Good Stuff Happens in 1:1 Meetings: Why you need them and how to do them well
La nostra storia 1963 2008
1.
2. Ai paracadutisti caduti sui campi di battaglia,
di lancio, di addestramento.
La nostra storia
(1963 – 2007)
Livorno, 2008
3. Indice
Pagina
Presentazione 1
Introduzione 3
Premessa 4
I Nostri Caduti 6
Parte Prima
Sintesi Storica 14
Personale e Ordinamento 31
Addestramento e Impiego 46
Attività Aviolancistica 54
Organizzazione Logistica 69
Le Prime Missioni Internazionali 74
Libano 1982-1984 75
Kurdistan 1991 80
Parte Seconda
Le Missioni Internazionali dagli anni 90 84
Somalia 1992-1994 85
Balcani dal 1995 96
Timor Est 1999-2000 106
Afghanistan, dal 2003 111
Iraq 2003-2006 117
Sudan 2005 125
Libano, dal 2006 128
Parte Terza
CAPAR 133
1° Rgt. CC par. “Tuscania” 137
9° Rgt. d’Ass. par. “Col Moschin” 141
185°Rgt. RAO 144
Interdizione e Controinterdizione di area 147
Santi Patroni 150
Paolo Caccia Dominioni 152
4. Presentazione
La Brigata Paracadutisti Folgore fin dalla sua lasciando sempre il ricordo e, a volte
costituzione ha dimostrato, in addestramento l’amarezza, di quel che non c’ è più pur avendo
come in operazioni, in Patria come all’estero, tanto fatto nel nome FOLGORE.
l’altissimo livello di professionalità e di effi-
Tantissimi gli episodi vissuti da raccontare,
cienza, che di fatto la pongono tra le unità di
tanti i momenti di gioia e altrettanto quelli dif-
eccellenza in ambito nazionale ed internazio-
ficili, numerose le soddisfazioni per aver realiz-
nale.
zato progetti concreti ed aver significativamen-
Le numerose attività addestrative ed operative te cambiato, in meglio naturalmente, difficili si-
effettuate, le molteplici missioni concluse, han- tuazioni ambientali.
no ulteriormente confermato questa Grande
Grazie a questa “Nostra Storia” è possibile rivi-
Unità quale unica degna erede di quei paraca-
vere tutto il nostro passato.
dutisti che durante il secondo conflitto mon-
diale onorarono il loro giuramento con compor- Grazie al pregevole lavoro di tre nostri paraca-
tamenti eroici indimenticabili. dutisti, i Comandanti Giostra, Milani ed Orrù,
supportati da tanti altri appassionati, grazie al-
Il mutato quadro strategico internazionale, le
la loro motivazione, alla loro intensa, continua,
continue aree di crisi, anche in zone distanti
minuziosa ricerca, abbinata al ricordo dei mol-
migliaia di chilometri, l’esigenza di avere forze
teplici eventi vissuti in prima persona, abbiamo
da approntare e successivamente schierare, in
la fortuna di ripercorrere tutte le tappe del pa-
pochissimo tempo, hanno imposto alla Brigata
racadutismo militare italiano, con un risultato
l’essere “sempre pronti”, il dare “luce verde” ad
qualitativamente e quantitativamente straordi-
ogni chiamata.
nario. Un risultato che potrà essere riferimento
L’ evoluzione delle dottrine d’ impiego, i conti- per chi si affaccerà, per la prima volta, alla Bri-
nui miglioramenti di materiali, mezzi ed equi- gata, desideroso di misurare se stesso con il fa-
paggiamenti, i nuovi sistemi d’ arma, individua- scino di un nome che per tanti ha significato il
li e di reparto, l’introduzione di migliori mate- sacrificio della propria vita.
riali aviolancistici, operativi e sportivi, hanno
segnato le diverse fasi della storia della Brigata,
mantenendo però sempre al centro delle attivi- FOLGORE
tà il “paracadutista”, ora come nel passato cen-
tro di gravità dell’ unità.
Vari provvedimenti ordinativi hanno diretta- Fiora
Gen B. Maurizio Fioravanti
mente inciso sulla vita ed esistenza delle unità,
-1-
6. Introduzione
Introduzione
La Brigata Paracadutisti, all’ atto della costitu- Parallelamente prese piede l’ addestramento di
zione nel 1963, poteva contare sulla solida inte- reparti articolati su numerose pattuglie su va-
laiatura di base data dal 1° gruppo tattico para- ste aree per ostacolare, in ogni modo, l’ attività
cadutisti nonché sulla efficace collaborazione dell’ avversario. Addestramento, questo, parti-
del CAPAR (Centro Addestramento Paracadu- colarmente congeniale ai paracadutisti le cui
tisti, successivamente denominato SMIPAR os- attitudini connaturate sono: individualismo,
sia Scuola Militare di Paracadutismo). Ma so- audacia e intelligenza. In tale quadro, assegnato
prattutto si avvaleva di un “asso nella manica”: il compito, si lasciavano operare e si giudicava-
il patrimonio morale che le competeva e le no dai risultati.
compete quale legittima erede dei paracadutisti
Il trascorrere del tempo, l’ avvento di nuove ge-
di EL ALAMEIN e di quelli della GUERRA DI
nerazioni, come l’ adozione di nuove armi e
LIBERAZIONE.
mezzi, non hanno affatto cambiato le caratteri-
Con queste premesse un esiguo numero di Uf- stiche degli uomini FOLGORE. Essi sono da
ficiali e Sottufficiali, rimboccate le maniche, sempre Soldati risoluti, dotati di spiccato spiri-
diedero l’ avvio a quella che, indubbiamente, to di Corpo e di attaccamento alla Bandiera.
doveva essere la migliore Brigata del nostro E-
Gli autori della presente “storia della Brigata
sercito.
Paracadutisti FOLGORE” si sono impegnati
L’ esordio non fu agevole. E’ noto che le varianti con ammirevole dedizione ed estrema compe-
organiche e il mutare delle dipendenze danno tenza. Essi ben conoscono la materia essendo
luogo ad inevitabili tempi morti. stati tra i principali artefici della costituzione
Tuttavia, mercè la dedizione di tutti, unita allo della Brigata e dei progressi realizzati nei de-
spiritaccio dei paracadutisti, la Brigata si con- cenni successivi.
solidò sotto ogni aspetto. Il risultato del loro impegno costituisca memo-
Anche i criteri d’ impiego si evolsero e, dall’ i- randum per gli anziani e, soprattutto, viatico
potizzato intervento di reparti di una certa per i nuovi adepti del paracadutismo militare
consistenza, si giunse a prevedere e, quindi, ad italiano.
addestrare prevalentemente piccoli complessi Gen. Ferruccio BRANDI
pluriarma, probabilmente più adeguati a quella
che avrebbe potuto essere la realtà operativa. Paracadutista di EL ALAMEIN
-3-
7. Premessa
La Brigata Paracadutisti Folgore è una Grande Si tratta di un periodo in cui l’ attenzione pre-
Unità ordinata, equipaggiata e addestrata a valente era concentrata su prospettive di lungo
condurre operazioni in aree non controllate da termine, su una evoluzione di norma prevedibi-
forze amiche, anche a grandi distanze, utiliz- le e per lo più di lenta attuazione.
zando la “terza dimensione” per superare rapi- Il secondo arco di tempo prende avvio all’ incir-
damente spazi, ostacoli e schieramenti. Possie- ca dalla caduta del muro di Berlino e dal termi-
de anche la capacità di operare in situazioni ne della contrapposizione tra le democrazie oc-
“convenzionali” nel ruolo di fanteria leggera. cidentali e il blocco comunista ed è tuttora in
Dispone di componenti idonee alla condotta di corso. Si differenzia nettamente dal precedente
operazioni speciali. Eredita, custodisce e tra- per:
manda le grandi tradizioni di spirito di corpo,
di valore e di efficienza del paracadutismo mili- - crisi e conflittualità minori sempre cre-
tare italiano. scenti, connesse con l’ emergere o il rie-
mergere di etnie, nazionalità e nazionali-
La sua storia si è ormai inoltrata nel quinto de-
smi, spinte autonome anche locali;
cennio: un lungo periodo nel quale la comples-
sità e la evoluzione delle situazioni interne ed - costituzione di cellule di pianificazione
esterne, nazionali e internazionali, ne hanno in- multinazionali;
formato, assecondato o condizionato, a turno o
- ricercata ed estesa possibilità di coopera-
contemporaneamente, la dottrina d’ impiego, la
zione e interoperabilità tra formazioni mi-
struttura ordinativa, la formazione dei singoli e
litari appartenenti a Paesi diversi;
dei reparti, lo sviluppo, le affermazioni.
- limiti di intervento della NATO demandati
Allo scopo di rendere più semplice la lettura e
anche a organizzazioni tra loro collegate
la comprensione degli avvenimenti rievocati,
(ONU, OSCE, UEO, ecc.);
senza indulgere nella retorica, è sembrato op-
portuno suddividere il percorso operativo della - impiego frequente di strumenti militari ri-
Grande Unità in due momenti. Questi interval- dotti, con elevato livello di spendibilità,
li, anche se non separati da una precisa linea modulabili, capaci di assicurare livelli dif-
temporale discriminante (come è ovvio in pre- ferenziati di proiezione nei diversi teatri
senza di eventi di significativa importanza e operativi;
durata) risultano tuttavia caratterizzati da fat-
- abbandono progressivo e definitivo del si-
tori e vincoli per lo più uniformi e costanti.
stema di reclutamento basato sulla coscri-
Il primo, che va dalla costituzione della Brigata zione obbligatoria.
(1963) sino agli anni 90, ha come termini di ri-
Non diversamente da altre realtà nazionali le
ferimento:
Aviotruppe sono sempre più impegnate ad ac-
- il confronto bipolare; quisire una dimensione di potenziale interven-
to a livello globale.
- l’Alleanza Atlantica;
Va tuttavia sottolineato che i Paracadutisti:
- la conformità dei criteri d’ impiego e delle
metodiche addestrative alla dottrina - furono tra i primi nell’ impegno fuori area
NATO, pur salvaguardando le atipicità (Libano’ 82);
proprie delle Aviotruppe; - parteciparono e partecipano alle missioni a
- il reclutamento volontario nella Specialità, più elevato coefficiente di rischio (Kurdi-
basato sul servizio di leva.
-4-
8. stan, Somalia, Paesi della ex Iugoslavia, in una raccolta unitaria andrebbero disperse o,
Timor est, Afghanistan, Iraq, ecc.); peggio ancora, perdute.
- schierano componenti delle forze per ope- In sintesi la “Nostra Storia” si propone di legare
razioni speciali anche a favore di altre unità armonicamente un passato che ci onora e ci
nei vari teatri. sprona a un presente intessuto di moderna effi-
cienza e operatività; una storia da conoscere, di
Infine, a chiusura, un corollario di notizie, fatti
cui andare orgogliosi e dalla quale trarre fonda-
e curiosità che, seppure non strettamente con-
te certezze per il futuro, senza mai dimenticare
nesse agli eventi narrati, ne amplificano i con-
gli uomini, i Paracadutisti, le cui immutate doti
tenuti e ne mettono in luce taluni aspetti poco
di valore, responsabilità, determinazione ed
noti, sviluppano tematiche di interesse specifi-
entusiasmo hanno meritato alla Folgore
co e settoriale: conoscenze che se non racchiuse
l’ambito riconoscimento di “punta di diamante
dell’Esercito Italiano”.
Il Gruppo di lavoro:
Giovanni GIOSTRA Antonio MILANI Dario ORRÙ
Grafica:
Vincenzo IANNUCCI
Franco PIERONI
Filippo PATTI
Ovidio TAMBURELLI
-5-
9. servi
I Nostri Caduti in servizio
…….
…….
E tu onore di pianti , Ettore,, avrai
pianti, Ettore
Ove fia santo e lagrimato il sangue
versato, fin
Per la Patria versato , e fi n chè il Sole
Risplenderà su le sciagure umane.
Ugo Foscolo
da: “I Sepolcri”
-6-
10. COGNOME E NOME DATA LOCALITA’ CAUSE REPARTO
PAR. CORAIN GABRIELE 27/08/1964 PISA INCIDENTE SMIPAR
PAR. GHENO LUIGI 28/08/1964 PISA INCIDENTE SMIPAR
PAR. BARONIO GIACOMO 01/09/1964 PISA INCIDENTE SMIPAR
PAR. LIBRALATO GIUSEPPE 09/09/1964 LIVORNO INCIDENTE 1°RGT
PAR. BUNIATO ALBERTO 25/07/1965 CECINA INCIDENTE GR A PAR
PAR. PIZZICHETTA PAOLO 18/11/1965 ALTOPASCIO AVLC 2° BTG
SERG. STOPPACCIOLI BEPPE 07/03/1966 CECINA AVLC 2° BTG
CAP.CC
GENTILE FRANCESCO 25/06/1967 CIMA VALLONA ATT. DINAMITARDO 1°CC PAR
M.O.V.M.
TEN. BTG SAB
DI LECCE MARCO 25/06/1967 CIMA VALLONA ATT. DINAMITARDO
MAVM PAR
SERG. MAGG. BTG SAB
MAVM
DORDI OLIVO 25/06/1967 CIMA VALLONA ATT. DINAMITARDO
PAR
SERG. PILLI CARLO 25/06/1967 SAN ROSSORE INCIDENTE 5° BTG
BTG SAB
CAP. BUSCAGLIA VITTORIO 10/10/1968 LA SPEZIA ADD. SUBACQUEO
PAR
CLE. TOGNOLI LINO 04/09/1969 LA SPEZIA ADD. SUBACQUEO SMIPAR
BTG SAB
CLE MAGG. PISTORE ALBERTO 12/02/1971 FOCE SERCHIO ADD. ANFIBIO
PAR
BTG SAB
CLE MAGG. TURRINA ADRIANO 12/02/1971 FOCE SERCHIO ADD. ANFIBIO
PAR
BTG SAB
SERG. MAGG. CASULA SERGIO 20/06/1971 BOLOGNA AVLC
PAR
SERG. BERNARDINI ANTONIO 29/10/1971 TASSIGNANO AVLC SMIPAR
ACQUE DELLA
PAR. ANGELINI LEONARDO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
MAR. CA. AUGELLO GIUSEPPE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE BENERICETTI MAURIZIO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE BOLZONI SILVIANO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
S. TEN. BORGHESAN ERNESTO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. CARASI MICHELE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. CARTA ETTORE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
SERG. MAGG. CELOZZI CARMINE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. CIAPPELLANO ARCANGELO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE MAGG. COLOMBINI CARLO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. D’ ALESSANDRO ANTONIO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. D’ ALESSANDRO GIUSEPPE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DAL LAGO LUCIANO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DALL’ ASTA FULVIO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DAL ZOTTO DANILO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DE MARCO VINCENZO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DE MITRI UBALDO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
-7-
11. ACQUE DELLA
PAR. DE VITO ANGELO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DEIANA ARTURO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DESSI’ PIETRO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DI NATALE GUGLIELMO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. DONNARUMMA PAOLO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. FACCHETTI GIUSEPPE 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. FERRARI MARCO 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE FIUMARA ANTONIO 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. FRACASSETTI RENATO 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. FRASSON CARLO 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. FUMUSA SALVATORE 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. FURGERI WILLIAM 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. GIANNATTASIO ROCCO 09/11/1971 INC. VOLO – C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. GIANNINI GIOVANNI 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. GIGLIOLI ALBERTO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. GINEX ANDREA 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. GUARNIERI GIUSEPPE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. GUIDORZI BRUNO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE IANNI GIUSEPPE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE INTERRANTE PAOLO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE LICORI SANDRO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. LIUZZI R. ROBERTO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
S. TEN. MAGNAGHI PIER MARIA 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. MATELLI DANIELE 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. MORGANTI ROBERTO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. QUARTI ELIA 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. SABATINI SILVANO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
PAR. TORSELLO LEONARDO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
ACQUE DELLA
CLE VANTAGGIATO FRANCO 09/11/1971 INC. VOLO - C 130 H 2° BTG
MELORIA
SERG. MAGG. ACQUE DELLA INCIDENTE BTG SAB
MOVC
CARIA GIANNINO 18/11/1971
MELORIA SUBACQUEO PAR
PAR. CORDA TOMMASO 01/01/1972 TASSIGNANO AVLC SMIPAR
PAR. VIGLINO GINO 10/05/1972 TASSIGNANO AVLC 5° BTG
APP.CC. DE ANGELIS PORFILIO 17/10/1973 TASSIGNANO AVLC BTG CC
PAR. CUSAN DANIELE 17/07/1974 MARINA DI CECINA AVLC GR.A PAR
BTG SAB
SERG. BANZI WALTER 18/12/1974 CESANO ADD. CON ESPLOSIVI
PAR
-8-
12. PAR. PICCIRILLI ALFREDO 27/06/1977 POGGIO AL CERRO ADD. CON ESPLOSIVI 2° BTG
PAR. TRAVAGLINI FRANCO 29/09/1977 TASSIGNANO AVLC SMIPAR
26° GR.SQ.
SERG. MAGG. AIELLO ANGELO 27/02/1978 CERRETO GUIDI INC. VOLO - AB 206
AVES
26° GR.SQ.
MAR.ORD. CAVALLO ROSARIO 27/02/1978 CERRETO GUIDI INC. VOLO - AB 206
AVES
26° GR.SQ.
SERG. MAGG. DELLA FAZIA ALDO 27/02/1978 CERRETO GUIDI INC. VOLO - AB 206
AVES
26° GR.SQ.
SERG. MAGG. LANDOLFO ANTIMO 27/02/1978 CERRETO GUIDI INC. VOLO - AB 206
AVES
SERG. SCORSONELLI RICCARDO 24/08/1978 ALTOPASCIO AVLC 9° BTG PAR
INC. ARMA DA
PAR. RASIZZA ROSARIO 10/03/1979 MARINA DI PISA 9° BTG PAR
FUOCO
SERG. MAGG. LA SPINA GIROLAMO 17/02/1980 PIAN DEL LAGO AVLC 5° BTG
PAR. BUGATTI SERGIO 02/07/1980 PIAN DEL LAGO AVLC 5° BTG
PAR. LIVIO GIORGIO 25/09/1980 PISA AVLC 9° BTG PAR
PAR. VEGRO GIUSEPPE 05/03/1981 PIAN DEL LAGO AVLC 5° BTG
SERG. BARATELLI MARCO 15/06/1981 ALTOPASCIO AVLC 9° BTG PAR
SERG. MAGG. SILLA ANTONIO 15/06/1981 ALTOPASCIO AVLC 9° BTG PAR
MONS CACCIAPUOTI EDOARDO 27/11/1982 ORBETELLO INCIDENTE CDO B. PAR.
PAR. MANNAI IRENO 11/01/1983 AMPUGNANO AVLC 5° BTG
COMELLI LUCIANO CP. G.
PAR. 03/03/1983 FOCE SERCHIO ADD. CON ESPLOSIVI GUASTATORI
MARCELLO
INC. ARMA DA
PAR. GHERARDI MARCO 23/03/1983 POGGIO AL CERRO 5° BTG
FUOCO
PAR. BONACCHI RENZO 23/09/1983 SIENA INC ARMA DA FUOCO 5° BTG
SERG. BELLAVIA CLAUDIO 13/03/1984 ALTOPASCIO AVLC 9° BTG PAR
SERG. IMPERIO MARCO 15/08/1984 TASSIGNANO AVLC 9° BTG PAR
TEN. SUPPA ALESSANDRO 03/10/1985 LIVORNO AVLC 2°BTG
TEN. NICO GIOVANNI 10/05/1986 VITERBO AVLC SMIPAR
SERG. MAGG. PISANU GIUSEPPE 07/08/1987 VECCHIANO ADD. CON ESPLOSIVI 9° BTG PAR
MAR. ORD. TIBERI LOREDANO 07/08/1987 VECCHIANO ADD. CON ESPLOSIVI 9° BTG PAR
SERG. FILIPPONI GIULIO 21/03/1988 ALTOPASCIO AVLC 187° RGT
CP. G.
PAR. COLOMBO FILIPPO 07/06/1988 S. MARIA A COLLE INCIDENTE GUASTATORI
TEN. CASULA OMERO 02/07/1988 PISA AVLC SMIPAR
PAR. SPADONI OMERO 07/10/1988 AMPUGNANO AVLC 5° BTG
SAVOIA DI
MAR. CA. CAGGIANO PAOLO 29/07/1989 INCIDENTE RECOM
LUCANIA
SERG. VALENTINI GIUSEPPE 18/10/1989 AMPUGNANO AVLC 9 ° BTG.
SOLD. DE FELICE LUIGI 16/10/1992 LIVORNO INCIDENTE 187° RGT
PAR STRAMBELLI GIOVANNI 13/05/1993 MOGADISCIO INC ARMA DA FUOCO BTG. L. PAR.
MAR. MAGG. A. TRIFILETTI SANTINO 02/06/1993 LIVORNO INCIDENTE RECOM
CLE MOVM BACCARO PASQUALE 02/07/1993 MOGADISCIO COMBATTIMENTO 186° RGT
-9-
13. SERG.
MAGG.MOVM
PAOLICCHI STEFANO 02/07/1993 MOGADISCIO COMBATTIMENTO 9 ° RGT.
INC. ARMA DA
PAR. MANCINELLI GIONATA 03/08/1993 MOGADISCIO 186° RGT
FUOCO
SERG. MAGG. DI SARRA MARCO 30/06/1994 LIVORNO INCIDENTE 9 ° RGT.
CLE MAGG. CATENARO GIANLUCA 24/11/1994 SPAGNA INCIDENTE 186° RGT
INC. ARMA DA
SOLD. CICOLELLA FRANCESCO 01/01/1995 PISA SMIPAR
FUOCO
PAR. SCARCIGLIA LUIGI 07/03/1995 PISTOIA INCIDENTE 183° RGT
CLE RIGHETTI GIORGIO 15/09/1995 SOMALIA ATTENTATO SMIPAR
CLE VISIOLI ROSSANO 15/09/1995 SOMALIA ATTENTATO SMIPAR
PAR. FALCIONI FABRIZIO 26/10/1995 ALTOPASCIO AVLC SMIPAR
MAR. AMMED MAHMOOD 18/11/1995 LIVORNO INCIDENTE 187° RGT
PAR. CAPPELLINI CLAUDIO 04/12/1996 ALTOPASCIO AVLC RECOM
1° CLE
MORSO MARCO 28/05/1998 FOLLONICA INCIDENTE RECOM
MAGG.
AGOSTINACCHIO
1°CLE MAGG. 31/05/1998 PISA INCIDENTE SMIPAR
TOMMASO
1°CLE MAGG. TIBERI FABIO 31/05/1998 PISA INCIDENTE SMIPAR
MAR. ORD. PAMPANA LEONARDO 08/06/1998 LUNI AVLC SMIPAR
MAR. MALANCA ANDREA 04/09/1998 LUCCA AVLC 9 ° RGT.
SERG. PISON ANDREA 17/10/1998 BELLUNO AVLC SMIPAR
AIUTANTE MORCIANO DONATO 19/03/1999 PISA INCIDENTE SMIPAR
1° MAR. FRANCESCHINI CARLO 07/05/1999 MARINA DI PISA INCIDENTE 9 ° RGT.
SOLD. SCIERI EMANUELE 13/08/1999 PISA INCIDENTE SMIPAR
SOLD. SICILIA VINCENZO 25/08/1999 PISTOIA INCIDENTE 183° RGT
1° CLE
MONACO LUIGI 28/06/2001 PISTOIA INCIDENTE 183° RGT
MAGG.
CLE MAGG.
CORONGIU IVANO 18/09/2001 PISTOIA INCIDENTE 183° RGT
SC.
CLE MAGG.
D’ ANIELLO GIUSEPPE 25/09/2001 LEGNAGO INCIDENTE 8° RGT
SC.
AIUTANTE DI GIORGIO ROMANO 31/01/2002 LUCCA INCIDENTE CAPAR
CLE. MAGG.
PROIETTI PALOMBI LUCA 02/03/2003 VITERBO INCIDENTE CAPAR
SC.
CLE MAGG.
APOLLONI LUCA 04/04/2003 S. PIERO A GRADO INCIDENTE CAPAR
SC.
1°CLE MAGG. CASTRIGNANO MARCO 07/08/2003 SIENA INCIDENTE 9 ° RGT.
DI BENEDETTO
SERG. 29/02/2004 PISA INCIDENTE CAPAR
MASSIMILIANO
CLE. MAGG. SC. SALARIS MARCELLO 29/02/2004 PISA INCIDENTE CAPAR
INC. ARMA DA
SERG. MARRACCINO SALVATORE 15/03/2005 NASSIRYAH 185° RGT
FUOCO
MAGG. CIARDELLI NICOLA 27/04/2006 NASSIRYAH ATTENTATO 185° RGT
CLE MOVC NIGRO EUGENIO 06/08/2007 LAPPANO (CS) INCIDENTE CAPAR
- 10 -
14. ……………
……………
Ora se ne vanno…….
disperano, singhiozzano,
Non si disperano, non singhiozzano, non maledicono.
Spalla a spalla si allontanano, diritti, pallidi sì, ma senza un
allontanano, diritti, sì,
tremito, alta,
tremito, a testa alta,
passo
con quel passo lieve e fermissimo che nei tempi antichi si diceva
appartenesse agli eroi
e che oggi sembra completamente dimenticato.
dimen
D. BUZZATI
Inoltre ai Paracadutisti di ogni grado e reparto, in servizio permanente e di leva, in Italia e all’estero,
che durante questi anni hanno portato, e taluni portano ancora evidenti i segni nel corpo e nello spirito
delle tangibili sofferenze vissute e dei dolorosi sacrifici sopportati, nell’ adempimento del Dovere,
a Loro tutti
il memore sentimento di vicinanza e di riconoscenza della Folgore. Tra questi esempi, mirabili tutti per
dignità, riservatezza e instancabile, determinata volontà sono degni di menzione:
Domenico Bicego;
Marino Brognoli;
Andrea Fusco;
Luigi Molfesi
Gianfranco Paglia.
- 11 -
17. Sintesi Storica
Dalla costituzione alla ristrutturazione
ristrutturazio
sede tuttora e che ha assunto, dal 1980, la
La Brigata Paracadutisti fu costituita il
denominazione di Caserma “MOVM Co-
1°gennaio 1963 sulla base delle esperienze ma-
stantino e Marescotti Ruspoli “.
turate dal 1° Gruppo Tattico Paracadutisti nel
quadriennio precedente e fu posta alle dipen-
denze dello Stato Maggiore Esercito. La deci-
sione fu assunta dal Capo di SME, Gen Aloia.
Allo scopo di trarre elementi di valutazione il
Gen Aloia si era recato in visita, nell’ estate del
’62, alla base di Fort Bragg negli Stati Uniti ove
erano dislocati:
- la 82^ Divisione Airborne;
- la Special Warfare School (Scuola della
Guerra Speciale) appena potenziata dal
Presidente Kennedy per far fronte agli im-
pegni in Viet Nam;
- il Comando dell’Esercito Strategico Statuni-
tense. Gen. Magri, primo Cte della B. par.
In quella visita il nostro Capo di SME era ac- Tutte le altre unità, compreso il QG dall’inizio
compagnato dall’Addetto Militare Italiano a del 1964, furono dislocate alla Caserma
Washington, Col. Medaglia d’Oro al Valor Mi- “MOVM Paolo Vannucci”.
litare (MOVM) Alberto Li Gobbi, che avrebbe
poi assunto il Comando della Brigata nel 1966. Il Centro Militare di Paracadutismo, già dive-
nuto Centro di Addestramento di Paracaduti-
L’assunzione dell’assetto ordinativo, destinato smo (CAPAR) nel 1962 alle dipendenze del
a rimanere pressoché immutato per oltre 12 an- Comandante designato della B. rimase in tale
ni, fu graduale e impegnò l’intero anno 1963: rapporto fino al dicembre 1963 quando, tra-
Comando Brigata e Quartier Generale; 1° Reg- sformato in Scuola Militare di Paracadutismo
gimento Paracadutisti su : Compagnia Coman- (SMIPAR), passò agli ordini dell’Ispettorato di
do Reggimentale, II° e V° Battaglione Par., Cp Fanteria, mantenendo alle dirette dipendenze
mortai da 120; Battaglione Carabinieri Par.; la Cp. Aviorifornimenti, pedina fondamentale
Battaglione Sabotatori Par.; Gruppo di Artiglie- per l’aviolancio di materiali in Zona di Combat-
ria Par. su due Batterie obici da 105/14 di idea- timento, l’Ufficio Studi ed Esperienze e il Btg
zione e fabbricazione italiana. Addestramento Reclute.
In particolare: Il Gr. di Art. par. fu poi trasferito a Pisa, Ca-
- il 1°gennaio 1963 ebbero vita il Cdo B. par. a serma “MOVM Giampaolo Gamerra”, con la
Pisa e il 1° Rgt. a Livorno ove era già disloca- SMIPAR dal 1966 al 1968. Rientrato alla “Van-
to il Btg. Sab. che era stato formato nel 1961; nucci” nell’estate del 1968, fu destinato in via
- il 1° giugno fu costituito a Livorno il Gr. Art. definitiva alla Caserma “Carlo Pisacane” che as-
par. sulla base della preesistente 1^ Btr.; sunse poi la denominazione di Caserma
- la Cp. CC fu trasformata in Btg. in luglio, a “MOVM Mario Giaretto”.
Livorno; Le uniche varianti organiche successive, fino al-
- in ottobre ebbe vita a Pisa il QG. la ristrutturazione, furono le seguenti:
Il Cdo B. par. si trasferì a Livorno all’inizio - la formazione della Cp. Manutenzione di B.
del 1964 nella storica Villa Orlando ove ha nel 1965, a Livorno;
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18. - la costituzione di una Sezione Elicotteri di
Uso Generale sull’ aeroporto di Pisa, nel
1966;
- la trasformazione della Sez. Elc. in Reparto
Aviazione Leggera, su una componente ad
ala rotante e una ad ala fissa, nel 1967.
Il numero del Rgt. (1°) era tratto da quello che
fu costituito per primo alla Scuola di Tarquinia.
I numeri dei Btg. (2° e 5°) erano appartenuti ai
Btg. di testa dei Rgt.(187° e 186°) della Divisione
Folgore di El Alamein. - l’adozione di nuovi distintivi: quelli metalli-
ci (brevetto e mostrine), in sostituzione di
Furono eventi particolarmente significativi di quelli di panno ricamato, dalla fine del 1963;
quegli anni: lo scudetto nel quale spicca la Folgore, dal
- la consegna della Bandiera di Guerra al 1° marzo 1968;
Rgt. par. il 12 maggio 1963 a Livorno (ma- - la deposizione di una corona di alloro sulla
drina della Bandiera, la madre di Paolo Van- tomba di Dante a Ravenna, nel settimo cen-
nucci); tenario della nascita del poeta, nel corso di
- il conferimento delle MOVM ai Rgt. della una scuola di tiro contro carri al poligono di
Divisione Folgore di El Alamein (186°, 187°e Foce Reno nell’aprile 1965 (nella stessa cir-
185° Art.), due delle quali assegnate alla costanza i Paracadutisti rendevano omag-
Bandiera del 1° Rgt.. par. e una, temporane- gio al monumento ad Anita Garibaldi).
amente, alla Bandiera della Scuola di Arti-
glieria, il 4 novembre 1963, a Roma, da parte Nel periodo in esame(1963/1975) militarono tra
del Presidente della Repubblica Segni; i Quadri della Grande Unità numerosi ex com-
battenti, tra i quali tutti i Comandanti della
Brigata:
- Gen Magri, decorato di Medaglia d’Argento
al Valor Militare (MAVM) nella campagna
di Russia;
- Col Mascaretti, combattente per la libertà
con la Divisione Nembo e con il Gr di Com-
battimento Folgore;
- Gen Li Gobbi, decorato di 2 MBVM e 2
MAVM nella 2^ G.M. ; di MOVM nella lot-
ta per la libertà;
- Gen Brandi, decorato di MOVM ad El Ala-
- la consegna della Bandiera di Guerra (con mein;
MOVM) del 185° Rgt. Art. della Divisione - Gen Gambarotta, decorato di MAVM, e
Folgore al Gr. Art. par. il 18 dicembre 1966 a Gen Salmi, combattenti per la libertà.
Livorno (madrina, la signora Anna Maria
Gamerra); La formula già collaudata per il reclutamento
- l’attribuzione del nome di Folgore alla B. dei militari di truppa, fondata sulla ferma ob-
par. il 10 giugno 1967 per decisione del Ca- bligatoria ma sulla scelta volontaria del paraca-
po di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Ve- dutismo, coniugata con una severa selezione
dovato; psico-fisica protratta fino al momento del
- la consegna del basco amaranto ai Paraca- “grande salto”, assicurava alla Brigata la dispo-
dutisti da parte del Presidente della Re- nibilità della migliore gioventù del nostro Pae-
pubblica Saragat, il 1° luglio 1967, a Pisa-– se, tratta da tutti gli strati sociali e da tutte le
San Rossore, in occasione della esercitazio- regioni, ed un livello molto elevato di gruppo
ne “Aquila Rossa”; che consentì, tra l’altro, di superare senza dan-
- 15 -
19. ni le profonde mutazioni connesse con il “ses- - la “Vedetta Apula”, nel 1965, sulla soglia di
santottismo” e successive. Spinazzola (BA), alla presenza del Presi-
I Carabinieri e i Sabotatori si avvalevano di si- dente del Consiglio Moro;
stemi di reclutamento e formativi a sè stanti, - la “Gladio Alato” nel 1965 a fuoco e con a-
che saranno presi in esame a parte. violancio sul poligono di Monte Romano,
alla presenza del Capo di SME;
Fino agli anni 80 le unità par. furono le uniche - la “Aquila Rossa”, nel 1967, a fuoco e con a-
ad indossare l’uniforme mimetica. violancio a San Rossore (PI), alla presenza
Negli anni 60 non intervennero varianti so- del Presidente della Repubblica Saragat;
stanziali alla dottrina, all’addestramento e - la “Grano Maturo”, nel 1968 lungo la riva
all’impiego delle Aviotruppe. La B. par., riserva destra del f. Po, che prendeva in esame
strategica dello SME, manteneva un’aliquota l’ipotesi di impiego di un Gruppo Tattico
delle proprie forze (il 2° Btg. par.) precettata par. per la realizzazione di una zona cusci-
per l’assegnazione alla NATO. Le rimanenti u- netto in Medio Oriente, in una situazione
nità, classificate “altre forze per la NATO”, era- assimilabile a quella attuale (l’aerotrasporto
no a disposizione delle Autorità Nazionali. Il sostituì poi l’aviolancio a causa delle condi-
tema dominante era costituito dall’ impiego del zioni meteo particolarmente avverse);
Gruppo Tattico par. al livello di Btg. in Zona di - la “Dawn Patrol 70”, sul Cellina-Meduna, in
Combattimento, per la occupazione o conqui- cooperazione con una Brigata par. statuni-
sta preventiva di obiettivi della esplorazione, tense proveniente dalla Germania e con
nel contesto di una azione di Presa di Contatto forze meccanizzate e corazzate nazionali.
e Frenaggio. Tutte le maggiori esercitazioni in Quest’ultima esercitazione fu il canto del cigno
ambito nazionale e NATO erano impostate su del C119 che fu osservato con qualche sufficien-
quel tema. za perché posto a confronto con i quadri-
Le esercitazioni erano svolte: turboreattore C141 e con i quadri- turboelica
- con i Quadri (EQ) o con i Posti Coman- C130 esibiti dagli USA e provenienti da Franco-
do(EPC); forte (Ger).
- con le truppe, in bianco o a fuoco, a seguito, A premessa delle principali esercitazioni a se-
o non, di aviolancio, a seconda della dispo- guito di aviolancio veniva adottato il lancio del-
nibilità di zone di lancio e di poligoni. la pattuglia guida con il metodo del CARP (cal-
L’ optimum si realizzava quando zona di lancio culated air release point – punto di rilascio ae-
e poligono erano disponibili in rapporti di spa- reo calcolato). Un velivolo isolato, con a bordo
zio accettabili. la pattuglia guida, effettuava l’avvicinamento a
bassissima quota, radendo il suolo. Giunto in
Tutti i campi d’arma si concludevano con una zona di lancio, l’aereo attuava un’impennata di
esercitazione a fuoco di Gruppo Tattico al li- 12 secondi per portarsi a quota di lancio (1000
vello di Battaglione a seguito di aviolancio, ft/300 m) senza avvalersi di alcun segnale o
spesso supposto, preceduta da altre esercita- comunicazione predisposti a terra. In pochi se-
zioni minori. condi con l’aereo a quota e velocità(120 kts) co-
Tra le esercitazioni principali, con l’ impiego di stanti avveniva il lancio della pattuglia che era
oltre 30 velivoli C119, ricordiamo: immediatamente seguito da una brusca pic-
- la “Corazza Alata”, in bianco e con aviolan- chiata del velivolo per lo scampo con modalità
cio, nell’area del Cellina-Meduna (PN), in analoghe, ma con rotta diversa, a quelle dell’
cooperazione con unità corazzate, nel 1963; avvicinamento. La manovra esigeva piloti di ec-
- la “Soutex 63”, in ambito NATO, nel set- cezione. Lo straordinario pioniere di quella at-
tembre 1963, in condizioni meteo partico- tività fu il Comandante del Reparto Volo della
larmente avverse a causa del forte vento che 46^ Aerobrigata, Col. pil. Perrone Compagni.
causò decine di feriti in atterraggio; Venivano svolte anche esercitazioni aperiodi-
- la “Corazza Alata II”, nell’ estate del 1964, che di prontezza operativa su allarme, denomi-
ancora sul Cellina-Meduna;
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20. nate “Drowsy Dog”, attivate dai vari livelli di luvione, nel quale si distinsero la neo costi-
Comando presso tutti i reparti della Brigata. tuita sezione elicotteri, elementi del Btg.
Sab., del Gruppo Art. e del Plotone Pionieri
I poligoni impiegati in quel periodo furono: Le
del Genio;
Palazzine (LI), Le Grepole (PI), Fossola (MS),
Foce del Serchio (LU), Poggio al Cerro (PI), - dal 1966 al 1970, il primo impegno operativo
Foce del Reno(RA), Pian di Spille (VT), Roc- propriamente detto con la partecipazione
capietracassia(PI), Libro Aperto(PT), Monte di elementi dei Btg. Carabinieri e Sabotatori
Falterona, Rotta dei Cavalli(AR), Monte Can- con compiti di antiterrorismo in Alto Adi-
da(BO), Poggio Fratone(PT), Carpegna(PS) e ge, ove emersero l’ efficienza di tutti e
Monte Romano(VT). l’eroismo del Cap. CC Francesco Gentile
(MOVM), del STen. Mario Di Lecce
Monte Romano dispone anche di una eccellen- (MAVM.), del Serg. Magg. Marcello Fa-
te zona di lancio, mentre Carpegna e Poggio gnani (MAVM) e del Serg. Olivo Dordi
Fratone consentivano il lancio di piccole unità (MAVM), insieme all’Alp. Armando Piva
con paracadute speciali ( a calotta variabile ti- (MAVM);
po “Lisi”, a fenditura o ad apertura comandata). - nel 1969, il campo d’ arma in Sardegna, rag-
Le zone di lancio abituali, vicine alle sedi della giunta con un trasporto navale che impegnò
Grande Unità, erano: Tassignano (LU), Altopa- navi dello Stato e private, con la utilizza-
scio (LU), Cecina (LI), Ampugnano e Pian del zione dei porti di Livorno, Viareggio, Civi-
Lago (SI). tavecchia, Talamone e, nell’isola, di Caglia-
ri, Olbia, Golfo Aranci e Tortolì (all’ eserci-
Meno frequentemente furono utilizzate: Fras- tazione conclusiva a fuoco di Gruppo Tat-
sine (PI), Lecciaglie (LI) e Chianni (PI). tico, con aviolancio, presenziò il Capo di
A raggio più ampio furono impiegate saltua- SME, Gen Marchesi );
riamente zone di lancio in ogni parte del terri- - il 23 ottobre 1969, in occasione della festa
torio nazionale, dal Piemonte al Friuli, della Specialità, l’inaugurazione del monu-
dall’Emilia Romagna alle Marche, dalla Puglia mento al Paracadutista, ideato dall’ ing.
alla Sicilia e alla Sardegna. Magg MAVM Paolo Caccia Dominioni, alla
presenza del Cte del VI C.A. Gen. Amati e
Gli anni 60 registrarono altri eventi di rilievo:
del Vice Presidente Nazionale dell’A.N.P.
- nel settembre 1963, la vittoria di una pattu-
d’I Gen. Caforio;
glia della Folgore, al Comando del Ten Ca-
- nel 1973 l’impresa della conquista dell’ Eve-
selli, in una competizione di aviolancio, tiro
rest da parte della spedizione del prof.
e marcia zavorrata in Germania, tra Paesi
Monzino, cui parteciparono il Cap. Fabri-
della NATO;
zio Innamorati del Btg. CC par, che rag-
- nel 1965, l’inaugurazione del centro di ar-
giunse la vetta, e il Serg . Magg. Sandro
dimento della B. par. intitolato al Par.
Trentarossi del Btg. Sab., che fornì un vali-
MOVM Gerardo Lustrissimi, alla presenza
dissimo contributo.
del Capo di SME, sottolineando così la rile-
vanza attribuita all’addestramento indivi- Alla fine degli anni 60 si manifestò una grave
duale al combattimento e all’ardimento; crisi nel trasporto aereo militare. Era terminato
- nel 1965, la conquista della Coppa del Pre- il periodo d’oro del C119 che per ragioni di età,
sidente della Repubblica da parte del 1° di avionica e di tecnologia, era ormai maturo
Rgt. par. dopo tre vittorie annuali consecu- per il pensionamento. Il “periodo d’oro” non
tive in una competizione tra plotoni di tutti deve tuttavia trarre in inganno. In realtà, il tra-
i Rgt. di Arma base d’Italia, nella quale i re- sporto aereo non e’ mai stato in grado di soddi-
parti erano chiamati a una serie di prove di sfare completamente le esigenze delle unità
efficienza operativa; Par, nell’ intera storia delle nostre Forze Arma-
- nel 1966, l’intervento per il soccorso delle te. Si consideri che l’aviolancio di un Gr. Tat. al
popolazioni di Firenze, della bassa Val livello di Btg. dotato di un minimo di autono-
d’Arno e dell’Ombrone in occasione dell’ al- mia iniziale avrebbe richiesto ben 160 sorti-
- 17 -
21. te/velivolo del C119. L’ Esercito aveva prodotto per entrambi. Quella esperienza si concluse
in quegli anni un cospicuo sforzo finanziario tragicamente il 9 novembre 1971 quando un ve-
per acquisire i materiali di aviolancio necessari livolo C130 inglese, diretto in Sardegna, si ina-
(paracadute umani e da carico, contenitori e bissò nelle acque della Meloria (LI) con il suo
piattaforme di vario tipo). Non si era però regi- carico di 46 Paracadutisti della Folgore e 6 a-
strato uno sforzo parallelo nell’ambito della viatori Britannici. E’ stata la più grave sciagura
Aeronautica. Si tratta di decisioni non facil- che ha colpito le nostre Forze Armate dopo il 2°
mente digeribili da parte dei Paracadutisti. Né conflitto mondiale. La vicenda e’ stata narrata
si può accettare l’ipotesi giustificativa di un ri- in un elaborato specifico edito dal Cdo B. Par.
corso alla requisizione di aerei civili, stante la
Il Presidente Leone onora i caduti della Meloria insieme al Presidente Emerito Gronchi
loro non idoneità all’impiego per l’aviolancio. A margine di questo episodio riportiamo per
Ma la situazione andò peggiorando perché puro dovere di cronaca e per completezza di
l’acquisizione dei C130 e dei G222 presentò va- memoria una frase apparsa sul muro dello sta-
rie difficoltà, richiese tempi lunghi e non risultò dio di Livorno in quei giorni, che si commenta
poi quantitativamente risolutiva. Non si riuscì da sola e che fu condannata sia dalle Istituzioni
nemmeno in seguito a ripristinare i livelli di ef- locali, sia dalla pubblica opinione: ” 46 paraca-
ficienza del precedente periodo. dutisti morti = 46 fascisti in meno – niente la-
crime”.
In tale situazione la B. par. non esitò ad acco-
gliere la proposta da parte inglese di inviare pe- Intanto maturavano nuove situazioni. In Medio
riodicamente formazioni di propri velivoli per Oriente si accentuava l’instabilità. Nel 1970 si
aviolanciare in Italia (prevalentemente in To- verificava l’ espulsione degli Italiani dalla Libia
scana, Sicilia e Sardegna) paracadutisti italiani: del Col Gheddafi.
una soluzione addestrativamente vantaggiosa
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22. L’ esclusiva concentrazione delle nostre ipotesi Le esercitazioni invernali divennero interdizio-
operative in corrispondenza della soglia di Go- ne quando al concetto lineare del movimento
rizia cominciava a perdere quota. La Folgore subentrò quello areale e l’ attività’ delle pattu-
veniva sottratta alla dipendenza dal Cdo del VI glie, anziché indipendente, si tramutò in coor-
Corpo d’Armata e passata a quella del Cdo Re- dinata dalla presenza di un Cte di area costitui-
gione Militare Tosco Emiliana dal 1970. to sulla base di un Cdo di Cp.. L’ interdizione e
Per sopperire alla carenza di aerei la controinterdizione trovarono collocazione
dell’Aeronautica Militare si accentuava il ricor- nella dottrina ufficiale verso la metà degli anni
so all’aeromobilità utilizzando i velivoli 80.
dell’ALE, organici e in rinforzo, sia per il tra- Solitamente la direzione delle esercitazioni era
sporto e l’aviolancio, sia per il concorso di fuo- devoluta ai Cdi al livello di Btg., tra i quali il Gr.
co. Art., mentre il Cdo B. si riservava interventi
Nelle EQ e nelle EPC si cominciò a prendere in dall’esterno mediante l’impiego di aliquote del
esame interventi per la difesa del territorio da Btg. Sab. per le attivazioni. In alcuni casi, il Cdo
aviosbarchi e sbarchi dal mare, in varie zone B. assumeva la direzione dell’esercitazione, co-
della penisola. me avvenne all’inizio del 1975. In quella circo-
stanza, il livello della competizione e dei risul-
Si prospettarono forme particolari di lotta, tati merita la qualifica di “storico”. Vi operaro-
quali la interdizione di area e la controinterdi- no in ruolo di interdizione il 2° Btg. (Ten. Col.
zione sia sul piano dottrinale, sia in quello ese- Milani), il 5° Btg. (Ten. Col. Chiabrera) e il Btg.
cutivo. Inizialmente si trattò di una iniziativa Sab. (Ten. Col. Pollice). La controinterdizione
interna, per estensione delle esercitazioni in- fu affidata al Btg. CC (Ten. Col. Marchisio) e al
vernali, consistenti in attività di pattuglie di Gruppo di Art. (Ten. Col. Giostra per il Ten.
combattimento ad ampio raggio che iniziavano Col. Dario). Fu frequente la partecipazione di
con l’ aviolancio nella zona di Siena, prosegui- pattuglie della SMIPAR e del Btg. CC a eserci-
vano con la esecuzione di atti tattici quali colpi tazioni di interdizione dirette dal Gr. Art. dopo
di mano e imboscate e si concludevano con un un adeguato periodo di addestramento con-
prolungato scampo con le modalità della con- giunto. L’interdizione di area presenta sostan-
dotta evasiva/sopravvivenza fino al raggiungi- ziali analogie con la guerriglia condotta da for-
mento della sede stanziale, a Livorno. ze regolari o con la guerra territoriale.
Le forze erano alimentate esclusivamente con All’argomento sarà dedicata una trattazione
aviorifornimento notturno. L’ impegno sul pia- specifica, nella Parte Terza.
no psicofisico era a livello di eccezione.
Dalla ristrutturazione al crollo del muro di Berlino
Il periodo successivo ha inizio con la ristruttu- In parallelo fu attuata la chiamata mensile dei
razione dell’ Esercito (1975) e si concluderà con militari di leva nell’ intento di conseguire una
il crollo del muro di Berlino(1989) che segna operatività costante dei reparti mediante
una trasformazione senza precedenti del qua- l’immissione minimale di elementi nuovi, de-
dro strategico. stinati ad addestrarsi per imitazione del perso-
La ristrutturazione, voluta dal Capo di SME, nale più anziano. Al contrario del resto dell’ E-
Gen. Cucino, comportò una consistente con- sercito la Folgore ne uscì rafforzata, anche per-
ché si voleva renderla bivalente (Paracadutisti e
trazione della Forza Armata con la quasi totale
eliminazione dei livelli divisionale e reggimen- Motorizzata).
tale, oltre al resto, allo scopo di ottenere uno Lo scioglimento del 1° Rgt.par., la cui Bandiera
strumento contenuto ma efficiente, commisu- passava al 3° Btg. Par. “Poggio Rusco” della
rato alle risorse disponibili. SMIPAR, era compensato:
- 19 -
23. - dalla costituzione del Btg. Logistico alla Ca- Il 185° Gruppo Art.par. “Viterbo”era già in pos-
serma “MOVM Vito Artale” (PI), del Rep. sesso della Bandiera del 185° Rgt. D. Folgore,
Cdo e Trasmissioni alla Caserma “Carlo Pi- dal 1966.
sacane” e delle Cp autonome (Cp. Contro- L’addestramento per imitazione, che iniziava
carri, Cp. Eplorante e Cp. Pionieri del Ge- dopo due mesi di permanenza alla SMIPAR (un
nio alla Caserma “Artale”) ; mese per il 1° ciclo e per il giuramento ; un mese
- dal potenziamento del Gr. Art., elevato a tre per il corso di abilitazione al lancio), mostrò
Btr. di 6 pezzi, e del Rep. ALE, trasformato presto i suoi limiti : ci voleva altro !
in Gruppo Squadroni ALE su 6 Elicotteri da
Ricognizione(ERI) e 6 Elicotteri Multiruo- Dopo qualche tempo i nuovi arruolati, pur rice-
lo(EM) ; vuti mensilmente, erano assegnati in blocchi
- dal raddoppio della componente mortai pe- omogenei a minori unità diverse per garantire
santi. la prosecuzione e il completamento dell’ adde-
stramento.
Ai Btg. furono attribuite prerogative di Co-
mandi di Corpo. Il raddoppio delle esigenze di personale per la
Grande Unità comportò gravi problemi di re-
Ai Corpi furono assegnati nominativi di località clutamento, tanto che il personale non paraca-
storiche: dutista superò il 50% della forza complessiva,
- “Tuscania”, al 1° Btg. CC par., località della nonostante l’abbassamento degli standard per
Tuscia Romana con labili riferimenti alla l’ ammissione alla Specialità. Fu svolta una in-
storia dei Carabinieri Par, ad eccezione del- tensa attività lancistica promozionale in tutto
la vicinanza a Tarquinia; il territorio nazionale. Inoltre, la Brigata inviò
- “Tarquinia”, al 2°Btg.par., a ricordo della proprio personale idoneo presso i principali Di-
prima Scuola di Paracadutismo sul territo- stretti Militari allo scopo di promuovere le do-
rio nazionale; mande di destinazione alle unità Paracadutisti.
- “El Alamein”, al 5° Btg.par., singolare nome
di località straniera adottato nell’ Esercito, I risultati non furono pari alle aspettative, an-
per onorare l’eroismo della Divisione Folgo- che perché le Autorità Centrali non sostennero
re; nella maniera necessaria le iniziative della Fol-
gore, forse perché non pienamente convinte
- “Viterbo”, al 185° Gruppo Art.par., quale se-
della fattibilità e credibilità di operazioni a se-
de della seconda Scuola di Paracadutismo;
guito di aviolancio: un problema ricorrente.
- “Col Moschin”, al 9° Btg. d’Assalto par., in
memoria di una impresa del IX° Rep. d’As- Ne derivarono gravi danni alla GU, superati
salto nella 1^ Guerra Mondiale, sul massic- soltanto dopo molti anni.
cio del Grappa. Nel periodo in esame si registrarono varianti
Nel maggio 1976 furono consegnate a Firenze le sia all’assetto ordinativo sia alla dislocazione
Bandiere di Guerra : delle unità. In particolare :
- al 1° Btg. CC par. “Tuscania”, una Bandiera - nel 1977, il trasferimento a Siena (Caserma
ex novo; “Alfonso Lamarmora”, poi ridenominata
- al 2° Btg. par. “Tarquinia”, la Bandiera del “MOVM Roberto Bandini”) di un Distac-
187° Rgt. della Divisione Folgore ; camento del 5° Btg. par. e della Cp. Esplo-
- al 5° Btg. par. “El Alamein”, la Bandiera del rante ;
186° Rgt. della D. Folgore; - nel 1978, il movimento a Siena del 5° Btg.par.
- al 9° Btg. d’Ass. par. “Col Moschin”, la Ban- al completo ;
diera del X Rgt. Arditi. - nel 1979, la meccanizzazione di una delle
Cp. dei Btg. 1°, 2° e 5°, con l’ assegnazione di
Nell’ottobre 1976, in occasione della festa della
Veicoli Corazzati da Combattimento :
Specialità a Livorno, fu consegnata la Bandiera,
- nel 1980, la costituzione della Musica di
ex novo, al Btg. Logistico par..
Ordinanza delle Aviotruppe presso la
SMIPAR ;
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24. - nel 1980, la ridenominazione della Cp. Ge-
nio Pionieri in Cp. Genio Guastatori e il suo
trasferimento a Lucca – Caserma “MOVM
Orlando Lorenzini”;
- nel 1981, lo scioglimento delle Cp. Contro-
carri ed Esplorante, la loro trasformazione
in Cp. par., e il contestuale inserimento nei
Btg. 2° e 5° con la numerazione di 10^ e 11^
Cp.;
- nel 1983, il passaggio della SMIPAR alle di-
pendenze del Cte B. par.;
- nel 1984, l’ assegnazione dei mortai pesanti
al 185° Gr.Art.par., quale armamento alter-
nativo agli obici da 105/14, e dei mortai me- Il Presidente Pertini visita
di alle Cp. mortai dei Btg.. il Contingente Italiano a Beirut
Sul piano operativo, dalla fine degli anni 70, si
verificò un ampliamento degli impegni della
Grande Unità. - nel 1985, il rischieramento a Cipro e le pre-
disposizioni per l’intervento di aliquote del
In ambito nazionale, ricordiamo: 9° Btg. d’ Ass. par. in occasione del seque-
- dal 1975 al 1979, l’impiego di un complesso stro della Motonave Achille Lauro ;
di forze (Gr. Tat. “CIMA”) per la sicurezza - dal 1986 al 1987, il presidio prima di Pantel-
delle linee ferroviarie sulla tratta Bologna – leria e poi di Lampedusa a seguito delle mi-
Arezzo; nacce e delle azioni provenienti dalla Libia
- nel 1980, l’intervento in occasione del ter- (Operazione Girasole).
remoto in Irpinia;
Ciascuna delle principali missioni sviluppate
- dal 1986, la collaborazione alla spedizione
dalla Folgore in ambito internazionale sarà og-
scientifica dell’ ENEA in Antartide con la
getto di specifica trattazione.
partecipazione di un Ufficiale e un Sottuffi-
ciale del 9° Btg. d’Ass.par., nonché con il Intanto, verso la metà degli anni 80 era stata
concorso della Cp. Aviorifornimenti; costituita la FIR (Forza di Intervento Rapido)
- nel 1987, l’ intervento per l’alluvione in Val- alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore
tellina; della Difesa per fronteggiare la evoluzione della
- dal 1987 al 1990, la partecipazione alla lotta situazione internazionale: esperienza Libanese,
contro la malavita organizzata, in Calabria, crisi in Iugoslavia dopo la morte di Tito(1980),
in concorso alle Forze dell’Ordine; comportamenti della Libia.
- annualmente, la partecipazione alla lotta La FIR era costituita da un complesso interfor-
antincendio in Toscana e, particolarmente, ze su: un Cdo e uno SM, un modulo di Forze
all’isola d’Elba. Terrestri e da sbarco nel quale era inserita la
Per esigenze di livello internazionale: Folgore e un modulo trasporti su aerei, elicot-
- dal 1982 al 1984, la missione in Libano teri e unità navali.
nell’ambito di una forza multinazionale co- Erano compiti della FIR:
ordinata dal Presidente del Libano per con- - integrare le Forze della Difesa Territoriale
correre con le Forze locali a garantire la si- con interventi preventivi o repressivi;
curezza del territorio dopo i massacri nei - inserirsi in contingenti multinazionali a di-
campi Palestinesi di Sabra e Chatila; sposizione dell’ ONU;
- a partire dal 1984, la difesa dell’Ambasciata - costituire forza armistiziale in ambito in-
Italiana a Beirut ; ternazionale;
- garantire lo sgombero di comunità italiane
minacciate all’ estero.
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25. Nel campo addestrativo, l’attività’ era come al Ten. Col. Giostra (Ca. Uf. OAIO della B.par.) e
solito frenetica. il Ten. Col. Pollice(Ca. Uf. Log. della B.par.).
Nella seconda metà degli anni 70 e nei primi 80 Gli scambi furono coronati da notevole succes-
continuarono le esercitazioni di Gr. Tat. in so e furono svolte esercitazioni congiunte a
bianco e a fuoco. Tra queste: fuoco sia in USA, sia in Italia. A Fort Bragg, nel
1979 i nostri Par. furono passati in rassegna dal
- la “Condor Bianco”, alla presenza degli Ad-
Ca. SME USA in guarnigione e, in ZL, dal no-
detti Militari Esteri, a Siena Ampugnano,
stro ambasciatore in USA, Pansa Cedronio, ac-
nel 1980;
compagnato dall’Addetto Militare, Col. Ram-
- l’ “Aquila Bianca 81 e 87” alla presenza del
poni.
Ca. SME e del Comitato Militare della
NATO, sull’aeroporto di Grosseto; L’accoglienza da parte della comunità italiana a
- l’ “Aquila Bianca 82”, alla presenza del Ca. Washington e a New York fu indimenticabile.
SMD, al poligono dei Tre Poggioli, che se- Le attività congiunte continuarono negli anni
gnò anche il primo impiego della B. Friuli in successivi con Germania, Belgio, Francia e Tur-
versione aeromobile. chia.
Dal 1981, aliquote di forze furono inviate a Non mancarono in quegli anni significativi suc-
Camp Lydd (UK) per addestramento al com- cessi in campo addestrativo e sportivo:
battimento in aree urbanizzate. - nel 1977, l’assegnazione dell’Ambrogino
Dal 1982, con l’ acquisizione dell’area addestra- d’oro da parte del Comune di Milano in oc-
tiva di Villafranca in Lunigiana (SP), iniziò una casione di un aviolancio con la tecnica della
serie di esercitazioni di combattimento negli caduta libera in piazza del Duomo;
abitati (Es. “Istrice”), al ritmo di circa sei prove - nel 1979, una cordata guidata dal Mar.
all’ anno nelle quali si alternavano tutti i repar- Magg. Pietro Amadio e composta da 2 Uffi-
ti. ciali e 18 Sottufficiali del 9° Btg. d’Ass. par.
raggiungeva la vetta del M. Bianco issando-
Continuarono le Es.di Interdizione / Controin-
vi il vessillo della Folgore;
terdizione “Mangusta” concentrate nel periodo
- nel 1979, 74 Ufficiali e Sottufficiali del 9°
invernale (due prove all’ anno, mediamente) e
Btg. d’Ass. par. si lanciavano con la TCL da
ambientate nelle Colline Metallifere, sul ponte
un velivolo C-130, in unico passaggio da
Appenninico, in Abruzzo, nella Tuscia.
quota 2750 m., stabilendo uno straordinario
Dal 1986 fu svolta una serie di esercitazioni del- primato; nel 1984 l’exploit fu ripetuto e mi-
la FIR nei poligoni di Torre Veneri (LE), Capo gliorato con 79 incursori, poi ancora nel
Teulada (CA), Pian di Spille (VT). 1989 con 104 operatori;
Intanto, verso la fine degli anni 70 si intensifi- - nel 1984, il Cap. Simone Baschiera e il Mar.
carono i contatti, gli scambi e le esercitazioni Magg. Pietro Amadio del 9° Btg. d’Ass. par.
congiunte con unità di altri Paesi della NATO, conquistavano, con il supporto delle Forze
in aggiunta alle attività già in atto tra le Forze Speciali Peruviane, la vetta inviolata di
Speciali di USA e UK e il nostro 9° Btg. (Es. Monte Honolanov (metri 6390) nelle Ande
“Muflone”, “Flintlock”). Peruviane, issandovi il Tricolore e il vessillo
della Folgore;
Il Ca. SME, Gen. Rambaldi, dopo una sua visita - nel 1984, la Folgore, rappresentata da un
alla Brigata nel 1977, conclusa con lusinghieri plotone del 2° Btg., si aggiudicava la coppa
apprezzamenti, dispose che fossero organizzati del Ca. SME prevalendo su 26 plotoni pro-
scambi addestrativi tra la Folgore e la 82^ D. venienti dalle Brigate di ogni parte d’Italia,
par. USA. Gli scambi avvennero nel 1979 e nel in una prova complessa di efficienza opera-
1980. Il trasporto aereo fu assicurato da un veli- tiva sviluppata nell’arco di 5 giorni;
volo C141 della US Air Force. La Cp. Folgore - il 185° Gruppo vinceva tutte le prove annua-
(120 Par provenienti da reparti vari) fu coman- li di efficienza operativa per i Gruppi
data nel 1979 dal Cap Celentano e nel 1980 dal
Cap Costantino. I capi delegazione furono il
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26. dell’Artiglieria Campale Italiana di ogni - l’aeroporto di Pisa, sede della 46^ Aerobri-
specialità; gata cui la Folgore è legata da vincoli di
- nella competizione del Volant Rodeo, di- lunga cooperazione e amicizia.
sputata annualmente negli USA e consi- Ricordiamo, in particolare:
stente in una gara che coinvolge un velivolo
- il giuramento solenne del 20 apr. ‘80 allo
della AM e una squadra di Paracadutisti
stadio di Livorno, alla presenza del Mini-
(navigazione e aviolancio di precisione, se-
stro della Difesa Lagorio e, quale padrino
guito da una prova di fondo e di
del giuramento, del Ten. Col. MOVM Izzo,
orienteering), la formazione Italiana, costi-
già Cte in combattimento del V/186 Folgore
tuita da un C130 con equipaggio della 46^
a El Alamein e del II Nembo a Grizzano;
AB e da una pattuglia della Folgore, risulta-
- la cerimonia per il rientro del contingente
va vittoriosa nel 1982 e 1984, con significa-
italiano dal Libano, al comando del Gen.
tivi piazzamenti anche in altri anni;
Angioni, svolta a Livorno, in Piazza della
- nel settore dei lanci in caduta libera, le
Repubblica, alla presenza del Presidente
squadre del Centro Sportivo Esercito e del
Pertini e delle massime Autorità politiche e
Centro Sportivo Carabinieri primeggiavano
militari;
in competizioni nazionali, europee e mon-
- la Festa dell’Amicizia all’Isola d’Elba, con
diali, sia militari, sia civili.
aviolanci e con la presenza del Ministro
Le principali cerimonie assunsero particolare della Difesa Spadolini e del Ca. di SME Gen.
importanza: Poli;
- per l’elevazione dello spirito di Corpo e del- - il giuramento solenne allo stadio di Poggio
la compagine; Rusco(MN) il 20 aprile 1985, nel 40° anni-
- quale veicolo promozionale per l’ar- versario del lancio di guerra per la Libera-
ruolamento nella Specialità, dato il loro im- zione (operazione Herring), alla presenza
patto anche presso il grande pubblico; del Ministro della Difesa Spadolini, del Cte
- ai fini della salvaguardia dei valori storici dello Squadrone Folgore, Cap. Gay, e del
del nostro Paracadutismo Militare. Cte della Centuria Nembo, Ten. Ceinar;
Tali cerimonie furono programmate per la festa - il giuramento solenne con festa della Spe-
dei Paracadutisti, nella ricorrenza annuale della cialità allo stadio di Livorno il 19 ottobre
battaglia di El Alamein, e in occasione del giu- 1985 con la presenza, quale padrino, del
ramento delle reclute. Gen. Brandi, MOVM di El Alamein, già Cte
della Brigata Folgore;
Il giuramento era organizzato mensilmente, in - il giuramento solenne allo stadio di Livorno
aderenza alla cadenza mensile della chiamata il 23 ottobre 1986, con l’ intervento del Gen.
alle armi. Un paio di volte all’anno però veniva MOVM Li Gobbi, già Cte della Brigata Fol-
celebrato in forma solenne: in coincidenza con gore;
la festa della Specialità in ottobre e con - il giuramento solenne con festa della Spe-
l’anniversario della Liberazione in aprile. cialità il 19 ottobre 1987 allo stadio di Luc-
In tali occasioni, la presenza di Autorità eleva- ca, alla presenza del Presidente del Gruppo
te, l’afflusso dei familiari dei Paracadutisti giu- Medaglie d’Oro d’Italia, Bastiani, che rivol-
ranti, la partecipazione dei Paracadutisti in se ai Paracadutisti una espressione memo-
congedo, la presenza dei cittadini in virtù del rabile: “ Non ho esempi da additarvi, per-
richiamo dell’evento, indussero gli organizzato- ché VOI siete l’ esempio”.
ri a prevedere le cerimonie fuori dalle Caserme, Una pioggia di visite, anche ripetute, da parte
in luoghi che fossero in grado di accogliere mol- di Autorità elevate civili e militari, nazionali e
ti spettatori. Furono così utilizzati: straniere investì la Folgore in quegli anni.
- gli stadi di Livorno, Pisa, Lucca, Siena, Pi-
stoia, Poggio Rusco;
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27. Tra le principali nazionali, il Presidente della Ministro della Difesa Norvegese; i Capi di SMD
Repubblica, il Ministro della Difesa, i Capi di di Francia, Regno Unito, Australia; i Capi di
SM della Difesa e dell’ Esercito, i Cti Generali SME di USA, Grecia, Olanda, Jugoslavia, Regno
dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Fi- Unito, Brasile, Portogallo, Cina, Francia, Tuni-
nanza. sia, Spagna; gli Addetti Militari stranieri in Ita-
lia.
Tra quelle straniere: i Ministri della Difesa della
NATO; il Ministro degli Esteri Brasiliano; il
Dal crollo del muro di Berlino ai giorni nostri
Con il crollo del muro di Berlino (1989) coinci- Le missioni delle Forze Armate sono state ride-
sero il tramonto dell’ internazionalismo comu- finite in:
nista, l’epilogo del Patto di Varsavia, la dissolu- - difesa dello Stato;
zione dell’ Unione Sovietica. - difesa dello spazio Euroatlantico;
Emersero o riemersero etnie e nazionalità ini- - contributo alla realizzazione della pace e
zialmente all’ interno del mondo comunista e della sicurezza nazionale;
successivamente in ogni continente, determi- - concorso a compiti speciali.
nando una pluralità di situazioni conflittuali, La riorganizzazione delle Forze prevede che la
talvolta alimentate da fanatismo di matrice re- Folgore sia inserita nelle Forze Operative Ter-
ligiosa, da tensioni per il controllo delle risorse restri (FOTER), alle dipendenze del Cte delle
e da squilibri di vario ordine. FOTER. Nell’ambito delle Forze Terrestri la
Anche nella vicina Jugoslavia, dopo la morte di Folgore è categorizzata nelle Forze di Reazione
Tito, era già venuto a mancare il collante cari- Immediata ( prontezza da 0 a 10 giorni ). Sul
smatico, resistenziale e politico. Incombeva piano ordinativo anche la Grande Unità regi-
una crisi epocale. strò alcune importanti varianti nella prima me-
tà degli anni 90, prima della adozione del vo-
Alla soluzione dei conflitti e’ preposto il Consi- lontariato, in sostituzione della coscrizione,
glio di Sicurezza dell’ ONU, pur con i limiti che quale forma di reclutamento.
lo configurano e che esulano da questa tratta-
zione. Nel 1991, al Cdo B. fu aggiunto l’Ufficio Affari
Territoriali e Presidiari con sede alla Caserma
Resta però da risolvere il problema del Coman- “MOVM Franco Bagna”, a Livorno.
do e del coordinamento delle forze chiamate all’
intervento che può essere di volta in volta man- Nello stesso anno fu costituito a Pistoia il 183°
tenuto dall’ONU o commesso a organismi in Btg par. Nembo erede della Divisione omonima,
possesso di strutture adeguate e collaudate, protagonista della Guerra di Liberazione. Si ri-
quali NATO, OSCE, UEO, o affidato a una sin- nunciò così definitivamente alla ricostituzione
gola potenza. del mitico IV Btg. di Deir El Munassib. Tutta-
via, una delle Cp. del Btg. ebbe il numero di 12^
Concorrono a delineare i contorni del nuovo che, insieme alla 10^ del 2° Btg. e alla 11^ del 5°,
scenario strategico la diffusione in tempo reale rievocavano la numerazione del IV.
di informazioni su scala planetaria e la globa-
lizzazione, intesa come tendenza di fenomeni Il Nembo ebbe in custodia la Bandiera del Rgt.
culturali, economici e di costume ad assumere Nembo inserito nel Gruppo di Combattimento
una dimensione mondiale. Folgore, poi passata al 183° Rgt. Fanteria Nem-
bo e al 183° Btg. mec. Nembo.
Nell’ambito della difesa nazionale, motivi poli-
tico – strategici non disgiunti da quelli di bi- Negli anni dal 1992 al 1996 le unità al livello di
lancio, hanno portato alla riforma dei vertici Btg/Gr furono elevate al rango di Rgt. Furono
militari, alla ridefinizione delle missioni e alla così costituiti :
riorganizzazione delle forze. - 1° Rgt. CC par. “Tuscania”;
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