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La prima Expo 
“social network oriented” 
della storia 
La flotta delle piattaforme digitali che ci aspettano 
è una delle tante importanti caratterizzazioni 
dell’edizione milanese dell’Esposizione. Stiamo per 
“scrivere collettivamente” il grande racconto dell’Expo 
duezeroquindici. 
di Fabrizio Bellavista
ExpOpportunity 
AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 75 
k Una enorme texture social - in parte 
progettata e in parte spontanea - co-stituirà 
la grande novità dell’Expo nostra-na. 
Anche in questo caso, Milano e l’Italia 
fungeranno da laboratorio globale a cielo 
aperto. La squadra di Social Media Expo, 
con alla guida Susanna Legrenzi e Stefano 
Mirti, è diventata operativa a gennaio 2014 
per incentivare e aggregare i canali social 
di Expo e accogliere i racconti intrecciati 
in un ambiente multiculturale. Il lavoro di 
condivisione pubblica è iniziato su tutte le 
maggiori piattaforme (Youtube, Facebook, 
Twitter, Instagram, Pinterest, Linkedin, 
Slideshare) ma non ancora i progetti 
speciali. 
Prima degli ambienti social, 
altre iniziative sempre 
nell’ambito digitale 
In ordine di importanza, mi sembra che 
questa sia la notizia più rilevante: Union-camere 
metterà 560mila imprese agroa-limentari 
online su un’unica piattaforma 
digitale. È una notizia semplice ed è una 
cosa che avrebbe dovuto essere stata già 
fatta un decennio fa ma che comunque 
segna una svolta senza pari riguardo la 
visibilità del Made in Italy nel mondo. Tra 
le altre tante iniziative, il progetto Rise2Up 
(che parte dalla Cascina Triulza), un’op-portunità 
per le piccole eccellenze del 
settore agroalimentare: avranno la possi-bilità 
di realizzare video in cui raccontare 
la storia della propria azienda e i motivi di 
eccellenza. I filmati saranno poi proiettati 
su mega schermi interattivi installati all’in-terno 
della Cascina Triulza e condivisi, 
contemporaneamente, sulle piattaforme 
social. E poi, ancora: “Short Food Movie”, 
un’opera d’arte collettiva aperta a tutti fino 
al 15 marzo 2015. I video raccolti entreran-no 
nella narrazione all’interno della mega 
installazione del Padiglione Zero; il Wall, 
con i suoi 752 monitor, sarà il più grande 
del mondo. Per finire, la “Ricetta per la 
vita”, cioè il racconto di un piatto di par-ticolare 
valore emotivo, che è soprattutto 
il racconto di una storia che si nutre di 
memoria, suggestioni e vissuto personale. 
Non si è ancora del tutto 
consapevoli dell’extra-ordinarietà 
di questa Expo. Alcuni progetti 
speciali 
Nei progetti speciali di Expo non è stata 
ancora coinvolta la community ma sol-tanto, 
per il momento, gli attori dell’Espo-sizione 
Universale. I cittadini potranno 
partecipare interamente a questa narrazio-ne 
collettiva a partire da poche settimane 
prima dell’inizio. Tutti i progetti speciali di 
Social Media Expo sono in ogni caso con-fermati 
e se ne aggiungeranno di nuovi nei 
prossimi mesi. Eccoli elencati di seguito. 
Cluster game 
Una storia speciale, raccontata sotto forma 
di gioco online: il filone narrativo è stato 
infatti progettato in modalità gamification. 
Il fine è quello di esplorare e comunicare 
i contenuti tematici dei singoli Cluster at-traverso 
una serie di domande a carattere 
nutrizionale, storico, scientifico, geografi-co. 
expo2015cluster.tumblr.com 
People 
I volti, i progetti. Expo2015 raccontata in 
prima persona da chi lavora giorno dopo 
giorno per il successo dell’Esposizione 
Universale di Milano. 
expo2015people.tumblr.com 
Books 
Da febbraio 2014 la rubrica settimanale di 
libri, saggi illustrati, pubblicazioni a carat-tere 
scientifico. Tutti i titoli scelti vanno 
intesi come uno sguardo trasversale ad 
approfondire i temi di Expo2015. La call 
prevede due step. Il primo, già avviato, è 
un invito rivolto agli attori di Expo2015; il 
secondo - di prossima implementazione -
prevede il coinvolgimento della community. 
expo2015book.tumblr.com 
Daily hashtag 
Cominciate a marzo 2014 le pillole d’infor-mazione 
Practices innovative: dalla ricerca scientifi-ca 
al design dei servizi, dall’arte alle nuove 
tecnologie, passando dalla cooperazione. Il 
progetto prevede due step: il primo coin-volge 
community che sarà invitata a segnalare le 
case history che ritiene più significative. 
expo2015hashtag.tumblr.com 
Expovintage 
“Da Londra 1851 a Expo2015: oltre 150 
anni di fiere del mondo” è cominciato a 
febbraio 2014. ExpoVintage è il primo 
filone di storytelling progettato per Insta-gram. 
la storia delle Esposizioni Universali e 
Internazionali attraverso card, fotografie, 
souvenir, passaporti, documenti storici e 
memorabilia varie. Un viaggio dal 1851 a 
oggi, aspettando Expo2015. 
instagram.com/expovintage 
Global dictionary 
Uno speciale dizionario redatto in chiave 
partecipativa per coprire le voci principali 
connesse ai temi di Expo2015. In equili-brio 
76 
next 
che raccontano una serie di Best 
gli attori di Expo2015; il secondo la 
L’obiettivo è quello di raccontare 
tra knowledge telling e knowledge 
transforming, ha come obiettivo la scrittu-ra 
in chiave partecipativa di un dizionario 
Social Media oriented, in grado di acco-gliere 
e riverberare il punto di vista di tutti 
gli attori coinvolti in Expo2015. Tutte le 
keywords saranno strettamente connesse 
al tema “Nutrire il pianeta, Energia per 
la Vita”. Nutrizione, dunque. Ma anche 
risorse, sostenibilità, Smart city, coope-razione, 
AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 
etc... La call si articolerà in due 
step. Il primo è un invito rivolto a tutti 
gli stakeholder di Expo2015 (dai curatori 
al Terzo Settore, dai Paesi ai partner, ai 
progetti dell’Inclusione). Il secondo - via 
call to action - coinvolgerà la communi-ty. 
Expo2015, dunque, come portatrice di 
pensiero collettivo; “user writer” come 
portatori di valori di senso. 
Lunch Box 
Il Lunch Box è “quotidianità e lavoro 
attraverso il tema della pausa pranzo”. 
Dove la consumiamo? Quali sistemi 
di relazione la governano? Con quali 
consuetudini? Lunch Box è una call to 
action fotografica e internazionale che 
intende richiamare l’attenzione intorno 
a pratiche alimentari, quotidianità e la-voro, 
attraverso il frame “pausa pranzo”. 
L’obiettivo è un atlante macro-sociale 
in cui idealmente l’intera community 
documenta e condivide fotogrammi di in-terazione 
tra luoghi, cibo, individui. La call 
- indirizzata alla community Instagram - 
chiede agli utenti di documentare con una 
o più immagini la propria pausa pranzo, 
da postare con l’hashtag #expo2015_ 
lunchbox. Le immagini potranno essere 
votate e condivise. Una mappa in pro-gress 
geolocalizzerà tutte le immagini. 
La premialità finale è la pubblicazione di 
un eBook che contiene le 1.000 immagini 
più votate. L’eBook - sotto forma di app 
- verrà distribuito gratuitamente via App 
Store. 
Numbers 
Iniziato a marzo 2014, è un filone di 
storytelling sviluppato attraverso dati 
e metriche suggerite dagli stakeholder 
di Expo2015 e affida ai numeri l’appro-fondimento 
del tema dell’Esposizione 
“Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”. 
L’obiettivo è raccontare - in chiave Social 
Media oriented - non solo i numeri del 
pianeta ma anche le esperienze sul campo 
dei singoli attori, raccogliendo dati relativi 
a progetti/campagne/azioni/ricerche che 
testimonino l’impegno fattivo nella pro-gettazione 
di nuovi modelli per un futuro 
migliore. expo2015number.tumblr.com 
Quotes 
È una raccolta di “pensieri brevi” a firma 
di opinion leader internazionali (o celebri-ties) 
e stakeholder di Expo2015; dunque 
sempre storytelling afferente al tema 
dell’Esposizione. 
expo2015quote.tumblr.com 
Do it 
È una raccolta di “decaloghi” suggeriti dai 
partner volti a sensibilizzare la commu-nity. 
Tutti i partners sono portatori di 
Best practices. “Do it” ha come obiettivo 
il trasferimento di queste competenze in 
“decaloghi” user oriented (es: uso di acqua 
corrente per le mense scolastiche o rispar-mio 
dell’acqua su scala domestica). 
www.facebook.com/Expo2015Milano.it
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ΩPrimo 
Piano 
Una piattaforma 
di comunicazione e 
di dialogo breve e 
semplice 
Intervista a 
Giacomo Biraghi 
Digital and Media PR di 
Expo 2015 e Responsabile dei 
Tavoli Tematici Expo 
Giacomo, perché ami e usi così tanto 
Twitter? 
Per Expo in particolare ritengo che sia 
importante, in questa grande confusio-ne 
su cosa sia la manifestazione e come 
funzioni, essere chiari, diretti, semplici e 
brevi. Sono caratteristiche del mezzo 
Twitter, che permette inoltre di creare 
una relazione diretta con le persone in 
forma di conversazioni e di menzioni. 
Questa è l’altra caratteristica di Expo: è 
una piattaforma di comunicazione e di 
dialogo breve e semplice e mi piace per 
questo. Io uso il mio account personale 
Twitter perché Expo non è un’organiz-zazione 
monocratica in cui qualcuno 
coordina e comanda ma è una specie 
di cordata: non c’è un account ufficiale 
che, solo lui, può comunicare. È una 
strategia media e social che consiste in 
una trama, un intreccio di diversi punti 
di vista, tra cui anche il mio personale. 
Qual è la percentuale delle aziende e 
delle start up presenti ai Tavoli Tema-tici 
che possono essere definite digitali? 
Il 50 per cento. Avevamo il timore e la 
percezione che potessero essere tutte 
App che non muovono l’economia del 
mondo reale; dato che il meccanismo 
dei Tavoli Tematici è sostanzialmente 
senza selezione, non esiste un fil rouge 
né un’attività redazionale e chiunque 
può presentare il proprio progetto (e lo 
ha fatto: in 4 anni sono più di 1.000), 
per queste ragioni avevo il timore che 
si raccogliesse una visione parziale del 
mondo imprenditoriale, ridotta per 
esempio a start upper senza arte né 
parte. Quello che invece è accaduto 
è stato esattamente il contrario, for-se 
anche per questa “creazione dal 
basso” molto “stile Expo”: sono arri-vate 
rappresentanze di tutta la realtà 
imprenditoriale, dagli agricoltori agli 
albergatori, dai ristoratori agli scrittori, 
da chi fa la pappa per bambini ai servizi 
no profit per i disabili alle applicazioni 
che riguardano il settore della risto-razione… 
Questa metodologia di au-toselezione 
ha fatto sì che, così come 
nel caso di Expo in cui c’è un dialogo 
orizzontale e paritetico, ciò sia successo 
anche per l’iniziativa dei Tavoli Tema-tici 
che volevano dare voce al mondo 
imprenditoriale: si sono rappresentati 
in modo equanime un po’ tutti, dai ra-gazzini 
start upper del mondo digitale 
agli anziani agricoltori degli orti ai solidi 
ristoratori di un tempo. La logica della 
strategia digitale di Expo è quella di 
non avere un messaggio da comunica-re, 
ma di dare voce a chi ha qualcosa 
da dire; è una strategia social in senso 
stretto, non redazionale ma inclusiva. 
Secondariamente, in questa trama e 
intreccio, noi registriamo e menzio-niamo 
contenuti di terzi, che saranno 
sempre più numerosi, soprattutto 
quando gli Stati (cosa che sta già 
accadendo), le aziende, le Regioni, le 
132 Associazioni no profit della casci-na 
Triulza, i 400 condomini di Expo 
interverranno con il proprio account. 
A questo va aggiunto il fuori Expo, il 
mondo del turismo… Noi fungiamo da 
amplificatori e tessitori di una trama di 
contenuti diversi. Questa è la differenza 
sostanziale rispetto alla solita strategia 
social, che in genere copia le modalità 
di impostazione di un giornale scritto 
da una redazione; noi facciamo un 
lavoro diverso. Expo Milano è il primo 
del mondo dei social, ci siamo perciò 
divertiti a creare questa nuova strategia 
anti redazionale. 
Parlaci dell’hashtag #expottimisti… 
#expottimisti è una strategia che 
prevede di lasciare dire a tutti ciò che 
vogliono senza utilizzare la solita meto-dologia 
di crisis management o conte-nimento 
del danno ma andando invece 
all’attacco: raccogliere cioè chi la pensa 
in maniera diversa dandogli un canale 
di comunicazione e impulsi propositivi. 
Due grandi novità, quindi, sulla strate-gia 
digitale di Expo: l’attività antireda-zionale 
(si esprime un evento che non 
struttura contenuti ma che costruisce 
trame con contenuti di terzi) e si comu-nica 
il grande vento non spegnendo il 
dissenso ma alimentandolo, essendo 
contenti che accada e, anzi, attaccando 
in prima persona con la strategia #ex-pottimisti. 
Al momento l’account #ex-pottimisti 
è il primo in rete e ha da poco 
superato #expofamale che è l’account 
dei “no Expo”… Sarà una battaglia di-vertente 
e per ora stiamo vincendo. 
Expottimisti stories 
Sono le persone che si incontrano durante 
i viaggi in giro per l’Italia ma anche coloro 
che si aggregano spontaneamente sulla 
piattaforma di Expo in Viaggio, all’indiriz-zo 
www.socialmediaexpo2015.com/expoin-viaggio/ 
stories/, con le loro storie, i loro 
progetti e le loro idee. Per inviare la propria 
storia e diventare un #expottimista, scrive-re 
a: socialmedia@expo2015.org 
Welcome to Italy 
Un giro d’Italia, in collaborazione con 
Touring Club Italiano. Welcome to Italy 
ogni settimana presenterà una selezione 
di piccoli borghi. La community Social 
Media Expo2015 è invitata anche a se-gnalare 
attrazioni di particolare interes-se, 
condividendo immagini e short video 
con l’hashtag #Expo2015_loveItaly. 
expo2015welcometoitaly.tumblr.com/ 
Milano 101 
Un progetto di valorizzazione di Milano: 
101 storie, 101 immagini, 101 motivi per 
visitare Milano. È un grande album fo-tografico 
dedicato a Milano e il progetto 
esposto sposa la formula del gaming col-lettivo. 
I canali coinvolti sono Facebook, 
Twitter e Instagram. Facebook ospiterà 
il gaming; Twitter lo rilancia, Instagram 
coinvolgerà la community a scattare e 
condividere con l’hashtag #Expo2015_ 
Milano101. 
ExpOpportunity
Ω 
comunicazione 
Social media team: 
una vision narrativa 
Intervista a 
Stefano Mirti 
Coordinatore del Social 
Media Team di Expo 2015 
La comunicazione dal basso: atomi e 
bit in un continuum? 
Assolutamente sì, è una delle carat-teristiche 
principali del nostro lavoro. 
Oltre ai canali social abbiamo una serie 
di progetti specificatamente rivolti a 
intercettare e ingaggiare una grande 
quantità di community online e offline 
che incrociamo sul nostro cammino. 
Diciamo che alla comunicazione tra-dizionale 
top down viene affiancato 
un meccanismo di tipo bottom up. 
Nelle nostre attività digitali e non, 
spesso incrociamo e intercettiamo 
persone speciali. Magari non famo-se 
e/o importanti, ma persone che 
stanno facendo progetti, che hanno 
idee, che sprigionano energie legate 
a Expo. Questi sono da noi chiamati 
#expottimisti: anche loro vengono 
coinvolti nel grande gioco collettivo. 
Avete fatto una ricerca nella pro-porzione 
tra like, inoltri e commenti 
nella pagina Facebook di Expo? 
Come per tutti i social, monitoriamo 
costantemente tutto quello che suc-cede. 
Sappiamo che, esaminando i 
dati su Facebook, Twitter e sugli altri 
canali di Expo 2015, da quando abbia-mo 
iniziato a seguire i social in maniera 
coordinata (gennaio / febbraio 2014), 
le persone che ci seguono sono au-mentate 
in maniera esponenziale. Per 
capirci, su Facebook siamo passati da 
20.000 a più di 200.000 like e sugli al-tri 
canali i numeri sono simili. Se si tiene 
conto che a oggi non abbiamo speso un 
euro in advertising e marketing, si trat-ta 
davvero di un ottimo risultato. 
E da qui in avanti come procederete? 
Ci date qualche anticipazione? 
A grandi linee sono confermati tutti i 
programmi preannunciati, anzi, in re-altà, 
ne stiamo aggiungendo di nuovi. 
Stiamo solo spostando qualche data 
di lancio. La quantità di contenuto 
78 AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 
che dovremo far correre da qui sino 
all’inizio di Expo sarà enorme. Già 
oggi su Twitter pubblichiamo circa 
50 tweet al giorno (retweet com-presi) 
e su Facebook circa 15 post 
al giorno. Sulle pagine social, da 
gennaio a oggi, abbiamo costruito 
un sistema che ha messo a punto e 
fatto crescere la macchina in maniera 
impressionante. Ora che il sistema è a 
regime e le cose funzionano, si proce-derà 
con gli investimenti in advertising 
e si innesteranno una serie di nuovi 
progetti “forti”, quali per esempio il 
social media hub. 
E rispetto alle vostre attività sul terri-torio? 
Prima dell’estate abbiamo lanciato il 
format dei workshop mensili all’Expo 
Gate e, soprattutto, “Expo in Viaggio”: 
da qui alla fine di Expo, verranno orga-nizzate 
un centinaio di tappe in giro 
per l’Italia per intercettare le communi-ty, 
le persone e i curiosi di ogni genere 
che sono interessati a Expo. 
next 
“Expo in viaggio” 
ExpoInViaggio è un progetto di comuni-cazione 
che trasferisce il grande racconto 
di Expo2015 nelle maggiori città italiane 
attorno a tre temi/momenti specifici: “A 
lezione di Expo”, “Social Media “Wor-kshop”, 
“Expo per le imprese”. Si tratta 
dunque di un racconto su piani molteplici 
di che cosa è Expo 2015 e come si può 
interagire con le sue dinamiche social. Un 
progetto curato dal social media team di 
Expo 2015 che ha l’ambizione di interseca-re 
i gruppi di interesse più diversi. 
Una breve carrellata sul 
know-how tecnologico 
targato Expo 
E015 
E015 è l’ambiente digitale che consentirà 
ai diversi sistemi informatici pubblici e 
privati coinvolti a vario titolo nel grande 
evento di dialogare tra loro, in modo da 
proporre ai visitatori che arriveranno 
a Milano un’offerta integrata e servizi 
sviluppati in sinergia. Gli aderenti a E015 
possono contribuire all’ecosistema in due 
modi. Il primo è “esporre un servizio”, 
cioè mettere a disposizione degli altri par-tecipanti 
i dati e le funzionalità dei propri 
sistemi informativi, così che possano sfrut-tarli 
per creare applicazioni. Il secondo 
modo, invece, è quello di creare la propria
79 
applicazione, interagendo con i sistemi 
degli altri. Il tutto, ovviamente, con chiari 
vantaggi dal punto di vista della riduzione 
dei tempi e dei costi di sviluppo, dati dalla 
possibilità di attingere a risorse aperte. 
Extended Expo 
Con Extended Expo si punta a creare una 
sorta di catalogo a fini promozionali dei 
prodotti che sfruttano le soluzioni tecnolo-giche 
nate nell’ambito di quella che viene 
definita la Digital Smart City di Expo 
2015. La missione è raccogliere e dare 
opportunità e visibilità alle “best practi-ces”, 
in termini di soluzioni IT innovative 
in realizzazione per Expo Milano 2015 e 
per i Paesi Partecipanti all’Esposizione 
Universale. 
Open Data Expo 
Giovanni Menduni del Politecnico di Mila-no, 
responsabile di Open Expo, è interve-nuto 
sugli open data, sottolineando come 
essi siano “un iceberg la cui piccola parte 
emersa è ciò che si vede su internet. Ma la 
maggior parte del lavoro sta nei processi 
che producono quei dati. Produrre open 
data non è una operazione di tipo “ispet-tivo”, 
che libera informazioni altrimenti 
nascoste e che poi, alla fine dell’ispezione 
verrebbe da dire, nascoste torneranno. 
È al contrario la revisione della filiera 
di produzione in modo che il flusso di 
informazioni pubbliche nasca intrinseca-mente 
aperto e trovi nella pubblicazione 
e nel riuso un momento naturale coerente 
con tutta la genesi del dato”. Chiudiamo 
questo capitolo con un accenno a Expo 
2015 Official App by Accenture che farà 
da digital assistent agli ospiti dell’Espo-sizione. 
Ecco qualche particolare - ma 
approfondiremo in una prossima occasio-ne: 
un personale calendario degli eventi, 
comprare i biglietti di ingresso, esplorare 
virtualmente i padiglioni e i progetti archi-tettonici 
della smart city. 
CORROSIVO 
Antonio Acerbo, fino a pochi giorni fa 
responsabile del Padiglione Italia, è agli 
arresti domiciliari per avere chiesto, in 
cambio di favori, una sistemazione per il 
figlio. Sarebbe stato meglio se lo avesse 
arruolato tra i volontari Expo. 
Confronti / Le Opinioni 
David Bevilacqua 
Vice President South Europe di Cisco 
“Internet of Everything offre una for-midabile 
opportunità per migliorare la 
produttività delle nostre imprese e per 
consentire al nostro Paese di tornare a 
crescere. Oggi è il digitale a rappresentare 
un’opportunità unica per un nuovo svilup-po 
economico dell’Italia ed Expo sarà una 
straordinaria vetrina mondiale”. 
Camila Raznovich 
Conduttrice TV 
“Una ricetta per salvare il pianeta? 
Quello che possiamo fare è partire da 
noi stessi. Tanti “io” sommati fanno la 
collettività, tanti “io” rivoluzionari e 
consapevoli sommati fanno una società 
consapevole, attenta e informata”. 
Riccardo Donadon 
Fondatore H-Farm 
“Nel settore food, così come in tanti 
altri, c’è un forte bisogno di innovare e ci 
sono grandi potenzialità. Il food infatti 
è tra i nostri focus di investimento. Sono 
convinto che la tecnologia rappresenti 
uno strumento indispensabile anche per 
chi coltiva la terra. Oggi come non mai 
servono “nuovi paradigmi” e un nuovo ap-proccio 
culturale all’alimentazione. Tutti 
i settori ormai sono tenuti ad abbracciare 
nuovi modelli di business che si basano 
sull’utilizzo di piattaforme digitali. Le 
aziende non possono più rimandare, il loro 
sguardo deve essere attento al futuro e 
all’innovazione”. 
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  • 1. 74 AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it next La prima Expo “social network oriented” della storia La flotta delle piattaforme digitali che ci aspettano è una delle tante importanti caratterizzazioni dell’edizione milanese dell’Esposizione. Stiamo per “scrivere collettivamente” il grande racconto dell’Expo duezeroquindici. di Fabrizio Bellavista
  • 2. ExpOpportunity AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 75 k Una enorme texture social - in parte progettata e in parte spontanea - co-stituirà la grande novità dell’Expo nostra-na. Anche in questo caso, Milano e l’Italia fungeranno da laboratorio globale a cielo aperto. La squadra di Social Media Expo, con alla guida Susanna Legrenzi e Stefano Mirti, è diventata operativa a gennaio 2014 per incentivare e aggregare i canali social di Expo e accogliere i racconti intrecciati in un ambiente multiculturale. Il lavoro di condivisione pubblica è iniziato su tutte le maggiori piattaforme (Youtube, Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Linkedin, Slideshare) ma non ancora i progetti speciali. Prima degli ambienti social, altre iniziative sempre nell’ambito digitale In ordine di importanza, mi sembra che questa sia la notizia più rilevante: Union-camere metterà 560mila imprese agroa-limentari online su un’unica piattaforma digitale. È una notizia semplice ed è una cosa che avrebbe dovuto essere stata già fatta un decennio fa ma che comunque segna una svolta senza pari riguardo la visibilità del Made in Italy nel mondo. Tra le altre tante iniziative, il progetto Rise2Up (che parte dalla Cascina Triulza), un’op-portunità per le piccole eccellenze del settore agroalimentare: avranno la possi-bilità di realizzare video in cui raccontare la storia della propria azienda e i motivi di eccellenza. I filmati saranno poi proiettati su mega schermi interattivi installati all’in-terno della Cascina Triulza e condivisi, contemporaneamente, sulle piattaforme social. E poi, ancora: “Short Food Movie”, un’opera d’arte collettiva aperta a tutti fino al 15 marzo 2015. I video raccolti entreran-no nella narrazione all’interno della mega installazione del Padiglione Zero; il Wall, con i suoi 752 monitor, sarà il più grande del mondo. Per finire, la “Ricetta per la vita”, cioè il racconto di un piatto di par-ticolare valore emotivo, che è soprattutto il racconto di una storia che si nutre di memoria, suggestioni e vissuto personale. Non si è ancora del tutto consapevoli dell’extra-ordinarietà di questa Expo. Alcuni progetti speciali Nei progetti speciali di Expo non è stata ancora coinvolta la community ma sol-tanto, per il momento, gli attori dell’Espo-sizione Universale. I cittadini potranno partecipare interamente a questa narrazio-ne collettiva a partire da poche settimane prima dell’inizio. Tutti i progetti speciali di Social Media Expo sono in ogni caso con-fermati e se ne aggiungeranno di nuovi nei prossimi mesi. Eccoli elencati di seguito. Cluster game Una storia speciale, raccontata sotto forma di gioco online: il filone narrativo è stato infatti progettato in modalità gamification. Il fine è quello di esplorare e comunicare i contenuti tematici dei singoli Cluster at-traverso una serie di domande a carattere nutrizionale, storico, scientifico, geografi-co. expo2015cluster.tumblr.com People I volti, i progetti. Expo2015 raccontata in prima persona da chi lavora giorno dopo giorno per il successo dell’Esposizione Universale di Milano. expo2015people.tumblr.com Books Da febbraio 2014 la rubrica settimanale di libri, saggi illustrati, pubblicazioni a carat-tere scientifico. Tutti i titoli scelti vanno intesi come uno sguardo trasversale ad approfondire i temi di Expo2015. La call prevede due step. Il primo, già avviato, è un invito rivolto agli attori di Expo2015; il secondo - di prossima implementazione -
  • 3. prevede il coinvolgimento della community. expo2015book.tumblr.com Daily hashtag Cominciate a marzo 2014 le pillole d’infor-mazione Practices innovative: dalla ricerca scientifi-ca al design dei servizi, dall’arte alle nuove tecnologie, passando dalla cooperazione. Il progetto prevede due step: il primo coin-volge community che sarà invitata a segnalare le case history che ritiene più significative. expo2015hashtag.tumblr.com Expovintage “Da Londra 1851 a Expo2015: oltre 150 anni di fiere del mondo” è cominciato a febbraio 2014. ExpoVintage è il primo filone di storytelling progettato per Insta-gram. la storia delle Esposizioni Universali e Internazionali attraverso card, fotografie, souvenir, passaporti, documenti storici e memorabilia varie. Un viaggio dal 1851 a oggi, aspettando Expo2015. instagram.com/expovintage Global dictionary Uno speciale dizionario redatto in chiave partecipativa per coprire le voci principali connesse ai temi di Expo2015. In equili-brio 76 next che raccontano una serie di Best gli attori di Expo2015; il secondo la L’obiettivo è quello di raccontare tra knowledge telling e knowledge transforming, ha come obiettivo la scrittu-ra in chiave partecipativa di un dizionario Social Media oriented, in grado di acco-gliere e riverberare il punto di vista di tutti gli attori coinvolti in Expo2015. Tutte le keywords saranno strettamente connesse al tema “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”. Nutrizione, dunque. Ma anche risorse, sostenibilità, Smart city, coope-razione, AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it etc... La call si articolerà in due step. Il primo è un invito rivolto a tutti gli stakeholder di Expo2015 (dai curatori al Terzo Settore, dai Paesi ai partner, ai progetti dell’Inclusione). Il secondo - via call to action - coinvolgerà la communi-ty. Expo2015, dunque, come portatrice di pensiero collettivo; “user writer” come portatori di valori di senso. Lunch Box Il Lunch Box è “quotidianità e lavoro attraverso il tema della pausa pranzo”. Dove la consumiamo? Quali sistemi di relazione la governano? Con quali consuetudini? Lunch Box è una call to action fotografica e internazionale che intende richiamare l’attenzione intorno a pratiche alimentari, quotidianità e la-voro, attraverso il frame “pausa pranzo”. L’obiettivo è un atlante macro-sociale in cui idealmente l’intera community documenta e condivide fotogrammi di in-terazione tra luoghi, cibo, individui. La call - indirizzata alla community Instagram - chiede agli utenti di documentare con una o più immagini la propria pausa pranzo, da postare con l’hashtag #expo2015_ lunchbox. Le immagini potranno essere votate e condivise. Una mappa in pro-gress geolocalizzerà tutte le immagini. La premialità finale è la pubblicazione di un eBook che contiene le 1.000 immagini più votate. L’eBook - sotto forma di app - verrà distribuito gratuitamente via App Store. Numbers Iniziato a marzo 2014, è un filone di storytelling sviluppato attraverso dati e metriche suggerite dagli stakeholder di Expo2015 e affida ai numeri l’appro-fondimento del tema dell’Esposizione “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”. L’obiettivo è raccontare - in chiave Social Media oriented - non solo i numeri del pianeta ma anche le esperienze sul campo dei singoli attori, raccogliendo dati relativi a progetti/campagne/azioni/ricerche che testimonino l’impegno fattivo nella pro-gettazione di nuovi modelli per un futuro migliore. expo2015number.tumblr.com Quotes È una raccolta di “pensieri brevi” a firma di opinion leader internazionali (o celebri-ties) e stakeholder di Expo2015; dunque sempre storytelling afferente al tema dell’Esposizione. expo2015quote.tumblr.com Do it È una raccolta di “decaloghi” suggeriti dai partner volti a sensibilizzare la commu-nity. Tutti i partners sono portatori di Best practices. “Do it” ha come obiettivo il trasferimento di queste competenze in “decaloghi” user oriented (es: uso di acqua corrente per le mense scolastiche o rispar-mio dell’acqua su scala domestica). www.facebook.com/Expo2015Milano.it
  • 4. AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it 77 ΩPrimo Piano Una piattaforma di comunicazione e di dialogo breve e semplice Intervista a Giacomo Biraghi Digital and Media PR di Expo 2015 e Responsabile dei Tavoli Tematici Expo Giacomo, perché ami e usi così tanto Twitter? Per Expo in particolare ritengo che sia importante, in questa grande confusio-ne su cosa sia la manifestazione e come funzioni, essere chiari, diretti, semplici e brevi. Sono caratteristiche del mezzo Twitter, che permette inoltre di creare una relazione diretta con le persone in forma di conversazioni e di menzioni. Questa è l’altra caratteristica di Expo: è una piattaforma di comunicazione e di dialogo breve e semplice e mi piace per questo. Io uso il mio account personale Twitter perché Expo non è un’organiz-zazione monocratica in cui qualcuno coordina e comanda ma è una specie di cordata: non c’è un account ufficiale che, solo lui, può comunicare. È una strategia media e social che consiste in una trama, un intreccio di diversi punti di vista, tra cui anche il mio personale. Qual è la percentuale delle aziende e delle start up presenti ai Tavoli Tema-tici che possono essere definite digitali? Il 50 per cento. Avevamo il timore e la percezione che potessero essere tutte App che non muovono l’economia del mondo reale; dato che il meccanismo dei Tavoli Tematici è sostanzialmente senza selezione, non esiste un fil rouge né un’attività redazionale e chiunque può presentare il proprio progetto (e lo ha fatto: in 4 anni sono più di 1.000), per queste ragioni avevo il timore che si raccogliesse una visione parziale del mondo imprenditoriale, ridotta per esempio a start upper senza arte né parte. Quello che invece è accaduto è stato esattamente il contrario, for-se anche per questa “creazione dal basso” molto “stile Expo”: sono arri-vate rappresentanze di tutta la realtà imprenditoriale, dagli agricoltori agli albergatori, dai ristoratori agli scrittori, da chi fa la pappa per bambini ai servizi no profit per i disabili alle applicazioni che riguardano il settore della risto-razione… Questa metodologia di au-toselezione ha fatto sì che, così come nel caso di Expo in cui c’è un dialogo orizzontale e paritetico, ciò sia successo anche per l’iniziativa dei Tavoli Tema-tici che volevano dare voce al mondo imprenditoriale: si sono rappresentati in modo equanime un po’ tutti, dai ra-gazzini start upper del mondo digitale agli anziani agricoltori degli orti ai solidi ristoratori di un tempo. La logica della strategia digitale di Expo è quella di non avere un messaggio da comunica-re, ma di dare voce a chi ha qualcosa da dire; è una strategia social in senso stretto, non redazionale ma inclusiva. Secondariamente, in questa trama e intreccio, noi registriamo e menzio-niamo contenuti di terzi, che saranno sempre più numerosi, soprattutto quando gli Stati (cosa che sta già accadendo), le aziende, le Regioni, le 132 Associazioni no profit della casci-na Triulza, i 400 condomini di Expo interverranno con il proprio account. A questo va aggiunto il fuori Expo, il mondo del turismo… Noi fungiamo da amplificatori e tessitori di una trama di contenuti diversi. Questa è la differenza sostanziale rispetto alla solita strategia social, che in genere copia le modalità di impostazione di un giornale scritto da una redazione; noi facciamo un lavoro diverso. Expo Milano è il primo del mondo dei social, ci siamo perciò divertiti a creare questa nuova strategia anti redazionale. Parlaci dell’hashtag #expottimisti… #expottimisti è una strategia che prevede di lasciare dire a tutti ciò che vogliono senza utilizzare la solita meto-dologia di crisis management o conte-nimento del danno ma andando invece all’attacco: raccogliere cioè chi la pensa in maniera diversa dandogli un canale di comunicazione e impulsi propositivi. Due grandi novità, quindi, sulla strate-gia digitale di Expo: l’attività antireda-zionale (si esprime un evento che non struttura contenuti ma che costruisce trame con contenuti di terzi) e si comu-nica il grande vento non spegnendo il dissenso ma alimentandolo, essendo contenti che accada e, anzi, attaccando in prima persona con la strategia #ex-pottimisti. Al momento l’account #ex-pottimisti è il primo in rete e ha da poco superato #expofamale che è l’account dei “no Expo”… Sarà una battaglia di-vertente e per ora stiamo vincendo. Expottimisti stories Sono le persone che si incontrano durante i viaggi in giro per l’Italia ma anche coloro che si aggregano spontaneamente sulla piattaforma di Expo in Viaggio, all’indiriz-zo www.socialmediaexpo2015.com/expoin-viaggio/ stories/, con le loro storie, i loro progetti e le loro idee. Per inviare la propria storia e diventare un #expottimista, scrive-re a: socialmedia@expo2015.org Welcome to Italy Un giro d’Italia, in collaborazione con Touring Club Italiano. Welcome to Italy ogni settimana presenterà una selezione di piccoli borghi. La community Social Media Expo2015 è invitata anche a se-gnalare attrazioni di particolare interes-se, condividendo immagini e short video con l’hashtag #Expo2015_loveItaly. expo2015welcometoitaly.tumblr.com/ Milano 101 Un progetto di valorizzazione di Milano: 101 storie, 101 immagini, 101 motivi per visitare Milano. È un grande album fo-tografico dedicato a Milano e il progetto esposto sposa la formula del gaming col-lettivo. I canali coinvolti sono Facebook, Twitter e Instagram. Facebook ospiterà il gaming; Twitter lo rilancia, Instagram coinvolgerà la community a scattare e condividere con l’hashtag #Expo2015_ Milano101. ExpOpportunity
  • 5. Ω comunicazione Social media team: una vision narrativa Intervista a Stefano Mirti Coordinatore del Social Media Team di Expo 2015 La comunicazione dal basso: atomi e bit in un continuum? Assolutamente sì, è una delle carat-teristiche principali del nostro lavoro. Oltre ai canali social abbiamo una serie di progetti specificatamente rivolti a intercettare e ingaggiare una grande quantità di community online e offline che incrociamo sul nostro cammino. Diciamo che alla comunicazione tra-dizionale top down viene affiancato un meccanismo di tipo bottom up. Nelle nostre attività digitali e non, spesso incrociamo e intercettiamo persone speciali. Magari non famo-se e/o importanti, ma persone che stanno facendo progetti, che hanno idee, che sprigionano energie legate a Expo. Questi sono da noi chiamati #expottimisti: anche loro vengono coinvolti nel grande gioco collettivo. Avete fatto una ricerca nella pro-porzione tra like, inoltri e commenti nella pagina Facebook di Expo? Come per tutti i social, monitoriamo costantemente tutto quello che suc-cede. Sappiamo che, esaminando i dati su Facebook, Twitter e sugli altri canali di Expo 2015, da quando abbia-mo iniziato a seguire i social in maniera coordinata (gennaio / febbraio 2014), le persone che ci seguono sono au-mentate in maniera esponenziale. Per capirci, su Facebook siamo passati da 20.000 a più di 200.000 like e sugli al-tri canali i numeri sono simili. Se si tiene conto che a oggi non abbiamo speso un euro in advertising e marketing, si trat-ta davvero di un ottimo risultato. E da qui in avanti come procederete? Ci date qualche anticipazione? A grandi linee sono confermati tutti i programmi preannunciati, anzi, in re-altà, ne stiamo aggiungendo di nuovi. Stiamo solo spostando qualche data di lancio. La quantità di contenuto 78 AdV | strategie di comunicazione | advertiser.it che dovremo far correre da qui sino all’inizio di Expo sarà enorme. Già oggi su Twitter pubblichiamo circa 50 tweet al giorno (retweet com-presi) e su Facebook circa 15 post al giorno. Sulle pagine social, da gennaio a oggi, abbiamo costruito un sistema che ha messo a punto e fatto crescere la macchina in maniera impressionante. Ora che il sistema è a regime e le cose funzionano, si proce-derà con gli investimenti in advertising e si innesteranno una serie di nuovi progetti “forti”, quali per esempio il social media hub. E rispetto alle vostre attività sul terri-torio? Prima dell’estate abbiamo lanciato il format dei workshop mensili all’Expo Gate e, soprattutto, “Expo in Viaggio”: da qui alla fine di Expo, verranno orga-nizzate un centinaio di tappe in giro per l’Italia per intercettare le communi-ty, le persone e i curiosi di ogni genere che sono interessati a Expo. next “Expo in viaggio” ExpoInViaggio è un progetto di comuni-cazione che trasferisce il grande racconto di Expo2015 nelle maggiori città italiane attorno a tre temi/momenti specifici: “A lezione di Expo”, “Social Media “Wor-kshop”, “Expo per le imprese”. Si tratta dunque di un racconto su piani molteplici di che cosa è Expo 2015 e come si può interagire con le sue dinamiche social. Un progetto curato dal social media team di Expo 2015 che ha l’ambizione di interseca-re i gruppi di interesse più diversi. Una breve carrellata sul know-how tecnologico targato Expo E015 E015 è l’ambiente digitale che consentirà ai diversi sistemi informatici pubblici e privati coinvolti a vario titolo nel grande evento di dialogare tra loro, in modo da proporre ai visitatori che arriveranno a Milano un’offerta integrata e servizi sviluppati in sinergia. Gli aderenti a E015 possono contribuire all’ecosistema in due modi. Il primo è “esporre un servizio”, cioè mettere a disposizione degli altri par-tecipanti i dati e le funzionalità dei propri sistemi informativi, così che possano sfrut-tarli per creare applicazioni. Il secondo modo, invece, è quello di creare la propria
  • 6. 79 applicazione, interagendo con i sistemi degli altri. Il tutto, ovviamente, con chiari vantaggi dal punto di vista della riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo, dati dalla possibilità di attingere a risorse aperte. Extended Expo Con Extended Expo si punta a creare una sorta di catalogo a fini promozionali dei prodotti che sfruttano le soluzioni tecnolo-giche nate nell’ambito di quella che viene definita la Digital Smart City di Expo 2015. La missione è raccogliere e dare opportunità e visibilità alle “best practi-ces”, in termini di soluzioni IT innovative in realizzazione per Expo Milano 2015 e per i Paesi Partecipanti all’Esposizione Universale. Open Data Expo Giovanni Menduni del Politecnico di Mila-no, responsabile di Open Expo, è interve-nuto sugli open data, sottolineando come essi siano “un iceberg la cui piccola parte emersa è ciò che si vede su internet. Ma la maggior parte del lavoro sta nei processi che producono quei dati. Produrre open data non è una operazione di tipo “ispet-tivo”, che libera informazioni altrimenti nascoste e che poi, alla fine dell’ispezione verrebbe da dire, nascoste torneranno. È al contrario la revisione della filiera di produzione in modo che il flusso di informazioni pubbliche nasca intrinseca-mente aperto e trovi nella pubblicazione e nel riuso un momento naturale coerente con tutta la genesi del dato”. Chiudiamo questo capitolo con un accenno a Expo 2015 Official App by Accenture che farà da digital assistent agli ospiti dell’Espo-sizione. Ecco qualche particolare - ma approfondiremo in una prossima occasio-ne: un personale calendario degli eventi, comprare i biglietti di ingresso, esplorare virtualmente i padiglioni e i progetti archi-tettonici della smart city. CORROSIVO Antonio Acerbo, fino a pochi giorni fa responsabile del Padiglione Italia, è agli arresti domiciliari per avere chiesto, in cambio di favori, una sistemazione per il figlio. Sarebbe stato meglio se lo avesse arruolato tra i volontari Expo. Confronti / Le Opinioni David Bevilacqua Vice President South Europe di Cisco “Internet of Everything offre una for-midabile opportunità per migliorare la produttività delle nostre imprese e per consentire al nostro Paese di tornare a crescere. Oggi è il digitale a rappresentare un’opportunità unica per un nuovo svilup-po economico dell’Italia ed Expo sarà una straordinaria vetrina mondiale”. Camila Raznovich Conduttrice TV “Una ricetta per salvare il pianeta? Quello che possiamo fare è partire da noi stessi. Tanti “io” sommati fanno la collettività, tanti “io” rivoluzionari e consapevoli sommati fanno una società consapevole, attenta e informata”. Riccardo Donadon Fondatore H-Farm “Nel settore food, così come in tanti altri, c’è un forte bisogno di innovare e ci sono grandi potenzialità. Il food infatti è tra i nostri focus di investimento. Sono convinto che la tecnologia rappresenti uno strumento indispensabile anche per chi coltiva la terra. Oggi come non mai servono “nuovi paradigmi” e un nuovo ap-proccio culturale all’alimentazione. Tutti i settori ormai sono tenuti ad abbracciare nuovi modelli di business che si basano sull’utilizzo di piattaforme digitali. Le aziende non possono più rimandare, il loro sguardo deve essere attento al futuro e all’innovazione”. ExpOpportunity