1. MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITA’
E DELLA RICERCA
Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore
“L. DA VINCI – G. GALILEI”
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UNIONE
EUROPEA
COMUNICATO STAMPA
03 febbraio 2015
“Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini”
Francesco Svelto: la porta d’accesso all’Universo - L’International Space
Station
Gioia del colle (BARI) – Un gigantesco laboratorio spaziale, che orbita a 400 km dalla
superficie terrestre, è la base operativa di un gruppo internazionale di astronauti, che dà
una spinta fondamentale per il futuro dell’Europa. E’ in quest’ambito che è intervenuto il
prof. Francesco Svelto, responsabile dell’Agenzia Spaziale Internazionale.
L’illustre personalità ha tenuto una conferenza dal titolo “La stazione Spaziale
Internazionale e gli astronauti italiani”. L’evento patrocinato dal Comune di Gioia del Colle
con il contributo degli I.I.S.S. “Da Vinci-Galilei” e “Ricciotto Canudo”, si è tenuto
nell’auditorium di quest’ultimo Istituto l’8 gennaio 2015, alla presenza del sindaco di Gioia
del Colle, dott. Sergio Povia, e i Dirigenti scolastici, la prof.ssa Rosa Roberto e il prof. Rocco
Fazio.
L’incontro è stato aperto dal prof. Rocco Fazio, che in qualità di “padrone di casa”, dopo
aver rivolto il saluto istituzionale, ha chiesto di osservare un minuto di silenzio per le
vittime dell’attentato terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015 contro la sede del giornale
satirico “Charlie Hebdo”, a Parigi. Ha passato poi la parola al primo cittadino che, dopo
aver salutato le autorità civili e militari presenti, ha ricordato la sua amicizia con il prof.
Francesco Svelto e ha citato gli studi di cui il nostro concittadino si è occupato per anni. Il
sindaco ha inoltre ricordato che il prof. Svelto nel 1988 è entrato a far parte dell’ASI
(Agenzia Spaziale Italiana), come responsabile del settore delle tecnologie di base fino al
2008, è stato co-leader della squadra di terra che ha seguito le due missioni dello Space
Shuttle NASA, dedicate al satellite al guinzaglio ( TSS ), in cui hanno volato i primi tre
astronauti italiani, Franco Malerba, Umberto Guidoni e Maurizio Cheli. Dal 2009 al 2011 è
stato responsabile della partecipazione italiana alle attività della Stazione Spaziale
Internazionale e in questo ruolo ha coordinato gli esperimenti della missione di Roberto
Vittori nel 2011 ed ha rappresentato l’Italia al conferimento del brevetto ESA di astronauta a
Luca Parmitano e a Samanta Cristoforetti e ha inoltre coordinato lo storico lancio dello
2. Space Shuttle.
Il sindaco, dopo aver menzionato i meriti del prof. Svelto e averlo presentato alle
scolaresche come ineccepibile modello ed esempio da seguire, nel mondo di oggi, in cui
tutti hanno bisogno di punti di rifermento, ha passato la parola alla prof.ssa Rosa Roberto,
preside dell’I.I.S.S. “Da Vinci-Galilei” che, in qualità di biologa, con la sua esperienza in
campo chimico-biologico, ha sottolineato l’importanza degli esperimenti tecnologici,
scientifici e medici che vengono eseguiti a bordo di questo complesso titanico, che daranno
una spinta fondamentale per il miglioramento della vita sulla Terra.
Il relatore, evidentemente emozionato per l’accoglienza ricevuta proprio nella terra
d’origine dove ha vissuto fino alla conclusione del quinto anno del Liceo classico, ha
catturato l’attenzione dei presenti illustrando, grazie all’ausilio di immagini e filmati, quello
che è il più grande laboratorio spaziale, più grande di un campo da calcio, spesso
nitidamente visibile a occhio nudo dalla Terra durante i suoi passaggi notturni sul
continente europeo come un punto luminosissimo, base operativa di un gruppo
internazionale di astronauti. Ha presentato anche dei video che illustrano la vita quotidiana
degli astronauti che nel loro tempo libero si possono dedicare a diverse attività come
ascoltare musica o scattare foto della Terra dalla stazione spaziale.
Il relatore ha ricordato l’importante ruolo scientifico, rivestito dalla I.S.S., come osservare la
Terra per il monitoraggio dell’ambiente, prevedere il meteo in qualsiasi parte del mondo
grazie alle analisi che si eseguono nello spazio, prevedere un’eruzione vulcanica o ancora,
utilizzare i navigatori satellitari presenti nei nostri autoveicoli.
I successi personali nel campo della ricerca del relatore e il fattivo contributo dell’Italia al
progresso dell’umanità, hanno spronato negli astanti quell’orgoglio nazionale, quel senso di
appartenenza alla nostra bella nazione, spesso compromessi e minacciati dal momento
difficile in cui versa il nostro paese.
È bene dunque ricordare che l’Italia oltre ad aver realizzato parti della I.S.S., con standard
qualitativi superiori alle parti realizzati in altri Stati, dal punto di vista dell’abitabilità e del
benessere degli astronauti, ha dato il suo contributo alla I.S.S., facendo volare i suoi più
meritevoli astronauti, tra cui Paolo Nespoli, Roberto Vittori, Luca Parmitano e Samantha
Cristoforetti.
Il prof. Svelto nella sua lectio ha inoltre ribadito come “l’eterno desiderio dell’umanità sia
esplorare l’Universo e ciò spinge e incoraggia le nuove generazioni di ricercatori, tecnici e
imprenditori a stringere accordi di collaborazione, per creare, perché no?, sbocchi
lavorativi, che interessano soprattutto i giovani.È importante sottolineare che con queste
parole il prof. Svelto ci sprona a investire nel nostro futuro e nella nostra nazione, ed
avere fiducia nelle nostre capacità.
Conclusa la conferenza, è seguito un vivace dibattito durante il quale il prof. Svelto ha
risposto con impareggiabile competenza ai più disparati quesiti e curiosità circa i bisogni
primari degli astronauti, come dormire o lavarsi, per arrivare alla suddivisione dei turni di
lavoro. L’incontro si è concluso con le parole del prof. Rocco Fazio, che ha nuovamente e
vivamente ringraziato i presenti ed il prof. Francesco Svevo, ricordando l’importanza degli
investimenti nella ricerca per prolungare la vita dell’ I.S.S. al momento fissata sino al 2020.
La conferenza, mandata in onda da Telenorba, ha incontrato il favore anche dei genitori
degli alunni coinvolti nell’iniziativa.
Consapevoli dell’unicità dell’incontro, sperano che in futuro i propri figli possano mirare ad
un obiettivo ambizioso “senza frontiere né confini”.
Classe 5° AM