Soluzioni alternative allo smaltimento dell'eternit
1. LO SMALTIMENTO DELL’ETERNIT E LE SOLUZIONI ALTERNATIVE
La prima soluzione presa in considerazione da coloro che hanno nel proprio immobile dell’eternit
in condizioni degradate che deve essere messo in sicurezza, è generalmente quella dello
smaltimento. Tale soluzione non di rado è anche l’unica ad essere considerata.
Ma non è la sola disponibile. Lo smaltimento dell’eternit, e cioè il suo smontaggio, trasporto e
definitiva collocazione in apposita discarica, è infatti una soluzione obbligatoria solo quando lo
stato del materiale ha raggiunto un punto tale di degrado da rendere altre vie non percorribili per
motivi di sicurezza o economici.
Nei casi in cui l’eternit si trovi invece in una condizione non eccessivamente degradata si apre la
possibilità per una soluzione diversa che in alcuni casi può risultare più vantaggiosa ed economica.
Stiamo parlando della bonifica in loco, le cui modalità di realizzazione, vantaggi e svantaggi,
andremo adesso ad analizzare.
LA BONIFICA IN LOCO DELL’ETERNIT
Per bonifica in loco si intende un’operazione che mantenendo sul luogo i manufatti in eternit da
bonificare li sottopone ad un trattamento che impedisce alle fibre di amianto di disperdersi
nell’aria, rendendoli quindi totalmente innocui. E’ una soluzione utilizzabile con tipologie diverse
di manufatti, ma che si usa in particolare per le tettoie, essendo proprio queste il manufatto
edilizio che ha visto nei passati decenni il maggiore impiego dell’eternit. Di seguito faremo quindi
riferimento in particolare alle tettoie, pur sottolineando il fatto che le tecniche discusse, in special
modo la prima, sono utilizzabili anche con altri tipi di elementi edilizi.
Le tecniche in questione sono essenzialmente due: l’incapsulamento e il confinamento.
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2. LA TECNICA DELL’INCAPSULAMENTO
Questa tecnica consiste nel rivestire l’eternit di apposite sostanze che vengono applicate a mo’ di
vernice. Tali sostanze, una volta asciugate, costituiscono una sorta di spessa pellicola protettiva
che isola l’eternit dall’esterno, impedendo quindi che le fibre di amianto si stacchino dalla matrice
di cemento le cui condizioni non sono più ottimali, e si disperdano nell’aria.
LA TECNICA DEL CONFINAMENTO
Tale tecnica è in un certo senso una versione evoluta e più complessa della precedente. Anch’essa
tende infatti ad isolare il manufatto dall’esterno, ma lo fa “avvolgendolo” in una sorta di involucro
che offre anche una buona rigidità. A volte l’involucro è costituito da più strati, ad esempio da
due.
Il primo strato, che può essere magari costituito da una schiuma indurente, crea una barriera che
ingloba il manufatto e impedisce all’amianto di disperdersi nell’aria. Il secondo, costituito da
materiali quali plastiche o materiali composti, inscatola il tutto in un involucro rigido dotato di una
buona resistenza.
L’involucro conferisce alla struttura di eternit esistente, ad esempio una tettoia, una ulteriore
robustezza e rigidità, che ne migliora le caratteristiche meccaniche e la resistenza a diversi tipi di
sollecitazioni ambientali, quali ad esempio il vento.
I VANTAGGI
Sia l’incapsulamento, che il confinamento hanno il grande vantaggio di mantenere il manufatto in
loco e, in molti casi, di permettere che sia ancora utilizzato come lo era prima dell’intervento.
Dopo l’intervento ad esempio una tettoia può essere mantenuta con le stesse funzionalità e
ancora usata come tale.
E’ chiaro come ciò si traduca in un notevole risparmio per il proprietario dell’immobile, dato che
non si rende necessaria la sostituzione del vecchio manufatto con uno nuovo. Se ad esempio la
tettoia non aveva ancora raggiunto uno stato di degrado avanzato, il proprietario potrà
mantenerne l’utilizzo ancora per diversi anni.
GLI SVANTAGGI
Lo svantaggio maggiore di ricorrere ad una delle due tecniche illustrate è quello di limitarsi a
rimandare la soluzione definitiva del problema, senza risolverlo completamente. Detto
diversamente, prima o poi arriverà il momento in cui l’eternit non potrà più essere mantenuto in
loco e dovrà essere definitivamente smaltito.
Il motivo di questo è soprattutto il fatto che anche se incapsulato o confinato, l’eternit continua
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3. nel suo processo di degrado, anche se con una velocità ridotta. E’ questa la ragione per cui
dell’eternit trattato in questa maniera richiede delle verifiche periodiche che controllino lo stato
del materiale e delle barriere di contenimento che gli sono state applicate attorno.
Questo poiché può ad esempio succedere che nei materiali di confinamento, quali ad esempio
pannelli composti, possano aprirsi piccole crepe o comunque presentarsi cedimenti di altro tipo, a
causa di sollecitazioni ambientali come il vento, che ne pregiudicano alla fine la capacità di
contenere le fibre di amianto, rendendo meno efficace, se non proprio inutile, l’intervento che si
era effettuato.
E’ anche per queste ragioni che l’incapsulamento e il confinamento devono essere utilizzate
quando il manufatto da trattare presenta ancora sufficienti caratteristiche di compattezza e
solidità che consentano di mantenerlo ancora in loco per un tempo sufficientemente lungo.
Perché non sono solo considerazioni di sicurezza che vietano di impiegare tali tecniche su
dell’eternit il cui stato di degrado è ormai particolarmente avanzato, eternit che invece deve
essere subito e definitivamente smaltito.
Intervengono anche pratiche considerazioni economiche. Diversamente l’intervento potrebbe
rivelarsi come un cattivo investimento che obbligherebbe il proprietario, dopo poco tempo, a
sostenere una ulteriore spesa per il reale smaltimento dell’eternit e probabilmente anche per la
realizzazione di una nuova soluzione che garantisca le funzionalità del manufatto smaltito.
COCLUSIONI
Concludendo si può dire che le tecniche dell’incapsulamento e del confinamento sono
interessanti soluzioni alternative al classico smaltimento, che non risolvono però definitivamente il
problema, ma che ne rimandano solamente la soluzione vera e propria.
Per questo devono essere valutate caso per caso, in ragione di considerazioni sicuramente
tecniche e di sicurezza, ma anche economiche, essendo proprio la possibilità di contenere la spesa
per un tempo sufficientemente lungo, la principale ragione che ne giustifica l’impiego.
Per un approfondimento sui prezzi dello smaltimento dell’eternit, si può fare riferimento al
seguente articolo pubblicato da smaltimentoeternit.biz: il costo dello smaltimento dell’eternit.
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