1. DOCUMENTO POLITICO 2013
DEL CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO
DI GIOIA DEL COLLE
La città che vogliamo il PD di Gioia del Colle la sta pensando da tempo.
Intendiamo nel 2013 avviare una discussione sulle priorità amministrative, con spazi di dibattito aperti alla
città.
Il panorama politico locale è spesso preda di polemiche e rivalse che rischiano di allontanare l’attenzione
dei cittadini dalle vere problematiche che riguardano la nostra comunità. Ci sembra pertanto opportuno
tornare al merito delle questioni nella consapevolezza che in questo modo si possa restituire l’interesse per
la cosa pubblica. Questo un partito di maggioranza è chiamato a fare.
In questo momento di crisi, si avverte il bisogno di risposte concrete alle esigenze più stringenti e si chiede
alla politica responsabilità, ma anche capacità di restituire speranza e fiducia nell’avvenire. Per questo
motivo non intendiamo esaurire l’attività del PD a quella dell’Amministrazione Povia, ma operare come
attore politico insieme a tutte le forze sane della nostra città (anche di opposizione), per costruire progetti
futuri, piuttosto che restare ancorati a schemi del passato o a personalismi improduttivi.
A questo obiettivo guardiamo anche quando parliamo di “rinnovamento” del PD, partito che ha potuto
contare quasi esclusivamente sulle proprie passate e recenti forze per superare i due ravvicinati
appuntamenti con le Primarie del 2012, in modo soddisfacente.
Ci rivolgiamo anche all’associazionismo, che in questi mesi ha ritrovato un nuovo dinamismo, perché è
quella parte social-culturale che può dare un grosso contributo all’elaborazione di un’idea di città non
solamente legata ai programmi elettorali, ma lavorando quotidianamente per modificarla, aggiornarla e
attuarla.
Non intendiamo scrivere nulla di nuovo, poiché abbiamo un programma elettorale da rispettare.
Abbiamo un nostro elenco di obiettivi da riassumere in pochi ed essenziali concetti chiave che
rappresentano per noi le priorità.
Agli amici della maggioranza e all’Amministrazione Povia, diciamo che la città che vogliamo, tra regole e
solidarietà, opportunità e innovazione per uno sviluppo sostenibile e di coesione sociale, non venga
discussa nei suoi temi soltanto a Palazzo San Domenico, ma che venga aperto un forum con la città, meglio
se per quartieri, per raccogliere (nero su bianco) i suggerimenti e le proposte.
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2. Si è concluso il 2012 e a noi del PD sembra opportuno tracciare, prima di tutto, un bilancio di questi primi
mesi di amministrazione.
Il giudizio su questi primi mesi a guida Povia può considerarsi, data la complessità delle politiche urbane e
di bilancio del Comune di Gioia del Colle oggi, soddisfacente. Innanzitutto, per esprimere un giudizio
adeguato, occorre partire da quello che la Giunta e le forze politiche di maggioranza hanno trovato al
momento del loro insediamento: debiti provenienti da contenziosi passati, ma anche da una gestione poco
oculata e lungimirante di Piero Longo.
Il rischio che l’Amministrazione Povia ha trovato a maggio scorso era quello di non riuscire a garantire il
patto di stabilità, con ovvie ripercussioni in termini di taglio di risorse e di impoverimento generale
dell’ente.
Essenziale è stata quindi l’azione di risanamento compiuta in questi mesi, dietro anche il riconoscimento
che l’esperienza e le capacità amministrative contano perché sono quelle che hanno permesso di non
sforare i vincoli di bilancio e di ripianare pian piano i debiti, così come di rispondere alle emergenze. La
riapertura della piscina comunale, la definizione della vicenda del passaggio a livello di Via Dante sono
alcune delle risposte date in questi primi mesi di amministrazione.
Quale altra amministrazione sarebbe stata capace di risolvere in così pochi mesi vere e proprie pendenze
amministrative di tale complessità?
Oggi è estremamente complesso amministrare, perché le responsabilità aumentano per ogni decisione in
più che assumi, come nel caso della decisione di aumentare le imposte per avere entrate certe e
implementare un’azione di risanamento del debito. Ciò ha comportato enormi sacrifici sui cittadini, in
particolare attraverso l’inasprimento fiscale che in tempi di crisi rischia di impoverire ulteriormente le fasce
più deboli, ma anche le imprese locali (pensiamo alla crisi del settore zootecnico, all’area artigianale
sofferente, ecc.).
Ma questa Amministrazione si è impegnata anche a rivedere il gettito Imu dal 2014 per ridare fiato ai
gioiesi, garantendo equità.
A tale proposito riteniamo avventata e rivedibile la decisione di procedere ad una esternalizzazione del
servizio riscossione dei tributi.
Rimessi in sesto i conti, senza tuttavia abbassare la guardia, nei mesi scorsi questa Amministrazione ha
anche sostenuto maggiormente i Servizi Sociali trovando nuove risorse che sembravano perse, lavorando di
fiato con gli assessori e gli uffici regionali. Così come ha garantito la stagione teatrale Rossini, nonostante le
difficoltà, e animato il paese nel periodo natalizio.
Il Pd di Gioia del Colle ha individuato anche dei punti che andranno ripresi e rafforzati, da cui partire nei
prossimi mesi per dare slancio all’azione amministrativa e una svolta alla città. Le nuove politiche urbane
per combattere il declino relazionale e climatico della città sono argomenti che stiamo appurando.
Si aggiungono altre priorità: riequilibrio dei conti, riqualificazione del territorio e ambiente, attività
produttive e turismo, cultura, welfare, politiche giovanili, personale amministrativo.
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3. Riqualificazione del territorio: in questi anni si è proceduto per interventi spesso isolati che hanno
indubbiamente potenziato alcuni quartieri, ma che necessitano di un completamento in termini di servizi.
Nello stesso tempo si è assistito ad uno svuotamento del centro urbano a favore delle periferie, le quali a
loro volta hanno bisogno di avere un maggiore raccordo con il centro cittadino e di essere completate.
Diventa comunque assolutamente fondamentale avviare l’iter per l’adozione di un nuovo PUG che metta
ordine in uno sviluppo urbanistico a tratti disordinato e ridisegni la città dell’avvenire in termini di esigenze
di bambini, anziani, giovani coppie, con servizi adeguati per ogni quartiere ecc. Procedere al recupero
abitativo e produttivo del centro storico con l’individuazione di forme incentivanti.
Attraverso il ricorso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari si può puntare su forme di edilizia
sociale per venire incontro alle fasce più deboli, alle giovani coppie, ai single ecc. Con l’ausilio degli organi
superiori (Regione) occorre puntare alla risoluzione delle questioni controverse (Coop e altro).
Con parte delle risorse disponibili riteniamo utile procedere al rifacimento e rimaneggiamento di strade
urbane ed extraurbane, alla ristrutturazione di piazze e giardini.
Ambiente/Spes: l’attenzione alle tematiche ambientali determina ormai il tasso di qualità di una
amministrazione. Diventa pertanto opportuno, come cominciato in questi mesi, continuare a promuovere
politiche eco-sostenibili che restituiscano al cittadino il rapporto con il territorio. Estremamente felice
anche se da correggere si è rivelata l’idea delle domeniche ecologiche così come l’attenzione alla mobilità
urbana.
A questo punto diviene necessaria l’attuazione del Piano Traffico del 2001 o approvare l’adeguamento già
presentato dalla SIPET nel 2011 adeguato alle nuove esigenze della circolazione urbana. In questo senso il
rilancio della Spes può assumere un ruolo chiave trasformandola da società di mera raccolta e smaltimento
di rifiuti in un propulsore di nuove idee nel campo ambientale che possa creare economia e occupazione,
fare utili, fare rete anche con i comuni viciniori per un nuovo sistema di impresa e di raccordo
pubblico/privato.
Risolvere, di concerto con Aqp, l’annosa questione del depuratore venendo incontro alle istanze dei
residenti della zona: puntare alla autosostenibilità energetica del comune con energia solare in
collaborazione con la SPES (Modello E.S.CO) stilando, anche per altri soggetti un vero e proprio “Piano
Energetico Comunale.
Attività produttive: innanzitutto occorre procedere al completamento della zona artigianale per aiutare le
realtà imprenditoriali esistenti e nello stesso tempo rendere appetibili le zone per eventuali nuovi
insediamenti. Si dovrà continuare nel reperimento degli ultimi finanziamenti disponibili per ottenere risorse
utili allo sviluppo industriale.
Bisogna ristabilire un dialogo continuo con il tessuto produttivo gioiese per verificare le possibilità di
sviluppo e la capacità di salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti.
Gioia si è sempre contraddistinta per la sua vocazione imprenditoriale e per la capacità di innovazione. E’
necessario riprendere questo percorso virtuoso puntando su alcuni aspetti tipici come turismo,
enogastronomia e settore zootecnico.
Cultura: finalmente la politica culturale ha ritrovato un nuovo protagonismo nella città grazie ad una
miriade di iniziative che stanno ricominciando a far uscire Gioia dagli angusti confini comunali. Nel 2013,
sempre grazie ad una maggiore destinazione di risorse, occorre implementare questa azione, con una
capacità maggiore di programmazione, favorendo l’interazione con il mondo associativo, ma anche con
esperienze del territorio che possano veicolare all’esterno il nome della nostra città. La valorizzazione a
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4. tutto tondo delle strutture comunali (proprio per riqualificare le periferie) non in uso o di fatto inutilizzate,
come la struttura di Sant'Antonio (probabilmente prossima in scadenza di convenzione), la distilleria in
vicinanza del casello autostradale (Museo del vino???).
Welfare: Una nuova prospettiva politica vede il ruolo della cittadinanza attiva intesa anche come capacità
di formare, educare ad orizzonti diversi, altrimenti i soli tavoli di concertazione per la definizione del Piano
Sociale non sono sufficienti. In un periodo di crisi finanziaria e occupazionale diventa fondamentale
continuare a puntare sul Welfare, per abbattere le diseguaglianze, ma anche per costruire sostegno alle
responsabilità sociali. Abbiamo voluto il registro delle unioni civili, e siamo una comunità più accogliente.
Siamo una città che ha costruito negli anni un modello sociale innovativo e intendiamo proseguire su quella
via. Gioia come comune capofila dell'Ambito n.2 è tra i più rispettosi delle indicazioni regionali. L’impegno
di questo Assessorato ai Servizi Sociali è continuo, e siamo certi che le nuove strutture diurne per giovani,
anziani e disabili nasceranno. Tra i servizi per il benessere delle cittadine e dei cittadini, delle lavoratrici e
dei lavoratori partirà anche il Piano dei Tempi e degli Spazi e altre azioni di sistema a favore
dell'associazionismo familiare. Nella speranza anche di vedere un nuovo sito istituzionale del Comune, dove
una pagina web strutturata anche per i cataloghi on-line (strumenti anche per il lavoro, come indica la
Regione Puglia) sia interamente dedicata al sociale.
Personale: diventa sempre più necessaria una riorganizzazione della macchina comunale che valorizzi i
dipendenti e preveda negli anni, compatibilmente con i vincoli statali, l’ingresso di nuove risorse che
possano incrementare la qualità dell’ente e renderlo sempre più capace di offrire risposte immediate agli
utenti e in grado di misurarsi con i mutamenti che quotidianamente intervengono nella PA. Favorire il
merito, legando le premialità al raggiungimento degli obiettivi indicati. Infine si ritiene opportuna avviare
una rotazione degli incarichi all’interno degli uffici per una maggiore trasparenza dell’ente.
Politiche giovanili: proponiamo laboratori delle Arti che incentivino i giovani e ragazzi ad avvicinarsi al
Teatro,sfruttando immobili comunali in disuso, sviluppo della rete Wi-Fi pubblica con accessi registrati per
abbattere il Digital-divide e favorire le nuove tecnologie. Accelerare il processo di PA Digitale in banda
Ultra-larga in direzione dello sviluppo indicato nei Piani Comunitari 2014-2020
Questi sono solo alcuni concetti chiave che possono essere naturalmente ampliati, integrati e discussi. La
nostra idea è quella di rimettere al centro del dibattito politico-cittadino i temi essenziali della nostra
comunità per cercare di superare finalmente il clima fazioso ereditato dall’ultima e tribolata campagna
elettorale.
Vogliamo aprire una stagione nuova nel segno del confronto senza avere la presunzione di dettare agli altri
la nostra agenda, ma nella convinzione che un partito come il nostro, dopo aver ampiamente discusso al
proprio interno, debba aprirsi all’esterno e socializzare le proprie proposte nell’auspicio che possano
arrecare un utile contributo alla crescita democratica di Gioia del Colle.
Gioia del Colle, 18 gennaio 2013
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