3. Cari genitori,
il momento della nascita e i primi tre giorni di vita
del bambino possono essere fondamentali per
la sua vita futura. Il parto è l’unica occasione
in cui è possibile prelevare le cellule staminali
in modo semplice e veloce e conservarle per
un’ eventuale terapia in futuro.
Nei suoi primi tre giorni di vita è possibile effettuare
lo screening neonatale e gli esami genetici che
permettono di scoprire eventuali malattie ereditarie
in cui la diagnosi precoce evita al bambino danni
irreversibili e permette di intervenire tempestivamente
con la terapia adeguata per rendere buona la qualità
della sua vita.
FamiCord vi offre il servizio
di conservazione delle cellule staminali
cordonali, lo screening neonatale
e gli esami genetici per salvaguardare
la salute del bambino fin dalla nascita.
4.
5. Indice pag 7
pag 9
Le cellule staminali
Che cos’e’ il sangue del cordone ombelicale?
pag 10 che cosa sono le cellule staminali?
pag 11 che cosa sono le cellule staminali cordonali?
pag 12 Applicazioni delle cellule staminali cordonali
pag 16 In futuro
pag 17 Vantaggi e svantaggi
pag 18 L’uso terapeutico delle cellule staminali cordonali
pag 22 Le banche private
pag 24 La Storia
pag 27 FamiCord
pag 28 Chi siamo?
pag 32 Perchè FamiCord? Competenza al prezzo migliore
pag 33 servizio offerto da FamiCord
pag 36 servizi aggiuntivi offerti da FamiCord
pag 38 Qualità e certificati
pag 40 trapianti effettuati da “The Polish Stem Cell Bank S.A.”
pag 42 trapianti effettuati dalla community blood services
pag 44 trapianti effettuati in italia con campioni di sangue cordonale
conservati presso la community blood services
pag 45 cosa fare e come fare?
pag 46 La nostra procedura ed operatività
pag 47 FamiCord una scelta autorevole per la conservazione delle
cellule staminali e per la prevenzione neonatale
pag 49 Le risposte dei nostri direttori scientifici alle domande più frequenti
9. che cos’è il sangue
del cordone ombelicale?
Il sangue del cordone ombelicale è una fonte ricca
di cellule staminali che può salvare la vita.
A seguito del parto e del taglio del cordone, una notevole quantità di sangue rimane all’interno del cordone
ombelicale. Dopo la nascita, infatti, il neonato non necessita più il supporto della placenta, che fornisce ossigeno,
nutrienti e anticorpi materni.
Il sangue residuo della placenta e del cordone ombelicale contiene tutti gli elementi presenti normalmente nel sangue:
sia gli elementi corpuscolati (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine), sia il plasma. È inoltre ricco di cellule staminali
multipotenti (MLPC) e di cellule staminali ematopoietiche (HSC) CD34+, che costituiscono la matrice
fondamentale delle cellule del sangue, del midollo osseo e degli organi linfoidi e che risultano essere molto simili
a quelle rintracciabili all’interno del midollo osseo stesso.
Le cellule staminali del cordone ombelicale includono anche le cellule staminali mesenchimali (MSC) presenti
nella gelatina di Wharton del tessuto cordonale.
Il sangue cordonale
può essere impiegato
nei trapianti come valida
alternativa al midollo osseo.
10. che cosa sono
le cellule staminali?
Sono cellule non specializzate. Per questo adattabili.
Le cellule staminali sono cellule che, a prescindere dalla loro provenienza, non sono specializzate e sono in grado di:
• replicarsi indefinitivamente mantenendo lo stesso stadio differenziativo (autorinnovamento)
• generare diversi tipi di cellule specializzate (potenza)
Le cellule staminali si classificano secondo la provenienza come adulte e embrionali.
Le cellule staminali adulte sono cellule non differenziate presenti nei tessuti dell’organismo, hanno il compito
di mantenere l’integrità strutturale e funzionale dei tessuti e sono prevalentemente multipotenti. Le fonti di prelievo
di questo tipo di cellule sono il sangue del cordone ombelicale, il midollo osseo, il sangue periferico, il liquido
amniotico e numerosi tessuti del corpo, tuttavia le prime due risultano essere le fonti più ricche di cellule staminali.
Attualmente le cellule staminali adulte sono già impiegate in terapie per la cura di oltre 70 patologie.
Le cellule staminali embrionali sono ottenute dalle cellule di un embrione tramite coltura in vitro (in laboratorio).
La ricerca sulle cellule staminali embrionali è ancora ai primi stadi in quanto ha sollevato un importante dibattito
di carattere etico: per ottenere una popolazione di questo tipo di unità biologiche, infatti, è necessaria la distruzione
di un embrione non ancora cresciuto sopra le 150 cellule.
11. che cosa sono le cellule
staminali cordonali?
Sono cellule dotate di ottima vitalità, grande capacità proliferativa e minor rischio
di infezioni virali. Per questo conservarle è importante.
Le cellule staminali del sangue del cordone:
• sono dotate di una notevole vitalità, maggiori potenzialità di differenziamento e una capacità proliferativa
tale da generare velocemente un numero di cellule circa sette volte maggiore rispetto alle staminali del midollo osseo;
• possono essere impiegate per numerose applicazioni terapeutiche;
• sono meno soggette a infezioni virali grazie alla protezione del sangue del cordone ombelicale fornita dalla placenta;
• presentano un minor rischio di mutazioni e il loro congelamento le protegge dai danni ambientali,
l’età e i virus comuni che avranno un impatto sulle cellule staminali del nostro corpo nel corso del tempo;
• sono disponibili immediatamente e in qualsiasi momento;
• possono essere conservate per molto tempo e probabilmente per tutta la vita del donatore.
• sono compatibili al 100% con il bambino e con un eventuale gemello monozigote del donatore (HLA-identico).
La compatibilità diminuisce allargando il raggio parentale. I più compatibili nell’ordine sono i fratelli, quindi i genitori
(25-35%);
• il rischio di rigetto GvHD, che potrebbe causare pericolose complicazioni post–trapianto, è minimo.
12. Applicazioni delle cellule
staminali cordonali
L’elenco delle patologie trattabili mediante cellule staminali è estremamente articolato
e si suddivide in patologie attualmente trattate con terapie standard, patologie attualmente
trattate con protocolli sperimentali e patologie potenzialmente trattabili con protocolli
che sono ancora in fase di sperimentazione.
Terapie Standard
Le patologie qui elencate sono ordinariamente trattate con protocolli terapeutici che comprendono il trapianto
di cellule staminali ematopoietiche. Per alcune di queste il trapianto è l’unico approccio possibile, mentre in altri casi
viene utilizzato solo quando le terapie di prima linea hanno fallito o quando la malattia è molto aggressiva.
Anemie Disordini dei fagociti
(L’Anemia è una deficienza o malformazione (I fagociti sono cellule del sistema immunitario
dei globuli rossi) : che fagocitano e uccidono organismi estranei):
• Anemia Aplastica idiopatica • Sindrome di Chediak-Higashi
• Anemia congenita diseritropoietica • Malattia granulomatosa cronica
• Anemia di Fanconi (Nota: è la malattia per la quale • Disfunzione citoscheletrica dei neutrofili
è stato effettuato il primo trapianto di sangue • Disgenesia reticolare
cordonale avvenuto nel 1988)
• Anemia falciforme Disordini ereditari
• Emoglobinuria parossistica notturna (sindrome di • Ipoplasia trico-cartilaginea
Marchiafava-Micheli) (PNH)
• Porfiria congenita Eritropoietica
• Aplasia pura della serie rossa (anche nota come Morbo di Gunther)
• Beta Talassemia Major (anche nota come
• Sindrome di Hermansky-Pudlak
Anemia di Cooley)
• Sindrome di Pearson
• Anemia di Blackfan-Diamond
• Drepanocitosi • Sindrome di Shwachman-Diamond
• Mastocitosi Sistemica
• Amegacariocitosi / Trombocitopenia Congenita
13. Immunodeficienze • Ipercellularità del midollo osseo
• Immunodeficienza Severa Combinata (SCID) con deficit granulocitario
• SCID con deficit di adenosin deaminasi (ADA-SCID) • Deficit di TAP o di MHC (Bare Lymphocyte Syndrome)
• SCID X-linked • Immunodeficienza Comune Variabile
• SCID con assenza di cellule T & B
• Sindrome di Di George
• SCID con assenza di cellule T
• Deficit di adesione cellulare
• Sindrome di Omenn
• Sindrome linfoproliferativa X-recessiva
Leucemie (La Leucemia è un tumore del sistema (nota anche come Epstein-Barr Virus Susceptibility)
immunitario del sangue, che colpisce cellule chiamate • Sindrome di Wiskott-Aldrich
leucociti o globuli bianchi): • Neutropenia da Mielocatessi
Leucemie Acute • Neutropenia da Sindrome di Kostmann
• Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA)
• Leucemia Mieloide Acuta (LMA) Malattie metaboliche ereditarie
• Leucemia Bifenotipica Acuta Mucopolisaccaridosi (MPS)
• Leucemia Indifferenziata Acuta • Sindrome di Hurler (MPS-IH)
Leucemie Croniche • Sindrome di Scheie (MPS-IS)
• Leucemia Mieloide cronica (LMC) • Sindrome di Hunter (MPS-II)
• Leucemia Linfocitica cronica (LLC) • Sindrome di Sanfilippo (MPS-III)
• Leucemia mieloide cronica giovanile (J-CML) • Sindrome di Morquio (MPS-IV)
• Leucemia mielomonocitica giovanile (JMML) • Sindrome di Maroteaux-Lamy (MPS-VI)
• Sindrome di Sly, Deficit di Beta-Glucuronidasi (MPS-VII)
Linfomi ( Il Linfoma è un tumore che colpisce • Mucolipidosi II (I-cell Disease)
i leucociti che circolano nel sangue e nei vasi linfatici): Leucodistrofie
• Morbo di Hodgkin • Adrenoleucodistrofia (ALD)/Adrenomieloneuropatia
• Linfomi Non-Hodgkin quali il Linfoma di Burkitt (AMN)
• Malattia di Krabbe
Malattie delle plasmacellule
• Leucodistrofia Metacromatica
(cancri nel midollo osseo)
Malattie di accumulo lisosomiale
• Mieloma Multiplo
• Malattia di Gaucher
• Leucemia delle Plasma Cellule
• Malattia di Niemann-Pick
• Morbo di Waldenstrom
• Malattia di Sandhoff
Malattie ereditarie del sistema immunitario • Malattia di Tay-Sachs
• Atassia-Teleangiectasia • Malattia di Wolman
14. Malattie Mieloproliferative • anemia refrattaria con eccesso di blasti (RAEB)
• Mielofibrosi Acuta • anemia refrattaria con eccesso
• Mielofibrosi con metaplasia mieloide di blasti in trasformazione (RAEB-T)
• Policitemia Vera (morbo di Vaquez) • Leucemia Mielomonocitica Cronica (CMML)
• Trombocitemia Essentiale Altri tipi di tumori
(Non originati nel sistema del sangue):
Piastrinopatie congenite
• Neuroblastoma
• Trombocitopenia congenita
• Retinoblastoma
• Tromboastenia di Glanzmann
Altri disordini congeniti
Sindromi Mielodisplasiche
(a volte chiamate pre-leucemie) • Sindrome di Lesch-Nyhan
• Anemia Refrattaria (RA) • Osteopetrosi
• Anemia Refrattaria con sideroblasti ad anello (RARS)
Protocolli Sperimentali
Queste sono le malattie per le quali il trapianto di cellule staminali ha mostrato dei benefici, ma non è ancora stato
ufficialmente adottato come terapia standard.
Malattie Autoimmuni Trapianto di cellule staminali più terapia genica
• Diabete, Tipo I • Immunodeficienza Severa Combinata (SCID)
• Lupus • SCID con deficit di adenosin deaminasi (ADA-SCID)
• SCID X-linked
Malattie del Sistema Nervoso Centrale
• Tromboastenia di Glanzmann
• Lesioni cerebrali pediatriche: Pediatric Brain Injuries:
paralisi cerebrale, Encefalopatia, Ipossia Cardiomioplastica cellulare (Rigenerazione
• Sclerosi Multipla (MS) del tessuto cardiaco danneggiato dopo un infarto
miocardio attraverso l’iniezione delle cellule staminali
Istiocitosi congenite oppure incentivando la loro crescita):
• Istiocitosi familiare eritrofagica • Trapianto di cellule staminali autologhe
• Emofagocitosi • Proliferazione cellulare di cellule staminali,
• Istiocitosi delle cellule di Langerhans farmaco-potenziate
(LCH; formalmente chiamata Istiocitosi-X)
Tumori Solidi
Epidermolisi Bullosa • Carcinoma della mammella
• Sarcoma di Ewing
• Carcinoma del rene
15. Protocolli in fase di sperimentazione
Malattie per le quali il trapianto di cellule staminali non ha dimostrato ancora una consistente efficacia
sugli esseri umani.
Malattie Autoimmuni Rigenerazione dei neuroni
• Artrite giovanile Malattie del Sistema nervoso centrale
• Artrite reumatoide • Sclerosi Laterale Amiotrofica
• Malattia di Crohn (SLA, o malattia di Lou Gehrig)
• Sindrome di Evan • Morbo di Alzheimer
• Dermatomiosite giovanile • Morbo di Huntington
• Sclerodermia • Morbo di Parkinson
Lesioni traumatiche
Trapianto di cellule staminali più terapia genica • Lesioni della colonna vertebrale
• Anemia di Fanconi • Recupero post- trauma
• Disordini metabolici (Leucodistrofie, etc.)
• Morbo di Parkinson Rigenerazione di organi
Rene
• Trapianto di rene più cellule staminali ematopoietiche
• Crescita di cellule del rene da cellule staminali adulte
Fegato
• Crescita di cellule del fegato da cellule staminali
Polmoni
• Crescita dell’epitelio delle vie aeree
da cellule staminali del midollo osseo
Fonte: www.parentsguidecordblood.org
(aggiornato al 4 settembre 2009)
15
16. In futuro
Sulla base dei protocolli in fase di sperimentazione si prevede che in un prossimo
futuro le cellule staminali cordonali saranno utili in numerosi campi.
Nel sangue cordonale sono presenti sei popolazioni Ingegneria tissutale
cellulari con diversi livelli di staminalità. Oltre alle cellule L’ingegneria tissutale, o “ingegneria dei tessuti”, identifica
della linea ematopoietica, le altre cinque popolazioni procedure di rigenerazione dei tessuti del corpo umano
di cellule staminali, se differenziate in vitro, danno vita mediante la semina di cellule staminali su strutture
ad una serie di tipologie cellulari, come: cellule nervose, (scaffolds), costituite da materiali di origine sintetica o
cardiomiciti, osteoblasti, cellule pancreatiche, epatociti, biologica, create in laboratorio con caratteristiche compatibili
cellule endoteliali, cellule epiteliali. con l’ambiente biologico che li riceve (il corpo umano).
Questo ambito di applicazione viene definito “medicina Queste cellule seminate vengono coltivate in appositi reattori
rigenerativa” ed è la più importante speranza (bioreattori) fino alla colonizzazione dello scaffold ed alla
per le future applicazioni terapeutiche delle cellule produzione di nuovo tessuto (matrice extracellulare, ECM).
staminali.
Trial farmacologici
Medicina rigenerativa La ricerca sta proseguendo anche su cellule staminali
Si tratta di un settore della medicina che studia la che potranno essere impiegate per testare in vitro,
biologia e le applicazioni delle cellule staminali ed ha e non direttamente sul paziente, farmaci da utilizzare
come obiettivo la ricostruzione di tessuti danneggiati. nelle terapie farmacologiche.
Consiste nell’espansione in vitro di popolazioni di cellule In questo modo sarà possibile determinare, ad esempio,
staminali condizionando il loro differenziamento verso cure chemioterapiche personalizzate in caso di tumore.
il tipo cellulare del tessuto che si cerca di ricostruire.
Le cellule così ottenute potranno essere trapiantate Diagnosi
a sostituzione delle cellule danneggiate. Le cellule staminali sono tali da permettere di effettuare
una valutazione retro-attiva di una patologia infettiva
Terapia cellulare o tumorale che potrà presentarsi nella vita post-natale.
È una modalità di cura in cui i farmaci sono sostituiti
da cellule. Più recentemente, il termine è stato utilizzato Espansione ex vivo
soprattutto per indicare procedure che prevedono l’uso L’espansione ex vivo è una tecnica finalizzata ad
di popolazioni cellulari ben caratterizzate, sottoposte ottimizzare la moltiplicazione di una tipologia di cellule
a particolari trattamenti, quali ad esempio la selezione staminali ed esplorarne il potenziale differenziativo per
cellulare o l’espansione in vitro finalizzati alla terapia genica incrementare il numero di cellule staminali necessarie
(pratica che implica l’inserzione di materiale genetico, DNA, all’uso trapiantologico e fornire uno strumento ottimale
all’interno delle cellule al fine di poter curare delle patologie). per le strategie di rigenerazione tissutale.
17. Vantaggi e svantaggi
Pro e contro nell’impiego di cellule staminali dal cordone ombelicale rispetto a cellule
del sangue periferico o del midollo osseo.
Vantaggi
La raccolta di cellule dal cordone ombelicale è indolore e non rischiosa sia per le madri che per i neonati, mentre
un prelievo di cellule dal midollo osseo richiede la pratica anestetica sul donatore, con conseguente disagio e/o dolore.
Il sangue del cordone ombelicale viene conservato in crio-contenitori ed è pronto all’uso in qualunque momento,
mentre il processo di ricerca di un potenziale donatore di midollo osseo o di sangue e i successivi test di verifica
di compatibilità possono richiedere settimane o mesi.
Essendo ridotto il rischio di GvHD i trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale non richiedono
una compatibilità perfetta tra donatore e ricevente, aumentando le potenzialità di applicazione di queste.
Nel sangue cordonale è presente una quantità significativa di cellule staminali estremamente vitali.
Esse possono essere recuperate anche nei tessuti dell’adulto, ma la quantità e la qualità di queste
ultime sono assai inferiori a quelle delle cellule contenute nel sangue del cordone ombelicale.
Una raccolta di sangue dal cordone ombelicale fornisce mediamente una quantità di cellule staminali sufficienti
per il trapianto su un bambino o su un adulto minuto (circa 45 kg) e si stanno sviluppando tecniche per trapianti
su adulti, espandendo le cellule staminali in laboratorio prima del trapianto, mentre sono già impiegate tecniche
di trapianto di più unità di sangue insieme provenienti da diverse fonti autologhe.
Svantaggi
Poiché le cellule staminali cordonali sono in uno stadio di differenziamento precoce rispetto
a quelle del sangue periferico o del midollo osseo, il processo di attecchimento richiede
più tempo; di conseguenza il paziente risulta vulnerabile alle infezioni per un periodo
di tempo più lungo.
18. L’uso terapeutico
delle cellule staminali cordonali
Le cellule staminali ematopoietiche, da cui ha origine il sangue, sono le più studiate e applicate nelle terapie secondo
un processo che comprende il differenziamento e il trapianto. Secondo i dati dei centri trapianti internazionali, le patologie
che trovano maggior supporto terapeutico delle cellule staminali cordonali sono la leucemia linfoide acuta (ALL), leucemia
mieloide acuta e cronica (AML, CML), le immunodeficienze e le talassemie. Uno dei maggiori vantaggi del sangue
cordonale è la capacità ridotta delle cellule estratte di produrre alloreazioni (Graft Versus Host Disease, GVHD).
Per quanto rigurada il dosaggio e la compatibilità, i protocolli sulle modalità di trapianto prevedono una dosa minima
di circa 3x10x7 di cellule TNC/kg corporeo del ricevente e una istocompatibilità di almeno 4/6 loci.
(Fonte: Rocha V., Locatelli F., “Searching for alternative hematopoietic stem cells donors for pediatric patients”. Cytotherapy(2007), 1-8)
Tipologie dei trapianti
Trapianto autologo
è l’uso personale delle cellule staminali, esiste la totale istocompatibilità delle cellule staminali con il ricevente.
Trapianto eterologo o allogenico
è l’uso delle cellule staminali per un ricevente diverso dal donatore. La probabilità che due soggetti siano istocompatibili
è molto bassa (1/40.000). I campioni per questo tipo di trapianto provengono dalle Banche pubbliche o Registri
Internazionali dei donatori. Si stima che nei registri internazionali siano presenti circa 250 mila campioni sufficienti
per 1/3 dei soggetti richiedenti.
Trapianto familiare
Più frequente e di maggior successo è il trapianto tra i familiari. Il campione è di solito disponibile in poco tempo.
Esiste la probabilità elevata di essere compatibili tra soggetti appartenenti alla stessa famiglia (1/4 la probabilità
di istocompatibilità completa). Infatti 1/3 di tutti i trapianti a livello mondiale viene effettuato tra consanguinei.
19. statistiche trapianti effettuati con le cellule staminali
Grafici tratti dal lavoro pubblicato su Biology of Blood and Marrow Transplantation 2008, dal NMPD (National Marrow Donor Program).
Numero di trapianti effettuati su persone adulte Numero di trapianti pediatrici
per anno e fonte di cellule staminali. per anno e fonte di cellule staminali.
2800 900
2600 Sangue del cordone ombelicale Sangue del cordone ombelicale
Cellule staminali del sangue periferico 800 Cellule staminali del sangue periferico
2400
Midollo osseo Midollo osseo
2200 700
2000
600
Numero di Trapianti
Numero di Trapianti
1800
1600 500
1400
1200 400
1000 300
800
600 200
400
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-
87
87
19
19
Anni di Trapianti Anni di Trapianti
Fonte: Biology of Blood and Marrow Transplantation (2008). www.bbmt.org. Fonte: Biology of Blood and Marrow Transplantation (2008). www.bbmt.org.
20. Trapianti autologhi
Il grafico sottostante redatto da Cord Blood Registry, la banca familiare americana con il maggior numero di campioni
conservati al mondo, dimostra la crescita esponenziale dell’utilizzo dei campioni delle cellule staminali per i trapianti autologhi.
Autologous (Self-Use): Growing Part of Business
50
Uso autologo
40 Uso allogenico
Uso autologo cumulativo 75%
69%
30
25%
60% 31%
20 25%
14%
40%
10 75%
86%
0
04
05
06
07
*
*Projections based on outologous and
08
20
20
20
20
allogeneic use scheduled during Q1 2008
20
Fonte: Cord Blood Registry (2009)
21. trapianti autologhi e dosi di cellule nucleate
Attualmente negli Stati Uniti vengono condotti due Trials Sperimentali che utilizzano il trapianto autologo delle cellule
staminali cordonali per la cura della paralisi cerebrale e del diabete Tipo 1.
L’articolo pubblicato sul Sun et.al. 2010 descrive la qualità dei campioni delle cellule staminali utilizzati dalle banche
private per 184 trapianti per la paralisi cerebrale, effettuati presso la Duke University. Dallo studio risulta che la raccolta
media del sangue cordonale è di circa 60 ml (10-180 ml) e il numero medio di cellule nucleate (TNC), prima del
congelamento, è di circa 470 milioni (4,7x10x7). Si evince, inoltre, che la metà dei pazienti è stata trattata con campioni
che non hanno raggiunto i 60 ml di volume del sangue prelevato e il 30% dei campioni utilizzati non ha superato i 40 ml.
Questo dato dimostra che, nella medicina rigenerativa, il numero di cellule nucleate necessario per un trapianto
è di molto inferiore alla quantità di cellule staminali necessarie per la cura delle malattie ematologiche.
Malattie trattate con i trapianti autologhi
Il maggior numero dei trapianti autologhi è stato eseguito per le seguenti malattie:
Altre, 23
11%
Malattie rigenerative
3,1%
Diabete Tipo 1, 24
11%
Paralisi Cerebrale, 126
60%
Lesioni cerebrali, 35
17%
Fonte: Parents Guide Cord Blood Foundation (2009)
22. Le banche private
Conservare le cellule staminali del cordone ombelicale
è veramente utile?
Le banche private sono spesso accusate di fare leva immunitario e che nelle società multietniche di oggi non
sulle insicurezze dei neo-genitori, dal momento che tutti i gruppi etnici hanno identiche probabilità di poter
le effettive probabilità che un neonato possa in futuro reperire un campione compatibile: In tutti questi casi,
avere bisogno delle cellule del suo cordone ombelicale il sangue del cordone ombelicale di un fratello o di
non sarebbero molto elevate. una sorella, anche se solo parzialmente compatibile,
risulterebbe di valore inestimabile.
Tuttavia con il miglioramento delle condizioni
sanitarie e il conseguente allungamento dell’aspettativa Non si può trascurare, ancora, che l’impiego di cellule
di vita, i neonati di oggi avranno una probabilità maggiore staminali autologhe del cordone ombelicale può
di sviluppare forme tumorali tipiche dell’età adulta. migliorare significativamente i risultati dei trattamenti
Quindi, i trapianti autologhi di sangue del cordone terapeutici rispetto all’utilizzo delle cellule staminali
ombelicale saranno sempre più richiesti. Infatti, mentre provenienti da donatori allogenici.
i malati di tumore in età pediatrica raramente vengono Oltretutto, le cellule del sangue del cordone ombelicale
sottoposti a trapianto autologo, per quelli in età adulta conservate in una banca privata sono subito disponibili
tale pratica è molto più comune rispetto consentendo di iniziare il trattamento terapeutico quasi
ai trapianti da donatori. immediatamente senza impiegare tempo prezioso
Inoltre bisogna tenere presente nella ricerca di un donatore compatibile.
che alcune famiglie hanno Infine si deve considerare che la conservazione
una maggiore predisposizione autologa da la possibilità di utilizzare le proprie cellule
allo sviluppo di forme tumorali staminali per terapie che adottano protocolli in fase di
e di disordini del sistema sperimentazione.
23. Le banche private nel mondo che hanno scongelato il maggior numero di campioni di cellule staminali cordonali per i trapianti
(numero superiore a 5 trapianti)
Anno
Nome della banca Numero dei campioni Stato Certificati
di Costituzione
StemCyte 520 (pubblico e privato) USA 2004 AABB, FACT
Community Blood Services* 237 (pubblico e privato) USA 1996 AABB, FDA
Cord Blood Registry 156 USA 1995 AABB, ISO 9001:2008
ViaCord 200 USA 1995 AABB ,ISO 9001:2008
Cryo-Cell 39 USA 1992 AABB, ISO 9001:2008
Life Bank 33 USA 1998 AABB
Baby Banks 33 Taiwan 1999
Inceptions Bioscience 18 Canada 1998 AABB
Vita 34 15 Germania 1997
Cryo Save 9 Belgio 2001 AABB
Polish Stem Cell Bank* 6 Polonia 2001 AABB, ISO 9001:2008
UK Cord Blood Bank 6 UK
Stem Cell Institut 6 Giappone 1999
Crioestaminal 5 Portogallo 2003 AABB, ISO 9001:2008
Fonte: Parents Guide Cord Blood Foundation (2010) *Laboratori del Gruppo FamiCord
24. La storia
Passo dopo passo, l’evoluzione dei trapianti delle cellule staminali.
1974 Prime relazioni sulla presenza di cellule staminali / progenitrici nel sangue del cordone ombelicale umano.
1983 Il Dr. Hal Broxmeyer è il primo a proporre l’idea di utilizzare il sangue del cordone ombelicale come fonte
alternativa di cellule staminali del midollo osseo per il trapianto, creando la prima “banca del sangue
cordonale”.
1988 Il primo trapianto di sangue del cordone ombelicale nel mondo viene eseguito con successo dal Dr. Eliane
Gluckman all’ospedale di St. Louis, Parigi, Francia su un bambino di cinque anni, Matthew Farrow, affetto
da anemia di Fanconi. Il sangue del cordone ombelicale proveniva dalla sorellina di Matthew.
1989 Il Dr. Broxmeyer pubblica il primo articolo scientifico negli atti della National Academy of Sciences
che dimostra che il sangue del cordone ha caratteristiche simili a quelle del midollo osseo, ed è una fonte
di cellule staminali/progenitrici, e suggerisce l’utilizzo di sangue del cordone ombelicale come una possibile
fonte alternativa al midollo osseo nei trapianti.
1990 Primo trapianto al mondo del sangue del cordone per il trattamento della leucemia, eseguito dal Dr. John
Wagner presso l’Università del Minnesota.
1993 Primo trapianto al mondo di sangue del cordone ombelicale tra non consanguinei, effettuato dal Dr. Kurtzberg
del Duke University Medical Center.
1997 Stephen Sprague, a cui viene diagnosticata una leucemia mieloide cronica, è diventato il primo paziente
adulto curato con un trapianto di sangue cordonale.
1998 Il Dr. Rubinstein del New York Blood Center e la Dr.ssa Kurtzberg pubblicano sul New England Journal of
Medicine un’analisi storica dei primi 562 pazienti curati con un trapianto di cellule staminali cordonali,
concludendo che il sangue del cordone ombelicale è una fonte utile per il trapianto allogenico di cellule
staminali ematopoietiche per la ricostituzione del midollo osseo nei pazienti affetti da leucemia.
25. 1998 Il primo trapianto autologo di sangue cordonale per la terapia contro il neuroblastoma.
2000 Il primo trapianto di cellule staminali cordonali espanse in coltura in vitro
2005 I ricercatori confermano che le cellule staminali pluripotenti sono presenti nel sangue del cordone indicando
così la possibilità di utilizzare il sangue del cordone per il trattamento di malattie diverse da quelle che hanno
origine nel sangue.
Si stima che in tutto il mondo sono stati eseguiti più di 6.000 trapianti di sangue del cordone ombelicale.
A proposito di trapianti con il sangue del cordone ombelicale in bambini con malattie metaboliche
ereditarie, il Dr. Kurtzberg scrive sul New England Journal of Medicine che il trapianto di sangue
del cordone può favorevolmente modificare la storia naturale della malattia infantile di Krabbe,
una malattia metabolica dei neonati, se effettuato prima della comparsa dei sintomi.
Presso Duke University a Durham (USA) ha inizio la sperimentazione di trapianto autologo delle cellule staminali
cordonali nella cura della paralisi cerebrale.
2006 Si stima che sono stati eseguiti in tutto il mondo 8.000 trapianti di sangue del cordone ombelicale.
2007 Alla riunione annuale dell’American Diabetes Association viene presentato uno studio condotto da ricercatori
dell’Università della Florida, che dimostra il possibile utilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale
nella cura del Diabete Tipo 1 (diabete giovanile) attraverso il trapianto autologo.
La sperimentazione di trapianto autologo di cellule staminali cordonali per la cura di Diabete tipo 1 viene
eseguita presso Shands Hospital in Florida.
2008 Si stima che sono stati eseguiti in tutto il mondo oltre 12.000 trapianti con le cellule staminali cordonali.
Il sangue cordonale viene utilizzato nel trattamento di oltre 70 malattie
Una relazione pubblicata da JJ Nietfeld su Biology of Blood and Marrow Transplantation, sulla previsione
globale della probabilità che una persona riceva un trapianto di cellule staminali ematopoietiche (comprese
le cellule staminali del sangue del cordone ombelicale, cellule staminali del midollo osseo e cellule staminali
periferiche), stima che le probabilità di trapianto autologo è di circa 1 su 400.
2010 Si stima che in tutto il mondo sono stati effettuati 21.300 trapianti di sangue del cordone ombelicale.
(Fonte: www.corduse.com)
28. chi siamo
FamiCord è un importante gruppo di banche del cordone ombelicale che possiede esperienza
nel servizio di conservazione delle cellule staminali dal 1996 negli Stati Uniti e dal 2001 in Europa.
Opera con sedi in Allendale (USA), Milano, Madrid, Barcellona, Bucarest, Riga, Lipsia, Budapest. Obiettivo
primario della società è assicurare ai genitori la conservazione delle cellule staminali presenti nel sangue
del cordone ombelicale con tecnologie e standard di qualità all’avanguardia.
FamiCord adotta linee guida, protocolli e procedure della American Association
of Blood Banks (AABB) per assicurare un elevato standard nell’estrazione, congelamento
e conservazione delle cellule staminali.
Si distingue per la qualità del servizio offerto, certificato in tutte le sue fasi:
Il del per il prelievo e trasporto possiede certificato IATA per il trasporto
Kit
materiale biologico secondo la norma UN 3373
Le Procedure di estrazione, congelamento e conservazione possiedono
il certificato AABB per la terapia cellulare
Il Sistema gestionale è certificato ISO 9001:2008
In tutti i paesi dove opera è accreditata dalle autorità competenti, e collabora
con Istituti di Ricerca specializzati in genetica, medicina rigenerativa e biologia
molecolare.
L’impegno verso l’eccellenza e lo sviluppo scientifico si riflette nella dedizione
e nella professionalità dello staff dirigenziale e scientifico.
29. Tutte le attività relative al servizio di conservazione delle cellule staminali sono controllate da un gruppo di esperti
provenienti da differenti paesi:
Prof. Roger Mrowiec – Dal 1996 Direttore Scientifico della Banca Elie Katz Cord Blood Program e Direttore della
Divisione cellulare di Community Blood Services - USA
Prof. Jan Sablinski – Ematologo. Direttore Scientifico della Polish Stem Cell Bank. Dal 1997 al 2003 Presidente della
Banca Nazionale del Sangue – Polonia
Prof. Kalman Nagy – Ematologo e Trapiantologo. Primario del Dipartimento della Ematologia Pediatrica presso Clinica
Pediatrica di Miscolc – Ungheria
Prof. Antoni Bayes – Cardiologo. Esperto di Medicina Rigenerativa. Fraunhofer Institut Lipsia – Germania
FamiCord è anche membro di Cord Blood Europe, un’associazione senza fini di lucro delle banche per la
conservazione familiare del sangue cordonale in Europa, fondata nel 2009.
Banche del gruppo FamiCord
• Community Blood Services. Allendale (USA) (www.communitybloodservices.org)
Banca del Sangue, delle cellule staminali del Midollo e delle Cellule staminali cordonali
• Biogenis (www.biogenis.ro)
seconda banca in Romania con laboratorio proprio
• Climes Sunu Banca (www.nabassaite.lv)
la più importante banca nelle repubbliche baltiche, presente in Lettonia ed Estonia
• FamiCord Italia (www.famicord.it)
banca italiana che offre la conservazione anche negli Stati Uniti e in Europa
• Krio Institute (www.krio.hu)
seconda banca in Ungheria, possiede il proprio laboratorio accreditato American
Association of Blood Banks (AABB)
• PBKM - Polish Stem Cell Bank (www.pbkm.pl)
leader sul mercato (65% del mercato), laboratorio di proprietà accreditato
American Association of Blood Banks (AABB)
• Sevibe Cells (www.sevibe.es)
banca in Spagna con il tasso di sviluppo più elevato e con laboratorio proprio
• Vida Cord (www.vidacord.es)
La più importante banca spagnola con laboratorio proprio
• Innova Stem GMBH
Banca e Laboratorio a Lipsia (Germania)
29
30. FamiCord in numeri
• Esperienza di scongelamento di oltre 200 trapianti FamiCord offre ai clienti
• 7 laboratori
la conservazione delle cellule
staminali in una banca grande
• Servizio offerto in diversi Paesi europei
e solida, di importanza
• Quasi 1.000 prelievi di sangue cordonale
al mese internazionale, controllata
• Oltre 40.000 campioni di sangue cordonale
e certificata.
conservati.
31. Con FamiCord Italia è possibile conservare le cellule staminali
ad uso autologo presso due laboratori.
Presso il laboratorio della Community Blood Services (CBS) nel New Jersey (USA) oppure presso il laboratorio
della PBKM - Polish Stem Cell Bank a Varsavia.
I laboratori dove conserviamo le cellule staminali adottano le più avanzate tecnologie e garantiscono elevati standard
qualitativi certificati da Food and Drug Administration (CBS) e da American Association of Blood Banks (PBKM
e CBS), organizzazioni che stabiliscono e controllano gli standard di preparazione e conservazione delle cellule
staminali cordonali dal punto di vista tecnologico, procedurale e di formazione del personale. I nostri laboratori hanno
esperienza nel fornire i campioni del sangue del cordone ombelicale per i trapianti scongelati anche dopo oltre 10
anni di conservazione e, inoltre, garantiscono la disponibilità immediata del campione di cellule staminali cordonali
conservato, in caso di necessità anche per terapie sperimentali e FamiCord Italia si impegna affinché il campione arrivi
tempestivamente.
Community Blood Services (CBS)
Community Blood Services (USA) è stata fondata nel 1953 come banca del sangue e fornisce sangue e i suoi derivati
a più di 30 ospedali nell’area del New Jersey e di New York. Dal 1996 la CBS conserva anche le cellule staminali
cordonali sia per uso pubblico (New Jersey Cord Blood Bank) che privato (Elie Katz Umbilical Cord Blood Program).
Community Blood Services è la seconda tra le banche pubbliche e private nel mondo con il maggior numero
di trapianti effettuati con le cellule staminali conservate nei propri laboratori (240) ed è l’unica tra queste banche
ad aver scongelato campioni dopo oltre 10 anni di conservazione.
The Polish Stem Cell Bank (PBKM)
PBKM (The Polish Stem Cell Bank) è stata fondata nel 2001 grazie al supporto scientifico e organizzativo della
Community Blood Services e del Prof. Roger Mrowiec che tuttora fa parte del Comitato Scientifico della PBKM. PBKM
possiede il proprio laboratorio a Varsavia presso il più grande ospedale pediatrico nel paese “Centro Nazionale della
salute del Bambino”. Il laboratorio PBKM possiede la prestigiosa certificazione dell’American Association of Blood
Banks ottenuta grazie agli elevati standard di qualità. Inoltre la PBKM possiede il certificato di qualità ISO 9001:2008
rilasciato da Lloyd’s Register del Regno Unito. è importante sottolineare che la PBKM possiede l’esperienza nello
scongelamento dei campioni conservati per i trapianti a livello familiare (6), posizionandosi
tra le prime tre banche in Europa. (Fonte: www.parentsguidecordblood.org).
32. perchè FamiCord?
Competenza al prezzo
migliore
• la garanzia di conservare il campione in laboratori è regolarmente iscritta nel Registro Italiano
certificati dall’AABB – American Association of Blood delle Imprese, rispettando quindi le normative fiscali
Banks (prestigioso accreditamento per la terapia e legali italiane;
cellulare)
• Il vantaggio di costi più accessibili, frutto di una grande
• la sicurezza di procedure consolidate e sperimentate, esperienza acquisita e della ottimizzazione dei processi.
data dall’esperienza dei nostri laboratori nella Un servizio di qualità non significa un servizio costoso.
conservazione delle cellule staminali cordonali Famicord ritiene che la conservazione delle cellule
(più di 15 anni) staminali del proprio bambino non deve essere
un servizio di élite ma deve essere una concreta
• l’esperienza sui trapianti effettuati; attualmente sono opportunità a disposizione di tutti futuri genitori.
più di 200 quelli effettuati con i campioni conservati
nei nostri laboratori e scongelati anche dopo 10 anni • Il vantaggio di servizi aggiuntivi come screening
di conservazione. neonatale ed esami genetici che permettono di
scoprire e prevenire eventuali malattie genetiche
• la tutela nel tempo, dato che i laboratori sono in e metaboliche del vostro bambino.
possesso delle polizze assicurative, al fine di garantire
la continuazione della conservazione del campione • Il vantaggio di avere gratuitamente un consulente
di cellule staminali. che offre pieno supporto ai genitori in tutte le fasi
del servizio e nelle procedure burocratiche per
• la tutela giuridica in quanto FamiCord è la filiale ottenere il nulla osta all’esportazione.
di una banca delle cellule staminali, come società
32
33. servizio offerto da FamiCord
Kit per il prelievo
Il Kit per il prelievo è l’elemento fondamentale di tutta la procedura, realizzato per garantire un prelievo rapido e sicuro,
oltre ad assicurare un trasporto ottimale.
Il Kit è stato progettato, assemblato ed è sottoposto a controlli secondo procedure di qualità internazionali (marchio
CE). Ogni kit e ogni singolo componente sono dotati di un proprio codice identificativo che ne permette la tracciabilità,
un numero di serie e un periodo di validità. Il Kit possiede inoltre la certificazione IATA per il trasporto di materiale
biologico.
Il corriere consegnerà il Kit al laboratorio nel più breve tempo possibile per garantire un’ottimale sopravvivenza delle
cellule staminali. La vitalità delle cellule staminali cordonali è di circa 72 ore dal momento del parto, come previsto
dagli ultimi standard di Netcord di Gennaio 2010.
Analisi e conservazione delle cellule staminali
Appena giunta in laboratorio l’unità di sangue viene pesata e viene misurato il volume prelevato. Successivamente viene
prelevata la piccola quantità di sangue per le analisi di sterilità del campione. Prima e dopo il processamento viene
effettuato il conteggio delle cellule nucleate TNC e delle cellule CD 34+, viene inoltre misurata la vitalità delle cellule.
Processamento
Per processare le unità di sangue cordonale viene utilizzato un sistema molto avanzato: il SEPAX Cell Processing
System, che permette un’estrazione delle cellule staminali dal sangue cordonale rapida e precisa senza alcun
intervento manuale assicurando che il volume e la qualità delle cellule staminali del bambino siano massimizzati
e che le cellule stesse rimangano sane e incontaminate.
FamiCord offre la possibilità di conservare il campione delle cellule staminali in un’unica Sacca divisa
in due Porzioni separate.
34. Grazie ad una nuova tecnologia adottata dai nostri laboratori, dopo il processamento il campione nella stessa sacca
viene diviso in due porzioni in proporzione 4 a 1 e congelato. Nel caso in cui si renda necessario utilizzare le cellule
staminali per un trapianto potrà essere utilizzata solo una porzione mentre l’altra resterà intatta per un eventuale
futuro utilizzo.
Congelamento
Per la conservazione delle cellule è utilizzato un dispositivo di miscelamento e raffreddamento automatico, Coolmix,
che offre un processo di raffreddamento controllato assicurando l’integrità e la futura sopravvivenza delle cellule.
Conservazione
Le cellule sono tenute sotto vapori di azoto ad una temperatura di -196°C in appositi contenitori. Nei laboratori
è presente un sistema informatico efficiente che permette di accedere in maniera precisa e semplice
ad ogni campione di cellule staminali conservate.
Il laboratori sono monitorati 24 ore su 24 con sistemi di allarme multipli al fine di garantire una ottimale e continuativa
crio-conservazione.
Tutte le fasi di manipolazione delle cellule staminali sono descritte in rapporti dettagliati inviati dai laboratori
a FamiCord che li comunica ai genitori.
conservazione per 25 anni
Le ricerche pubblicate fino ad oggi sulla vitalità delle cellule staminali scongelate dopo 15 anni di conservazione
per l’uso terapeutico, riportavano risultati positivi, in quanto i valori risultavano essere inalterati.
Recentemente in un articolo il Prof. H.E. Broxmeyer – uno dei pionieri della conservazione delle cellule staminali
e attuale Presidente dell’Associazione Americana della Ematologia – ha affermato che le cellule staminali hanno
mantenuto alte funzioni vitali anche dopo 24 anni di conservazione.
Alla luce di queste nuove ricerche abbiamo deciso di prolungare la conservazione delle cellule staminali
presso i nostri laboratori fino a 25 anni.
(Fonte: Broxmeyer HE, Cord blood hematopoietic stem cell transplantation, StemBook, ed. The Stem Cell research Community.)
I nostri laboratori ricevono unità di sangue del cordone ombelicale 24 ore su 24,
365 giorni l’anno.
35.
36. servizi aggiuntivi
offerti da FamiCord
Grazie alla collaborazione tra FamiCord Italia e FlemingLabs, società leader nella medicina
di laboratorio, offriamo ai futuri genitori la possibilità di effettuare lo screening metabolico
neonatale allargato e altre analisi genetiche.
Screening metabolico neonatale
In Italia è già obbligatorio per legge effettuare negli Ospedali dopo la nascita del bambino il Test di Guthrie,
per l’individuazione di 3 malattie: l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria e la fibrosi cistica.
Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria e solo 1 su 4 viene riconosciuta in tempo.
Lo “Screening neonatale metabolico allargato” permette una diagnosi precoce che può successivamente evitare
al bambino gravi handicap o la morte.
Lo “Screening Neonatale Metabolico Allargato” viene effettuato con l’ausilio di una speciale apparecchiatura
(Tandem-mass spettrometria), la quale consente di individuare, a poche ore dalla nascita (36-72 ore), patologie
metaboliche congenite trattabili con una dieta specifica o con farmaci adeguati, riducendo così il più possibile
lo sviluppo della malattia e, quindi, il danno irreversibile di organi ed apparati.
Lo screening neonatale metabolico è importante perchè permette:
• il riconoscimento in fase pre-clinica di malattie metaboliche ereditarie;
• il trattamento immediato della patologia metabolica;
• evita l’insorgere di uno scompenso metabolico acuto e pericoloso per la vita del bambino.
Le malattie metaboliche ereditarie sono patologie causate da alterazioni genetiche.
37. Le malattie metaboliche ereditarie sono malattie croniche, disabilitanti, spesso degenerative. Ma la diagnosi nei primi giorni
di vita può fare la differenza tra la vita e la morte, tra invalidità ed un normale sviluppo fisico, poiché consente un precoce
trattamento prima dell’inizio della comparsa dei sintomi, con maggiori speranze di vita e di benessere per il bambino.
L’allargamento dello screening neonatale a diverse malattie metaboliche ereditarie (ipotiroidismo, fibrosi cistica
e fenilchetonuria, aminoacidopatie, acidurie organiche, difetti del ciclo dell’urea, difetti della ß-ossidazione degli acidi
grassi, malattie lisosomiali, ecc) diventa l’unico vero atto di prevenzione che al momento si può utilizzare per queste
malattie.
Esami genetici
Il pacchetto di Esami Genetici permette di individuare se il bambino è a rischio per patologie vascolari, arteriosclerotiche
e per trombosi venose analizzando il livello di omocisteina nel suo sangue. Inoltre vengono effettuati i test
per l’emocromatosi e la celiachia. La diagnosi precoce di queste malattie diventa fondamentale per prevenire
le complicazioni ed ottimizzare la profilassi.
Tipizzazione HLA
Queste analisi permettono di conoscere gli indici di compatibilità del campione conservato. I risultati di queste analisi
consentono di stabilire fin da subito, ovvero prima di un’eventuale necessità, se il campione sia utilizzabile per altri
membri della famiglia o per altri pazienti, che necessitino di un trapianto di cellule staminali.
38. qualità e certificati
FamiCord Italia assicura, nel rispetto delle normative italiane e internazionali, i più rigorosi controlli qualitativi in tutte
le fasi del servizio per la conservazione delle cellule staminali cordonali offerto.
Gli standard di qualità adottati in materia di conservazione delle cellule staminali sono costantemente aggiornati
sulla base di protocolli e direttive internazionali.
Tutte le informazioni riguardanti il bambino e il suo campione di sangue sono inserite, nel rispetto delle normative
nazionali e internazionali sulla privacy. Il database di FamiCord permette di raggiungere immediatamente i dati
relativi ai campioni conservati in qualsiasi momento e per qualsiasi necessità. Solo il personale autorizzato possiede
l’accesso al laboratorio e ai criocontenitori.
Il Kit
è stato progettato, assemblato ed è sottoposto a controlli periodici secondo procedure di qualità internazionali
(marchio CE).
Ogni Kit e ogni singolo componente sono dotati di un proprio codice identificativo che ne permette la tracciabilità,
di un numero di serie e di un periodo di validità.
Il Kit possiede inoltre la certificazione IATA per il trasporto di materiale biologico.
39. I nostri laboratori
Le analisi, la manipolazione, la preparazione, il congelamento e la crioconservazione delle cellule staminali sono
controllati e certificati da AABB (American Association of Blood Banks) e FDA (Food and Drug Administration),
organizzazioni riconosciute a livello mondiale per i loro elevati standard di qualità e le scrupolose procedure
di controllo.
New Jersey Cord Blood Bank – Community Blood Services
Certificate of accreditation for Cellular Therapy Activities - Cord Blood
Elie Katz Umbilical Cord Program – Community Blood Services
Certificate of accreditation for Cellular Therapy Activities - Cord Blood
Polish Stem Cell Bank (PBKM)
Certificate of accreditation for Cellular Therapy Activities - Cord Blood
Il sistema di gestione
FamiCord utilizza le più moderne metodologie informatiche suggerite
dall’applicazione della ISO 9001:2000.
40. trapianti effettuati da “The
Polish Stem Cell Bank S.A.”
Indice Mesi Data
Malattia Sesso Età Destinatario/peso
HLA di conservazione del trapianto
1 Neuroblastoma F 8 anni 66 Sorella/29 Kg 35 15/03/07
Leucemia
2 Linfoblastica Acuta
F 5 anni 88 Sorella/18 Kg 7 23/01/08
29/07/08
3 Encefalopatia M 1,5 anni auto Bambino/14 Kg 18 26/08/08
30/09/08
Sindrome
4 Mielodisplastica
M 5 anni 1010 Fratello/20,2 Kg 9 22/01/09
5 Leucemia F 22 mesi N/A Fratello N/A 29/09/10
6 Anemia di Fanconi F 8 anni N/A Fratello N/A 7/01/2011
1
15.03.2007 Primo trapianto
La paziente di 8 anni affetta da neuroblastoma –IV° (N-myc) diagnosticato nel 2003 si era
sottoposta a un trapianto autologo di cellule staminali del sangue periferico nell’agosto del 2004.
A seguito di una progressione del neuroblastoma, si è reso necessario nel marzo del 2007
un trapianto allogenico in cui sono state impiegate due unità di cellule staminali cordonali.
2
23.01.2008 Secondo trapianto
Il secondo trapianto allogenico di cellule staminali cordonali preparate e conservate presso
la PBKM è avvenuto presso il Collegium Medicum Nicolaus Copernicus University In Bydgoszcz.
Il paziente era una bambina di 5 anni affetta da leucemia linfoblastica acuta diagnosticata
nel 2005, che aveva avuto una ricaduta nel 2007. Il 23 gennaio 2008 la bambina è stata
sottoposta al trapianto allogenico di cellule staminali cordonali.
41. 3
29.07.08 Terzo trapianto (Primo trapianto autologo)
Al paziente nato con parto cesareo nel marzo del 2007 era stata diagnosticata sepsi congenita
e ostruzione intestinale congenita. Il quadro clinico era stato in seguito aggravato anche da
arresto cardio-respiratorio che aveva causato un danno anche al sistema nervoso centrale.
Le ultime scoperte del mondo scientifico hanno portato i medici alla decisione di curare il bambino
con le sue stesse cellule staminali cordonali prelevate al momento della nascita. Questo appena
descritto è probabilmente il primo caso di terapia sperimentale in Europa in cui sono state
impiegate, per riparare il danno cerebrale, cellule staminali cordonali differenziate in cellule nervose.
La PBKM ha trasmesso le cellule del bambino a un laboratorio appropriato in cui queste sono
state differenziate e espanse al fine di ottenere una popolazione di progenitori neurali da poter
impiegare nel trapianto.
Il primo dei tre trapianti è avvenuto il 29 luglio, il secondo il 26 Agosto e il terzo nel settembre
del 2008. I progenitori neurali ottenuti sono stati iniettati direttamente nel sistema nervoso centrale
del paziente attraverso il ventricolo cerebrale.
4
22.01.2009 Quarto trapianto
Il quarto trapianto di cellule staminali cordonali è stato effettuato su un bambino affetto da
sindrome mielodisplastica (MSD). Le cellule impiegate nel trapianto , conservate nell’aprile del
2008, provenivano dal fratello più giovane. Il trapianto è stato effettuato il 22 gennaio 2009 presso
il Dipartimento di Ematologia Pediatrica e Oncologia dell’Università Medica di Lublino.
5
29.09.2010 Quinto trapianto
Alla bambina di 22 mesi fu diagnosticata la leucemia nel Dicembre del 2009. Il trattamento effettuato
per un anno e mezzo non aveva portato a nessun risultato. Le cellule staminali estratte dal sangue
del cordone ombelicale del fratello minore le hanno dato la speranza per un recupero. Il campione
conservato e congelato presso il Krio Institute è stato esaminato e giudicato idoneo per il trapianto dal
Comitato Nazionale per il trapianto di cellule staminali emopoietiche per i bambini. Il trapianto ha avuto
luogo il 29 settembre 2010. Le cellule staminali trapiantate nel corpo della bambina hanno generato
cellule sane senza mutazioni maligne dando così una possibilità di recupero permanente.
6
07.01.2011 Sesto trapianto allogenico
Alla bambina malata di anemia di Fanconi sono state trapiantate le cellule staminali cordonali del
fratello più piccolo. Alle cellule staminali cordonali è stata aggiunta anche una piccola quantità di
cellule staminali del midollo osseo prelevate dal fratello.
42. trapianti effettuati dalla
community blood services
Community Blood Services è una banca del sangue dal 1953
e da 15 anni è attiva anche come banca del sangue del cordone ombelicale.
Community Blood Services possiede un laboratorio di conservazione pubblico (New Jersey Cord Blood Bank)
e uno privato (Elie Katz Umbilical Cord Blood Program), entrambi son certificati da AABB(American Association
of blood Banks) e da FDA (Food and Drug Administration) e lavorano secondo i medesimi standard di qualità
e le medesime procedure. Dall’inizio della sua attività come banca del sangue cordonale (1996) fino al 2010
Community Blood Services ha rilasciato 240 unità di sangue del cordone ombelicale per trapianti
con cellule staminali utilizzati nella terapia di molte malattie.
Tra le malattie più frequenti per i quali sono stati utilizzati i campioni di cellule staminali risultano: Leucemia
Linfoblastica (ALL), Leucemia Mieloide Acuta (AML), Anemia di Fanconi, Anemia Aplastica.
Tra i riceventi ci sono sia i pazienti in età pediatrica sia gli adulti.
Per quanto riguarda la compatibilità il maggior numero di trapianti è stato effettuato con la compatibilità pari a 5 su 6
parametri (HLA 5/6), in 24 casi una compatibilità di 4 su 6 parametri (HLA 4/6) e infine sono stati realizzati anche
3 trapianti con 3 parametri su 6 di compatibilità (HLA 3/6).
Inoltre va sottolineato che di questi campioni rilasciati 12 sono stati scongelati dopo 8 anni di conservazione
e 4 addirittura dopo circa 10 anni di conservazione.
43. Riportiamo di seguito alcuni trapianti effettuati con le unità di sangue cordonale rilasciate da Community Blood Services
pubblicata sul sito www.communitybloodservices.org, per cui il campione di sangue cordonale è stato scongelato
dopo un maggior numero di giorni di conservazione in laboratorio.
Indice Giorni
Malattia Sesso Età
HLA di conservazione
Linfoma di Burkitt Maschio 25 anni 56 2127
Anemia Aplastica Maschio 10 anni 46 2190
Anemia di Fanconi Femmina 9 anni 56 2679
Leucemia Mieloide Acuta (AML) Maschio 54 anni 36 2372
Immunodeficienza Maschio 1 anno 56 2509
Leucemia Mieloide Acuta (AML) Maschio 1 anno 66 3163
Leucemia Linfoblastica Acuta (ALL) Maschio 11 anni 46 2834
Leucemia Linfoblastica Acuta (ALL) Femmina 1 anno 66 3047
Leucemia Linfoblastica Acuta (ALL) Femmina 38 anni 46 3553
44. trapianti effettuati in italia
con campioni di sangue
cordonale conservati presso
la community blood services
Riportiamo qui di seguito i dati relativi ad alcuni trapianti di cellule staminali cordonali,
che sono stati effettuati in Italia presso Strutture Sanitarie pubbliche, con campioni di sangue
cordonale crioconservati presso il laboratorio statunitense Community Blood Services.
Struttura Sanitaria
Data del Sesso del Età del Giorni di
Malattia presso cui è stato
trapianto paziente paziente Stoccaggio
effettuato il trapianto
LMA - Leucemia Florence Cord Blood Bank
1 Mieloide Acuta
10-06-2010 Femmina 51 anni 955
AOU - Careggi (FI)
Clinica di Oncoematologia
LLA - Leucemia
2 Linfoblastica Acuta
29-09-2009 Femmina 4 anni 923 Pediatrica c/o Lab TMO -
Padova
LLA - Leucemia Ospedale San Martino -
3 Linfoblastica Acuta
28-01-2009 Femmina 29 anni 1159
Roma
48. la nostra procedura ed operatività
Gravidanza Parto Post parto
Effettuare Esami ematici 30 giorni Portare il kit in ospedale Kit arriva in laboratorio
dal parto
Epatite B: HBsAB; HBeAG; HBeAB, HBcAB
(IgC - IgM); HBSAg
Epatite C: anticorpi ANTI – HCV
HIV: anti - HIV 1 e 2
Recarsi presso la Direzione Sanitaria del Prelievo Invio analisi
Ospedale Sede del Parto
• Dopo il prelievo chiamare Dopo circa 2 giorni FamiCord Vi invia le
• Consegnare referti degli Esami ematici il numero dedicato ai Parti prime analisi del campione:
• Consegnare Certificazione di Conformità del 3480340479 e avvisarci
Kit dell’ avvenuto parto • volume del sangue prelevato
• Compilare il modulo CNT • Sui documenti di trasporto • numero delle cellule staminali
• Compilare modulo di richiesta per mettere la data del parto • numero di cellule CD34
esportazione • Tenere il kit a temperatura • vitalità delle cellule
ambiente
NB. Portare con se il KIT per un’eventuale visio-
ne della direzione sanitaria
Ritirare dalla Direzione Sanitaria FamiCord organizza il ritiro Invio analisi definitive
presso l’ospedale
• Autorrizzazione all’esportazione del campione Dopo circa 40 giorni dal parto
di sangue cordonale per la conservazione FamiCord Vi invia le analisi definitive del
autologa campione:
• “NULLA OSTA” per esportazione • sterilità
• gruppo sanguigno del Vostro
bambino
In attesa del lieto evento............. Monitoraggio della spedizione Invio certificato di conservazione
da parte di Famicord
Laboratorio attesta idoneità del cam-
pione alla conservazione
FamiCord Invia il CERTIFICATO DI
CONSERVAZIONE PER 25 ANNI
49. Le risposte dei nostri direttori
scientifici alle domande più
frequenti
risposte dei direttori scientifici di community blood services prof. roger mrowiec (biologo)
e di polish stem cell bank ph.d. dariusz boruczkowski (trapiantologo)
è possibile moltiplicare le cellule staminali in laboratorio?
D.Boruczkowski: Le possibilità di trapianto di sangue cordonale per un determinato paziente sono limitate dal numero
di leucociti nel sangue raccolto, che differisce da caso a caso (un minimo di 2 x 107/kg di massa corporea) oppure sono
limitate dalla quantità di cellule staminali (un minimo di 2 x 105/kg di massa corporea). Per ovviare a queste limitazioni,
i ricercatori hanno cercato metodi per moltiplicare le cellule staminali prese dal sangue del cordone ombelicale. Nel 2000
negli USA sono state trapiantate cellule staminali ematopoietiche dal sangue del cordone ombelicale, espanse in vitro
con AastromReplicell System.
Fino ad ora sono stati pubblicati molti articoli sulle possibilità di replicare le cellule staminali in colture appositamente
preparate (medium, fattori di crescita). Secondo diverse fonti, sono stati effettuati anche alcune decine di trapianti
con cellule staminali espanse in vitro. Non è vero che negli ultimi anni non c’è stata alcuna ricerca sulla proliferazione
delle cellule staminali in vitro.
1. Capmany G. et al. Short-term, serum-free, static culture of cord blood – derived CD34+ cells: Effects of FLT3-L and MIP-1 alpha on in vitro
expansion of hematopoietic progenitor cells. Haematologica 1999; 84(8): 675 – 682
2. Jaroscak J. et al. Augmentation of umbilical cord blood (UCB) transplantation with ex vivo–expanded UCB cells: results of a phase 1 trial using
the AastromReplicell System. Blood 2003; 101(12): 5061-5067
3. Chivu M. et al. The comparison of different protocols for expansion of umbilical-cord blood hematopoietic stem cells. J Cell Mol Med 2004; 8(2):
223-231
4. Chao-Ling Yao et al. Characterization of Serum-Free Ex Vivo–Expanded Hematopoietic Stem Cells Derived from Human Umbilical Cord Blood
CD133+ Cells. Stem Cells and Development 2006, 15(1): 70-78
50. Roger Mrowiec: Il nostro laboratorio lavora sui metodi di moltiplicazione e differenziazione delle cellule staminali come
dimostra l’immagine seguente:
Property Colony-Forming Assay (CAMEO™-4) HALO®-96 MeC
Type of assay: Differentiation Proliferation / Cytotoxicity Apoptosis
Validated No Yes
Type of culture: Methyl cellulose Methyl cellulose
Cell growth: Clonal Clonal
Parameter measured: Cell colonies Intracellular ATP
Readout: Manual / Microscopy Luminescence / Instrument-based
Subjectivity: Subjective Non-subjective
Calibration: Not standardized External ATP
Format 35mm Petri dishes 96-well plate
Assay description: Macro Mini
Volume of assay: 1ml 100µl
No. of replicates: 2-3 Min. 4 - unlimited
Cell incubation time: 7-14 days 5-7 days
Turnaround time: 7-14 days 5-7 days
Processing time / Readout time: None / ~10 min/dish 20 min/plate / <5min/plate
Throughput capability: Low Medium
Training: 6-12 months 2 days
Our proliferation stem cells methods
Luciferase ATP + Luciferin + Oxygen ...............> Oxyluciferin + AMP + PP1 + CO2 + LIGHT
51. Si possono conservare le cellule staminali cordonali per più di 10 anni?
Roger Mrowiec: Nessuno limita la scadenza di utilizzo del sangue del cordone ombelicale e delle sue cellule.
L’esperienza di conservazione delle cellule staminali, ad oggi, supera ormai i 20 anni; ma questo non significa che
questi campioni non potranno essere utilizzati anche oltre. Dal punto di vista biologico e fisico, i campioni biologici
conservati al di sotto della temperatura cosiddetta Temperatury Glass Transition cioè - 135°C - non sono sottoposti
a nessun processo biologico nè fisico, che potrebbe influenzare il loro utilizzo biologico. Sulla base di questa
conoscenza alcuni scienziati affermano che questi campioni potrebbero essere conservati anche per migliaia di anni.
Nel 1996 NYBC (New York Cord Blood Bank) aveva già oltre 15 mila campioni conservati e non si è mai sentito che
una loro unità scongelata sia stata ritenuta inutilizzabile in un eventuale trapianto.
Inoltre sono indiscutibili i risultati della ricerca scientifica presentata da uno dei maggiori esperti di cellule staminali
al mondo, il Presidente dell’Associazione Americana di Ematologia, Prof. Hal E.Broxmeyer.
Hematopoietic stem/progenitor cells, generation of induced pluripotent stem cells, and isolation of endothelial
progenitors from 21–23.5 year cryopreserved cord blood
Abstract
Cryopreservation of hematopoietic stem (HSC) and progenitor (HPC) cells is crucial for cord blood (CB) banking
and transplantation. We evaluated recovery of functional HPC cryopreserved as mononuclear or unseparated cells
for up to 23.5 years compared to pre-freeze values of the same CB units. Highly efficient recovery (80-100%) was
apparent for granulocyte-macrophage and multipotential hematopoietic progenitors, although some collections had
reproducible low recovery. Proliferative potential, response to multiple cytokines, and replating of HPC colonies was
extensive. CD34+ cells isolated from CB cryopreserved for up to 21 years had long-term (≥ 6 month) engrafting
capability in primary and secondary immunodeficient mice reflecting recovery of long-term repopulating, self-renewing
HSC. We recovered functionally responsive CD4+ and CD8+ T-lymphocytes, generated induced pluripotent stem
(iPS) cells with differentiation representing all 3 germ cell lineages in vitro and in vivo, and detected high proliferative
endothelial colony forming cells, results of relevance to CB biology and banking.
52. è possibile effettuare il trapianto autologo ad un bambino affetto da leucemia?
D.Boruczkowski: La medicina moderna utilizza le cellule staminali ematopoietiche autologhe in molte malattie,
in combinazione con la terapia convenzionale di queste malattie. Lo stoccaggio delle cellule staminali raccolte al momento
della nascita consente una fornitura immediata di questo materiale. Il trapianto di proprie cellule staminali ematopoietiche
può essere applicato in alcuni trattamenti contro il cancro.
Finora l’indicazione per i trapianti di cellule staminali ematopoietiche autologhe per i bambini, in base al numero di trapianti,
sono state le malattie proliferative del sistema ematopoietico e linfatico (leucemie, linfomi, morbo di Hodgkin) e i tumori solidi
(neuroblastoma, tumore osseo, rabdomiosarcoma, tumori del sistema nervoso centrale).
Il vantaggio di utilizzare cellule staminali autologhe sta nell’assoluta mancanza di rischio di Graft versus Host Disease
(GVHD), una complicanza che si verifica dopo i trapianti allogenici (da donatore non consanguineo o da fratelli).
Questa malattia può essere molto pericolosa per il paziente. Dopo il trapianto di cellule staminali autologhe non c’è
reazione contro il cancro conosciuto come Graft versus Tumor Reaction o Graft versus Leukemia Reaction.
Tuttavia, in caso di malattie causate da difetti delle cellule staminali (ad esempio grave anemia aplastica), o in malattie
come la adrenoleucodistrofia o malattie ereditarie da immunodeficienza (ad esempio la sindrome di Wiskott-Aldrich),
il trapianto di sangue del cordone ombelicale del paziente stesso o di cellule staminali da altre fonti autologhe è invece
inappropriato perché non ci sarà nessun risultato nella cura della malattia.
Il trapianto di cellule staminali autologhe ha alcuni svantaggi, ma è assurdo dire che il sangue del proprio cordone
ombelicale sia sempre peggio di quello di altre persone estranee.
Il fatto che degli 8000 trapianti eseguiti finora, solo alcune decine siano stati fatti utilizzando sangue cordonale
autologo, alcune centinaia usando sangue da un fratello ed il resto da donatori non consanguinei, è in realtà solo
una questione statistica, dal momento che una singola unità di sangue da una banca pubblica può essere utilizzato,
statisticamente, in alcune migliaia di persone.
1. Ferreira E. et al., Autologous cord blood transplantation. Bone Marrow Transplantation 1999, 24(9):1041-1041 Fruchtman S.M., Hurlet A.,
Dracker R., Isola L., Goldman B., Schneider B.L., Emre S. The Succesful Treatment of Severe Aplastic Anemia with Autologous Cord Blood
Transplantation
2. Biology of Blood and Marrow Transplantation, 2004; 10:741-742
3. Krishnan A., Molina A., Zaia J., Smith D., Vasquez D., Kogut N., Falk P.M., Rosenthal J., Alvarnas J., Forman S.J. Durable remissions with
autologous stem cell transplantation for high-risk HIV-associated lymphoma. Blood, 2005; 105(2): 874-878
4. Drabko K., Zawitkowska-Klaczynska J., Wójcik B., Choma M., Zaucha-Prazmo A., Kowalczyk J., Gorczynska E., Toporski J., Kałwak K.,
Turkiewicz D., Chybicka A. Megachemotherapy followed by autologous stem cell transplantation in children with Ewing’s sarkoma. Pediatric
Transplantation 2005, 9(5):618-621
5. Hayani A., Lampeter E., Viswanatha D., Morgan D., Salvi S.N. First Report of Autologous Cord Blood Transplantation in the Treatment of a Child
With Leukemia. Oak Lawn, Illinois, USA, Leipzig, RFN, CorCell, Pennsylvania Pediatrics, 2007, 119: 296-300
53. Gli standard di prelievo e di numero delle cellule staminali adottati dalle banche private sono più bassi.
Sono sufficienti per un eventuale trapianto?
D.Boruczkowski: Il valore del sangue del cordone ombelicale come materiale biologico per un trapianto, al fine
di ripristinare il sistema ematopoietico, non è determinato solo dalla quantità di sangue raccolto alla nascita. Il secondo
parametro importante è la quantità di cellule nucleate (leucociti) per microlitro. La conoscenza di questi due parametri
ci permette di valutare rapidamente il “valore” del sangue del cordone ombelicale come fonte potenziale di ripristino
del sistema ematopoietico. La valutazione finale può essere effettuata previa determinazione del numero di cellule
staminali in esso presenti.
Tenendo in considerazione i parametri di cui sopra, si può dire con sicurezza, che un volume medio di materiale
raccolto è sufficiente per una ricostruzione completa del sistema ematopoietico in un bambino del peso di circa 40 kg.
In caso di un paziente più pesante, è possibile utilizzare insieme più unità di sangue cordonale (trapianto sequenziale),
affinchè il numero di cellule staminali trapiantate sia proporzionale al peso del paziente. Vi è anche la possibilità
di utilizzare insieme unità di sangue del cordone ombelicale e cellule staminali del midollo osseo o mobilizzate
dal sangue periferico.
Inoltre trapianti di cellule staminali proliferate in vitro si fanno ormai in tutto il mondo.
Roger Mrowiec: Nel caso della medicina rigenerativa (nuova branca della medicina che utilizza le possibilità
di differenziazione delle cellule staminali mesenchimali in altre linee cellulari) il numero di cellule non è una limitazione
per l’uso terapeutico delle cellule del sangue del cordone ombelicale. Ci sono molti esempi di ricerca in questo
settore, nonché studi clinici basati sui risultati di queste ricerche, che confermano l’utilizzo di campioni con volume
di prelievo e di numero di cellule staminali medio-basso.
1. Sun et.al 2010 Transfusion 50 (9): 1980-1987
2. Kögler G. et al. Simultaneous cord blood transplantation of ex vivo expanded together with non-expanded cells for high risk leukemia. Bone
Marrow Transplant 1999; 24:397-403
3. Pecora A.L. et al. Prompt and durable engraftment in two older adult patient with high risk chronic myelogenous leukemia (CML) using ex vivo
expanded and unmanipulated unrelated umbilical cord blood. Bone Marrow Transpl. 2000; 25(7): 797-799
4. Fernandez M.N. et al. Evaluation of engraftment of ex vivo expanded cord blood in humans. Bone Marrow Transplant. 2000; 25(S2): S61-S67
5. Fernandez M.N. et al. Cord blood transplants: Early recovery of neutrophils from co-transplanted sibling haploidentical progenitor cells and lack
of engraftment of cultured cord blood cells, as ascertained by analysis of DNA polymorphisms. Marrow Transplant 2001; 28: 355-363
6. Shpall E.J. et al. Transplantation of Ex Vivo Expanded Cord Blood. Biol Blood Marrow Transplant 2002, 8: 368-376
54. Attualmente negli Stati Uniti vengono condotti due trials clinici sperimentali con utilizzo di trapianto autologo di cellule
staminali cordonali per la cura della paralisi cerebrale e del diabete Tipo 1.
L’articolo di Sun et.al. pubblicato su Transfusion nel 2010 descrive la qualità dei campioni delle cellule staminali
utilizzati dalle banche private per 184 trapianti effettuati presso la Duke University per la paralisi celebrale.
Dallo studio risulta che la raccolta media del sangue cordonale è di circa 60ml (10-180ml) e che il numero medio
di cellule nucleate (TNC) prima del congelamento è di circa 470 milioni (4,7x107). La metà dei pazienti è stata trattata
con campioni che non hanno raggiunto i 60 ml di volume del sangue prelevato mentre il 30% dei campioni utilizzati
non ha superato i 40 ml.
Questo dato dimostra che nella medicina rigenerativa il numero di cellule nucleate necessario per un trapianto è molto
minore della necessità delle cellule staminali nella cura delle malattie ematologiche.
è vero che esiste oltre il 98% di probabilità che il cordone donato ad una banca pubblica sarà disponibile
in caso di necessità?
Roger Mrowiec : è impossibile confermare questa affermazione in quanto le banche pubbliche possiedono standard
di accettazione del campione elevati. La maggior parte dei campioni viene scartata a causa di un volume di sangue
prelevato non sufficiente. Sul campione vengono poi effettuate analisi riguardanti sterilità, livello di emoglobina, analisi
genetiche per la talassemia e per la anemia falciforme ed altre analisi genetiche. Solo i campioni che risulteranno idonei
per la conservazione saranno tipizzati e congelati.
7. Buzanska L. et al. Human cord blood-derived cells attain neuronal and glial features in vitro. J Cell Sci 2002; 115: 2131-2138
8. Kögler G. et al. A New Human Somatic Stem Cell from Placental Cord Blood with Intrinsic Pluripotent Differentiation Potential. J E M 2004;
200(2): 123-135
9. Schmidt D. et al. Umbilical Cord Blood Derived Endothelial Progenitor Cells (EPCs) for Tissue Engineering of Vascular Grafts. Ann Thorac Surg
2004; 78: 2094-2098,
10. Wang J-F. et al. Mesenchymal stem/progenitor cells in human umbilical Cord Blood as support ex vivo expansion of CD34+ hematopoietic stem
cells and for chondrogenic differentiation. Haematologica 2004; 89: 837-844
11. Sanberg P.R. et al. Umbilical Cord Blood-Derived Stem Cells and Brain Repair. Ann. N.Y. Acad. Sci. 2005; 1049: 67–83
55. Ufficio: FamiCord Italia srl Laboratorio: Community Blood Services
Viale Giustiniano, 2 - 20129 Milano 1 Pearl Court, Unit C - Allendale, NJ 07401
Tel. 02 29529611 - Fax 02 20520224 www.communitybloodservices.org
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