazione. Nel caso di polizze stipulate dall’agente   stesso   il   margine   di   flessibilità   è  
concordato con il titolare dell’agenzia,  e  l’agente  può  arrivare  ad  un  premio  compreso  nell’ambito  di  questo
margine di flessibilità. Se anche con questa riduzione il cliente non è soddisfatto, la negoziazione passa al
titolare. In ogni caso la negoziazione si risolve generalmente in poche ore. Nei preventivi stipulati
dall’assuntore,   l’agente   deve   richiedere   il   margine   di flessibilità   all’assuntore   e,   in   caso   di   non  
soddisfazione, questo riciclo può avvenire diverse volte, comportando ulteriori ritardi (da 1 a 3 giorni).
Quando   il   preventivo   è   accettato   da   parte   del   cliente,   l’agente   comunica   l’evento   alla segreteria
dell’agenzia   che   provvede   all’emissione   del   documento   di   polizza   da consegnare al cliente per la firma.
Stipulato il contratto, che è stampato in 4 copie (2 copie   per   l’agente,   una   per   il   cliente   e   una   per   la  
Direzione), la compagnia aggiorna gli archivi, contabilizzando i premi e i rischi della polizza, le imposte e le
provvigioni all’agente.   Di   norma il cliente, contestualmente alla firma del contratto, provvede al
pagamento; in caso di ingenti somme è prevista comunque la possibilità di rateizzazione. L’incasso  avviene  
solitamente   tramite   l’agente,   che   provvede   poi   ad   effettuare   una “rimessa”   verso   la compagnia di
assicurazione settimanalmente. Settimanalmente l’agenzia   invia   anche   i   “fogli   cassa”,   cioè   la  
movimentazione dei premi incassati, degli eventuali sinistri pagati e di altri movimenti di cassa.
L’Amministrazione  della Compagnia effettua i controlli sulle situazioni dei singoli agenti ed elabora estratti
conto di agenzia (contabilità di agenzia). In caso di scostamenti tra estratto conto e fogli cassa si attiva una
gestione dei rilievi volta ad identificare e risolvere le discordanze.

Liquidazione Sinistri
La   Liquidazioni   dei   Sinistri   è   il   processo   tramite   cui   l’impresa   adempie   agli   impegni assunti nei confronti
dell’assicurato,  e  viene  gestito  dalla  funzione  Gestione  Sinistri. L’assicurato  comunica  il  sinistro  all’agente,  il  
quale trasmette la  pratica  all’ispettore sinistri competente (di solito dislocato territorialmente); dopo una
prima verifica di regolarità   assicurativa,   l’ispettore   attiva   la   valutazione   del   danno   da   parte   di   uno   o   più
periti, e formula una proposta di liquidazione. In genere la liquidazione è negoziata con l’assicurato.  Nei  casi  
normali, si procede al pagamento del danno e la pratica viene chiusa.
Nel 5% dei casi il risarcimento danni dà luogo a cause e contenziosi, promossi dai clienti che si ritengono
insoddisfatti   dall’entità del rimborso o dalla stessa impresa che considera scorrette le dichiarazioni dei
clienti rilasciate sulla polizza (condizioni di salute, valore dei  beni  ecc.).  Infatti,  l’ispettorato  sinistri  ha  anche  
il compito di scoprire le truffe: per esempio un edificio viene assicurato per un valore molto maggiore del
valore di mercato, e   viene   dolosamente   incendiato.   L’individuazione   delle   potenziali   truffe   è   però
largamente  affidata  all’esperienza  ed  istinto  dei  singoli  ispettori;  infatti  non  esiste  un sistema di analisi dei
profili degli assicurati, dei beni assicurati e delle garanzie che isoli i casi sospetti sin dal momento della
stipula della polizza.

L’ICT in Assicurazioni Particolari
Come la maggior parte delle compagnie assicurative, Assicurazioni Particolari ha sempre fatto largo uso
delle  ICT.  Le  prime  applicazioni  verso  la  fine  degli  anni  ’60  erano  state  sviluppate  in COBOL su mainframe
IBM. Queste applicazioni sono rimaste quasi invariate fino all’inizio   degli   anni   ’90,   quando   una  
riorganizzazione dell’azienda  ha  portato  alla diffusione di sistemi client server. Il budget ICT 2009/2010 era
di 21 milioni di euro: il 40% era destinato alla manutenzione dei  sistemi  esistenti,  il  35%  all’organizzazione  
dei sistemi di rete e il 25% allo sviluppo (soprattutto  all’aggiornamento  delle  applicazioni  esistenti). Quasi
tutti i dipendenti i Assicurazioni Particolari avevano il proprio PC collegato alla rete aziendale. In
Assicurazioni Particolari operano tre data center regionali cui sono attestate le agenzie delle regioni
corrispondenti (vedi paragrafo sulla architettura hardware). I dati in ogni data center sono organizzati
secondo  una  logica  “di  ramo”. La Figura 2 riporta i principali moduli applicativi del sistema informativo del
centro di Milano. Il modulo di gestione contabilità e produzione è un modulo comune a livello nazionale. I
moduli di ramo non sono integrati con i moduli degli altri rami. Analoga architettura funzionale si ritrova
anche negli altri centri di Roma e Trieste, fatta eccezione per il modulo di gestione del patrimonio
finanziario gestito centralmente a Milano.




                            Figura 2: moduli funzionali del SI di Assicurazioni Particolari

La compagnia fornisce agli agenti una valigetta elettronica che informatizza, fondamentalmente, la
modulistica standard per diverse tipologie di polizze. Gli agenti aggiornano le basi di dati del data center
ogni sera in modo batch (ovvero al cessare delle attività operative). Le agenzie usano un sistema contabile-
amministrativo comune che scambia dati con il sistema contabile-amministrativo del data center,
attraverso una elaborazione batch che aggrega i dati secondi i tracciati di consuntivazione richiesti dalla
Compagnia.

Sistemi di ramo
I sistemi di ramo sono implementati attraverso applicazioni desktop, frutto del processo di
reingegnerizzazione del 1998,  affiancate  da  moduli  tradizionali  per  l’Anagrafe  Polizze e il CRM.
Sempre verso   la   fine   degli   anni   ’90,   le   applicazioni   desktop   sono   state   riorganizzate   in architettura web-
based 3-tier  pur  mantenendo  l’architettura client-server. Gli utenti accedono alle applicazioni attraverso un
browser; la logica applicativa dei desktop è esportata su web server.
Le applicazioni CRM includono la gestione delle campagne e alcune applicazioni analitiche per estrarre
diversi profili cliente. Anche il CRM è organizzato secondo una logica di ramo: le applicazioni permettono
l’analisi   di   dati   relativi   a   clienti   relativamente a un solo ramo. Il CRM non comprende, nella situazione
attuale, moduli di front end per la gestione diretta one-to-one del cliente.

Anagrafe Polizze
Ogni ramo assicurativo ha una propria anagrafe, il cui tracciato rispecchia le caratteristiche proprie della
polizza:
     Dati anagrafici della polizza
     Elenco di tutti gli eventi riguardanti la polizza: rinnovi, pagamenti, sinistri ecc.
     Dettaglio degli eventi (una tabella per tipo evento)
     Dati  anagrafici  del  contraente  e  dell’eventuale  beneficiario
     Immagine del contratto cartaceo (PDF); la materialità cartacea è per legge conservata in duplice
         copia per almeno cinque anni in   una   copia   presso   l’agente   e in una copia presso la sede della
         assicurazione
     Altre informazioni
I dati sono quindi segregati per ramo assicurativo. Tuttavia è possibile individuare tutte le polizze di un
cliente. Per selezionare tutte le polizze di un singolo assicurato, si utilizza una tecnologia simile a quella dei
motori di ricerca Internet, usando come chiave di ricerca  il  codice  fiscale  dell’assicurato;  il  sistema  fornisce  
un elenco di tutte le polizze aperte,  l’utente  attraverso  gli  hyperlink  può  visualizzare i dati e memorizzarli
per analisi successive. Lo stesso metodo è usato per selezionare le polizze di un agente. Il sistema di
navigazione non solo non fornisce valore aggiunto, ma è poco sicuro, non controlla gli accessi alla base dati;
la eterogeneità degli schemi delle basi dati rende quindi problematico quando non impossibile costruire
join. Inoltre i dati dei contraenti sono ripetuti tante volte quante sono le polizze sottoscritte; per evitare
anomalie   anche   all’interno   di   uno   stesso   sistema di ramo, è stata sviluppata una anagrafica master che
governa tutti i dati anagrafici registrati sulle singole polizze. Tuttavia non esiste una anagrafe generale
inter-ramo. Per uno stesso cliente si può quindi avere un indirizzo per la polizza Vita ed un altro indirizzo
per le polizze RCA.

Gestione Sinistri
Il  sistema  offre  alcune  funzioni  utilizzate  nell’operatività  della  gestione  sinistri:
        Apertura, aggiornamento, chiusura di una pratica (gestione delle anagrafiche delle pratiche sinistri)
        Generazione di report sul portafoglio pratiche (avanzamento ed ammontare delle denunce di
          sinistri suddivisi per tipologia, regione, ecc.).
        Checklist di domande per il cliente che chiede un risarcimento, consultabile in relazione al tipo di
          polizza.
        Interfaccia   “user-friendly”   per   l’accesso   diretto   al   DB   del   data   center   (per   il reperimento di
          informazioni relative a clienti e polizze).
La copertura di questa applicazione era giudicata molto limitata, non supportando l’analista   nella  
valutazione di merito della richiesta né verificando o mappando il workflow del processo. Nulla era poi la
gestione multimediale della documentazione della perizia e degli allegati alla denuncia del sinistro.

Valutazione Rischio
Supporta la valutazione del rischio da parte degli assuntori attraverso le seguenti funzioni.
     Generazione di form da compilare in relazione al bene assicurato.
     Checklist di domande al cliente per il riempimento del form.
     Generazione automatica di report storici a supporto della valutazione statistica del rischio in
        relazione al bene assicurato.
     Knowledge Management statistico rischi.
Gestione Premi e Polizze
Gli agenti sono responsabili della gestione del cliente e della vendita del prodotto assicurativo finito,
determinato  a  partire  dalla  valutazione  del  rischio.  L’applicazione offriva varie funzionalità:
     Generazione  automatica  dell’offerta  di  prodotto,  solamente  per  prodotti assicurativi standard (es.
        RC Auto). Il sistema calcola il premio totale come somma dei premi relativi ai singoli rischi della
        polizza. Per i prodotti non standard, il sistema informatico si limita a memorizzare i dati digitati
        dall’utente. L’utente  non  ha  dunque  informazioni  complete  dal  sistema  informatico  nemmeno sulla
        singola polizza, ad eccezione dei prodotti standard.
     Gestione del ciclo di prodotto: organizzazione dei documenti standard relativi a ogni singola polizza
        firmata, quali decision summary sulla valutazione del rischio, sommario degli obblighi legislativi del
        contratto da stipulare, proposte intermedie al cliente, contratti finali. I documenti non standard
        non sono memorizzati dal sistema, che contiene solo una tabella dove ne è registrato manualmente
        l’elenco (la evidenza cartacea è conservata in archivio generale).
     Interfaccia con il modulo di accounting per la gestione dei premi.
     Gestione standard delle attività post-vendita, del rinnovo della polizza, della modifica dei rischi.

Customer Relationship Management System (CRM)
Il CRM comprende un modulo di CRM analitico che analizza i profili dei clienti di un dato ramo di una data
area geografica. Un secondo modulo informatizza la gestione delle campagne sempre attraverso la logica di
ramo e territoriale. I dati relativi ai clienti sono recuperati solamente attraverso i documenti di stipula e
gestione delle polizze e attraverso le informazioni fornite sui propri clienti da parte degli agenti. Il CRM è
confinato  all’interno  di  ciascun  ramo  assicurativo,  e  non  accede  a  dati  integrati su tutti i rami, neanche a
livello regionale. Gli assuntori e gli agenti hanno difficoltà a offrire a un cliente già assicurato in un ramo
polizze relative a rami diversi (cross-selling).

Gestione contabilità e produzione
Fornisce le funzionalità per la gestione operativa delle polizze dal punto di vista finanziario e contabile.
Permette la gestione dei pagamenti dei premi e si interfaccia con i moduli di ramo per la gestione contabile
dei risarcimenti. I moduli di questo tipo delle singole agenzie sono integrati con il modulo della sede
centrale di riferimento. I moduli delle tre sedi principali italiane sono integrati a livello nazionale.

Gestione Patrimonio
Questo modulo supporta la gestione finanziaria del patrimonio della compagnia, in particolare permette di
gestire il portafoglio investimenti. Gli investimenti dei premi da parte di una compagnia assicurativa sono
fortemente regolamentati dalla legislazione nazionale.

Sistemi istituzionali
Il portafoglio applicativo istituzionale della compagnia prevede moduli per la gestione delle risorse umane e
moduli di supporto alla gestione degli obblighi legislativi.

Criticità nella gestione dei dati
Il sistema di Assicurazioni Particolati presenta alcune criticità fondamentali nella gestione dei dati:
       Le anagrafi sono costruite separatamente per i singoli rami e su scala regionale: ciascuna agenzia,
         all’interno   di   contratti   relativi a un particolare ramo, può accedere solamente a informazioni
         relative a clienti e polizze che fanno riferimento   alla   sede   principale   di   riferimento   dell’agenzia.  
         Questo porta, spesso, a duplicazione di informazioni e inconsistenze tra le anagrafi di prodotto e le
         anagrafi clienti per la gestione finanziaria di premi e polizze.
       I database delle anagrafi nei diversi data center hanno schemi diversi, con conseguenti difficoltà ed
         anomalie nel recupero di informazioni integrate su scala nazionale a livello strategico e direzionale.
       Il   sito   web   della   compagnia   ha   fondamentalmente   la   funzione   di   “vetrina”   e contiene solamente
         informazioni sommarie relative alla storia del gruppo, le sedi e le offerte di prodotti. Il sito non
esporta alcuna logica applicativa nei confronti del cliente e non funge da collettore di informazioni
         (Intranet aziendale) per il personale di Assicurazioni Particolari.

Architettura hardware
Assicurazioni Particolari è organizzata su scala inter-regionale: i tre data center (Milano, Roma, Trieste)
collegano le agenzie. La logica territoriale secondo cui è organizzato il sistema porta a 3 grandi cluster
corrispondenti ai 3 data center. Ciascun cluster è costituito dai sistemi in uso al data center e alle agenzie
che vi fanno riferimento con i relativi agenti e dall’infrastruttura  di  rete  per  collegare  agenzie  e  data  center.
Il data center di Milano è responsabile del mantenimento del sito web della compagnia. La Figura 3 riporta
l’architettura  IT  del  cluster  relativo  al  data  center  di  Milano, l’architettura  è   facilmente   adattabile   al  caso  
degli  altri  due  data  center.  L’architettura  HW dei data center è sviluppata secondo un paradigma 3-tier (DB,
application server e web server). Non esiste alcuna tecnologia di disaster recovery tra i data center, e
questo viene percepito come fattore critico che dovrebbe essere risolto, sia a livello infrastrutturale che a
livello di gestione dei dati.




                                    Figura 3: architettura HW del cluster di Milano

        Il 90% degli agenti è munito di valigetta elettronica, il restante 10% ne è sprovvisto, consegna i
         propri documenti solo in forma cartacea e addetti dell’agenzia  trasferiscono  questi  dati  al  sistema  
         informativo. Il collegamento in VPN è fornito su scala regionale da un provider nazionale.
        Le  singole  agenzie  hanno  un  collegamento  esterno  dall’80%  delle  postazioni  con una connessione
         always-on e una LAN Ethernet interna a 100Mbit/s che collega tutte le postazioni. In ciascuna
         agenzia, in media, lavorano da 5 a 10 addetti, ciascuno dei quali ha una propria postazione.
        L’aggiornamento   delle   valigette   elettroniche   degli   agenti   è   effettuato   collegando   il PC alla rete
         all’interno  dell’agenzia  di  riferimento.
        Ciascun   livello   nell’architettura   3-tier è costituito da una server farm. Le farm sono costituite da
         server di tipo midrange e dimensionate in relazione al numero di richieste e al tipo di richieste
         effettuate; il dimensionamento ha portato la seguente  distribuzione  all’interno  delle  diverse  farm  
         nei diversi data center:
              o Milano: 10 web server, 4 appl. server, 4 DB server.
              o Roma : 8 web server, 3 appl. server, 3 DB server.
              o Trieste: 4 web server, 2 appl. server, 2 DB server.
La Figura 4 riporta la struttura HW del sito Internet della compagnia. Come già osservato, il sito per ora è
solo una vetrina dei servizi fornita e non presenta alcuna logica applicativa nel confronto dei clienti.
L’architettura  è  implementata  fisicamente  nel  data center principale di Milano.




                          Figura 4: architettura del sito web di Assicurazioni Particolari

Costi
Il budget IT annuale della Assicurazioni Particolari è di 21 milioni di euro. Le spese ICT vengono
contabilizzate pro quota in ciascuna delle due divisioni di Assicurazioni Particolari (Danni e Vita), in
proporzione al valore dei premi lordi. Nella divisione IT lavorano circa 260 persone, di cui 50 programmatori
per lo sviluppo e la manutenzione delle applicazioni di ramo, 15 addetti alla manutenzione dei data center,
145 addetti alla gestione delle LAN, delle postazioni nelle agenzie e dei server applicativi e Web, 30
programmatori per la gestione del   software   in   uso   dagli   agenti   e   20   addetti   all’interno   del   reparto  
amministrativo della divisione.
Il  reparto  IT  ha  sede  a  Milano,  i  manutentori  dell’infrastruttura  di  rete  sono  divisi  sui 3 cluster e lavorano a
stretto contatto con le agenzie per risolvere eventuali problemi. I costi annui IT di Assicurazioni Particolari si
dividono in costi HW, SW e di gestione generica del personale. L’analisi  dei  costi,  riportata  in  Appendice  1,  
si basa sulla classificazione riportata.
       Costi  HW:  includono  in  costi  relativi  all’HW  dei  data  center  (server) e delle agenzie (postazioni fisse
          e  laptop  agenti)  e  costi  dell’infrastruttura  di  rete (outsourcing del collegamento HDSL in uscita dai
          data center e dei collegamenti VPN dalle agenzie).
       Costi  SW:  le  applicazioni  di  ramo  vengono  sviluppate  “in-house”  dai programmatori della divisione
          IT della compagnia. I restanti moduli SW sono fornite   a   “pacchetto”   da   aziende   di   consulenza  
          esterne ad Assicurazioni Particolari; per essi la Compagnia paga un canone di manutenzione annuo
          del 20% rispetto al prezzo iniziale; il canone garantisce servizi di supporto telefonico esteso (24
          h/gg per 7gg/set) e di accesso a documenti per problemi e soluzioni, formazione e addestramento.

La vision per la reingegnerizzazione dei processi
I vertici di Assicurazioni Particolari hanno individuato diversi problemi di natura finanziaria negli ultimi 4
anni. Tra il 2006 e il 2010 la compagnia ha perso oltre 1 miliardo di Euro. Sull’onda  dei  successi  della  new  
economy il Combined Ratio del ramo Danni nel 2006 era ritornato sotto al 100%, ma era iniziato a crescere
fino al 2010 in cui ha quasi raggiunto il valore del 120%. Un valore di Combined Ratio del 120% significa, in
poche parole, che la compagnia spende 1,20 €  per  ogni  1 €  di  premio  pagato  dai  clienti.
La   crisi   generale   dell’economia   mondiale del 2008 ha portato una crisi strutturale nel settore Danni. La
reazione alla crisi con la diminuzione degli organici ha portato a perdite di personale esperto a favore di
altri  concorrenti  e  all’abbassamento  delle  motivazioni. Il nuovo management, guidato da Mario Rossani, ha
messo a punto una visione per ripianare le perdite e riposizionare Assicurazioni Particolari al vertice delle
compagnie assicurative. L’idea  fondamentale è che solo una compagnia fortemente efficiente e focalizzata
possa avere successo. Devono essere quindi completamente rivisti i processi di sottoscrizione, di gestione
delle richieste di risarcimento, le relazioni con i clienti e la cultura aziendale, per   spostare   l’attenzione  
dell’azienda   dall’espansione   del   volume   dei   premi   pagati   al profitto   all’interno   di   una   serie   di   mercati  
altamente specializzati e prodotti fortemente adattati ai singoli clienti. Il cambiamento, poi, dovrebbe
comportare un nuovo sistema di valutazione delle prestazioni della compagnia che tenga conto sia degli
aspetti finanziari sia  dell’efficacia  dei  processi  di  vendita,  gestione  delle  risorse  umane  e  valutazione della
soddisfazione dei clienti. L’obiettivo   ultimo   di   Rossani   è   di   trasformare   un’azienda   a   basse   prestazioni,  
generalista, attualmente battuta dai concorrenti per la scarsa qualità e redditività delle polizze e per gli
elevati tempi di sottoscrizione,  in  un’azienda  fra  le  migliori  del  settore. Risulta inoltre fondamentale per il
management il ricorso all’utilizzo delle nuove tecnologie come social media e social networks.

Appendice 1 – Informazioni quantitative su Assicurazioni Particolari

Tutti i dati riportati in seguito sono relativi all’anno 2010.




1) Include: provvigioni di acquisizione per 124.236 milioni di €  e  costi  di  personale  per  43.574  milioni  di  €
(i costi del personale degli organi di staff sono ripartiti pro quota tra il ramo Danni e il ramo Vita).
2) Differenza tra premi lordi contabilizzati, variazione riserve e oneri di gestione (risultato operativo).

                                         Tabella A1.1 – Sintesi del conto tecnico
Tabella A1.2 – Ripartizione premi per categoria




                         Tabella A1.3 – Ripartizione degli organici del ramo Danni




               Tabella A1.4 – Numero e dimensioni delle agenzie di Assicurazioni Particolari


Appendice 2 – I costi informatici di Assicurazioni Particolari
Costi HW




La vita dei server è a 5 anni, mentre la vita delle postazioni fisse e mobili di agenzia è 3 anni. La spesa HW
annua,  perciò,  è  calcolata  in  base  all’investimento  iniziale:
1/3 * 1.691.500 + 1/5 * 760.000 = 715.833€

A  questi  costi  vanno  aggiunti  i  costi  annui  per  l’affitto  dei  collegamenti  di  rete  in  uscita dai data center e
dalle agenzie.




I  costi  segnalati  comprendono  l’utilizzo  di  router  e  switch   per  l’infrastruttura  di  rete. La spesa HW annua,
perciò, è di 715.833 + 813.240 =  1.526.073  €/anno.

Costi SW
Costo  dei  software  non  “di  ramo”,  forniti  “a  pacchetto”  da  aziende  esterne:




La   spesa   annuale   relativa   al   software   sviluppato   “in   house”   è   data   costo   dei   50 programmatori che la
compagnia mantiene per sviluppo e manutenzione del software applicativo (costo aziendale di 1
programmatore:  80.000  €/anno). Spesa annuale  software  “in  house”: 80.000 * 50 = 4.000.000 €  /  anno.

Spese personale IT
Ad   eccezione   dei   programmatori   per   il   software   “in  house”,   la divisione IT della compagnia gestisce 210
addetti il cui costo medio annuo è di 50.000 €.  15  addetti  sono dedicati a tempo pieno alla gestione dei tre
data center. Spesa  annua  personale  IT  non  programmatore:  10.500.000€
La spesa annua totale IT, perciò, è costituita dalla somma dei quattro termini appena calcolato, secondo
quanto riportato nella seguente tabella:
      Spesa annua HW: 1.526.073  €/anno
      Spesa annua pacchetti SW: 5.200.000  €/anno
      Spesa  annua  SW  “in  house”: 4.000.000  €/anno
      Spese personale: 10.500.000  €/anno
      Spesa annua IT (TOTALE): 21.226.073  €/anno

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Caso particolari - descrizione

  • 1. Politecnico di Milano Dipartimento di Elettronica ed Informazione Corso  di  Gestione  della  Tecnologia  dell’Informazione Prof.ssa Chiara Francalanci Ing. Francesco Merlo CASO  “Assicurazioni Particolari”
  • 2. Reingegnerizzazione del processo di sottoscrizione in Assicurazioni Particolari Nel dicembre 2010, Mario Rossani, direttore del Ramo Danni di Assicurazioni Particolari, osservò: «Assicurazioni Particolari ha avuto risultati negativi negli ultimi 4 anni. In questi 4 anni ha avuto ottimi dipendenti e dirigenti ma si è mossa nella direzione sbagliata. Ora, i problemi principali riguardano l’efficienza   strutturale   ed   un’attenzione ai clienti certamente lodevole, ma senza controlli e senza obiettivi. Per superare questi problemi abbiamo iniziato un progetto di reingegnerizzazione dei processi di tutta la compagnia. Più che di un progetto, parlerei di una trasformazione». Il management di Assicurazioni Particolari era convinto   che   l’ICT   fosse   sempre   più   importante   per   la strategia aziendale. Da una prima analisi, Luigi Giuliani, futuro responsabile del progetto di reingegnerizzazione,   ebbe   l’impressione   che   Assicurazioni Particolari fosse fra le compagnie che più avesse investito in ICT negli ultimi 5-10 anni, ma presto scoprì che la maggior parte del budget ICT era speso nella manutenzione di un sistema client-server realizzato una decina di anni prima. Giuliani dichiarò: «Non  c’è  stato  alcun  vero  cambiamento  nelle applicazioni ICT». D’altra  parte  era  evidente  la   necessità di riportare a livelli elevati la soddisfazione dei clienti, fattore competitivo estremamente importante per Assicurazioni Particolari, che aveva però raggiunto livelli molto bassi negli ultimi anni. Giuliani condivideva la preoccupazione di molti dirigenti relativa al fatto che il Ramo Danni della compagnia fosse troppo generalista, determinando una proliferazione eccessiva di prodotti assicurativi e costi molto elevati di gestione. Assicurazioni Particolari Assicurazioni Particolari opera nel mercato delle assicurazioni in Italia con due divisioni: la Divisione Vita, che stipula polizze di Assicurazione Vita, e la Divisione Danni, che offre invece polizze di assicurazione per coprire i rischi elementari e auto. Assicurazioni Particolari ha una direzione centrale a Milano e due altre sedi principali a Trieste e Roma. Figura 1. Struttura organizzativa di Assicurazioni Particolari.
  • 3. La struttura della società, descritta in Figura 1, include una Divisione Danni, una Divisione Vita e strutture di staff condivise tra le due divisioni. Alcune strutture di staff svolgono attività necessarie alla realizzazione delle linee guida strategiche e forniscono i supporti necessari ad indirizzare e monitorare l’andamento   delle   strategie; altre sono invece preposte alla gestione degli adempimenti normativi e dei rapporti che la compagnia intrattiene con altri enti e istituzioni. La struttura della Divisione Danni è tipicamente funzionale. Le Direzioni raggruppano infatti competenze omogenee, che corrispondono grossomodo a fasi del ciclo di vita delle polizze. A loro volta le direzioni sono segmentate per sotto- rami, ovvero per tipo di prodotto. Le funzioni tecniche (Assunzione, Riassicurazione, Gestione sinistri) sono preposte alla gestione del core business: definizione dei premi, assunzione rischi e gestione sinistri. In particolare, la Funzione  Assunzione  ha  l’obiettivo  di  garantire l’adeguatezza  dei  prodotti,  il  rispetto   della congruità tecnica, la sostenibilità di mercato, assicurando  un’esposizione  sulle  diverse  categorie   di rischio in linea con la strategia aziendale. La Funzione  Commerciale  è  responsabile  dell’analisi  della  clientela,  della  predisposizione dell’offerta  e   gestione delle pratiche contrattuali, del conseguimento dei risultati commerciali. Tali funzioni agiscono attraverso una rete territoriale di agenzie. L’Agenzia  è  una  struttura  in  franchising  che,  con  il  supporto  logistico  della  compagnia (computer, locali, modulistica), e con un compenso a provvigione, gestisce i clienti. Il numero e gli organici delle agenzie di Assicurazioni Particolari è riportato in Allegato. Il ramo Danni fornisce contratti per la protezione da rischi e danni in cambio del pagamento di un premio annuo a clienti distribuiti sul territorio italiano. I principali fattori competitivi nel settore sono il prezzo delle polizze, la qualità e rapidità del processo di sottoscrizione della polizza, la gestione delle richieste di liquidazione dei sinistri,   il   servizio   al   cliente,   l’efficacia   operativa e la gamma di prodotti assicurativi. Un altro  fattore  competitivo  fondamentale  per  l’azienda  è  la  percezione  di  forza  e  stabilità finanziaria  che  deriva  dalla  posizione  all’interno  delle  classifiche  di  compagnie assicurative stilate dalle maggiori riviste del settore italiane ed internazionali. Tra i fattori sopra ricordati, Assicurazioni Particolari ha sempre avuto quale fattore critico di successo e di differenziazione il servizio al cliente e la capacità di rispondere alle esigenze assicurative più diverse che i clienti presentano, adottando una strategia generalista. La sottoscrizione delle polizze assicurative Le  attività  operative  tipiche  di  un’agenzia  di  assicurazione  sono  principalmente  due:  la gestione del portafoglio clienti e la stipula di polizze assicurative. Come mostrato in Tabella 1, queste due attività occupano complessivamente il 45% del tempo del personale di vendita delle agenzie. Attività Tempio agenzia Acquisizione nuove polizze 25% Sviluppo mercato, attività di promozione e gestione portafoglio clienti 20% Liquidazione 15% Amministrazione e contabilità 30% Altro 10% Tabella  1.  Ripartizione  del  tempo  agenzia  in  base  all’attività. La   gestione   del   portafoglio   clienti   ha   innanzitutto   l’obiettivo   di   selezionare   un   insieme di clienti che complessivamente comportino livelli di rischio non eccessivi rispetto alla somma dei premi pagati. In queste attività  è  importante  che  l’impresa  di  assicurazione eviti di concentrare le polizze sui soggetti caratterizzati da livelli di rischio più alti (p.e. assicurazioni contro sismi richieste da soggetti abitanti in zone sismiche). Uno dei principi   cardine   delle   assicurazioni   è   infatti   quello   della   “compensabilità   del   rischio”   (per dirlo
  • 4. semplicemente: con i soldi di tutti copro i danni di pochi). Un rischio può colpire al contempo un solo assicurato, o una quantità esigua degli stessi (incidente stradale), oppure può affliggere la quasi totalità degli assicurati con determinate caratteristiche (il caso appunto del terremoto). Meno compensabile è il rischio, maggiore attenzione deve essere   prestata   nell’assicurarlo   e   maggiore   deve   essere   il   premio   da   pagare. La valutazione della compensabilità del rischio richiede dunque esperienza e capacità di analisi sul valore economico dei danni che possono derivare da eventi dannosi e la probabilità di accadimento di tali eventi. L’attività   di   gestione   del   portafoglio   clienti   è   molto   importante,   poiché   il   numero   di nuove sottoscrizioni annue risulta essere pari a circa al 10% delle polizze attive. Il modo in cui questa attività viene effettuata varia molto da agenzia ad agenzia: Assicurazioni Particolari infatti tradizionalmente non ha mai prestato particolare attenzione a trasferire correttamente le politiche generali della compagnia e le metodologie che, sulla base delle strategie di rischio adottate, dovrebbero guidare gli agenti nella scelta dei portafogli di rischio ottimali. La capacità della singola agenzia di gestire il portafoglio clienti è dunque legata alle capacità personali del titolare, e in ogni caso non è necessariamente in linea con gli obiettivi di Assicurazioni Particolari. In   secondo   luogo,   la   gestione   del   portafoglio   clienti   prevede   che   l’agente   valuti complessivamente la situazione di rischio di ciascun cliente, indipendentemente dalla specifica richiesta di copertura (cioè dai rischi assicurati), per valutare se il cliente è sovra-assicurato   (ovvero  l’insieme   delle   garanzie   assicurative   eccedono   l’insieme   dei rischi) o viceversa è sotto-assicurato. Gli agenti di Assicurazioni Particolari hanno sempre posto scarsa attenzione a questa seconda attività di gestione del portafoglio clienti, viziati da un mercato in cui i margini e le provvigioni erano stati alti e la concorrenza limitata. In Assicurazioni Particolari, la stipula di una polizza assicurativa inizia generalmente con la raccolta di una serie di informazioni relative all’assicurato:  nelle  polizze  infortuni  e  malattie  occorre infatti conoscere lo stile di vita e verificare con una visita medica le condizioni generali di salute dell’assicurato;   nelle   polizze   RCA   occorrono   informazioni   su   età, sesso, residenza, storico sinistri; infine nelle assicurazioni per furto o incendio occorrono informazioni sull’oggetto   da   assicurare   (valore,   modello,   anno   di   immatricolazione   in caso di autovetture…)   e   sulla   affidabilità   dell’assicurato   (sinistrosità,   solidità patrimoniale, misure antifurto adottate, ecc.). Queste informazioni  sono  spesso  appuntate  dall’agente  su  carta.  Abitualmente  infatti l’agente  visita  i  clienti  nelle   loro case e preferisce discutere di fronte ad un blocco di carta piuttosto che ad computer, che porta ad una certa impersonalità e distacco nel rapporto con il cliente. Al cliente non viene dunque rilasciato alcun documento al termine dell’incontro.  In  pochi  casi  invece  l’agente registra queste informazioni direttamente sulla valigetta elettronica di cui è dotato. In ogni caso, le informazioni raccolte vengono trasferite sul sistema  informativo  dell’agenzia,  che   prevede  maschere   e  standard  per l’inserimento  dei  dati  più  comuni   relativi  all’assicurato  (ad  es.  età,  sesso,  stato  civile, indirizzo, ecc.) e moduli di inserimento per i dati specifici di ogni polizza. Nelle polizze Auto le attività successive sono molto semplici: le normative prevedono infatti che la compagnia utilizzi formule standard, opportunamente parametrate su valore e cilindrata del veicolo, età, sesso,  residenza,  storico  sinistri  dell’assicurato,  ecc..  Di conseguenza, le informazioni raccolte, inserite nel sistema informativo, generano automaticamente un preventivo. Se confermato, il preventivo viene trasformato altrettanto automaticamente in polizza, che, opportunamente stampata, viene sottoposta alla firma dal cliente. Le assicurazioni dei Rami Elementari (infortuni e malattie, responsabilità civile, furto e incendio, ecc.) sono molto  poco  standardizzate.  L’agente  si  muove  all’interno  di  un framework definito, poiché ha a disposizione un prontuario di prodotti assicurativi da offrire al potenziale o attuale cliente, definiti in base a criteri tecnici ma non in base alle esigenze della clientela. Per quanto riguarda la stesura delle singole polizze, secondo quanto  descritto  da  Rossani,  “ciascun  agente  utilizza  manuali,  prontuari,  codici  e normative, tutto materiale disponibile in parte in formato elettronico e in parte cartaceo. Il vero  supporto  dell’agente  è  in   realtà la propria esperienza di polizze stipulate in passato per   esigenze   simili.   Di   conseguenza,   l’agente   tende a stipulare quelle polizze per le quali ha maggiore esperienza e a non differenziare molto i premi in base ai diversi livelli di rischio presentati dagli assicurati". Nelle sue interviste, Luigi Giuliani aveva scoperto che i moduli standard per la stesura delle polizze coprono all’incirca   l’80%   delle   richieste   di   assicurazione   più   comuni, mentre per il restante 20% non è prevista nessuna indicazione precostituita. Inoltre, i moduli spesso sono incompleti e non recepiscono le
  • 5. informazioni specifiche e le caratteristiche   del   rischio   da   assicurare.   A   queste   carenze   l’agente   di   solito   rimedia alla meglio con appendici e allegati scritti in formato libero. Anche   per   il  calcolo  dei  premi  l’agente   deve   utilizzare   una  serie   di  tabelle   e   di  formule che forniscono gli elementi per calcolare il premio a partire dai parametri fondamentali di profilo   dell’assicurato, dei rischi assicurati e dei relativi massimali (garanzie). Questi calcoli sono molto complessi e lunghi, per cui i processi risultano poco efficienti. Alcune agenzie hanno messo a punto applicazioni su foglio elettronico. Ciò ha favorito l’efficienza  locale  ma  ha  d’altra  parte  generato  ulteriori  isole  di  automazione. Di fronte a richieste inconsuete,   l’agente   deve   effettuare   lunghe   ricerche,   interpellando colleghi di altre agenzie o scartabellando tra vecchie pratiche e manuali. Ad esempio, un cliente   storico  di  un’agenzia  di  un  piccolo   paese della Brianza aveva richiesto di assicurare una imbarcazione a vela per uso agonistico. Solo dopo tre settimane  l’agente era stato in grado di dare un preventivo, che però era stato basato su una polizza per grandi barche da crociera. La preparazione del preventivo richiede tempi molto più lunghi di quelli che i clienti si aspettano (generalmente la clientela retail richiede due-tre giorni per polizze di copertura danni). Solo nel caso RC Auto le pratiche riescono ad essere concluse in giornata, considerando che i tempi di effettivo lavoro sulla polizza sono di circa 2 ore; negli altri casi   di   assicurazioni   “semplici”   la   media   è   di   7   giorni   lavorativi   (sebbene i tempi di effettiva  “lavorazione”  della  polizza  non  siano in media superiori a una dozzina di ore), ma si arriva in alcuni casi a due settimane. Come si vedrà in seguito, questi tempi possono salire molto per le  assicurazioni  “speciali”.  Inoltre  la  copertura  dei  rischi assicurativi non è sempre ottimale, o dal punto di vista del cliente (polizza troppo costosa per il rischio assicurato) o dal punto di vista di Assicurazioni Particolari (rischio non sufficientemente coperto). In Assicurazioni Particolari la qualità delle polizze è (o dovrebbe essere) garantita dalla funzione di Assunzione  dei  rischi.  L’assuntore  è  un  dipendente  della  compagnia,  residente  in  sede  o sul territorio, che nel processo ha il compito primario di verificare il bilanciamento tecnico fra premi pagati e rischi assicurati. Il numero degli assuntori in Assicurazioni Particolari, data la manualità e la scarsa standardizzazione del processo, risulta essere più alto di quello medio del settore. Di fatto tutti i preventivi predisposti dagli agenti, salvo nel caso delle polizze auto, sono vagliati dall’assuntore,  che  li  approva  o  modifica,  e  passa  poi   la pratica ad   un   addetto   dell’Assunzione   che   stende   la   polizza   da   proporre   al   cliente.   La   verifica dell’assuntore   aggiunge   un   tempo   notevole   alla   sottoscrizione   definitiva   delle   polizze   (da 5 a 8 giorni). Inoltre  le  rettifiche  sui  premi  o  sui  rischi  imposte  dall’assuntore  scontentano i clienti e talvolta spiazzano gli agenti nel loro rapporto con il cliente stesso. Spesso gli agenti più importanti arrivano dunque ad usare le proprie relazioni per scavalcare il filtro degli  assuntori  e  forzare  l’approvazione  della  polizza. Nelle  cosiddette  “assicurazioni  speciali”  (il  10%  delle  assicurazioni  “non  auto”),  cioè quelle relative a rischi articolati o complessi per tipo di oggetto assicurato o valore dello stesso (ad esempio assicurazione di una flotta   di   autocarri   o   di   autobus),   l’agente   si rivolge   direttamente   all’assuntore,   trasmettendogli   le   informazioni del cliente. L’assuntore,  sulla  base  di  una  serie  di  parametri  e  soprattutto  delle  statistiche  di sinistrosità, determina il premio e attiva il gestore della pratica che, in base alle informazioni e dati dell’assuntore,  stila  un  preventivo.  Poiché  gli  assuntori  sono segmentati per ramo, nel caso di assicurazioni di clienti complessi su rami diversi (p.e. uno stabilimento) è necessario il coinvolgimento di più assuntori. Il rapporto tra assuntore e agente è sempre stato difficile, in quanto innanzitutto le due figure professionali parlano   linguaggi   molto   diversi   (l’assuntore   è   un   tecnico   del   rischio, mentre l’agente   è   guidato   dalla   conoscenza dei clienti). Inoltre, data la diversa competenza,  non  sempre  l’agente  percepisce  pienamente  di   quali informazioni l’assuntore  ha  bisogno  per  valutare  il  rischio.  Di  conseguenza,  molto  spesso  l’assuntore  è costretto a richiedere   più  volte  informazioni  aggiuntive   all’agente,  il  quale   a  sua  volta dovrà nuovamente visitare il cliente. In questi casi, i tempi di risposta per la preparazione del preventivo possono allungarsi anche di due o tre settimane, benché i tempi effettivamente spesi per analizzare i rischi e definire la polizza siano ampiamente inferiori, corrispondenti a circa 2 giornate a tempo pieno. Anche a seguito dei problemi ricordati  sopra,  il  numero  di  casi  in  cui  l’agente  si  rivolge all’assuntore  è  cresciuto  molto negli ultimi anni, portando ad un sovraccarico degli assuntori. Il problema di Assicurazioni Particolari era la strategia generalista. Negli ultimi anni la compagnia ha tentato di assicurare ogni tipo di bene che potesse generare un premio consistente. Questa strategia ha portato ad aumentare i ricavi da premi ma anche ad una crescente insoddisfazione dei clienti, legata per lo più ad una
  • 6. scarsa personalizzazione del prodotto, come  emerge  dai  dati  dell’analisi  sulla  Customer Satisfaction svolta da Assicurazioni Particolari a cadenza quinquennale (vedi Tabella 2). Tale insoddisfazione ha portato ad una diminuzione consistente della Customer Retention (misurata come rapporto tra polizze in portafoglio a inizio e fine anno al netto di storni e disdette) sotto la soglia considerata limite del 85%. È inoltre aumentato esponenzialmente il numero di risarcimenti richiesti, dato il processo di sottoscrizione che porta alla stipula di contratti a bassa qualità, per i quali  l’eventualità  della  generazione  di  un  risarcimento è molto alta. Inoltre, questo modo di operare ha portato alla proliferazione del numero di polizze, che spesso assicurano con premi  e  clausole  diverse  rischi  simili,  a  seconda  dell’agente  che  ha  seguito  la  pratica. Voce Dato 2005 Dato 2010 Serietà ed affidabilità Assicurazioni Particolari 60% 55% Preparazione degli agenti 60% 50% Disponibilità e cortesia degli agenti 70% 75% Personalizzazione del prodotto in base alle esigenze 55% 25% Rapidità di risposta nella stipula della polizza 50% 20% Rapidità di risposta nella liquidazione 50% 50% Competitività dei premi 40% 35% Soddisfazione  sull’entità  delle  liquidazioni 80% 70% Tabella  2:  Sintesi  dei  risultati  dell’analisi  sulla  Customer  Satisfaction  (su  scala  0-100%) Una volta che il preventivo,  stipulato  dall’assuntore  o  dall’agente  stesso,  è  pronto, l’agente  lo  sottopone  al   cliente, che decide se accettare la polizza al prezzo preventivato. Se il prezzo non è accettato, si può aprire una fase di negoziazione. Nel caso di polizze stipulate dall’agente   stesso   il   margine   di   flessibilità   è   concordato con il titolare dell’agenzia,  e  l’agente  può  arrivare  ad  un  premio  compreso  nell’ambito  di  questo margine di flessibilità. Se anche con questa riduzione il cliente non è soddisfatto, la negoziazione passa al titolare. In ogni caso la negoziazione si risolve generalmente in poche ore. Nei preventivi stipulati dall’assuntore,   l’agente   deve   richiedere   il   margine   di flessibilità   all’assuntore   e,   in   caso   di   non   soddisfazione, questo riciclo può avvenire diverse volte, comportando ulteriori ritardi (da 1 a 3 giorni). Quando   il   preventivo   è   accettato   da   parte   del   cliente,   l’agente   comunica   l’evento   alla segreteria dell’agenzia   che   provvede   all’emissione   del   documento   di   polizza   da consegnare al cliente per la firma. Stipulato il contratto, che è stampato in 4 copie (2 copie   per   l’agente,   una   per   il   cliente   e   una   per   la   Direzione), la compagnia aggiorna gli archivi, contabilizzando i premi e i rischi della polizza, le imposte e le provvigioni all’agente.   Di   norma il cliente, contestualmente alla firma del contratto, provvede al pagamento; in caso di ingenti somme è prevista comunque la possibilità di rateizzazione. L’incasso  avviene   solitamente   tramite   l’agente,   che   provvede   poi   ad   effettuare   una “rimessa”   verso   la compagnia di assicurazione settimanalmente. Settimanalmente l’agenzia   invia   anche   i   “fogli   cassa”,   cioè   la   movimentazione dei premi incassati, degli eventuali sinistri pagati e di altri movimenti di cassa. L’Amministrazione  della Compagnia effettua i controlli sulle situazioni dei singoli agenti ed elabora estratti conto di agenzia (contabilità di agenzia). In caso di scostamenti tra estratto conto e fogli cassa si attiva una gestione dei rilievi volta ad identificare e risolvere le discordanze. Liquidazione Sinistri La   Liquidazioni   dei   Sinistri   è   il   processo   tramite   cui   l’impresa   adempie   agli   impegni assunti nei confronti dell’assicurato,  e  viene  gestito  dalla  funzione  Gestione  Sinistri. L’assicurato  comunica  il  sinistro  all’agente,  il   quale trasmette la  pratica  all’ispettore sinistri competente (di solito dislocato territorialmente); dopo una prima verifica di regolarità   assicurativa,   l’ispettore   attiva   la   valutazione   del   danno   da   parte   di   uno   o   più periti, e formula una proposta di liquidazione. In genere la liquidazione è negoziata con l’assicurato.  Nei  casi   normali, si procede al pagamento del danno e la pratica viene chiusa. Nel 5% dei casi il risarcimento danni dà luogo a cause e contenziosi, promossi dai clienti che si ritengono insoddisfatti   dall’entità del rimborso o dalla stessa impresa che considera scorrette le dichiarazioni dei clienti rilasciate sulla polizza (condizioni di salute, valore dei  beni  ecc.).  Infatti,  l’ispettorato  sinistri  ha  anche  
  • 7. il compito di scoprire le truffe: per esempio un edificio viene assicurato per un valore molto maggiore del valore di mercato, e   viene   dolosamente   incendiato.   L’individuazione   delle   potenziali   truffe   è   però largamente  affidata  all’esperienza  ed  istinto  dei  singoli  ispettori;  infatti  non  esiste  un sistema di analisi dei profili degli assicurati, dei beni assicurati e delle garanzie che isoli i casi sospetti sin dal momento della stipula della polizza. L’ICT in Assicurazioni Particolari Come la maggior parte delle compagnie assicurative, Assicurazioni Particolari ha sempre fatto largo uso delle  ICT.  Le  prime  applicazioni  verso  la  fine  degli  anni  ’60  erano  state  sviluppate  in COBOL su mainframe IBM. Queste applicazioni sono rimaste quasi invariate fino all’inizio   degli   anni   ’90,   quando   una   riorganizzazione dell’azienda  ha  portato  alla diffusione di sistemi client server. Il budget ICT 2009/2010 era di 21 milioni di euro: il 40% era destinato alla manutenzione dei  sistemi  esistenti,  il  35%  all’organizzazione   dei sistemi di rete e il 25% allo sviluppo (soprattutto  all’aggiornamento  delle  applicazioni  esistenti). Quasi tutti i dipendenti i Assicurazioni Particolari avevano il proprio PC collegato alla rete aziendale. In Assicurazioni Particolari operano tre data center regionali cui sono attestate le agenzie delle regioni corrispondenti (vedi paragrafo sulla architettura hardware). I dati in ogni data center sono organizzati secondo  una  logica  “di  ramo”. La Figura 2 riporta i principali moduli applicativi del sistema informativo del centro di Milano. Il modulo di gestione contabilità e produzione è un modulo comune a livello nazionale. I moduli di ramo non sono integrati con i moduli degli altri rami. Analoga architettura funzionale si ritrova anche negli altri centri di Roma e Trieste, fatta eccezione per il modulo di gestione del patrimonio finanziario gestito centralmente a Milano. Figura 2: moduli funzionali del SI di Assicurazioni Particolari La compagnia fornisce agli agenti una valigetta elettronica che informatizza, fondamentalmente, la modulistica standard per diverse tipologie di polizze. Gli agenti aggiornano le basi di dati del data center ogni sera in modo batch (ovvero al cessare delle attività operative). Le agenzie usano un sistema contabile- amministrativo comune che scambia dati con il sistema contabile-amministrativo del data center, attraverso una elaborazione batch che aggrega i dati secondi i tracciati di consuntivazione richiesti dalla Compagnia. Sistemi di ramo I sistemi di ramo sono implementati attraverso applicazioni desktop, frutto del processo di reingegnerizzazione del 1998,  affiancate  da  moduli  tradizionali  per  l’Anagrafe  Polizze e il CRM. Sempre verso   la   fine   degli   anni   ’90,   le   applicazioni   desktop   sono   state   riorganizzate   in architettura web- based 3-tier  pur  mantenendo  l’architettura client-server. Gli utenti accedono alle applicazioni attraverso un browser; la logica applicativa dei desktop è esportata su web server.
  • 8. Le applicazioni CRM includono la gestione delle campagne e alcune applicazioni analitiche per estrarre diversi profili cliente. Anche il CRM è organizzato secondo una logica di ramo: le applicazioni permettono l’analisi   di   dati   relativi   a   clienti   relativamente a un solo ramo. Il CRM non comprende, nella situazione attuale, moduli di front end per la gestione diretta one-to-one del cliente. Anagrafe Polizze Ogni ramo assicurativo ha una propria anagrafe, il cui tracciato rispecchia le caratteristiche proprie della polizza:  Dati anagrafici della polizza  Elenco di tutti gli eventi riguardanti la polizza: rinnovi, pagamenti, sinistri ecc.  Dettaglio degli eventi (una tabella per tipo evento)  Dati  anagrafici  del  contraente  e  dell’eventuale  beneficiario  Immagine del contratto cartaceo (PDF); la materialità cartacea è per legge conservata in duplice copia per almeno cinque anni in   una   copia   presso   l’agente   e in una copia presso la sede della assicurazione  Altre informazioni I dati sono quindi segregati per ramo assicurativo. Tuttavia è possibile individuare tutte le polizze di un cliente. Per selezionare tutte le polizze di un singolo assicurato, si utilizza una tecnologia simile a quella dei motori di ricerca Internet, usando come chiave di ricerca  il  codice  fiscale  dell’assicurato;  il  sistema  fornisce   un elenco di tutte le polizze aperte,  l’utente  attraverso  gli  hyperlink  può  visualizzare i dati e memorizzarli per analisi successive. Lo stesso metodo è usato per selezionare le polizze di un agente. Il sistema di navigazione non solo non fornisce valore aggiunto, ma è poco sicuro, non controlla gli accessi alla base dati; la eterogeneità degli schemi delle basi dati rende quindi problematico quando non impossibile costruire join. Inoltre i dati dei contraenti sono ripetuti tante volte quante sono le polizze sottoscritte; per evitare anomalie   anche   all’interno   di   uno   stesso   sistema di ramo, è stata sviluppata una anagrafica master che governa tutti i dati anagrafici registrati sulle singole polizze. Tuttavia non esiste una anagrafe generale inter-ramo. Per uno stesso cliente si può quindi avere un indirizzo per la polizza Vita ed un altro indirizzo per le polizze RCA. Gestione Sinistri Il  sistema  offre  alcune  funzioni  utilizzate  nell’operatività  della  gestione  sinistri:  Apertura, aggiornamento, chiusura di una pratica (gestione delle anagrafiche delle pratiche sinistri)  Generazione di report sul portafoglio pratiche (avanzamento ed ammontare delle denunce di sinistri suddivisi per tipologia, regione, ecc.).  Checklist di domande per il cliente che chiede un risarcimento, consultabile in relazione al tipo di polizza.  Interfaccia   “user-friendly”   per   l’accesso   diretto   al   DB   del   data   center   (per   il reperimento di informazioni relative a clienti e polizze). La copertura di questa applicazione era giudicata molto limitata, non supportando l’analista   nella   valutazione di merito della richiesta né verificando o mappando il workflow del processo. Nulla era poi la gestione multimediale della documentazione della perizia e degli allegati alla denuncia del sinistro. Valutazione Rischio Supporta la valutazione del rischio da parte degli assuntori attraverso le seguenti funzioni.  Generazione di form da compilare in relazione al bene assicurato.  Checklist di domande al cliente per il riempimento del form.  Generazione automatica di report storici a supporto della valutazione statistica del rischio in relazione al bene assicurato.  Knowledge Management statistico rischi.
  • 9. Gestione Premi e Polizze Gli agenti sono responsabili della gestione del cliente e della vendita del prodotto assicurativo finito, determinato  a  partire  dalla  valutazione  del  rischio.  L’applicazione offriva varie funzionalità:  Generazione  automatica  dell’offerta  di  prodotto,  solamente  per  prodotti assicurativi standard (es. RC Auto). Il sistema calcola il premio totale come somma dei premi relativi ai singoli rischi della polizza. Per i prodotti non standard, il sistema informatico si limita a memorizzare i dati digitati dall’utente. L’utente  non  ha  dunque  informazioni  complete  dal  sistema  informatico  nemmeno sulla singola polizza, ad eccezione dei prodotti standard.  Gestione del ciclo di prodotto: organizzazione dei documenti standard relativi a ogni singola polizza firmata, quali decision summary sulla valutazione del rischio, sommario degli obblighi legislativi del contratto da stipulare, proposte intermedie al cliente, contratti finali. I documenti non standard non sono memorizzati dal sistema, che contiene solo una tabella dove ne è registrato manualmente l’elenco (la evidenza cartacea è conservata in archivio generale).  Interfaccia con il modulo di accounting per la gestione dei premi.  Gestione standard delle attività post-vendita, del rinnovo della polizza, della modifica dei rischi. Customer Relationship Management System (CRM) Il CRM comprende un modulo di CRM analitico che analizza i profili dei clienti di un dato ramo di una data area geografica. Un secondo modulo informatizza la gestione delle campagne sempre attraverso la logica di ramo e territoriale. I dati relativi ai clienti sono recuperati solamente attraverso i documenti di stipula e gestione delle polizze e attraverso le informazioni fornite sui propri clienti da parte degli agenti. Il CRM è confinato  all’interno  di  ciascun  ramo  assicurativo,  e  non  accede  a  dati  integrati su tutti i rami, neanche a livello regionale. Gli assuntori e gli agenti hanno difficoltà a offrire a un cliente già assicurato in un ramo polizze relative a rami diversi (cross-selling). Gestione contabilità e produzione Fornisce le funzionalità per la gestione operativa delle polizze dal punto di vista finanziario e contabile. Permette la gestione dei pagamenti dei premi e si interfaccia con i moduli di ramo per la gestione contabile dei risarcimenti. I moduli di questo tipo delle singole agenzie sono integrati con il modulo della sede centrale di riferimento. I moduli delle tre sedi principali italiane sono integrati a livello nazionale. Gestione Patrimonio Questo modulo supporta la gestione finanziaria del patrimonio della compagnia, in particolare permette di gestire il portafoglio investimenti. Gli investimenti dei premi da parte di una compagnia assicurativa sono fortemente regolamentati dalla legislazione nazionale. Sistemi istituzionali Il portafoglio applicativo istituzionale della compagnia prevede moduli per la gestione delle risorse umane e moduli di supporto alla gestione degli obblighi legislativi. Criticità nella gestione dei dati Il sistema di Assicurazioni Particolati presenta alcune criticità fondamentali nella gestione dei dati:  Le anagrafi sono costruite separatamente per i singoli rami e su scala regionale: ciascuna agenzia, all’interno   di   contratti   relativi a un particolare ramo, può accedere solamente a informazioni relative a clienti e polizze che fanno riferimento   alla   sede   principale   di   riferimento   dell’agenzia.   Questo porta, spesso, a duplicazione di informazioni e inconsistenze tra le anagrafi di prodotto e le anagrafi clienti per la gestione finanziaria di premi e polizze.  I database delle anagrafi nei diversi data center hanno schemi diversi, con conseguenti difficoltà ed anomalie nel recupero di informazioni integrate su scala nazionale a livello strategico e direzionale.  Il   sito   web   della   compagnia   ha   fondamentalmente   la   funzione   di   “vetrina”   e contiene solamente informazioni sommarie relative alla storia del gruppo, le sedi e le offerte di prodotti. Il sito non
  • 10. esporta alcuna logica applicativa nei confronti del cliente e non funge da collettore di informazioni (Intranet aziendale) per il personale di Assicurazioni Particolari. Architettura hardware Assicurazioni Particolari è organizzata su scala inter-regionale: i tre data center (Milano, Roma, Trieste) collegano le agenzie. La logica territoriale secondo cui è organizzato il sistema porta a 3 grandi cluster corrispondenti ai 3 data center. Ciascun cluster è costituito dai sistemi in uso al data center e alle agenzie che vi fanno riferimento con i relativi agenti e dall’infrastruttura  di  rete  per  collegare  agenzie  e  data  center. Il data center di Milano è responsabile del mantenimento del sito web della compagnia. La Figura 3 riporta l’architettura  IT  del  cluster  relativo  al  data  center  di  Milano, l’architettura  è   facilmente   adattabile   al  caso   degli  altri  due  data  center.  L’architettura  HW dei data center è sviluppata secondo un paradigma 3-tier (DB, application server e web server). Non esiste alcuna tecnologia di disaster recovery tra i data center, e questo viene percepito come fattore critico che dovrebbe essere risolto, sia a livello infrastrutturale che a livello di gestione dei dati. Figura 3: architettura HW del cluster di Milano  Il 90% degli agenti è munito di valigetta elettronica, il restante 10% ne è sprovvisto, consegna i propri documenti solo in forma cartacea e addetti dell’agenzia  trasferiscono  questi  dati  al  sistema   informativo. Il collegamento in VPN è fornito su scala regionale da un provider nazionale.  Le  singole  agenzie  hanno  un  collegamento  esterno  dall’80%  delle  postazioni  con una connessione always-on e una LAN Ethernet interna a 100Mbit/s che collega tutte le postazioni. In ciascuna agenzia, in media, lavorano da 5 a 10 addetti, ciascuno dei quali ha una propria postazione.  L’aggiornamento   delle   valigette   elettroniche   degli   agenti   è   effettuato   collegando   il PC alla rete all’interno  dell’agenzia  di  riferimento.  Ciascun   livello   nell’architettura   3-tier è costituito da una server farm. Le farm sono costituite da server di tipo midrange e dimensionate in relazione al numero di richieste e al tipo di richieste effettuate; il dimensionamento ha portato la seguente  distribuzione  all’interno  delle  diverse  farm   nei diversi data center: o Milano: 10 web server, 4 appl. server, 4 DB server. o Roma : 8 web server, 3 appl. server, 3 DB server. o Trieste: 4 web server, 2 appl. server, 2 DB server.
  • 11. La Figura 4 riporta la struttura HW del sito Internet della compagnia. Come già osservato, il sito per ora è solo una vetrina dei servizi fornita e non presenta alcuna logica applicativa nel confronto dei clienti. L’architettura  è  implementata  fisicamente  nel  data center principale di Milano. Figura 4: architettura del sito web di Assicurazioni Particolari Costi Il budget IT annuale della Assicurazioni Particolari è di 21 milioni di euro. Le spese ICT vengono contabilizzate pro quota in ciascuna delle due divisioni di Assicurazioni Particolari (Danni e Vita), in proporzione al valore dei premi lordi. Nella divisione IT lavorano circa 260 persone, di cui 50 programmatori per lo sviluppo e la manutenzione delle applicazioni di ramo, 15 addetti alla manutenzione dei data center, 145 addetti alla gestione delle LAN, delle postazioni nelle agenzie e dei server applicativi e Web, 30 programmatori per la gestione del   software   in   uso   dagli   agenti   e   20   addetti   all’interno   del   reparto   amministrativo della divisione. Il  reparto  IT  ha  sede  a  Milano,  i  manutentori  dell’infrastruttura  di  rete  sono  divisi  sui 3 cluster e lavorano a stretto contatto con le agenzie per risolvere eventuali problemi. I costi annui IT di Assicurazioni Particolari si dividono in costi HW, SW e di gestione generica del personale. L’analisi  dei  costi,  riportata  in  Appendice  1,   si basa sulla classificazione riportata.  Costi  HW:  includono  in  costi  relativi  all’HW  dei  data  center  (server) e delle agenzie (postazioni fisse e  laptop  agenti)  e  costi  dell’infrastruttura  di  rete (outsourcing del collegamento HDSL in uscita dai data center e dei collegamenti VPN dalle agenzie).  Costi  SW:  le  applicazioni  di  ramo  vengono  sviluppate  “in-house”  dai programmatori della divisione IT della compagnia. I restanti moduli SW sono fornite   a   “pacchetto”   da   aziende   di   consulenza   esterne ad Assicurazioni Particolari; per essi la Compagnia paga un canone di manutenzione annuo del 20% rispetto al prezzo iniziale; il canone garantisce servizi di supporto telefonico esteso (24 h/gg per 7gg/set) e di accesso a documenti per problemi e soluzioni, formazione e addestramento. La vision per la reingegnerizzazione dei processi I vertici di Assicurazioni Particolari hanno individuato diversi problemi di natura finanziaria negli ultimi 4 anni. Tra il 2006 e il 2010 la compagnia ha perso oltre 1 miliardo di Euro. Sull’onda  dei  successi  della  new   economy il Combined Ratio del ramo Danni nel 2006 era ritornato sotto al 100%, ma era iniziato a crescere fino al 2010 in cui ha quasi raggiunto il valore del 120%. Un valore di Combined Ratio del 120% significa, in poche parole, che la compagnia spende 1,20 €  per  ogni  1 €  di  premio  pagato  dai  clienti.
  • 12. La   crisi   generale   dell’economia   mondiale del 2008 ha portato una crisi strutturale nel settore Danni. La reazione alla crisi con la diminuzione degli organici ha portato a perdite di personale esperto a favore di altri  concorrenti  e  all’abbassamento  delle  motivazioni. Il nuovo management, guidato da Mario Rossani, ha messo a punto una visione per ripianare le perdite e riposizionare Assicurazioni Particolari al vertice delle compagnie assicurative. L’idea  fondamentale è che solo una compagnia fortemente efficiente e focalizzata possa avere successo. Devono essere quindi completamente rivisti i processi di sottoscrizione, di gestione delle richieste di risarcimento, le relazioni con i clienti e la cultura aziendale, per   spostare   l’attenzione   dell’azienda   dall’espansione   del   volume   dei   premi   pagati   al profitto   all’interno   di   una   serie   di   mercati   altamente specializzati e prodotti fortemente adattati ai singoli clienti. Il cambiamento, poi, dovrebbe comportare un nuovo sistema di valutazione delle prestazioni della compagnia che tenga conto sia degli aspetti finanziari sia  dell’efficacia  dei  processi  di  vendita,  gestione  delle  risorse  umane  e  valutazione della soddisfazione dei clienti. L’obiettivo   ultimo   di   Rossani   è   di   trasformare   un’azienda   a   basse   prestazioni,   generalista, attualmente battuta dai concorrenti per la scarsa qualità e redditività delle polizze e per gli elevati tempi di sottoscrizione,  in  un’azienda  fra  le  migliori  del  settore. Risulta inoltre fondamentale per il management il ricorso all’utilizzo delle nuove tecnologie come social media e social networks. Appendice 1 – Informazioni quantitative su Assicurazioni Particolari Tutti i dati riportati in seguito sono relativi all’anno 2010. 1) Include: provvigioni di acquisizione per 124.236 milioni di €  e  costi  di  personale  per  43.574  milioni  di  € (i costi del personale degli organi di staff sono ripartiti pro quota tra il ramo Danni e il ramo Vita). 2) Differenza tra premi lordi contabilizzati, variazione riserve e oneri di gestione (risultato operativo). Tabella A1.1 – Sintesi del conto tecnico
  • 13. Tabella A1.2 – Ripartizione premi per categoria Tabella A1.3 – Ripartizione degli organici del ramo Danni Tabella A1.4 – Numero e dimensioni delle agenzie di Assicurazioni Particolari Appendice 2 – I costi informatici di Assicurazioni Particolari Costi HW La vita dei server è a 5 anni, mentre la vita delle postazioni fisse e mobili di agenzia è 3 anni. La spesa HW annua,  perciò,  è  calcolata  in  base  all’investimento  iniziale: 1/3 * 1.691.500 + 1/5 * 760.000 = 715.833€ 
  • 14. A  questi  costi  vanno  aggiunti  i  costi  annui  per  l’affitto  dei  collegamenti  di  rete  in  uscita dai data center e dalle agenzie. I  costi  segnalati  comprendono  l’utilizzo  di  router  e  switch   per  l’infrastruttura  di  rete. La spesa HW annua, perciò, è di 715.833 + 813.240 =  1.526.073  €/anno. Costi SW Costo  dei  software  non  “di  ramo”,  forniti  “a  pacchetto”  da  aziende  esterne: La   spesa   annuale   relativa   al   software   sviluppato   “in   house”   è   data   costo   dei   50 programmatori che la compagnia mantiene per sviluppo e manutenzione del software applicativo (costo aziendale di 1 programmatore:  80.000  €/anno). Spesa annuale  software  “in  house”: 80.000 * 50 = 4.000.000 €  /  anno. Spese personale IT Ad   eccezione   dei   programmatori   per   il   software   “in  house”,   la divisione IT della compagnia gestisce 210 addetti il cui costo medio annuo è di 50.000 €.  15  addetti  sono dedicati a tempo pieno alla gestione dei tre data center. Spesa  annua  personale  IT  non  programmatore:  10.500.000€ La spesa annua totale IT, perciò, è costituita dalla somma dei quattro termini appena calcolato, secondo quanto riportato nella seguente tabella:  Spesa annua HW: 1.526.073  €/anno  Spesa annua pacchetti SW: 5.200.000  €/anno  Spesa  annua  SW  “in  house”: 4.000.000  €/anno  Spese personale: 10.500.000  €/anno  Spesa annua IT (TOTALE): 21.226.073  €/anno