2. “… Gli esseri umani … parlano non solo con le parole, ma anche con i gesti, con la mimica e con il linguaggio pieno di mistero dei vestiti,nel modo più seducente … con le creazioni della moda” Eugen Fink Il corpo vestito parla del modo in cui l’uomo abita e indossa il proprio corpo. L’uomo utilizza il corpo per rappresentarsi e per rappresentare qualcosa . E Fiorani Modella degli anni 80
3. Essa è uno dei segnali più immediati dei cambiamenti sociali,politici,economici e culturali di una società. IL TERMINE MODA “ Moda” deriva dal latino "modus“ che significa "scelta".
4. La moda rappresenta un fenomeno non soltanto psicologico e culturale, ma anche e soprattutto storico ed economico-sociale, poiché riguarda tutti gli individui che, fin dai tempi più antichi, manifestano il bisogno di coprire il proprio corpo per presentarsi al mondo esterno e vivere in società I MILLE VOLTI DELLA MODA Donna primitiva Uomo primitivo Donna egiziana Uomo quasi civilizzato
5. Alla fine del XIX secolo, e cioè quando si costituisce come disciplina autonoma, la sociologia non si interessa tanto alla moda vestimentaria, ma si sofferma invece sulle mode in generale. Spencer interpreta il fenomeno della moda e pone in evidenza come questa si differenzi sostanzialmente dai comportamenti cerimoniali. Questi mirano a far risaltare le disuguaglianze e le differenze sociali, la moda, invece, intende produrre la somiglianza, l’eguaglianza con le classi superiori attraverso un’imitazione competitiva, di rivalità più che di ammirazione . FASHION TEORY Herbert Spencer(1820-1903)
6. Un altro studioso che si interessò alla moda fu Georg Simmel . Egli individua le radici del fenomeno della moda in due tendenze fondamentali presenti nell’uomo e operanti unitariamente: quella all’imitazione o all’eguaglianza sociale e quella alla differenziazione individuale o al mutamento. La moda è un’ imitazione di un modello dato e appaga il bisogno di un appoggio sociale ed il bisogni di diversità. Georg Simmel(1858-1918) FASHION TEORY
7. Al contrario Veblen sottolinea la reazione delle classi agiate a questi comportamenti imitativi, con la teoria della distinzione. Veblen individua tre elementi essenziali nei comportamenti distintivi delle classi agiate: lo sciupio vistoso, la vistosa agiatezza e il cambiamento. Queste teorie sul fenomeno della moda, centrate sulle distinzioni fra i ceti, entrano in crisi nel secondo dopoguerra di fronte al pieno dispiegarsi della società dei consumi di massa. Thorstein Veblen (1857-1929) Thorstein Veblen- La teoria delle classi agiate FASHION TEORY
8. Benjamin va contro il pensiero comune e le riflessioni esposte dagli altri studiosi. La moda è un processo che non dovrebbe esistere perché, influenza negativamente le persone ed inizia a fare una classificazione sociale. Walter Benjamin(1892-1940) FASHION TEORY
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10. La moda, oltre ad essere uno strumento di differenziazione culturale, svolge un ruolo importante nel distinguere le posizioni sociali.
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12. Castellana Popolano medioevale Popolani medioevali Dama Cavaliere IL CORPO VESTITO SPECCHIO DI IDENTITA’ SOCIALE Popolana medievale
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15. Per immagine corporea, non s’intende solamente il corpo così come lo vediamo quando ci troviamo davanti ad uno specchio, ma anche e soprattutto, la percezione, che abbiamo di esso. IL CORPO VESTITO PARLA DI SE’ Nel dettaglio, si tratta “dell’immagine mentale personale della forma, della dimensione e della taglia del corpo e dei sentimenti, che proviamo rispetto a queste caratteristiche e alle singole parti fisiche " . Esiste la rappresentazione mentale di noi stessi ed è principalmente essa, a determinare l'autostima dell'individuo. Percezione distorta del proprio corpo allo specchio
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17. La fase di produzione di un capo viene divisa in varie aree lavorative. All’interno di ogni settore vi sono diversi macchinari specializzati in un compito ben preciso, essenziale per il confezionamento del capo. FASE PRODUTTIVA I locali sono divisi in zone, distinti in base alle operazioni che vi si svolgono; esse sono: -ZONA D’IDEAZIONE O CAD, -ZONA TAGLIO, -ZONA ASSEMBLAGGIO, -ZONA STIRO, -ZONA CONTROLLO, -ZONA SPEDIZIONE,
18. FASE IDEAZIONE E CAD La fase produttiva inizia o con la realizzazione del figurino- lo schizzo del capo da confezionare -da parte dello stilista o con l’acquisizione di richieste da parte di altre aziende le quali inviano alla ditta produttrice il materiale per iniziare la fase produttiva vera e propria In questo settore avviene anche lo sviluppo delle taglie; inizialmente con le taglie base - donna 42, uomo 50 – e successivamente le altre. CAD San Lorenzo
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23. All’interno di ogni azienda vi è un magazzino nel quale vengono suddivisi i tessuti e gli accessori in base al marchio. MAGAZZINO Magazzino tessuti San Lorenzo
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25. Capi di alta moda prodotti dalla Herno Tendine divisorie che permettono una relazione tra dipendenti e datore di lavoro All’inizio essa ospitava circa 600 dipendenti; negli anni ’90, purtroppo, il personale è stato dimezzato per una questione di costi. Anche il tipo di produzione è cambiato: ha cominciato a produrre capi di alta moda. Questa azienda possiede una caratteristica molto importante per comprendere il tipo di gestione interna: ogni settore è diviso da tendine, che permettono una diretta ed efficace comunicazione tra i diversi reparti di produzione. … HERNO
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27. La Simmy è una ditta nata a Bergamo nel 1970 come façonista. Produce più di 100.000 capi di alta moda all’anno per grandi marchi. Fabbrica vista frontalmente DALLA SICILIA ALLA LOMBARDIA … SIMM Y
28. L’azienda presenta differenze sia nella divisione dei vari settori, sia nello svolgimento produttivo:essa utilizza macchinari innovativi che rendono più veloce il lavoro. I dipendenti svolgono il proprio lavoro in team, e la loro collaborazione sembra essere affidata molto ad un rapporto funzionale, sottolineato dalla divisione netta tra gli ambienti . Programma di sviluppo: dipendente che da una taglia base sviluppa altre taglie Una caratteristica della Simmy è la presenza di uno spazio in cui gli abiti prodotti dai dipendenti vengono provati da modelle e visionati dai committenti e dai possibili acquirenti. Ambiente luminoso in cui avvengono le prove costume … SIMMY
29. La San Lorenzo è un’azienda che rientra nel territorio messinese ed è ubicata a San Marco D’Alunzio. Questa collabora con la ditta Herno e produce capi di alta moda ed è un leader del made in Italy DAL NORD ALLA SICILIA … SAN LORENZO Logo San Lorenzo
30. La caratteristica della San Lorenzo Confezioni è quella di supportare ed assistere i clienti in ogni fase produttiva . L’azienda è strutturata in più piani abbastanza grandi, inoltre le stanze non hanno porte che possano bloccare il collegamento tra i vari ambienti. Fabbrica vista frontalmente … SAN LORENZO
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32. La ditta Giudice nasce nel 1966 a Valguarnera (Enna). L’azienda produce abiti per uomo seguendo uno stile classico. I capi prodotti abbracciano diverse fasce di età e diverse esigenze confezionando abiti medio-alti. È proprio sul rapporto qualità-prezzo che la Giudice basa la propria strategia commerciale. DAL NORD ALLA SICILIA … GIUDICE Logo Giudice
33. La produzione giornaliera è di 300 capi tra semintelati, telati ed infusati realizzati da 180 dipendenti con macchinari sofisticati. Tutta la fase produttiva prevede dall’inizio alla fine la supervisione della figura del sarto che dà un tocco sartoriale al capo. Essa produce sia per il proprio marchio che per terzi. Foto di gruppo con il proprietario dell’azienda e il nostro tutor … GIUDICE
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39. Il sistema moda: la formazione A Messina Messina - Istituto d’arte “E: Basile” Situato nell’ex convitto “Dante Alighieri” L’Istituto d’arte “E. Basile” di Messina ha una sezione dedicata all’arte del tessuto e una al design della moda.
40. La formazione a Messina Arte di lavorare il tessuto con telai Dopo aver eseguito studi su un tema prescelto, ecco la realizzazione! Creazione del tessuto
41. La formazione a Messina Ideazione e creazione di abiti In alto a sinistra è visibile la fonte di ispirazione Al centro gli schizzi di progettazione A destra il capo realizzato
42. … “ E. BASILE” Anche noi, dopo aver assistito alle fasi della formazione, abbiamo messo in moto la nostra creatività realizzando delle magliette Una rosa di magliette realizzate da noi I nostri lavori indossati
51. … . MIRTO Mirto- Palazzo Cupane dove abbiamo visitato il Museo del Costume e della Moda allestito nell’antico Palazzo Cupane. Foto di gruppo all’interno del palazzo
52. … MIRTO, MUSEO DELLA MODA La collezione nasce nel 1991 e raccoglie abiti tradizionali, costumi ed accessori appartenuti dal ‘700 alla metà del ‘900 alla nobiltà, alla borghesia e alla cultura popolare siciliana. L’assortimento degli indumenti assume un valore artistico poiché l’abito, o meglio il “costume", non è solo un fatto artigianale, ma è espressione d’arte. Costume da bagno Abiti da sera o da passeggio
53. MUSEO DELLA MODA … MIRTO Oggi la collezione conta più di 1500 pezzi, compresi accessori, corpetti, vestaglie, borse, cappelli, scarpe,manteaux, pizzi, tessuti, abiti da sposa, indumenti intimi ecc. Scarpe e borse appartenenti ad anni diversi Cappelli ….assortiti
54. … . SAN MARCO D’ALUNZIO dove abbiamo visitato i Musei Parrocchiali di arte sacra Veduta di san Marco D’Alunzio, paesino incastonato tra i Nebrodi Noi all’interno del museo parrocchiale
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56. Alla fine questo stage ci ha lasciate cosi!!! orgogliose del nostro lavoro e unite quanto...mai