2. LE PREMESSE.1
IL MATRIMONIO TRA ENRICO II - ELEONORA D’AQUITANIA (1180)
Il re francese Luigi VII ripudiò la
duchessa Eleonora d’Aquitania.
Questa sposò il re d’Inghilterra
Enrico II, della famiglia
d’origine francese Angiò –
Plantageneti,che controllava
diversi territori in Francia.
In tal modo, Enrico II acquisì il
dominio delle contee di
Bretagna, d’Angiò, Marche e
dei ducati di Normandia e
Aquitania.
3. PREMESSE.2/LA BATTAGLIA DI BOUVINES, 1214:
SCONFITTA DELLA MONARCHIA INGLESE
IL SUO VASSALLAGGIO IN FRANCIA.
Enrico II ebbe due figli, Ricccardo Cuor di Leone
e Giovanni Senza Terra, entrambi salirono al
trono
Giovanni successe al fratello, ma si dimostrò un
re meno abile di Riccardo e del padre sia
politicamente, che militarmente.
Con la battaglia di Bouvines (1214), perse
Normandia, Angiò e Poitou a favore di Filippo
Augusto, il re Francese, che impose vincoli di
vassallaggio a Fiandre, Bretagna e Champagne.
Giovanni Senza Terra
4. PREMESSE.3/ LO STALLO SECOLARE: 1214 – 1336.
Per oltre un secolo, lo status quo creato da
Bouvines persistette.
Il sovrano francese controllò strettamente i
territori del nord e del centro del paese, con
la crociata albigese la corona capetingia
aveva ottenuto il dominio anche della
contea di Tolosa, nel Sud.
I territori inglesi erano situati nell’estremo
occidente, in cui la maggiore città era
Bordeaux.
Tuttavia nel 1328 scomparve l’ultimo re
capetingio Carlo IV.
Contea di Tolosa
5. LO SCONTRO TRA ENRICO III E FILIPPO VI DI VALOIS.
LA DICHIARAZIONE DI GUERRA, 1337.
Alla morte di Carlo IV entrarono in contrasto il re inglese
Edoardo III e il legittimo erede al trono Filippo di
Valois, del ramo dinastico Angiò – Valois.
Edoardo III reclamava il trono perché sua moglie era
sorella del defunto sovrano.
Per la legge salica, tuttavia, il trono non poteva essere
assegnato per via femminile.
In tal modo Filippo ascese al trono come Filippo VI e nel
1337 questo portò alla guerra tra la corona francese e
quella inglese, dichiarata da quest’ultima, il 1
novembre.
Stemma degli
Angiò - Valois
6. LE QUATTRO FASI DELLA GUERRA DEI CENT’ANNI.
LA GUERRA CIVILE TRA ARMAGNACCHI E BORGOGNONI.
LA GUERRA DEI CENT’ANNI non fu un conflitto
continuo ma si svolse in QUATTRO DIVERSE
FASI MILITARI, mescolandosi con un conflitto
civile contemporaneo, quello tra
ARMAGNACCHI e BORGOGNONI:
- I. 1346 – 60 favorevole agli inglesi
- II. 1369 – 80 stallo
-III. 1415 – 20 favorevole agli inglesi
-IV. 1429 – 1453 ripresa e vittoria francese
Durante la guerra dei cent’anni si impiegarono
armi da fuoco.Uso delle armi da fuoco durante
un assedio di città
7. LA NUOVA SITUAZIONE DOPO BRETIGNY (1360 – 1420)
La nuova situazione territoriale
francese vedeva la presenza di
due monarchie in una
medesima area geografica:
a nord e sud - est i sovrani
francesi Valois,
nel sud – ovest i sovrani inglesi
Plantageneti, che controllavano
anche il porto di Calais.
8. LA PRIMA FASE: BATTAGLIE DI CRECY E POITIERS,
PACE DI BRETIGNY DEL 1360.
La prima fase della guerra fu favorevole agli
inglesi.
Essi vinsero due battaglie fondamentali, a Crecy
(1346) (guidati da Edward III) e Poitiers (1356)
(comandante il «principe nero» Edward), soprattutto
grazie a una tattica che impiegava in battaglia
arcieri, dotati di arco e frecce, e fanti che sconfissero
gli indisciplinati e pesanti cavalieri francesi e i
balestrieri.
Nella battaglia di Poitiers fu catturato il re francese
Giovanni II «il Buono».
Ciò portò alla pace di Bretigny, 1360, in seguito
alla quale gli inglesi controllarono l’intera Francia
di Sud – Ovest: risorse così il regno «anglo-
atlantico» che sembrava finito con la battaglia di
Bouvines (1214).
Carlo V, re di Francia tra 1369 e 1380, recuperò
buona parte dei territori perduti.
Battaglia di Crecy, 1346
9. LA CREAZIONE DEL DUCATO DI BORGOGNA (1363)
Il re francese Giovanni il Buono (morto nel
1364) volle premiare il suo secondo figlio,
Filippo detto l’Ardito e gli concesse in
appannaggio il territorio della Borgogna,
costituito in ducato.
Fu un grave errore politico in quanto
Giovanni il Buono cancellava con questa
investitura la politica di controllo
territoriale sui principati feudali che
avevano realizzato i suoi predecessori.
Carlo VI, figlio di Carlo V e nipote di
Filippo, re dall’età di undici anni, manifestò
segni di squilibrio mentale dal 1492.
Fino al 1422, sul trono francese vi fu un re
malato di mente circondato da parenti
con i propri seguiti feudali: i due fatti
indebolirono la monarchia
Giovanni il Buono,
re di Francia (1350-64)
Carlo VI,
«il folle», re di
Francia
(1380-1422)
Filippo
«l’Ardito»,
duca di
Borgogna
(1363-
1404)
Carlo V, il «saggio»,
re di Francia (1364-1380)
10. LA SECONDA FASE DELLA GUERRA.
La seconda fase della guerra,
guidata da Carlo V, figlio
primogenito di Giovanni il Buono e
suo successore, si svolse tra 1369 e
1380.
I francesi recuperarono
parzialmente alcuni dei territori
perduti dopo Bretigny adottando
una tattica anziché di battaglie in
campo aperto, di attacco e
ripiegamento, che somigliava
molto alla guerriglia.
L’esercito francese
11. LA GUERRA CIVILE TRA ARMAGNACCHI E BORGOGNONI,
UNA GUERRA DENTRO LA GUERRA.
Il ducato di Borgogna, situato nella Francia
centro orientale, costituì un potente elemento
di divisione durante la guerra tra francesi e
inglesi.
Filippo l’Ardito diede origine a una dinastia
parallela a quella del fratello Carlo VI: la
dinastia borgognona fu più abile e
lungimirante di quella regia.
Si formarono due fazioni, dette degli
→Armagnacchi (monarchici) [dal nome del
castello del leader della fazione] e dei
→Borgognoni (ducali), i quali si
combatterono sanguinosamente per il
controllo di ricchi territori.
I borgognoni si allearono spesso con gli
inglesi contro gli armagnacchi.
12. LA DINASTIA BORGOGNONA
Filippo l’Ardito sposò
Margherita di Màle
(che controllava le
contee di Fiandra,
Nevers e Franca
Contea)
I territori furono
ereditati da Giovanni
Senza Paura che nel
1407 fece uccidere il
leader degli
armagnacchi e
cominciò la guerra
civile
Giovanni morì
assassinato. Suo figlio
Filippo il Buono,
contribuì alla pace di
Troyes (1420) e si
riconciliò con i Valois
(1435)
S. Guarracino,Storia dell’età medievale, Bruno Mondadori
13. CARLO VI IL FOLLE E GIOVANNI SENZA PAURA:
INIZIO UFFICIALE DELLA GUERRA CIVILE.
Alle prese con i rivali interni Borgognoni, la
monarchia francese scontò anche la follia
del re Carlo VI
La follia di Carlo VI e l’aggressività dei
Borgognoni misero in serie difficoltà gli
Armagnacchi.
Nel 1407 Giovanni Senza Paura, duca di
Borgogna, fece uccidere il capo della
fazione degli Armagnacchi e diede
ufficialmente il via alla guerra civile.
Re Carlo VI
14. LA TERZA FASE DELLA GUERRA DEI CENT’ANNI,
1415 – 1420.
Anche grazie all’azione di Giovanni Senza Paura,
la guerra tra francesi e inglesi riprese nel 1415: le
truppe di Carlo VI furono sconfitte a Azincourt.
Dopo cinque anni sanguinosi segnati dalle due
guerre, nel 1420 si giunse alla pace di Troyes,
favorevole agli inglesi.
Enrico V, re inglese, sposò una principessa reale
francese e Carlo VI fu costretto a firmare un atto
con cui Enrico V diventava primo erede al trono,
mentre il figlio legittimo erede al trono era definito
«bastardo» e escluso dalla successione.
Nel 1422, Enrico V e Carlo VI morirono: il figlio di
Enrico, che aveva un anno, fu proclamato re di
Francia, ma tutta la parte settentrionale e
occidentale del regno diventò inglese
Giovanni Senza Paura
Enrico V, re inglese
15. LA NUOVA CONFIGURAZIONE TERRITORIALE CREATA DALLA PACE DI TROYES :
DOPO IL 1420
.
•In seguito alla pace di Troyes, la corona
inglese controllava tutto il nord ovest della
Francia, comprese Parigi e Orleans, più alcuni
territori del sud – ovest.
•Il ducato di Borgogna a partire dal 1428
dominava invece su: Franca Contea, Fiandre,
Paesi Bassi (Belgio più Olanda) e
Lussemburgo.
•Ai Valois rimaneva una porzione non ampia di
territorio centrale.
16. UN RE «NON UFFICIALE»
•I territori rimasti ai Valois erano
governati dal giovane principe Carlo,
diseredato dal padre, Carlo VI. Egli
risiedeva quasi inerte a Bourges, al di
là della Loira.
•Nonostante un territorio in quel momento
diviso tra inglesi e borgognoni, Carlo
poteva contare su un fatto importante e
potenzialmente favorevole: i re che
avevano creato lo Stato tra 1200 e
1300 posero le basi perché il popolo
dei territori Valois si sentisse parte di
una nazione e adeguatamente guidato
avrebbe potuto cambiare la situazione
politica e territoriale.
Il principe Carlo
17. LA IV FASE DELLA GUERRA, 1429 – 1453.
L’IMPREVEDIBILE EMERGERE DI UN’EROINA, GIOVANNA D’ARCO.
Mentre le sorti della corona francese erano
sempre più compromesse, comparve
imprevedibilmente sulla scena della guerra una
giovane contadina diciottenne di Orlèans:
Giovanna D’Arco.
Giovanna aveva diciotto anni. Era una ragazza
religiosa e molto tormentata.
Analfabeta, figlia di contadini aveva rivelato di
sentire delle voci con cui Dio stesso la
spingeva a radunare un esercito che
sconfiggesse gli inglesi, restituendo la
legittima corona a Carlo di Valois
Giovanna d’Arco, versione “manga”
18. CHI FU GIOVANNA PER IL POPOLO FRANCESE.
Giovanna “appartiene per molti versi al tipo del
sollevatore di folle con motivazioni
millenaristiche e religiose; il popolo che la seguì
nella sua breve stagione di guida carismatica
aveva conservato la fede ingenua nella dinastia
legittima francese e aveva pianto la morte di
Carlo VI identificando negli inglesi e nei nobili
traditori la causa di tutte le sue sciagure.” (S.
Guarracino).
L’azione politica e religiosa di Giovanna si
colloca negli anni a cavallo del 1430.
19. CARLO VII INCORONATO A REIMS GRAZIE A GIOVANNA.
Spinto dall’entusiasmo mistico
di Giovanna e dei suoi
seguaci, Carlo di Valois
dopo molti dubbi, si fece
incoronare e ungere col
nome di Carlo VII a Reims ,
città sacra dei re francesi
liberata, come Orleàns da
Giovanna e dal suo esercito.
Giovanna entra a Orleàns
Carlo VII incoronato a Reims sotto gli occhi di Giovanna
20. IL PROCESSO A GIOVANNA
Giovanna ebbe invece un destino tragico.
Fu catturata dai Borgognoni, quindi questi la
vendettero per denaro agli inglesi.
Portata davanti a un tribunale dell’inquisizione fu
processata e condannata per eresia e idolatria a
causa delle note “voci” che la guidavano.
Carlo VII e la sua corte la lasciarono al suo destino.
Condannata al rogo come eretica (e strega),
Giovanna morì a diciannove anni sulla piazza di
Orleàns, bruciata viva di fronte a una grande folla
nel maggio 1431.
La Chiesa cattolica la canonizzerà nel 1920.
21. LA CONCLUSIONE DELLA GUERRA, 1453.
Grazie alla sollevazione di spirito patriottico
provocata da Giovanna d’Arco, Carlo VII, anche
con la pace raggiunta con Filippo il Buono,
duca di Borgogna (1435), recuperò molti
territori degli inglesi.
Nel 1453 la guerra si concluse con la ritirata
inglese, anche se non venne mai firmato un
trattato di pace
Gli inglesi furono espulsi dalla Guascogna e
dalla Normandia e conservarono solamente
Calais.
Il sovrano inglese continuò a intitolarsi nei suoi
atti, “re di Francia e d’Inghilterra”, cosicché il
casus belli tra i due paesi rimaneva aperto.
22. IL SIGNIFICATO DEL CONFLITTO.
La mancanza di un trattato
di pace fu “la conclusione
singolare di una lotta
singolare altrettanto
singolare, nella quale non si
erano confrontate solo due
dinastie” ma anche “ due
modelli di Stato, due
possibili tipi di sviluppo
civile con i loro interessi e i
loro orientamenti politici.”
(G.Galasso)