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Hotel di tendenza




                                  Lloyd Hotel & Cultural Embassy


 Un Concept
                                                                              N
                                                                                                 egli anni della Prima Guerra Mondiale uno
                                                                                                 dei porti più importanti dai quali gli emi-
                                                                                                 granti si imbarcavano sulle immense na-
                                                                                                 vi a vapore per affrontare la faticosa tra-



   Hotel ad
                                                                                                 versata dell’oceano della durata di diver-
                                                                                                 se settimane in cerca di miglior fortuna
                                                                              era quello di Amsterdam, dove i giganteschi magazzini
                                                                              chiamati come i Paesi di destinazione: Brasile, Panama,
                                                                              Argentina, Stati Uniti, testimoniano chiaramente ancora



 Amsterdam
                                                                              oggi la storia di quel doloroso periodo.
                                                                              Uno di questi magazzini era la sede della “De Kroninklijke Hol-
                                                                              landsche Lloyd” (KHL), allora una delle più importanti imprese
                                                                              di navigazione e proprietaria di alcune delle più grandi navi adi-
                                                                              bite al trasporto dei poverissimi passeggeri. La KHL, con l’obiet-
                                                                              tivo di differenziarsi dall’agguerrita concorrenza esercitata dalle
      Nel porto di Amsterdam l’albergo aperto nel
                                                                              altre imprese navali che operavano sulle stesse rotte, nel 1918 de-
      1921 dalla compagnia di navigazione KHL                                 cise di affidare all’architetto Evert Breman l’incarico di progetta-
   per ospitare gli emigranti in attesa di imbarco,                           re e costruire un albergo destinato a ospitare queste persone in
                                                                              attesa dell’imbarco, edificio nel quale potevano anche sbrigare le
  adibito poi a istituto penitenziario fino al 1989,                          adempienze sanitarie obbligatorie per imbarcarsi, accelerando in
è diventato un hotel di tendenza. Oltre cinquanta                             questo modo i tempi della partenza. L’hotel, subito battezzato “Al-
                                                                              bergo degli Emigranti”, realizzato con la facciata in mattoni ca-
designer e artisti hanno sperimentato idee nuove,                             ratteristica dello stile olandese del tempo con elementi Art Deco
       spesso azzardate, per ridare vita a un triste                          e richiami rinascimentali che contribuivano a conferirgli già al-
                                                                              lora una connotazione decisamente eclettica, apre le sue porte nel
 edificio di oltre 7000 mq trasformandolo in uno                              1921. La sua imponenza fa immediatamente capire che si trattava
              degli alberghi più inusuali d’Europa                            di un edificio destinato a durare per l’eternità, anche se non per
                                                                              svolgere la sua funzione originaria, dato che l’emigrazione non è
                Federico Belloni, belloni@tsmconsulting-barcelona.com         decollata come la KHL pensava, ragion per cui la stessa impresa

                                                                         52
                                                                   HOTEL
                                                                        DOMANI
                                                            l u g l i o          2 0 1 1
Il ristorante è un
                                                                                                            grande spazio
                                                                                                            aperto che include
                                                                                                            il bar/negozio dove
                                                                                                            si può acquistare
                                                                                                            cibo fatto in casa,
                                                                                                            oggettistica
                                                                                                            varia, lenzuola,
                                                                                                            asciugamani e
                                                                                                            persino i tavoli
                                                                                                            disegnati in
                                                                                                            esclusiva per
                                                                                                            il lloyd


                                                                         SCHEDA ALBErgo
                                                                         Lloyd Hotel & Cultural Embassy
                                                                         Oostelijke Handelskade 34
                                                                         1019 BN Amsterdam
                                                                         Tel. +31 (0)20 561 3636
                                                                         Fax + 31 (0)20 561 3600
                                                                         post@lloydhotel.com
                                                                         www.lloydhotel.com
                                                                         Camere: 117
                                                                         Ristoranti
                                                                         Meeting room: da 2 a 100 persone




cessò poco dopo la sua attività dichiarando bancarotta. Durante
la Seconda guerra Mondiale l’edificio venne trasformato dai tede-
schi in una prigione, e tra il 1965 e il 1989 in istituto carcerario
per i minorenni, anno nel quale la città di Amsterdam dona l’edi-
ficio alla Spinoza Foundation, con lo scopo di affittare i suoi spazi
agli artisti destinandolo così a spazio di creatività.

Il concept
Proprio nel 1989 la città di Amsterdam indice un concorso sulla
base del quale decide di assegnare l’edificio a chi ne avrebbe fatto
il miglior uso. L’imprenditrice Suzanne oxenaar e otto Nan, che ri-
spettivamente ricoprono attualmente il ruolo di Direttore Artistico e
Direttore generale dell’hotel, accettano la sfida di riconvertire l’e-
dificio in albergo di lusso, affidando il progetto allo studio MVrDV
Hotel di tendenza


                                              l’hotel è una fucina    di rotterdam, fino ad allora semisconosciu-
                                               di eventi culturali:   to. La decisione fu molto azzardata, e senza
                                                      esposizioni,    esagerare “con licenza di fallire”, visto che
                                                    presentazioni,
                                                letture, proiezioni   si trattava di una ex prigione abbandonata,
                                              e concerti vengono      di uno studio di architettura senza esperien-
                                            organizzati nelle aree    za nella riqualificazione di edifici antichi e
                                                 comuni, spesso in
                                             collaborazione con i
                                                                      di uno staff operativo assolutamente entusia-
                                           numerosi artisti ospiti    sta ma senza nessuna esperienza nel busi-
                                                                      ness del settore alberghiero. Ma nei fatti il
                                                                      Lloyd Hotel di Amsterdam, ridisegnato da
                                                                      MVrDV, nel 2004 si trasforma nel primo
                                                                      indirizzo di design nel cuore del oostelijk
                                                                      Havengebied, l’area orientale dei Docks, che
                                                                      ridefinisce completamente il concetto di lus-
                                                                      so, in un nuovo modo totalmente creativo. È
                                                                      assolutamente riduttivo chiamarlo Boutique
                                                                      Hotel, più adeguata quindi la definizione di
                                                                      Concept Hotel, anche perché alla sua realiz-
                                                                      zazione partecipano oltre cinquanta designer
                                                                      e artisti, che hanno sperimentato idee nuove
                                                                      e spesso azzardate per ridare vita a un tri-
                                                                      ste edificio di oltre settemila metri quadra-
                                                                      ti, trasformandolo in uno degli alberghi più
                                                                      inusuali d’Europa. Il lavoro di riconversione
                                                                      non si è infatti basato tanto sul cambiamen-
                                                                      to quanto sul rinnovamento, spalancando in
                                                                      senso metaforico le sue finestre e lasciando
                                                                      entrare leggerezza, ariosità, colori brillanti
                                                                      e un sacco di nuove idee fresche, una sor-
                                                                      ta di esorcismo culturale intrapreso in due
                                                                      direzioni opposte ma allo stesso tempo coe-
                                                                      renti: da un lato l’attenzione alle radici e al
                                                                      rispetto della sua continuità storica e fun-
                                                                      zionale, facendo rivivere lo spirito origina-
                                                                      rio dell’“Albergo degli Emigranti” e le sue
                                                                      successive trasformazioni, proiettandolo allo
                                                                      stesso tempo a un nuovo futuro, rendendolo




                      le 117 camere,
                         distribuite su
                        sei piani, sono
                      collegate con la
                       hall attraverso
                    un percorso fatto
                     di un eccitante e
                    un po’ misterioso
                          intreccio tra
                      spazi pubblici e
                                privati




                                           54
                                          HOTEL
                                          DOMANI
                               l u g l i o         2 0 1 1
ideale per ospiti che hanno diverse definizioni di lusso. Un luogo
dalle porte sempre aperte e dove tutti sono i benvenuti, dai resi-
denti dell’area agli artisti in cerca di un posto dove incontrarsi e
nel quale presentare le loro creazioni, così come gli uomini d’affa-
ri in cerca di pace e tranquillità in un’atmosfera inusuale; un luo-
go dove senti di essere ad Amsterdam e allo stesso tempo a casa
tua, dove puoi incontrare persone con differenti idee, background
culturale e status, con ognuna delle quali puoi socializzare e con-
frontarti, degustare cibo locale di stagione ed entrare in contatto
con attività ed esposizioni organizzate direttamente nell’albergo,
così come con quelle che si svolgono in città.

le camere
Il Lloyd Hotel conta 117 camere distribuite su sei piani, tutte col-
legate con la hall che si trova al centro dell’edificio attraverso un
percorso da attraversare fatto di un eccitante e un po’ misterioso
intreccio tra spazi pubblici e privati. Elemento particolare è la ca-
tegoria delle camere, classificate da una a cinque stelle, studiate
una per una con il preciso scopo di offrire agli ospiti diversi tipi
di esperienze grazie al lavoro di architetti del calibro di Claudy
Jongstra, Hella Jongerius, De Blazer, Mercel Wanders e richard
Hutter, tanto per citarne alcuni, ognuno dei quali ha creato per-
sonalmente molti dei pezzi dell’arredo così come i complementi.
Le stanze cinque stelle, “Amazing”, sono ovviamente le migliori,
e ognuna racchiude almeno una sorpresa in grado di stupire anche
l’ospite più esperto. Una per esempio contiene un letto quadrato di
quattro metri, ai piedi del quale è presente una vera altalena per
far vivere all’ospite la “leggerezza dell’essere” che caratterizza la
città olandese; un’altra ha un grande bagno con le pareti in fibra
di vetro posizionato esattamente al centro, aiutando in questo mo-
do chi varca la sua soglia a rompere gli stereotipi mentali ai qua-                      elemento
                                                                                         particolare è
li siamo abituati. In un’altra è presente una grande gabbia sospe-                       la categoria
sa, dove venivano rinchiusi i prigionieri quando l’albergo aveva la                      delle camere,
funzione di prigione, mentre in un’altra si può trovare una specie                       classificate da
                                                                                         una a cinque
di piccolo museo che richiama il periodo nel quale vi erano rin-                         stelle, studiate
chiusi i giovani delinquenti, creando così un’antitesi tra i diversi                     una per una per
ambienti che vi convivono. Insomma, ognuna delle stanze è stu-                           offrire agli ospiti
                                                                                         diversi tipi di
diata per non far mai dimenticare all’ospite di avervi soggiornato.
                                                                                         esperienze
Le camere a quattro stelle si chiamano “Exceptional”, così come
il loro design. gli arredi ideati dai designer olandesi in stile mo-
derno si amalgamano perfettamente con lo stile classico Anni ’20
dell’architetto De Bazel, che lascia una traccia del suo passaggio
in ognuna di queste; inoltre, tutte godono di una splendida lumi-
nosità grazie alle finestre alla francese che occupano una consi-
stente porzione delle pareti. Passando alla categoria tre stelle si in-
contrano le “remarkable”, caratterizzate dall’opera di artisti con-
temporanei come richard Hutter, Ineke Hans e Tjalko Lokhorst, e
dalla particolarità delle soluzioni di design scelte per le stanze da
bagno, contraddistinte da colori brillanti e dalla presenza di vere
e proprie sculture posizionate come complementi d’arredo. Le ca-
mere due stelle, “Surprising”, tutte disegnate e arredate con gu-                        le camere
sto e semplicità da Seyferth, si affacciano direttamente sui Docks.                      classificate una
Questo designer ha lavorato anche alla realizzazione delle camere                        stella, senza bagno
                                                                                         privato, sfruttano
classificate una stella, della dimensione di soli sette metri quadra-
                                                                                         perfettamente
ti, sfruttando perfettamente il poco spazio a disposizione, e dise-                      il poco spazio a
gnando appositamente un letto la cui parte bassa svolge la funzio-                       disposizione


                                                                          55
                                                                     HOTEL
                                                                      DOMANI
                                                              l u g l i o      2 0 1 1
Hotel di tendenza




     le diverse sale     ne di contenitore, sostituendo in questo modo l’armadio, a questo             anche in collaborazione con i numerosi artisti ospiti, che possono
meeting consentono
     di organizzare      punto superfluo. Allo stesso modo non è presente il bagno, che gli            addirittura scegliere di presentare i loro lavori attraverso il cana-
  vari tipi di eventi:   ospiti che scelgono questa categoria di camera condividono nella              le televisivo interno. Tra le esposizioni spicca la Permanente inti-
    dalle riunioni di    hall, dopo un piccolo percorso tra gli spazi comuni. Altro elemen-            tolata “Lloyd History”, basata sull’eredità culturale dell’hotel, che
 lavoro alle feste di
   compleanno per
                         to molto singolare presente in questa camera è l’illuminazione, ot-           fa rivivere tutte le tappe della sua lunga storia. Il ristorante Snell
             bambini     tenuta grazie a una lampada dalla base magnetica che si può po-               è un grande spazio aperto realizzato in stile design, con grandi ta-
                         sizionare in qualsiasi punto, grazie alla presenza una striscia di            voli rettangolari che richiamano quelli usati molti anni prima dai
                         materiale altrettanto magnetico applicata per tutto il suo perimetro.         detenuti, disegnati da Liesbeth Mijnlieff in esclusiva per il Lloyd,
                                                                                                       sui quali ancora oggi gli ospiti mangiano insieme, sottolineando lo
                         la cultural emBassy                                                           spirito di amicizia che si crea e che qui si concretizza nella condi-
                         e glI altrI amBIentI                                                          visione delle esperienze gastronomiche. richard Hutter si è occu-
                         Il Lloyd Hotel grazie alla sua Cultural Embassy dà una mano agli              pato anche della miracolosa realizzazione del bar/negozio con food
                         ospiti per utilizzare il più efficacemente possibile il tempo più o           display all’interno dello stesso spazio occupato dal ristorante, cre-
                         meno lungo a loro disposizione per fare nuove e ricche esperienze             ando un ambiente ibrido molto arioso e innovativo. Da ogni punto
                         all’insegna di arte e cultura. Consigli personalizzati, biglietti per         del ristorante, guardando verso l’alto, lo sguardo può attraversare
                         il teatro, suggerimenti per vivere fino in fondo l’offerta ludica del-        tutti i sei piani dell’albergo per vedere l’enigmatico e un po’ ma-
                         la città: sono questi alcuni dei servizi messi a disposizione dall’al-        linconico cielo di Amsterdam, sempre in grado di trasmettere mol-
                         bergo, oltre alle esposizioni, presentazioni, letture, proiezioni e           tissime emozioni a chi ha la fortuna di guardarlo.
                         concerti che organizza nelle parti comuni, al centro dell’edificio,           © RIPRODUZIONE RISERVATA                                            ■

                                                                                                  56
                                                                                             HOTEL
                                                                                              DOMANI
                                                                                      l u g l i o       2 0 1 1

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  • 1. Hotel di tendenza Lloyd Hotel & Cultural Embassy Un Concept N egli anni della Prima Guerra Mondiale uno dei porti più importanti dai quali gli emi- granti si imbarcavano sulle immense na- vi a vapore per affrontare la faticosa tra- Hotel ad versata dell’oceano della durata di diver- se settimane in cerca di miglior fortuna era quello di Amsterdam, dove i giganteschi magazzini chiamati come i Paesi di destinazione: Brasile, Panama, Argentina, Stati Uniti, testimoniano chiaramente ancora Amsterdam oggi la storia di quel doloroso periodo. Uno di questi magazzini era la sede della “De Kroninklijke Hol- landsche Lloyd” (KHL), allora una delle più importanti imprese di navigazione e proprietaria di alcune delle più grandi navi adi- bite al trasporto dei poverissimi passeggeri. La KHL, con l’obiet- tivo di differenziarsi dall’agguerrita concorrenza esercitata dalle Nel porto di Amsterdam l’albergo aperto nel altre imprese navali che operavano sulle stesse rotte, nel 1918 de- 1921 dalla compagnia di navigazione KHL cise di affidare all’architetto Evert Breman l’incarico di progetta- per ospitare gli emigranti in attesa di imbarco, re e costruire un albergo destinato a ospitare queste persone in attesa dell’imbarco, edificio nel quale potevano anche sbrigare le adibito poi a istituto penitenziario fino al 1989, adempienze sanitarie obbligatorie per imbarcarsi, accelerando in è diventato un hotel di tendenza. Oltre cinquanta questo modo i tempi della partenza. L’hotel, subito battezzato “Al- bergo degli Emigranti”, realizzato con la facciata in mattoni ca- designer e artisti hanno sperimentato idee nuove, ratteristica dello stile olandese del tempo con elementi Art Deco spesso azzardate, per ridare vita a un triste e richiami rinascimentali che contribuivano a conferirgli già al- lora una connotazione decisamente eclettica, apre le sue porte nel edificio di oltre 7000 mq trasformandolo in uno 1921. La sua imponenza fa immediatamente capire che si trattava degli alberghi più inusuali d’Europa di un edificio destinato a durare per l’eternità, anche se non per svolgere la sua funzione originaria, dato che l’emigrazione non è Federico Belloni, belloni@tsmconsulting-barcelona.com decollata come la KHL pensava, ragion per cui la stessa impresa 52 HOTEL DOMANI l u g l i o 2 0 1 1
  • 2. Il ristorante è un grande spazio aperto che include il bar/negozio dove si può acquistare cibo fatto in casa, oggettistica varia, lenzuola, asciugamani e persino i tavoli disegnati in esclusiva per il lloyd SCHEDA ALBErgo Lloyd Hotel & Cultural Embassy Oostelijke Handelskade 34 1019 BN Amsterdam Tel. +31 (0)20 561 3636 Fax + 31 (0)20 561 3600 post@lloydhotel.com www.lloydhotel.com Camere: 117 Ristoranti Meeting room: da 2 a 100 persone cessò poco dopo la sua attività dichiarando bancarotta. Durante la Seconda guerra Mondiale l’edificio venne trasformato dai tede- schi in una prigione, e tra il 1965 e il 1989 in istituto carcerario per i minorenni, anno nel quale la città di Amsterdam dona l’edi- ficio alla Spinoza Foundation, con lo scopo di affittare i suoi spazi agli artisti destinandolo così a spazio di creatività. Il concept Proprio nel 1989 la città di Amsterdam indice un concorso sulla base del quale decide di assegnare l’edificio a chi ne avrebbe fatto il miglior uso. L’imprenditrice Suzanne oxenaar e otto Nan, che ri- spettivamente ricoprono attualmente il ruolo di Direttore Artistico e Direttore generale dell’hotel, accettano la sfida di riconvertire l’e- dificio in albergo di lusso, affidando il progetto allo studio MVrDV
  • 3. Hotel di tendenza l’hotel è una fucina di rotterdam, fino ad allora semisconosciu- di eventi culturali: to. La decisione fu molto azzardata, e senza esposizioni, esagerare “con licenza di fallire”, visto che presentazioni, letture, proiezioni si trattava di una ex prigione abbandonata, e concerti vengono di uno studio di architettura senza esperien- organizzati nelle aree za nella riqualificazione di edifici antichi e comuni, spesso in collaborazione con i di uno staff operativo assolutamente entusia- numerosi artisti ospiti sta ma senza nessuna esperienza nel busi- ness del settore alberghiero. Ma nei fatti il Lloyd Hotel di Amsterdam, ridisegnato da MVrDV, nel 2004 si trasforma nel primo indirizzo di design nel cuore del oostelijk Havengebied, l’area orientale dei Docks, che ridefinisce completamente il concetto di lus- so, in un nuovo modo totalmente creativo. È assolutamente riduttivo chiamarlo Boutique Hotel, più adeguata quindi la definizione di Concept Hotel, anche perché alla sua realiz- zazione partecipano oltre cinquanta designer e artisti, che hanno sperimentato idee nuove e spesso azzardate per ridare vita a un tri- ste edificio di oltre settemila metri quadra- ti, trasformandolo in uno degli alberghi più inusuali d’Europa. Il lavoro di riconversione non si è infatti basato tanto sul cambiamen- to quanto sul rinnovamento, spalancando in senso metaforico le sue finestre e lasciando entrare leggerezza, ariosità, colori brillanti e un sacco di nuove idee fresche, una sor- ta di esorcismo culturale intrapreso in due direzioni opposte ma allo stesso tempo coe- renti: da un lato l’attenzione alle radici e al rispetto della sua continuità storica e fun- zionale, facendo rivivere lo spirito origina- rio dell’“Albergo degli Emigranti” e le sue successive trasformazioni, proiettandolo allo stesso tempo a un nuovo futuro, rendendolo le 117 camere, distribuite su sei piani, sono collegate con la hall attraverso un percorso fatto di un eccitante e un po’ misterioso intreccio tra spazi pubblici e privati 54 HOTEL DOMANI l u g l i o 2 0 1 1
  • 4. ideale per ospiti che hanno diverse definizioni di lusso. Un luogo dalle porte sempre aperte e dove tutti sono i benvenuti, dai resi- denti dell’area agli artisti in cerca di un posto dove incontrarsi e nel quale presentare le loro creazioni, così come gli uomini d’affa- ri in cerca di pace e tranquillità in un’atmosfera inusuale; un luo- go dove senti di essere ad Amsterdam e allo stesso tempo a casa tua, dove puoi incontrare persone con differenti idee, background culturale e status, con ognuna delle quali puoi socializzare e con- frontarti, degustare cibo locale di stagione ed entrare in contatto con attività ed esposizioni organizzate direttamente nell’albergo, così come con quelle che si svolgono in città. le camere Il Lloyd Hotel conta 117 camere distribuite su sei piani, tutte col- legate con la hall che si trova al centro dell’edificio attraverso un percorso da attraversare fatto di un eccitante e un po’ misterioso intreccio tra spazi pubblici e privati. Elemento particolare è la ca- tegoria delle camere, classificate da una a cinque stelle, studiate una per una con il preciso scopo di offrire agli ospiti diversi tipi di esperienze grazie al lavoro di architetti del calibro di Claudy Jongstra, Hella Jongerius, De Blazer, Mercel Wanders e richard Hutter, tanto per citarne alcuni, ognuno dei quali ha creato per- sonalmente molti dei pezzi dell’arredo così come i complementi. Le stanze cinque stelle, “Amazing”, sono ovviamente le migliori, e ognuna racchiude almeno una sorpresa in grado di stupire anche l’ospite più esperto. Una per esempio contiene un letto quadrato di quattro metri, ai piedi del quale è presente una vera altalena per far vivere all’ospite la “leggerezza dell’essere” che caratterizza la città olandese; un’altra ha un grande bagno con le pareti in fibra di vetro posizionato esattamente al centro, aiutando in questo mo- do chi varca la sua soglia a rompere gli stereotipi mentali ai qua- elemento particolare è li siamo abituati. In un’altra è presente una grande gabbia sospe- la categoria sa, dove venivano rinchiusi i prigionieri quando l’albergo aveva la delle camere, funzione di prigione, mentre in un’altra si può trovare una specie classificate da una a cinque di piccolo museo che richiama il periodo nel quale vi erano rin- stelle, studiate chiusi i giovani delinquenti, creando così un’antitesi tra i diversi una per una per ambienti che vi convivono. Insomma, ognuna delle stanze è stu- offrire agli ospiti diversi tipi di diata per non far mai dimenticare all’ospite di avervi soggiornato. esperienze Le camere a quattro stelle si chiamano “Exceptional”, così come il loro design. gli arredi ideati dai designer olandesi in stile mo- derno si amalgamano perfettamente con lo stile classico Anni ’20 dell’architetto De Bazel, che lascia una traccia del suo passaggio in ognuna di queste; inoltre, tutte godono di una splendida lumi- nosità grazie alle finestre alla francese che occupano una consi- stente porzione delle pareti. Passando alla categoria tre stelle si in- contrano le “remarkable”, caratterizzate dall’opera di artisti con- temporanei come richard Hutter, Ineke Hans e Tjalko Lokhorst, e dalla particolarità delle soluzioni di design scelte per le stanze da bagno, contraddistinte da colori brillanti e dalla presenza di vere e proprie sculture posizionate come complementi d’arredo. Le ca- mere due stelle, “Surprising”, tutte disegnate e arredate con gu- le camere sto e semplicità da Seyferth, si affacciano direttamente sui Docks. classificate una Questo designer ha lavorato anche alla realizzazione delle camere stella, senza bagno privato, sfruttano classificate una stella, della dimensione di soli sette metri quadra- perfettamente ti, sfruttando perfettamente il poco spazio a disposizione, e dise- il poco spazio a gnando appositamente un letto la cui parte bassa svolge la funzio- disposizione 55 HOTEL DOMANI l u g l i o 2 0 1 1
  • 5. Hotel di tendenza le diverse sale ne di contenitore, sostituendo in questo modo l’armadio, a questo anche in collaborazione con i numerosi artisti ospiti, che possono meeting consentono di organizzare punto superfluo. Allo stesso modo non è presente il bagno, che gli addirittura scegliere di presentare i loro lavori attraverso il cana- vari tipi di eventi: ospiti che scelgono questa categoria di camera condividono nella le televisivo interno. Tra le esposizioni spicca la Permanente inti- dalle riunioni di hall, dopo un piccolo percorso tra gli spazi comuni. Altro elemen- tolata “Lloyd History”, basata sull’eredità culturale dell’hotel, che lavoro alle feste di compleanno per to molto singolare presente in questa camera è l’illuminazione, ot- fa rivivere tutte le tappe della sua lunga storia. Il ristorante Snell bambini tenuta grazie a una lampada dalla base magnetica che si può po- è un grande spazio aperto realizzato in stile design, con grandi ta- sizionare in qualsiasi punto, grazie alla presenza una striscia di voli rettangolari che richiamano quelli usati molti anni prima dai materiale altrettanto magnetico applicata per tutto il suo perimetro. detenuti, disegnati da Liesbeth Mijnlieff in esclusiva per il Lloyd, sui quali ancora oggi gli ospiti mangiano insieme, sottolineando lo la cultural emBassy spirito di amicizia che si crea e che qui si concretizza nella condi- e glI altrI amBIentI visione delle esperienze gastronomiche. richard Hutter si è occu- Il Lloyd Hotel grazie alla sua Cultural Embassy dà una mano agli pato anche della miracolosa realizzazione del bar/negozio con food ospiti per utilizzare il più efficacemente possibile il tempo più o display all’interno dello stesso spazio occupato dal ristorante, cre- meno lungo a loro disposizione per fare nuove e ricche esperienze ando un ambiente ibrido molto arioso e innovativo. Da ogni punto all’insegna di arte e cultura. Consigli personalizzati, biglietti per del ristorante, guardando verso l’alto, lo sguardo può attraversare il teatro, suggerimenti per vivere fino in fondo l’offerta ludica del- tutti i sei piani dell’albergo per vedere l’enigmatico e un po’ ma- la città: sono questi alcuni dei servizi messi a disposizione dall’al- linconico cielo di Amsterdam, sempre in grado di trasmettere mol- bergo, oltre alle esposizioni, presentazioni, letture, proiezioni e tissime emozioni a chi ha la fortuna di guardarlo. concerti che organizza nelle parti comuni, al centro dell’edificio, © RIPRODUZIONE RISERVATA ■ 56 HOTEL DOMANI l u g l i o 2 0 1 1