1. arte e musei 2.0:
community is the queen
Giulia Simi per TagBoLab - Laboratorio di marketing territoriale
Facoltà di Scienze della Comunicazione - Bologna / 14 Marzo 2011
3. musei e audience development
+ importante nei musei
con modello di
finanziamento privato
- importante nei musei
con modello di
finanziamento pubblico Eric Konon su Flickr
http://www.fizz.it/
http://www.tafterjournal.it/
4. social media: non solo promozione
I social media sono un’ottima
occasione per ampliare il terreno
di connessione tra museo e
comunità
In questo senso vanno oltre la
funzione dell’Ufficio Stampa e
del Marketing tradizionale,
richiedendo quindi altri codici
narrativi
Il museo può attivare e
alimentare la conversazione non
solo intorno alla propria realtà
ma ad un’intera cultura locale
5. promozione: dal museo al territorio
Il caso The Lowry, UK: il museo
ha ridato vita alla cittadina di
Salford. Con un investimento di
240 milioni $ gran parte di
provenienza pubblica ha creato
un indotto di 3 miliardi $
Il caso MART, Italia: il museo è
diventato punto di riferimento
nazionale e una delle principali
attrazioni della regione Trentino
www.culturalchange.ca
6. THE LOWRY : SOCIAL MEDIA STRATEGY
Non esclude alcun canale
cercando di differenziare la linea
editoriale e il tipo di audience.
Valorizza la propria community
segnalando le recensioni
volontarie sul sito The Public
Reviews
Capisce il significato delle reti
sociali e della comunicazione
situata
7. MART : SOCIAL MEDIA STRATEGY
E’ presente in modo strategico
nei principali canali diffusi in
Italia
Valorizza la propria community
esortandola a pubblicare
commenti e contenuti
19.205 likers
Ha capito prima di molti altri in
Italia la forza propulsiva di Twitter 2.497 followers
ed è l’unica realtà italiana ad aver
partecipato ad #askacurator
E’ il più importante brand
museale italiano online assieme
L'intervista a Luca Malchionna, Ufficio Stampa MART, su
al MAXXI di Roma Museum Fucktory
9. moma: sharing portraits
La campagna online affiancava
la mostra “Andy Warhol: motion
pictures”
Gli utenti erano chiamati a
caricare su Flickr i propri
videoritratti nello stile degli
Screen Tests seguendo alcuni
codici stilistici suggeriti dai
curatori
I migliori selezionati sono adesso
visibili sul sito dell’esposizione
privati dell’audio e nel formato
4:3 secondo lo stile Warhol www.moma.org/screentests/
10. moma: sharing stories
Essere presente sui social media
significa aver abbracciato
realmente una cultura delle
condivisione e della narrazione
collettiva
Questa cultura può e deve
attivare iniziative cross-mediali
senza eludere pratiche radicate
negli spazi e negli oggetti fisici
www.moma.org/iwent/
11. moma PS1: social storytelling
MoMA PS1 è il marchio
contemporary del MoMA. Non è
un museo ma un centro
espositivo.
Presenta i lavori di artisti
emergenti nello scenario
internazionale.
Lo stile narrativo sui social è
colloquiale e relazionale, con
continui riferimenti spazio-
temporali che localizzano e
incarnano il racconto.
12. TATE ONLINE: the fifth brand
TATE non ha semplicemente
sviluppato una digital strategy,
ma un vero e proprio brand che
si affianca, trasversale, ai suoi 4
tradizionali: Britain, Modern,
Liverpool, Saint Ives.
Con un piano triennale articolato
che copre fino al 2012, rende
leggibili al suo pubblico pratiche
e obiettivi della sua strategia
online.
Howard Stanbury su Flickr
L'intera strategia di Tate Online
15. il caso : il louvre e le tre grazie
La campagna per l’acquisto del
capolavoro di Cranach ha
raccolto 1 milione di euro in
pochi mesi
I donatori sono circa 7000: da
semplici cittadini ad associazioni
e fondazioni attive in tutta la
Francia
Il Louvre ha rilanciato così la
sua brand image come
catalizzatore e connettore della
cultura artistica a livello
nazionale
16. trends: crowdfungind platforms
Le piattaforme di crowdfunding
sono un vero e proprio
fenomeno negli USA
La crisi del finanziamento
pubblico alla cultura ha attivato
forme di partecipazione e di
riappropriazione dal basso
dell’oggetto culturale
www.indiegogo.com
Il mecenatismo 2.0: dal singolo www.kickstarter.com
alla comunità. Insieme possiamo
sostenere la nascita di un
progetto culturale
17. public campaign: i value the arts
Un appello online per fermare i
tagli alla cultura che ha già
raccolto più di 20000 adesioni
In ottica cross-mediale la
campagna mette a disposizione
widget per il blog ma anche
modulo di adesione cartaceo per
la biglietteria del proprio museo
Social Media? Twitter wins: www.ivaluethearts.org.uk
11.000 FF
9.000 likers
18. crowd-curating: click! al BM
Le pratiche collaborative
possono estendersi anche ai
ruoli curatoriali
Nel 2008 il Brooklyn Museum ha
organizzato un’esposizione sul
tema “Changing Faces of
Brooklyn” invitando giovani
artisti a caricare anonimamente i
loro lavori.
La selezione delle opere era a
cura della online community,
che poteva attribuire preferenze Eric Orns. Centuries Clash In Brooklyn, 2000. All rights reserved
e partecipare attivamente al www.brooklynmuseum.org/
processo espositivo. exhibitions/click/
19. il caso: The history of world
Promosso da BBC - radio 4 e
British Museum attraverso
sovvenzione pubblica.
Progetto curatoriale online/
offline che mira a rivitalizzare e
riattualizzare la collezione
permamente del British Museum
Crowdsourcing: singoli cittadini
e realtà culturali hanno
partecipato al progetto online
caricando l’immagine di un
oggetto per loro irrinunciabile
creando così una storia collettiva
globale attraverso gli oggetti. www.bbc.co.uk/ahistoryoftheworld/