1. PRUO: il governo dell’appropriatezza? Giacinto Di Gianfilippo UOC Audit Clinico e SIS ASL Rieti [email_address] Roma 19.11.2011
2. Medicine is, at its center, a moral enterprise grounded in a covenant of trust Aziendalizzazione: attivare una organizzazione di uomini e mezzi finalizzata alla soddisfazione di bisogni umani attraverso la produzione, la distribuzione o il consumo di beni economici . ? PRUO: Protocollo Revisione Utilizzo Ospedale
9. Scally & Donaldson 1998 Riferimento entro iI quale le Organizzazioni sono responsabili del miglioramento continuo, della qualita’ dei loro servizi e della salvaguardia di alti livelli di assistenza e creano l’ambiente in cui si sviluppa l’eccellenza dell’assistenza clinica
10. Ciclo di Deming Percorsi Clinico-Organizzativi Appropriatezza e esecutività Audit Study STDS
13. Lo scopo del PCO è: Definire una omogeneità di comportamento secondo criteri di appropriatezza ed efficacia (Ragionamento clinico) Definire le modalità attuative per garantire l’esecutività ( Percorso Organizzativo)
14. Non tiene in considerazione le modalità con cui si espletano tutte le procedure ritenute necessarie Descrive e giustifica le sequenze degli atti clinici/assistenziali necessari per la presa in carico del paziente ai fini dell’appropriatezza e dell’efficacia Il Ragionamento Clinico
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18. Il Percorso Organizzativo l’espressione attraverso cui l’organizzazione intende attuare, compatibilmente con gli aspetti locali, ciò che è stato descritto nel ragionamento clinico esplicitandone i modi ed i tempi . risponde a criteri di fattibilità , economicità e di fruibilità , e quindi deve mirare a ridurre gli sprechi, a massimizzare la rapidità del servizio, e a semplificare l’accessibilità dei pazienti alle cure
20. Il Percorso Organizzativo Cerca soluzioni in grado di garantire l’erogazione dei servizi adattandosi alle specifiche condizioni locali In caso di impossibilità di garantire una risposta interna cerca soluzioni nello sviluppo di interazioni con altre strutture dobbiamo arrangiamo
22. AUDIT Dal latino “Audio ” : ascoltare L’adozione da parte del mondo anglo-sassone oltre ad averne alterata la dizione, ne ha integrato il significato verso il concetto di verificare, controllare, raccogliere evidenze. Definizione da Norme ISO (“Sistema di gestione per la Qualità”): l’audit è l’esame sistematico e indipendente delle attività del sistema al fine di verificare il raggiungimento di obiettivi dichiarati.
26. AUDIT CLINICO STRUTTURATO • Raccolta di informazioni assistenziali strutturate su cartelle cliniche ( retrospettivo) oppure attraverso questionari durante l’episodio assistenziale (prospettico). • Deve essere sempre prioritariamente identificata la criticità oggetto dell’audit. • Gli indicatori devono essere definiti e noti a tutti gli operatori coinvolti (e correlati all’oggetto di criticità) • L’oggetto del miglioramento è sempre la pratica clinica/assistenziale.
27. CARATTERISTICHE DI UN AUDIT STRUTTURATO “ routinario”: è un audit di sorveglianza dell’accountability (“responsabilità” del DICHIARATO). “ analitico”: entra a fondo nei processi clinico assistenziali per evidenziare e correggere le anomalie riscontrate. “ interventistico”: accompagna i programmi di I mplementazione/miglioramento della qualità assistenziale.