La mappatura delle competenze contro il rischio di riciclaggio
Corso valutazione bartoli
1. Istruzioni per una valutazione di qualità
Corso di formazione
La valutazione di
sistema.
Un approccio plurale e riflessivo
Mantova, 4 maggio 2011
2. Articolazione dell’intervento
Premessa
La valutazione come ambito fondamentale della
riflessione didattica
1. Dimensioni della valutazione
2. Cosa s’intende per valutazione di sistema
Nucleo di approfondimento
L’autoanalisi come esempio emblematico di
valutazione di sistema
Conclusioni
Tre buone ragioni perché la scuola trovi il
coraggio di specchiarsi
3. “La scuola non sempre dispone di strumenti per
riflettersi e riflettere su se stessa: i ballerini, che
praticano la loro arte alla perfezione, dispongono di
specchi per osservare i loro movimenti. Dove sono i
nostri specchi?”
E.W. Eisner, The Educational Imagination, New York,
Mac Millan, 1979
4. Premessa
La valutazione come ambito fondamentale della
riflessione didattica
In una concezione rinnovata, la DIDATTICA si
occupa di prospettare, allestire, gestire “ambienti
di apprendimento”
Per fare questo essa si avvale di dispositivi
riconducibili a tre ambiti fondamentali:
- ORGANIZZAZIONE o progettazione
- VALUTAZIONE
- ISTRUZIONE
5. DIDATTICA
DIDATTICA
ambito di ricerca sulle forme di cura e sostegno
ambito di ricerca sulle forme di cura e sostegno
dei processi di apprendimento
dei processi di apprendimento
DIMENSIONE
DIMENSIONE DIMENSIONE
DIMENSIONE DIMENSIONE
DIMENSIONE
STRUTTURALE
STRUTTURALE NEGOZIALE
NEGOZIALE METODOLOGICA
METODOLOGICA
Lessico, concetti,
Lessico, concetti, Abilità operative
Abilità operative E CONOSCITIVA
E CONOSCITIVA
dispositivi formativi
dispositivi formativi e saperi taciti
e saperi taciti Metaconoscenze
Metaconoscenze
ORGANIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONE
VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
ISTRUZIONE
ISTRUZIONE
6. 1. Dimensioni della valutazione
Quante tipologie concrete di valutazione impiegabili a
scopo didattico possiamo distinguere?
VALUTAZIONE DEL PROFITTO ovvero degli
apprendimenti
VALUTAZIONE DEL PROCESSO come
monitoraggio o presa di decisione in corso di attività
VALUTAZIONE DI PROGETTO, prima che entri
nella fase attuativa
VALUTAZIONE DI SISTEMA come valutazione “di
sintesi”, complessiva, dell’esperienza formativa compiuta
7. 2. Cosa s’intende per valutazione di sistema
L’insieme delle attività che permettono di formulare
una valutazione complessiva sul funzionamento di
un sistema formativo nel suo complesso
È una valutazione “di sintesi”, risultato di operazioni
diverse:
- documentazione su processo e prodotto
- dati provenienti da osservazioni esterne
- comparazioni con altre esperienze
Non è da intendere come “giudizio finale” ma
piuttosto come monitoraggio continuo volto a
promuovere un cambiamento migliorativo
8. Nucleo di approfondimento
L’ autoanalisi come esempio emblematico di
valutazione di sistema
Intendiamo per AUTOANALISI (Van Velzen)
un’ispezione sistematica
attività valutativa volta ad acquisire informazioni sulla
natura dell’oggetto considerato e ad accertarne il valore e il
merito attraverso modalità rigorose e formalizzate
del funzionamento di un determinato dispositivo
formativo adottato
le condizioni che qualificano l’erogazione di un servizio da
parte di un Istituto scolastico
che si qualifica come primo passo di un processo di
miglioramento della qualità del servizio
9. Alcune specificità della nozione di autoanalisi
il suo scopo consiste nel produrre un processo di
cambiamento
Il suo oggetto è il singolo Istituto scolastico inteso
come sistema organizzativo dotato di una
autonomia sostanziale e inserito in un determinato
contesto ambientale
La sua modalità di lavoro è una valutazione
interna fondata su un accertamento sistematico
della qualità dei processi e dei prodotti educativi
della scuola da parte degli stessi soggetti che
operano in essa
10. Tratti qualificanti dell’autoanalisi
Si tratta di un
approccio situato, a partire dal carattere singolare e
contestuale dei dispositivi presi in esame
approccio multiprospettico, tale da prendere in
esame diversi punti di vista e da metterli a confronto
approccio partecipato, tale da coinvolgere i diversi
attori della realtà scolastica al fine di costruire un
sistema di significati condivisi
approccio rigoroso, metodologicamente affidabile
approccio pragmatico, volto a produrre
miglioramento entro un contesto professionale
approccio formativo, connesso all’impiego di
processi riflessivi in contesti professionali
11. Lo sfondo culturale dell’autoanalisi
Due paradigmi culturali sottesi al processo di autoanalisi:
FENOMENOLOGICO
assume la singolarità dei fenomeni sociali e l’inestricabile
intreccio tra osservatore ed osservato come condizioni
ineliminabili e fondanti lo stesso processo di ricerca
(dalla centralità dei dati empirici alla centralità dei
significati)
RIFLESSIVO
assume il processo circolare tra conoscenza, azione e
riflessione come “motore” della conoscenza pedagogica
(dal “conoscere per agire” al “conoscere sull’agire”)
12. il processo di autoanalisi come percorso di
ricerca-azione
l’AZIONE PROFESSIONALE
diviene “terreno di ricerca”…
PROGETTAZIONE
PROGETTAZIONE
RIFLESSIONE
SULL’AZIONE
SVILUPPO
SVILUPPO
LINEE DI
LINEE DI
CRITICA
CO-COSTRUZIONE
IDEA DI QUALITA’
… nella prospettiva di un
cambiamento migliorativo
partecipato e condiviso
13. struttura operativa di un processo di
autoanalisi
VALUTAZIONE DEL PROCESSO
VALUTAZIONE DEL PROCESSO
LEGITTIMAZIONE PROCESSO
INDIVIDUAZIONE OGGETTO
PROGETTAZIONE INDAGINE
ANALISI ANALISI
ESISTENTE ALTERNATIVE
ANALISI E LETTURA DEI DATI
PROGETTAZIONE AZIONI DI CAMBIAMENTO
14. un itinerario di lavoro
METTERE A FUOCO L’OGGETTO
ANALIZZARE FORZE E DEBOLEZZE
RAPPRESENTARE L’OGGETTO
INDIVIDUARE LE DOMANDE CHIAVE
ELABORARE L’IMPIANTO DI INDAGINE
REALIZZARE L’INDAGINE
INTERPRETARE I DATI RACCOLTI
PROGETTARE PIANI DI SVILUPPO
15. scegliere aspetti del funzionamento
organizzativo e didattico o esperienze
progettuali …
strategicamente rilevanti
utili in rapporto alle scelte progettuali future
rilevatori dell’identità culturale e progettuale
complessiva
adatti a confrontare punti di vista dei diversi
interlocutori
agganciati all’esperienza professionale quotidiana
degli insegnanti
16. Esempio: COME FUNZIONANO I COLLOQUI SCUOLA-
FAMIGLIA NELLA NOSTRA SCUOLA?
P U N T I F O R T I P U N T I D E B O L I
O c c a s io n i r e g o la r i d i N o n c o n d iv is io n e d i
in c o n tr o c r ite r i/m o d a lità d i g e s tio n e
C o n s id e r a z io n e s itu a z io n i S c a r s a v a lu ta z io n e
s o g g e ttiv e d e l l’ e f f i c a c i a c o m u n i c a t i v a
C o n o s c e n z a “ in te g r a t a ” L im ita ta p a r te c ip a z io n e
d e l l’ a l u n n o a tt iv a d e i g e n ito r i
C o n fr o n to p r e lim in a r e tra M a n c a n z a d i s e m p lic it à e
d o c e n ti p r e c is io n e
A tt e n z io n e v e r s o u n a P r o b le m i d i
c o m u n ic a z io n e a v v ic in a m e n to fa m ig lie
c o m p r e n s ib ile “ a r is c h io ”
A s c o lto r e c ip r o c o t r a N o n d e fin iz io n e d i im p e g n i
d o c e n t i e g e n ito r i r e c ip r o c i
L im ita ta d e fin iz io n e d e i
te m p i
S c a r s a fid u c ia r e c ip r o c a
17. Esempio: COME POSSIAMO RAPPRESENTARCI I COLLOQUI
SCUOLA-FAMIGLIA?
SCARSA VALUTAZIONE
COMUNICAZIONE
EFFICACIA
CONSIDERAZIONE COMPRENSIBILE
MANCANZA DI
SITUAZIONI SOGGETTIVE AVVICINAMENTO SEMPLICITA’ E
FAMIGLIE “A RISCHIO” PRECISIONE
DIFFERENZIAZIONE LINGUAGGIO
COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA
COLLEGIALITA’ CONFRONTO
CONFRONTO NON CONDIVI- SIONE OCCASIONI REGOLARI NON DEFINIZIONE
PRELIMINARE TRA CRITERI/ MODALITA’ DI INCONTRO IMPEGNI RECIPROCI
DOCENTI
LIMITATATA
CONOSCENZA
DEFINIZIONE DEI
“INTEGRATA”
TEMPI
DELL’ALUNNO
CLIMA
ASCOLTO RECIPROCO SCARSA FIDUCIA
DOCENTI-GENITORI
18. Esempio: A QUALI DOMANDE VOGLIAMO TROVARE RISPOSTE
ATTRAVERSO L’INDAGINE?
I COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA SONO
PREPARATI?
VERIFICATI?
FINALIZZATI?
GESTITI SECONDO CRITERI COMUNI?
ATTENTI AL PROCESSO DI CRESCITA?
INTERATTIVI?
PROATTIVI?
SENSIBILI AL DESTINATARIO?
19. Esempio: CON QUALI STRUMENTI CERCHIAMO LE RISPOSTE?
Che cosa
DICHIARATO
DICHIARATO
Che cosa
diciamo di fare?
diciamo di fare? analisi documentale
analisi documentale
POF
POF
verbali Collegio Docenti
verbali Collegio Docenti
agende programmazione
agende programmazione
Che cosa
Che cosa Che cosa
Che cosa
potremmo fare?
potremmo fare? si vede?
si vede?
ATTESO
ATTESO PERCEPITO
PERCEPITO
--questionario docenti
questionario docenti --questionario docenti
questionario docenti
--questionario genitori
questionario genitori --questionario genitori
questionario genitori
--seduta di discussione
seduta di discussione --seduta di discussione
seduta di discussione
Che cosa
Che cosa
AGITO facciamo?
facciamo?
AGITO
griglia di rilevazione
griglia di rilevazione
protocollo di osservazione
protocollo di osservazione
20. gli strumenti di rilevazione
riconducibili a tre categorie
in base alla modalità di raccolta dei dati
PORRE DOMANDE
OSSERVARE
COMPORTAMENTI
ANALIZZARE
DOCUMENTI
21. la triangolazione
come principio di affidabilità dell’indagine
PORRE DOMANDE
OSSERVARE ANALIZZARE
COMPORTAMENTI DOCUMENTI
22. un inventario di strumenti possibili
CHIEDERE
SCHEMATIZZARE OSSERVARE
DOCUMENTARE SCEGLIERE
ESPERIENZE PRIORITA’
STRUMENTI
RAPPRESENTARE
CON IMMAGINI RACCOGLIERE
MISURARE DISCUTERE
RECITARE
23. COME ELABORARE IL PIANO DI SVILUPPO?
RECUPERARE GLI ESITI DELL’INDAGINE
RECUPERARE GLI ESITI DELL’INDAGINE
AUTOVALUTATIVA
AUTOVALUTATIVA
Domande di indagine
Domande di indagine
Sintesi interpretativa
Sintesi interpretativa
Mappa della qualità
Mappa della qualità
SELEZIONARE LE PRIORITA’ DI SVILUPPO
SELEZIONARE LE PRIORITA’ DI SVILUPPO
Interesse / Fattibilità
Interesse / Fattibilità
METTERE A FUOCO LA STRATEGIA D’AZIONE
METTERE A FUOCO LA STRATEGIA D’AZIONE
Analisi risorse e vincoli
Analisi risorse e vincoli
Integrazione della strategia nel sistema
Integrazione della strategia nel sistema
DEFINIRE IL PIANO OPERATIVO DI SVILUPPO
DEFINIRE IL PIANO OPERATIVO DI SVILUPPO
24. Conclusioni
Tre buone ragioni perché la scuola trovi il coraggio di
specchiarsi
LA VALUTAZIONE AL SERVIZIO DEL MIGLIORAMENTO
V DEL M
DEL
I
A G
L Prospettiva GESTIONALE
Prospettiva GESTIONALE L
U I
T I
PER IL
PER IL
A O
R
Z Prospettiva STRATEGICA
Prospettiva STRATEGICA A
I M
O COME
E
COME N
N
E T
Prospettiva CULTURALE
Prospettiva CULTURALE O
25. ol a
scu
“Nel corso di un secolo quasi interamente vissuto, ho
spesso creduto di trovarmi ad una svolta epocale, poi
non era vero niente.
Una svolta epocale si ha quando non cambiano solo le
cose, ma anche le teste per capirle”.
Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi 2000