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D.Lgs. 231/01

OHSAS 18001
 TORINO - Giovedì 12 Aprile 2012

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D.Lgs. 231/01 – OHSAS 18001

             TRACCIA DELL’INTERVENTO

•Introduzione ai requisiti definiti dal D.lgs. 231/01 relativi
alla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche”.
•Illustrare le logiche che sottendono alla costruzione e
implementazione di un “Modello organizzativo, di gestione
e di controllo” coerente ai requisiti espressi dalla legislazione
vigente.
•Presentare il sistema di gestione per la sicurezza aziendale
OHSAS 18001 come strumento per la costruzione di un
modello gestionale coerente con i requisiti espressi dal D.lgs.
231/01 e dal Testo Unico D.lgs. 81/08.


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D.Lgs. 231/01

            IL FONDAMENTO GIURIDICO

Il D.Lgs. 231/01 istituisce la responsabilità amministrativa
della società per reati posti in essere da amministratori,
dirigenti e/o dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’ente
stesso.

L’ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella
punizione di taluni illeciti penali il patrimonio degli enti e, in
definitiva, gli interessi economici dei soci, i quali, fino
all’entrata in vigore della legge in esame, non pativano
conseguenze dalla realizzazione di reati commessi, con
vantaggio della società, da amministratori e/o dipendenti.


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D.Lgs. 231/01
Soggetti destinatari         Soggetti esclusi dalla legge

 Società di persone           Stato

 Società di capitali          Enti pubblici territoriali
                                (Regioni, Province,
 Associazioni con o senza      Comuni)
  personalità giuridica
                               Enti pubblici non
 Enti pubblici economici       economici
 Enti privati                 Enti che svolgono
  concessionari di un           funzioni di rilievo
  pubblico servizio             costituzionale (Partiti
                                politici, sindacati)
 Società cooperative
                               Professionisti
                                                             4
D.Lgs. 231/01

            L’AMPLIAMENTO DEI REATI

Il decreto è stato pensato nel 2001 per le grandi aziende,
quotate in borse, che si rapportano con la pubblica
amministrazione per prevenire i reati di corruzione,
concussione, truffa ai danni dello Stato.
Negli anni sono stati aggiunti altri reati dolosi, di tipo
societario, finanziario e contro la persona.

Con la legge 123/07 vengono inseriti nella disciplina del
decreto i reati di omicidio colposo e lesioni colpose
personali gravi, commessi in violazione di norma in materia
di sicurezza del lavoro.


                                                          5
D.Lgs. 231/01

                      LE SANZIONI

•Pecuniaria, da Euro 64.500 a Euro 1.549.000
       (in base al meccanismo delle quote)
•Interdittiva, della durata compresa tra 3 mesi e 2 anni:
•interdizione dall’esercizio dell’attività,
•soppressione o revoca delle autorizzazioni, licenze o
concessioni,
•divieto di contrattare con la PA,
•esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi
e revoca di quelli concessi,
•divieto di pubblicizzare beni o servizi.
  Confisca
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D.Lgs. 231/01

         MODELLO ORGANIZZATIVO 231


L’Azienda, tuttavia, può esimersi dalla responsabilità per i
suddetti reati se dimostra di possedere un modello
organizzativo e gestionale rispondente a quanto indicato
all’art. 30 del D. Lgs. 81/08.




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D.Lgs. 231/01
                    MODELLO ORGANIZZATIVO 231
                                        Il reato è previsto dal
                              NO                                            SI
                                           D.Lgs 231/2001?


    Azione penale a carico                                                        Azione penale a carico
dell’individuo; non si procede                                                         del soggetto
     nei confronti dell’ente




                                                                                    Accertamento del
           Accertamento                                            Esiste              vantaggio o
          dell’esistenza di                    Si procede nei
                                                                                   interesse per l’ente
          efficaci modelli                   confronti dell’ente
           organizzativi


    Non                             Esiste
    Esiste                                                                                       Non Esiste

     Applicazione delle            Termina o si attenua il                       Termina l’azione a carico
      sanzioni a carico              procedimento nei                                   dell’ente
         dell’ente                   confronti dell’ente
                                                                                                             8
D.Lgs. 231/01

              INDAGINE SUL MODELLO
                ORGANIZZATIVO 231

Il Giudice penale nella sua attività di indagine non si limiterà
ad una mera presa d’atto nell’adozione di un Sistema di
certificazione OHSAS 18001, ma andrà a verificare
l’effettiva applicazione del modello organizzativo anche
attraverso acquisizioni documentali e testimonianze.

Solo a seguito di un effettivo riscontro il Giudice potrà
applicare l’esimente a carico dell’Ente.



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D.Lgs. 231/01

        FASI PER L’IMPLEMENTAZIONE
     DI UN MODELLO ORGANIZZATIVO 231


  Realizzazione del modello
  Adozione del modello tramite delibera di Consiglio
  Istituzione dell’Organismo di Vigilanza
  Diffusione del modello, tramite adeguata comunicazione e
formazione




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D.Lgs. 231/01

          MANTENIMENTO DEL MODELLO
             ORGANIZZATIVO 231

Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo
sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e
sul mantenimento nel tempo delle condizioni di
idoneità delle misure adottate.
Il    riesame    e    l’eventuale modifica      del   modello
organizzativo devono essere adottati, quando siano
scoperte violazioni significative delle norme relative alla
prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in
occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in
 relazione al progresso scientifico e tecnologico.

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D.Lgs. 231/01

                OBIETTIVI DEL MODELLO
                 ORGANIZZATIVO 231

•Individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i
reati.
•Prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e
l’attuazione delle decisioni dell’ente in relazione ai reati da prevenire.
•Prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo
deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli.
•Introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato
rispetto delle misure indicate nel modello.




                                                                        12
D.Lgs. 231/01
            COSA SERVE IN PRATICA
     PER IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231

 CODICE ETICO
 REGOLE GENERALI
 ORGANIGRAMMA E MANSIONARIO
 MANUALE DI SISTEMA
 VALUTAZIONE DEI RISCHI
 PROCEDURE DI GESTIONE DEI PROCESSI CRITICI
 PROCEDURE OPERATIVE
 VIGILANZA
 CONTROLLO DELLA ATTUAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI (AUDIT DI
PRIMA PARTE)
 IDONEI SISTEMI DI REGISTRAZIONE DELLA ATTUAZIONE (EVIDENZE
OGGETTIVE – TRACCIABILITA’)
 ORGANISMO DI VIGILANZA (AUDIT DI SECONDA PARTE)
 SISTEMA DISCIPLINARE
                                                                     13
D.Lgs. 231/01

             ORGANISMO DI VIGILANZA

Nella scelta dei membri dell’OdV, oltre alle doverose
efficienze economiche, occorre porre particolare alle
competenze ed ai ruoli:

•Le competenze devono essere adeguate alla natura dei rischi
ed in materia di sicurezza sul lavoro presenti all’interno
dell’Ente.
•Attenzione a situazioni in cui il controllore deve controllare il
proprio operato.




                                                                14
D.Lgs. 231/01

              FINALITÀ DEL MODELLO
               ORGANIZZATIVO 231


La finalità del D.Lgs. 81/08 è quella di mappare e gestire il
rischio, e di prevenire gli infortuni.

La finalità del modello organizzativo è di controllo sul
sistema operativo, per garantire la continua verifica ed
effettività.




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D.Lgs. 231/01

       IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 COME
         OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO
   Modello 231 come OBBLIGO                  Modello 231 come OPPORTUNITÀ


Aggravio dei costi aziendali.                Opportunità per il miglioramento della
                                             gestione aziendale.
Appesantimento      delle       procedure
                                             Approccio per     migliorare   l’efficacia
  operative.                                 operativa.
Burocratizzazione       dei         flussi   Implementazione    di    miglioramenti
  autorizzativi e decisionali.               organizzativi,    di     processo   e
                                             tecnologici.
Esclusivo adeguamento normativo
   (effetto esimente ed interruzione         Miglioramento         di    trasparenza,
   al     giusto      livello   delle        affidabilità, tempestività, accuratezza
   responsabilità penali).                   delle      informazioni  gestionale   ed
                                             economico – finanziarie.


                                                                                   16
Art. 30 D.Lgs. 81/08

Il D.Lgs. 81/08 all’art. 30 fornisce delle indicazioni sui
requisiti dei Modelli organizzativi, nel caso specifico della
salute e sicurezza sul lavoro.

Al momento, gli unici modelli ufficialmente riconosciuti come
esimenti e solo per le parti relative alla salute e la sicurezza
sul lavoro sono:

•le Linee Guida dell’INAIL del 2001
•la norma OHSAS 18001




                                                              17
OHSAS 18001

Lo standard OHSAS 18001 (Occupational Health & Safety
Assessment       Series), rappresenta lo sforzo congiunto di
diversi enti di normazione nazionale, enti di certificazione e
consulenti esperti in materia di sicurezza sul lavoro, teso a
raggiungere il risultato di fissare i requisiti utili alla
costruzione di un efficiente sistema di gestione della
sicurezza.

Lo standard OHSAS 18001 specifica i requisiti per un Sistema
di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro (SGSSL),
per consentire ad una Organizzazione di controllare i suoi
rischi di SSL e a migliorare le sue performance.



                                                            18
OHSAS 18001

E’ uno standard di natura volontaria cui le organizzazioni si
uniformano mediante la metodologia del PDCA ovvero del
miglioramento continuo delle loro analisi e comportamenti.

Attualmente è in vigore l’edizione del 2007, revisionata allo
scopo di essere coerente allo schema della ISO 9001 (qualità)
e della ISO 14001 (ambiente).

Permette la certificazione di conformità del sistemi di
gestione da parte di Ente terzo accreditato




                                                           19
OHSAS 18001
                VANTAGGI                                        BENEFICI

•Controllo e mantenimento della conformità     •Riduzione del numero di infortuni
legislativa e monitoraggio della sicurezza e   attraverso la prevenzione e il controllo dei
salute sui luoghi di lavoro.                   luoghi di lavoro classificati a rischio.
•Garanzia di un approccio sistematico e        •Riduzione del rischio di incidenti gravi.
preordinato alle emergenze derivate da
                                               •Riduzione dei tassi INAIL.
infortuni e incidenti.
                                               •Riduzione delle perdite materiali derivanti
•Efficacia esimente della responsabilità
                                               da     incidenti    e     interruzioni     della
amministrativa in caso di omicidio colposo e
                                               produzione.
lesioni grave o gravissime.
                                               •Soddisfazione         delle        aspettative
•Disporre di uno strumento di salvaguardia
                                               dell'opinione pubblica sempre più sensibile
del patrimonio aziendale.
                                               nei confronti della sicurezza e della salute
•Migliorare il rapporto e la comunicazione     sul lavoro.
con le Autorità.
                                               •Migliore    definizione     delle   fonti    di
•Disporre di uno strumento di supporto nelle   finanziamento.
decisioni di investimento o di cambiamento
                                               •Accedere      alle     agevolazioni       nelle
tecnologico.
                                               procedure        di      finanziamento         e
•Facilmente integrabile con altri sistemi di   semplificazioni
gestione.                                      burocratiche/amministrative.


                                                                                          20
OHSAS 18001
      DELEGA DI FUNZIONI (art. 16 D.Lgs. 81/08)

Ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti
limiti e condizioni:
•che essa risulti da atto scritto recante data certa.
•che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed
esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni
delegate.
•che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di
organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica
natura delle funzioni delegate.
•che essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa
necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate.
•che la delega sia accettata dal delegato per iscritto.
•deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità.
                                                               21
OHSAS 18001

                   DELEGA DI FUNZIONI



La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza
 in ordine al corretto espletamento da parte del delegato
delle funzioni trasferite.

L’obbligo di vigilanza si intende assolto in caso di adozione ed
efficace attuazione del modello di verifica e controllo (di
cui all’art. 30)




                                                              22
OHSAS 18001
        Circolare 11/07/2011
                ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001

a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a
attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici.


                                  OHSAS 18001

                                  4.1 Requisiti generali
                                  4.2 Politica
                                  4.3.1 Valutazione dei rischi
                                  4.3.2 Requisiti legali
                                  4.3.3 Obiettivi e programmi
                                  4.4.4 Documentazione
                                  4.4.6 Controllo operativo
                                  4.5.2 Valutazione di conformità




                                                                                23
OHSAS 18001
        Circolare 11/07/2011
                ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001

b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di
prevenzione e protezione conseguenti.


                                    OHSAS 18001

                                    4.1 Requisiti generali
                                    4.2 Politica
                                    4.3.1 Valutazione rischi
                                    4.3.2 Prescrizioni legali
                                    4.3.3 Obiettivi e programmi
                                    4.4.6 controllo operativo




                                                                            24
OHSAS 18001
       Circolare 11/07/2011
               ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001

c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso,
gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.


                         OHSAS 18001

                         4.1 Requisiti generali
                         4.2 Politica
                         4.3 Pianificazione
                         4.3.1 Valutazione dei rischi
                         4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità
                         4.4.3 Comunicazione e partecipazione
                         4.4.6 Controllo operativo
                         4.4.7 Gestione emergenze



                                                                           25
OHSAS 18001
         Circolare 11/07/2011
                  ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001


d) alle attività di sorveglianza sanitaria.



                                       OHSAS 18001

                                       4.1 Requisiti generali
                                       4.2 Politica
                                       4.4.6 controllo operativo




                                                                   26
OHSAS 18001
           Circolare 11/07/2011
                   ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001

e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori.



                                    OHSAS 18001

                                    4.1 Requisiti generali
                                    4.2 Politica
                                    4.4.2 Formazione e Addestramento




                                                                       27
OHSAS 18001
        Circolare 11/07/2011
                ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001

f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle
istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori.


                         OHSAS 18001

                         4.1 Requisiti generali
                         4.2 Politica
                         4.4.6 Controllo operativo
                         4.5.1 Sorveglianza e misurazioni
                         4.5.2 Valutazione della conformità
                         4.5.3 Analisi incidenti e non conformità
                         4.5.4 Controllo delle registrazioni
                         4.5.5 Audit interno




                                                                             28
OHSAS 18001
          Circolare 11/07/2011
                  ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001


g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge.



                               OHSAS 18001

                               4.1 Requisiti generali
                               4.2 Politica
                               4.3.2 Prescrizioni legali
                               4.4.4 Documentazione
                               4.4.5 Controllo dei documenti
                               4.5.2 Valutazione conformità




                                                                                 29
OHSAS 18001
          Circolare 11/07/2011
                  ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001

h) alle periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure
adottate.


                                     OHSAS 18001

                                     4.1 Requisiti generali
                                     4.2 Politica
                                     4.5.1 Sorveglianza e misurazioni
                                     4.5.4 Controllo delle registrazioni
                                     4.5.5 Audit interno




                                                                                  30
OHSAS 18001
          Circolare 11/07/2011
                  ART. 30 COMMA 2 – OHSAS 18001

Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei
sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1



                          OHSAS 18001

                          4.1 Requisiti generali
                          4.2 Politica
                          4.4.4 Documentazione
                          4.4.5 Controllo della documentazione
                          4.5.4 Controllo delle registrazioni




                                                                                31
OHSAS 18001
        Circolare 11/07/2011
                ART. 30 COMMA 3 – OHSAS 18001
Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, .., un'articolazione di
funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la
verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio,


                     OHSAS 18001

                     4.1 Requisiti generali
                     4.2 Politica
                     4.3 Pianificazione
                     4.3.1 Valutazione dei rischi
                     4.3.3 Obiettivi e programmi
                     4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità ed autorità
                     4.4.2 Formazione e addestramento
                     4.4.6 Controllo operativo
                     4.5.1 Sorveglianza e misurazioni
                     4.5.2 Valutazione conformità
                     4.5.3 Analisi incidenti e non conformità

                                                                            32
OHSAS 18001
          Circolare 11/07/2011
                  ART. 30 COMMA 4 – OHSAS 18001

Il riesame e l'eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati,
quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione
degli infortuni e all'igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti
nell'organizzazione e nell'attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.


                            OHSAS 18001

                            4.1 Requisiti generali
                            4.2 Politica
                            4.5.1 Sorveglianza e misurazioni
                            4.5.2 Valutazione conformità
                            4.5.3 Analisi incidenti e non conformità
                            4.5.5 Audit interno
                            4.6 Riesame della Direzione



                                                                                   33
OHSAS 18001
        Circolare 11/07/2011
               ART. 30 COMMA 3 – OHSAS 18001

Un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure
indicate nel modello.




                        Nessuna corrispondenza
                        con la norma OHSAS 18001




                                                                       34
OHSAS 18001
          Circolare 11/07/2011
                  ART. 30 COMMA 3 – OHSAS 18001

Il tipo e l’entità dei provvedimenti disciplinari devono coerenti con i riferimenti
legislativi e contrattuali applicabili e devono essere documentati.

Il sistema disciplinare deve essere definito e formalizzato dall’Alta Direzione e
quindi diffuso a tutti i soggetti interessati:

•Datore di lavoro
•Dirigenti e preposti
•Lavoratori
•Organismo di Vigilanza
•Auditor / Gruppo di audit
•Collaboratori esterni, appaltatori e fornitori

Le sanzioni per gli esterni devono essere inserite nei contratti, in modo da
garantire l’applicabilità.



                                                                              35
OHSAS 18001

   PLAN                      DO                CHECK                  ACT



                       •Risorse,               • Misurazione e
•Identificazione dei    ruoli,responsabilità     monitoraggio dei     • Riesame da
 pericoli               competenza e             risultati              parte della
                        autorità                                        Direzione
•Valutazione dei                               • Valutazione della
 rischi                •Competenze,              conformità
                        addestramento e
•Definizione dei        consapevolezza         • Indagini sugli
 controlli                                       incidenti,non
                       •Comunicazione,           conformità, azioni
•Prescrizioni legali    partecipazione e         correttive e
 ed altre               consultazione            preventive
•Obiettivi e           •Documentazione         • Gestione delle
 programmi                                       registrazioni
                       •Controllo dei
                        documenti              • Audit interni
                       •Controllo operativo
                       •Preparazione alle
                        emergenze e risposte
                                                                                36
OHSAS 18001

               STATISTICHE ACCREDIA
          Dati Accredia aggiornati a gennaio 2012
     Norma            Siti Produttivi        Certificati
  OHSAS 18001        6’720 (+4’700%)      2’662 (+7’506%)
UNI EN ISO 14001     16’113 (+814%)        9’162 (+575%)
UNI EN ISO 9001      133’283 (+573%)       91’630 (+517%)


          Dati Accredia aggiornati a giugno 2002

    Norma             Siti Produttivi        Certificati
 OHSAS 18001                140                     35
UNI EN ISO 14001           1’763                   1’357
UNI EN ISO 9001           19’792               14’856
                                                            37
OHSAS 18001

               STATISTICHE ACCREDIA
          Dati Accredia aggiornati a gennaio 2012
     Norma            Siti Produttivi        Certificati
  OHSAS 18001         6’720 (+866%)        2’662 (+519%)
UNI EN ISO 14001      16’113 (+60%)         9’162 (+41%)
UNI EN ISO 9001      133’283 (+25%)        91’630 (+12%)


         Dati Accredia aggiornati a gennaio 2007

    Norma             Siti Produttivi        Certificati
 OHSAS 18001                696                    430
UNI EN ISO 14001          10’086                6’501
UNI EN ISO 9001           106’921              81’536
                                                           38
OHSAS 18001
               STATISTICHE ACCREDIA
                Dati Accredia OHSAS 18001
 Periodo           Siti Produttivi          Certificati
Gennaio 2012            6’720                2’662
                  (+866% dal 2007)     (+519% dal 2007)
                 (+4’700% dal 2002)   (+7’506% dal 2002)
Gennaio 2007            696                  430
                  (+397% dal 2002)    (+1’129% dal 2002)
Giugno 2002             140                     35


                                                 Andamento


                                                 Tendenza
                                                 esponenziale
                                                             39
Case Study OHSAS 18001
     COMAU S.p.A.




   GRAZIE PER L’ATTENZIONE


                  Roberto MARTIN

Tel. 011/9541201 – martin@ecosafe.it - www.ecosafe.it



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Il Caso Tyssen: Prevenzione Tecnica - Road Show Torino 2012

  • 1. D.Lgs. 231/01 OHSAS 18001 TORINO - Giovedì 12 Aprile 2012 1
  • 2. D.Lgs. 231/01 – OHSAS 18001 TRACCIA DELL’INTERVENTO •Introduzione ai requisiti definiti dal D.lgs. 231/01 relativi alla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche”. •Illustrare le logiche che sottendono alla costruzione e implementazione di un “Modello organizzativo, di gestione e di controllo” coerente ai requisiti espressi dalla legislazione vigente. •Presentare il sistema di gestione per la sicurezza aziendale OHSAS 18001 come strumento per la costruzione di un modello gestionale coerente con i requisiti espressi dal D.lgs. 231/01 e dal Testo Unico D.lgs. 81/08. 2
  • 3. D.Lgs. 231/01 IL FONDAMENTO GIURIDICO Il D.Lgs. 231/01 istituisce la responsabilità amministrativa della società per reati posti in essere da amministratori, dirigenti e/o dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso. L’ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella punizione di taluni illeciti penali il patrimonio degli enti e, in definitiva, gli interessi economici dei soci, i quali, fino all’entrata in vigore della legge in esame, non pativano conseguenze dalla realizzazione di reati commessi, con vantaggio della società, da amministratori e/o dipendenti. 3
  • 4. D.Lgs. 231/01 Soggetti destinatari Soggetti esclusi dalla legge  Società di persone  Stato  Società di capitali  Enti pubblici territoriali (Regioni, Province,  Associazioni con o senza Comuni) personalità giuridica  Enti pubblici non  Enti pubblici economici economici  Enti privati  Enti che svolgono concessionari di un funzioni di rilievo pubblico servizio costituzionale (Partiti politici, sindacati)  Società cooperative  Professionisti 4
  • 5. D.Lgs. 231/01 L’AMPLIAMENTO DEI REATI Il decreto è stato pensato nel 2001 per le grandi aziende, quotate in borse, che si rapportano con la pubblica amministrazione per prevenire i reati di corruzione, concussione, truffa ai danni dello Stato. Negli anni sono stati aggiunti altri reati dolosi, di tipo societario, finanziario e contro la persona. Con la legge 123/07 vengono inseriti nella disciplina del decreto i reati di omicidio colposo e lesioni colpose personali gravi, commessi in violazione di norma in materia di sicurezza del lavoro. 5
  • 6. D.Lgs. 231/01 LE SANZIONI •Pecuniaria, da Euro 64.500 a Euro 1.549.000 (in base al meccanismo delle quote) •Interdittiva, della durata compresa tra 3 mesi e 2 anni: •interdizione dall’esercizio dell’attività, •soppressione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni, •divieto di contrattare con la PA, •esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e revoca di quelli concessi, •divieto di pubblicizzare beni o servizi. Confisca 6
  • 7. D.Lgs. 231/01 MODELLO ORGANIZZATIVO 231 L’Azienda, tuttavia, può esimersi dalla responsabilità per i suddetti reati se dimostra di possedere un modello organizzativo e gestionale rispondente a quanto indicato all’art. 30 del D. Lgs. 81/08. 7
  • 8. D.Lgs. 231/01 MODELLO ORGANIZZATIVO 231 Il reato è previsto dal NO SI D.Lgs 231/2001? Azione penale a carico Azione penale a carico dell’individuo; non si procede del soggetto nei confronti dell’ente Accertamento del Accertamento Esiste vantaggio o dell’esistenza di Si procede nei interesse per l’ente efficaci modelli confronti dell’ente organizzativi Non Esiste Esiste Non Esiste Applicazione delle Termina o si attenua il Termina l’azione a carico sanzioni a carico procedimento nei dell’ente dell’ente confronti dell’ente 8
  • 9. D.Lgs. 231/01 INDAGINE SUL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 Il Giudice penale nella sua attività di indagine non si limiterà ad una mera presa d’atto nell’adozione di un Sistema di certificazione OHSAS 18001, ma andrà a verificare l’effettiva applicazione del modello organizzativo anche attraverso acquisizioni documentali e testimonianze. Solo a seguito di un effettivo riscontro il Giudice potrà applicare l’esimente a carico dell’Ente. 9
  • 10. D.Lgs. 231/01 FASI PER L’IMPLEMENTAZIONE DI UN MODELLO ORGANIZZATIVO 231 Realizzazione del modello Adozione del modello tramite delibera di Consiglio Istituzione dell’Organismo di Vigilanza Diffusione del modello, tramite adeguata comunicazione e formazione 10
  • 11. D.Lgs. 231/01 MANTENIMENTO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. 11
  • 12. D.Lgs. 231/01 OBIETTIVI DEL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 •Individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati. •Prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente in relazione ai reati da prevenire. •Prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli. •Introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. 12
  • 13. D.Lgs. 231/01 COSA SERVE IN PRATICA PER IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 CODICE ETICO REGOLE GENERALI ORGANIGRAMMA E MANSIONARIO MANUALE DI SISTEMA VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE DI GESTIONE DEI PROCESSI CRITICI PROCEDURE OPERATIVE VIGILANZA CONTROLLO DELLA ATTUAZIONE E MONITORAGGIO DEI RISULTATI (AUDIT DI PRIMA PARTE) IDONEI SISTEMI DI REGISTRAZIONE DELLA ATTUAZIONE (EVIDENZE OGGETTIVE – TRACCIABILITA’) ORGANISMO DI VIGILANZA (AUDIT DI SECONDA PARTE) SISTEMA DISCIPLINARE 13
  • 14. D.Lgs. 231/01 ORGANISMO DI VIGILANZA Nella scelta dei membri dell’OdV, oltre alle doverose efficienze economiche, occorre porre particolare alle competenze ed ai ruoli: •Le competenze devono essere adeguate alla natura dei rischi ed in materia di sicurezza sul lavoro presenti all’interno dell’Ente. •Attenzione a situazioni in cui il controllore deve controllare il proprio operato. 14
  • 15. D.Lgs. 231/01 FINALITÀ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 La finalità del D.Lgs. 81/08 è quella di mappare e gestire il rischio, e di prevenire gli infortuni. La finalità del modello organizzativo è di controllo sul sistema operativo, per garantire la continua verifica ed effettività. 15
  • 16. D.Lgs. 231/01 IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 COME OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO Modello 231 come OBBLIGO Modello 231 come OPPORTUNITÀ Aggravio dei costi aziendali. Opportunità per il miglioramento della gestione aziendale. Appesantimento delle procedure Approccio per migliorare l’efficacia operative. operativa. Burocratizzazione dei flussi Implementazione di miglioramenti autorizzativi e decisionali. organizzativi, di processo e tecnologici. Esclusivo adeguamento normativo (effetto esimente ed interruzione Miglioramento di trasparenza, al giusto livello delle affidabilità, tempestività, accuratezza responsabilità penali). delle informazioni gestionale ed economico – finanziarie. 16
  • 17. Art. 30 D.Lgs. 81/08 Il D.Lgs. 81/08 all’art. 30 fornisce delle indicazioni sui requisiti dei Modelli organizzativi, nel caso specifico della salute e sicurezza sul lavoro. Al momento, gli unici modelli ufficialmente riconosciuti come esimenti e solo per le parti relative alla salute e la sicurezza sul lavoro sono: •le Linee Guida dell’INAIL del 2001 •la norma OHSAS 18001 17
  • 18. OHSAS 18001 Lo standard OHSAS 18001 (Occupational Health & Safety Assessment Series), rappresenta lo sforzo congiunto di diversi enti di normazione nazionale, enti di certificazione e consulenti esperti in materia di sicurezza sul lavoro, teso a raggiungere il risultato di fissare i requisiti utili alla costruzione di un efficiente sistema di gestione della sicurezza. Lo standard OHSAS 18001 specifica i requisiti per un Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro (SGSSL), per consentire ad una Organizzazione di controllare i suoi rischi di SSL e a migliorare le sue performance. 18
  • 19. OHSAS 18001 E’ uno standard di natura volontaria cui le organizzazioni si uniformano mediante la metodologia del PDCA ovvero del miglioramento continuo delle loro analisi e comportamenti. Attualmente è in vigore l’edizione del 2007, revisionata allo scopo di essere coerente allo schema della ISO 9001 (qualità) e della ISO 14001 (ambiente). Permette la certificazione di conformità del sistemi di gestione da parte di Ente terzo accreditato 19
  • 20. OHSAS 18001 VANTAGGI BENEFICI •Controllo e mantenimento della conformità •Riduzione del numero di infortuni legislativa e monitoraggio della sicurezza e attraverso la prevenzione e il controllo dei salute sui luoghi di lavoro. luoghi di lavoro classificati a rischio. •Garanzia di un approccio sistematico e •Riduzione del rischio di incidenti gravi. preordinato alle emergenze derivate da •Riduzione dei tassi INAIL. infortuni e incidenti. •Riduzione delle perdite materiali derivanti •Efficacia esimente della responsabilità da incidenti e interruzioni della amministrativa in caso di omicidio colposo e produzione. lesioni grave o gravissime. •Soddisfazione delle aspettative •Disporre di uno strumento di salvaguardia dell'opinione pubblica sempre più sensibile del patrimonio aziendale. nei confronti della sicurezza e della salute •Migliorare il rapporto e la comunicazione sul lavoro. con le Autorità. •Migliore definizione delle fonti di •Disporre di uno strumento di supporto nelle finanziamento. decisioni di investimento o di cambiamento •Accedere alle agevolazioni nelle tecnologico. procedure di finanziamento e •Facilmente integrabile con altri sistemi di semplificazioni gestione. burocratiche/amministrative. 20
  • 21. OHSAS 18001 DELEGA DI FUNZIONI (art. 16 D.Lgs. 81/08) Ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni: •che essa risulti da atto scritto recante data certa. •che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate. •che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate. •che essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate. •che la delega sia accettata dal delegato per iscritto. •deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità. 21
  • 22. OHSAS 18001 DELEGA DI FUNZIONI La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. L’obbligo di vigilanza si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo (di cui all’art. 30) 22
  • 23. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.3.1 Valutazione dei rischi 4.3.2 Requisiti legali 4.3.3 Obiettivi e programmi 4.4.4 Documentazione 4.4.6 Controllo operativo 4.5.2 Valutazione di conformità 23
  • 24. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.3.1 Valutazione rischi 4.3.2 Prescrizioni legali 4.3.3 Obiettivi e programmi 4.4.6 controllo operativo 24
  • 25. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.3 Pianificazione 4.3.1 Valutazione dei rischi 4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 4.4.3 Comunicazione e partecipazione 4.4.6 Controllo operativo 4.4.7 Gestione emergenze 25
  • 26. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 d) alle attività di sorveglianza sanitaria. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.4.6 controllo operativo 26
  • 27. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.4.2 Formazione e Addestramento 27
  • 28. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.4.6 Controllo operativo 4.5.1 Sorveglianza e misurazioni 4.5.2 Valutazione della conformità 4.5.3 Analisi incidenti e non conformità 4.5.4 Controllo delle registrazioni 4.5.5 Audit interno 28
  • 29. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.3.2 Prescrizioni legali 4.4.4 Documentazione 4.4.5 Controllo dei documenti 4.5.2 Valutazione conformità 29
  • 30. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 1 – OHSAS 18001 h) alle periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.5.1 Sorveglianza e misurazioni 4.5.4 Controllo delle registrazioni 4.5.5 Audit interno 30
  • 31. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 2 – OHSAS 18001 Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1 OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.4.4 Documentazione 4.4.5 Controllo della documentazione 4.5.4 Controllo delle registrazioni 31
  • 32. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 3 – OHSAS 18001 Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, .., un'articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.3 Pianificazione 4.3.1 Valutazione dei rischi 4.3.3 Obiettivi e programmi 4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità ed autorità 4.4.2 Formazione e addestramento 4.4.6 Controllo operativo 4.5.1 Sorveglianza e misurazioni 4.5.2 Valutazione conformità 4.5.3 Analisi incidenti e non conformità 32
  • 33. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 4 – OHSAS 18001 Il riesame e l'eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all'igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell'organizzazione e nell'attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. OHSAS 18001 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica 4.5.1 Sorveglianza e misurazioni 4.5.2 Valutazione conformità 4.5.3 Analisi incidenti e non conformità 4.5.5 Audit interno 4.6 Riesame della Direzione 33
  • 34. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 3 – OHSAS 18001 Un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Nessuna corrispondenza con la norma OHSAS 18001 34
  • 35. OHSAS 18001 Circolare 11/07/2011 ART. 30 COMMA 3 – OHSAS 18001 Il tipo e l’entità dei provvedimenti disciplinari devono coerenti con i riferimenti legislativi e contrattuali applicabili e devono essere documentati. Il sistema disciplinare deve essere definito e formalizzato dall’Alta Direzione e quindi diffuso a tutti i soggetti interessati: •Datore di lavoro •Dirigenti e preposti •Lavoratori •Organismo di Vigilanza •Auditor / Gruppo di audit •Collaboratori esterni, appaltatori e fornitori Le sanzioni per gli esterni devono essere inserite nei contratti, in modo da garantire l’applicabilità. 35
  • 36. OHSAS 18001 PLAN DO CHECK ACT •Risorse, • Misurazione e •Identificazione dei ruoli,responsabilità monitoraggio dei • Riesame da pericoli competenza e risultati parte della autorità Direzione •Valutazione dei • Valutazione della rischi •Competenze, conformità addestramento e •Definizione dei consapevolezza • Indagini sugli controlli incidenti,non •Comunicazione, conformità, azioni •Prescrizioni legali partecipazione e correttive e ed altre consultazione preventive •Obiettivi e •Documentazione • Gestione delle programmi registrazioni •Controllo dei documenti • Audit interni •Controllo operativo •Preparazione alle emergenze e risposte 36
  • 37. OHSAS 18001 STATISTICHE ACCREDIA Dati Accredia aggiornati a gennaio 2012 Norma Siti Produttivi Certificati OHSAS 18001 6’720 (+4’700%) 2’662 (+7’506%) UNI EN ISO 14001 16’113 (+814%) 9’162 (+575%) UNI EN ISO 9001 133’283 (+573%) 91’630 (+517%) Dati Accredia aggiornati a giugno 2002 Norma Siti Produttivi Certificati OHSAS 18001 140 35 UNI EN ISO 14001 1’763 1’357 UNI EN ISO 9001 19’792 14’856 37
  • 38. OHSAS 18001 STATISTICHE ACCREDIA Dati Accredia aggiornati a gennaio 2012 Norma Siti Produttivi Certificati OHSAS 18001 6’720 (+866%) 2’662 (+519%) UNI EN ISO 14001 16’113 (+60%) 9’162 (+41%) UNI EN ISO 9001 133’283 (+25%) 91’630 (+12%) Dati Accredia aggiornati a gennaio 2007 Norma Siti Produttivi Certificati OHSAS 18001 696 430 UNI EN ISO 14001 10’086 6’501 UNI EN ISO 9001 106’921 81’536 38
  • 39. OHSAS 18001 STATISTICHE ACCREDIA Dati Accredia OHSAS 18001 Periodo Siti Produttivi Certificati Gennaio 2012 6’720 2’662 (+866% dal 2007) (+519% dal 2007) (+4’700% dal 2002) (+7’506% dal 2002) Gennaio 2007 696 430 (+397% dal 2002) (+1’129% dal 2002) Giugno 2002 140 35 Andamento Tendenza esponenziale 39
  • 40. Case Study OHSAS 18001 COMAU S.p.A. GRAZIE PER L’ATTENZIONE Roberto MARTIN Tel. 011/9541201 – martin@ecosafe.it - www.ecosafe.it 40