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- 1. Il domenicale
Le idee di Alex Langer,
una serata con Camilleri,
lo scrittore Cynan Jones
si racconta, artisti nello
spazio, le Filippine
degli scandali, il Sud
di Maurizio Braucci
Anno VI - n. 43 - domenica 20 febbraio 2011 - E 1,50
Manifestazioni Decine di morti in 3 giorni di scontri in Libia. Gheddafi e mercenari non tremano, finché la protesta resta in Cirenaica
La rivolta prende il largo
Uscita infelice di Berlusconi: «Preoccupato, ma non voglio disturbare il Colonnello». Intanto, in Bahrain è vera emergenza
umanitaria e sale la tensione in Algeria, Gibuti, Yemen e Kuwait. Ovunque, dura repressione e vittime Di Giovanni a pagina 5
La denuncia
Rischiatutto
Che DIsAstrO
IL G20 DI PArIGI
Luca Bonaccorsi
Ieri a Parigi i ministri delle fi-
nanze e i banchieri centrali dei
20 Paesi più grandi al mondo
hanno deciso quali sono gli in-
dicatori da utilizzare per defi-
nire gli squilibri nell’economia
mondiale. Non hanno parlato
degli squilibri (noti a tutti). O
delle soluzioni (note anch’es-
se). L’accordo che ieri sventola-
va fiera la ministra delle finan-
ze francesi, Christine Lagarde,
consiste quindi solo nella con-
divisione, difficile e parziale,
delle “parole” da usare. Si parle-
rà di debito al lordo o al netto
dei risparmi privati? Di bilancia
dei pagamenti o di quella com-
merciale? Nel primo caso han-
no vinto gli italiani. Nel secon-
do, la Cina. Nella mente di più
d’un commentatore, ad un cer-
to punto, deve essere circolata
Giorgio Mottola una domanda tipo: ma la diplo-
mazia e la vita sono veramente
L’Italia cade letteralmente a pez- compatibili? Vita e morte, ma-
zi. Cinquecentomila sono le fra- lattie e benessere, povertà e fe-
ne censite. Il 70 per cento del ter- licità si inseguono veloci, disor-
ritorio nazionale è a rischio idro- dinate e fameliche. Invece nelle
geologico, per un totale di 5mi- stanze ovattate dei negoziatori
la 581 Comuni. Da Nord a Sud in ufficiali, dei ministri e dei ban-
© MAGNI/ANSA
quasi tutte le regioni è elevatissi- chieri centrali, i tempi della vi-
mo il rischio sismico. Sono nume- ta si demoltiplicano, si dilata-
ri che rispuntano fuori, dopo ogni no. I temi si spezzettano in ta-
calamità. Ribadirli dovrebbe suo- Il 70% del territorio italiano è a rischio idrogeologico, ma il governo voli negoziali che corrono pa-
nare quasi banale. Eppure il go- chiude tre quarti delle facoltà di Geologia. E gli esperti lanciano l’allarme ralleli, e poi si intrecciano. Per
verno Berlusconi, in barba a qual- decenni. Fuori dal palazzo, ne-
siasi politica di prevenzione, ha gli ultimi 20 anni, la globalizza-
Rifiuti 2 Iniziative 6 3D comics 9
Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma
deciso di chiudere i tre quarti dei zione ha marciato senza sosta.
dipartimenti universitari di geo- L’occidente ricco ha destinato
logia in Italia. È la conseguenza larga parte delle proprie risor-
della riforma universitaria del mi- Domani ad Albano si decide Oggi a Portici (Napoli) Ecco l’immagine del premier se alle grandi economie in via
nistro Gelmini. Dopo la riduzio- la sorte di 60 ettari di terreno. torna il “Farmers market“, nudo che tutti cercano e di sviluppo. Il trasferimento di
ne degli stanziamenti e un piano Speculazioni e immondizia il mercatino dove le parole nessuno pubblica. Ma lo risorse finanziarie e industriali
straordinario per il rischio idro- mettono a rischio la salute d’ordine sono ecompatibile vedrete diverso da come ha prodotto grandissimi avan-
geologico mai veramente partito, dei cittadini ed ecosostenibile immaginato finora zamenti negli standard di vita
ora la scure viene calata sulla ri- dei destinatari. Chi ricorda più
cerca. «In questo modo – è l’allar- il tempo in cui la Cina e la So-
me che lancia Gian Vito Grazia- malia avevano lo stesso Pil?
no, presidente dell’Ordine nazio- Ma ha anche prodotto due
nale dei geologi italiani - si rischia drammatici effetti collaterali: il
di raggiungere un punto di non ri- primo, ha affamato l’Occiden-
torno. Si smette di salvaguardare te di investimenti, producen-
il Paese dai grandi rischi e si pre- do un graduale ma inesorabile
ferisce rincorrere le emergenze». spostamento della sua produ-
Segue a pagina 3 zione all’estero: Usa ed Europa
si sono impoverite e indebitate.
La seconda controindicazione
Tunisia
C i hanno messo anni per formare un sinda-
cato, scontrandosi contro tutti gli ostacoli
le- è in pieno fermento. Però, in questa Tunisia
post-rivoluzione, i giornalisti non hanno ancora
è quella ambientale: la quanti-
tà di crescita e la sua pessima
10220
Paola Mirenda messi in piedi da Ben Ali, e quando ce l’han- la fiducia dell’opinione pubblica. Se una stampa qualità è divenuta insostenibi-
no fatta si sono trovati a subire il contraccolpo del libera è il primo segno di una democrazia, allo- le per il pianeta. Ma la riunio-
regime: un golpe bianco all’interno del Snjt, il Sin- ra c’è ancora tanta strada davanti, e tutta in sa- ne dei 20 potenti a Parigi, ieri,
Rivoluzione
9 772036 443007
dacato nazionale dei giornalisti tunisini, che ha lita. Soukeina Abdessamad, segretaria generale di questo non ha parlato. Non
portato al vertice gli uomini del presidente. Eppure del Snjt, non nasconde i problemi che oggi han- perchè le soluzioni non ci sia-
e giornalismo. non si sono persi d’animo, e oggi hanno riconqui-
stato la loro sede, i loro uffici, e ripreso il loro lavo-
no di fronte i media: inesperienza, imprepara-
zione, approssimazione. «Adesso la nostra re-
no, tutt’altro. Ma perchè tutte
le buone idee, inclusa la Tobin
Così cambia ro. La palazzina a due piani che ospita la sede del
sindacato, in avenue des Etas Unis,- a due passi dal
sponsabilità è enorme. E non è detto che siamo
pronti a farcene carico».
tax, si infrangono contro due
moloch: gli Usa e la Cina.
l’informazione Circolo italiano, ritrovo dei blogger della capita- Segue a pagina 4 Segue a pagina 2
- 2. 2 domenica 20 febbraio 2011 >>Primo
Rifiuti Domani il Consiglio comunale dovrà decidere se convertire oltre 60 ettari di terreno
agricolo ad uso industriale. Un’operazione che potrebbe dare il via libera alla speculazione Rifiuti
Albano e gli appetiti della discarica di Albano, e mo-
nopolista della gestione rifiuti
nel Lazio aveva fatto visita al pri-
mo cittadino. I contenuti dell’in-
degli imprenditori
contro non sono noti ma consi-
derati gli interessi che l’impren-
ditore romano vanta sull’area -
la realizzazione di un impian-
to di incenerimento rifiuti, oggi
bloccato dal Tar, e l’ampliamen-
Rossella Anitori al Piano. Tre mozioni, due pun- nale in un momento difficile per del centro-destra ha infatti pro- to della discarica - non è poi co-
S
ti di vista diametralmente oppo- l’amministrazione di Albano, nel vato a sfiduciare il sindaco Nico- sì difficile immaginarli. E il sin-
ul piatto ci sono circa 60 et- sti sul futuro del territorio dei Ca- pieno di una crisi di governo. La la Marini (Pd), ma il golpe non è daco Marini ha più volte manife-
tari di terreno. E il volume stelli romani. Le proposte arriva- scorsa settimana un consigliere riuscito. Solo qualche giorno pri- stato quale fosse la sua posizione
di affari che potrebbero ge- no al vaglio del Consiglio comu- dell’Udc insieme agli esponenti ma Manlio Cerroni, proprietario in merito: lo ha fatto convocan-
nerare se l’intera area po- do le Conferenze di bacino con-
tesse essere convertita da agri- tro l’inceneritore; firmando la ri-
cola a industriale. Lo spettro di chiesta di sospensiva cautela-
un inceneritore, così come quello re dell’Aia in attesa della senten-
di una nuova discarica per rifiu- za del Tar; appoggiando ad adiu-
ti speciali, si agita da tempo sui vandum il ricorso del coordina-
Castelli romani. Domani il Con- mento cittadino contro la realiz-
siglio comunale di Albano do- zazione dell’impianto, ed emet-
vrà esprimersi contro il cambio tendo l’ordinanza per la rimo-
di destinazione d’uso di un’am- zione dei pezzi per la sua costru-
pia fetta di territorio. All’ordi- zione parcheggiati all’interno
ne del giorno ci sono tre mozio- del perimetro della discarica. «Il
ni: le prime due, presentate dal futuro di Albano è legato a quel-
centro-destra, per chiedere che lo di quei 60 ettari di terra - dice
il Piano regolatore della città ela- Daniele Castri, legale del coordi-
borato dalla giunta precedente namento contro l’inceneritore -.
(quella guidata da Marco Mattei, Convertire la destinazione d’uso
oggi assessore all’Ambiente del- da agricola a industriale rappre-
la Regione Lazio) - che prevede senta per Cerroni e per tutti gli
la conversione dell’area in que- altri imprenditori interessati al
stione da agricola a industriale - business dei rifiuti un’occasione
venga finalmente portato in Re- d’oro. Impedire la riconversione
© SCROBOGNA/LAPRESSE
gione per l’approvazione defini- significa bloccare tutti i proget-
tiva; la terza, presentata invece ti in cantiere schierandosi in di-
dal centro-sinistra, per ottenere fesa del diritto alla salute e a un
la revoca totale delle modifiche ambiente sano».
Lampedusa Nessuno sbarco di migranti nelle ultime due notti, ma gli occhi sono puntati a G20 di Parigi
ciò che accade nel Nordafrica. In caso di nuovi arrivi il Cie verrà chiuso e inizierà l’identificazione
Bonaccorsi dalla prima
Ancora tre ponti aerei Gli Usa stanno inondando
il mondo di liquidità per so-
stenere le loro banche e la lo-
ro economia. Innescando però
Ma si teme l’ondata libica
un processo inflattivo mondia-
le che deve ancora dispiegare
tutti i suoi effetti. Per non mo-
dificare il loro stile di vita ener-
givoro poi, hanno fatto fallire
tutti i negoziati climatici.
Susan Dabbous da Lampedusa do si è buttato in acqua? Per il il centro di Lampedusa, una vi- no uscire, inizieranno poi sin da I cinesi, o meglio il Partito co-
S
momento il ragazzo non parla, sita decisamente tardiva. Intan- qui le procedure di identifica- munista cinese, invece pun-
i è lanciato dal pescherec- è sotto protezione. Ma l’allarme to, per tranquillizzare la popo- zione. «Come avveniva in pas- ta ad una cosa sola: attirare
cio dove stava lavorando per i nuovi sbarchi è altissimo: lazione locale dopo la riunio- sato», spiega Cono Galipò, am- quanti più investimenti e ac-
come marinaio e ha nuo- si guarda con preoccupazione ne tra prefettura e forze dell’or- ministratore del Centro d’acco- cumulare quante più riser-
tato fino alla costa di Cala ciò che accade in Libia, se sal- dine, ieri, si è deciso di proce- glienza, «con il sistema infor- ve possibile. Il metodo è noto:
Creta. Farouk (il nome è di fan- ta quella frontiera potrebbero dere ad un maggiore pattuglia- matico europeo che attraverso fabbriche inquinanti, nessun
tasia), ha 17 anni. «Era solo in- arrivare a migliaia e certo l’iso- mento delle strade. I migran- le impronte digitali scopre se il diritto per i lavoratori, e una
freddolito – racconta Flavio la non può fronteggiare da solo ti già da oggi verranno accom- soggetto è già entrato in un Pa- valuta artificiosamente debo-
di Giacomo dell’Organizzazio- un esodo simile. pagnati a dormire nel Centro ese dell’Unione europea». le ( forse anche perchè i car-
ne internazionale della migra- Presto verranno intensificate con dei pullman a partire dalle I migranti durante i colloqui riarmati di Pechino sono sta-
zione – l’ambulanza lo ha soc- anche le presenze di Frontex, sette di sera; prima della distri- con le forze dell’ordine danno le ti meno clementi di quelli di
corso e portato al centro d’ac- l’agenzia europea per il control- buzione del pasto serale. Que- loro generalità e si fa fede a ciò Mubarak). Contro questi due
coglienza». A Lampedusa, do- lo dei confini, finora molto po- ste le disposizioni sul miglia- che dicono in assenza di docu- moloch, e contro le loro poli-
po due giorni senza sbarchi per co percepita. «Parteciperanno io di tunisini che restano men- menti. «In passato l’80 per cen- tiche dell’egoismo si infrange
il mare grosso e il maestrale, di all’operazione da 30 a 50 esper- tre continuano i ponti aerei (ie- to degli africani dichiarava di es- ogni negoziato. Che più che
cose insolite però accadono lo ti, alcune navi e un paio di ae- ri previsti tre voli per trasferire sere nato il primo gennaio. Mol- un G20 è un G2. Dove G stà
stesso. La guardia costiera ave- rei», ha dichiarato il direttore 270 migranti tra Bari e Crotone) ti nei Paesi d’origine non sono per gretti.
va concesso ieri notte ad alcu- Ilkka Laitinen. «Stiamo facen- per l’evacuazione. La situazione registrati all’anagrafe, quei dati
ni pescherecci egiziani di sosta- do tutto il possibile per appog- insolita dei migranti, ancora a quindi diventano ufficiali». p.s. Intanto, fuori dal palazzo,
re a Cala Creta, a Nord dell’iso- giare le autorità italiane, la si- zonzo per strade, quindi, finirà. A quel punto la questura prepa- continuano a crescere i prezzi
la. Poi verso l’una l’allarme: uo- tuazione è molto grave». Si te- I prossimi, se arriveranno, rice- ra il documento, che decide di dei beni alimentari e con essi
mo in mare. Perché Farouk egi- me il peggio. Martedì prossimo veranno un trattamento diver- accogliere o mandare via. Ma il numero di quelli che il cibo
ziano minorenne con documen- arriverà una delegazione del Pd, so: il Centro d’accoglienza verrà Farouk potrà rimanere finché non se lo può più permettere.
tazione regolare per stare a bor- anche da Bruxelles, per visitare chiuso e i migranti non potran- non compirà i 18 anni.
- 3. piano>> domenica 20 febbraio 2011 3
Il caso Il caso Con l’entrata in vigore della riforma Gelmini scompariranno dagli atenei italiani tre quarti
dei dipartimenti di Scienze della Terra in Italia. A rischio le politiche per la prevenzione idrogeologica
Il governo cancella
Mottola dalla prima
Il mondo della geologia italia-
na, dall’accademia universitaria
le facoltà di Geologia
agli ordini professionali, ha deci-
so di convocare per il prossimo
24 febbraio i propri Stati genera-
li a Roma, presso l’Università la
Sapienza alle 10 e 30. La scom-
parsa dei Dipartimenti universi-
tari di Scienze della terra è mol- tosto che rafforzare, o almeno
to più di una semplice possibilità. mantenere, le strutture che stu-
I tagli saranno esecutivi già a otto- diano la prevenzione?»
bre, con la partenza del nuovo an- Secondo l’Ispra, l’Istituto di ri-
no accademico. La riforma Gel- cerca che fa capo al ministero
mini, approvata lo scorso dicem- dell’Ambiente, i danni prodot-
bre, impone infatti che un diparti- ti dalle calamità naturali sono
mento universitario possa esiste- quasi sempre almeno dieci vol-
re solo se raggiunge un tetto mi- te superiori alla spesa che si sa-
© SAYA/ ANSA
nimo di docenti. Nel caso il nu- rebbe sostenuta se ci fosse stata
mero degli insegnanti è inferiore a una politica di prevenzione. In Si-
40, l’ateneo è costretto a decretar- cilia ad esempio, per
ne la chiusura e a imporre l’accor- Secondo gli ultimi la frana Giampilieri-
pamento ad altre facoltà. Dal mo- dati in italia si sono spesi almeno
mento che in Italia i dipartimen- censite 500mila 550 milioni di euro
ti di Scienze della Terra hanno in per appena sei ore
media non più di 12-15 docen-
frane, a rischio di pioggia. Ammon-
ti, il tetto minimo non sarà sicu- 5581 Comuni (oltre tano invece a 30 mi-
ramente raggiunto nei tre quar- il 70%) e il 60% la miliardi i danni
ti degli atenei italiani. Ciò impli- delle case provocati da calami-
ca dunque l’obbligo dell’accorpa- tà naturali negli ulti-
mento. Che significherebbe per- mi 20 anni. E il minimo della si-
dere l’autonomia finanziaria, di- liana rappresenti a livello interna- paesi) dietro al Giappone e alla zionale dei geologi - ci sia un di- curezza si raggiunge nelle scuole
vidersi le briciole dei stanziamen- zionale un vero e proprio settore Germania e davanti a paesi co- segno perverso teso a ridimen- e negli ospedali: secondo la Pro-
ti ministeriali con facoltà e dipar- di eccellenza. Secondo l’agenzia me l’Australia, la Svezia, l’Olanda sionare la crescita di quei profes- tezione civile è a rischio il 46 per
timenti molto più grandi e quindi internazionale di ranking scien- e la Spagna. sionisti che incassano a livello cento degli edifici scolastici e il 41
dover ridurre drasticamente an- tifico Scimago, le Scienze della «Sembra quasi che all’aumentare internazionale i riconoscimenti per cento dei nosocomi. Il 60 per
che il numero dei corsi di laurea terra italiane, per pubblicazioni delle calamità naturali – spiega più alti». Carosi pone al governo cento delle abitazioni, invece, so-
in Scienze della Terra. e qualità della ricerca, si posizio- Rodolfo Carosi, preside del cor- una domanda: «Perché si prefe- no state costruite prima dell’en-
Si rischia dunque di azzerare la ri- nano al nono posto (in una clas- so di laurea di geologia a Pisa e risce ancora la strategia degli in- trata in vigore della normativa
cerca, nonostante la geologia ita- sifica che comprende oltre 200 componente del Consiglio na- terventi del giorno dopo piut- antisismica del 1974.
Volontariato Intervista Carlo Doglioni, presidente della Società geologica italiana lancia il suo duro
j’accuse: «Fondi tagliati selvaggiamente, impossibile fare prevenzione. è un vero disastro»
Villaggio solidale,
oggi la chiusura
Aldo Settembre Geoscienze, è allarme
«Annientata la ricerca»
Ultimo giorno per Villaggio
Solidale, la fiera del volonta-
riato che chiude oggi a Luc-
ca. Ieri a confronto molti pro-
tagonisti del settore: un suc-
«M
cesso è la tavola rotonda “Il
sociale fa notizia”, dedicata al ai la ricerca ita- dersi una torta di circa 2 milio- per cento. Intanto, continuia-
ruolo dei media. Il presiden- liana nelle ge- ni e mezzo di euro. Se pensa che mo a correre dietro alle emer-
te dell’Ordine dei Giornalisti oscienze è sta- è la cifra minima che la Comuni- genze...»
Enzo Iacopino ha animato un ta così sacrifi- tà europea stanzia per finanzia- Il ministro dell’Ambiente Ste-
serrato dibattito su come l’in- cata come negli ultimi anni. So- re qualsiasi tipo di progetto, ha fania Prestigiacomo però di-
formazione italiana affronta no scomparsi quasi tutti i gran- tutta la misura del disastro». ce di aver stanziato 4 miliar-
i temi sociali: protagonisti il di progetti e difficilmente ver- È un problema solo di profilo di di euro per il piano straor-
vicedirettore del Corriere del- ranno ripresi. L’Italia rischia di accademico? dinario per il rischio idroge-
la Sera Giangiacomo Schiavi, perdere la sua grande tradizio- «Assolutamente no. La limi- ologico.
che ha presentato la nuova ne geologica». tazione della ricerca in que- «Anch’io ho letto di questo stan-
grafica dell’allegato Comuni- A lanciare l’allarme è uno dei sto campo rende complicata ziamento. Ma al momento non
care il Sociale («un prodotto più importanti scienziati ita- qualsiasi politica di prevenzio- si sa dove questi soldi siano an-
innovativo») al condirettore liani, Carlo Doglioni, presiden- ne. La geologia è indispensabi- dati a finire. Io le posso assicu-
di Terra Enrico Fontana, che te della Società geologica ita- le per sapere dove poter costru- rare che senz’altro sulla ricerca
ha ricordato come la testa- liana e membro dell’Accademia ire, pianificando i coefficienti di non c’è stata alcuna ricaduta».
ta dedichi settimanalmente dei Lincei. sicurezza adeguati, realizzan- Che cosa chiederete con gli
un inserto dedicato esclusi- Cosa c’è che non va nelle poli- do un equilibrio sano e razio- Stati generali dei geologi che
vamente al sociale, il giorna- tiche del governo? viamo a stento all’un per cento nale con l’ambiente. Ma in Ita- si svolgeranno a Roma giove-
lista di Repubblica Carlo Cia- «Sono del tutto inadeguate. del Prodotto interno lordo». lia, nonostante gli enormi pro- dì prossimo?
voni e il direttore di Redattore Stanno causando un lento de- Qual è la situazione attuale e blemi legati ai dissesti idrogeo- «Riteniamo che senza una modi-
Sociale Stefano Trasatti, quel- clino non solo della geologia ma aggiornata degli investimenti logici, non esiste una cartogra- fica della riforma Gelmini al tetto
lo di Vita Riccardo Bonacina delle scienze in generale. Gli in- nel settore della geologia? fia geologica completa del terri- minimo per i Dipartimenti la ri-
e il giornalista di Avvenire Pa- vestimenti sono troppo bassi ri- «Nell’ambito di Scienze della ter- torio nazionale. Era partita nel cerca nelle geoscienze rischia se-
olo Lambruschi. spetto a tutti gli altri Paesi della ra ci sono tra i tre e i quattromi- 1988, ma a causa del taglio dei riamente di scomparire».
comunità internazionale. Arri- la ricercatori che devono divi- finanziamenti si è fermata al 40 g.m.
- 4. 4 domenica 20 febbraio 2011 >>Intervista>>
Tunisia Tunisia Incontro con Soukeina Abdessamad, segretaria del sindacato dei giornalisti, che spiega
i problemi dei media: inesperienza, impreparazione e il rischio che la politica torni nelle redazioni
Rivoluzione e giornalismo
Così cambia l’informazione
Mirenda dalla prima loro mestiere?
Sì, perché quando tu sei abitua-
Madame Abdessamad, che to a fare certe cose, non sai an-
effetto fa lavorare senza più dare sul posto, non puoi dire le
condizionamenti? cose perché c’è la censura, ecco
Magari fosse davvero così! I pri- ci vuole del tempo per cambia-
mi giorni c’era un entusiasmo re questa abitudine, c’è una sor-
totale, tutti volevano fare tut- ta di autocensura, ma insom-
to, c’era un’esigenza forte di rac- ma. Per esempio i dibattiti, non
contare quello che non si era sono facili, perché non siamo
mai potuto raccontare. È sta- veramente abituati a farli, so-
to davvero un piacere vedere i prattutto con gli uomini politi-
giornalisti con questa foga, que- ci. Non siamo ancora arrivati ad
sto slancio di lavorare e mostra- organizzarci, non si parla bene,
re di essere liberi. Poi qualcosa non si fanno partecipare i gior-
è cambiato. Personalmente non nalisti, non c’è davvero parteci-
sono molto soddisfatta di quello pazione, non c’è riunione di re-
che succede, è come se ci fosse dazione. Altra cosa, non si cerca
ancora un dominio sulla stam- il migliore per fare il dibattito,
pa. Si cerca la linea editoria- già non sono abituati, dovreb-
le da dare, ci si muove tra gente bero fare esperienza, e tocche-
che cerca di fare passi indietro e rebbe istruirli in qualche odo,
gente che cerca di andare avan- invece ci si mette gente che non
ti: è normale, siamo in un fase di è formata, che non ha le infor-
transizione, ma è anche molto mazioni necessario. C’è l’im-
pericoloso. provvisazione dell’ultimo mi-
nuto, e il giornalista stesso non
Cosa temete più di tutto? conosce le cose, deve prende-
Siamo sottoposti a troppe pres- re informazioni al volo. Che so,
sioni. Quella popo- magari non conosce nemmeno
lare, di chi è nel- «Scontiamo ancora l’arabo, si dice “vai, in qualche
le piazze e manife- la mancanza di modo te la cavi”.
sta, e vuole che la
propria storia ven-
credibilità che Quanti media hanno capito
ga raccontata. Ma ha la stampa e la che si trattava di una rivolu-
non si può raccon- disabitudine alle zione?
tare tutto: il gior- inchieste. Ma la
© GRACE KASSAB/AP/LAPRESSE
Fino all’ultimo giorno negava-
nalista opera sem- no tutto, giusto dopo il discorso
pre delle scelte, va-
pressione più forte di Ben Ali, il 13, l’ultimo, hanno
luta le informazio- la esercita ancora mandato le immagine della gen-
ni raccolte. Ma per il potere» te che esultava, erano persone
ogni storia che non che erano state fatte venire con
racconti, c’è un’ac- i bus, ma la televisione ha tra-
cusa di censura. E allora si cor- cisioni prese, sui palinsesti di ra- per noi. Con la politica il rappor- cità di decidere, di scegliere. Al- smesso quelle immagini, gente
re cercando di dire tutto, e ma- dio e tv così come sullo sfoglio di to è sempre stato di dipendenza, la fine noi giornalisti ci siamo con bandiere, noi abbiamo det-
gari lo si fa male. Scontiamo la un giornale. Non possiamo esse- quindi non c’è un confronto di ti- imposti, abbiamo detto basta, e to che c’era una marcia di gen-
mancanza di credibilità che ha re degli impiegati a cui dire: “tu po paritario. Oggi abbiamo un aperto i microfoni alla gente. Ma te che voleva questo. Io ero in re-
la stampa in Tunisia, ma anche fai questo, tu fai quest’altro” co- governo di transizione che è mul- solo dopo il 14 gennaio la tv di dazione perché c’era il coprifuo-
la nostra disabitudine a un certo me era prima. Non vogliamo che tipartitico, ma è difficile rappor- Stato ha riconosciuto che il Pa- co, e quindi passavamo la notte
tipo di giornalismo, alle inchie- gente dell’Rcd (Rassemblement tarsi ai suoi componenti. Si fini- ese era in rivolta. Prima, non lo là. È venuto il direttore a dire che
ste, ai dibattiti. Ma la pressione constitutionnel démocratique, sce per privilegiare il già cono- ha fatto mai. c’era una marcia, un giornalista
più forte la esercita ancora una il partito di Ben Ali, ndr) sia an- sciuto, come i membri dei par- dell’Rcd ha detto “eccomi, vado
volta il potere, perché non è ve- cora qui a dare ordini. Gli uomi- titi che erano nel vecchio parla- E così la Rete vi ha superato. io” e ha passato tutta la notte e
ro che tutto è cambiato, anzi. ni dell’ex presidente, in ogni luo- mento. Gli altri sono sconosciuti La Rete siamo stati anche noi, mostrarci immagini di questo ti-
go di lavoro, stanno cercando di al pubblico e anche a noi. Come che mettevamo sul web quello po. Uno dei miei colleghi mi ha
Cioè? seminare il caos per annullare la si può davvero dibattere, fare do- che non ci permettevano di scri- chiamato, mi ha detto “vieni, c’è
Si toglie una persona per sosti- rivoluzione. Le redazioni non so- mande non dico difficili, ma al- vere, di trasmettere. Certo, non si gente che scende per strada con
tuirla con un’altra, ma vengo- no esenti da questo pericolo. Al- meno un po’ spinose? Ripeto, sia- può negare che siano stati i me- le foto”. Eppure era palese che
no entrambe dallo stesso siste- lo stesso tempo, dobbiamo stare mo impreparati a questo. dia attraverso internet a fare l’in- era una sceneggiata, ti pare che
ma. Quello a cui assistiamo è attenti i cosiddetti “regolamen- formazione. Sono loro che han- la gente ha foto e bandiere così?
solo uno spostamento di ruo- ti di conti”, perché c’è chi appro- Siete stati anche impreparati no sorpassato i media tradizio- Gli dissi che non volevo entrare
li, che non modifica nulla. Non fitta di questa situazione per far alla rivoluzione, o no? Quan- nali e hanno raccontato. Ma que- in questo gioco. Infatti il giorno
ci sono a capo dei media per- fuori persone scomode. C’è gen- do la stampa ufficiale ha com- sto, attenzione, non è giornali- dopo c’era la grande manifesta-
sone che possano guidare ver- te che non era nel partito ma è preso che era davvero finita? smo. Su Facebook passano ogni zione che lo ha costretto ad an-
so una reale apertura, abbia- stata altrettanto pericolosa, se In realtà, fino all’ultimo mo- giorno notizie vere e notizie fal- dare via. Questo per dire che fi-
mo sempre come responsabili non di più. Non abbiamo biso- mento la televisione naziona- se, senza alcun controllo. Noi ab- no all’ultimo, fino alla vigilai del-
le stesse persone che hanno la- gno di capri espiatori oggi. Non le non ha capito nulla. Avevamo biamo giornalisti capaci. Finora il la sua fuga, i media non hanno
vorato sotto Ben Ali. Come pos- è così che si fa la democrazia. le immagini delle manifestazio- sistema non ha permesso che di- capito, fini all’ultimo minuto, Poi
siamo essere soddisfatti di que- ni, ma non le mandavamo. L’ul- mostrassero quanto valgono. Ora quando è tutto finito, allora è ini-
sto? Abbiamo bisogno che cam- E il rapporto con la politica? tima notte, dopo il discorso di dobbiamo lottare per farlo. ziato il cambiamento. Il giorno
bi il modo stesso di organizzare Nel confronto con loro, come Ben Ali (il 13 gennaio, ndr) tra- della sua fuga già nei media c’era
il lavoro, che ci sia un controllo vi trovate? smettevamo documentari a get- Giornalisti senza guida che un’evoluzione. Ma il giorno della
da parte dei giornalisti sulle de- Questo è un altro tasto dolente to continuo. Non c’era la capa- non sono più capaci di fare il sua fuga. Prima nulla.
- 5. >>Esteri>> domenica 20 febbraio 2011 5
Iran Libia Decine di vittime negli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. Non è solo l’esercito a
sparare, ma anche i sicari africani. Repressione anche nella comunicazione: internet tagliato per ore
Giornalisti
tedeschi liberi
Sono liberi Marcus Hellwig
e Jens Koch, i due giornali-
Bagno di sangue firmato
Gheddafi e mercenari
sti tedeschi del quotidiano
domenicale Bild am Sonn-
tag, arrestati quattro me-
si fa in Iran mentre ten-
tavano di intervistare il fi-
glio e l’avvocato di Saki-
neh Mohammadi-Ashtia-
ni, la donna iraniana con-
dannata alla lapidazione
per adulterio. Lo riferisce
l’agenzia Isna, citando un
comunicato del ministe-
ro della Giustizia. La con-
danna iniziale per i due re-
porter era stata di 20 me-
si di carcere, pena succes-
sivamente commutata in
500 milioni di rials, circa
50.000 dollari a testa, pa-
gati in contanti.
Thailandia
©AP/LAPRESSE
Bangkok si
tinge di rosso Bahrain
Circa trentamila camicie
rosse antigovernative thai-
Paura e morte
landesi sono scese in piaz- nel Golfo
za ieri nella capitale Ban-
gkok, nella quarta manife- è ancora in Bahrain la peggio-
stazione pacifica dall’inizio re emergenza umanitaria, do-
del 2011, in coincidenza del po che venerdì la polizia ha at-
nono mese dalla repressio- taccato l’ospedale di Manama
ne delle proteste che hanno tagliando le linee telefoniche ai
avuto luogo l’anno scorso. dottori per impedire di divul-
I manifestanti, espressio- Annalena Di Giovanni cupare la Katiba di Benghazi, municazione, per esempio nel- gare la notizia che nell’obitorio
B
ne delle classi medio-bas- dove Gheddafi pianta le tende le zone dell’entroterra, è qua- si contavano almeno 60 corpi.
se e rurali, sostengono l’ex enghazi si è svegliata ie- quando visita la ribelle Cirenai- si impossibile sapere cosa suc- Perlopiu’ vecchi e ragazzi, oltre
premier in autoesilio Tha- ri fra l’odore di lamiera ca. E ad aprire il fuoco non sono ceda. La Libia sembra effettiva- che una ragazzina la cui foto
ksin Shinawatra. Le mani- bruciata e dei corpi ri- soltanto le forze speciali e i so- mente ancora spaccata fra una ha fatto il giro del web. Il secon-
festazioni giungono dopo masti sull’asfalto. Alle fi- stenitori del Colonnello: stan- Cirenaica in cui i manifestan- do massacro della rotunda di
che il governo thailandese nestre, ancora decine di cecchi- do a una serie di testimonian- ti sono pronti a tutto in nome Lulu – quando la polizia ha fat-
ha reintrodotto un provve- ni. Ma intere strade del centro ze video circolate su internet, della transizione verso la de- to prima entrare i manifestan-
dimento che dà maggiori e città erano già libere. Dall’ospe- a Benghazi e al Bayda ci sareb- mocrazia, e una rete di allean- ti che porgevano fiori e rami
ulteriori poteri alle forze di dale di Al Jalaa, i dottori par- bero anche i mercenari africani ze fedeli al Colonnello. Fedeli le d’ulivo e poi ha aperto il fuo-
sicurezza. lavano di almeno 120 cadaveri assoldati per uccidere chi dis- tribù, i cui legami clanici garan- co non appena si sono seduti
stipati nell’obitorio. è il bilan- sente. Se nell’assoldare stranie- tiscono il controllo dei beduini, – è stato seguito dall’annuncio
Gibuti cio di un’alba di sangue, inizia- ri Gheddafi ricorda il re Khali-
ta alle cinque di fronte al tribu- fa del Bahrain che arruola sicari
fedele tutta quella classe impie-
gatizia dipendente dai proventi
del ritiro dei mezzi dell’esercito
dalla città. Ormai sembra tardi
nale in cui alcune centinaia di dal Balucistan, nei mezzi di co- del petrolio, principale risorsa per cercare la conciliazione: la
Le proteste manifestanti, fra i quali anche municazione la matrice è inve-
avvocati e giudici, si erano ac- ce egiziana: anche in Libia in-
libica. Un’economia fortemen-
te centralizzata rende il Gover-
gente dell’isola sembra inten-
zionata ad abbattere non solo
fanno morti campati per pro-
testare contro il Finché la rabbia è
ternet è stato ta-
gliato. Si è tratta-
no pressoché unico datore di
lavoro nel Paese, e per questo
il regime di apartheid che rico-
nosce piena cittadinanza ai so-
Due persone, un poliziotto e regime del co- isolata in Cirenaica, to in realtà soltan- Muammar Gheddafi è corso ai li musulmano-sunniti, ma di-
un manifestante, sono mor- lonnello Muam- il Colonnello to di sei ore, ma so- ripari alzando gli stipendi a ini- rettamente a liberarsi del re Al
te nei violenti scontri nella mar Gheddafi, al no bastate per dare zio settimana. Le manifestazio- Khalifa. Impresa che pare im-
capitale Gibuti, tra oppo- potere da 41 anni
può contare sul l’allarme sull’emer- ni in suo sostegno, tenutesi sia possibile, visto il terrore della
sitori del regime del presi- in seguito al col- consenso, o almeno genza in Cirenai- in Libia (dove il Colonnello, con vicina Arabia Saudita di vedere
dente Ismal Omar Guelleh po di stato mili- sul silenzio, del ca. Fra tagli e cen- la consueta grandeur, è sceso una democrazia nel cuore del
e forze dell’ordine. La prote- tare contro il Re resto del Paese sure è tuttora diffi- personalmente in strada), che Golfo del petrolio, per giunta a
sta era organizzata dall’op- Idris Al Sanussi. cile decifrare la si- di fronte alle sedi diplomatiche maggioranza sciita. In Yemen,
posizione contro il governo Con le prime luci del sesto gior- tuazione libica. Se in Cirenai- all’estero, sembrano conferma- nella capital Sanaa, gli scontri
e per il rinvio delle elezioni no di lotta, chi era in piazza si ca, regione che da sempre con- re uno scenario ancora incer- fra manifestanti e milizie fedeli
dell’8 aprile. Inoltre, il capo è ritrovato a correre fra nubi di ta un’opposizione organizza- to. Finché la rabbia esplode sol- al regime hanno causato un al-
del Partito del Gibuti per lo lacrimogeni e centinaia di pro- ta oltre che in società civile an- tanto in Cirenaica, il colonnel- tro morto ieri, mentre ad Am-
sviluppo, Mohamed Daoud iettili sparati dalle Forze Spe- che fra confraternite sufi (la Sa- lo può ancora contare sul con- man una scena simile – da un
Chehem, è stato arrestato, ciali del colonnello, cercando di nussia che governava il Paese senso, o almeno sul silenzio, del lato una protesta contro Ab-
mentre Ismael Guedi Ha- trascinare via i morti fra i veico- prima di Gheddafi), la protesta resto della Libia. Unica svolta, dullah di Giordania, dall’altro
red, presidente del Sinda- li in fiamme. Era soltanto l’en- e la violenta repressione della in questi giorni di violenze, po- un corteo di sostenitori del re-
cato per un’alternativa de- nesimo massacro. Soltanto ve- polizia stanno mettendo a fer- trebbe essere l’estensione del- gime – ha registrato 7 feriti. In-
mocratica, e Aden Robleh nerdì i funerali delle vittime del ro e fuoco sia Benghazi che Al la protesta anche all’ovest e al tanto in Algeria una cinquanti-
Awaleh, leader del Partito giorno precedente si erano tra- Bayda e villaggi circostanti. Tri- deserto. O, ancora, una defezio- na di manifestanti si sono visti
nazionale democratico, so- sformate in un nuovo bagno di poli rimane sotto controllo. E ne da parte dell’esercito, maga- negare ieri, con la forza, il per-
no ricercati dalla polizia. sangue, con almeno 35 vittime non soltanto perché, fra censu- ri condotta dai figli ribelli dello messo di manifestare.
cadute dopo il tentativo di oc- ra e mancanza di mezzi di co- stesso colonnello.