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Adozione variante PG: la posizione dei Popolari e Democratici per Coccaglio dalla dichiarazione di voto del capogruppo Claudio Rossi della lista Popolari e Democratici per Coccaglio in occasione della adozione in Consiglio Comunale della variante al PGT avvenuta in data 22.6.2011. 				     L’intero intervento: http://percoccaglio.blogspot.com/p/adozione-pgt.html 1
RISENTIMENTO??? Vorremmo rassicurare il sindaco, dopo aver letto la sua dichiarazione su un periodico locale del 3 giugno scorso, che i Popolari e Democratici per Coccaglio non sono carichi di astio e risentimento verso nessuno … Preoccupa però che qualcuno scambi il semplice disaccordo, magari anche totale e profondo, con  l’astio o il risentimento, e che quindi possa reagire al disaccordo con odio e risentimento. Gli oltre 1000 coccagliesiche hanno firmato la petizione del Comitato per la difesa della zona pedemontana, e quelli che lo firmeranno in futuro, con la loro firma non esprimono astio e risentimento, ma semplicemente e democraticamente il desiderio e la richiesta di non edificare un’area. 2
Gli obiettivi del PGT vigente Quando nel 2007 la Giunta Lotta presentò il documento programmatico per il nuovo Piano di Governo del Territorio, individuò otto obiettivi:  la realizzazione di un Piano condiviso la tutela e la promozione del paesaggio il miglioramento della qualità del patrimonio residenziale la riqualificazione delle connessioni (strade e viabilità) la qualità del sistema dei servizi lo sviluppo controllato delle attività economiche presenti sul territorio la costruzione del piano a partire dagli aspetti ambientali la scelta di politiche urbanistiche non discriminatorie. 3
Vera condivisione (2006-8) Per quanto riguarda la condivisione del Piano, furono convocate 5 assemblee pubbliche preliminari (ottobre 2006- giugno 2007) si convocò un consiglio comunale aperto per approvare le linee programmatiche sopra citate si presentarono gli obiettivi alle forze economiche e sociali in assemblee pubbliche si convocarono le consulte in seduta pubblica per presentare una bozza (aprile 2008) si tennero nove riunioni dei tavoli tematici, cui potevano iscriversi i cittadini e le forze politiche (maggio 2008) si lavorò con alcune classi della scuola media.Al termine di questi lavori, si tenne una assemblea pubblica per l’illustrazione del Piano (giugno 2008) e contestualmente venne pubblicato sul sito internet del Comune il PGT, che venne adottato dal Consiglio Comunale nel settembre 2008, dopo circa due anni dalle prime assemblee. Dopo le osservazioni dei cittadini, il Piano fu approvato definitivamente 5 mesi dopo (febbraio 2009). 4
Vera condivisione (2006-8) 5
Oggi? Tutto già scritto - prima da “Linea diretta” dic. 2010 Questa amministrazione, per una variante che “ridefinisce in modo sostanziale l’assetto urbanistico comunale” (pg.  7 della relazione tecnica al Documento di Piano), ha convocato due assemblee in tutto, pubblicando i manifesti pochissimi giorni prima, e presentando, già al primo incontro, un Piano preconfezionato, senza alcuna reale possibilità di partecipazione, con scelte già scritte sui giornalini comunali di qualche mese fa. 6
Prima – ma non nel programma! Su alcune scelte non sono d’accordo nemmeno gli elettori, comunque una minoranza, che hanno votato questa giunta. Infatti non stavano nel programma elettorale di Coccaglio delle Libertà qui sotto mostrato. 7
VAS L’ineffabile autorità competente per la VAS, architetto Piccitto, scrive nel parere motivato alla VAS, rispondendo ad una nostra osservazione, che in merito alla partecipazione si è rispettato quanto previsto dagli indirizzi regionali: la prova sarebbe costituita dal fatto che la partecipazione alle due assemblee è stata numerosa, così come numerose sono state le osservazioni alla Vas… …anche i bambini hanno capito che il numero di partecipanti ed il numero di osservazioni è direttamente proporzionale a quanto state combinando ed inversamente proporzionale al grado di coinvolgimento della cittadinanza. La Circolare della Regione Lombardia del 14/12/2010 sull’applicazione della VAS recita: ”L’informazione e la consultazione … del pubblico sono aspetti rilevanti e indispensabili del procedimento di Vas. … ad esempio tramite questionari, forum on line, forum pubblici, incontri tematici, workshop, ecc.”. Esattamente tutto ciò che non avete fatto. 8
SE VI NASCONDETE ADESSO, DOVRETE NASCONDERVIPER SEMPRE? DI COSA AVETE PAURA? Abbiamo poi ricevuto il materiale della variante del PGT  da appena cinque giorni (contando anche sabato e domenica), su CD, lo abbiamo stampato per conto nostro e abbiamo cercato di capirlo, nei limiti del tempo concesso. Questo per ribadire quanto rispetto avete per le minoranze. Ve lo abbiamo già chiesto, ma ve lo richiediamo: se ritenete di fare cose importanti, per il bene della comunità, che passeranno alla storia di Coccaglio, di che cosa avete paura? Di qualche incontro, di qualche domanda, di qualche critica in più? Se non nella storia, fate ormai parte della cronaca di Coccaglio, i vostri atti incideranno sul territorio e saranno ascrivibili a voi. Ne renderete conto per sempre: non vale la pena essere chiari sin da ora? 9
TAVOLI SI’, MA CON I PROPRIETARI da “Linea diretta” dic. 2010 Sempre a riprova del grado di coinvolgimento dei cittadini, oltre che della vostra correttezza trasparenza, dobbiamo aggiungere che, su “Linea Diretta” (slide 5) e anche negli incontri pubblici avete più volte ribadito che gli accordi coi proprietari delle aree sono già in fase di ultimazione: se prima avevamo qualche dubbio, adesso abbiamo qualche certezza, che potrebbe tornarci utile in altre sedi. 10
IL PGT VIGENTE DELLA GIUNTA LOTTA 11
IL PGT VIGENTE DELLA GIUNTA LOTTA Proprio per dare priorità alla tutela e promozione del paesaggio, nel vigente PGT le aree edificabili sono state tutte individuate nella zona di Via Viassola, a Sud della ferrovia, al fine di mantenere l’abitato compatto, di “suturare” il quartiere esistente, privo di fognature e servizi e per evitare ulteriori espansioni verso Cologne e sotto il monte. Certo c’è l’elettrodotto, c’è la ferrovia, ci sono gli allevamenti: ma ci sono anche le fasce di rispetto, le distanze di sicurezza, le mitigazioni ambientali.  Il Piano Regionale e Provinciale prevedono, tra le altre cose, di evitare il congiungimento degli abitati dei paesi, di preservare quelle aree vicine all’abitato che hanno funzione paesaggistica e di identità territoriale, di equilibrio tra edificato e spazi aperti e di presidio ambientale. Il Piano Provinciale (approvato il 21/04/2004), qualifica l’area posta tra Via Cossandi e Via San Pietro come area di elevato valore percettivo, che svolge un ruolo essenziale per la salvaguardia di quadri paesaggistici di elevata significatività, e come corridoio ecologico e di alto valore agroforestale, oltre che area di produzione del Franciacorta. 12
IL PTCP PROVINCIALE Per la Provincia, gli ambiti di elevato valore percettivo sono “gli ambiti che per rapporto di reciprocità percettiva, per le relazioni di natura storico-culturale o ambientale, costituiscono quadri paesistici caratterizzati da omogeneità di insieme, spesso sovra comunali, e pertanto richiedono una specifica tutela dell’integrità e della fruizione visiva … Sono compresi … i “luoghi dell’identità”.  In questi ambiti il Piano prevede il mantenimento dell’immagine originaria ed unitaria del quadro paesistico, attraverso un uso del suolo agronomico, prevede di evitare le attività e le trasformazioni che alterino i caratteri geomorfologici, vegetazionali e di percezione visiva, prevede di garantire la percezioni visiva dei quadri paesistici dai sentieri, dalle rogge, dalle strade e dalle aree che le contornano, prevede di evitare la costruzione di nuovi manufatti edilizi isolati, fatta eccezione per quelli strettamente necessari per la fruizione dei quadri paesistici.   13
LA SVARIANTE DELLA GIUNTA CLARETTI Ora, le aree di espansione residenziale individuate dalla Giunta Claretti coinvolgono in gran parte (verso Cologne, a nord e a sud di Via San Pietro) proprio questi ambiti, che per di più, nella variante  al PTCP adottata a marzo 2009, vengono inseriti negli ambiti agricoli strategici, ambiti aventi caratteristiche similari a quelle appena citate e con vincolo di inedificabilità. Come mai questa variante al PTCP adottata a marzo 2009 sembra non esistere né nel PGT né nella VAS e nemmeno nel parere alla Vas dato dalla Provincia? 14
INCOERENZA, DILETTANTISMO O TATTICA? Nel settembre 2009 la Giunta Claretti, appena insediata,  ha presentato alla Provincia due osservazioni alla variante al PTCP; la prima, facendo propria una proposta del Consorzio per la Tutela del Franciacorta,che in sintesi ritiene che il distretto rurale della Franciacorta, alla stregua del modello di articolazione del sistema rurale-paesistico-ambientale prospettato dal PTR, meriti di essere individuato nel PTCP (adottato in variante) come specifico e distinto “Ambito destinato ad attività agricola di interesse strategico” nonché come “autonomo Ambito di valenza paesistica, e quindi meriti di essere posto ad oggetto di una sua propria disciplina integrata, urbanistica e di tutela paesaggistica, onde valorizzare al meglio la sua “immagine”, le sue peculiarità ed i suoi pregi non comuni. La seconda osservazione, che contraddice la prima, riguardava proprio l’area sottomonte: la Giunta ha chiesto di toglierla dagli ambiti agricoli strategici per potervi realizzare un polo scolastico, motivando che l’area agricola è posta a ridossi dell’abitato e quindi interferisce con aree già urbanizzate ed è incolta. Notate bene, non si cita l’edificazione a fini residenziali ma solo la scuola. 15
I POP.DEM. AVEVANO LA VISTA LUNGA… Abbiamo, come Popolari e Democratici per Coccaglio, scritto alla Provincia ad ottobre del 2009 chiedendo ovviamente di accogliere l’osservazione n. 1 e di respingere l’osservazione n. 2, ed abbiamo allegato e anche esposto in Piazza, sempre a ottobre 2009, alcune tavole, con simulazioni di edifici posti a 5 metri dalla pista ciclabile e con altezza di 6 metri; 16
I POP.DEM. AVEVANO LA VISTA LUNGA… il sindaco ha risposto su un periodo locale che erano tutte bugie;  infatti avevamo sbagliato di poco, ma in difetto, perché l’altezza massima sarà di 7 metri. 17
I POP.DEM. AVEVANO LA VISTA LUNGA… Per di più queste aree, su San Pietro e verso Cologne sulla statale (non è ben chiaro se quest’ultima abbia problemi di distanze da un allevamento avicolo), sfrangiano ulteriormente il paese, e sono più lontane dal Municipio e dalla Chiesa, quindi dal centro del paese, rispetto alle aree del PGT vigente. Insomma, si baratta il Monte Orfano con le interferenze dell’elettrodotto, come se appunto non ci fossero le fasce di rispetto e le possibili mitigazioni ambientali, o come se gli elettrodotti non si possano interrare 18
ARTIGIANI E P.M.I.DICOCCAGLIO? SI ATTACCHINO AL TRAM da “Linea diretta” dic. 2010 Per lo sviluppo controllato delle attività economiche presenti sul territorio la Giunta Lotta aveva individuato il completamento dell’area artigianale Sud, verso Via Castrezzato. Essa sarebbe dovuta bastare almeno per i prossimi dieci anni, anche per non snaturare il nostro paese e la campagna. Ma la Giunta Claretti cosa fa? Prima approva in fretta e furia, l’intera lottizzazione artigianale Valenca, combinando tali “casini” con le carte da pregiudicarne la legittimità (ma qui apriremmo un capitolo spinosissimo) e  poi scrive su “Linea Diretta” e dichiara in consiglio comunale che non vi sarebbero state nel PGT altre aree produttive. 19
ARTIGIANI E P.M.I.DICOCCAGLIO? SI ATTACCHINO AL TRAM Scopriamo invece che vi sarà un’altra area produttiva verso Chiari (indicata con il numero 6), inserita senza alcuna logica né urbanistica né di altro tipo. Qualora non bastasse, vi sarà un’altra area ancora destinata ad impianti tecnologici privati. Perché proprio lì, chi è il proprietario dell’area, perché non andava bene la lottizzazione Valenca? Altro che coerenza e risparmio del territorio. 20 Area “mimetizzata” per impianti
SERVIZI? A CHE SERVONO? Rispetto ai servizi, la Giunta Lotta, oltre ad individuare l’area per la scuola media nella zona residenziale Sud(anche per qualificare maggiormente quel quartiere),  aveva destinato l’area delle Magnolie a verde pubblico (per unirla al Parco Comunale) e mantenuto a servizi pubblici l’area dell’ex scuola materna (per fare il centro civico) e l’area dell’attuale scuola media (per eventuale ampliamento del Comune e per  le sedi delle associazioni).  Tutte aree che la Variante ora destina a residenza. Senza dichiarare che le aree a servizi pubblici diminuiscono, e che le concentrate in buona parte lontano dal centro, sotto monte: polo scolastico (o sedicente tale), polo culturale, polo sportivo (un palazzetto e due palestre nello stesso quartiere, con tutti gli altri quartieri che ne restano privi). Mancherebbe solo il polo/ centro commerciale, e poi avremmo fatto tombola. 21
LA DOMANDA DELLE CENTO PISTOLE Dove è la nuova tavola di conteggio degli standard per abitante? perché date i numeri  a pg. 14 e 15 della Relazione tecnica al Documento di Piano, dove si parla di dotazione di servizi pubblici di 40,18 mq/abitante? 22
DOPO LA FINANZA, L’URBANISTICA CREATIVA Il bello è che volete farci credere che risparmiate il territorio. Se guardiamo il prospetto a pg. 14 della Relazione tecnica al Documento di Piano, leggiamo che il PGT vigente “consumerebbe” 193.870 mq., la variante 145.855 mq.. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo correggere la prima cifra togliendo l’area a verde pubblico di 5.530 mq., ed aggiungere alla seconda cifra il consumo di territorio relativo all’area ad impianti tecnologici privati (D4) di circa 32.000 mq.. Così facendo risulta che il PGT vigente “consumerebbe” 188.340 mq., la variante invece 177.855 mq. Quindi il consumo di suolo è pressoché identico. Ma il dato numerico è un po’ asettico e neutro, perché bisognerebbe sottolineare che dal punto di vista ecologico, ambientale, paesaggistico, verrebbe da dire qualitativo, un’area non vale l’altra, quindi anche dal punto di vista del consumo di suolo, se volessimo dare un minimo di peso anche al paesaggio, voi consumate molto più suolo rispetto al PGT vigente. 23
MOLTI METRI QUADRI PER POCHI ABITANTI Comunque, anche ad asettica e sostanziale parità di suolo consumato, il PGT vigente insedierebbe circa 180.000 mc., la variante circa 120.000 mc., cioè il 50% in meno.  In realtà dovremmo aggiungere la cubatura della vecchia scuola materna e dell’attuale scuola media; in ogni caso una minor cubatura a parità di superficie consumata significa complessivamente maggior consumo di superficie di territorio. 24
GRAZIE PER AVERCI DATO RAGIONE… Accogliamo con piacere la modifica al Documento di Piano, dove si prevede una fase nei primi 5 anni e un’altra nei successivi cinque. E’ scritta male, ma implicitamente ci dà ragione rispetto alle obiezioni che abbiamo sollevato, da ultimo nelle osservazioni alla Vas: bisognerebbe spiegarlo anche all’architetto Piccitto, che continua a ragionare in termini di 5 anni e non è riuscito a trovare, a pagina 28 della relazione del vigente Documento di Piano, la previsione di realizzazione stimata in dieci anni.   25
LA CASA: UN AFFARE “PRIVATO” La vostra politica della Casa è quella che chiamate impropriamente “libero mercato” non accorgendovi, o forse sì, che in questo modo non fate altro che favorire la speculazione e l’innalzamento dei prezzi dei terreni e delle case, non permettendo l’accesso al bene casa di proprietà ad una fascia della popolazione. Infatti in questa variante non c’è un accenno, neanche minimo, all’edilizia convenzionata o economico-popolare che in passato, grazie ai costi contenuti delle aree, ha favorito l’accesso alla casa di molti cittadini con l’azione di cooperative, piccole imprese, singoli privati. L’edilizia residenziale pubblica è citata solo all’art. 13 delle norme del Documento di Piano, ed è solo eventuale, prima che qualcuno possa pensare la vogliate fare davvero. 26
PIANIFICAZIONE DEVASTAZIONE URBANISTICA Quindi  la nuova filosofia è una cementificazione a macchia di leopardo, ovvero, in sostanza, non esiste una filosofia urbanistica: altro che ricomposizione dei margini urbani. Quando è così, è chiaro che è molto elevato il rischio di correre dietro agli interessi particolari dei singoli e di subire le pressioni dei proprietari delle aree. 27
MOLTI AFFARI, MA PER POCHI Come abbiamo già scritto: molti affari ma per pochi. L’obiettivo sembra essere: consumare e svendere il territorio per finanziare le opere pubbliche che avete in mente, introitare le monetizzazioni delle compensazioni e gli oneri di urbanizzazione, il tutto riducendo la vera dotazione di servizi pubblici per abitante. Le entrate dovrebbero essere un mezzo per la politica del Comune e invece ora sono diventate un fine.  Prima ci si dovrebbe chiedere: cosa serve al Comune? Quante case? Quali servizi? E dove? Il resto dovrebbero essere una conseguenza, non la premessa. 28
UN LAVORO DI DECENNI BUTTATO VIA La mancata visione complessiva della crescita rischia di vanificare il lavoro compiuto di riorganizzazione dello sviluppo urbanistico caotico degli anni ‘70. Se andate sul monte Orfano e dal bel poggio del convento dell’Annunciata guardate Coccaglio, vedrete che attorno alla piazza Marenzio, Coccaglio è cresciuto armonicamente. Il quartiere degli Orti con la lottizzazione Sud ha unito via Castrezzato e via per Chiari dotando tutta la zona di servizi, parchi, verde etc. Tutto perché sono stati detti i no che andavano detti senza guardare in faccia a nessuno. 29
UN LAVORO DI DECENNI BUTTATO VIA Indicate la lottizzazione Suardi  come scempio della zona pedemontana consentito da chi vi ha preceduti. Dimenticate però di dire che: La zona era inserita nel PRG già vent’anni fa. L’area è circondata da abitazioni su tutti i lati, compreso il lato Nord.  In quella zona si è costruito anche sul monte (oltre la roggia): chi è riuscito poi ad impedire ulteriori scempi nel corso degli anni settanta col PRG, nel quale per la prima volta non si pensava solo a proprietari delle aree e alle ville sotto e sopra il monte, ma anche ai servizi pubblici e all’edilizia economico-popolare? Ma ammesso e non concesso che quello sarà uno scempio, per questo vi sentite autorizzati a compierne uno peggiore?  Quale è la logica? 30
IN DETTAGLIO: LA VAS La Valutazione Ambientale Strategica (slide 15, pagine 10, 17, 19, 21, 23, ecc.), per la quale abbiamo presentato una decina di osservazioni, è costruita proprio per simulare falsi obiettivi (sfrangiamento dell’abitato, accessibilità ai servizi pubblici), obiettivi che comunque non vengono nemmeno raggiunti, poiché le aree sotto monte e verso Cologne, l’abbiamo già detto, sono più distanti dal centro rispetto alle aree del PGT vigente.  L’unica mitigazione prevista dalla Vas per la zona pedemontana sarebbe proprio: l’applicazione delle NTA del Piano paesistico comunale; ma esse, fino a questa sera, prevedono che in questa zona a sensibilità paesistica alta (art. 28 norme del Piano delle regole) “sono escluse nuove costruzioni quando compromettono le qualità ambientali, i coni visuali ed in genere le qualità paesistiche dei luoghi”; 31
IN DETTAGLIO: LA VAS da domani non sarà più così, ma ci dovremo accontentare di un Piano Paesistico di Contesto che ci dimostrerà, come dice testualmente la VAS  in tema di paesaggio, nell’allegato 1 alla valutazione finale: che “le nuove espansioni previste dal PGT avvengono in contiguità all’urbanizzato attuale e non interferiscono con gli elementi oggetto di tutela”, e quindi che  per il paesaggio “non si prevedono modificazioni rispetto al quadro attuale”, e ci dimostrerà, come si dice nel parere motivato della VAS, che “la definizione di area pedemontana rimanda a contesti che, anche dal punto di vista dell’acclività, rimandano al rilievo, cosa che è da escludersi nella zona qui richiamata, che va intesa come pedemontana solo perché posta nelle vicinanze del rilievo del Monte Orfano”. 32
IN DETTAGLIO: LA VAS In merito alla VAS, sottolineiamo che il parere motivato non elenca e non descrive ( e nemmeno contro deduce) il parere di ASL, ARPA e  Provincia di Brescia alla VAS, come dagli stessi Enti richiesto. L’ARPA, come è scritto anche in una osservazione sia nostra che del Comitato, sostiene che, in coerenza con l’obiettivo di non realizzare la scuola in prossimità della ferrovia, ritiene di non condividere l’individuazione  di un ambito residenziale in prossimità della stessa, per evidenti motivi, sia riguardo alle Magnolie che riguardo all’area a Sud del sottopasso. Abbiamo poi avuto l’impressione che la Provincia di Brescia non abbia voluto entrate troppo nel merito di alcune problematiche della VAS, e quando lo ha fatto non ha potuto evitare di avvicinarsi alle nostre posizioni. Tralasciamo l’ASL, che ha scritto poche righe: della serie “io non c’ero, ma se c’ero dormivo”. 33
LE RISPOSTE – A NOI ED AL COMITATO Vi risparmiamo anche tutte le esilaranti controdeduzioni alle osservazioni nostre e del Comitato alla VAS; mi limito a rilevare che per l’Autorità competente: la Franciacorta sono solo i vigneti e nient’altro,  e la rete ecologica e l’ecosistema non ci riguardano,  la visuale del Monte e dei vigneti rimane immutata, guardandola dagli assi viari maggiori. non è vero che il traffico presso le scuole è congestionato, né che col sedicente polo scolastico aumenta il traffico… perché le diverse scuole hanno orari diversi, però il polo si fa per l’ottimizzazione del trasporto pubblico e privato e per ottimizzare la vicinanza degli edifici scolastici (500 metri tra scuole elementari e future medie). 34
SUGGERITORI OCCULTI “FANTASMA” Per finire, stigmatizziamo il tentativo maldestro e arrogante del Sindaco e di questa maggioranza di far credere che dietro il Comitato per la difesa della zona pedemontana si nascondano suggeritori occulti. Ne abbiamo avuto esperienze concreta anche in questi giorni coi referendum:  i Comitati pro o contro l’acqua pubblica o il nucleare si muovono indipendentemente dai partiti. Quindi, molto più semplicemente e democraticamente rispetto a quanto insinuano i nostri personaggi, noi  condividiamo le ragioni del Comitato e  sosteniamo,  nelle sedi istituzionali quale è anche questa, la richiesta del Comitato stesso di mantenere  non edificabile l’area ai piedi del Monte Orfano. 35
I MANIFESTI: DUE PESI E DUE MISURE Sono ancora affissi alla bacheche del Comune  i manifesti di Coccaglio delle Libertà: cogliamo l’occasione per chiedere al Sindaco come mai quei manifesti politici sono lì affissi ed in nostri per l’assemblea pubblica sul PGT invece non sono stati affissi sulle bacheche del Comune: di una cosa siamo certi, e cioè che non succederà mai più, perché, se non provvederà ad affiggerli chi ha il dovere di farlo, provvederemo noi, e attenderemo  con ansia la sanzione per l’affissione abusiva. 36
I MANIFESTI: DUE PESI E DUE MISURE Per tornare ai manifesti, in essi  escludete  categoricamente la volontà di intervenire ulteriormente nella zona sottomonte. Ma su “Linea Diretta” di Giugno 2010 scrivete che volete lo “sviluppo residenziale rivolto verso il Monte Orfano, cornice di naturale bellezza, che rende piacevole ed armonioso abitare alle sue pendici”. Come ben sappiamo tutti, e come anche adesso sta avvenendo, il PGT è modificabile in qualunque momento; mettiamo insieme le due cose: anche i bambini ci arrivano, ma comunque a buon intenditor poche parole …  da “Linea diretta”giugno 2010 37

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La posizione dei Popolari e Democratici di COCCAGLIO sull'adozione della variante al PGT

  • 1. Adozione variante PG: la posizione dei Popolari e Democratici per Coccaglio dalla dichiarazione di voto del capogruppo Claudio Rossi della lista Popolari e Democratici per Coccaglio in occasione della adozione in Consiglio Comunale della variante al PGT avvenuta in data 22.6.2011. L’intero intervento: http://percoccaglio.blogspot.com/p/adozione-pgt.html 1
  • 2. RISENTIMENTO??? Vorremmo rassicurare il sindaco, dopo aver letto la sua dichiarazione su un periodico locale del 3 giugno scorso, che i Popolari e Democratici per Coccaglio non sono carichi di astio e risentimento verso nessuno … Preoccupa però che qualcuno scambi il semplice disaccordo, magari anche totale e profondo, con l’astio o il risentimento, e che quindi possa reagire al disaccordo con odio e risentimento. Gli oltre 1000 coccagliesiche hanno firmato la petizione del Comitato per la difesa della zona pedemontana, e quelli che lo firmeranno in futuro, con la loro firma non esprimono astio e risentimento, ma semplicemente e democraticamente il desiderio e la richiesta di non edificare un’area. 2
  • 3. Gli obiettivi del PGT vigente Quando nel 2007 la Giunta Lotta presentò il documento programmatico per il nuovo Piano di Governo del Territorio, individuò otto obiettivi: la realizzazione di un Piano condiviso la tutela e la promozione del paesaggio il miglioramento della qualità del patrimonio residenziale la riqualificazione delle connessioni (strade e viabilità) la qualità del sistema dei servizi lo sviluppo controllato delle attività economiche presenti sul territorio la costruzione del piano a partire dagli aspetti ambientali la scelta di politiche urbanistiche non discriminatorie. 3
  • 4. Vera condivisione (2006-8) Per quanto riguarda la condivisione del Piano, furono convocate 5 assemblee pubbliche preliminari (ottobre 2006- giugno 2007) si convocò un consiglio comunale aperto per approvare le linee programmatiche sopra citate si presentarono gli obiettivi alle forze economiche e sociali in assemblee pubbliche si convocarono le consulte in seduta pubblica per presentare una bozza (aprile 2008) si tennero nove riunioni dei tavoli tematici, cui potevano iscriversi i cittadini e le forze politiche (maggio 2008) si lavorò con alcune classi della scuola media.Al termine di questi lavori, si tenne una assemblea pubblica per l’illustrazione del Piano (giugno 2008) e contestualmente venne pubblicato sul sito internet del Comune il PGT, che venne adottato dal Consiglio Comunale nel settembre 2008, dopo circa due anni dalle prime assemblee. Dopo le osservazioni dei cittadini, il Piano fu approvato definitivamente 5 mesi dopo (febbraio 2009). 4
  • 6. Oggi? Tutto già scritto - prima da “Linea diretta” dic. 2010 Questa amministrazione, per una variante che “ridefinisce in modo sostanziale l’assetto urbanistico comunale” (pg. 7 della relazione tecnica al Documento di Piano), ha convocato due assemblee in tutto, pubblicando i manifesti pochissimi giorni prima, e presentando, già al primo incontro, un Piano preconfezionato, senza alcuna reale possibilità di partecipazione, con scelte già scritte sui giornalini comunali di qualche mese fa. 6
  • 7. Prima – ma non nel programma! Su alcune scelte non sono d’accordo nemmeno gli elettori, comunque una minoranza, che hanno votato questa giunta. Infatti non stavano nel programma elettorale di Coccaglio delle Libertà qui sotto mostrato. 7
  • 8. VAS L’ineffabile autorità competente per la VAS, architetto Piccitto, scrive nel parere motivato alla VAS, rispondendo ad una nostra osservazione, che in merito alla partecipazione si è rispettato quanto previsto dagli indirizzi regionali: la prova sarebbe costituita dal fatto che la partecipazione alle due assemblee è stata numerosa, così come numerose sono state le osservazioni alla Vas… …anche i bambini hanno capito che il numero di partecipanti ed il numero di osservazioni è direttamente proporzionale a quanto state combinando ed inversamente proporzionale al grado di coinvolgimento della cittadinanza. La Circolare della Regione Lombardia del 14/12/2010 sull’applicazione della VAS recita: ”L’informazione e la consultazione … del pubblico sono aspetti rilevanti e indispensabili del procedimento di Vas. … ad esempio tramite questionari, forum on line, forum pubblici, incontri tematici, workshop, ecc.”. Esattamente tutto ciò che non avete fatto. 8
  • 9. SE VI NASCONDETE ADESSO, DOVRETE NASCONDERVIPER SEMPRE? DI COSA AVETE PAURA? Abbiamo poi ricevuto il materiale della variante del PGT da appena cinque giorni (contando anche sabato e domenica), su CD, lo abbiamo stampato per conto nostro e abbiamo cercato di capirlo, nei limiti del tempo concesso. Questo per ribadire quanto rispetto avete per le minoranze. Ve lo abbiamo già chiesto, ma ve lo richiediamo: se ritenete di fare cose importanti, per il bene della comunità, che passeranno alla storia di Coccaglio, di che cosa avete paura? Di qualche incontro, di qualche domanda, di qualche critica in più? Se non nella storia, fate ormai parte della cronaca di Coccaglio, i vostri atti incideranno sul territorio e saranno ascrivibili a voi. Ne renderete conto per sempre: non vale la pena essere chiari sin da ora? 9
  • 10. TAVOLI SI’, MA CON I PROPRIETARI da “Linea diretta” dic. 2010 Sempre a riprova del grado di coinvolgimento dei cittadini, oltre che della vostra correttezza trasparenza, dobbiamo aggiungere che, su “Linea Diretta” (slide 5) e anche negli incontri pubblici avete più volte ribadito che gli accordi coi proprietari delle aree sono già in fase di ultimazione: se prima avevamo qualche dubbio, adesso abbiamo qualche certezza, che potrebbe tornarci utile in altre sedi. 10
  • 11. IL PGT VIGENTE DELLA GIUNTA LOTTA 11
  • 12. IL PGT VIGENTE DELLA GIUNTA LOTTA Proprio per dare priorità alla tutela e promozione del paesaggio, nel vigente PGT le aree edificabili sono state tutte individuate nella zona di Via Viassola, a Sud della ferrovia, al fine di mantenere l’abitato compatto, di “suturare” il quartiere esistente, privo di fognature e servizi e per evitare ulteriori espansioni verso Cologne e sotto il monte. Certo c’è l’elettrodotto, c’è la ferrovia, ci sono gli allevamenti: ma ci sono anche le fasce di rispetto, le distanze di sicurezza, le mitigazioni ambientali. Il Piano Regionale e Provinciale prevedono, tra le altre cose, di evitare il congiungimento degli abitati dei paesi, di preservare quelle aree vicine all’abitato che hanno funzione paesaggistica e di identità territoriale, di equilibrio tra edificato e spazi aperti e di presidio ambientale. Il Piano Provinciale (approvato il 21/04/2004), qualifica l’area posta tra Via Cossandi e Via San Pietro come area di elevato valore percettivo, che svolge un ruolo essenziale per la salvaguardia di quadri paesaggistici di elevata significatività, e come corridoio ecologico e di alto valore agroforestale, oltre che area di produzione del Franciacorta. 12
  • 13. IL PTCP PROVINCIALE Per la Provincia, gli ambiti di elevato valore percettivo sono “gli ambiti che per rapporto di reciprocità percettiva, per le relazioni di natura storico-culturale o ambientale, costituiscono quadri paesistici caratterizzati da omogeneità di insieme, spesso sovra comunali, e pertanto richiedono una specifica tutela dell’integrità e della fruizione visiva … Sono compresi … i “luoghi dell’identità”. In questi ambiti il Piano prevede il mantenimento dell’immagine originaria ed unitaria del quadro paesistico, attraverso un uso del suolo agronomico, prevede di evitare le attività e le trasformazioni che alterino i caratteri geomorfologici, vegetazionali e di percezione visiva, prevede di garantire la percezioni visiva dei quadri paesistici dai sentieri, dalle rogge, dalle strade e dalle aree che le contornano, prevede di evitare la costruzione di nuovi manufatti edilizi isolati, fatta eccezione per quelli strettamente necessari per la fruizione dei quadri paesistici. 13
  • 14. LA SVARIANTE DELLA GIUNTA CLARETTI Ora, le aree di espansione residenziale individuate dalla Giunta Claretti coinvolgono in gran parte (verso Cologne, a nord e a sud di Via San Pietro) proprio questi ambiti, che per di più, nella variante al PTCP adottata a marzo 2009, vengono inseriti negli ambiti agricoli strategici, ambiti aventi caratteristiche similari a quelle appena citate e con vincolo di inedificabilità. Come mai questa variante al PTCP adottata a marzo 2009 sembra non esistere né nel PGT né nella VAS e nemmeno nel parere alla Vas dato dalla Provincia? 14
  • 15. INCOERENZA, DILETTANTISMO O TATTICA? Nel settembre 2009 la Giunta Claretti, appena insediata, ha presentato alla Provincia due osservazioni alla variante al PTCP; la prima, facendo propria una proposta del Consorzio per la Tutela del Franciacorta,che in sintesi ritiene che il distretto rurale della Franciacorta, alla stregua del modello di articolazione del sistema rurale-paesistico-ambientale prospettato dal PTR, meriti di essere individuato nel PTCP (adottato in variante) come specifico e distinto “Ambito destinato ad attività agricola di interesse strategico” nonché come “autonomo Ambito di valenza paesistica, e quindi meriti di essere posto ad oggetto di una sua propria disciplina integrata, urbanistica e di tutela paesaggistica, onde valorizzare al meglio la sua “immagine”, le sue peculiarità ed i suoi pregi non comuni. La seconda osservazione, che contraddice la prima, riguardava proprio l’area sottomonte: la Giunta ha chiesto di toglierla dagli ambiti agricoli strategici per potervi realizzare un polo scolastico, motivando che l’area agricola è posta a ridossi dell’abitato e quindi interferisce con aree già urbanizzate ed è incolta. Notate bene, non si cita l’edificazione a fini residenziali ma solo la scuola. 15
  • 16. I POP.DEM. AVEVANO LA VISTA LUNGA… Abbiamo, come Popolari e Democratici per Coccaglio, scritto alla Provincia ad ottobre del 2009 chiedendo ovviamente di accogliere l’osservazione n. 1 e di respingere l’osservazione n. 2, ed abbiamo allegato e anche esposto in Piazza, sempre a ottobre 2009, alcune tavole, con simulazioni di edifici posti a 5 metri dalla pista ciclabile e con altezza di 6 metri; 16
  • 17. I POP.DEM. AVEVANO LA VISTA LUNGA… il sindaco ha risposto su un periodo locale che erano tutte bugie; infatti avevamo sbagliato di poco, ma in difetto, perché l’altezza massima sarà di 7 metri. 17
  • 18. I POP.DEM. AVEVANO LA VISTA LUNGA… Per di più queste aree, su San Pietro e verso Cologne sulla statale (non è ben chiaro se quest’ultima abbia problemi di distanze da un allevamento avicolo), sfrangiano ulteriormente il paese, e sono più lontane dal Municipio e dalla Chiesa, quindi dal centro del paese, rispetto alle aree del PGT vigente. Insomma, si baratta il Monte Orfano con le interferenze dell’elettrodotto, come se appunto non ci fossero le fasce di rispetto e le possibili mitigazioni ambientali, o come se gli elettrodotti non si possano interrare 18
  • 19. ARTIGIANI E P.M.I.DICOCCAGLIO? SI ATTACCHINO AL TRAM da “Linea diretta” dic. 2010 Per lo sviluppo controllato delle attività economiche presenti sul territorio la Giunta Lotta aveva individuato il completamento dell’area artigianale Sud, verso Via Castrezzato. Essa sarebbe dovuta bastare almeno per i prossimi dieci anni, anche per non snaturare il nostro paese e la campagna. Ma la Giunta Claretti cosa fa? Prima approva in fretta e furia, l’intera lottizzazione artigianale Valenca, combinando tali “casini” con le carte da pregiudicarne la legittimità (ma qui apriremmo un capitolo spinosissimo) e poi scrive su “Linea Diretta” e dichiara in consiglio comunale che non vi sarebbero state nel PGT altre aree produttive. 19
  • 20. ARTIGIANI E P.M.I.DICOCCAGLIO? SI ATTACCHINO AL TRAM Scopriamo invece che vi sarà un’altra area produttiva verso Chiari (indicata con il numero 6), inserita senza alcuna logica né urbanistica né di altro tipo. Qualora non bastasse, vi sarà un’altra area ancora destinata ad impianti tecnologici privati. Perché proprio lì, chi è il proprietario dell’area, perché non andava bene la lottizzazione Valenca? Altro che coerenza e risparmio del territorio. 20 Area “mimetizzata” per impianti
  • 21. SERVIZI? A CHE SERVONO? Rispetto ai servizi, la Giunta Lotta, oltre ad individuare l’area per la scuola media nella zona residenziale Sud(anche per qualificare maggiormente quel quartiere), aveva destinato l’area delle Magnolie a verde pubblico (per unirla al Parco Comunale) e mantenuto a servizi pubblici l’area dell’ex scuola materna (per fare il centro civico) e l’area dell’attuale scuola media (per eventuale ampliamento del Comune e per le sedi delle associazioni). Tutte aree che la Variante ora destina a residenza. Senza dichiarare che le aree a servizi pubblici diminuiscono, e che le concentrate in buona parte lontano dal centro, sotto monte: polo scolastico (o sedicente tale), polo culturale, polo sportivo (un palazzetto e due palestre nello stesso quartiere, con tutti gli altri quartieri che ne restano privi). Mancherebbe solo il polo/ centro commerciale, e poi avremmo fatto tombola. 21
  • 22. LA DOMANDA DELLE CENTO PISTOLE Dove è la nuova tavola di conteggio degli standard per abitante? perché date i numeri a pg. 14 e 15 della Relazione tecnica al Documento di Piano, dove si parla di dotazione di servizi pubblici di 40,18 mq/abitante? 22
  • 23. DOPO LA FINANZA, L’URBANISTICA CREATIVA Il bello è che volete farci credere che risparmiate il territorio. Se guardiamo il prospetto a pg. 14 della Relazione tecnica al Documento di Piano, leggiamo che il PGT vigente “consumerebbe” 193.870 mq., la variante 145.855 mq.. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo correggere la prima cifra togliendo l’area a verde pubblico di 5.530 mq., ed aggiungere alla seconda cifra il consumo di territorio relativo all’area ad impianti tecnologici privati (D4) di circa 32.000 mq.. Così facendo risulta che il PGT vigente “consumerebbe” 188.340 mq., la variante invece 177.855 mq. Quindi il consumo di suolo è pressoché identico. Ma il dato numerico è un po’ asettico e neutro, perché bisognerebbe sottolineare che dal punto di vista ecologico, ambientale, paesaggistico, verrebbe da dire qualitativo, un’area non vale l’altra, quindi anche dal punto di vista del consumo di suolo, se volessimo dare un minimo di peso anche al paesaggio, voi consumate molto più suolo rispetto al PGT vigente. 23
  • 24. MOLTI METRI QUADRI PER POCHI ABITANTI Comunque, anche ad asettica e sostanziale parità di suolo consumato, il PGT vigente insedierebbe circa 180.000 mc., la variante circa 120.000 mc., cioè il 50% in meno. In realtà dovremmo aggiungere la cubatura della vecchia scuola materna e dell’attuale scuola media; in ogni caso una minor cubatura a parità di superficie consumata significa complessivamente maggior consumo di superficie di territorio. 24
  • 25. GRAZIE PER AVERCI DATO RAGIONE… Accogliamo con piacere la modifica al Documento di Piano, dove si prevede una fase nei primi 5 anni e un’altra nei successivi cinque. E’ scritta male, ma implicitamente ci dà ragione rispetto alle obiezioni che abbiamo sollevato, da ultimo nelle osservazioni alla Vas: bisognerebbe spiegarlo anche all’architetto Piccitto, che continua a ragionare in termini di 5 anni e non è riuscito a trovare, a pagina 28 della relazione del vigente Documento di Piano, la previsione di realizzazione stimata in dieci anni. 25
  • 26. LA CASA: UN AFFARE “PRIVATO” La vostra politica della Casa è quella che chiamate impropriamente “libero mercato” non accorgendovi, o forse sì, che in questo modo non fate altro che favorire la speculazione e l’innalzamento dei prezzi dei terreni e delle case, non permettendo l’accesso al bene casa di proprietà ad una fascia della popolazione. Infatti in questa variante non c’è un accenno, neanche minimo, all’edilizia convenzionata o economico-popolare che in passato, grazie ai costi contenuti delle aree, ha favorito l’accesso alla casa di molti cittadini con l’azione di cooperative, piccole imprese, singoli privati. L’edilizia residenziale pubblica è citata solo all’art. 13 delle norme del Documento di Piano, ed è solo eventuale, prima che qualcuno possa pensare la vogliate fare davvero. 26
  • 27. PIANIFICAZIONE DEVASTAZIONE URBANISTICA Quindi la nuova filosofia è una cementificazione a macchia di leopardo, ovvero, in sostanza, non esiste una filosofia urbanistica: altro che ricomposizione dei margini urbani. Quando è così, è chiaro che è molto elevato il rischio di correre dietro agli interessi particolari dei singoli e di subire le pressioni dei proprietari delle aree. 27
  • 28. MOLTI AFFARI, MA PER POCHI Come abbiamo già scritto: molti affari ma per pochi. L’obiettivo sembra essere: consumare e svendere il territorio per finanziare le opere pubbliche che avete in mente, introitare le monetizzazioni delle compensazioni e gli oneri di urbanizzazione, il tutto riducendo la vera dotazione di servizi pubblici per abitante. Le entrate dovrebbero essere un mezzo per la politica del Comune e invece ora sono diventate un fine. Prima ci si dovrebbe chiedere: cosa serve al Comune? Quante case? Quali servizi? E dove? Il resto dovrebbero essere una conseguenza, non la premessa. 28
  • 29. UN LAVORO DI DECENNI BUTTATO VIA La mancata visione complessiva della crescita rischia di vanificare il lavoro compiuto di riorganizzazione dello sviluppo urbanistico caotico degli anni ‘70. Se andate sul monte Orfano e dal bel poggio del convento dell’Annunciata guardate Coccaglio, vedrete che attorno alla piazza Marenzio, Coccaglio è cresciuto armonicamente. Il quartiere degli Orti con la lottizzazione Sud ha unito via Castrezzato e via per Chiari dotando tutta la zona di servizi, parchi, verde etc. Tutto perché sono stati detti i no che andavano detti senza guardare in faccia a nessuno. 29
  • 30. UN LAVORO DI DECENNI BUTTATO VIA Indicate la lottizzazione Suardi come scempio della zona pedemontana consentito da chi vi ha preceduti. Dimenticate però di dire che: La zona era inserita nel PRG già vent’anni fa. L’area è circondata da abitazioni su tutti i lati, compreso il lato Nord. In quella zona si è costruito anche sul monte (oltre la roggia): chi è riuscito poi ad impedire ulteriori scempi nel corso degli anni settanta col PRG, nel quale per la prima volta non si pensava solo a proprietari delle aree e alle ville sotto e sopra il monte, ma anche ai servizi pubblici e all’edilizia economico-popolare? Ma ammesso e non concesso che quello sarà uno scempio, per questo vi sentite autorizzati a compierne uno peggiore? Quale è la logica? 30
  • 31. IN DETTAGLIO: LA VAS La Valutazione Ambientale Strategica (slide 15, pagine 10, 17, 19, 21, 23, ecc.), per la quale abbiamo presentato una decina di osservazioni, è costruita proprio per simulare falsi obiettivi (sfrangiamento dell’abitato, accessibilità ai servizi pubblici), obiettivi che comunque non vengono nemmeno raggiunti, poiché le aree sotto monte e verso Cologne, l’abbiamo già detto, sono più distanti dal centro rispetto alle aree del PGT vigente. L’unica mitigazione prevista dalla Vas per la zona pedemontana sarebbe proprio: l’applicazione delle NTA del Piano paesistico comunale; ma esse, fino a questa sera, prevedono che in questa zona a sensibilità paesistica alta (art. 28 norme del Piano delle regole) “sono escluse nuove costruzioni quando compromettono le qualità ambientali, i coni visuali ed in genere le qualità paesistiche dei luoghi”; 31
  • 32. IN DETTAGLIO: LA VAS da domani non sarà più così, ma ci dovremo accontentare di un Piano Paesistico di Contesto che ci dimostrerà, come dice testualmente la VAS in tema di paesaggio, nell’allegato 1 alla valutazione finale: che “le nuove espansioni previste dal PGT avvengono in contiguità all’urbanizzato attuale e non interferiscono con gli elementi oggetto di tutela”, e quindi che per il paesaggio “non si prevedono modificazioni rispetto al quadro attuale”, e ci dimostrerà, come si dice nel parere motivato della VAS, che “la definizione di area pedemontana rimanda a contesti che, anche dal punto di vista dell’acclività, rimandano al rilievo, cosa che è da escludersi nella zona qui richiamata, che va intesa come pedemontana solo perché posta nelle vicinanze del rilievo del Monte Orfano”. 32
  • 33. IN DETTAGLIO: LA VAS In merito alla VAS, sottolineiamo che il parere motivato non elenca e non descrive ( e nemmeno contro deduce) il parere di ASL, ARPA e Provincia di Brescia alla VAS, come dagli stessi Enti richiesto. L’ARPA, come è scritto anche in una osservazione sia nostra che del Comitato, sostiene che, in coerenza con l’obiettivo di non realizzare la scuola in prossimità della ferrovia, ritiene di non condividere l’individuazione di un ambito residenziale in prossimità della stessa, per evidenti motivi, sia riguardo alle Magnolie che riguardo all’area a Sud del sottopasso. Abbiamo poi avuto l’impressione che la Provincia di Brescia non abbia voluto entrate troppo nel merito di alcune problematiche della VAS, e quando lo ha fatto non ha potuto evitare di avvicinarsi alle nostre posizioni. Tralasciamo l’ASL, che ha scritto poche righe: della serie “io non c’ero, ma se c’ero dormivo”. 33
  • 34. LE RISPOSTE – A NOI ED AL COMITATO Vi risparmiamo anche tutte le esilaranti controdeduzioni alle osservazioni nostre e del Comitato alla VAS; mi limito a rilevare che per l’Autorità competente: la Franciacorta sono solo i vigneti e nient’altro, e la rete ecologica e l’ecosistema non ci riguardano, la visuale del Monte e dei vigneti rimane immutata, guardandola dagli assi viari maggiori. non è vero che il traffico presso le scuole è congestionato, né che col sedicente polo scolastico aumenta il traffico… perché le diverse scuole hanno orari diversi, però il polo si fa per l’ottimizzazione del trasporto pubblico e privato e per ottimizzare la vicinanza degli edifici scolastici (500 metri tra scuole elementari e future medie). 34
  • 35. SUGGERITORI OCCULTI “FANTASMA” Per finire, stigmatizziamo il tentativo maldestro e arrogante del Sindaco e di questa maggioranza di far credere che dietro il Comitato per la difesa della zona pedemontana si nascondano suggeritori occulti. Ne abbiamo avuto esperienze concreta anche in questi giorni coi referendum: i Comitati pro o contro l’acqua pubblica o il nucleare si muovono indipendentemente dai partiti. Quindi, molto più semplicemente e democraticamente rispetto a quanto insinuano i nostri personaggi, noi condividiamo le ragioni del Comitato e sosteniamo, nelle sedi istituzionali quale è anche questa, la richiesta del Comitato stesso di mantenere non edificabile l’area ai piedi del Monte Orfano. 35
  • 36. I MANIFESTI: DUE PESI E DUE MISURE Sono ancora affissi alla bacheche del Comune i manifesti di Coccaglio delle Libertà: cogliamo l’occasione per chiedere al Sindaco come mai quei manifesti politici sono lì affissi ed in nostri per l’assemblea pubblica sul PGT invece non sono stati affissi sulle bacheche del Comune: di una cosa siamo certi, e cioè che non succederà mai più, perché, se non provvederà ad affiggerli chi ha il dovere di farlo, provvederemo noi, e attenderemo con ansia la sanzione per l’affissione abusiva. 36
  • 37. I MANIFESTI: DUE PESI E DUE MISURE Per tornare ai manifesti, in essi escludete categoricamente la volontà di intervenire ulteriormente nella zona sottomonte. Ma su “Linea Diretta” di Giugno 2010 scrivete che volete lo “sviluppo residenziale rivolto verso il Monte Orfano, cornice di naturale bellezza, che rende piacevole ed armonioso abitare alle sue pendici”. Come ben sappiamo tutti, e come anche adesso sta avvenendo, il PGT è modificabile in qualunque momento; mettiamo insieme le due cose: anche i bambini ci arrivano, ma comunque a buon intenditor poche parole … da “Linea diretta”giugno 2010 37