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Statistica
e
Probabilità

Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli

1
Statistica

Indagine
statistica
Statistica

• Dall’indagine “Giovani &
Cultura” risulta che il
luogo più visitato dai
ragazzi di Roma è il
Colosseo

• Scienza che studia
l’andamento dei fenomeni
collettivi, al fine di fare
previsioni sull’andamento
del fenomeno stesso

Inizialmente
venne usata
per conoscere
tutto ciò che
riguardava
l’amministrazio
ne dello Stato
Sono fenomeni
collettivi:
• Le caratteristiche
demografiche;
• Le abitudini
alimentari;
• gli sport più
praticati dagli
adolescenti;
•…

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2
Fasi di un’indagine statistica
Definizione completa del fenomeno collettivo su cui
indagare
Individuazione precisa di ciò o di chi è interessato al
fenomeno
Scelta dello strumento per la raccolta dei dati
Rilevamento e trascrizione dei dati

Elaborazione dei dati
Rappresentazione grafica dei dati

Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli

3
Definizione completa del fenomeno
collettivo su cui indagare


Esposizione chiara di tutti gli aspetti del
fenomeno che si vogliono prendere in
considerazione

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4
Individuazione precisa di ciò o di chi
è interessato al fenomeno


Definizione della “popolazione” interessata al fenomeno
Popolazione
l’insieme degli elementi ai quali il fenomeno si riferisce, e sui quali va indirizzata
l’indagine statistica.

Unità statistica
Ogni singolo elemento della popolazione

Variabili statistiche
Variabile quantitativa: è espressa da un numero
Variabile qualitativa: non è espressa da un numero
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5
Rilevamento
totale
Rilevamento
per campione
Strumenti per la
raccolta dei dati

Tipo di rilevamento

Scelta dello strumento per la
raccolta dei dati
• Si prendono in esame tutte le unità
statistiche che costituiscono la
popolazione
• Si prende in esame solo un campione
(parte) rappresentativo della
popolazione

Interviste
Questionari
Archivi

• Si pongono domande e si registrano le
risposte

• Si distribuisce un questionario che viene
successivamente ritirato con le risposte
• Si consultano informazioni che già esistono
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6
Rilevamento e trascrizione dei dati


Si procede al riscontro delle
informazioni, che con lo spoglio, danno i
dati statistici

Dati statistici
Le informazioni di cui si conosce il numero di volte con cui si presentano in un’indagine

Spoglio
Si conta il numero di volte che è stata data ciascuna risposta

Trascrizione dei dati
In una tabella si riporta su una colonna le risposte ottenute e sull’altra il numero di volte
che è stata ottenuta
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7
Elaborazione dei dati


Questa fase
corrisponde all’analisi
delle tabelle

Frequenza
assoluta

• Si prendono in esame tutte le unità
statistiche che costituiscono la
popolazione

Frequenza
relativa

• Si prende in esame solo un campione
(parte) rappresentativo della
popolazione

Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli

8
Indagine statistica a variabile qualitativa
Variabile Qualitativa
Variabili non rappresentate da numeri (colore preferito…)

Calcolo della Frequenza
fa=Assoluta

fr=Relativa

Calcolo della Frequenza Percentuale
fp= f x 100

Calcolo della MODA
Si chiama moda dell’indagine il dato che si presenta con maggiore frequenza
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9
Indagine statistica a variabile quantitativa
Variabile Quantitativa
Variabili rappresentate da numeri (punteggio ottenuto…)

Calcolo della Frequenza
fa=Assoluta

fr=Relativa

Calcolo della Frequenza Percentuale
fp= f x 100

Calcolo della MODA e della MEDIANA
Si chiama moda dell’indagine il dato che si presenta con
maggiore frequenza

Si chiama mediana di un insieme di dati numerici disposti
in ordine crescente, il dato che occupa il posto centrale

Calcolo della MEDIA ARITMETICA e della DEVIAZIONE
La media aritmetica è data dal rapporto tra la somma di
tutti i dati e il numero dei dati

La differenza tra un dato qualsiasi e la media aritmetica
si chiama deviazione del dato
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10
Rappresentazione grafica dei dati
I dati di un’indagine vengono spesso rappresentati
graficamente. Le principali rappresentazioni grafiche sono:

Ideogrammi

Areogrammi

I dati vengono rappresentati da
un disegno che associato al
tema dell’indagine e il cui
numero rappresenta la
grandezza numerica dei dati

Per disegnare un areogramma
o grafico a torta, bisogna
dividere in parti proporzionali
alla frequenza percentuale.
360 : x = 100 : fp

Istogrammi
I dati sono rappresentati da una
linea. Un rettangolo o un
parallelepipedo aventi tutti
uguale base ed affiancati tra
loro. La loro lunghezza o
altezza rappresenta la
frequenza del dato

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11
Probabilità
•L’estrazione di un
numero a tombola

Evento
Aleatorio

• Un evento si dice
aleatorio, o casuale, se il
suo verificarsi dipende
esclusivamente dal caso

•L’uscita di “testa”
o “croce” nel lancio
di una moneta
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numero nel lancio
di un dado
•…

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12
Evento aleatorio
Certo

Probabile

Impossibile

• Il suo verificarsi è sicuro
• Lanciando un dado uscirà un numero
minore di 10

• Se può verificarsi, ma non
sicuramente
• Lanciando un dado uscirà un numero pari

• Se non potrà assolutamente
verificarsi
• Lanciando un dado uscirà il numero 7

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13
Calcolo della probabilità semplice
La probabilità matematica p(E) di
un evento casuale E è il rapporto
tra il numero di casi favorevoli e
il numero di casi possibili

f
p( E ) 
n

• Considerando il lancio di un dado i casi possibili (n) sono 6.

Se vogliamo calcolare la probabilità che esca un numero pari
i casi favorevoli (f) sono 3.
• Quindi la probabilità dell’evento p(E)=3:6 cioè 0,5
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14
Calcolo della probabilità
La probabilità di un evento casuale
è sempre compresa tra 0 e 1

La probabilità di un evento
certo è pari a 1

La probabilità di un evento
impossibile è 0

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15
La legge dei grandi numeri
Probabilità p(E)
Rapporto fra il numero di casi favorevoli e il numero di casi possibili

Frequenza Assoluta (f)
Numero di volte che un evento E si è verificato, durante un numero n di prove effettuale.

Frequenza Relativa F(E)
Rapporto fra la frequenza assoluta dell’evento E e il numero n di prove effettuate

Sottoponendo un evento casuale E ad un gran numero di
prove, la frequenza relativa F(E) si approssima sempre più
alla probabilità p(E) dell’evento stesso
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16
Eventi incompatibili, compatibili, complementari
Due eventi aleatori sono incompatibili se il
verificarsi dell’uno esclude il verificarsi dell’altro e
può accadere che nessuno dei due si verifichi
p(E1 o E2) = p(E1) + p(E2)

La probabilità che si verifica uno o
l’altro evento è data dalla somma
delle singole probabilità

Eventi incompatibili:
Lanciando un dado ottenere quattro o sei
E1= ottenere quattro
E2= ottenere sette

p(E1) = 1/6
p(E2) = 1/6

p(E1 o E2) = 1/6 + 1/6 = 2/6
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17
Eventi incompatibili, compatibili, complementari
Due eventi aleatori sono compatibili se il
verificarsi dell’uno non esclude il verificarsi
dell’altro
p(E1 o E2) = p(E1) + p(E2) - p(E1 ed E2)

La probabilità che si verifica
almeno uno dei due eventi è
data dalla somma delle singole
probabilità meno la probabilità
che si verifichino entrambi

Eventi compatibili:
Estrarre da un mazzo di 40 carte un due o un “bastoni”
E1= estrarre un due
E2= estrarre un “bastoni”
E1 ed E2 = estrarre un due e un “bastoni”

p(E1) = 4/40
p(E2) = 10/40
p(E1 ed E2 ) = 1/40

p(E1 o E2) = 4/40 + 10/40 – 1/40 = 13/40
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18
Eventi incompatibili, compatibili, complementari
Due eventi aleatori sono complementari se il
verificarsi dell’uno esclude il verificarsi dell’altro, ma
uno dei due si verificherà certamente
p(E1 o E2) = p(E1) + p(E2) = 1

Due eventi complementari sono
sempre incompatibili, ma due
eventi incompatibili non sono
necessariamente complementari

Eventi compatibili:
Estrarre dalla tombola un numero pari o dispari
E1= estrarre un numero pari
E2= estrarre un numero dispari

p(E1) = 45/90
p(E2) = 45/90

p(E1 o E2) = 45/90 + 45/90 = 90/90 = 1
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  • 2. Statistica Indagine statistica Statistica • Dall’indagine “Giovani & Cultura” risulta che il luogo più visitato dai ragazzi di Roma è il Colosseo • Scienza che studia l’andamento dei fenomeni collettivi, al fine di fare previsioni sull’andamento del fenomeno stesso Inizialmente venne usata per conoscere tutto ciò che riguardava l’amministrazio ne dello Stato Sono fenomeni collettivi: • Le caratteristiche demografiche; • Le abitudini alimentari; • gli sport più praticati dagli adolescenti; •… Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 2
  • 3. Fasi di un’indagine statistica Definizione completa del fenomeno collettivo su cui indagare Individuazione precisa di ciò o di chi è interessato al fenomeno Scelta dello strumento per la raccolta dei dati Rilevamento e trascrizione dei dati Elaborazione dei dati Rappresentazione grafica dei dati Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 3
  • 4. Definizione completa del fenomeno collettivo su cui indagare  Esposizione chiara di tutti gli aspetti del fenomeno che si vogliono prendere in considerazione Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 4
  • 5. Individuazione precisa di ciò o di chi è interessato al fenomeno  Definizione della “popolazione” interessata al fenomeno Popolazione l’insieme degli elementi ai quali il fenomeno si riferisce, e sui quali va indirizzata l’indagine statistica. Unità statistica Ogni singolo elemento della popolazione Variabili statistiche Variabile quantitativa: è espressa da un numero Variabile qualitativa: non è espressa da un numero Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 5
  • 6. Rilevamento totale Rilevamento per campione Strumenti per la raccolta dei dati Tipo di rilevamento Scelta dello strumento per la raccolta dei dati • Si prendono in esame tutte le unità statistiche che costituiscono la popolazione • Si prende in esame solo un campione (parte) rappresentativo della popolazione Interviste Questionari Archivi • Si pongono domande e si registrano le risposte • Si distribuisce un questionario che viene successivamente ritirato con le risposte • Si consultano informazioni che già esistono Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 6
  • 7. Rilevamento e trascrizione dei dati  Si procede al riscontro delle informazioni, che con lo spoglio, danno i dati statistici Dati statistici Le informazioni di cui si conosce il numero di volte con cui si presentano in un’indagine Spoglio Si conta il numero di volte che è stata data ciascuna risposta Trascrizione dei dati In una tabella si riporta su una colonna le risposte ottenute e sull’altra il numero di volte che è stata ottenuta Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 7
  • 8. Elaborazione dei dati  Questa fase corrisponde all’analisi delle tabelle Frequenza assoluta • Si prendono in esame tutte le unità statistiche che costituiscono la popolazione Frequenza relativa • Si prende in esame solo un campione (parte) rappresentativo della popolazione Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 8
  • 9. Indagine statistica a variabile qualitativa Variabile Qualitativa Variabili non rappresentate da numeri (colore preferito…) Calcolo della Frequenza fa=Assoluta fr=Relativa Calcolo della Frequenza Percentuale fp= f x 100 Calcolo della MODA Si chiama moda dell’indagine il dato che si presenta con maggiore frequenza Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 9
  • 10. Indagine statistica a variabile quantitativa Variabile Quantitativa Variabili rappresentate da numeri (punteggio ottenuto…) Calcolo della Frequenza fa=Assoluta fr=Relativa Calcolo della Frequenza Percentuale fp= f x 100 Calcolo della MODA e della MEDIANA Si chiama moda dell’indagine il dato che si presenta con maggiore frequenza Si chiama mediana di un insieme di dati numerici disposti in ordine crescente, il dato che occupa il posto centrale Calcolo della MEDIA ARITMETICA e della DEVIAZIONE La media aritmetica è data dal rapporto tra la somma di tutti i dati e il numero dei dati La differenza tra un dato qualsiasi e la media aritmetica si chiama deviazione del dato Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 10
  • 11. Rappresentazione grafica dei dati I dati di un’indagine vengono spesso rappresentati graficamente. Le principali rappresentazioni grafiche sono: Ideogrammi Areogrammi I dati vengono rappresentati da un disegno che associato al tema dell’indagine e il cui numero rappresenta la grandezza numerica dei dati Per disegnare un areogramma o grafico a torta, bisogna dividere in parti proporzionali alla frequenza percentuale. 360 : x = 100 : fp Istogrammi I dati sono rappresentati da una linea. Un rettangolo o un parallelepipedo aventi tutti uguale base ed affiancati tra loro. La loro lunghezza o altezza rappresenta la frequenza del dato Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 11
  • 12. Probabilità •L’estrazione di un numero a tombola Evento Aleatorio • Un evento si dice aleatorio, o casuale, se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal caso •L’uscita di “testa” o “croce” nel lancio di una moneta •L’uscita di un numero nel lancio di un dado •… Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 12
  • 13. Evento aleatorio Certo Probabile Impossibile • Il suo verificarsi è sicuro • Lanciando un dado uscirà un numero minore di 10 • Se può verificarsi, ma non sicuramente • Lanciando un dado uscirà un numero pari • Se non potrà assolutamente verificarsi • Lanciando un dado uscirà il numero 7 Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 13
  • 14. Calcolo della probabilità semplice La probabilità matematica p(E) di un evento casuale E è il rapporto tra il numero di casi favorevoli e il numero di casi possibili f p( E )  n • Considerando il lancio di un dado i casi possibili (n) sono 6. Se vogliamo calcolare la probabilità che esca un numero pari i casi favorevoli (f) sono 3. • Quindi la probabilità dell’evento p(E)=3:6 cioè 0,5 Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 14
  • 15. Calcolo della probabilità La probabilità di un evento casuale è sempre compresa tra 0 e 1 La probabilità di un evento certo è pari a 1 La probabilità di un evento impossibile è 0 Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 15
  • 16. La legge dei grandi numeri Probabilità p(E) Rapporto fra il numero di casi favorevoli e il numero di casi possibili Frequenza Assoluta (f) Numero di volte che un evento E si è verificato, durante un numero n di prove effettuale. Frequenza Relativa F(E) Rapporto fra la frequenza assoluta dell’evento E e il numero n di prove effettuate Sottoponendo un evento casuale E ad un gran numero di prove, la frequenza relativa F(E) si approssima sempre più alla probabilità p(E) dell’evento stesso Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 16
  • 17. Eventi incompatibili, compatibili, complementari Due eventi aleatori sono incompatibili se il verificarsi dell’uno esclude il verificarsi dell’altro e può accadere che nessuno dei due si verifichi p(E1 o E2) = p(E1) + p(E2) La probabilità che si verifica uno o l’altro evento è data dalla somma delle singole probabilità Eventi incompatibili: Lanciando un dado ottenere quattro o sei E1= ottenere quattro E2= ottenere sette p(E1) = 1/6 p(E2) = 1/6 p(E1 o E2) = 1/6 + 1/6 = 2/6 Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 17
  • 18. Eventi incompatibili, compatibili, complementari Due eventi aleatori sono compatibili se il verificarsi dell’uno non esclude il verificarsi dell’altro p(E1 o E2) = p(E1) + p(E2) - p(E1 ed E2) La probabilità che si verifica almeno uno dei due eventi è data dalla somma delle singole probabilità meno la probabilità che si verifichino entrambi Eventi compatibili: Estrarre da un mazzo di 40 carte un due o un “bastoni” E1= estrarre un due E2= estrarre un “bastoni” E1 ed E2 = estrarre un due e un “bastoni” p(E1) = 4/40 p(E2) = 10/40 p(E1 ed E2 ) = 1/40 p(E1 o E2) = 4/40 + 10/40 – 1/40 = 13/40 Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 18
  • 19. Eventi incompatibili, compatibili, complementari Due eventi aleatori sono complementari se il verificarsi dell’uno esclude il verificarsi dell’altro, ma uno dei due si verificherà certamente p(E1 o E2) = p(E1) + p(E2) = 1 Due eventi complementari sono sempre incompatibili, ma due eventi incompatibili non sono necessariamente complementari Eventi compatibili: Estrarre dalla tombola un numero pari o dispari E1= estrarre un numero pari E2= estrarre un numero dispari p(E1) = 45/90 p(E2) = 45/90 p(E1 o E2) = 45/90 + 45/90 = 90/90 = 1 Scuola Secondaria Bolgare. Prof. Locatelli 19