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Al Sindaco Sergio Povia
Comune di Gioia del Colle
Piazza Margherita di Savoia, 10
70023 Gioia del Colle
OGGETTO: “Interventi per la salvaguardia e la valorizzazione del Museo della Civiltà Contadina”.
INTERROGAZIONE ai sensi dell’art.81 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale.
I sottoscritti Enzo Cuscito e Donato Lucilla, nella loro qualità di Consiglieri Comunali,
PREMESSO CHE grazie all’impegno, la passione e la dedizione di due cittadini, Vito Santoiemma e
Sigismondo Taranto, la nostra Città può vantare un “tesoro” d’inestimabile valore, riconosciuto e
apprezzato al di là dei confini gioiesi: il Museo della Civiltà Contadina. Migliaia di preziosi e antichi reperti
restituiti alla loro funzionalità dopo un passato glorioso nelle mani operanti dell’uomo e finiti poi nell’oblio
di qualche antica Masseria. Centinaia di macchine, attrezzi, utensili (tra cui 7 mulini, 4 frantoi oleari, due
cererie, due tipografie), che richiamano alla memoria ricordi e profumi di un’epoca non molto lontana nel
tempo ma antichissima se consideriamo i balzi culturali che la società ha compiuto negli ultimi 100 anni.
CONSIDERATO CHE da anni un simile e apprezzato patrimonio giace in un locale di “fortuna” messo a
disposizione dallo stesso Vito Santoiemma, sito nei pressi della Parrocchia del Sacro Cuore, dirimpetto alla
Casa di Riposo “Padre Semeria”. In questi locali migliaia di bambini e centinaia di scolaresche, da ogni
parte della Provincia di Bari e da altre Province, giungono per visitare oggetti e reperti della nostra civiltà
contadina;
CONSIDERATO CHE è stato realizzato dal movimento PRO.di.GIO. un progetto culturale chiamato “La
Bottega du Mest”, che ha l'obiettivo di valorizzare e ridare vita a mestieri e produzioni artigianali ormai
dimenticati ma ancora in grado di dare lavoro. Quello degli antichi mestieri è, in Italia, un tema molto
dibattuto visto il passaggio generazionale cui si sta assistendo e che sta portando alla scomparsa di alcuni
di questi, un rischio di estinzione che va ad investire arti antiche, quasi dimenticate o perse nel tempo, ma
che tuttavia hanno un importante valore storico e culturale. Oltre che economico, data la grande richiesta
per mestieri ritenuti ormai antichi cui si assiste e che spesso non riesce ad essere evasa venendo a mancare
la materia prima, ovvero gli artigiani stessi. Il progetto “La Bottega du Mest” propone di dar vita ad
un “nuovo Rinascimento delle arti e mestieri artigianali antichi” e di formare nuove generazioni di maestri
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d'arte rivolgendosi in questo soprattutto ai giovani, con lo scopo di salvaguardare e promuovere il
patrimonio dell'artigianato artistico di eccellenza. La conservazione e la tutela delle attività artigianali,
soprattutto in un periodo di crisi occupazionale, possono rappresentare un’occasione per giovani e adulti
disoccupati per mantenere e riscoprire la tradizione del territorio di appartenenza e usufruire di
opportunità che, se non accompagnate e guidate, difficilmente possono essere pensate come reali
occasioni di lavoro. Il progetto deve promuovere la riscoperta, soprattutto da parte dei giovani, di “nuovi”
mestieri che nascono e vivono solo grazie a piccole realtà e che rischiano di scomparire per la mancanza di
ricambio generazionale e, dunque creare nuova occupazione, sia in termini di incremento dell’esistente,
attivando la staffetta anziani/giovani, sia offrendo l’opportunità di utilizzare strumenti e conoscenze per la
creazione di microimprese e ridare vita a mestieri e produzioni artigianali ormai dimenticati ma ancora in
grado di dare lavoro. Il progetto la “Bottega du Mest” vuole creare un interesse culturale intorno al
“Museo della Civiltà Contadina”, considerato un patrimonio culturale, da valorizzare grazie all'utilizzo di
nuove tecnologie web, che in una prima fase stimoleranno la diffusione della cultura degli antichi mestieri
verso le community virtuali, e successivamente devono creare una sostenibilità economica per le attività
artigianali e commerciali locali, fino alla promozione turistica del territorio;
CONSTATATO CHE grazie a Progetti PON sono stati a suo tempo attivati corsi e laboratori per studenti
disabili e che i creatori del Museo si sono resi disponibili ad offrire struttura, attrezzi e consulenza per
l’istituzione di Laboratori permanenti di cereria, restauro legno e di ceramica, sempre per gli alunni disabili,
recuperando così anche la memoria di quei lavori manuali e antichi mestieri della nostra civiltà contadina;
VISTO CHE con la stessa passione che si spinge sino quasi a dissipare ogni sostanza, i sig.ri Vito Santoiemma
e Sigismondo Taranto continuano a cercare e salvare altri preziosi e antichissimi macchinari, rendendo
ormai il Museo il più grande e fornito dell’intera Puglia e anche a livello nazionale. Un privilegio che si
scontra con la esiguità degli spazi e ormai l’impossibilità di gestire e conservare, oltre che rendere aperto al
pubblico, un così immenso numero di attrezzatture e reperti;
CONSIDERATO CHE rappresentanti di Amministrazioni Comunali a noi vicine, valutato l’indiscusso e
gigantesco valore del Museo della Civiltà Contadina creato e gestito, sino ad ora, dal sig. Vito Santoiemma
con le sole sue forze, fisiche ed economiche, hanno fatto richiesta agli stessi di “ospitare” e rendere
accessibile il Museo presso i loro Comuni all’interno di locali ampi ed idonei;
CHIEDONO
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al Sig. Sindaco Sergio Povia di attivarsi affinché Gioia del Colle non perda un simile patrimonio, storico,
culturale, economico, sociale ed umano, studiando e mettendo a disposizione del Museo della Civiltà
Contadina dei locali idonei, come ad esempio quelli presenti presso la ex Distilleria Cassano sulla via per
Santeramo, gli unici che, per storia e tradizione, dimensioni e logistica, potrebbero ospitare e rendere
fruibile ad un sempre più vasto pubblico, locale e soprattutto turistico, il suddetto Museo. Si potrebbe
inoltre usufruire dei Bandi per la “Riqualificazione e valorizzazione del sistema museale” (Linea di intervento
4.2 - Azione 4.2.1 del PO FESR Puglia 2007/2013) che la Regione Puglia regolarmente attiva.
Si chiede pertanto di stabilire quanto prima un incontro con il sig. Vito Santoiemma per verificare
le ipotesi migliori e idonee affinché venga valorizzato un patrimonio che molti Comuni ci invidiano. In
tempi di crisi economica, la valorizzazione e la messa in funzione di “luoghi” che per la loro dimensione
storica e culturale divengono anche poderose attrattive turistiche, con effetti benefici in termini di
occupazione e reddito, impegna la politica ad una grande responsabilità: quella di saper cogliere le
opportunità e saper tracciare quelle linee e direzioni che meglio possono rilanciare la storia, la cultura e
l’economia di una comunità.
In attesa che venga quanto prima attivato un percorso di studio e di fattibilità di tale proposta, si fa
presente all’Amministrazione Comunale che i locali che il Sig. Vito Santoiemma adibisce a Museo della
Civiltà Contadina, garantendo un servizio gratuito a scolaresche e cittadini forestieri, con inevitabile
ricaduta positiva anche in termini di economia locale e immagine della stessa Città, sono assoggettati ad
IMU e che, considerato quanto offerto alla comunità, si potrebbe pensare ad un’esenzione totale o ad un
ridimensionamento della stessa.
In attesa di un rapido riscontro, porgo cordiali saluti.
Gioia del Colle, 16 maggio 2013
Donato Lucilla Enzo Cuscito
Consigliere Comunale Consigliere Comunale
“Pro.di.Gio. “ “Solidarietà e Partecipazione”
Per la Coalizione “Per il Bene Comune”