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“La valutazione degli alunni
e dintorni…”


 6 Aprile 2011




Patrizia Mantovani
“Sono RAZIONALI gli SCHEMI, I REGISTRI, LE GRIGLIE, IL SISTEMA
    DOCIMOLOGICO che tenta di ORGANIZZARE, STRUTTURARE,
ASTRARRE E RAZIONALIZZARE…la VITA PULSANTE, IL DISORDINE e il
CAOS generato dalla vita scolastica che tenta esplicitamente di ricondurre ad
   una maggiore OBIETTIVITA’ I GIUDIZI, I VOTI e tutto l’apparato di
       misurazione del pullulante mondo dell’APPRENDIMENTO”.
             P.Mottana “L'immaginario della scuola”Ed.Mimesis




 1. Necessità di compensare lo SGUARDO sulla VALUTAZIONE
 2. Accettando la VISCOSITA’ dell’esperienza
 3. Evitando di ragionare per contrapposizioni (COGNITIVO/AFFETTIVO-
    CORPOREO/MENTALE)
 4. VALORIZZANDO la ciclicità dell’apprendimento con i suoi momenti di
    ascesa, discesa ed ERRORE.
Il lessico della valutazione è ormai noto e sempre più
    contaminato da terminologia anglosassone. Le
   parole andrebbero “manomesse” per renderle più
ricche di significati condivisi, in CONTESTI mutati
    velocemente, popolati da GENERAZIONI
profondamente trasformate che APPRENDONO in
                  modo diverso.
CONTESTI

                                     INFORMAZIONE AL
IMPOVERIMENTO                            POSTO DI
  CULTURALE                            CONOSCENZA




                                        CRISI
 CRISI DEI SISTEMI
                                        DELLA
EDUCATIVI FORMALI
                                       FAMIGLIA




        CRISI DI MODELLI         NUOVI MODI DI
      EDUCATIVI E DI VALORI      APPRENDERE
NUOVE FORME DI APPRENDIMENTO

Comportamenti di comunicazione e       Forme di apprendimento non lineari
apprendimento nuovi caratterizzati     e non alfabetiche caratterizzate da
   dalla. velocità nell’accesso,            uno stile ludico orientato
     dall’azzeramento della                all’espressione del sé, alla
 sedimentazione e della memoria                    personalità.


                   Passaggio da una modalità di
                   conoscenza in cui prevale la
                   LINEARITA’ ad una in cui prevale
                   la SIMULTANEITA’ degli stimoli e
                   dell’elaborazione.


Forme di apprendimento basate
                                            Capacità e attitudini di
sulla “visione”. Ridimensionamento
                                                multitasking
della lettura e della scrittura, lo
stampato al posto del corsivo.
La scuola e le sue difficolta’
1. Esprime difficoltà a rispondere alla grande provocazione rappresentata
   dall’espansione delle informazioni e delle conoscenze.
2. Ha di fronte un compito complesso e rivali in continua e veloce
   trasformazione.
3. E'chiamata ad un enorme impegno richiesto da un’evoluzione cognitiva
   continua.
4. E’ creatrice di conoscenze iniziali complesse.
5. Non è più l’unica agenzia che abbia il compito di diffondere il sapere
   iniziale, di accrescere il numero di persone che sanno.
6. Esprime resistenze in molti fattori.
La scuola risponde lentamente
          a questa sfida

•Trasmette saperi ben definiti.
•Risponde lentamente al processo di accrescimento
veloce della conoscenza.
•E’ metodologicamente lenta.
•Non è ancora il luogo della movimentazione delle
conoscenze, spesso della loro sedimentazione.
Riflessione critica
ed autocritica sull’insegnamento

 Da una logica trasmissiva e poco stimolante per le intelligenze
 ad una logica portatrice di senso, coinvolgimento e di emozioni.



 Da una logica orientata prevalentemente alle conoscenze ad
 una rivolta alle competenze.


 Dalla logica dell’auditorium a quella del laboratorium e della
 comunicazione e affermazione del sè.
La Valutazione è una delle situazioni
pedagogiche più importanti e didatticamente
essenziali nel processo di apprendimento
degli allievi.



        ALLIEVO                               DOCENTE




      L’esito della valutazione è l’elemento regolatore del processo
                       insegnamento-apprendimento.
AUTOVALUTAZIONE             VALUTAZIONE
                                INTERNA




                SOGGETTO
               CHE APPRENDE




VALUTAZIONE ESTERNA             VALUTAZIONE
     NAZIONALE                    ESTERNA
                              INTERNAZIONALE
OBIETTIVO DEI SISTEMI DI
ISTRUZIONE E' IL SUCCESSO
        FORMATIVO
            QUALI LE VARIABILI?



  ESTRAZIONE                       PERCORSO
    SOCIALE                       SCOLASTICO




    SORTE                          CAPACITA’
                                  INDIVIDUALI




   IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO GLOBALE
COME REAGISCE L’EUROPA ALLE
 SFIDE DELLA COMPETIZIONE?


       SOLLECITAZIONE AI SISTEMI EDUCATIVI




      RAGIONA SU PROCESSI DI APPRENDIMENTO E
             COMPETENZE/VALUTAZIONE

 “Insegnare ad apprendere-verso la società cognitiva” E. Cresson 1995
 “Nell'educazione un tesoro”J.Delors 1995
 “Lisbona 2000” Nuove competenze di base

 “Parlamento Europeo” Competenze chiave 2006
COMPETENZE OBBLIGO SCOLASTICO
                 ITALIA
Decreto 22 Agosto 2007

Conoscenze: il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
                l’apprendimento.

Abilita’: capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
         termine compiti e risolvere problemi e sono descritti in termini cognitivi e
         pratici.

Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
         professionali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio e di lavoro e
         nello sviluppo professionale/personale: le competenze sono descritte in
         termini di responsabilità e autonomia.

  Raccordo con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo “Traguardi di competenza”


                IMPULSO ALLA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
LA VALUTAZIONE INTERNAZIONALE
              OCSE
INTERVIENE SU AMBITI: lettura, matematica, scienze
CONSIDERA fattori motivazionali, comportamentali
NON VALUTA contenuti curricolari
VALUTA l’utilizzo delle conoscenze
ESPLORA le strategie di apprendimento
APPLICA una visione sistemica (caratteristiche dello studente, della famiglia e
della scuola)
CONSIDERA le strategie cognitive
VALUTA la padronanza dei processi e la comprensione dei meccanismi
INTERPRETA fattori di contesto e li raccorda ai risultati
INDUCE lo studente a riflettere sul proprio background – autovalutazione
PROPONE quadri di riferimento
VALUTAZIONE NAZIONALE ESTERNA
            INVALSI
DIRETTIVA TRIENNALE N.74/2008 “Rilevare gli apprendimenti degli studenti in
momenti in ingresso ed in uscita, per valutare il VALORE AGGIUNTO fornito da
ogni scuola in termini di accrescimento di livelli di apprendimento degli alunni”


A chi è rivolta l’indagine:
               2° primaria
               5°primaria
               1° secondaria di I°grado
                                                                      Effetti sulla
               3° sec. di I° grado L.176/2007 D.M. n.16/2008          valutazione
               2° sec. di II° grado                                    In uscita
               5° sec. di II°grado
-FAMILIARE
 STRUMENTI
                                      -ATTIVITA’ DELLO STUDENTE
QUESTIONARIO STUDENTE       AMBITI -BENESSERE A SCUOLA
                                      -COGNIZIONI RIFERITE AL SE’
                                      -MOTIVAZIONE IMPEGNO
                                      NELLO STUDIO


QUADRI DI RIFERIMENTO    DOMANDA
                         COMMENTO            AMBITO
                         CLASSIFICAZIONE COMPITO
  AZIONI                                 (Richiesta,prestazione)
                                             OGGETTO DI VALUTAZIONE
 SOMMINISTRAZIONE                            PROGETTO COGNITIVO
 CORREZIONE                                  (sotteso)

 ELABORAZIONE DA PARTE DELL’INVALSI
 DEI DATI
 RESTITUZIONE
OGGETTI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA


                                 ALUNNO
                (Apprendimenti, comportamento, competenze)


                               PERSONALE
                         (Prestazioni professionali)


                       ISTITUZIONE SCOLASTICA
            (RISORSE UTILIZZATE, funzionamento, risultati)


                                 SISTEMA
            (RISORSE UTILIZZATE, funzionamento, risultati)


D. Cristanini
RICADUTA/EFFETTI SULLE ISTITUZIONI
                       SCOLASTICHE
             NEGATIVA                                       POSITIVA

-Timori, ansie                           -Promozione di percorsi di autovalutazione
                                         finalizzati al miglioramento.
-Inutilità
                                         Riflessione sulla struttura delle prove.
-Eccessivo carico di lavoro
(correzione, invio…)                     Analisi della struttura sintattica dei quesiti.
-Scarsa considerazione delle criticità   -Comparazione tra i curricoli di istituto e i
forti di contesto (indipendente dalla    quadri di riferimento.
responsabilità delle scuole-stranieri,
                                         -Analisi dei processi sottesi alle richieste
estrazione sociale, erosione delle
                                         Invalsi.
risorse…)
                                         -Comparazione tra i criteri di valutazione
- Rischi sanzionatori
                                         interna e i criteri di valutazione esterni.
-Competitività.
                                         -Riflessione sulle scelte metodologiche.
                                         -Riflessione sui processi di insegnamento.
VALUTAZIONE INTERNA
CORNICE NORMATIVA….RECENTE

571/77
T.U. 297/94
CARTA DEI SERVIZI 1995 DPCM                              -Collegialità
ART.21 L.59/1997
                                                         -Percorsi integrativi.
DPR 249/98
DPR 275/99                                               -Individuazione di modalità e criteri
L.53/2003
                                                         di valutazione degli alunni nel rispetto
DL 59/2004                                               della normativa nazionale.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
                                                         -Progettazione formativa e ricerca
DL 147/2007 (ripristino del giudizio di
                                                         valutativa.
ammissione e prove Invalsi)
DM 139/2007 (Obbligo)                                    -Competenze
DM2007 (Recupero dei debiti)                             -Portfolio.
DL 137/2008 L. 169/2008
DPR 122/09 (Regolamento recante norme
                                                         -Voti numerici
urgenti per la valutazione degli alunni)                 Voto in comportamento/media
DM giugno 2009 Promozione delle eccellenze
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CM 49/2010 Valutazione degli alunni a fine primo ciclo
COME CONCILIARE ISTANZE ATTUALI
     ED EREDITA’ PASSATE?


COME ORIENTARSI TRA INTERVENTI
   A PUZZLE SENZA PERDERE
         LA BUSSOLA?


 COME TRASFORMARE VINCOLI E
  SEMPLIFICAZIONI IN PROCESSI
  AFFIDABILI, EQUI ED EFFICACI?
AVERE CONSAPEVOLEZZA E AGIRE RESPONSABILMENTE
IN MERITO A:

1. Allargamento dell’esigenza valutativa a tutte le dimensioni del fare scuola:
   apprendimento/insegnamento/scelte organizzative/operatori/modalità di
   erogazione del servizio.
2. Riconoscimento dei legami tra il lavoro “micro” con gli alunni e il sistema
   organizzativo ed educativo entro cui si colloca.
3. Alla ricerca di legittimità della propria proposta formativa e valutativa
   attraverso processi autovalutativi.
4. Alla revisione ed adeguamento del processo di insegnamento-
   apprendimento.
5. Al rapporto intrinseco fra i risultati formativi e azioni messe in atto dai
   docenti e dalla scuola.
6. Al superamento di una prassi valutativa connotata da rituali di
   compilazione di documenti, misurazione quantitative/oggettive, scrutini,
   colloqui (a conferma dell’immaginario)
Per una idea condivisa di valutazione…
                                                           Condivisione dei
    Definizione di                                            traguardi di
procedure affidabili di                                   competenza e delle
 verifica e parametri                                  strategie metodologiche
     attendibili di          Restituzione ad una
     valutazione                                               per il loro
                            dimensione collegiale           raggiungimento
                            sovra disciplinare, la
                                                       competenze trasversali
                          valutazione dell’alunno in
                                 relazione a
                           conoscenze strategiche
 Superamento della
  coincidenza fra                motivazione
   valutazione e               metacognizione            Potenziamento delle
     sanzione.                    autostima             azioni valutative come
                                                         azione orientativa e
                                                             orientante.
                                  Gestione e
                               comunicazione
                            dell’azione valutativa
                              come parte di un
                            processo, non il fine.
…che metta al centro l'alunno nella sua interezza

 SOGGETTO che ha                                       SOGGETTO che va
      diritto ad           SOGGETTO che ha               accompagnato
 APPRENDERE E AD              diritto ad una            all’accrescimento
   IMPARARE AD              valutazione equa,          dell’autostima e non
   APPRENDERE                trasparente ed                   alla sua
    SBAGLIANDO                 orientativa.              demolizione….


              SOGGETTO non                 SOGGETTO che deve
         valutabile solo in base ai           essere guidato alla
          risultati ma in relazione        lettura consapevole di
           alla sua storia, al suo          limiti e potenzialità in
             impegno, alla sua            relazione alla situazione
                motivazione.                      di partenza



         E QUESTO NON DIPENDE DA GIUDIZI E DA NUMERI MA DA
                       SCELTE RESPONSABILI

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Corso valutazione mantovani

  • 1. “La valutazione degli alunni e dintorni…” 6 Aprile 2011 Patrizia Mantovani
  • 2. “Sono RAZIONALI gli SCHEMI, I REGISTRI, LE GRIGLIE, IL SISTEMA DOCIMOLOGICO che tenta di ORGANIZZARE, STRUTTURARE, ASTRARRE E RAZIONALIZZARE…la VITA PULSANTE, IL DISORDINE e il CAOS generato dalla vita scolastica che tenta esplicitamente di ricondurre ad una maggiore OBIETTIVITA’ I GIUDIZI, I VOTI e tutto l’apparato di misurazione del pullulante mondo dell’APPRENDIMENTO”. P.Mottana “L'immaginario della scuola”Ed.Mimesis 1. Necessità di compensare lo SGUARDO sulla VALUTAZIONE 2. Accettando la VISCOSITA’ dell’esperienza 3. Evitando di ragionare per contrapposizioni (COGNITIVO/AFFETTIVO- CORPOREO/MENTALE) 4. VALORIZZANDO la ciclicità dell’apprendimento con i suoi momenti di ascesa, discesa ed ERRORE.
  • 3. Il lessico della valutazione è ormai noto e sempre più contaminato da terminologia anglosassone. Le parole andrebbero “manomesse” per renderle più ricche di significati condivisi, in CONTESTI mutati velocemente, popolati da GENERAZIONI profondamente trasformate che APPRENDONO in modo diverso.
  • 4. CONTESTI INFORMAZIONE AL IMPOVERIMENTO POSTO DI CULTURALE CONOSCENZA CRISI CRISI DEI SISTEMI DELLA EDUCATIVI FORMALI FAMIGLIA CRISI DI MODELLI NUOVI MODI DI EDUCATIVI E DI VALORI APPRENDERE
  • 5. NUOVE FORME DI APPRENDIMENTO Comportamenti di comunicazione e Forme di apprendimento non lineari apprendimento nuovi caratterizzati e non alfabetiche caratterizzate da dalla. velocità nell’accesso, uno stile ludico orientato dall’azzeramento della all’espressione del sé, alla sedimentazione e della memoria personalità. Passaggio da una modalità di conoscenza in cui prevale la LINEARITA’ ad una in cui prevale la SIMULTANEITA’ degli stimoli e dell’elaborazione. Forme di apprendimento basate Capacità e attitudini di sulla “visione”. Ridimensionamento multitasking della lettura e della scrittura, lo stampato al posto del corsivo.
  • 6. La scuola e le sue difficolta’ 1. Esprime difficoltà a rispondere alla grande provocazione rappresentata dall’espansione delle informazioni e delle conoscenze. 2. Ha di fronte un compito complesso e rivali in continua e veloce trasformazione. 3. E'chiamata ad un enorme impegno richiesto da un’evoluzione cognitiva continua. 4. E’ creatrice di conoscenze iniziali complesse. 5. Non è più l’unica agenzia che abbia il compito di diffondere il sapere iniziale, di accrescere il numero di persone che sanno. 6. Esprime resistenze in molti fattori.
  • 7. La scuola risponde lentamente a questa sfida •Trasmette saperi ben definiti. •Risponde lentamente al processo di accrescimento veloce della conoscenza. •E’ metodologicamente lenta. •Non è ancora il luogo della movimentazione delle conoscenze, spesso della loro sedimentazione.
  • 8. Riflessione critica ed autocritica sull’insegnamento Da una logica trasmissiva e poco stimolante per le intelligenze ad una logica portatrice di senso, coinvolgimento e di emozioni. Da una logica orientata prevalentemente alle conoscenze ad una rivolta alle competenze. Dalla logica dell’auditorium a quella del laboratorium e della comunicazione e affermazione del sè.
  • 9. La Valutazione è una delle situazioni pedagogiche più importanti e didatticamente essenziali nel processo di apprendimento degli allievi. ALLIEVO DOCENTE L’esito della valutazione è l’elemento regolatore del processo insegnamento-apprendimento.
  • 10. AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE INTERNA SOGGETTO CHE APPRENDE VALUTAZIONE ESTERNA VALUTAZIONE NAZIONALE ESTERNA INTERNAZIONALE
  • 11. OBIETTIVO DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE E' IL SUCCESSO FORMATIVO QUALI LE VARIABILI? ESTRAZIONE PERCORSO SOCIALE SCOLASTICO SORTE CAPACITA’ INDIVIDUALI IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO GLOBALE
  • 12. COME REAGISCE L’EUROPA ALLE SFIDE DELLA COMPETIZIONE? SOLLECITAZIONE AI SISTEMI EDUCATIVI RAGIONA SU PROCESSI DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE/VALUTAZIONE “Insegnare ad apprendere-verso la società cognitiva” E. Cresson 1995 “Nell'educazione un tesoro”J.Delors 1995 “Lisbona 2000” Nuove competenze di base “Parlamento Europeo” Competenze chiave 2006
  • 13. COMPETENZE OBBLIGO SCOLASTICO ITALIA Decreto 22 Agosto 2007 Conoscenze: il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Abilita’: capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi e sono descritti in termini cognitivi e pratici. Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità professionali, sociali e/o metodologiche in situazioni di studio e di lavoro e nello sviluppo professionale/personale: le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Raccordo con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo “Traguardi di competenza” IMPULSO ALLA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
  • 14. LA VALUTAZIONE INTERNAZIONALE OCSE INTERVIENE SU AMBITI: lettura, matematica, scienze CONSIDERA fattori motivazionali, comportamentali NON VALUTA contenuti curricolari VALUTA l’utilizzo delle conoscenze ESPLORA le strategie di apprendimento APPLICA una visione sistemica (caratteristiche dello studente, della famiglia e della scuola) CONSIDERA le strategie cognitive VALUTA la padronanza dei processi e la comprensione dei meccanismi INTERPRETA fattori di contesto e li raccorda ai risultati INDUCE lo studente a riflettere sul proprio background – autovalutazione PROPONE quadri di riferimento
  • 15. VALUTAZIONE NAZIONALE ESTERNA INVALSI DIRETTIVA TRIENNALE N.74/2008 “Rilevare gli apprendimenti degli studenti in momenti in ingresso ed in uscita, per valutare il VALORE AGGIUNTO fornito da ogni scuola in termini di accrescimento di livelli di apprendimento degli alunni” A chi è rivolta l’indagine: 2° primaria 5°primaria 1° secondaria di I°grado Effetti sulla 3° sec. di I° grado L.176/2007 D.M. n.16/2008 valutazione 2° sec. di II° grado In uscita 5° sec. di II°grado
  • 16. -FAMILIARE STRUMENTI -ATTIVITA’ DELLO STUDENTE QUESTIONARIO STUDENTE AMBITI -BENESSERE A SCUOLA -COGNIZIONI RIFERITE AL SE’ -MOTIVAZIONE IMPEGNO NELLO STUDIO QUADRI DI RIFERIMENTO DOMANDA COMMENTO AMBITO CLASSIFICAZIONE COMPITO AZIONI (Richiesta,prestazione) OGGETTO DI VALUTAZIONE SOMMINISTRAZIONE PROGETTO COGNITIVO CORREZIONE (sotteso) ELABORAZIONE DA PARTE DELL’INVALSI DEI DATI RESTITUZIONE
  • 17. OGGETTI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA ALUNNO (Apprendimenti, comportamento, competenze) PERSONALE (Prestazioni professionali) ISTITUZIONE SCOLASTICA (RISORSE UTILIZZATE, funzionamento, risultati) SISTEMA (RISORSE UTILIZZATE, funzionamento, risultati) D. Cristanini
  • 18. RICADUTA/EFFETTI SULLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE NEGATIVA POSITIVA -Timori, ansie -Promozione di percorsi di autovalutazione finalizzati al miglioramento. -Inutilità Riflessione sulla struttura delle prove. -Eccessivo carico di lavoro (correzione, invio…) Analisi della struttura sintattica dei quesiti. -Scarsa considerazione delle criticità -Comparazione tra i curricoli di istituto e i forti di contesto (indipendente dalla quadri di riferimento. responsabilità delle scuole-stranieri, -Analisi dei processi sottesi alle richieste estrazione sociale, erosione delle Invalsi. risorse…) -Comparazione tra i criteri di valutazione - Rischi sanzionatori interna e i criteri di valutazione esterni. -Competitività. -Riflessione sulle scelte metodologiche. -Riflessione sui processi di insegnamento.
  • 19. VALUTAZIONE INTERNA CORNICE NORMATIVA….RECENTE 571/77 T.U. 297/94 CARTA DEI SERVIZI 1995 DPCM -Collegialità ART.21 L.59/1997 -Percorsi integrativi. DPR 249/98 DPR 275/99 -Individuazione di modalità e criteri L.53/2003 di valutazione degli alunni nel rispetto DL 59/2004 della normativa nazionale. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 -Progettazione formativa e ricerca DL 147/2007 (ripristino del giudizio di valutativa. ammissione e prove Invalsi) DM 139/2007 (Obbligo) -Competenze DM2007 (Recupero dei debiti) -Portfolio. DL 137/2008 L. 169/2008 DPR 122/09 (Regolamento recante norme -Voti numerici urgenti per la valutazione degli alunni) Voto in comportamento/media DM giugno 2009 Promozione delle eccellenze -Soglia di ammissione Direttiva 76/09 Obiettivi per l’Invalsi 2009/2010 CM 49/2010 Valutazione degli alunni a fine primo ciclo
  • 20. COME CONCILIARE ISTANZE ATTUALI ED EREDITA’ PASSATE? COME ORIENTARSI TRA INTERVENTI A PUZZLE SENZA PERDERE LA BUSSOLA? COME TRASFORMARE VINCOLI E SEMPLIFICAZIONI IN PROCESSI AFFIDABILI, EQUI ED EFFICACI?
  • 21. AVERE CONSAPEVOLEZZA E AGIRE RESPONSABILMENTE IN MERITO A: 1. Allargamento dell’esigenza valutativa a tutte le dimensioni del fare scuola: apprendimento/insegnamento/scelte organizzative/operatori/modalità di erogazione del servizio. 2. Riconoscimento dei legami tra il lavoro “micro” con gli alunni e il sistema organizzativo ed educativo entro cui si colloca. 3. Alla ricerca di legittimità della propria proposta formativa e valutativa attraverso processi autovalutativi. 4. Alla revisione ed adeguamento del processo di insegnamento- apprendimento. 5. Al rapporto intrinseco fra i risultati formativi e azioni messe in atto dai docenti e dalla scuola. 6. Al superamento di una prassi valutativa connotata da rituali di compilazione di documenti, misurazione quantitative/oggettive, scrutini, colloqui (a conferma dell’immaginario)
  • 22. Per una idea condivisa di valutazione… Condivisione dei Definizione di traguardi di procedure affidabili di competenza e delle verifica e parametri strategie metodologiche attendibili di Restituzione ad una valutazione per il loro dimensione collegiale raggiungimento sovra disciplinare, la competenze trasversali valutazione dell’alunno in relazione a conoscenze strategiche Superamento della coincidenza fra motivazione valutazione e metacognizione Potenziamento delle sanzione. autostima azioni valutative come azione orientativa e orientante. Gestione e comunicazione dell’azione valutativa come parte di un processo, non il fine.
  • 23. …che metta al centro l'alunno nella sua interezza SOGGETTO che ha SOGGETTO che va diritto ad SOGGETTO che ha accompagnato APPRENDERE E AD diritto ad una all’accrescimento IMPARARE AD valutazione equa, dell’autostima e non APPRENDERE trasparente ed alla sua SBAGLIANDO orientativa. demolizione…. SOGGETTO non SOGGETTO che deve valutabile solo in base ai essere guidato alla risultati ma in relazione lettura consapevole di alla sua storia, al suo limiti e potenzialità in impegno, alla sua relazione alla situazione motivazione. di partenza E QUESTO NON DIPENDE DA GIUDIZI E DA NUMERI MA DA SCELTE RESPONSABILI