1. Arcipelago 2011 – workshop
FILMWARE 2.0. Un altro audiovisivo è possibile
Roma, Giovedì 23 Giugno, ore 15.00, Multisala Intrastevere
Vicolo Moroni 3/a
L’evoluzione dei filmòidi: cinema e Rete nell’era dei social media.
Il termine filmòide è stato da noi coniato nell’ormai lontano 2000, in occasione dell’ottava
edizione del Festival.
Identificava, “profeticamente”, un ibrido tecnoaudiovisivo che anticipava gli oggetti
crossmediali e multiformato prodotti e diffusi oggi tramite la Rete e visualizzabili attraverso
una moltitudine di interfacce diverse, dagli schermi dei computer – desktop, notebook,
tablet – a quelli dei telefonini, dei videolettori portatili, delle console multimediali. Senza
dimenticare la televisione, ormai terminale “di Rete” grazie a strumenti come i set top box
e i nuovi tv set dotati di browser per navigare direttamente dal piccolo schermo, ormai
sempre più espanso.
Questo neologismo d’antan testimonia l’attenzione che da molti anni Arcipelago riserva
alle trasformazioni e alle sfide che il web, internet e le tecnologie di comunicazione e
condivisione pervasiva impongono al settore dell’audiovisivo.
Con il workshop di quest’anno vogliamo riprendere le fila del discorso, concentrandoci
sulla rivoluzione che le filosofie partecipative e collaborative originarie della Rete – esplose
definitivamente grazie ai social media e alle community online come Facebook – stanno
portando in ogni livello del mondo dell’entertainment.
Dopo la democratizzazione delle tecnologie di ripresa e quindi della creazione dei
contenuti audiovisivi – iniziata negli anni ’80 con l’avvento del VHS e del Video8 e
proseguita con il DV, le memorie flash, l’alta definizione, le reflex Full HD e il 3D alla
portata di tutti – l’altro punto di svolta dell’ultimo decennio è la possibilità, per le masse, di
pubblicare e distribuire quei contenuti in maniera immediata e a livello globale. Il
“fenomeno” YouTube è, in questo senso, e fino a prova contraria, il paradigma e lo
standard: una “piattaforma di ingegneri” che ha saputo mettere a disposizione dell'utente-
autore un nuovo modello di business, in grado di generare utili attingendoli alla pubblicità e
basato sulla “produzione dal basso” e la “distribuzione virale” di – appunto – filmòidi.
È dunque in atto una ridefinizione sia dell’”oggetto filmico” che del pubblico: una
moltiplicazione di forme e di possibilità di fruizione dei contenuti audiovisivi emerge
attraverso la simbiosi con uno spettatore non più soggetto passivo ma creatore e
rimanipolatore – attraverso pratiche come il mashup e il remix – dell’opera originale, già di
per sé “liquida” e distribuita.
Non esistono più modelli standard di produzione, e le differenti fasi di creazione di
un’opera (ideazione, sviluppo, produzione, marketing, distribuzione, vendita) che fino ad
oggi erano successive l’una all’altra, tendono a sovrapporsi.
Il pubblico da consumatore diventa collaboratore: è attivo, ha nuovi poteri. Non è più
chiamato solo a esprimere giudizi, ma a decidere, di volta e volta:
2. quando, dove e come fruire di un’opera
se contribuire alla sua ideazione e creazione
se contribuire alla sua diffusione
se partecipare attivamente alla produzione
se contribuire finanziariamente alla sua realizzazione.
È il pubblico stesso che – coinvolto in un progetto – a sua volta coinvolge nuovo pubblico
attraverso i social media, costruendo una rete fortissima perché spontanea e basata sulla
scelta personale. I diversi pubblici si organizzano in comunità, come scrive Michel Reilhac,
Direttore di Arte France Cinéma: “Audience can invent itself”.
Durante il workshop, Emiliana De Blasio e Paolo Peverini, docenti della Luiss e autori del
libro “Open Cinema: Scenari di visione cinematografica negli anni '10” ci parleranno
appunto di questi “pubblici creativi” e delle forme di riscrittura dei contenuti audiovisivi;
Deborah De Angelis, avvocato e membro del direttivo italiano “Creative Commons”
illustrerà le licenze che permettono, anche nel mondo del cinema, di distribuire opere in
maniera nuova e aperta.
Fabrizio Mosca, produttore cinematografico (I cento passi, Nuovomondo, Una vita
tranquilla) introdurrà invece Cineama, una piattaforma online che sperimenterà nuovi
modelli di creazione, produzione e distribuzione cinematografia basati sul crowdsourcing e
sul crowdfunding. Il giovane team di Cineama, composto da Tania Innamorati
(responsabile della comunicazione), Antonio Badalamenti (CEO), Federico Bo
(responsabile IT) e Irene Cassarino (responsabile sviluppo) illustreranno nel dettaglio il
progetto e la piattaforma. A Monica Repetto e Giusto Toni spetterà invece il compito di
tracciare un primo bilancio di un anno di attività di OnTheDocks, la piattaforma online
dedicata alla distribuzione del “cinema del reale”: documentari e corti in video on demand.
Interventi:
Emiliana De Blasio - Paolo Peverini: Cinema e Web 2.0: Downloading, uploading,
collaborazione.
Deborah De Angelis: Creative Commons. Un approccio collaborativo alla creazione,
produzione e distribuzione di un film.
Fabrizio Mosca: Introduzione a Cineama, la piattaforma per il cinema “love cost”.
Tania Innamorati, Antonio Badalamenti, Federico Bo, Irene Cassarino: Cineama, una
piattaforma “social” per creare, produrre e distribuire film indipendenti.
Monica Repetto, Giusto Toni: OnTheDocks, indipendenti nel VOD. Il cinema del reale
oltre la coda lunga.