L’AQUILA, 9 Giugno 2012Michele Perissinotto
Communication & Marketing Manager eAmbiente Srl
POLITICHE URBANE E VISIONE DELLA CITTÀ
convegno "Politiche urbane e visione della città". FARE L'AQUILA 8-9-10 GIUGNO
Città Sostenibile : un’opportunità per riqualificare efficientando verso obiettivi di sostenibilità e risparmio.
1.
2. POLITICHE URBANE E VISIONE DELLA CITTÀ
L’AQUILA, 9 Giugno 2012
Michele Perissinotto
Communication & Marketing Manager eAmbiente Srl
3. CHI SIAMO
Fondata nel 2002 da Gabriella Chiellino,
prima laureata in Italia in Scienze Ambientali,
eAmbiente è diventata una società di consulenza
e ingegneria ambientale preparata ed attiva
in tutta Italia ed in Europa.
La società oggi è costituita da 30 laureati
inquadrati come dipendenti,
e ha un indotto
di 10 professionisti esterni.
eAmbiente collabora con le università
attraverso stage,
tirocini e tesi di laurea.
5. DOVE SIAMO DOVE SIAMO
CONEGLIANO
Ufficio amministrativo
Via Manin, 276 31015 ROMA
Ufficio commerciale
VENEZIA Piazza A. Mancini, 4
Ufficio operativo 00196
VEGA Park
Via delle Industrie, 9 30175
MILANO
Ufficio commerciale
Via Tiziano, 15 20145
WEB
www.eambiente.it
www.eenergiagroup.it
info@eambiente.it
6. COSA FACCIAMO DOVE SIAMO
RIFIUTI E BONIFICHE
RICERCA E SVILUPPO
CERTIFICAZIONE E
CONTROLLO AMBIENTALE ENERGIA
VALUTAZIONI AMBIENTALI
7. Gli strumenti di prevenzione e gestione ambientale
Valutazione Ambientale Strategica
Rapporto Ambientale
Pianificazione ambientale Sistemi volontari
Programmazione a scala vasta
• Piani di settore Piano energetico AGENDA 21
• Vincoli sovracomunali Piano d’ambito EMAS
• Programmi di sviluppo locali Piano gestione rifiuti ISO 14001
• …. …..
Componenti Ambientali
10. Aria
11. Acqua
12. Suolo
13. ……
Piani Attuativi e Progetti Valutazione di Impatto Ambientale
• Piani zone produttive
• Piani di riqualificazione urbanistica Quadro di riferimento progettuale
• Progetti pubblici
• …… • Fase di cantiere
• Fase di esercizio
• Fase di post esercizio
Modelli valutativi
Verifica
Piano Urbanistico
8. Gli Strumenti Comunali
Piano Urbanistico Comunale
Piano Urbano del Traffico
Strumenti Piano di Zonizzazione Acustica
obbligatori Piano Energetico Comunale
Piano d’Illuminazione Comunale
IMPLEMENTAZIONE
INTEGRAZIONE
Strumenti
volontari Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
EMAS
ISO 14001
Agenda 21 Locale
Piano di localizzazione degli impianti radioelettrici
9. La Scelta Degli Indicatori
L’analisi condotta per ogni comparto richiede la
SCELTA DI INDICATORI
TO
operata sulla base di:
NE
B.
AM
VE
.
IN
G.
M APAT
disponibilità ARP
RE
AV
significatività OCS
E IC
E
facilità d’uso
11. Aiutare chi pianifica: il progetto DIVAS
Basi conoscitive e linee metodologiche nel progetto DIVAS
GIONE
REGIONE
REGIONE
NETO
VENETO
VENETO COMUNE DI
COMUNE COMUNE DI
DI
VALONA
VALONA VALONA
Progetto co-finanziato dall’Unione Europea
Nuovo Programma di Prossimità Adriatico
INTERREG/CARDS-PHARE 2004-2006
REGIONE
VENETO COMUNE DI
VALONA
Asse 1, misura 1.1.3
12. Valutazione Ambientale Strategica
ANALISI PER MATRICI AMBIENTALI
Organizzazione:
1. Aria
2. Clima
3. Acqua
4. Suolo e sottosuolo
5. Flora e fauna
6. Biodiversità
7. Paesaggio
8. Patrimonio culturale,
architettonico,
archeologico
9. Salute umana
10. Popolazione
11. Beni materiali
12. Pianificazione e vincoli
13. di piano
Obiettivi specifici
naturalistico – ambientali
geomorfologici e idrogeologici
1.3 Salvaguardia dei caratteri agro-forestali
1.1 Individuazione di ambiti per la tutela dei valori
Criteri generali
di sostenibilità
1.2 Definizione di ambiti, elementi lineari ed elementi
• Indicatori e indici
1.4 Tutela e valorizzazione dei manufatti e dei loro dintorni
puntuali in cui compiere azioni di tutela per valori geologici,
1) Minimizzare l’utilizzo delle risorse non rinnovabili
○
↑
↑
↑
↑
↑
Gli strumenti di prevenzione e gestione ambientale
2) Utilizzare le risorse rinnovabili entro i limiti della
○
○
○
possibilità di rigenerazione
↑
• Matrici di valutazione
3) Utilizzare e gestire in maniera valida sotto il
profilo ambientale sostanze e rifiuti anche pericolosi
○
○
○
○
o inquinanti
4) Preservare e migliorare la situazione della flora
○
e della fauna selvatica, degli habitat e dei paesaggi
↑
↑
↑↑
5) Mantenere e migliorare il suolo e le risorse idriche
○
↑
↑
↑
↑
↑
6) Mantenere e migliorare il patrimonio storico-
○
○
○
↑
↑
culturale
7) Mantenere ed aumentare la qualità dell’ambiente
○
○
○
↑
locale
8) Tutela dell’atmosfera
○
○
○
○
9) Sviluppare la sensibilità, l’istruzione e la
○
○
↑
↑
formazione in campo ambientale
10) Promuovere la partecipazione del pubblico alle
○
○
○
○
decisioni in materia di sviluppo
VALUTAZIONE: ESEMPI DI MATRICI
ED INDICATORI
14. Vas: Il Monitoraggio
Il Programma di Monitoraggio
L’art. 10 della Direttiva 2001/42/CE definisce il “monitoraggio”
quale mezzo per controllare gli effetti ambientali
significativi dell’attuazione dei piani e dei programmi al fine di
individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti ed
essere in grado di adottare le misure correttive più opportune.
Le indicazioni per il monitoraggio possono essere suddivise per:
3. Ampliamento dell’insediativo
4. Ampliamento zone industriali
5. Mobilità
6. Qualità dell’ambiente
16. Strumenti di pianificazione obbligatoria ESEMPI
Strumenti obbligatori
Piano di Zonizzazione Acustica
Inquadramento normativo
• DPCM 1/3/91 – definisce le classi di destinazione d’uso ed i relativi limiti
di rumorosità diurna e notturna, tuttora invariate
• Legge n. 447/95 – stabilisce i doveri di Comuni, Provincie, Regioni in
materia di inquinamento acustico
• DPCM 14/11/97 – fissa i “nuovi” limiti di rumorosità, ribadendo
sostanzialmente il contenuto del DPCM 1/3/91
17. Strumenti di pianificazione obbligatoria ESEMPI
Strumenti obbligatori
Piano Urbano del Traffico
Inquadramento normativo
L’art. 36 del Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n. 285 del 30/04/1992 e
ss.mm.ii.) obbliga i Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti ad
adottare un Piano Urbano del Traffico (PUT)
Obiettivi miglioramento delle condizioni di
circolazione e della sicurezza stradale
la riduzione degli inquinamenti
acustico ed atmosferico
risparmio energetico legato al traffico
19. Strumenti di pianificazione obbligatoria ESEMPI
Strumenti obbligatori
Piano d’Illuminazione Comunale
Inquadramento normativo
• D. Lgs. n. 285 del 30-4-1992 : “Nuovo Codice della Strada” e ss. mm.ii.
• DPR 495/92 : “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada”
• D.M. 12/04/95 “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani Urbani del traffico”.
• DPR 503/96 : “Norme sulla eliminazione delle barriere architettoniche”
• Leggi n. 9 del gennaio 1991 “Norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti
istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e
disposizioni fiscali”
• Legge n. 10 del 9 gennaio 1991 “Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”
• Allegato II Direttiva 83/189/CEE legge del 21 Giugno 1986 n.317 sulla realizzazione di impianti a regola
d’arte e analogo DPR 447/91 (regolamento della legge 46/90)
• LR della Regione Emilia Romagna n. 19 del 29/09/03 "norme in materia di riduzione dell’inquinamento
luminoso e di risparmio energetico”
21. Strumenti di pianificazione obbligatoria ESEMPI
Strumenti volontari
Piano d’Azione per l’Energia
Sostenibile
22. IL PATTO DEI SINDACI
• Iniziativa su base volontaria
• Impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione
OBIETTIVI
LA RIDUZIONE DI ALMENO IL 20% DELLE
EMISSIONI DI GAS SERRA attraverso politiche
e misure locali che:
• aumentino il ricorso alle fonti di energia
rinnovabile
• migliorino l’efficienza energetica
• attuino programmi ad hoc sul risparmio
energetico e l’uso razionale dell’energia
23. L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI
PAES è….conoscere le emissioni del territorio
comunale
L’IBE mira a quantificare la CO2 emessa nel territorio durante l’ANNO DI RIFERIMENTO.
La Provincia di Venezia propone il 2005.
Le emissioni derivano dal consumo di energia nel territorio comunale e si suddividono in:
EMISSIONI DIRETTE ALTRE EMISSIONI
utilizzo diretto di combustibili DIRETTE EMISSIONI INDIRETTE
dipendono dalle scelte del PAES produzione di elettricità, calore e
freddo consumati nel territorio
26. L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI
RACCOLTA DATI SETTORE PUBBLICO
FLOTTA VEICOLARE COMUNALE
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
STAK
EHOL
DER
27. L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI
RACCOLTA DATI SETTORE PRIVATO
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI SETTORE TERZIARIO
• Uffici di società private
• Banche
• Piccole e medie imprese
• attività commerciali
• ospedali
ATTIVITA' PRODUTTIVE
Escluse le industrie che fanno parte del Sistema Europeo di scambio delle quote di emissione
SETTORE RESIDENZIALE
Ottenere dati dagli operatori di mercato !
28. L’INVENTARIO DELLE EMISSIONI
RACCOLTA DATI SETTORE PRIVATO
TRASPORTO PRIVATO
La valutazione del combustibile consumato deve essere basata su STIME di:
Chilometraggio
percorso nel territorio
comunale (km) Parco veicoli nel
• Eventuali rilevazioni di flussi territorio comunale (n.)
(automobili, veicoli a due ruote, Consumo medio di
veicolari per la pianificazione
dei trasporti? veicoli commerciali leggeri e combustibile per ogni
pesanti) tipo di veicolo Dati di vendita di
• Parco veicoli 2005 immatricolati (litri combustibile/km) combustibili nel territorio
per comune da fonte ACI comunali (litri)
• Da rilevazioni a campione?
29. ECOGIS: elaborazione scenari emissivi
PROGETTI FINALIZZATI ALLA DIMINUZIONE DI CO2
Identificazione delle tecnologie disponibili e di potenziali risparmi energetici nei settori chiave
30. Aiutare chi progetta: Power2Energy per l’efficientamento energetico
DASHBOARD
PANNELLO DEI CONSUMI
PANNELLO DI STATO
DATI STORICI & COMPARATIVI
PANNELLO DI ALLARMI & AVVISI
LA NOSTRA SOLUZIONE
power2energy
Power2Energy risponde a tutti i requisiti richiesti ad un SIE per poter raggiungere gli
obiettivi di efficienza energetica.
La soluzione proposta include la progettazione della strategia di monitoraggio, l’analisi
delle informazioni raccolte e il reporting periodico dei risultati dell’analisi
32. INNOVAZIONE : MODELING SUSTAINABLE CITY
DOVE SIAMO
eAmbiente e Rimini Fiera collaborano ogni anno nel
coordinamento scientifico di Città Sostenibile.
L'evento espositivo raccoglie le visioni più
rappresentative della città da VIVERE: buone
pratiche e percorsi innovativi per una progettazione
sostenibile.
33. Dalle città sostenibili a Città
Sostenibile
57.907 visitatori professionali
64.820 visitatori professionali
63.332 visitatori professionali
65.109 visitatori professionali
75.980 visitatori professionali
35. Città Sostenibile
La via italiana alle smart grid
2012
I migliori progetti per ridurre le emissioni Città Sostenibile 2007 – 2008 – 2009:
Città Sostenibile 1.0
Le migliori tecnologie per ridurre le
emissioni:
Domotica Città Sostenibile 2010 - 2011:
Smart lighting
Grandi impianti di energie rinnovabili Città Sostenibile 2.0
La rete:
Smart grid
Dematerializzazione dei servizi
Città Sostenibile 2012:
Sistemi di monitoraggio
Generazione diffusa
Città Sostenibile 3.0
36. Città Sostenibile
La via italiana alle smart grid
2012
Che ruolo ha una smart city in una smart grid?
reti tecnologiche
smart city
Dotazioni tecnologiche
consumer
prosumer
Aspetti culturali
Oltre alla dotazione infrastrutturale è
necessario che l’utilizzatore si interfacci
con la rete, ne conosca le potenzialità,
abbia consapevolezza del proprio ruolo
duplice di consumatore e produttore.
Diventano quindi fondamentali la formazione ed i momenti di incontro
e conoscenza tra players privati e realtà pubbliche, come avviene a
Città Sostenibile.
40. GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE
www.eambiente.it
www.eenergiagroup.it
Notas del editor
Anno di riferimento: rispetto al quale si calcoleranno gli obiettivi di riduzione entro il 2020. L’anno di riferimento del Protocollo di Kyoto è il 1990 ma la consapevolezza della difficoltà di redigere un inventario delle emissioni così lontano nel tempo ha portato a rendere libera la scelta. Le emissioni dirette sono quelle dovute alla combustione di carburante nel territorio, negli edifici, in attrezzature/impianti e nel trasporto. Quelle indirette sono invece legate alla produzione di elettricità, calore e freddo consumati nel territorio, indipendentemente dal luogo di produzione.
Comprende tutti gli edifici e gli impianti del settore terziario che non sono di proprietà comunale né sono gestiti dall'amministrazione locale: uffici di società private, banche, piccole e medie imprese, attività commerciali, ospedali.
Chilometraggio percorso nel territorio dell’autorità locale [km]. Rilevazioni di flussi Parco veicoli nel territorio dell’autorità locale (automobili, autobus, veicoli a due ruote, veicoli commerciali leggeri e pesanti). La distribuzione del parco può essere stimata sulla base di una delle seguenti fonti: veicoli immatricolati nel comune; statistiche nazionali; statistiche Eurostat a livello nazionale o regionale . consumo medio di combustibile per ogni tipo di veicolo [l combustibile/km]. consumo medio di combustibile dei veicoli in circolazione sulla rete stradale sulla base di sondaggi, informazioni provenienti da organismi di controllo o informazioni sui veicoli immatricolati nel comune o nella regione.