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Istruzioni per una valutazione di qualità
                     Corso di formazione


           La valutazione di
                   sistema.
Un approccio plurale e riflessivo
                    Mantova, 4 maggio 2011
Articolazione dell’intervento
     Premessa
La valutazione come ambito fondamentale della
    riflessione didattica
1.   Dimensioni della valutazione
2.   Cosa s’intende per valutazione di sistema
     Nucleo di approfondimento
L’autoanalisi come esempio emblematico di
    valutazione di sistema
     Conclusioni
Tre buone ragioni perché la scuola trovi il
    coraggio di specchiarsi
“La scuola non sempre dispone di strumenti per
riflettersi e riflettere su se stessa: i ballerini, che
praticano la loro arte alla perfezione, dispongono di
specchi per osservare i loro movimenti. Dove sono i
nostri specchi?”
          E.W. Eisner, The Educational Imagination, New York,
                                             Mac Millan, 1979
Premessa
La valutazione come ambito fondamentale della
riflessione didattica

  In una concezione rinnovata, la DIDATTICA si
  occupa di prospettare, allestire, gestire “ambienti
  di apprendimento”
  Per fare questo essa si avvale di dispositivi
  riconducibili a tre ambiti fondamentali:
- ORGANIZZAZIONE o progettazione
- VALUTAZIONE
- ISTRUZIONE
DIDATTICA
                            DIDATTICA
            ambito di ricerca sulle forme di cura e sostegno
             ambito di ricerca sulle forme di cura e sostegno
                    dei processi di apprendimento
                     dei processi di apprendimento


  DIMENSIONE
   DIMENSIONE               DIMENSIONE
                            DIMENSIONE               DIMENSIONE
                                                     DIMENSIONE
 STRUTTURALE
  STRUTTURALE                NEGOZIALE
                              NEGOZIALE            METODOLOGICA
                                                   METODOLOGICA
Lessico, concetti,
 Lessico, concetti,        Abilità operative
                           Abilità operative       E CONOSCITIVA
                                                    E CONOSCITIVA
dispositivi formativi
 dispositivi formativi       e saperi taciti
                              e saperi taciti       Metaconoscenze
                                                    Metaconoscenze

ORGANIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONE

  VALUTAZIONE
   VALUTAZIONE

   ISTRUZIONE
    ISTRUZIONE
1.     Dimensioni della valutazione

Quante tipologie concrete di valutazione impiegabili a
  scopo didattico possiamo distinguere?


     VALUTAZIONE DEL PROFITTO ovvero degli
     apprendimenti
     VALUTAZIONE DEL PROCESSO come
     monitoraggio o presa di decisione in corso di attività
     VALUTAZIONE DI PROGETTO, prima che entri
     nella fase attuativa
     VALUTAZIONE DI SISTEMA come valutazione “di
     sintesi”, complessiva, dell’esperienza formativa compiuta
2.     Cosa s’intende per valutazione di sistema

     L’insieme delle attività che permettono di formulare
     una valutazione complessiva sul funzionamento di
     un sistema formativo nel suo complesso
     È una valutazione “di sintesi”, risultato di operazioni
     diverse:
      - documentazione su processo e prodotto
      - dati provenienti da osservazioni esterne
      - comparazioni con altre esperienze
     Non è da intendere come “giudizio finale” ma
     piuttosto come monitoraggio continuo volto a
     promuovere un cambiamento migliorativo
Nucleo di approfondimento
L’ autoanalisi come esempio emblematico di
valutazione di sistema
Intendiamo per AUTOANALISI (Van Velzen)
  un’ispezione sistematica
  attività valutativa volta ad acquisire informazioni sulla
  natura dell’oggetto considerato e ad accertarne il valore e il
  merito attraverso modalità rigorose e formalizzate

  del funzionamento di un determinato dispositivo
  formativo adottato
  le condizioni che qualificano l’erogazione di un servizio da
  parte di un Istituto scolastico

  che si qualifica come primo passo di un processo di
  miglioramento della qualità del servizio
Alcune specificità della nozione di autoanalisi


   il suo scopo consiste nel produrre un processo di
  cambiamento
  Il suo oggetto è il singolo Istituto scolastico inteso
  come sistema organizzativo dotato di una
  autonomia sostanziale e inserito in un determinato
  contesto ambientale
  La sua modalità di lavoro è una valutazione
  interna fondata su un accertamento sistematico
  della qualità dei processi e dei prodotti educativi
  della scuola da parte degli stessi soggetti che
  operano in essa
Tratti qualificanti dell’autoanalisi

Si tratta di un
  approccio situato, a partire dal carattere singolare e
  contestuale dei dispositivi presi in esame
  approccio multiprospettico, tale da prendere in
  esame diversi punti di vista e da metterli a confronto
  approccio partecipato, tale da coinvolgere i diversi
  attori della realtà scolastica al fine di costruire un
  sistema di significati condivisi
  approccio rigoroso, metodologicamente affidabile
  approccio pragmatico, volto a produrre
  miglioramento entro un contesto professionale
  approccio formativo, connesso all’impiego di
  processi riflessivi in contesti professionali
Lo sfondo culturale dell’autoanalisi


Due paradigmi culturali sottesi al processo di autoanalisi:

  FENOMENOLOGICO
assume la singolarità dei fenomeni sociali e l’inestricabile
  intreccio tra osservatore ed osservato come condizioni
  ineliminabili e fondanti lo stesso processo di ricerca
  (dalla centralità dei dati empirici alla centralità dei
  significati)

  RIFLESSIVO
assume il processo circolare tra conoscenza, azione e
  riflessione come “motore” della conoscenza pedagogica
  (dal “conoscere per agire” al “conoscere sull’agire”)
il processo di autoanalisi come percorso di
                ricerca-azione

                l’AZIONE PROFESSIONALE
                 diviene “terreno di ricerca”…




                                                 PROGETTAZIONE
                                                 PROGETTAZIONE
  RIFLESSIONE

  SULL’AZIONE




                                                    SVILUPPO
                                                    SVILUPPO
                                                    LINEE DI
                                                    LINEE DI
    CRITICA




                     CO-COSTRUZIONE
                      IDEA DI QUALITA’



                  … nella prospettiva di un
                  cambiamento migliorativo
                   partecipato e condiviso
struttura operativa di un processo di
                                      autoanalisi




                                                                  VALUTAZIONE DEL PROCESSO
                                                                  VALUTAZIONE DEL PROCESSO
LEGITTIMAZIONE PROCESSO



                                INDIVIDUAZIONE OGGETTO

                                PROGETTAZIONE INDAGINE

                           ANALISI                   ANALISI
                          ESISTENTE                ALTERNATIVE


                               ANALISI E LETTURA DEI DATI



                          PROGETTAZIONE AZIONI DI CAMBIAMENTO
un itinerario di lavoro

  METTERE A FUOCO L’OGGETTO
 ANALIZZARE FORZE E DEBOLEZZE
  RAPPRESENTARE L’OGGETTO

 INDIVIDUARE LE DOMANDE CHIAVE
ELABORARE L’IMPIANTO DI INDAGINE
     REALIZZARE L’INDAGINE

  INTERPRETARE I DATI RACCOLTI
 PROGETTARE PIANI DI SVILUPPO
scegliere aspetti del funzionamento
  organizzativo e didattico o esperienze
              progettuali …
             strategicamente rilevanti
   utili in rapporto alle scelte progettuali future
  rilevatori dell’identità culturale e progettuale
                    complessiva
   adatti a confrontare punti di vista dei diversi
                   interlocutori
agganciati all’esperienza professionale quotidiana
                 degli insegnanti
Esempio: COME FUNZIONANO I COLLOQUI SCUOLA-
        FAMIGLIA NELLA NOSTRA SCUOLA?

          P U N T I F O R T I                              P U N T I D E B O L I
     O c c a s io n i r e g o la r i d i               N o n c o n d iv is io n e d i
               in c o n tr o                     c r ite r i/m o d a lità d i g e s tio n e
 C o n s id e r a z io n e s itu a z io n i             S c a r s a v a lu ta z io n e
             s o g g e ttiv e                    d e l l’ e f f i c a c i a c o m u n i c a t i v a
  C o n o s c e n z a “ in te g r a t a ”          L im ita ta p a r te c ip a z io n e
            d e l l’ a l u n n o                       a tt iv a d e i g e n ito r i
 C o n fr o n to p r e lim in a r e        tra   M a n c a n z a d i s e m p lic it à e
                d o c e n ti                                p r e c is io n e
    A tt e n z io n e v e r s o u n a                         P r o b le m i d i
         c o m u n ic a z io n e                    a v v ic in a m e n to fa m ig lie
          c o m p r e n s ib ile                               “ a r is c h io ”
     A s c o lto r e c ip r o c o t r a          N o n d e fin iz io n e d i im p e g n i
       d o c e n t i e g e n ito r i                          r e c ip r o c i
                                                    L im ita ta d e fin iz io n e d e i
                                                                te m p i
                                                  S c a r s a fid u c ia r e c ip r o c a
Esempio: COME POSSIAMO RAPPRESENTARCI I COLLOQUI
                       SCUOLA-FAMIGLIA?

                                                              SCARSA VALUTAZIONE
                                        COMUNICAZIONE
                                                                     EFFICACIA
   CONSIDERAZIONE                        COMPRENSIBILE
                                                       MANCANZA DI
SITUAZIONI SOGGETTIVE     AVVICINAMENTO                SEMPLICITA’ E
                        FAMIGLIE “A RISCHIO”            PRECISIONE

         DIFFERENZIAZIONE                             LINGUAGGIO


                              COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA


              COLLEGIALITA’                              CONFRONTO

    CONFRONTO         NON CONDIVI- SIONE   OCCASIONI REGOLARI NON DEFINIZIONE
  PRELIMINARE TRA     CRITERI/ MODALITA’      DI INCONTRO     IMPEGNI RECIPROCI
      DOCENTI
               LIMITATATA
                                                   CONOSCENZA
             DEFINIZIONE DEI
                                                   “INTEGRATA”
                  TEMPI
                                                   DELL’ALUNNO
                                       CLIMA

              ASCOLTO RECIPROCO                SCARSA FIDUCIA
              DOCENTI-GENITORI
Esempio: A QUALI DOMANDE VOGLIAMO TROVARE RISPOSTE
                ATTRAVERSO L’INDAGINE?


        I COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA SONO

                    PREPARATI?

                   VERIFICATI?

                   FINALIZZATI?

         GESTITI SECONDO CRITERI COMUNI?

         ATTENTI AL PROCESSO DI CRESCITA?

                  INTERATTIVI?

                    PROATTIVI?

           SENSIBILI AL DESTINATARIO?
Esempio: CON QUALI STRUMENTI CERCHIAMO LE RISPOSTE?



         Che cosa
                                  DICHIARATO
                                  DICHIARATO
          Che cosa
         diciamo di fare?
          diciamo di fare?      analisi documentale
                                 analisi documentale
                                        POF
                                         POF
                             verbali Collegio Docenti
                              verbali Collegio Docenti
                             agende programmazione
                              agende programmazione
 Che cosa
  Che cosa                                                       Che cosa
                                                                  Che cosa
 potremmo fare?
  potremmo fare?                                                 si vede?
                                                                  si vede?
         ATTESO
          ATTESO                                          PERCEPITO
                                                           PERCEPITO
--questionario docenti
   questionario docenti                           --questionario docenti
                                                     questionario docenti
--questionario genitori
   questionario genitori                          --questionario genitori
                                                     questionario genitori
--seduta di discussione
   seduta di discussione                          --seduta di discussione
                                                     seduta di discussione

                                                 Che cosa
                                                  Che cosa
                                      AGITO      facciamo?
                                                  facciamo?
                                      AGITO
                              griglia di rilevazione
                               griglia di rilevazione
                           protocollo di osservazione
                            protocollo di osservazione
gli strumenti di rilevazione
         riconducibili a tre categorie
   in base alla modalità di raccolta dei dati



           PORRE DOMANDE



             OSSERVARE
           COMPORTAMENTI



              ANALIZZARE
              DOCUMENTI
la triangolazione
     come principio di affidabilità dell’indagine




               PORRE DOMANDE




  OSSERVARE                          ANALIZZARE
COMPORTAMENTI                        DOCUMENTI
un inventario di strumenti possibili

                                CHIEDERE


          SCHEMATIZZARE                    OSSERVARE


 DOCUMENTARE                                       SCEGLIERE
  ESPERIENZE                                       PRIORITA’
                               STRUMENTI
  RAPPRESENTARE
  CON IMMAGINI                                   RACCOGLIERE



              MISURARE                      DISCUTERE


                                RECITARE
COME ELABORARE IL PIANO DI SVILUPPO?


  RECUPERARE GLI ESITI DELL’INDAGINE
  RECUPERARE GLI ESITI DELL’INDAGINE
  AUTOVALUTATIVA
  AUTOVALUTATIVA
     Domande di indagine
      Domande di indagine
     Sintesi interpretativa
      Sintesi interpretativa
     Mappa della qualità
      Mappa della qualità

  SELEZIONARE LE PRIORITA’ DI SVILUPPO
  SELEZIONARE LE PRIORITA’ DI SVILUPPO
Interesse / Fattibilità
 Interesse / Fattibilità

  METTERE A FUOCO LA STRATEGIA D’AZIONE
   METTERE A FUOCO LA STRATEGIA D’AZIONE
Analisi risorse e vincoli
 Analisi risorse e vincoli
Integrazione della strategia nel sistema
 Integrazione della strategia nel sistema

  DEFINIRE IL PIANO OPERATIVO DI SVILUPPO
  DEFINIRE IL PIANO OPERATIVO DI SVILUPPO
Conclusioni
Tre buone ragioni perché la scuola trovi il coraggio di
specchiarsi
     LA VALUTAZIONE AL SERVIZIO DEL MIGLIORAMENTO

 V                        DEL                         M
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“Nel corso di un secolo quasi interamente vissuto, ho
spesso creduto di trovarmi ad una svolta epocale, poi
non era vero niente.
Una svolta epocale si ha quando non cambiano solo le
cose, ma anche le teste per capirle”.
                 Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi 2000

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  • 1. Istruzioni per una valutazione di qualità Corso di formazione La valutazione di sistema. Un approccio plurale e riflessivo Mantova, 4 maggio 2011
  • 2. Articolazione dell’intervento Premessa La valutazione come ambito fondamentale della riflessione didattica 1. Dimensioni della valutazione 2. Cosa s’intende per valutazione di sistema Nucleo di approfondimento L’autoanalisi come esempio emblematico di valutazione di sistema Conclusioni Tre buone ragioni perché la scuola trovi il coraggio di specchiarsi
  • 3. “La scuola non sempre dispone di strumenti per riflettersi e riflettere su se stessa: i ballerini, che praticano la loro arte alla perfezione, dispongono di specchi per osservare i loro movimenti. Dove sono i nostri specchi?” E.W. Eisner, The Educational Imagination, New York, Mac Millan, 1979
  • 4. Premessa La valutazione come ambito fondamentale della riflessione didattica In una concezione rinnovata, la DIDATTICA si occupa di prospettare, allestire, gestire “ambienti di apprendimento” Per fare questo essa si avvale di dispositivi riconducibili a tre ambiti fondamentali: - ORGANIZZAZIONE o progettazione - VALUTAZIONE - ISTRUZIONE
  • 5. DIDATTICA DIDATTICA ambito di ricerca sulle forme di cura e sostegno ambito di ricerca sulle forme di cura e sostegno dei processi di apprendimento dei processi di apprendimento DIMENSIONE DIMENSIONE DIMENSIONE DIMENSIONE DIMENSIONE DIMENSIONE STRUTTURALE STRUTTURALE NEGOZIALE NEGOZIALE METODOLOGICA METODOLOGICA Lessico, concetti, Lessico, concetti, Abilità operative Abilità operative E CONOSCITIVA E CONOSCITIVA dispositivi formativi dispositivi formativi e saperi taciti e saperi taciti Metaconoscenze Metaconoscenze ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE VALUTAZIONE VALUTAZIONE ISTRUZIONE ISTRUZIONE
  • 6. 1. Dimensioni della valutazione Quante tipologie concrete di valutazione impiegabili a scopo didattico possiamo distinguere? VALUTAZIONE DEL PROFITTO ovvero degli apprendimenti VALUTAZIONE DEL PROCESSO come monitoraggio o presa di decisione in corso di attività VALUTAZIONE DI PROGETTO, prima che entri nella fase attuativa VALUTAZIONE DI SISTEMA come valutazione “di sintesi”, complessiva, dell’esperienza formativa compiuta
  • 7. 2. Cosa s’intende per valutazione di sistema L’insieme delle attività che permettono di formulare una valutazione complessiva sul funzionamento di un sistema formativo nel suo complesso È una valutazione “di sintesi”, risultato di operazioni diverse: - documentazione su processo e prodotto - dati provenienti da osservazioni esterne - comparazioni con altre esperienze Non è da intendere come “giudizio finale” ma piuttosto come monitoraggio continuo volto a promuovere un cambiamento migliorativo
  • 8. Nucleo di approfondimento L’ autoanalisi come esempio emblematico di valutazione di sistema Intendiamo per AUTOANALISI (Van Velzen) un’ispezione sistematica attività valutativa volta ad acquisire informazioni sulla natura dell’oggetto considerato e ad accertarne il valore e il merito attraverso modalità rigorose e formalizzate del funzionamento di un determinato dispositivo formativo adottato le condizioni che qualificano l’erogazione di un servizio da parte di un Istituto scolastico che si qualifica come primo passo di un processo di miglioramento della qualità del servizio
  • 9. Alcune specificità della nozione di autoanalisi il suo scopo consiste nel produrre un processo di cambiamento Il suo oggetto è il singolo Istituto scolastico inteso come sistema organizzativo dotato di una autonomia sostanziale e inserito in un determinato contesto ambientale La sua modalità di lavoro è una valutazione interna fondata su un accertamento sistematico della qualità dei processi e dei prodotti educativi della scuola da parte degli stessi soggetti che operano in essa
  • 10. Tratti qualificanti dell’autoanalisi Si tratta di un approccio situato, a partire dal carattere singolare e contestuale dei dispositivi presi in esame approccio multiprospettico, tale da prendere in esame diversi punti di vista e da metterli a confronto approccio partecipato, tale da coinvolgere i diversi attori della realtà scolastica al fine di costruire un sistema di significati condivisi approccio rigoroso, metodologicamente affidabile approccio pragmatico, volto a produrre miglioramento entro un contesto professionale approccio formativo, connesso all’impiego di processi riflessivi in contesti professionali
  • 11. Lo sfondo culturale dell’autoanalisi Due paradigmi culturali sottesi al processo di autoanalisi: FENOMENOLOGICO assume la singolarità dei fenomeni sociali e l’inestricabile intreccio tra osservatore ed osservato come condizioni ineliminabili e fondanti lo stesso processo di ricerca (dalla centralità dei dati empirici alla centralità dei significati) RIFLESSIVO assume il processo circolare tra conoscenza, azione e riflessione come “motore” della conoscenza pedagogica (dal “conoscere per agire” al “conoscere sull’agire”)
  • 12. il processo di autoanalisi come percorso di ricerca-azione l’AZIONE PROFESSIONALE diviene “terreno di ricerca”… PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE RIFLESSIONE SULL’AZIONE SVILUPPO SVILUPPO LINEE DI LINEE DI CRITICA CO-COSTRUZIONE IDEA DI QUALITA’ … nella prospettiva di un cambiamento migliorativo partecipato e condiviso
  • 13. struttura operativa di un processo di autoanalisi VALUTAZIONE DEL PROCESSO VALUTAZIONE DEL PROCESSO LEGITTIMAZIONE PROCESSO INDIVIDUAZIONE OGGETTO PROGETTAZIONE INDAGINE ANALISI ANALISI ESISTENTE ALTERNATIVE ANALISI E LETTURA DEI DATI PROGETTAZIONE AZIONI DI CAMBIAMENTO
  • 14. un itinerario di lavoro METTERE A FUOCO L’OGGETTO ANALIZZARE FORZE E DEBOLEZZE RAPPRESENTARE L’OGGETTO INDIVIDUARE LE DOMANDE CHIAVE ELABORARE L’IMPIANTO DI INDAGINE REALIZZARE L’INDAGINE INTERPRETARE I DATI RACCOLTI PROGETTARE PIANI DI SVILUPPO
  • 15. scegliere aspetti del funzionamento organizzativo e didattico o esperienze progettuali … strategicamente rilevanti utili in rapporto alle scelte progettuali future rilevatori dell’identità culturale e progettuale complessiva adatti a confrontare punti di vista dei diversi interlocutori agganciati all’esperienza professionale quotidiana degli insegnanti
  • 16. Esempio: COME FUNZIONANO I COLLOQUI SCUOLA- FAMIGLIA NELLA NOSTRA SCUOLA? P U N T I F O R T I P U N T I D E B O L I O c c a s io n i r e g o la r i d i N o n c o n d iv is io n e d i in c o n tr o c r ite r i/m o d a lità d i g e s tio n e C o n s id e r a z io n e s itu a z io n i S c a r s a v a lu ta z io n e s o g g e ttiv e d e l l’ e f f i c a c i a c o m u n i c a t i v a C o n o s c e n z a “ in te g r a t a ” L im ita ta p a r te c ip a z io n e d e l l’ a l u n n o a tt iv a d e i g e n ito r i C o n fr o n to p r e lim in a r e tra M a n c a n z a d i s e m p lic it à e d o c e n ti p r e c is io n e A tt e n z io n e v e r s o u n a P r o b le m i d i c o m u n ic a z io n e a v v ic in a m e n to fa m ig lie c o m p r e n s ib ile “ a r is c h io ” A s c o lto r e c ip r o c o t r a N o n d e fin iz io n e d i im p e g n i d o c e n t i e g e n ito r i r e c ip r o c i L im ita ta d e fin iz io n e d e i te m p i S c a r s a fid u c ia r e c ip r o c a
  • 17. Esempio: COME POSSIAMO RAPPRESENTARCI I COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA? SCARSA VALUTAZIONE COMUNICAZIONE EFFICACIA CONSIDERAZIONE COMPRENSIBILE MANCANZA DI SITUAZIONI SOGGETTIVE AVVICINAMENTO SEMPLICITA’ E FAMIGLIE “A RISCHIO” PRECISIONE DIFFERENZIAZIONE LINGUAGGIO COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA COLLEGIALITA’ CONFRONTO CONFRONTO NON CONDIVI- SIONE OCCASIONI REGOLARI NON DEFINIZIONE PRELIMINARE TRA CRITERI/ MODALITA’ DI INCONTRO IMPEGNI RECIPROCI DOCENTI LIMITATATA CONOSCENZA DEFINIZIONE DEI “INTEGRATA” TEMPI DELL’ALUNNO CLIMA ASCOLTO RECIPROCO SCARSA FIDUCIA DOCENTI-GENITORI
  • 18. Esempio: A QUALI DOMANDE VOGLIAMO TROVARE RISPOSTE ATTRAVERSO L’INDAGINE? I COLLOQUI SCUOLA-FAMIGLIA SONO PREPARATI? VERIFICATI? FINALIZZATI? GESTITI SECONDO CRITERI COMUNI? ATTENTI AL PROCESSO DI CRESCITA? INTERATTIVI? PROATTIVI? SENSIBILI AL DESTINATARIO?
  • 19. Esempio: CON QUALI STRUMENTI CERCHIAMO LE RISPOSTE? Che cosa DICHIARATO DICHIARATO Che cosa diciamo di fare? diciamo di fare? analisi documentale analisi documentale POF POF verbali Collegio Docenti verbali Collegio Docenti agende programmazione agende programmazione Che cosa Che cosa Che cosa Che cosa potremmo fare? potremmo fare? si vede? si vede? ATTESO ATTESO PERCEPITO PERCEPITO --questionario docenti questionario docenti --questionario docenti questionario docenti --questionario genitori questionario genitori --questionario genitori questionario genitori --seduta di discussione seduta di discussione --seduta di discussione seduta di discussione Che cosa Che cosa AGITO facciamo? facciamo? AGITO griglia di rilevazione griglia di rilevazione protocollo di osservazione protocollo di osservazione
  • 20. gli strumenti di rilevazione riconducibili a tre categorie in base alla modalità di raccolta dei dati PORRE DOMANDE OSSERVARE COMPORTAMENTI ANALIZZARE DOCUMENTI
  • 21. la triangolazione come principio di affidabilità dell’indagine PORRE DOMANDE OSSERVARE ANALIZZARE COMPORTAMENTI DOCUMENTI
  • 22. un inventario di strumenti possibili CHIEDERE SCHEMATIZZARE OSSERVARE DOCUMENTARE SCEGLIERE ESPERIENZE PRIORITA’ STRUMENTI RAPPRESENTARE CON IMMAGINI RACCOGLIERE MISURARE DISCUTERE RECITARE
  • 23. COME ELABORARE IL PIANO DI SVILUPPO? RECUPERARE GLI ESITI DELL’INDAGINE RECUPERARE GLI ESITI DELL’INDAGINE AUTOVALUTATIVA AUTOVALUTATIVA Domande di indagine Domande di indagine Sintesi interpretativa Sintesi interpretativa Mappa della qualità Mappa della qualità SELEZIONARE LE PRIORITA’ DI SVILUPPO SELEZIONARE LE PRIORITA’ DI SVILUPPO Interesse / Fattibilità Interesse / Fattibilità METTERE A FUOCO LA STRATEGIA D’AZIONE METTERE A FUOCO LA STRATEGIA D’AZIONE Analisi risorse e vincoli Analisi risorse e vincoli Integrazione della strategia nel sistema Integrazione della strategia nel sistema DEFINIRE IL PIANO OPERATIVO DI SVILUPPO DEFINIRE IL PIANO OPERATIVO DI SVILUPPO
  • 24. Conclusioni Tre buone ragioni perché la scuola trovi il coraggio di specchiarsi LA VALUTAZIONE AL SERVIZIO DEL MIGLIORAMENTO V DEL M DEL I A G L Prospettiva GESTIONALE Prospettiva GESTIONALE L U I T I PER IL PER IL A O R Z Prospettiva STRATEGICA Prospettiva STRATEGICA A I M O COME E COME N N E T Prospettiva CULTURALE Prospettiva CULTURALE O
  • 25. ol a scu “Nel corso di un secolo quasi interamente vissuto, ho spesso creduto di trovarmi ad una svolta epocale, poi non era vero niente. Una svolta epocale si ha quando non cambiano solo le cose, ma anche le teste per capirle”. Vittorio Foa, Passaggi, Torino, Einaudi 2000