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Stephen J. Campbell
Luogo/Portale/Barriera:
Mantegna e la pala di San Zeno


  Istituto Veneto/Ecole du Louvre luglio 2012
  XVI Seminario di storia dell’arte veneta
• Felix Thürlemann and Cheryl Spiese
  McKee
• “Fictionality in Mantegna's San Zeno
  Altarpiece: Structures of Mimesis and the
  History of Painting”
• New Literary History
  Vol. 20, No. 3, Greimassian Semiotics
  (Spring, 1989), pp. 747-761
• La Pala di San Zeno di Andrea Mantegna.
  Studio e conservazione a cura di Marco
  Ciatti e Paola Marini (Firenze: Edifir,
  2010).
•   1443 - Gregorio Correr riceve la commenda del monastero di S. Zeno di Verona.
•   (Il 5 agosto 1443, su invito di Vittorino da Feltre, compose la famosa Epistola ad
    Ceciliam virginem de fugiendo saeculo, indirizzata a Cecilia Gonzaga, figlia del
    marchese di Mantova, che aveva deciso di farsi monaca).
•
•   1446 - Pier Zagata, Chronicon Veronese: L anno 1446 del mese di Zenar fu
    comenzà la volta de soto a lo altare grando de S. Zen.
•
•   1457 ? – La nuova pala è commissionata da Gregorio Correr.
•
•   1459 – la pala inviata da Mantegna da Padova a Verona nel 1459. Mantegna riceve
    pagamenti per la pala fino al gennaio 1460.
•
•   (Dei progressi nella realizzazione della pala si parla nei carteggi tra Mantegna e il
    marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga, il quale era in attesa del trasferimento
    dell'artista nella sua città.)
•
PER TE
PARTE
PORTO
Per che cosa è una pala d’altare?

•   Ornamento (posticum altaris seu eius ornamentum)
•   immagine di culto
•   rappresentazione di dedicazione
•   visualizzazione dei misteri
•   professione di aderenza a una regola.
•   dichiarazione di identità
•   “status symbol”
•   commemorazione del committente
• apparato per preghiera e meditazione,
Kristeller Mantegna (1901) p.149: “The idea of the ancient aedicule, covering in the
image of the Divinity, and forming a sacred enclosure around it, may have been present
  in Mantegna’s mind, and have been adapted by him to call forth a great and entirely
                      new impression – that of the living vision..”
1. Clausura

(la pala d’altare come luogo)
santo
2. La pala d’altare come soglia ed
ingresso
Simon bar Iona tu vocaberis cephas
quod interpretatur Petrus ianitor celi
pulsantibus aperi
3. La pala d’altare come schermo/barriera
IV. Speculum: La pala come apparato devozionale
Nicholaus
            Cusanus

•   O Lord, You see and You have eyes. Therefore, You are an eye, because
    Your having is being. Accordingly, You behold within Yourself all things.
    For if in me sight were the eye - as is the case with you my God - then I
    would view within myself all things. For the eye is like a mirror; and a
    mirror, however small, figuratively receives into itself a large mountain and
    all that is on the surface of the mountain...
•
•   [perspective] ...Your eye, O Lord, proceeds to all things without turning.
    The reason our eye turns towards an object is that our sight sees from an
    angle of a certain magnitude. But the angle of Your eye, O God, is not of a
    certain magnitude but is infinite. Moreover, the angle of Your eye is a circle
    - or better, an infinite sphere - because Your sight is an eye of sphericity
    and of infinite perfection. Therefore, Your sight sees - roundabout and
    above and below - all things at once.
“Quello che dovremmo temere è
  l’immenso occhio che vede al di
  sotto della terra, che penetra le
  smisurate profondità dell’oceano
  e scruta tutto ciò che la mente
  dell’uomo può nascondere.
  Niente è cancellato dal tempo,
  tutto è manifesto a Dio. Come
  può qualcuno celare i suoi
  peccati? Dove ci potremo
  nascondere nel giorno del
  giudizio? Chi ci proteggerà?
  Come eviteremo l’occhio di Dio
  nel giorno del giudizio, quando il
  fuoco purificatore giudicherà le
  azioni di tutti gli uomini e
  consumerà la secca e crepitante
  stoppia dei malvagi?”
- S. Gregorio
   Nazianzeno, De suoi
   affari
SURGE PUER
Bernardo Zenale/ Bernardino Butinone: Pala
di San Martino. 1485-1505. Treviglio, S.
Martino e Santa Maria Assunta
• Nam et Augustinum, Hieronymum, reliquosque
  doctissimos ecclesiae principes omittam, ne
  longior dicendo sim, eruditissimum et
  illustrissimum Veronensem episcopum Zenonem
  animadvertite. Num ipsius scripta non dicam
  Virgilium ceterosque gravissimos poetas, sed
  etiam lascivos comicos et procaces satyros stili
  suavitate et orationis decore redolent et mirum
  in modum effingunt?

• GUARINO (1424)
Mantegna san zeno venezia 2012 compr 72

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  • 1. Stephen J. Campbell Luogo/Portale/Barriera: Mantegna e la pala di San Zeno Istituto Veneto/Ecole du Louvre luglio 2012 XVI Seminario di storia dell’arte veneta
  • 2. • Felix Thürlemann and Cheryl Spiese McKee • “Fictionality in Mantegna's San Zeno Altarpiece: Structures of Mimesis and the History of Painting” • New Literary History Vol. 20, No. 3, Greimassian Semiotics (Spring, 1989), pp. 747-761
  • 3. • La Pala di San Zeno di Andrea Mantegna. Studio e conservazione a cura di Marco Ciatti e Paola Marini (Firenze: Edifir, 2010).
  • 4. 1443 - Gregorio Correr riceve la commenda del monastero di S. Zeno di Verona. • (Il 5 agosto 1443, su invito di Vittorino da Feltre, compose la famosa Epistola ad Ceciliam virginem de fugiendo saeculo, indirizzata a Cecilia Gonzaga, figlia del marchese di Mantova, che aveva deciso di farsi monaca). • • 1446 - Pier Zagata, Chronicon Veronese: L anno 1446 del mese di Zenar fu comenzà la volta de soto a lo altare grando de S. Zen. • • 1457 ? – La nuova pala è commissionata da Gregorio Correr. • • 1459 – la pala inviata da Mantegna da Padova a Verona nel 1459. Mantegna riceve pagamenti per la pala fino al gennaio 1460. • • (Dei progressi nella realizzazione della pala si parla nei carteggi tra Mantegna e il marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga, il quale era in attesa del trasferimento dell'artista nella sua città.) •
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  • 20. Per che cosa è una pala d’altare? • Ornamento (posticum altaris seu eius ornamentum) • immagine di culto • rappresentazione di dedicazione • visualizzazione dei misteri • professione di aderenza a una regola. • dichiarazione di identità • “status symbol” • commemorazione del committente • apparato per preghiera e meditazione,
  • 21. Kristeller Mantegna (1901) p.149: “The idea of the ancient aedicule, covering in the image of the Divinity, and forming a sacred enclosure around it, may have been present in Mantegna’s mind, and have been adapted by him to call forth a great and entirely new impression – that of the living vision..”
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  • 29. 1. Clausura (la pala d’altare come luogo)
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  • 35. santo
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  • 53. 2. La pala d’altare come soglia ed ingresso
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  • 55. Simon bar Iona tu vocaberis cephas quod interpretatur Petrus ianitor celi pulsantibus aperi
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  • 62. 3. La pala d’altare come schermo/barriera
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  • 68. IV. Speculum: La pala come apparato devozionale
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  • 71. Nicholaus Cusanus • O Lord, You see and You have eyes. Therefore, You are an eye, because Your having is being. Accordingly, You behold within Yourself all things. For if in me sight were the eye - as is the case with you my God - then I would view within myself all things. For the eye is like a mirror; and a mirror, however small, figuratively receives into itself a large mountain and all that is on the surface of the mountain... • • [perspective] ...Your eye, O Lord, proceeds to all things without turning. The reason our eye turns towards an object is that our sight sees from an angle of a certain magnitude. But the angle of Your eye, O God, is not of a certain magnitude but is infinite. Moreover, the angle of Your eye is a circle - or better, an infinite sphere - because Your sight is an eye of sphericity and of infinite perfection. Therefore, Your sight sees - roundabout and above and below - all things at once.
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  • 73. “Quello che dovremmo temere è l’immenso occhio che vede al di sotto della terra, che penetra le smisurate profondità dell’oceano e scruta tutto ciò che la mente dell’uomo può nascondere. Niente è cancellato dal tempo, tutto è manifesto a Dio. Come può qualcuno celare i suoi peccati? Dove ci potremo nascondere nel giorno del giudizio? Chi ci proteggerà? Come eviteremo l’occhio di Dio nel giorno del giudizio, quando il fuoco purificatore giudicherà le azioni di tutti gli uomini e consumerà la secca e crepitante stoppia dei malvagi?” - S. Gregorio Nazianzeno, De suoi affari
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  • 85. Bernardo Zenale/ Bernardino Butinone: Pala di San Martino. 1485-1505. Treviglio, S. Martino e Santa Maria Assunta
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  • 90. • Nam et Augustinum, Hieronymum, reliquosque doctissimos ecclesiae principes omittam, ne longior dicendo sim, eruditissimum et illustrissimum Veronensem episcopum Zenonem animadvertite. Num ipsius scripta non dicam Virgilium ceterosque gravissimos poetas, sed etiam lascivos comicos et procaces satyros stili suavitate et orationis decore redolent et mirum in modum effingunt? • GUARINO (1424)