1. Le avanguardie artistiche e il cinema FUTURISMO DADA SURREALISMO Produzione marginale e irregolare Molti scritti sul cinema e manifesti teorici L’interesse risiede soprattutto nelle intuizioni che diventeranno parte integrante di alcune correnti e registi
2. FUTURISMO Primo manifesto futurista 1916 Manifesto della Cinematografia futurista Il cinematografo è un'arte a sè. Il cinematografo non deve mai copiare il palcoscenico. Il cinematografo, essendo essenzialmente visivo, deve compiere innanzittutto l'evoluzione della pittura: distaccarsi dalla realtà, dalla fotografia, dal grazioso e dal solenne. Diventare antigrazioso, deformatore, impressionista, sintetico, dinamico, parolibero. Thais Bruno Corra – “dipingere ogni fotogramma”
3. Il cinematografo futurista che noi prepariamo, deformazione gioconda dell'universo, sintesi alogica e fuggente della vita mondiale, diventerà la migliore scuola per i ragazzi: scuola di gioia, di velocità, di forza, di temerità e di eroismo. Il cinematografo futurista acutizzerà, svilupperà la sensibilità, velocizzerà l'immaginazione creatrice, darà all'intelligenza un prodigioso senso di simultaneità e di onnipresenza. Il cinematografo futurista collaborerà così al rinnovamento generale, sostituendo la rivista (sempre pedantedesca), il dramma (sempre previsto) e uccidendo il libro (sempre tedioso e opprimente). Prodromi del cinema d’autore, antispettacolare L’attuazione dei manifesti e dei programmi non avviene Scomparsa di quasi tutti i film realizzati in quel periodo Logico sbocco ANIMAZIONE
4. Il cinema degli artisti Léger “La storia del film d’avanguardia è molto semplice. È una reazione contro i film basati su uno scenario e su un divo. È la fantasia e il gioco contro l’ordine commerciale degli altri. […] è la rivincita dei pittori e dei poeti. In un’arte come questa l’immagine deve essere tutto e dove essa è sacrificata a un aneddoto romanzesco, bisognava difendersie provare che le arti dell’immaginazione […] potevano da sole costruire dei film senza scenario considerando l’immagine mobile come personaggio principale” Si punta sulla qualità DINAMICO-FIGURATIVA del nuovo medium Separare il cinema da teatro e letteratura Che cosa è AVANGUARDIA? Basta essere fuori dalle normali strutture di produzione?
5. DADAISMO Zurigo, Cabaret Voltaire 1916 T. Tzara, Manifesto del 1918 “Scrivo un manifesto e non voglio niente e sono per principio contro i manifesti, come del resto sono contro i principi. Sono contro l’azione, per la contraddizione continua e anche per l’affermazione; non sono né favorevole né contrario e non do spiegazioni perché detesto il buon senso” Negazione della cultura e dell’arte tradizionale Poetica del caso Poetica dell’opera globale (commistione tra arte e vita)
6. DADAISMO Germania RICHTER (cinema della fantasia e dell’ingegno) Ciclo RYTHMUS Pittura dinamica, suggestione dei rotoli dipinti È la musica a cambiare le superfici dello schermo EGGELING (cinema del rigore e della precisione) La Symphonie Diagonale MUSICA VISIVA Chiara influenza dell’espressionismo astratto (Klee, Kandinskij)
7. Francia Man Ray- cinema come collage di oggetti Rayogrammi Vuillermoz: “Un film si scrive e si orchestra come una sinfonia. Le frasi luminose hanno il loro ritmo” Dal Dadaismo al Surrealismo Lèger e la poetica dell’oggetto NUOVO REALISMO DELL’ETA’ DELLA MACCHINA L’animazione è IL DINAMISMO PLASTICO DELL’OGGETTO “A quei tempi realizzavo quadri con degli oggetti, come elementi attivi, liberi […] I pittori avevano già distrutto il soggetto, come nei film di avanguardia si andava distruggendo lo scenario descrittivo. […] Ho pensato a degli oggetti molto comuni che ho trasposto sullo schermo dando loro una mobilità e un ritmo molto voluti e molto calcolati”
8. Il dadaismo puro è forse quello di Clair e di Entr’acte Scenario di Picabia Intermezzo cinematografico di un balletto, non sense dadaista Gioco, provocazione antiborghese, irrazionalismo, deriva della narrazione La resa cinematografica di Clair, in un certo senso, tradisce il puro dadaismo dello scenario: il film è cinematograficamente curato Duchamp e l’ANEMIC CINEMA Giochi di parole, anagrammi, poliespressività degli oggetti Valore sonoro e plastico delle parole
9. Surrealismo Il termine risale al 1917 – Apollinaire e Le mammelle di Tiresia 1924 Primo Manifesto Surrealista BRETON “Automatismo psichico puro, dettato dal pensiero in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. Si fonda sull’onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero” Freud e Marx SOGNO + AUTOMATISMO Il cinema è già una sur-realtà La fruizione del cinema è già un’esperienza surrealista. Accostamento casuale di sequenze. Riprocessare l’immaginario de Lautréamont:«bello come l’incontro casuale di una macchina da cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio»
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11. Nel surrealismo il contenuto rivoluzionario non cerca la “bella forma”, non insegue una perfezione plastica Abbandono della tecnica a favore della materia bruta Immagini e sequenze come riflesso automatico di un pensiero che è già surrealista Cadavreexquis
12. S. Dalì “Cinema antiartistico, ilare, chiaro, solare, produzione a oltranza di sensualità, addormentata a forza di iniezioni da quell’antioppio che è la nuda oggettività. Cinema muto, sordo, cieco aggiungerei, poiché il miglior cinema è quello che si può vedere con gli occhi chiusi.” Luis Buñuel “L’unico dei maestri del cinema in cui il surrealismo ha rappresentato una vena creativa ed interpretativa ad alto tasso espressivo, senza sconfinamenti nei grevi simbolismi, nelle grottesche ridondanze, nei giochi formalisti e negli estetismi estenuanti dei suoi non pochi imitatori” (E.Livraghi) Ruiz, Lynch,…