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25 SETTEMBRE ORE 12,30 TRIBUNALE 
D I B A R C E L L O N A P R O C E S S O P E R 
CORRUZIONE AL SINDACO CIPRIANO 
Terme Vigliatore, Settembre 2014 - n.2 - € 0.50 fondato da Filippo Giunta 
LA VILLA ROMANA E LE PROMESSE DEL SINDACO 
CIPRIANO NEL VENTENNIO NERO 1993-2013 
La modernità del pensiero di Enrico 
Berlinguer................................pag.2 
Briciole, pani, e marescialli......pag.2 
La Villa Romana e le promesse del 
sindaco Cipriano......................pag.3 
La discarica di Mazzarrà va commis-sariata...................................... 
pag.4 
E la protesta plateale del 99?..pag.4 
NEI PROSSIMI NUMERI 
Dall’infioramento del 1997 
al comune fiorito del 2014. 
Tracciato ferroviario: II° puntata. 
Regolamento incarichi legali. 
Il Piano anticorruzione e 
la presa per l’ano !!! 
CINQUE DOMANDE AL SINDACO 
1) In quale occasione ha conosciuto l’ex Ma-resciallo 
della Guardia di finanaza Santi 
Pino? 
2) Nel 1999 è stato sentito dal Maresciallo 
Pino a seguito dell’esposto-denuncia a firma 
dei Proff. Filippo Giunta e Adolfo Parma-liana? 
3) Lei ha o ha avuto un parente carabiniere 
in servizio presso il Comando dei Carabi-nieri 
di Barcellona, all’epoca del Tsunami? 
4) Lei, oltre ai due parenti del Maresciallo 
Pino, indicati nel capo d’imputazione, ha af-fidato, 
in qualità di amministratore, ad altri 
parenti incarichi (legali ) e/o in qualche uffi-cio 
del Comune tramite Cooperative? 
5) E’ vero che le spese dei legali, gravate sui 
bilanci del Comune per i suoi procedimenti, 
ammontano a circa 400.000,00 euro. 
P I A Z Z A 2 5 S E T T EMB R E 2 0 1 4 
Potrebbe intitolarsi così quella che fino 
ad oggi viene chiamata Piazza Muni-cipio 
o come appassionatamente è 
stata ribattezzata dai sostenitori della 
lista Un’Altra Storia, alle amministra-tive 
del 2013, Piazza del popolo. Cosa 
richiama la data del 25 Settembre 
2014 ancora da venire ? E’ il giorno 
fissato e messo sotto rigida censura 
dai mass-media, per celebrare il pro-cesso 
nei confronti dell’attuale sin-daco 
Cipriano e dell’ex maresciallo 
della Guardia di finanza Santi Pino. 
L’inchiesta giudiziaria fa parte dell’in-formativa 
“Tsunami”, avviata nel 
2005 dai Carabinieri della Compagnia 
di Barcellona e che ha portato a di-cembre 
dello stesso anno, allo sciogli-mento 
del Consiglio comunale per 
condizionamento della criminalità or-ganizzata. 
L’ex comandante della 
Sezione di polizia giudiziaria della Pro-cura 
di Barcellona Santi Pino e l’at-tuale 
Sindaco Bartolo Cipriano, 
all’epoca dei fatti Capogruppo di Mag-gioranza, 
devono rispondere in Tribu-nale 
del reato di corruzione in 
concorso. Secondo l’ipotesi investiga-tiva 
il maresciallo Pino avrebbe rive-lato 
l’esistenza dell’indagine Tsunami 
al Cipriano in cambio di due diversi 
posti di lavoro in favore di due con-giunti 
dell’ex maresciallo della Fi-nanza. 
Se Cipriano dovesse essere 
condannato, a prescindere dalla con-sistenza 
della pena, andrà dritto dritto 
incontro alla sospensione immediata 
da parte del Prefetto di Messina. Sa-rebbe 
il primo caso nella Provincia di 
Messina e forse in Sicilia! E’ stupefa-cente 
che tutta la classe politica del 
Comune, ridotta ad una armata Bran-caleone, 
non senta scandire dall’oro-logio 
della storia, l’approssimarsi del 
crollo della più gigantesca montagna 
fatta di inganni e di demagogia. Ci-priano, 
se non rinuncia alla prescri-zione 
è tenuto a dimettersi 
immediatamente! L’accusa riguarda 
un reato che costituisce il DNA di un 
Sistema di potere, inespugnabile 
proprio per la saldatura di un cerchio 
politico, massonico, e pezzi dello 
stato deviati. Inespugnabile anche per 
la natura “monocolore” di un Consiglio 
comunale, nato dal Sistema per porre 
i sigilli di legittimazione al Sistema. 
Sottoponiamo a quei pochi turisti ed agli 
immigrati che ancora trovano motiva-zioni 
nella permanenza in questo territo-rio, 
come l’Amministrazione comunale, 
guidata dal Sindaco Cipriano dal lontano 
1993, ha trattato il patrimonio inestima-bile 
della Villa Romana di San Biagio. 
Lo facciamo limitandoci a riportare in 
Fa di più questo cavallo nel mantenere pulita l’area adiacente alla Villa romana che il sindaco Cipriano 
dopo 20 anni di amministrazione e dopo aver gestito 12 milioni di euro per il ”baratto ferroviario”.
BRICIOLE, PANI, E MARESCIALLI 
Il capitolo più inquietante, quando si 
vuole dare una risposta ragionata alla 
inamovibilità del Sindaco Cipriano, è 
quello dell’uso del denaro pubblico e 
della ricchezza indotta dal governo del 
territorio. La spaventosa voragine dei 
debiti e lo stupro del territorio, fatto di 
rinvii o di colpi micidiali di righello inferti 
al PRG, hanno drenato sconfinate ri-sorse 
a vantaggio di ”pupari e potenti”. 
E poi tanto companatico e prelibati con-torni 
a base di incarichi legali, affida-mento 
servizi e forniture per mare, 
cielo, e terra. Sempre nel triangolo 
Terme Vigliatore-Rodì Milici- Capo 
d’Orlando o quadrilatero con Barcel-lona. 
Tra elusioni ed illusioni, il popolo 
affamato e prono assapora i piaceri 
della sottomissione con le poche bri-ciole 
da richiamo, come si faceva un 
tempo per ingabbiare i cardellini, e, per 
vocazione alla sottomissione, non osa 
mai chiedersi: dove vanno a finire i fi-loni, 
i pani di un chilo che il “mugnaio” 
da 20 anni sforna a ripetizione al punto 
di caricarci sulle spalle oltre sei milioni 
di debiti da scontare entro il 2044? 
Non vogliono capire, per effetto di una 
clonazione farmacologica su soggetti 
storicamente predisposti al servilismo 
che li fa sentire sempre “scaltri,” che i 
veri “scaltri” sono coloro che gesti-scono 
i forni e maneggiano la scopa, la 
pala, dividono i pani e si vedono lievi-tare 
i conti in banca a scapito dei 
“babbi”. Il forno per eccellenza più pro-dutttivo 
rimane il concordato stipulato 
tra Cipriano e le RFI, come fosse “cosa 
loro”. E’ del tutto evidente che il peri-metro 
dell’area dove si consumano e si 
decidono forma, tipicità, consistenza dei 
pani, non può limitarsi al solo territorio 
di Terme Vigliatore che rimane la cen-trale. 
La sua forza vitale è nella salda-tura 
di un cerchio magico che da 20 
anni gira sotto lo sguardo protettivo di 
certe istituzioni. Battere questo “blocco 
di potere” senza abbattere le Istituzioni 
deviate che fanno da cupola, è puro 
esercizio masturbatorio. Il processo per 
corruzione che vede imputati il mare-sciallo 
della Guardia di Finanza Santi 
Pino ed il Sindaco AN-Pdl-Cipriano, 
stando al capo d’imputazione, è la rap-presentazione 
di un meccanismo mo-struoso 
su cui si snoda il Sistema di 
Potere. E non sarà un caso se il mare-sciallo 
Letterio Forestieri, candidato 
nel 2008 a Messina nella Lista AN-Pdl- 
On. Briguglio - voti 218 - sia arri-vato 
a Terme Vigliatore, feudo della De-stra 
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della criminalità organizzata. 
LA MODERNITA’ DEL PENSIERO DI ENRICO BERLINGUER 
“La questione morale esiste da 
tempo, ma ormai essa è diven-tata 
la questione politica prima 
ed essenziale perché dalla sua 
soluzione dipende la ripresa di 
fiducia nelle istituzioni, la effet-tiva 
governabilità del paese e la 
tenuta del regime democratico”. 
Enrico Berlinguer 
Questo articolo è pubblicato per 
rendere omaggio alla memoria 
di Enrico Berlinguer a trent’anni 
dalla sua morte, avvenuta nel 
vivo di un impegno umano, in-tellettuale, 
politico. 
Ci sono molti modi possibili per 
ricordarlo. Si può rievocare la 
commozione e il dolore con cui 
una grande parte del popolo 
italiano si strinse intorno a lui 
nei giorni dell’agonia su quel 
palco di Padova o l’indimenticabile 
fiume di donne e di uomini che lo ac-compagnò 
per l’ultima volta per le 
strade di Roma. 
Abbiamo scelto di ricordarlo con la sua 
famosissima lezione sulla “questione 
morale”, rivolgendoci ad una genera-zione 
che non fu partecipe, se non mar-ginalmente, 
della lunga stagione politica 
di cui Berlinguer fu protagonista. 
E fu anche uno dei pochi leader italiani 
del dopoguerra ad avere assunto un ri-lievo 
nella vita politica internazionale, 
dove seppe conquistare stima e presti-gio 
e suscitare attenzione verso l’espe-rienza 
del comunismo italiano non solo 
negli ambienti politici ma anche in una 
opinione pubblica più larga. 
L’Italia e il mondo di oggi sono profon-damente 
cambiati rispetto al suo tempo. 
In Italia quel sistema dei partiti di cui egli 
fu uno dei protagonisti – e di cui difese 
il valore democratico, pure percepen-done 
i limiti e la crisi – è crollato all’inizio 
degli anni novanta. 
Molte cose sono cambiate. E nulla è 
come prima. Eppure Enrico Berlinguer, 
che potrebbe apparirci, ed è per molti 
aspetti, uomo di un altro tempo, conti-nua 
ad esercitare un grande fascino 
persino tra giovani militanti che non lo 
hanno mai conosciuto. Continua ad es-sere 
al centro di dibattiti appassionati e 
a venire considerato una fonte ispira-trice 
per la politica di oggi. 
Si tratta davvero di un segno straordi-nario 
della sua personalità e del suo ca-risma, 
dell’impronta lasciata dalla sua 
esperienza umana, politica ed intellet-tuale. 
Un uomo che seppe conquistare ri-spetto 
e stima non solo da parte dei 
suoi compagni ed amici, ma anche da 
parte di molti avversari. Un uomo, so-prattutto, 
che ebbe e continua ad avere 
l’affetto di moltissimi cittadini comuni. 
Cosa certamente non facile in un paese 
da sempre diffidente verso la politica e i 
suoi protagonisti. 
Anche in ciò si racchiude la moralità di 
Berlinguer, che rimane un tratto profon-dissimo 
della sua lezione. La traspa-renza 
di un uomo che ha saputo 
umanizzare la politica proprio perché 
l’ha vissuta e l’ha mostrata come pas-sione, 
sofferenza, fermezza di convin-zioni, 
dubbio, travaglio personale. Mai 
come tecnica, manipolazione delle co-scienze, 
scienza del potere. 
Già nei primi anni ottanta, infatti, Berlin-guer 
percepì acutamente, e con ra-gione, 
il rischio di una degenerazione 
del sistema politico. E ponendo la que-stione 
morale pose in realtà il pro-blema 
della democrazia e delle sue 
basi di consenso e di legittimazione 
che si sgretolano se viene meno il 
nesso tra etica e politica. Ai suoi 
occhi viene avanti una nuova idea 
della politica – da sconfiggere - come 
occupazione dello Stato, clienteli-smo, 
corruzione, individualismo ar-rogante 
e senza scrupoli. 
Difficile dire che avesse torto. Gli anni 
che seguirono dimostrarono, infatti, che 
il rischio di un collasso era reale. 
Che la lezione di Berlinguer, ancora 
oggi, sia lo stimolo a lottare e a pensare 
la politica nella maniera autentica e ge-nuina 
che ci ha insegnato. 
Vito Calabrese
maniera integrale le sue promesse o me-glio 
le sue prese in giro. Sulla Gazzetta 
del Sud del 19 luglio 1998 sotto il ti-tolo. 
“ Valorizzare i beni culturali e pro-muovere 
il turismo”, rilascia la presente 
intervista: Il dott. Bartolo Cipriano, primo 
cittadino di Terme Vigliatore, enuncia pro-grammi 
chiari e puntuali per la valorizza-zione 
di un centro ad alta vocazione 
turistica. ”Sono due - ha detto Cipriano - i 
tratti essenziali del programma che si in-tende 
portare a compimento: le attività 
per la valorizzazione dei beni culturali, 
ambientali e paesaggistici e la promo-zione 
turistica e agroturistica. Sotto il 
primo profilo viene in considerazione il 
patrimonio storico-archeologico del no-stro 
Centro, con primario riferimento alla 
Villa Romana del 1° secolo dopo Cristo. 
Purtroppo, malgrado sia trascorso più di 
un quaranten nio dell’ultima campagna di 
scavi, la villa non è stata ancora riportata 
interamente alla luce. D’altra parte, non 
può essere trascurata l’importanza che 
un bene monumentale di cosi elevato va-lore 
storico e culturale può rappresentare 
per il turismo e per la formazione della co-scienza 
civica:quel cittadino che viene co-scientizzato 
sul patrimonio ambientale di 
cui fa civicamente parte finisce con il sen-tirsi 
parte attiva della propria comunità, 
mentre il turista soggiorna più piacevol-mente 
nei luoghi che offrono cultura e 
storia oltre che intrattenimento, sole e 
mare. Per questi motivi intendiamo atti-varci 
con tenacia perchè il complesso 
venga a tutti gli effetti valorizzato in modo 
da dar vita a un vero e proprio turismo 
culturale in un circuito nazionale e inter-nazionale 
e da essere efficacemente frui-bile 
anche ai residente. Intendiamo, 
pertanto, procedere al completamento 
degli scavi, alla creazione di un adeguato 
parcheggio e di un’area con verde attrez-zato 
oltre a promuovere con opportuni in-centivi 
l’iniziativa privasta per la posa in 
opera, nelle aree perimetrali, di servizi di 
ristorazione, bar ed esercizi vari e istituire 
punti di informazione turistica con de-pliant, 
opuscoli divulgativi e manuali ad 
uso delle scolaresche. Opportuna risul-terà 
una campagna promopubblicitaria 
con inserti in riviste specializzate e con il 
sistema di informatizzazione Internet. E’ 
inoltre - ha continuato il sindaco - intendi-mento 
di questa Amministrazione l’acqui-sto 
di almeno un paio di quelle residenze 
patronali di lusso che, a decorrere dal 
tardo Ottocento, comparvero numerose 
sul territorio e che si rivelano di grande in-teresse 
storico-culturale in quanto testi-moniano 
il passato di una società 
essenzialmente rurale con all’apice un’oli-garchia 
di ricchi proprietari terrieri (la bor-ghesia 
agraria). Gli obiettivi dell’acquisto 
sono: salvaguardia di opere che rappre-sentano 
la nostra memoria storica e la 
loro conseguente fruizione per attività cul-turali. 
Si tratta dei villini rosa “Gentile” e 
“Beninati”: edifici in stile Liberty con cor-redo 
di parchi lussureggianti che, mal-grado 
la loro rilevanza 
artistico-archittettonica, versano in uno 
stato di totale incuria e fatiscenza. Villa 
Gentile potrà essere adibita ad audito-rium, 
sala conferenze e cineforum, pina-coteca 
e megacentro per studi e attività 
culturali varie, mentre Villa Beninati 
potrà essere adibita a biblioteca comu-nale 
e come centro di ascolto musica. 
Nel programma elettorale presentato 
alle amministrative del 15 -16 giugno 
2008, alla voce turismo e Sport, così 
scrive: ” l’intervento turistico sul territorio 
non può prescindere da una programma-zione 
in grado di coinvolgrere cittadini e 
turisti che sappia valorizzare le importanti 
risorse delle quali è dotato il nostro 
paese. Innanzitutto la Villa Romana di 
San Biagio. Questo splendido sito ar-cheologico, 
oggi forse mortificato, deve 
essere valorizzato, e quindi posto al cen-tro 
di un intervento culturale forte (uno 
studio sulla Storia Romana di quel pe-riodo, 
una borsa di studio o un premio per 
lo studente di Terme Vigliatore che pro-pone 
la ricerca storicamente più appro-fondita) 
che possa richiamare un turismo 
culturale significativo ed importante. Ov-viamente 
il rilancio della Villa Romana 
non è sufficiente...”. Nel documento pro-grammatico 
presentato alle Elezioni 
Amministrative del 9-10 giugno 2013, 
a venti anni dalla sua prima elezione e 
sotto il motto “Cipriano ...il Sindaco lo sa 
fare” parla di: ”Promozione di eventi per 
valorizzare il nostro patrimonio architetto-nico 
archeologico, rappresentato in primis 
dalla splendida Villa Romana (questa 
volta le iniziali sono minuscole), che me-rita 
di essere valorizzata e che può rap-presentare 
attrazione turistica, se inserita 
in circuiti turistici culturali, in sinergia con 
altri siti archeologici vicini quali Milazzo, 
Tripi, Patti e Tindari. A tal proposito, da-remo 
attuazione al progetto che stiamo 
portando avanti in sinergia con la Soprin-tendenza 
BB.CC.AA. di Messina per la 
qualificazione della villa romana, l’amplia-mento 
degli scavi e la realizzazione di 
un’area da adibire a parcheggio. 
Nota: E’ triste assistere all’ agonia dei 
beni culturali avendo ai vertici della cosa 
pubblica un farmacista, il Sindaco Ci-priano, 
due medici, G. Nicolò e D. Mu-nafò, 
rispettivamente Presidente del 
Consiglio comunale e Capogruppo di 
maggioranza. L’Assessore alla Cultura, 
D. Genovese, non poteva non provenire 
dagli ambienti ospedalieri. Sulla Villa Ro-mana 
ricordiamo l’interessante servizio 
sul n. 29 di 109 del 25 luglio 2014. 
LUTTO. E’ deceduto all’età di 72 anni il prof. Mario Centorrino. Lo vogliamo ricordare riproducendo 
parte della locandina in cui viene testimoniata la sua presenza nel nostro Comune nell’ambito del progetto 
“Territorio-Università”. Ne siamo grati. Ai familiari il nostro sentito cordoglio.
IL SINDACO DI FURNARI MARIO FOTI: 
“LA DISCARICA VA COMMISSARIATA”. 
Il 2 Settembre si è tenuta al Dipartimento acque e rifiuti della 
Regione, una conferenza in merito alla revoca delle autoriz-zazioni 
n. 391 e n. 392 del 2009, nonchè alla richiesta di 
rinnovo dell’Aia per il conferimento di rifiuti nella discarica di 
Mazzarrà Sant’Andrea, richiesta dalla Tirreno Ambiente. Il 
sindaco di Furnari, attraverso una dura nota, chiede un ur-gente 
commissariamento della società ed il sequestro e la 
bonifica del sito, per tutelare la salute dei cittadini residenti, 
e fa rilevare una serie di omissioni e violazioni di legge: “ 
l’abbancamento dei rifiuti è stato fatto in maniera non con-forme 
alla normativa vigente, violate le prescrizioni sulle mo-dalità 
di impermealizzazione, quelle sulla volumetria. Reale 
il rischio di un disastro ambientale”. 
E LA PROTESTA PLATEALE DEL 1999 ?!?!? 
Mentre c’è chi denuncia “silenzi ed omissioni” come il Sin-daco 
di Furnari, il nostro Sindaco si esercita a dare incarichi 
legali (vedi del. G.M. n.70/2013 € 4.800,00) “per la tutela di 
questo Comune per danni subiti o subendi dalla discarica sita 
in Mazzarrà”. Perchè ora? E con quali risultati? Ricordiamo 
che sul Giornale di Sicilia del 15. 7. 1999 l’allora Sindaco 
Cipriano (si, è sempre lo stesso!) dichiarava: “ ancora oggi 
non c’è un progetto presentato al comune di Mazzarrà e non 
c’è niente che possa far pensare alla gente che la discarica 
è cosa fatta. L’illegalità della stessa da me denunciata, verrà 
a galla. Chi mi ha accusato di ritardi si trova sulla strada 
sbagliata perchè ad oggi nulla è stato fatto e nulla si farà 
pur di ricorrere a forme plateali di protesta. Terme Viglia-tore 
non può essere penalizzata in questo modo”. Incredibile 
ma vero! 
Dal sottopasso di San Biagio (1), dichiarato con del. G.M. n. 250 dell’11. 11. 2013 “pericoloso ed inidoneo”, verso il campeg-gio 
Salicà (2) e la litoranea di Marchesana (3), a tutta velocità. TIR ed autocompattatori hanno contribuito, anche quest’anno, al 
rilancio del turismo nell’ambito del progetto : ”Più turismo più sicurezza più salute”. 
LAVORI ISTITUTO COMPREN-SIVO 
DI TERME VIGLIATORE 
L’Urega bloca la gara. I fondi as-segnati 
alla scuola -215 mila 
euro- sono a rischio, per una 
serie di anomalie. Perchè se ne 
occupa l’Urega? Ci sono respon-sabilità 
da parte di funzionari del 
Comune? Può essere mai che 
nessuno dei consiglieri comunali, 
avendo a disposizione, atti, ver-bali, 
non senta la necessità di te-nere 
informata la cittadinanza? La 
stessa osservazione vale per i 
mutui contratti con la Cassa 
DD.PP., il P.R.G. etc... 
CONTATTACI 
Email: 
redazione.asinistra@gmail.com 
Facebook: 
facebook.com/info.asinistra 
E’ gradita la collaborazione di tutti i 
cittadini, in particolare dei giovani, ai 
quali questo prodotto viene dedicato. 
“a Sinistra” è a disposizone dei lettori 
per rettifiche e/o precisazioni. 
SPESE ELETTORALI 
AMMINISTRATIVE 2013. 
La Lista Un’Altra Storia ed il candidato a Sin-daco 
Filippo Giunta rendono pubbliche le 
spese elettorali sostenute alle elezioni del 9 e 
10 giugno 2013: 1) Ristorante La Lampara € 
205,00 doc. n. R8 72010322 del 5.6.2013. 2) 
Tipografia Aurora € 685.00; 3) Tipografia Terme-grafica 
€ 300,00 fattura n.199/13 del 25.5.13. Le 
spese per un totale di € 1.190,00 sono state 
ripartite tra F. Andaloro, F. Giunta, e S. Isgrò. 
Amministratori e Consiglieri comunali, hanno 
l’obbligo di rendere pubbliche, sul sito del Co-mune, 
anche le spese assunte in proprio per la 
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aSinistra n.2 - Settembre 2014

  • 1. 25 SETTEMBRE ORE 12,30 TRIBUNALE D I B A R C E L L O N A P R O C E S S O P E R CORRUZIONE AL SINDACO CIPRIANO Terme Vigliatore, Settembre 2014 - n.2 - € 0.50 fondato da Filippo Giunta LA VILLA ROMANA E LE PROMESSE DEL SINDACO CIPRIANO NEL VENTENNIO NERO 1993-2013 La modernità del pensiero di Enrico Berlinguer................................pag.2 Briciole, pani, e marescialli......pag.2 La Villa Romana e le promesse del sindaco Cipriano......................pag.3 La discarica di Mazzarrà va commis-sariata...................................... pag.4 E la protesta plateale del 99?..pag.4 NEI PROSSIMI NUMERI Dall’infioramento del 1997 al comune fiorito del 2014. Tracciato ferroviario: II° puntata. Regolamento incarichi legali. Il Piano anticorruzione e la presa per l’ano !!! CINQUE DOMANDE AL SINDACO 1) In quale occasione ha conosciuto l’ex Ma-resciallo della Guardia di finanaza Santi Pino? 2) Nel 1999 è stato sentito dal Maresciallo Pino a seguito dell’esposto-denuncia a firma dei Proff. Filippo Giunta e Adolfo Parma-liana? 3) Lei ha o ha avuto un parente carabiniere in servizio presso il Comando dei Carabi-nieri di Barcellona, all’epoca del Tsunami? 4) Lei, oltre ai due parenti del Maresciallo Pino, indicati nel capo d’imputazione, ha af-fidato, in qualità di amministratore, ad altri parenti incarichi (legali ) e/o in qualche uffi-cio del Comune tramite Cooperative? 5) E’ vero che le spese dei legali, gravate sui bilanci del Comune per i suoi procedimenti, ammontano a circa 400.000,00 euro. P I A Z Z A 2 5 S E T T EMB R E 2 0 1 4 Potrebbe intitolarsi così quella che fino ad oggi viene chiamata Piazza Muni-cipio o come appassionatamente è stata ribattezzata dai sostenitori della lista Un’Altra Storia, alle amministra-tive del 2013, Piazza del popolo. Cosa richiama la data del 25 Settembre 2014 ancora da venire ? E’ il giorno fissato e messo sotto rigida censura dai mass-media, per celebrare il pro-cesso nei confronti dell’attuale sin-daco Cipriano e dell’ex maresciallo della Guardia di finanza Santi Pino. L’inchiesta giudiziaria fa parte dell’in-formativa “Tsunami”, avviata nel 2005 dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona e che ha portato a di-cembre dello stesso anno, allo sciogli-mento del Consiglio comunale per condizionamento della criminalità or-ganizzata. L’ex comandante della Sezione di polizia giudiziaria della Pro-cura di Barcellona Santi Pino e l’at-tuale Sindaco Bartolo Cipriano, all’epoca dei fatti Capogruppo di Mag-gioranza, devono rispondere in Tribu-nale del reato di corruzione in concorso. Secondo l’ipotesi investiga-tiva il maresciallo Pino avrebbe rive-lato l’esistenza dell’indagine Tsunami al Cipriano in cambio di due diversi posti di lavoro in favore di due con-giunti dell’ex maresciallo della Fi-nanza. Se Cipriano dovesse essere condannato, a prescindere dalla con-sistenza della pena, andrà dritto dritto incontro alla sospensione immediata da parte del Prefetto di Messina. Sa-rebbe il primo caso nella Provincia di Messina e forse in Sicilia! E’ stupefa-cente che tutta la classe politica del Comune, ridotta ad una armata Bran-caleone, non senta scandire dall’oro-logio della storia, l’approssimarsi del crollo della più gigantesca montagna fatta di inganni e di demagogia. Ci-priano, se non rinuncia alla prescri-zione è tenuto a dimettersi immediatamente! L’accusa riguarda un reato che costituisce il DNA di un Sistema di potere, inespugnabile proprio per la saldatura di un cerchio politico, massonico, e pezzi dello stato deviati. Inespugnabile anche per la natura “monocolore” di un Consiglio comunale, nato dal Sistema per porre i sigilli di legittimazione al Sistema. Sottoponiamo a quei pochi turisti ed agli immigrati che ancora trovano motiva-zioni nella permanenza in questo territo-rio, come l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Cipriano dal lontano 1993, ha trattato il patrimonio inestima-bile della Villa Romana di San Biagio. Lo facciamo limitandoci a riportare in Fa di più questo cavallo nel mantenere pulita l’area adiacente alla Villa romana che il sindaco Cipriano dopo 20 anni di amministrazione e dopo aver gestito 12 milioni di euro per il ”baratto ferroviario”.
  • 2. BRICIOLE, PANI, E MARESCIALLI Il capitolo più inquietante, quando si vuole dare una risposta ragionata alla inamovibilità del Sindaco Cipriano, è quello dell’uso del denaro pubblico e della ricchezza indotta dal governo del territorio. La spaventosa voragine dei debiti e lo stupro del territorio, fatto di rinvii o di colpi micidiali di righello inferti al PRG, hanno drenato sconfinate ri-sorse a vantaggio di ”pupari e potenti”. E poi tanto companatico e prelibati con-torni a base di incarichi legali, affida-mento servizi e forniture per mare, cielo, e terra. Sempre nel triangolo Terme Vigliatore-Rodì Milici- Capo d’Orlando o quadrilatero con Barcel-lona. Tra elusioni ed illusioni, il popolo affamato e prono assapora i piaceri della sottomissione con le poche bri-ciole da richiamo, come si faceva un tempo per ingabbiare i cardellini, e, per vocazione alla sottomissione, non osa mai chiedersi: dove vanno a finire i fi-loni, i pani di un chilo che il “mugnaio” da 20 anni sforna a ripetizione al punto di caricarci sulle spalle oltre sei milioni di debiti da scontare entro il 2044? Non vogliono capire, per effetto di una clonazione farmacologica su soggetti storicamente predisposti al servilismo che li fa sentire sempre “scaltri,” che i veri “scaltri” sono coloro che gesti-scono i forni e maneggiano la scopa, la pala, dividono i pani e si vedono lievi-tare i conti in banca a scapito dei “babbi”. Il forno per eccellenza più pro-dutttivo rimane il concordato stipulato tra Cipriano e le RFI, come fosse “cosa loro”. E’ del tutto evidente che il peri-metro dell’area dove si consumano e si decidono forma, tipicità, consistenza dei pani, non può limitarsi al solo territorio di Terme Vigliatore che rimane la cen-trale. La sua forza vitale è nella salda-tura di un cerchio magico che da 20 anni gira sotto lo sguardo protettivo di certe istituzioni. Battere questo “blocco di potere” senza abbattere le Istituzioni deviate che fanno da cupola, è puro esercizio masturbatorio. Il processo per corruzione che vede imputati il mare-sciallo della Guardia di Finanza Santi Pino ed il Sindaco AN-Pdl-Cipriano, stando al capo d’imputazione, è la rap-presentazione di un meccanismo mo-struoso su cui si snoda il Sistema di Potere. E non sarà un caso se il mare-sciallo Letterio Forestieri, candidato nel 2008 a Messina nella Lista AN-Pdl- On. Briguglio - voti 218 - sia arri-vato a Terme Vigliatore, feudo della De-stra Pdl, sciolto per condizionamenti della criminalità organizzata. LA MODERNITA’ DEL PENSIERO DI ENRICO BERLINGUER “La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diven-tata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effet-tiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”. Enrico Berlinguer Questo articolo è pubblicato per rendere omaggio alla memoria di Enrico Berlinguer a trent’anni dalla sua morte, avvenuta nel vivo di un impegno umano, in-tellettuale, politico. Ci sono molti modi possibili per ricordarlo. Si può rievocare la commozione e il dolore con cui una grande parte del popolo italiano si strinse intorno a lui nei giorni dell’agonia su quel palco di Padova o l’indimenticabile fiume di donne e di uomini che lo ac-compagnò per l’ultima volta per le strade di Roma. Abbiamo scelto di ricordarlo con la sua famosissima lezione sulla “questione morale”, rivolgendoci ad una genera-zione che non fu partecipe, se non mar-ginalmente, della lunga stagione politica di cui Berlinguer fu protagonista. E fu anche uno dei pochi leader italiani del dopoguerra ad avere assunto un ri-lievo nella vita politica internazionale, dove seppe conquistare stima e presti-gio e suscitare attenzione verso l’espe-rienza del comunismo italiano non solo negli ambienti politici ma anche in una opinione pubblica più larga. L’Italia e il mondo di oggi sono profon-damente cambiati rispetto al suo tempo. In Italia quel sistema dei partiti di cui egli fu uno dei protagonisti – e di cui difese il valore democratico, pure percepen-done i limiti e la crisi – è crollato all’inizio degli anni novanta. Molte cose sono cambiate. E nulla è come prima. Eppure Enrico Berlinguer, che potrebbe apparirci, ed è per molti aspetti, uomo di un altro tempo, conti-nua ad esercitare un grande fascino persino tra giovani militanti che non lo hanno mai conosciuto. Continua ad es-sere al centro di dibattiti appassionati e a venire considerato una fonte ispira-trice per la politica di oggi. Si tratta davvero di un segno straordi-nario della sua personalità e del suo ca-risma, dell’impronta lasciata dalla sua esperienza umana, politica ed intellet-tuale. Un uomo che seppe conquistare ri-spetto e stima non solo da parte dei suoi compagni ed amici, ma anche da parte di molti avversari. Un uomo, so-prattutto, che ebbe e continua ad avere l’affetto di moltissimi cittadini comuni. Cosa certamente non facile in un paese da sempre diffidente verso la politica e i suoi protagonisti. Anche in ciò si racchiude la moralità di Berlinguer, che rimane un tratto profon-dissimo della sua lezione. La traspa-renza di un uomo che ha saputo umanizzare la politica proprio perché l’ha vissuta e l’ha mostrata come pas-sione, sofferenza, fermezza di convin-zioni, dubbio, travaglio personale. Mai come tecnica, manipolazione delle co-scienze, scienza del potere. Già nei primi anni ottanta, infatti, Berlin-guer percepì acutamente, e con ra-gione, il rischio di una degenerazione del sistema politico. E ponendo la que-stione morale pose in realtà il pro-blema della democrazia e delle sue basi di consenso e di legittimazione che si sgretolano se viene meno il nesso tra etica e politica. Ai suoi occhi viene avanti una nuova idea della politica – da sconfiggere - come occupazione dello Stato, clienteli-smo, corruzione, individualismo ar-rogante e senza scrupoli. Difficile dire che avesse torto. Gli anni che seguirono dimostrarono, infatti, che il rischio di un collasso era reale. Che la lezione di Berlinguer, ancora oggi, sia lo stimolo a lottare e a pensare la politica nella maniera autentica e ge-nuina che ci ha insegnato. Vito Calabrese
  • 3. maniera integrale le sue promesse o me-glio le sue prese in giro. Sulla Gazzetta del Sud del 19 luglio 1998 sotto il ti-tolo. “ Valorizzare i beni culturali e pro-muovere il turismo”, rilascia la presente intervista: Il dott. Bartolo Cipriano, primo cittadino di Terme Vigliatore, enuncia pro-grammi chiari e puntuali per la valorizza-zione di un centro ad alta vocazione turistica. ”Sono due - ha detto Cipriano - i tratti essenziali del programma che si in-tende portare a compimento: le attività per la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici e la promo-zione turistica e agroturistica. Sotto il primo profilo viene in considerazione il patrimonio storico-archeologico del no-stro Centro, con primario riferimento alla Villa Romana del 1° secolo dopo Cristo. Purtroppo, malgrado sia trascorso più di un quaranten nio dell’ultima campagna di scavi, la villa non è stata ancora riportata interamente alla luce. D’altra parte, non può essere trascurata l’importanza che un bene monumentale di cosi elevato va-lore storico e culturale può rappresentare per il turismo e per la formazione della co-scienza civica:quel cittadino che viene co-scientizzato sul patrimonio ambientale di cui fa civicamente parte finisce con il sen-tirsi parte attiva della propria comunità, mentre il turista soggiorna più piacevol-mente nei luoghi che offrono cultura e storia oltre che intrattenimento, sole e mare. Per questi motivi intendiamo atti-varci con tenacia perchè il complesso venga a tutti gli effetti valorizzato in modo da dar vita a un vero e proprio turismo culturale in un circuito nazionale e inter-nazionale e da essere efficacemente frui-bile anche ai residente. Intendiamo, pertanto, procedere al completamento degli scavi, alla creazione di un adeguato parcheggio e di un’area con verde attrez-zato oltre a promuovere con opportuni in-centivi l’iniziativa privasta per la posa in opera, nelle aree perimetrali, di servizi di ristorazione, bar ed esercizi vari e istituire punti di informazione turistica con de-pliant, opuscoli divulgativi e manuali ad uso delle scolaresche. Opportuna risul-terà una campagna promopubblicitaria con inserti in riviste specializzate e con il sistema di informatizzazione Internet. E’ inoltre - ha continuato il sindaco - intendi-mento di questa Amministrazione l’acqui-sto di almeno un paio di quelle residenze patronali di lusso che, a decorrere dal tardo Ottocento, comparvero numerose sul territorio e che si rivelano di grande in-teresse storico-culturale in quanto testi-moniano il passato di una società essenzialmente rurale con all’apice un’oli-garchia di ricchi proprietari terrieri (la bor-ghesia agraria). Gli obiettivi dell’acquisto sono: salvaguardia di opere che rappre-sentano la nostra memoria storica e la loro conseguente fruizione per attività cul-turali. Si tratta dei villini rosa “Gentile” e “Beninati”: edifici in stile Liberty con cor-redo di parchi lussureggianti che, mal-grado la loro rilevanza artistico-archittettonica, versano in uno stato di totale incuria e fatiscenza. Villa Gentile potrà essere adibita ad audito-rium, sala conferenze e cineforum, pina-coteca e megacentro per studi e attività culturali varie, mentre Villa Beninati potrà essere adibita a biblioteca comu-nale e come centro di ascolto musica. Nel programma elettorale presentato alle amministrative del 15 -16 giugno 2008, alla voce turismo e Sport, così scrive: ” l’intervento turistico sul territorio non può prescindere da una programma-zione in grado di coinvolgrere cittadini e turisti che sappia valorizzare le importanti risorse delle quali è dotato il nostro paese. Innanzitutto la Villa Romana di San Biagio. Questo splendido sito ar-cheologico, oggi forse mortificato, deve essere valorizzato, e quindi posto al cen-tro di un intervento culturale forte (uno studio sulla Storia Romana di quel pe-riodo, una borsa di studio o un premio per lo studente di Terme Vigliatore che pro-pone la ricerca storicamente più appro-fondita) che possa richiamare un turismo culturale significativo ed importante. Ov-viamente il rilancio della Villa Romana non è sufficiente...”. Nel documento pro-grammatico presentato alle Elezioni Amministrative del 9-10 giugno 2013, a venti anni dalla sua prima elezione e sotto il motto “Cipriano ...il Sindaco lo sa fare” parla di: ”Promozione di eventi per valorizzare il nostro patrimonio architetto-nico archeologico, rappresentato in primis dalla splendida Villa Romana (questa volta le iniziali sono minuscole), che me-rita di essere valorizzata e che può rap-presentare attrazione turistica, se inserita in circuiti turistici culturali, in sinergia con altri siti archeologici vicini quali Milazzo, Tripi, Patti e Tindari. A tal proposito, da-remo attuazione al progetto che stiamo portando avanti in sinergia con la Soprin-tendenza BB.CC.AA. di Messina per la qualificazione della villa romana, l’amplia-mento degli scavi e la realizzazione di un’area da adibire a parcheggio. Nota: E’ triste assistere all’ agonia dei beni culturali avendo ai vertici della cosa pubblica un farmacista, il Sindaco Ci-priano, due medici, G. Nicolò e D. Mu-nafò, rispettivamente Presidente del Consiglio comunale e Capogruppo di maggioranza. L’Assessore alla Cultura, D. Genovese, non poteva non provenire dagli ambienti ospedalieri. Sulla Villa Ro-mana ricordiamo l’interessante servizio sul n. 29 di 109 del 25 luglio 2014. LUTTO. E’ deceduto all’età di 72 anni il prof. Mario Centorrino. Lo vogliamo ricordare riproducendo parte della locandina in cui viene testimoniata la sua presenza nel nostro Comune nell’ambito del progetto “Territorio-Università”. Ne siamo grati. Ai familiari il nostro sentito cordoglio.
  • 4. IL SINDACO DI FURNARI MARIO FOTI: “LA DISCARICA VA COMMISSARIATA”. Il 2 Settembre si è tenuta al Dipartimento acque e rifiuti della Regione, una conferenza in merito alla revoca delle autoriz-zazioni n. 391 e n. 392 del 2009, nonchè alla richiesta di rinnovo dell’Aia per il conferimento di rifiuti nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, richiesta dalla Tirreno Ambiente. Il sindaco di Furnari, attraverso una dura nota, chiede un ur-gente commissariamento della società ed il sequestro e la bonifica del sito, per tutelare la salute dei cittadini residenti, e fa rilevare una serie di omissioni e violazioni di legge: “ l’abbancamento dei rifiuti è stato fatto in maniera non con-forme alla normativa vigente, violate le prescrizioni sulle mo-dalità di impermealizzazione, quelle sulla volumetria. Reale il rischio di un disastro ambientale”. E LA PROTESTA PLATEALE DEL 1999 ?!?!? Mentre c’è chi denuncia “silenzi ed omissioni” come il Sin-daco di Furnari, il nostro Sindaco si esercita a dare incarichi legali (vedi del. G.M. n.70/2013 € 4.800,00) “per la tutela di questo Comune per danni subiti o subendi dalla discarica sita in Mazzarrà”. Perchè ora? E con quali risultati? Ricordiamo che sul Giornale di Sicilia del 15. 7. 1999 l’allora Sindaco Cipriano (si, è sempre lo stesso!) dichiarava: “ ancora oggi non c’è un progetto presentato al comune di Mazzarrà e non c’è niente che possa far pensare alla gente che la discarica è cosa fatta. L’illegalità della stessa da me denunciata, verrà a galla. Chi mi ha accusato di ritardi si trova sulla strada sbagliata perchè ad oggi nulla è stato fatto e nulla si farà pur di ricorrere a forme plateali di protesta. Terme Viglia-tore non può essere penalizzata in questo modo”. Incredibile ma vero! Dal sottopasso di San Biagio (1), dichiarato con del. G.M. n. 250 dell’11. 11. 2013 “pericoloso ed inidoneo”, verso il campeg-gio Salicà (2) e la litoranea di Marchesana (3), a tutta velocità. TIR ed autocompattatori hanno contribuito, anche quest’anno, al rilancio del turismo nell’ambito del progetto : ”Più turismo più sicurezza più salute”. LAVORI ISTITUTO COMPREN-SIVO DI TERME VIGLIATORE L’Urega bloca la gara. I fondi as-segnati alla scuola -215 mila euro- sono a rischio, per una serie di anomalie. Perchè se ne occupa l’Urega? Ci sono respon-sabilità da parte di funzionari del Comune? Può essere mai che nessuno dei consiglieri comunali, avendo a disposizione, atti, ver-bali, non senta la necessità di te-nere informata la cittadinanza? La stessa osservazione vale per i mutui contratti con la Cassa DD.PP., il P.R.G. etc... CONTATTACI Email: redazione.asinistra@gmail.com Facebook: facebook.com/info.asinistra E’ gradita la collaborazione di tutti i cittadini, in particolare dei giovani, ai quali questo prodotto viene dedicato. “a Sinistra” è a disposizone dei lettori per rettifiche e/o precisazioni. SPESE ELETTORALI AMMINISTRATIVE 2013. La Lista Un’Altra Storia ed il candidato a Sin-daco Filippo Giunta rendono pubbliche le spese elettorali sostenute alle elezioni del 9 e 10 giugno 2013: 1) Ristorante La Lampara € 205,00 doc. n. R8 72010322 del 5.6.2013. 2) Tipografia Aurora € 685.00; 3) Tipografia Terme-grafica € 300,00 fattura n.199/13 del 25.5.13. Le spese per un totale di € 1.190,00 sono state ripartite tra F. Andaloro, F. Giunta, e S. Isgrò. Amministratori e Consiglieri comunali, hanno l’obbligo di rendere pubbliche, sul sito del Co-mune, anche le spese assunte in proprio per la propaganda elettorale. Perchè viene calpestato l’ art.15 del Piano triennale di prevenzione della corruzione e dell’illegalità? Rispondete!