Il romanzo psicologico rappresenta sicuramente una delle principali produzioni della letteratura novecentesca, tale da condizionare i metodi di scrittura e le analisi dei personaggi dei principali scrittori e maestri delle letteratura che vanno da Conrad a Dostoevskij, i precursori di questo genere, passando per Marcel Proust e Virginia Woolf, fino ad arrivare a Georges Simenon, Sandor Marai e Amèlie Nothomb.
L’analisi psicologica, il monologo interiore, il rapporto tra il personaggio e il tempo: questi ed altri concreti elementi di scrittura verranno approfonditi nel corso de “Le Officine del Racconto” del 14 aprile, attraverso i testi dei principali scrittori che hanno utilizzato tematicamente e strutturalmente una nuova forma di romanzo e di narrazione a partire da questo tipo di costruzione del personaggio, protagonista della vicenda.
16. Un nuovo romanzo
“Alla ricerca del tempo perduto”
14 novembre 1913
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 16
17. La costruzione del personaggio
L’io diviso
3
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 17
18. La costruzione del personaggio
Il desiderio Il punto di vista
Il linguaggio Il conflitto
Il passato I segreti
La complessità L’aspetto
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 18
19. Un nuovo personaggio
Rodion Romanovich Raskolnikov
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 19
21. L’analisi psicologica
Il tempo
Antefatti
Flashback
Anticipazioni
Lo scorrere
del tempo
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 21
22. L’analisi psicologica
“In caso di disgrazia” di Georges Simenon
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 22
23. La camera dei segreti
Il ruolo dei segreti in letteratura
4
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 23
24. Scrivere il personaggio
I segreti
“Nella vita quotidiana non ci capiamo mai, non esistono né completa
chiarezza né completa fiducia. Ci conosciamo approssimativamente,
attraverso segni esteriori, e questi servono a sufficienza per la basi
della socialità e persino per l’intimità. Ma le persone in un romanzo
possono essere completamente comprese dal lettore, se l’autore lo
desidera; la loro vita interiore può essere espressa come la loro vita
esteriore ci è stato detto su di loro tutto ciò che può essere detto;
perfino se sono imperfetti o irreali, non hanno segreti per noi, mentre
i nostri amici si, e devono averne, essendo la reciproca segretezza una
delle condizione dell’esistenza in questo pianeta”.
Edward Morgan Forster, "Aspetti del romanzo"
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 24
25. James Joyce: “I morti”
La narrativa e i segreti
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 25
26. La camera dei segreti
Un segreto inconfessabile
«Dottor Jekyll e Mr. Hyde»
di Robert Louis Stevenson.
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 26
27. La camera dei segreti
Una doppia vita
Un rimorso
Una ferita
Il passato Scrivere (per nascondere e rivelare)
il segreto del personaggio
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 27
28. La costruzione del segreto
Dexter
Dalla letteratura alla tv
La famiglia e il passato
La fidanzata
Il segreto
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 28
29. La costruzione della suspense
Una teoria dei segreti
« Il terrore non è nell’esplosione ma
nell’attesa».
Alfred Hitchcock
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 29
30. La costruzione della suspense
Elementi di base
Un demone e una paura
La ambientazioni
La vulnerabilità
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 30
31. La costruzione della suspense
Elementi di base
L’attesa: lo sviluppo della tensione
Lo ‘spessore’ dell’antagonista
La seduzione del lettore fin
dall’inizio della scena
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 31
32. La costruzione della suspense
Una teoria dei segreti
« Quando hai un dubbio, fai entrare
un uomo con una pistola».
Raymond Chandler
IL COLPO DI SCENA
Roma, 14/4/12 Francesco Izzo 32