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Guida Twitter
di: Daniele Cerra
Introduzione e primi passi
   1. Il microblogging: un nuovo media       -   Che cosa è e a cosa serve Twitter e
   gli altri servizi di microblogging

   2. Come iniziare - Come fare per iscriversi a Twitter e per cominciare a
   costruire la propria rete sociale

   3. Il nostro primo twit   -   Inviare il primo messaggio su Twitter: come scrivere
   il primo twit




Le funzionalità di Twitter
   4. Il profilo personale - Come gestire le proprie informazioni personali e le
   opzioni di privacy di Twitter

   5. L'interfaccia di Twitter - Come è organizzata l'interfaccia di Twitter per
   comunicare e gestire i rapporti sociali

   6. Contatti e followers - Allargare la nostra rete dei contatti: come aggiungere
   amici e conoscenti al proprio Twitter

   7. Ricerca di argomenti - Il motore di ricerca di Twitter: le ricerche e le
   tendenze in tempo reale

   8. I comandi avanzati - I comandi avanzati di Twitter: dai messaggi diretti alle
   risposte alle opzioni di interrogazione
Il microblogging: un nuovo media

Accanto a Facebook, il secondo "fenomeno sociale" emerso sul Web è il servizio di
microblog Twitter. Ormai ci siamo abituati a trovare bollini e link "seguimi su Twitter" sia
che stiamo intessendo relazioni interpersonali tramite un social network, sia che ci si
trovi in un blog personale o di informazione, sia, per finire, su tradizionali siti Web che
parlano di gruppi, associazioni o prodotti.

Cosa si intende esattamente per microblogging? In cosa consiste il servizio di
comunicazione offerto da Twitter.com?
Per chi ha esperienza di blog, il termine microblogging ha un significato intuibile. In
termini pratici il microblogging non è altro che la possibilità di postare sul Web (cioè
pubblicare) brevi messaggi di testo. A differenza di un blog tradizionale nel quale il
contenuto pubblicato non ha limiti in lunghezza, un microblog ha una connotazione
editoriale molto più specifica dovuta in gran parte proprio alla possibilità di pubblicare
messaggi molto bevi. Per intenderci, l'"unità editoriale minima" di un microblog è molto
simile all'invio di un SMS: Twitter, per esempio, consente l'invio di messaggi lunghi al
massimo 140 caratteri, qualcosa che si avvicina significativamente ai 160 caratteri degli
SMS.

Figura 1: L'interfaccia di Twitter




Proprio dall'analogia con gli SMS emerge un'altra importante caratteristica del
microblogging: la forte componente sociale. La possibilità di inviare con un'alta
frequenza brevi messaggi che possono essere visualizzati da chiunque conosca l'indirizzo
del nostro microblog (quindi instaurando una comunicazione uno a molti), rende di fatto
possibile seguire digitalmente una persona e sapere sempre che cosa stia facendo o
pensando, ovviamente a patto che questa persona pubblichi spontaneamente queste
informazioni.

Considerando che si possono seguire contemporaneamente decine di persone, in altre
parole il nostro network professionale o di amicizie o, ancora, di interessi, aggregando i
post di diversi microblog, questo strumento si dimostra un fantastico alleato per
monitorare lo stato della nostra rete di rapporti sociali personali o professionali.
Rispondere in tempo reale ai micro-post pubblicati da un nostro conoscente o da un
personaggio che stiamo seguendo è, per concludere questa introduzione al mondo del
microblogging, un ottimo strumento per intrattenere delle conversazioni rapide e
generare microdiscussioni.

Il microblogging, anche per via dell'enorme successo di servizi come Twitter, è quindi
ormai da considerarsi una sorta di nuovo media sociale che accomuna caratteristiche del
blog, della messaggistica istantanea e della comunicazione mobile (vedremo nelle pagine
successive lo stretto legame tra Twitter e i telefonini).

Tra i vari servizi gratuiti on-line che, con caratteristiche di base simili, possono essere
utilizzati per creare un microblog e aggiornarlo in maniera rapida e intuitiva Twitter è
senza dubbio quello che sta riscuotendo il maggior successo planetario. Non a caso,
Twitter è ormai considerato uno dei social network (per quanto questa attribuzione
descrittiva possa risultare non totalmente appropriata per i motivi visti in precedenza)
più diffusi a livello mondiale. Non è un caso che le star e i politici americani utilizzino
sempre più spesso Twitter per comunicare con i loro "inseguitori" digitali che, in alcuni
casi, possono essere centinaia di migliaia.

Nelle prossime sezioni di questa guida esploreremo le principali funzionalità di Twitter e
scopriremo diversi trucchi per sfruttarne pienamente le potenzialità mediatiche.

Come iniziare

Utilizzare Twitter è un'operazione decisamente facile. Una volta capito quale sia il reale
valore di Twitter, quali le finalità perseguibili con questo servizio con che strumenti poter
ottenerli, risulta abbastanza semplice diventare un microblogger a tutti gli effetti. Inoltre
per chi ha dimestichezza con social network come Facebook o con piattaforme di
pubblicazione di blog, addentrarsi anche nelle più complesse funzionalità di Twitter
sembrerà un gioco da ragazzi.

Detto questo, il primo approccio con Twitter è l'inevitabile procedura di registrazione,
procedura che, fortunatamente, si rivela particolarmente breve. Per attivare il nostro
microblog su Twitter andiamo all'indirizzo www.twitter.com e clicchiamo su Get Started -
Join In (purtroppo non esiste ancora le versione in italiano di Twitter).

Figura 2: Il modulo di registrazione
Digitiamo nel primo riquadro (Full name) il nostro nome e cognome. Nella casella
Username inseriamo il nome con cui vogliamo renderci noti nel blog. Inseriamo la
password di accesso e un indirizzo e-mail valido. Se desideriamo essere aggiornati sulle
novità di Twitter via newsletter, spuntiamo la casella sottostante a Email. ora, per
concludere la registrazione, copiamo le parole scritte nella parte inferiore della pagina
nel riquadro Type the words above e clicchiamo sul tasto verde Create my account.

Se non riscontriamo problemi, risolvibili solitamente verificando che il nome scelto non
sia stato già usato da altri utenti o riscrivendo le due parole di controllo, da questo
momento avremo a disposizione un microblog reperibile all'indirizzo http://twitter.com/
username dove al posto di username andrà naturalmente il nome scelto in fase di
registrazione.

A seconda dell'indirizzo di posta elettronica immesso (es. Gmail o Hotmail), prima di
procedere con la pubblicazione del primo post potrebbe essere richiesta la password
della nostra e-mail necessaria per verificare che alcuni nostri contatti non siano già
utenti di Twitter e, di conseguenza, poterli aggiungere al nostro network di microblogger
che intendiamo seguire. Non preoccupiamoci in questo momento di aggiungere amici,
vedremo nelle prossime sezioni di questa guida come cercarli e aggiungerli in qualsiasi
momento.

Anche qualora ci trovassimo già con un lungo elenco di persone che stiamo seguendo o
che ci seguono, ripulire il nostro network è un'operazione rapidissima che può essere
svolta quando vogliamo.

Il nostro primo twit

Ora che abbiamo attivato il nostro microblog, non resta che iniziare a testarne il
funzionamento e inviare i primi messaggi, che nel gergo degli utenti di Twitter sono noti
come tweet (che in italiano suona come twit ed è traducibile con cinguettio).

I requisiti minimi per poter inviare twit che vengono pubblicati sul nostro account sono
davvero alla portata di tutti: occorre infatti solo una connessione attiva a Internet e un
browser, oppure un dispositivo mobile in grado di inviare SMS o di navigare nel Web.
Seguendo le pagine di questa guida scopriremo altri strumenti, software e applicazioni
per gestire il nostro microblog, ma per il momento limitiamoci a seguire la strada più
semplice e rapida: l'invio di twit dall'interfaccia Web classica di Twitter.

Andiamo su www.twitter.com e digitiamo i nostri nuovi dati di accesso nella parte in alto
a destra della pagina, sotto la scritta Please Sign in.

Figura 3: Il modulo di login
Nella pagina che compare, vediamo un riquadro in alto che riporta un numero (140) e ha
per titolo What are you doing? (traduzione inglese di "cosa stai facendo?"). Per mandare
il nostro primo twit digitiamo il testo in questo riquadro e clicchiamo sul tasto Update.
Tutto qui. Così facendo abbiamo pubblicato il nostro primo post sul microblog di Twitter:
post che sarà inviato come notifica alle pagine personali dei nostri amici.

Figura 4: Il modulo per inviare i twit




Ogni volta che ripeteremo questa operazione, aggiorneremo il nostro microblog facendo
scalare verso il basso i messaggi precedenti. Tutte le persone che visiteranno il nostro
Twitter andando all'indirizzo http://twitter.com/username oppure coloro che ci stanno
seguendo, cioè che si sono "abbonati" al nostro blog, vedranno immediatamente il nostro
stato aggiornato, in altre parole leggeranno il piccolo post che abbiamo inviato.

Dal punto di vista editoriale, il contenuto di un twit non può superare i 140 caratteri e, in
linea teorica, dovrebbe rispondere alla domanda "cosa stiamo facendo". La possibilità di
inviare link ipertestuali a video, audio o immagini espande enormemente le potenzialità
dei semplici twit testuali. Per inviare un link a un video di YouTube, per esempio, è
sufficiente copiare il link che porta al video e incollarlo dentro il twit. Il sistema di Twitter
si preoccuperà di accorciare l'indirizzo incollato qualora fosse troppo lungo, così da non
occupare l'intero contenuto del nostro post.

Una volta presa dimestichezza con la pubblicazione dei twit, non resta che iniziare a
sperimentare le potenzialità sociali di questo strumento. Il primo passo da compiere in
questa direzione consiste nel completare il nostro profilo.

Il profilo personale

Modificare le informazioni relative al nostro profilo personale è un requisito fondamentale
per renderci più visibili e facilmente reperibili nella comunità virtuale di Twitter. Per
avviare le modifiche al nostro profilo dobbiamo fare clic in alto a destra sulla voce
Settings. Per chi si chiedesse perché non su Profile, la risposta sta nel fatto che da quella
voce si va alla visualizzazione del nostro profilo così come lo vedono gli altri utenti che
finiscono sul nostro Twitter.

Nella pagina che si apre clicchiamo sull'etichetta Account.

Figura 5: Le opzioni dell'account personale




Da qui possiamo sia modificare i dati inseriti in fase di registrazione (il nostro nome e
cognome, l'email e lo username, facendo attenzione al fatto che cambiando il nostro
username cambierà di conseguenza anche l'indirizzo del nostro blog su Twitter) sia
aggiungere informazioni supplementari molto importanti per comunicare in maniera
efficace con il nostro network di microblogger.

Il fuso orario (Time Zone) e la città (Location) sono indispensabili per capire e far capire
l'orario e il luogo dal quale è stato inviato un messaggio, mentre indicare l'indirizzo del
nostro blog o di una pagina di un sito o del profilo di un social network (More info URL) è
un ottimo mezzo per renderci reperibili. Particolarmente importante è l'inserimento di
una brevissima descrizione da 160 caratteri nel riquadro One Line Bio poiché le parole
chiave contenute saranno indicizzate nel motore per la ricerca delle persone di Twitter.

Un'ultima - e importantissima dal punto di vista della privacy - informazione da fornire è
la protezione dei nostri twit. Spuntando la voce Protect my updates soltanto le
persone che autorizzeremo potranno leggere i nostri twit.

Per concludere la personalizzazione del nostro profilo, clicchiamo sull'etichetta Picture e
carichiamo un'immagine personale che ci contraddistinguerà graficamente nella
twittersfera. Per caricare un'immagine clicchiamo sul tasto Scegli file e navighiamo
all'interno del nostro disco fisso fino a individuare un'immagine che reputiamo adatta e
che sia più piccola di 700k, limite oltre il quale l'immagine non sarà caricata nel sistema.

L'interfaccia di Twitter

Oltre alla funzionalità per inviare i nostri twit, l'homepage di Twitter presenta altre aree
dedicate alla comunicazione e alla gestione dei rapporti sociali con altri
microblogger. La pagina principale, in particolare la sezione sotto l'area dove digitare i
nostri twit, ospita infatti l'elenco di tutti gli ultimi twit in ordine cronologico pubblicati
dalle persone che stiamo seguendo con Twitter. Oltre a poter vedere i twit dei nostri
contatti andando sul loro indirizzo di Twitter, riceveremo infatti i post inviati da questi
ultimi direttamente nella pagina principale del nostro account. L'homepage di Twitter
diventa così un punto di aggregazione e controllo di quanto stanno postando i nostri
amici, in maniera analoga a quanto avviene, per esempio, in altri social network come
Facebook.

Figura 6: L'interfaccia di Twitter




Se clicchiamo sul nome di un nostro contatto di cui possiamo leggere un twit finiremo
direttamente sulla pagina personale di quest'ultimo da dove, tra le altre cose, possiamo
leggere tutti i suoi twit e scoprire i dettagli del profilo personale così come l'elenco di
tutte le persone che seguono il suo microblog.

Tornando nella nostra homepage, cliccando sulla stellina (        ) presente nella parte
destra dei twit ricevuti (viene visualizzata solo passando il mouse sopra il post) potremo
aggiungerli ai nostri preferiti, mentre cliccando sulla freccina ricurva ( ) potremo
inviare un messaggio in risposta all'autore di quel twit.

Scorrendo nella parte destra della pagina, troveremo i link per leggere tutte le risposte ai
nostri twit date da altri utenti (cliccando sul link @ seguito dal nostro nome utente), i
messaggi diretti a noi (direct messages), o i preferiti (Favorites), impostati come tali
seguendo la procedura descritta in precedenza.

Cliccando in alto a destra sul link Profile, possiamo vedere l'elenco completo dei twit da
noi inviati ed eventualmente decidere di eliminarli cliccando sul simbolo del bidone della
spazzatura che compare sulla destra della pagina. La visualizzazione di questa pagina,
fatta eccezione per la funzionalità di eliminazione dei messaggi, ci permette di capire
come gli altri vedono il nostro microblog.

Un ulteriore aspetto interessante dell'homepage di Twitter è la presenza del tasto per
gli RSS: cliccando sul simbolo degli RSS presente nella pagina principale o in quella del
nostro profilo possiamo accedere al Feed RSS generato automaticamente da Twitter.

Prendere confidenza con l'interfaccia Web di Twitter è molto semplice, soprattutto se si
conosce l'inglese, e fatta eccezione per alcune attività come la gestione dei contatti e del
nostro network o la ricerca di argomenti di nostro interesse (punti che saranno esaminati
specificamente nelle prossime pagine) in pochi minuti saremo in grado di utilizzare
perfettamente le principali funzioni di Twitter.



Contatti e followers

Come abbiamo visto, gran parte del successo di Twitter è legato alla possibilità di inviare
messaggi a un nostro network di contatti e di ricevere in tempo reale gli aggiornamenti
di stato (twit) postati da ciascuno di loro.
Per impiegare al meglio le potenzialità di Twitter, dobbiamo quindi allargare il nostro
network di contatti. Come accade per ormai la maggior parte dei social network,
Twitter integra un sistema di ricerca di utenti registrati al servizio e di inviti molto
efficace. Per accedervi, clicchiamo in alto a destra sul link Find People.

Figura 7: L'aggiunta di nuovi amici




Nella pagina che si apre sono presenti diversi strumenti di contatto. Il primo (nella
scheda Find on Twitter) consente di effettuare ricerche per nome utente, nome
personale o cognome del microblogger. Se una persona che conosciamo pensiamo possa
essere iscritta a Twitter è sicuramente questo lo strumento da utilizzare.
Cliccando sull'etichetta Find on other networks potremo ricercare persone che si sono
iscritte a Twitter utilizzando un indirizzo di posta presente nei nostri contatti di Gmail,
Yahoo, Hotmail e altri servizi noti. In automatico Twitter confronta gli indirizzi presenti
tra i nostri contatti già inseriti in questi servizi di posta elettronica e ci propone una serie
di microblog da aggiungere ai nostri contatti.
Cliccando sul'etichetta Invite by mail potremo invitare a iscriversi a Twitter e a seguire
il nostro microblog i contatti di cui conosciamo l'indirizzo di posta elettronica. Per finire,
la schermata Suggested Users propone una seire di microblog ai quali potremmo
essere interessati in base all'analisi fatta sui contatti già aggiunti.
Following e followers
Ovviamente, così come siamo in grado di cercare e invitare altre persone, la stessa cosa
può essere fatta nei nostri confronti. Oltre a seguire (follow) altri microblog, possiamo
infatti essere inseguiti e aggiunti al network di altre persone. Eliminare alcuni contatti
aggiunti o impedire alle persone di seguirci è molto semplice. Nella pagina principale del
nostro account, cliccando in alto a destra sul link Following vedremo l'elenco delle
persone che seguiamo e di cui, quindi, riceviamo le notifiche. Facendo clic sull'icona a
forma di ingranaggio (        ) avremo verranno mostrate alcune opzioni: Mention per
citare il contatto nel proprio post, Unfollow per terminare di seguirne gli aggiornamenti e
Block per impedire ad un utente di seguirci o di inviarci messaggi.

Figura 8: Il pannello dei following




Cliccando invece sul link Followers vedremo invece gli utenti che ci seguono. Sempre
dall'icona a forma di ingranaggio possiamo citare l'utente in un nuovo twit (Mention),
inviare un messaggio diretto e privato a quell'utente (Direct message), smettere di
seguirlo (Unfollow) o bloccarlo (Block).

Figura 9: Il pannello dei followers




Data la grande mole e l'alta frequenza con la quale gli utenti di Twitter inviano i propri
messaggi, Twitter si rivela un ottimo strumento per tastare il polso della blogosfera e da
un lato capire quali sono gli argomenti che vanno per la maggiore minuto dopo minuto,
dall'altro per trovare fonti di informazioni informali su un certo argomento. Oltre infatti a
poter seguire un autore aggiungendolo alla nostra lista di contatti e vedere in diretta i
suoi twit comparire nella nostra homepage, utilizzando il sistema di ricerca presente sulla
colonna a destra di Twitter possiamo individuare i post che parlano di alcuni argomenti.

Figura 10: Il pannello delle tendenze




Capire quali sono gli argomenti di cui si "twittera" maggiormente è semplicissimo:
l'elenco dei link sotto la scritta Trending topics si aggiorna continuamente. Pur
trattandosi solitamente di temi legati al mondo statunitense della cultura e dello
spettacolo, si possono spesso individuare fonti di informazioni interessanti
semplicemente cliccando su uno di quei link. Dopo il clic, si caricherà una pagina che
aggrega in maniera verticale i twit scritti dagli autori che parlano di quel determinato
argomento. basta cliccare sul nome dell'autore di un twit per aprire la sua pagina
personale e leggere tutti i twit scritti di recente, comprensivi anche di quelli che parlano
dell'argomento indicato nella lista.
Un ulteriore sistema per individuare autori e microblog che parlano di un argomento di
nostri interesse consiste nell'utilizzo diretto del motore di ricerca presente nella
parte centrale della colonna destra. Se, per esempio, volessimo conoscere i commenti
dei microblogger a un evento o relativi a un personaggio, basta digitare le parole chiave
di ricerca esattamente come se stessimo cercando informazioni su Google e cliccare sul
simbolo della lente di ingrandimento.
Come nel caso precedente, vedremo una lista di autori e twit che può essere cliccata per
accedere a un maggior livello di dettaglio. Questo tipo di ricerca, per quanto molto
spesso la qualità dei twit sia bassa e si tratti di informazioni poco significative, può
comunque far capire quale sia nella blogosfera la tendenza di opinione. Trattandosi di
una ricerca limitata ai post pubblicati dagli autori registrati a Twitter, non si può
certamente considerarla se non come una ricerca complementare a quella effettuata su
altri motori e social media (Google, Flickr, YoutTube ecc.).
Come abbiamo visto, utilizzare Twitter è molto semplice. In linea di massima sia
pubblicare i propri twit sia gestire i contatti sono operazioni alla portata di chiunque
abbia un minimo di dimestichezza con la navigazione nel Web. Oltre alle funzionalità
viste legate al tipo di interfaccia che stiamo utilizzando (come vedremo successivamente,
oltre che dalla pagina Web del sito ufficiale si può accedere a Twitter anche da telefonino
o attraverso innumerevoli programmi e altri servizi on-line) gli utenti più esperti possono
avvalersi di una sintassi per inviare comandi testuali a Twitter e attivare o disattivare
funzionalità avanzate.
Poniamo il caso, per esempio, di voler momentaneamente sospendere la ricezione dei
messaggi pubblicati dai nostri contatti. In questo caso non è necessario cancellare i
contatti dal nostro elenco ma sarà sufficiente inviare un twit che riporta come testo off.
Inviando come messaggio successivo on potremo ripristinare la ricezione dei twit del
nostro network. Grazie ai comandi avanzati è possibile anche svolgere operazioni mirate
su un singolo contatto, per esempio scrivendo Off nomeutente smetteremo di ricevere le
notifiche di solo quel nostro contatto, mentre utilizzando le parole chiave Follow o Leave
(in italiano rispettivamente 'segui' o 'abbandona') seguito dal nome di un contatto lo
aggiungeremo al nostro network o ne decreteremo la fuoriuscita.
L'elenco ufficiale dei comandi è abbastanza nutrito, ma rimane relativamente semplice
ricordarsi quelli che davvero fanno al caso nostro. Se utilizziamo spesso l'invio di
messaggi diretti, teniamo a mente che la lettera D che precede il nome di un contatto e
il messaggio, farà in modo che il nostro twit arrivi solo a quell'utente, mentre il simbolo
@ davanti al nome utente ci permette di rispondere a un twit inviato da quest'ultimo,
magari a commento di un nostro messaggio pubblico iniziale.
Un altra sintassi di cui si fa grande uso è quella dei cosiddetti hashtag. Facendo
precedere l'argomento di cui si parla nel twit dal simbolo del "cancelletto" # (ad esempio
#iranelection), Twitter rende automaticamente cliccabile la parola che segue il
cancelletto collegandola al motore di ricerca interno. È un modo efficacie per poter
"taggare" i propri twit e creare una sorta di lungo elenco di messaggi a tema unico.

Figura 11: L'uso dell'hashtag #iranelection
La lista aggiornata dei comandi da memorizzare è disponibile nella sezione di aiuto di
Twitter all'indirizzo http://help.twitter.com/portal mentre qui sotto ne indichiamo alcuni
dei più comuni. Ricordiamo che tali comandi sono indipendenti dal software o dal servizio
che stiamo utilizzando per gestire il nostro microblog su Twitter, quindi sono inviabili
anche via telefonino con SMS o con gli appositi Client. per poter fruire di questo sistema
di comunicazione in mobilità è necessario abbinare il nostro cellulare all'account di
twitter. Vediamo nella prossima lezione come fare.
@utente + messaggio: invia un messaggio pubblico diretto ad un utente che lo troverà
nel pannello replies




D utente + messaggio: invia un messaggio privato ad un utente
whois utente: visualizza le informazioni dell'utente




get utente: visualizza l'ultimo twit dell'utente

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Guida Twitter

  • 2. Introduzione e primi passi 1. Il microblogging: un nuovo media - Che cosa è e a cosa serve Twitter e gli altri servizi di microblogging 2. Come iniziare - Come fare per iscriversi a Twitter e per cominciare a costruire la propria rete sociale 3. Il nostro primo twit - Inviare il primo messaggio su Twitter: come scrivere il primo twit Le funzionalità di Twitter 4. Il profilo personale - Come gestire le proprie informazioni personali e le opzioni di privacy di Twitter 5. L'interfaccia di Twitter - Come è organizzata l'interfaccia di Twitter per comunicare e gestire i rapporti sociali 6. Contatti e followers - Allargare la nostra rete dei contatti: come aggiungere amici e conoscenti al proprio Twitter 7. Ricerca di argomenti - Il motore di ricerca di Twitter: le ricerche e le tendenze in tempo reale 8. I comandi avanzati - I comandi avanzati di Twitter: dai messaggi diretti alle risposte alle opzioni di interrogazione
  • 3. Il microblogging: un nuovo media Accanto a Facebook, il secondo "fenomeno sociale" emerso sul Web è il servizio di microblog Twitter. Ormai ci siamo abituati a trovare bollini e link "seguimi su Twitter" sia che stiamo intessendo relazioni interpersonali tramite un social network, sia che ci si trovi in un blog personale o di informazione, sia, per finire, su tradizionali siti Web che parlano di gruppi, associazioni o prodotti. Cosa si intende esattamente per microblogging? In cosa consiste il servizio di comunicazione offerto da Twitter.com? Per chi ha esperienza di blog, il termine microblogging ha un significato intuibile. In termini pratici il microblogging non è altro che la possibilità di postare sul Web (cioè pubblicare) brevi messaggi di testo. A differenza di un blog tradizionale nel quale il contenuto pubblicato non ha limiti in lunghezza, un microblog ha una connotazione editoriale molto più specifica dovuta in gran parte proprio alla possibilità di pubblicare messaggi molto bevi. Per intenderci, l'"unità editoriale minima" di un microblog è molto simile all'invio di un SMS: Twitter, per esempio, consente l'invio di messaggi lunghi al massimo 140 caratteri, qualcosa che si avvicina significativamente ai 160 caratteri degli SMS. Figura 1: L'interfaccia di Twitter Proprio dall'analogia con gli SMS emerge un'altra importante caratteristica del microblogging: la forte componente sociale. La possibilità di inviare con un'alta frequenza brevi messaggi che possono essere visualizzati da chiunque conosca l'indirizzo del nostro microblog (quindi instaurando una comunicazione uno a molti), rende di fatto possibile seguire digitalmente una persona e sapere sempre che cosa stia facendo o pensando, ovviamente a patto che questa persona pubblichi spontaneamente queste informazioni. Considerando che si possono seguire contemporaneamente decine di persone, in altre parole il nostro network professionale o di amicizie o, ancora, di interessi, aggregando i post di diversi microblog, questo strumento si dimostra un fantastico alleato per monitorare lo stato della nostra rete di rapporti sociali personali o professionali. Rispondere in tempo reale ai micro-post pubblicati da un nostro conoscente o da un
  • 4. personaggio che stiamo seguendo è, per concludere questa introduzione al mondo del microblogging, un ottimo strumento per intrattenere delle conversazioni rapide e generare microdiscussioni. Il microblogging, anche per via dell'enorme successo di servizi come Twitter, è quindi ormai da considerarsi una sorta di nuovo media sociale che accomuna caratteristiche del blog, della messaggistica istantanea e della comunicazione mobile (vedremo nelle pagine successive lo stretto legame tra Twitter e i telefonini). Tra i vari servizi gratuiti on-line che, con caratteristiche di base simili, possono essere utilizzati per creare un microblog e aggiornarlo in maniera rapida e intuitiva Twitter è senza dubbio quello che sta riscuotendo il maggior successo planetario. Non a caso, Twitter è ormai considerato uno dei social network (per quanto questa attribuzione descrittiva possa risultare non totalmente appropriata per i motivi visti in precedenza) più diffusi a livello mondiale. Non è un caso che le star e i politici americani utilizzino sempre più spesso Twitter per comunicare con i loro "inseguitori" digitali che, in alcuni casi, possono essere centinaia di migliaia. Nelle prossime sezioni di questa guida esploreremo le principali funzionalità di Twitter e scopriremo diversi trucchi per sfruttarne pienamente le potenzialità mediatiche. Come iniziare Utilizzare Twitter è un'operazione decisamente facile. Una volta capito quale sia il reale valore di Twitter, quali le finalità perseguibili con questo servizio con che strumenti poter ottenerli, risulta abbastanza semplice diventare un microblogger a tutti gli effetti. Inoltre per chi ha dimestichezza con social network come Facebook o con piattaforme di pubblicazione di blog, addentrarsi anche nelle più complesse funzionalità di Twitter sembrerà un gioco da ragazzi. Detto questo, il primo approccio con Twitter è l'inevitabile procedura di registrazione, procedura che, fortunatamente, si rivela particolarmente breve. Per attivare il nostro microblog su Twitter andiamo all'indirizzo www.twitter.com e clicchiamo su Get Started - Join In (purtroppo non esiste ancora le versione in italiano di Twitter). Figura 2: Il modulo di registrazione
  • 5. Digitiamo nel primo riquadro (Full name) il nostro nome e cognome. Nella casella Username inseriamo il nome con cui vogliamo renderci noti nel blog. Inseriamo la password di accesso e un indirizzo e-mail valido. Se desideriamo essere aggiornati sulle novità di Twitter via newsletter, spuntiamo la casella sottostante a Email. ora, per concludere la registrazione, copiamo le parole scritte nella parte inferiore della pagina nel riquadro Type the words above e clicchiamo sul tasto verde Create my account. Se non riscontriamo problemi, risolvibili solitamente verificando che il nome scelto non sia stato già usato da altri utenti o riscrivendo le due parole di controllo, da questo momento avremo a disposizione un microblog reperibile all'indirizzo http://twitter.com/ username dove al posto di username andrà naturalmente il nome scelto in fase di registrazione. A seconda dell'indirizzo di posta elettronica immesso (es. Gmail o Hotmail), prima di procedere con la pubblicazione del primo post potrebbe essere richiesta la password della nostra e-mail necessaria per verificare che alcuni nostri contatti non siano già utenti di Twitter e, di conseguenza, poterli aggiungere al nostro network di microblogger che intendiamo seguire. Non preoccupiamoci in questo momento di aggiungere amici, vedremo nelle prossime sezioni di questa guida come cercarli e aggiungerli in qualsiasi momento. Anche qualora ci trovassimo già con un lungo elenco di persone che stiamo seguendo o che ci seguono, ripulire il nostro network è un'operazione rapidissima che può essere svolta quando vogliamo. Il nostro primo twit Ora che abbiamo attivato il nostro microblog, non resta che iniziare a testarne il funzionamento e inviare i primi messaggi, che nel gergo degli utenti di Twitter sono noti come tweet (che in italiano suona come twit ed è traducibile con cinguettio). I requisiti minimi per poter inviare twit che vengono pubblicati sul nostro account sono davvero alla portata di tutti: occorre infatti solo una connessione attiva a Internet e un browser, oppure un dispositivo mobile in grado di inviare SMS o di navigare nel Web. Seguendo le pagine di questa guida scopriremo altri strumenti, software e applicazioni per gestire il nostro microblog, ma per il momento limitiamoci a seguire la strada più semplice e rapida: l'invio di twit dall'interfaccia Web classica di Twitter. Andiamo su www.twitter.com e digitiamo i nostri nuovi dati di accesso nella parte in alto a destra della pagina, sotto la scritta Please Sign in. Figura 3: Il modulo di login
  • 6. Nella pagina che compare, vediamo un riquadro in alto che riporta un numero (140) e ha per titolo What are you doing? (traduzione inglese di "cosa stai facendo?"). Per mandare il nostro primo twit digitiamo il testo in questo riquadro e clicchiamo sul tasto Update. Tutto qui. Così facendo abbiamo pubblicato il nostro primo post sul microblog di Twitter: post che sarà inviato come notifica alle pagine personali dei nostri amici. Figura 4: Il modulo per inviare i twit Ogni volta che ripeteremo questa operazione, aggiorneremo il nostro microblog facendo scalare verso il basso i messaggi precedenti. Tutte le persone che visiteranno il nostro Twitter andando all'indirizzo http://twitter.com/username oppure coloro che ci stanno seguendo, cioè che si sono "abbonati" al nostro blog, vedranno immediatamente il nostro stato aggiornato, in altre parole leggeranno il piccolo post che abbiamo inviato. Dal punto di vista editoriale, il contenuto di un twit non può superare i 140 caratteri e, in linea teorica, dovrebbe rispondere alla domanda "cosa stiamo facendo". La possibilità di inviare link ipertestuali a video, audio o immagini espande enormemente le potenzialità dei semplici twit testuali. Per inviare un link a un video di YouTube, per esempio, è sufficiente copiare il link che porta al video e incollarlo dentro il twit. Il sistema di Twitter si preoccuperà di accorciare l'indirizzo incollato qualora fosse troppo lungo, così da non occupare l'intero contenuto del nostro post. Una volta presa dimestichezza con la pubblicazione dei twit, non resta che iniziare a sperimentare le potenzialità sociali di questo strumento. Il primo passo da compiere in questa direzione consiste nel completare il nostro profilo. Il profilo personale Modificare le informazioni relative al nostro profilo personale è un requisito fondamentale per renderci più visibili e facilmente reperibili nella comunità virtuale di Twitter. Per avviare le modifiche al nostro profilo dobbiamo fare clic in alto a destra sulla voce
  • 7. Settings. Per chi si chiedesse perché non su Profile, la risposta sta nel fatto che da quella voce si va alla visualizzazione del nostro profilo così come lo vedono gli altri utenti che finiscono sul nostro Twitter. Nella pagina che si apre clicchiamo sull'etichetta Account. Figura 5: Le opzioni dell'account personale Da qui possiamo sia modificare i dati inseriti in fase di registrazione (il nostro nome e cognome, l'email e lo username, facendo attenzione al fatto che cambiando il nostro username cambierà di conseguenza anche l'indirizzo del nostro blog su Twitter) sia aggiungere informazioni supplementari molto importanti per comunicare in maniera efficace con il nostro network di microblogger. Il fuso orario (Time Zone) e la città (Location) sono indispensabili per capire e far capire l'orario e il luogo dal quale è stato inviato un messaggio, mentre indicare l'indirizzo del nostro blog o di una pagina di un sito o del profilo di un social network (More info URL) è un ottimo mezzo per renderci reperibili. Particolarmente importante è l'inserimento di una brevissima descrizione da 160 caratteri nel riquadro One Line Bio poiché le parole chiave contenute saranno indicizzate nel motore per la ricerca delle persone di Twitter. Un'ultima - e importantissima dal punto di vista della privacy - informazione da fornire è la protezione dei nostri twit. Spuntando la voce Protect my updates soltanto le persone che autorizzeremo potranno leggere i nostri twit. Per concludere la personalizzazione del nostro profilo, clicchiamo sull'etichetta Picture e carichiamo un'immagine personale che ci contraddistinguerà graficamente nella twittersfera. Per caricare un'immagine clicchiamo sul tasto Scegli file e navighiamo all'interno del nostro disco fisso fino a individuare un'immagine che reputiamo adatta e che sia più piccola di 700k, limite oltre il quale l'immagine non sarà caricata nel sistema. L'interfaccia di Twitter Oltre alla funzionalità per inviare i nostri twit, l'homepage di Twitter presenta altre aree dedicate alla comunicazione e alla gestione dei rapporti sociali con altri
  • 8. microblogger. La pagina principale, in particolare la sezione sotto l'area dove digitare i nostri twit, ospita infatti l'elenco di tutti gli ultimi twit in ordine cronologico pubblicati dalle persone che stiamo seguendo con Twitter. Oltre a poter vedere i twit dei nostri contatti andando sul loro indirizzo di Twitter, riceveremo infatti i post inviati da questi ultimi direttamente nella pagina principale del nostro account. L'homepage di Twitter diventa così un punto di aggregazione e controllo di quanto stanno postando i nostri amici, in maniera analoga a quanto avviene, per esempio, in altri social network come Facebook. Figura 6: L'interfaccia di Twitter Se clicchiamo sul nome di un nostro contatto di cui possiamo leggere un twit finiremo direttamente sulla pagina personale di quest'ultimo da dove, tra le altre cose, possiamo leggere tutti i suoi twit e scoprire i dettagli del profilo personale così come l'elenco di tutte le persone che seguono il suo microblog. Tornando nella nostra homepage, cliccando sulla stellina ( ) presente nella parte destra dei twit ricevuti (viene visualizzata solo passando il mouse sopra il post) potremo aggiungerli ai nostri preferiti, mentre cliccando sulla freccina ricurva ( ) potremo inviare un messaggio in risposta all'autore di quel twit. Scorrendo nella parte destra della pagina, troveremo i link per leggere tutte le risposte ai nostri twit date da altri utenti (cliccando sul link @ seguito dal nostro nome utente), i messaggi diretti a noi (direct messages), o i preferiti (Favorites), impostati come tali seguendo la procedura descritta in precedenza. Cliccando in alto a destra sul link Profile, possiamo vedere l'elenco completo dei twit da noi inviati ed eventualmente decidere di eliminarli cliccando sul simbolo del bidone della spazzatura che compare sulla destra della pagina. La visualizzazione di questa pagina, fatta eccezione per la funzionalità di eliminazione dei messaggi, ci permette di capire come gli altri vedono il nostro microblog. Un ulteriore aspetto interessante dell'homepage di Twitter è la presenza del tasto per gli RSS: cliccando sul simbolo degli RSS presente nella pagina principale o in quella del nostro profilo possiamo accedere al Feed RSS generato automaticamente da Twitter. Prendere confidenza con l'interfaccia Web di Twitter è molto semplice, soprattutto se si conosce l'inglese, e fatta eccezione per alcune attività come la gestione dei contatti e del
  • 9. nostro network o la ricerca di argomenti di nostro interesse (punti che saranno esaminati specificamente nelle prossime pagine) in pochi minuti saremo in grado di utilizzare perfettamente le principali funzioni di Twitter. Contatti e followers Come abbiamo visto, gran parte del successo di Twitter è legato alla possibilità di inviare messaggi a un nostro network di contatti e di ricevere in tempo reale gli aggiornamenti di stato (twit) postati da ciascuno di loro. Per impiegare al meglio le potenzialità di Twitter, dobbiamo quindi allargare il nostro network di contatti. Come accade per ormai la maggior parte dei social network, Twitter integra un sistema di ricerca di utenti registrati al servizio e di inviti molto efficace. Per accedervi, clicchiamo in alto a destra sul link Find People. Figura 7: L'aggiunta di nuovi amici Nella pagina che si apre sono presenti diversi strumenti di contatto. Il primo (nella scheda Find on Twitter) consente di effettuare ricerche per nome utente, nome personale o cognome del microblogger. Se una persona che conosciamo pensiamo possa essere iscritta a Twitter è sicuramente questo lo strumento da utilizzare. Cliccando sull'etichetta Find on other networks potremo ricercare persone che si sono iscritte a Twitter utilizzando un indirizzo di posta presente nei nostri contatti di Gmail, Yahoo, Hotmail e altri servizi noti. In automatico Twitter confronta gli indirizzi presenti tra i nostri contatti già inseriti in questi servizi di posta elettronica e ci propone una serie di microblog da aggiungere ai nostri contatti. Cliccando sul'etichetta Invite by mail potremo invitare a iscriversi a Twitter e a seguire il nostro microblog i contatti di cui conosciamo l'indirizzo di posta elettronica. Per finire, la schermata Suggested Users propone una seire di microblog ai quali potremmo essere interessati in base all'analisi fatta sui contatti già aggiunti.
  • 10. Following e followers Ovviamente, così come siamo in grado di cercare e invitare altre persone, la stessa cosa può essere fatta nei nostri confronti. Oltre a seguire (follow) altri microblog, possiamo infatti essere inseguiti e aggiunti al network di altre persone. Eliminare alcuni contatti aggiunti o impedire alle persone di seguirci è molto semplice. Nella pagina principale del nostro account, cliccando in alto a destra sul link Following vedremo l'elenco delle persone che seguiamo e di cui, quindi, riceviamo le notifiche. Facendo clic sull'icona a forma di ingranaggio ( ) avremo verranno mostrate alcune opzioni: Mention per citare il contatto nel proprio post, Unfollow per terminare di seguirne gli aggiornamenti e Block per impedire ad un utente di seguirci o di inviarci messaggi. Figura 8: Il pannello dei following Cliccando invece sul link Followers vedremo invece gli utenti che ci seguono. Sempre dall'icona a forma di ingranaggio possiamo citare l'utente in un nuovo twit (Mention), inviare un messaggio diretto e privato a quell'utente (Direct message), smettere di seguirlo (Unfollow) o bloccarlo (Block). Figura 9: Il pannello dei followers Data la grande mole e l'alta frequenza con la quale gli utenti di Twitter inviano i propri messaggi, Twitter si rivela un ottimo strumento per tastare il polso della blogosfera e da un lato capire quali sono gli argomenti che vanno per la maggiore minuto dopo minuto, dall'altro per trovare fonti di informazioni informali su un certo argomento. Oltre infatti a poter seguire un autore aggiungendolo alla nostra lista di contatti e vedere in diretta i
  • 11. suoi twit comparire nella nostra homepage, utilizzando il sistema di ricerca presente sulla colonna a destra di Twitter possiamo individuare i post che parlano di alcuni argomenti. Figura 10: Il pannello delle tendenze Capire quali sono gli argomenti di cui si "twittera" maggiormente è semplicissimo: l'elenco dei link sotto la scritta Trending topics si aggiorna continuamente. Pur trattandosi solitamente di temi legati al mondo statunitense della cultura e dello spettacolo, si possono spesso individuare fonti di informazioni interessanti semplicemente cliccando su uno di quei link. Dopo il clic, si caricherà una pagina che aggrega in maniera verticale i twit scritti dagli autori che parlano di quel determinato argomento. basta cliccare sul nome dell'autore di un twit per aprire la sua pagina personale e leggere tutti i twit scritti di recente, comprensivi anche di quelli che parlano dell'argomento indicato nella lista. Un ulteriore sistema per individuare autori e microblog che parlano di un argomento di nostri interesse consiste nell'utilizzo diretto del motore di ricerca presente nella parte centrale della colonna destra. Se, per esempio, volessimo conoscere i commenti dei microblogger a un evento o relativi a un personaggio, basta digitare le parole chiave di ricerca esattamente come se stessimo cercando informazioni su Google e cliccare sul simbolo della lente di ingrandimento. Come nel caso precedente, vedremo una lista di autori e twit che può essere cliccata per accedere a un maggior livello di dettaglio. Questo tipo di ricerca, per quanto molto spesso la qualità dei twit sia bassa e si tratti di informazioni poco significative, può comunque far capire quale sia nella blogosfera la tendenza di opinione. Trattandosi di una ricerca limitata ai post pubblicati dagli autori registrati a Twitter, non si può certamente considerarla se non come una ricerca complementare a quella effettuata su altri motori e social media (Google, Flickr, YoutTube ecc.).
  • 12. Come abbiamo visto, utilizzare Twitter è molto semplice. In linea di massima sia pubblicare i propri twit sia gestire i contatti sono operazioni alla portata di chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la navigazione nel Web. Oltre alle funzionalità viste legate al tipo di interfaccia che stiamo utilizzando (come vedremo successivamente, oltre che dalla pagina Web del sito ufficiale si può accedere a Twitter anche da telefonino o attraverso innumerevoli programmi e altri servizi on-line) gli utenti più esperti possono avvalersi di una sintassi per inviare comandi testuali a Twitter e attivare o disattivare funzionalità avanzate. Poniamo il caso, per esempio, di voler momentaneamente sospendere la ricezione dei messaggi pubblicati dai nostri contatti. In questo caso non è necessario cancellare i contatti dal nostro elenco ma sarà sufficiente inviare un twit che riporta come testo off. Inviando come messaggio successivo on potremo ripristinare la ricezione dei twit del nostro network. Grazie ai comandi avanzati è possibile anche svolgere operazioni mirate su un singolo contatto, per esempio scrivendo Off nomeutente smetteremo di ricevere le notifiche di solo quel nostro contatto, mentre utilizzando le parole chiave Follow o Leave (in italiano rispettivamente 'segui' o 'abbandona') seguito dal nome di un contatto lo aggiungeremo al nostro network o ne decreteremo la fuoriuscita. L'elenco ufficiale dei comandi è abbastanza nutrito, ma rimane relativamente semplice ricordarsi quelli che davvero fanno al caso nostro. Se utilizziamo spesso l'invio di messaggi diretti, teniamo a mente che la lettera D che precede il nome di un contatto e il messaggio, farà in modo che il nostro twit arrivi solo a quell'utente, mentre il simbolo @ davanti al nome utente ci permette di rispondere a un twit inviato da quest'ultimo, magari a commento di un nostro messaggio pubblico iniziale. Un altra sintassi di cui si fa grande uso è quella dei cosiddetti hashtag. Facendo precedere l'argomento di cui si parla nel twit dal simbolo del "cancelletto" # (ad esempio #iranelection), Twitter rende automaticamente cliccabile la parola che segue il cancelletto collegandola al motore di ricerca interno. È un modo efficacie per poter "taggare" i propri twit e creare una sorta di lungo elenco di messaggi a tema unico. Figura 11: L'uso dell'hashtag #iranelection
  • 13. La lista aggiornata dei comandi da memorizzare è disponibile nella sezione di aiuto di Twitter all'indirizzo http://help.twitter.com/portal mentre qui sotto ne indichiamo alcuni dei più comuni. Ricordiamo che tali comandi sono indipendenti dal software o dal servizio che stiamo utilizzando per gestire il nostro microblog su Twitter, quindi sono inviabili anche via telefonino con SMS o con gli appositi Client. per poter fruire di questo sistema di comunicazione in mobilità è necessario abbinare il nostro cellulare all'account di twitter. Vediamo nella prossima lezione come fare. @utente + messaggio: invia un messaggio pubblico diretto ad un utente che lo troverà nel pannello replies D utente + messaggio: invia un messaggio privato ad un utente
  • 14. whois utente: visualizza le informazioni dell'utente get utente: visualizza l'ultimo twit dell'utente