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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Le origini del calcolo digitale – 2
Epistemologia, Deontologia ed Etica dell’Informatica
Storia dell’Informatica e della Comunicazione Digitale
Federico Gobbo
federico.gobbo@uninsubria.it
CRII – Centro di Ricerca “Informatica Interattiva”
Universit`a dell’Insubria, Varese–Como
CC Alcuni diritti riservati.
A.A. 2010-11
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
I calcolatori del Seicento
Il Seicento `e il secolo della matematizzazione della natura
(Cartesio): l’osservazione della natura si distacca dalla matrice
filosofica e diventa quantitativa. Nascono le scienze
sperimentali, empiriche, moderne.
Figure come Galileo, Newton, Leibniz, Cartesio, Nepero et al.
sono filosofi, matematici, scienziati che hanno bisogno di
trattare quantit`a di dati numerici non trattabili da abachisti o
algoritmisti. Nasce quindi l’esigenza dei calcolatori intesi
propriamente come macchine da calcolo automatico, non
solo un ausilio all’essere umano che calcola.
Figura: John Napier, detto Giovanni Nepero
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
L’importanza di Nepero
Nepero (1550–1617) fu matematico, fisico e astronomo scozzese.
Nel 1614 pubblica un libro di 57 pagine di testo e 90 pagine di
tavole dal titolo De Mirifici Logarithmorum Canonis Descriptio,
in cui introduce il concetto di logaritmo naturale. Nel 1617
pubblica Rabdologiae seu Numerationis per virgulas libri duo,
dove descrive tre procedimenti meccanici per il calcolo (ed. it.
1623):
• lo scacchiere binario
• i bastoncini di Nepero (Napier’s bones (ossa))
• il prontuario di Nepero (Multiplicationis prontuarium)
Attorno al 1666 Gaspar Schott costru´ı una macchina a cilindri
che facilitasse l’uso dei bastoncini di Nepero. Si tratta delle
prime macchine da calcolo automatiche per operazioni pi´u
complesse, non gestibili da un abaco.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Il calcolo visto da Nepero
Vedendo che non c’`e niente (come ben credono gli
studenti di matematica) che `e cos´ı faticoso per la
pratica matematica n´e che d`a maggiore molestia e
intralcia i calcoli, delle moltiplicazioni, divisioni,
estrazioni di quadrati e cubi di grandi numeri, che
oltre alla noiosa perdita di tempo sono per la maggior
parte soggetti a molti insidiosi errori, iniziai pertanto
a considerare nella mia mente, mediante quale arte
certa e pronta potessi rimuovere questi intralci.
(scritto del 1614, citato in Knuth 1963b:161)
Figura: Copertina dell’opera Rabdologiae, 1617
Figura: Lussuoso contenitore spagnolo dell’ “abaco” di Nepero
Figura: Come funziona lo scacchiere binario di Nepero
Sui bordi sono riportate le potenze di 2. Ciascuna casella
assume un valore diverso a seconda che la si consideri come
facente parte della riga o di una delle due colonne a cui
appartiene.
Figura: Algoritmo di conversione da decimale a binario, gi`a noto agli
scribi dell’Antico Egitto (Majorana, Petti, Roero 2008)
Figura: I bastoncini di Nepero per effettuare le moltiplicazioni
Figura: I cilindri di Schott che facilitano l’uso dei bastoncini di Nepero
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Le tecnologie caratterizzanti di Bolter
Bolter (1993), un teorico dell’ipertesto, analizza la storia della
filosofia secondo le tecnologie caratterizzanti. La tecnologia
caratterizza un’epoca quando fornisce la metafora fondamentale
per i pensatori di quell’epoca. Esempi:
• il demiurgo di Platone plasma il mondo, come un vasaio il
vaso;
• il cristiano di Martin Lutero ha il diritto al libero esame
delle Scritture, scritte nelle lingue nazionali (possibile solo
con la stampa);
• l’individuo di Deleuze-Guattari (anni 1980) `e un rizoma, un
elemento della rete.
Dio come orologiaio
Figura: Interno di un orologio meccanico
Nel Seicento Huygens inventa il pendolo isocrono. Gli orologi,
fatti con la tecnologia delle ruote dentate, hanno la lancetta
dei minuti: la vita non `e pi´u scandita dai tempi della natura,
ma da un tempo razionale, immutabile, eterno, di cui Dio `e il
custode, l’ordinatore del mondo.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
L’orologio calcolatore
Le ruote dentate (supporto) permettono di rispondere
all’esigenza di automatizzare il calcolo (contesto), nella
costruzione di macchine calcolatrici completamente automatiche
(media).
La prima macchina da calcolo viene costruita da Wilhelm
Shickard, professore di astronomia all’Universit`a di Tubinga, nel
1623, e la chiama calculating clock. Da una sua lettera del 1624
a Giovanni Keplero:
Le stesse cose che tu hai fatto col calcolo io ho tentato
negli ultimi tempi per via meccanica e [. . . ] ho
costruito una macchina che addiziona automaticamente
dei numeri dati (citato in Steinbuch 1968:149)
Figura: Il calculating clock di Schickard (1624)
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La Pascaline
Blaise Pascal (1623–1662), francese, fino al 1654 si dedica alla
matematica e alla fisica. Precisa il concetto di pressione, vuoto,
e si dedica allo studio della meccanica dei fluidi. Scrive un
trattato di geometria proiettiva e lavora con Pierre Fermat sulla
teoria della probabilit`a.
Nel 1642, per facilitare il lavoro del padre, intendente di finanza
a Rouen, costruisce una macchina calcolatrice chiamata
Pascaline, che addiziona numeri interi, con registrazioni
effettuate per mezzo di dischi posizionabili a scatti. Permette di
visualizzare il riporto e di effettuare anche sottrazioni (Smau
1988:37).
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Presentazione della Pascaline
Sottopongo al pubblico una piccola macchina di mia
stessa invenzione con la quale soltanto si pu`o, senza
sforzo, eseguire tutte le operazioni dell’aritmetica, ed
essere sollevati dal lavoro che spesse volte ha affaticato
lo spirito (citato in Trask 1971:36).
Potete vedere una Pascaline al Museo della Scienza e della
Tecnologia di Milano.
Figura: Blaise Pascal
Figura: Esterno della Pascaline di Pascal (1642)
Figura: Interno della Pascaline di Pascal (1642)
Figura: Particolare dall’Encyclopedie di Diderot-D’Alambert
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Il calcolo come pensiero naturale
Le idee di Lullo vengono riprese prima da Giordano Bruno,
messo al rogo nel 1600 per eresia (postul`o tra l’altro l’infinit`a
dei mondi), poi da Thomas Hobbes (autore del Leviatano e
propugnatore della concezione filosofica dell’homo homini
lupus), che scrive nel suo Computatione sive logica (1655):
Per ragionamento intendo il calcolo, che consiste nel
riunire insieme pi´u cose per farne una somma o nel
sottrarre una cosa dall’altra per conoscerne il resto.
Ragionare `e la stessa cosa che addizionare o sottrarre,
e ogni ragionamento si riduce a queste due sole
operazioni mentali (citato in Odifreddi 2003:240).
La concezione filosofica che il ragionamento equivalga al calcolo
viene detto isomorfismo pensiero-calcolo.
Figura: Monumento a Giordano Bruno (Campo de’ Fiori, Roma)
Figura: Thomas Hobbes
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Il problema della classificazione
Se il pensiero `e calcolo, come sono ordinati i concetti? La
risposta apre il problema della classificazione che abbiamo gi`a
visto in Lullo: quali sono i concetti primitivi? quali i derivati?
quali le regole di derivazione?
Barsanti (1992) individua le tre metafore caratterizzanti (come
Bolter) per risolvere questo problema, tutte nate nel Seicento:
1. La scala o modello lineare.
2. L’albero o modello porfiriano.
3. La mappa.
N.B. Alcuni esempi – particolarmente significativi – ci portano
nel Settecento, quando continuano le ricerche seicentesche.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La scala, o modello lineare
Charles Bonnet (1720-1793), naturalista svizzero del Settecento
(mostra la partenogenesi degli afidi nelle piante), classifica tutto
il Creato per porre l’Uomo in cima alla scala.
Il modello della scala sottende a un’idea del mondo ben
determinata, dove le relazioni tra gli elementi sono ben chiare,
come nel caso dei numeri naturali.
Figura: La scala di Bonnet (1745)
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
L’albero della conoscenza di Wilkins
L’albero `e il modello che mette in luce le differenze e
discontinuit`a, Pu`o essere sincronico o diacronico, ed `e molto in
voga nel Seicento.
John Wilkins (1614–1672) prelato inglese, fondatore della Royal
Society (1660) e della teologia naturale, scrive il primo trattato
di crittografia in lingua inglese (1641). Nel 1668 pubblica a
Londra An Essay towards a Real Character and a Philosophical
Language, dove propone un linguaggio universale ad uso degli
scienziati naturali, in cui tutta la conoscenza viene presentata
in forma di albero (Eco 1993).
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
I Caratteri Reali di Wilkins
I Caratteri sono Reali perch´e indicano la natura reale delle cose,
e dunque trascendono le differenze linguistiche e culturali degli
uomini. I Caratteri sono classificati in Tavole: 40 Generi
maggiori, che si dividono in 251 Differenze peculiari dalle quali
si derivano 2.030 Specie, ognuna delle quali si presenta in coppie
(Eco 1993). Esempio:
• De significa ‘Elemento’;
• Deb significa ‘Fuoco’, secondo la prima Tavola;
• Debα indica la prima specie, cio`e ‘Fiamma’.
Si tratta del primo sistema di codificazione dei concetti, che
ha un corrispettivo in una grammatica dei concetti.
Figura: Lo schema generale del Real Character (1668) di Wilkins
Figura: Sugli uccelli, dal Real Character (1668) di Wilkins
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La Grammatica Naturale di Wilkins
Complementare ai Caratteri Reali, la grammatica `e un
linguaggio filosofico a priori, antesignano delle crittografie. `E
costituita di due parti:
• un alfabeto di idee primitive, espresse in simboli vagamente
“cinesi”, ma impronunciabili, e di regole di combinazione;
• una scrittura fonetica, destinata alla pronuncia.
La semplificazione delle idee viene fatta su base morfologica.
Per esempio, ‘verbo = verbo-essere + aggettivo’:
• io amo → io sono amante
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La costruzione del dizionario
La lista di idee primitive proposte ha 2.030 elementi, ma rimane
aperta: gli utilizzatori dovranno estenderla secondo le loro
esigenze. Per Wilkins importanti sono le regole di
combinazione:
• sinonimia: e.g., Event, Summe, Illation;
• perifrasi: e.g., ‘Abbazia’ → ‘Collegio dei monaci’
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Le Particelle Trascendentali
Per mettere in relazione le parole, vengono date 8 classi di 48
particelle, dette Trascendental Particles, desunte
fantasiosamente dalla grammatica latina. Ecco alcuni criteri di
trasformazione:
• maschile → femminile;
• taglia normale → diminutivo;
• significato normale → like (metafora).
Esempi d’uso (Eco 1993):
• like + piede = piedistallo;
• Luogo + metallo = miniera.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
L’importanza di Wilkins
Nel Settecento, a seguito della pubblicazione dell’Encyclopedie –
basata sul modello a scala alfabetico (A–Z) – il lavoro di
Wilkins viene considerato confusionario, perch´e la sua
classificazione non `e rigorosa: si pu`o arrivare allo stesso
risultato per pi´u strade, grazie alla sinonimia e alla perifrasi.
E se il difetto del sistema rappresentasse la sua
profetica virt´u? Sembra quasi che Wilkins oscuramente
aspirasse a qualcosa a cui solo noi, oggi, possiamo dare
un nome: voleva forse costruire un ipertesto (Eco
1993).
Wilkins in altri termini inventa un sistema di percorsi di
navigazione, diremmo oggi, che ritroviamo in grandi archivi del
sapere come Wikipedia.
Figura: John Wilkins
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La mappa, o modello a rete
La mappa (o rete) `e il modello pi´u complesso perch´e sono
possibili molti percorsi di esplorazione del suo spazio.
Paul Dietrich Giseke (1714–1796), botanico tedesco, `e stato
valente allievo di Linnæus, fondatore della classificazione
binomiale usata ancora oggi in botanica, il quale chiam`o un
gene Gisekia in onore dell’amico.
Il sapere nel Settecento era diventato molto complesso, e Giseke
lo schematizza con uno schema a cerchi.
Figura: La tavola del sapere a cerchi di Giseke (1789–1792)
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Cartesio
Ren´e Descartes (1596–1650), latinizzato in Cartesius `e filosofo e
matematico francese. Studia nel prestigioso collegio dei gesuiti
La Fl´eche con Marin Mersenne, in cui lo studio delle lettere
prevale nettamente su quello della matematica, alla quale si
applica pi´u tardi.
Lavora soprattutto sulla fusione tra algebra e geometria
euclidea, scoprendo la geometria analitica e il calcolo
infinitesimale, indipendentemente da Pierre de Fermat e
Leibniz, ma auspica anche una lingua universale.
La concezione filosofica di Cartesio `e il dualismo: la materia si
divide in res cogitans e res extensa.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Res cogitans, res extensa
Nella sua opera pi´u nota, il Discorso sul Metodo, scritta in
francese, Cartesio definisce come res extensa (corpo) l’insieme
dei fattori imitabili della natura umana da parte degli automi,
quali “mangiare, camminare, suonare il flauto” (vedremo che gli
esempi non sono casuali).
La res cogitans (mente), al contrario, `e rappresentata dall’
insieme dei fattori non imitabili. La sua concezione ha
un’influenza fondamentale sulla cultura occidentale per diversi
secoli.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Perch´e la mente non `e imitabile
La res cogitans non `e imitabile per due motivi:
1. obiezione linguistica: gli automi non possono usare le
lingue storico-naturali appropriatamente, n´e potranno mai
farlo, perch´e non sono liberi.
2. obiezione dell’universalit`a della macchina: gli automi
possono fare determinate cose particolari e prederminate,
proprio perch´e non liberi, e questa non libert`a `e
determinata dal fatto che la disposizione fisica dei loro
organi `e predeterminata.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Detour: che cos’`e un automa?
‘Automa’ in prima istanza significa ‘qualcosa a immagine
dell’uomo (o di un animale)’, ed da sempre costituisce
un’aspirazione umana:
Ad ogni stadio della tecnica, sin da Dedalo o Erone di
Alessandria, la capacit`a dell’artefice di produrre un
simulacro mobile di un organismo vivente ha sempre
destato la curiosit`a della gente. Questo desiderio di
produrre e studiare automi `e sempre stato espresso nei
termini della tecnica operante nelle diverse epoche
[. . . ] Ai tempi di Newton, l’automa divenne il carillon
a orologeria [. . . ] Questa idea ha svolto una funzione
molto importante e originale agli inizi della filosofia
moderna, anche se noi siamo piuttosto propensi a
dimenticarcene (Wiener 1968:67).
Ebbero fortuna soprattutto nel Settecento (anticipiamo).
Figura: L’anatra meccanica di Jacques de Vaucanson (1741)
Figura: L’automa suonatore di flauto traverso di Vaucanson (1737)
Figura: L’automa musicista di Jaquet-Droz (1774)
Figura: L’automa scrittore di Jaquet-Droz(1774)
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Sull’automa scrittore: un computer?
Alcuni autori ritengono che questo automa sia l’antenato del
computer poich´e l’automa si compone di un “programma” (un
ingranaggio che permette di scegliere le parole) e di una
“memoria” (un insieme di camme che permette di formare le
lettere).
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Sull’automa scrittore: un computer?
Alcuni autori ritengono che questo automa sia l’antenato del
computer poich´e l’automa si compone di un “programma” (un
ingranaggio che permette di scegliere le parole) e di una
“memoria” (un insieme di camme che permette di formare le
lettere).
Voi che ne pensate?
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
L’obiezione linguistica. . .
[Mentre il corpo umano come macchina] non sembrer`a
per nulla strano a quelli che [sanno] quanti diversi
automi o macchine che si muovono pu`o creare
l’industria umana [diverso `e il caso del comportamento
intelligente]. Se ci fossero macchine che avessero
somiglianza col nostro corpo e imitassero le nostre
azioni per quanto possibile, avremmo sempre due mezzi
assolutamente certi per riconoscere che esse non
sarebbero affatto per questo veri uomini: il primo `e che
giammai esse potrebbero usare parole o altri segni,
componendoli come facciamo per chiarire agli altri i
nostri pensieri e non si otterr`a mai che la macchina
disponga le parole diversamente per rispondere al senso
di tutto ci`o che si dir`a in sua presenza, come possono
invece fare anche gli uomini pi´u stupidi;
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
. . . e l’obiezione dell’universalit`a della macchina
il secondo mezzo `e che, anche se esse facessero alcune
cose cos´ı bene o forse meglio di noi, mancherebbero
inevitabilmente in alcune altre, per cui si scoprirebbe
che non agiscono per conoscenza, ma soltanto per la
disposizione dei loro organi. Perch´e, mentre la ragione
`e uno strumento universale che pu`o servire in ogni
sorta di occasioni, questi organi hanno bisogno di una
particolare disposizione per ogni azione particolare;
perci`o si capisce che `e quasi impossibile che ce ne
siano di cos´ı diversi in una macchina da farla agire in
tutte le occasioni della vita nel medesimo modo in cui
ci fa agire la nostra ragione (Descartes 1968:61-62).
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La lingua universale di Cartesio
Il 20 Novembre 1629 Cartesio scrive una lettera a Mersenne (in
Crapulli 1999), in cui, delinea le propriet`a che la lingua
universale dovrebbe avere:
• si possa apprendere in brevissimo tempo (pochi giorni);
• l’ordine tra le parole primitive sia naturale come quello dei
numeri;
• che aiuti il giudizio, di modo che usandola non si possano
dare giudizi fallaci.
Vedremo come Leibniz e poi Boole elaboreranno parte delle idee
di Cartesio verso la logica (non vedremo l’elaborazione delle
idee di Cartesio nell’ interlinguistica).
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La lettera a Mersenne 1/3
[. . . ] Del resto, trovo che a questo si potrebbe
aggiungere un’invenzione, sia per formare le parole
primitive di questa lingua, che per i caratteri, in modo
tale che la si possa insegnare in brevissimo tempo, e
questo per mezzo dell’ordine, ossia stabilendo un
ordine fra tutti i pensieri che possono entrare nello
Spirito umano, allo stesso modo in cui vi `e un ordine
naturale stabilito fra i numeri;
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La lettera a Mersenne 2/3
e come si pu`o imparare in un solo giorno a nominare
tutti i numeri fino all’infinito, ed a scriverli, in una
lingua sconosciuta, che pure sono un’infinit`a di parole
differenti; che si possa fare lo stesso di tutte le altre
parole necessarie per esprimere tutte le altre cose che
cadono nello spirito degli uomini; se ci`o venisse
trovato, non dubito affatto che ben presto questa lingua
avrebbe corso nel mondo, poich`e ci sono molte persone
che volentieri sarebbero disposte ad impiegare cinque o
sei giorni per potersi far intendere da tutti gli uomini.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La lettera a Mersenne 3/3
[. . . ] e se qualcuno avesse spiegato bene quali sono le
idee semplici che stanno nell’immaginazione degli
uomini, delle quali si compone tutto ci`o che essi
pensano, e ci`o fosse recepito da tutti, oserei sperare in
seguito una lingua universale assai facile da imparare,
da pronunciare e da scrivere e, cosa principale, che
sarebbe d’aiuto al giudizio, rappresentandogli ogni cosa
cos´ı chiaramente che sbagliarsi risulterebbe quasi
impossibile.
Figura: Ren´e Descartes (Cartesio)
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Gottfried Wilhelm von Leibniz
Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646–1716) `e stato matematico,
filosofo, glottoteta, diplomatico, giurista, storico, bibliotecario.
Nel 1694 conia il termine ‘funzione’ per esprimere il concetto
matematico. Contestualmente a Newton scopre il calcolo
infinitesimale, con il quale disputer`a la paternit`a per tutta la
vita. Il simbolo di integrale ( ) e di differenziale (d) sono suoi.
A sei anni impara a leggere il latino, si laurea in filosofia a
diciassette e a venti prende un dottorato in legge. La Germania
`e divisa in pi´u di mille staterelli, e Leibniz, non interessato alla
carriera accademica, si trova un mecenate, il Duca di Hannover,
presso cui rimarr`a tutta la vita.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La doppia fortuna di Leibniz
Molte delle idee di Leibniz hanno influenzato i suoi
contemporanei, ma non tutte: le sue idee sull’infinito
matematico e sulla semplificazione del latino quale lingua
ausiliaria internazionale furono scoperte da Louis Couturat solo
a fine Ottocento, destando attenzione e interesse tra l’altro in
figure come Bertrand Russell e Giuseppe Peano.
Noi qui vediamo solo alcune idee di Leibniz, quelle che hanno
influenzato i suoi contemporanei, soprattutto nei campi della
matematica, della logica e in ultima analisi dell’informatica.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La macchina calcolatrice di Leibniz
Nel 1671 Leibniz presenta una macchina calcolatrice alla Royal
Society per esservi ammesso. Verr`a realizzata nel 1694. Cos´ı la
motiva:
`E indegno di uomini eccellenti perdere tempo come
schiavi nel lavoro di calcolo che potrebbe essere
tranquillamente relegato a chiunque altro se si usassero
macchine (citato in McCorduck1979:22).
La macchina di Leibniz, a differenza delle precedenti, `e in grado
di compiere non solo addizioni ma anche moltiplicazioni grazie
all’ introduzione del traspositore.
Figura: La macchina calcolatrice di Leibniz
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La dissertazione sul metodo combinatorico
Nel 1669 (ventenne) scrive la Dissertatio de Arte Combinatoria,
dove riprende il programma lulliano portato avanti da Bruno e
Hobbes di algoritmizzazione del pensiero. In quest’opera getta
le basi del metodo della diagonalizzazione, che verr`a usato da
Cantor e G¨odel, e tra l’altro diffonde il termine ‘combinatorio’
nel senso in cui lo usiamo ancora noi oggi (Rota 1993).
Per motivi contingenti, non riesce a occuparsi di queste
questioni a tempo pieno, ma ci lavorer`a tutta la vita. La
domanda fondamentale che si pone Leibniz `e: come trovare il
vero alfabeto del pensiero umano e le regole di calcolo per
combinarlo?
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Leibniz fonda la logica matematica e formale
Fino a Cartesio la lingua perfetta `e unicamente
pensabile a partire dalla filosofia perfetta. Leibniz per
primo vagheggia una lingua perfetta in qualche modo
‘precostituita’ rispetto alla filosofia, che identifichi il
ragionare e il calcolare; riduce cos`ı le regole della
deduzione logica a mere regole di calcolo e prescinde
dal contenuto semantico delle espressioni. In tal senso
Leibniz `e il primo a parlare in termini di logica
matematica e formale (Musco in Lullo 2002:67).
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
La caratteristica universale
A differenza di Wilkins, per Leibniz non esistono idee prime
reali ma un insieme di simboli, appropriato quanto quelli del
calcolo infinitesimale, che ritiene “indispensabile per il calcolo
deduttivo” (Couturat in Davis 2000:15).
Tali simboli devono essere privi di significato: l’insieme dei
simboli o caratteri ha cio`e valore universale, da cui il nome
characteristica universalis.
Nella stesura della characteristica Leibniz si interessa della
notazione binaria, che ammira per la sua semplicit`a. Infine,
questa ricerca fonda anche l’approccio convenzionalista al
problema dell’ancoraggio del significato e il trattamento del
linguaggio naturale.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Nella lettera a Jean Galloys, Leibniz spiega (in Davis 2000:16):
Sono sempre pi´u convinto dell’utilit`a e realt`a di questa
scienza generale [. . . ] La characteristica consiste in
una certa scrittura o linguaggio [. . . ] che rappresenta
perfettamente la relazione tra i nostri pensieri [. . . ] o
caratteri dovranno servire l’invenzione e il giudizio,
come in algebra e in aritmetica. [. . . ] Sar`a impossibile
scrivere in questi caratteri nozioni chimeriche
(chim`eres) come ci viene suggerito. Un ignorante non
riuscir`a a usarle, ma, se le impara, diventer`a come un
erudito.
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Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Il sapere universale ovvero il calcolo filosofico
Nello scritto minore De scientia universali seu calculo
philosophico, Leibniz spiega come funziona il calculus
ratiocinator (calcolo del ragionamento) che avrebbe
permesso di ridurre la complessit`a del pensiero alla semplicit`a
delle quattro operazioni:
Quando sorgeranno delle controversie, non ci sar`a
maggior bisogno di discussione fra due filosofi di
quanto ce ne sia fra due calcolatori [abachisti e
algoritmisti, NdA]. Sar`a sufficiente, infatti, che essi
prendano la penna in mano, si siedano a tavolino, e si
dicano reciprocamente (chiamando, se vogliono, a
testimone un amico): Calculemus (versione di
Odifreddi 2003:240).
Estratto dal calcolo logico di Leibniz (Davis 2000:18)
Definizione 3. A sta in L, o L contiene A, `e lo stesso che dire
che L `e fatto per coincidere con una pluralit`a di termini presi
insieme di cui A `e uno. B ⊕ N = L significa che B sta in L e che
B e N insieme compongono o costituiscono L. Lo stesso vale per
un pi´u grande numero di termini.
Assioma 1. B ⊕ N = N ⊕ B.
Postulato. Ogni pluralit`a di termini, come A e B, pu`o essere
aggiunta per comporre un singolo termine A ⊕ B.
Assioma 2. A ⊕ A = A.
Proposizione 5. Se A sta in B e A = C, allora C sta in B.
[. . . ]
Proposizione 20. Se A sta in M e B sta in N, allora A ⊕ B sta
in M ⊕ N.
Figura: Gottfried Wilhelm von Leibniz
66/66
Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz
Grazie. Domande?
Potete scaricare questa presentazione qui:
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C
Federico Gobbo 2010 di tutti i testi. Pubblicato in Italia.
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c delle figure degli aventi diritto. In caso di violazione, scrivere a:
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  • 1. 1/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Le origini del calcolo digitale – 2 Epistemologia, Deontologia ed Etica dell’Informatica Storia dell’Informatica e della Comunicazione Digitale Federico Gobbo federico.gobbo@uninsubria.it CRII – Centro di Ricerca “Informatica Interattiva” Universit`a dell’Insubria, Varese–Como CC Alcuni diritti riservati. A.A. 2010-11
  • 2. 2/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz I calcolatori del Seicento Il Seicento `e il secolo della matematizzazione della natura (Cartesio): l’osservazione della natura si distacca dalla matrice filosofica e diventa quantitativa. Nascono le scienze sperimentali, empiriche, moderne. Figure come Galileo, Newton, Leibniz, Cartesio, Nepero et al. sono filosofi, matematici, scienziati che hanno bisogno di trattare quantit`a di dati numerici non trattabili da abachisti o algoritmisti. Nasce quindi l’esigenza dei calcolatori intesi propriamente come macchine da calcolo automatico, non solo un ausilio all’essere umano che calcola.
  • 3. Figura: John Napier, detto Giovanni Nepero
  • 4. 4/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz L’importanza di Nepero Nepero (1550–1617) fu matematico, fisico e astronomo scozzese. Nel 1614 pubblica un libro di 57 pagine di testo e 90 pagine di tavole dal titolo De Mirifici Logarithmorum Canonis Descriptio, in cui introduce il concetto di logaritmo naturale. Nel 1617 pubblica Rabdologiae seu Numerationis per virgulas libri duo, dove descrive tre procedimenti meccanici per il calcolo (ed. it. 1623): • lo scacchiere binario • i bastoncini di Nepero (Napier’s bones (ossa)) • il prontuario di Nepero (Multiplicationis prontuarium) Attorno al 1666 Gaspar Schott costru´ı una macchina a cilindri che facilitasse l’uso dei bastoncini di Nepero. Si tratta delle prime macchine da calcolo automatiche per operazioni pi´u complesse, non gestibili da un abaco.
  • 5. 5/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Il calcolo visto da Nepero Vedendo che non c’`e niente (come ben credono gli studenti di matematica) che `e cos´ı faticoso per la pratica matematica n´e che d`a maggiore molestia e intralcia i calcoli, delle moltiplicazioni, divisioni, estrazioni di quadrati e cubi di grandi numeri, che oltre alla noiosa perdita di tempo sono per la maggior parte soggetti a molti insidiosi errori, iniziai pertanto a considerare nella mia mente, mediante quale arte certa e pronta potessi rimuovere questi intralci. (scritto del 1614, citato in Knuth 1963b:161)
  • 6. Figura: Copertina dell’opera Rabdologiae, 1617
  • 7. Figura: Lussuoso contenitore spagnolo dell’ “abaco” di Nepero
  • 8. Figura: Come funziona lo scacchiere binario di Nepero Sui bordi sono riportate le potenze di 2. Ciascuna casella assume un valore diverso a seconda che la si consideri come facente parte della riga o di una delle due colonne a cui appartiene.
  • 9. Figura: Algoritmo di conversione da decimale a binario, gi`a noto agli scribi dell’Antico Egitto (Majorana, Petti, Roero 2008)
  • 10. Figura: I bastoncini di Nepero per effettuare le moltiplicazioni
  • 11. Figura: I cilindri di Schott che facilitano l’uso dei bastoncini di Nepero
  • 12. 12/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Le tecnologie caratterizzanti di Bolter Bolter (1993), un teorico dell’ipertesto, analizza la storia della filosofia secondo le tecnologie caratterizzanti. La tecnologia caratterizza un’epoca quando fornisce la metafora fondamentale per i pensatori di quell’epoca. Esempi: • il demiurgo di Platone plasma il mondo, come un vasaio il vaso; • il cristiano di Martin Lutero ha il diritto al libero esame delle Scritture, scritte nelle lingue nazionali (possibile solo con la stampa); • l’individuo di Deleuze-Guattari (anni 1980) `e un rizoma, un elemento della rete.
  • 13. Dio come orologiaio Figura: Interno di un orologio meccanico Nel Seicento Huygens inventa il pendolo isocrono. Gli orologi, fatti con la tecnologia delle ruote dentate, hanno la lancetta dei minuti: la vita non `e pi´u scandita dai tempi della natura, ma da un tempo razionale, immutabile, eterno, di cui Dio `e il custode, l’ordinatore del mondo.
  • 14. 14/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz L’orologio calcolatore Le ruote dentate (supporto) permettono di rispondere all’esigenza di automatizzare il calcolo (contesto), nella costruzione di macchine calcolatrici completamente automatiche (media). La prima macchina da calcolo viene costruita da Wilhelm Shickard, professore di astronomia all’Universit`a di Tubinga, nel 1623, e la chiama calculating clock. Da una sua lettera del 1624 a Giovanni Keplero: Le stesse cose che tu hai fatto col calcolo io ho tentato negli ultimi tempi per via meccanica e [. . . ] ho costruito una macchina che addiziona automaticamente dei numeri dati (citato in Steinbuch 1968:149)
  • 15. Figura: Il calculating clock di Schickard (1624)
  • 16. 16/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La Pascaline Blaise Pascal (1623–1662), francese, fino al 1654 si dedica alla matematica e alla fisica. Precisa il concetto di pressione, vuoto, e si dedica allo studio della meccanica dei fluidi. Scrive un trattato di geometria proiettiva e lavora con Pierre Fermat sulla teoria della probabilit`a. Nel 1642, per facilitare il lavoro del padre, intendente di finanza a Rouen, costruisce una macchina calcolatrice chiamata Pascaline, che addiziona numeri interi, con registrazioni effettuate per mezzo di dischi posizionabili a scatti. Permette di visualizzare il riporto e di effettuare anche sottrazioni (Smau 1988:37).
  • 17. 17/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Presentazione della Pascaline Sottopongo al pubblico una piccola macchina di mia stessa invenzione con la quale soltanto si pu`o, senza sforzo, eseguire tutte le operazioni dell’aritmetica, ed essere sollevati dal lavoro che spesse volte ha affaticato lo spirito (citato in Trask 1971:36). Potete vedere una Pascaline al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
  • 19. Figura: Esterno della Pascaline di Pascal (1642)
  • 20. Figura: Interno della Pascaline di Pascal (1642)
  • 21. Figura: Particolare dall’Encyclopedie di Diderot-D’Alambert
  • 22. 22/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Il calcolo come pensiero naturale Le idee di Lullo vengono riprese prima da Giordano Bruno, messo al rogo nel 1600 per eresia (postul`o tra l’altro l’infinit`a dei mondi), poi da Thomas Hobbes (autore del Leviatano e propugnatore della concezione filosofica dell’homo homini lupus), che scrive nel suo Computatione sive logica (1655): Per ragionamento intendo il calcolo, che consiste nel riunire insieme pi´u cose per farne una somma o nel sottrarre una cosa dall’altra per conoscerne il resto. Ragionare `e la stessa cosa che addizionare o sottrarre, e ogni ragionamento si riduce a queste due sole operazioni mentali (citato in Odifreddi 2003:240). La concezione filosofica che il ragionamento equivalga al calcolo viene detto isomorfismo pensiero-calcolo.
  • 23. Figura: Monumento a Giordano Bruno (Campo de’ Fiori, Roma)
  • 25. 25/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Il problema della classificazione Se il pensiero `e calcolo, come sono ordinati i concetti? La risposta apre il problema della classificazione che abbiamo gi`a visto in Lullo: quali sono i concetti primitivi? quali i derivati? quali le regole di derivazione? Barsanti (1992) individua le tre metafore caratterizzanti (come Bolter) per risolvere questo problema, tutte nate nel Seicento: 1. La scala o modello lineare. 2. L’albero o modello porfiriano. 3. La mappa. N.B. Alcuni esempi – particolarmente significativi – ci portano nel Settecento, quando continuano le ricerche seicentesche.
  • 26. 26/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La scala, o modello lineare Charles Bonnet (1720-1793), naturalista svizzero del Settecento (mostra la partenogenesi degli afidi nelle piante), classifica tutto il Creato per porre l’Uomo in cima alla scala. Il modello della scala sottende a un’idea del mondo ben determinata, dove le relazioni tra gli elementi sono ben chiare, come nel caso dei numeri naturali.
  • 27. Figura: La scala di Bonnet (1745)
  • 28. 28/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz L’albero della conoscenza di Wilkins L’albero `e il modello che mette in luce le differenze e discontinuit`a, Pu`o essere sincronico o diacronico, ed `e molto in voga nel Seicento. John Wilkins (1614–1672) prelato inglese, fondatore della Royal Society (1660) e della teologia naturale, scrive il primo trattato di crittografia in lingua inglese (1641). Nel 1668 pubblica a Londra An Essay towards a Real Character and a Philosophical Language, dove propone un linguaggio universale ad uso degli scienziati naturali, in cui tutta la conoscenza viene presentata in forma di albero (Eco 1993).
  • 29. 29/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz I Caratteri Reali di Wilkins I Caratteri sono Reali perch´e indicano la natura reale delle cose, e dunque trascendono le differenze linguistiche e culturali degli uomini. I Caratteri sono classificati in Tavole: 40 Generi maggiori, che si dividono in 251 Differenze peculiari dalle quali si derivano 2.030 Specie, ognuna delle quali si presenta in coppie (Eco 1993). Esempio: • De significa ‘Elemento’; • Deb significa ‘Fuoco’, secondo la prima Tavola; • Debα indica la prima specie, cio`e ‘Fiamma’. Si tratta del primo sistema di codificazione dei concetti, che ha un corrispettivo in una grammatica dei concetti.
  • 30. Figura: Lo schema generale del Real Character (1668) di Wilkins
  • 31. Figura: Sugli uccelli, dal Real Character (1668) di Wilkins
  • 32. 32/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La Grammatica Naturale di Wilkins Complementare ai Caratteri Reali, la grammatica `e un linguaggio filosofico a priori, antesignano delle crittografie. `E costituita di due parti: • un alfabeto di idee primitive, espresse in simboli vagamente “cinesi”, ma impronunciabili, e di regole di combinazione; • una scrittura fonetica, destinata alla pronuncia. La semplificazione delle idee viene fatta su base morfologica. Per esempio, ‘verbo = verbo-essere + aggettivo’: • io amo → io sono amante
  • 33. 33/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La costruzione del dizionario La lista di idee primitive proposte ha 2.030 elementi, ma rimane aperta: gli utilizzatori dovranno estenderla secondo le loro esigenze. Per Wilkins importanti sono le regole di combinazione: • sinonimia: e.g., Event, Summe, Illation; • perifrasi: e.g., ‘Abbazia’ → ‘Collegio dei monaci’
  • 34. 34/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Le Particelle Trascendentali Per mettere in relazione le parole, vengono date 8 classi di 48 particelle, dette Trascendental Particles, desunte fantasiosamente dalla grammatica latina. Ecco alcuni criteri di trasformazione: • maschile → femminile; • taglia normale → diminutivo; • significato normale → like (metafora). Esempi d’uso (Eco 1993): • like + piede = piedistallo; • Luogo + metallo = miniera.
  • 35. 35/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz L’importanza di Wilkins Nel Settecento, a seguito della pubblicazione dell’Encyclopedie – basata sul modello a scala alfabetico (A–Z) – il lavoro di Wilkins viene considerato confusionario, perch´e la sua classificazione non `e rigorosa: si pu`o arrivare allo stesso risultato per pi´u strade, grazie alla sinonimia e alla perifrasi. E se il difetto del sistema rappresentasse la sua profetica virt´u? Sembra quasi che Wilkins oscuramente aspirasse a qualcosa a cui solo noi, oggi, possiamo dare un nome: voleva forse costruire un ipertesto (Eco 1993). Wilkins in altri termini inventa un sistema di percorsi di navigazione, diremmo oggi, che ritroviamo in grandi archivi del sapere come Wikipedia.
  • 37. 37/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La mappa, o modello a rete La mappa (o rete) `e il modello pi´u complesso perch´e sono possibili molti percorsi di esplorazione del suo spazio. Paul Dietrich Giseke (1714–1796), botanico tedesco, `e stato valente allievo di Linnæus, fondatore della classificazione binomiale usata ancora oggi in botanica, il quale chiam`o un gene Gisekia in onore dell’amico. Il sapere nel Settecento era diventato molto complesso, e Giseke lo schematizza con uno schema a cerchi.
  • 38. Figura: La tavola del sapere a cerchi di Giseke (1789–1792)
  • 39. 39/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Cartesio Ren´e Descartes (1596–1650), latinizzato in Cartesius `e filosofo e matematico francese. Studia nel prestigioso collegio dei gesuiti La Fl´eche con Marin Mersenne, in cui lo studio delle lettere prevale nettamente su quello della matematica, alla quale si applica pi´u tardi. Lavora soprattutto sulla fusione tra algebra e geometria euclidea, scoprendo la geometria analitica e il calcolo infinitesimale, indipendentemente da Pierre de Fermat e Leibniz, ma auspica anche una lingua universale. La concezione filosofica di Cartesio `e il dualismo: la materia si divide in res cogitans e res extensa.
  • 40. 40/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Res cogitans, res extensa Nella sua opera pi´u nota, il Discorso sul Metodo, scritta in francese, Cartesio definisce come res extensa (corpo) l’insieme dei fattori imitabili della natura umana da parte degli automi, quali “mangiare, camminare, suonare il flauto” (vedremo che gli esempi non sono casuali). La res cogitans (mente), al contrario, `e rappresentata dall’ insieme dei fattori non imitabili. La sua concezione ha un’influenza fondamentale sulla cultura occidentale per diversi secoli.
  • 41. 41/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Perch´e la mente non `e imitabile La res cogitans non `e imitabile per due motivi: 1. obiezione linguistica: gli automi non possono usare le lingue storico-naturali appropriatamente, n´e potranno mai farlo, perch´e non sono liberi. 2. obiezione dell’universalit`a della macchina: gli automi possono fare determinate cose particolari e prederminate, proprio perch´e non liberi, e questa non libert`a `e determinata dal fatto che la disposizione fisica dei loro organi `e predeterminata.
  • 42. 42/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Detour: che cos’`e un automa? ‘Automa’ in prima istanza significa ‘qualcosa a immagine dell’uomo (o di un animale)’, ed da sempre costituisce un’aspirazione umana: Ad ogni stadio della tecnica, sin da Dedalo o Erone di Alessandria, la capacit`a dell’artefice di produrre un simulacro mobile di un organismo vivente ha sempre destato la curiosit`a della gente. Questo desiderio di produrre e studiare automi `e sempre stato espresso nei termini della tecnica operante nelle diverse epoche [. . . ] Ai tempi di Newton, l’automa divenne il carillon a orologeria [. . . ] Questa idea ha svolto una funzione molto importante e originale agli inizi della filosofia moderna, anche se noi siamo piuttosto propensi a dimenticarcene (Wiener 1968:67). Ebbero fortuna soprattutto nel Settecento (anticipiamo).
  • 43. Figura: L’anatra meccanica di Jacques de Vaucanson (1741)
  • 44. Figura: L’automa suonatore di flauto traverso di Vaucanson (1737)
  • 45. Figura: L’automa musicista di Jaquet-Droz (1774)
  • 46. Figura: L’automa scrittore di Jaquet-Droz(1774)
  • 47. 47/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Sull’automa scrittore: un computer? Alcuni autori ritengono che questo automa sia l’antenato del computer poich´e l’automa si compone di un “programma” (un ingranaggio che permette di scegliere le parole) e di una “memoria” (un insieme di camme che permette di formare le lettere).
  • 48. 47/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Sull’automa scrittore: un computer? Alcuni autori ritengono che questo automa sia l’antenato del computer poich´e l’automa si compone di un “programma” (un ingranaggio che permette di scegliere le parole) e di una “memoria” (un insieme di camme che permette di formare le lettere). Voi che ne pensate?
  • 49. 48/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz L’obiezione linguistica. . . [Mentre il corpo umano come macchina] non sembrer`a per nulla strano a quelli che [sanno] quanti diversi automi o macchine che si muovono pu`o creare l’industria umana [diverso `e il caso del comportamento intelligente]. Se ci fossero macchine che avessero somiglianza col nostro corpo e imitassero le nostre azioni per quanto possibile, avremmo sempre due mezzi assolutamente certi per riconoscere che esse non sarebbero affatto per questo veri uomini: il primo `e che giammai esse potrebbero usare parole o altri segni, componendoli come facciamo per chiarire agli altri i nostri pensieri e non si otterr`a mai che la macchina disponga le parole diversamente per rispondere al senso di tutto ci`o che si dir`a in sua presenza, come possono invece fare anche gli uomini pi´u stupidi;
  • 50. 49/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz . . . e l’obiezione dell’universalit`a della macchina il secondo mezzo `e che, anche se esse facessero alcune cose cos´ı bene o forse meglio di noi, mancherebbero inevitabilmente in alcune altre, per cui si scoprirebbe che non agiscono per conoscenza, ma soltanto per la disposizione dei loro organi. Perch´e, mentre la ragione `e uno strumento universale che pu`o servire in ogni sorta di occasioni, questi organi hanno bisogno di una particolare disposizione per ogni azione particolare; perci`o si capisce che `e quasi impossibile che ce ne siano di cos´ı diversi in una macchina da farla agire in tutte le occasioni della vita nel medesimo modo in cui ci fa agire la nostra ragione (Descartes 1968:61-62).
  • 51. 50/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La lingua universale di Cartesio Il 20 Novembre 1629 Cartesio scrive una lettera a Mersenne (in Crapulli 1999), in cui, delinea le propriet`a che la lingua universale dovrebbe avere: • si possa apprendere in brevissimo tempo (pochi giorni); • l’ordine tra le parole primitive sia naturale come quello dei numeri; • che aiuti il giudizio, di modo che usandola non si possano dare giudizi fallaci. Vedremo come Leibniz e poi Boole elaboreranno parte delle idee di Cartesio verso la logica (non vedremo l’elaborazione delle idee di Cartesio nell’ interlinguistica).
  • 52. 51/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La lettera a Mersenne 1/3 [. . . ] Del resto, trovo che a questo si potrebbe aggiungere un’invenzione, sia per formare le parole primitive di questa lingua, che per i caratteri, in modo tale che la si possa insegnare in brevissimo tempo, e questo per mezzo dell’ordine, ossia stabilendo un ordine fra tutti i pensieri che possono entrare nello Spirito umano, allo stesso modo in cui vi `e un ordine naturale stabilito fra i numeri;
  • 53. 52/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La lettera a Mersenne 2/3 e come si pu`o imparare in un solo giorno a nominare tutti i numeri fino all’infinito, ed a scriverli, in una lingua sconosciuta, che pure sono un’infinit`a di parole differenti; che si possa fare lo stesso di tutte le altre parole necessarie per esprimere tutte le altre cose che cadono nello spirito degli uomini; se ci`o venisse trovato, non dubito affatto che ben presto questa lingua avrebbe corso nel mondo, poich`e ci sono molte persone che volentieri sarebbero disposte ad impiegare cinque o sei giorni per potersi far intendere da tutti gli uomini.
  • 54. 53/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La lettera a Mersenne 3/3 [. . . ] e se qualcuno avesse spiegato bene quali sono le idee semplici che stanno nell’immaginazione degli uomini, delle quali si compone tutto ci`o che essi pensano, e ci`o fosse recepito da tutti, oserei sperare in seguito una lingua universale assai facile da imparare, da pronunciare e da scrivere e, cosa principale, che sarebbe d’aiuto al giudizio, rappresentandogli ogni cosa cos´ı chiaramente che sbagliarsi risulterebbe quasi impossibile.
  • 56. 55/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Gottfried Wilhelm von Leibniz Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646–1716) `e stato matematico, filosofo, glottoteta, diplomatico, giurista, storico, bibliotecario. Nel 1694 conia il termine ‘funzione’ per esprimere il concetto matematico. Contestualmente a Newton scopre il calcolo infinitesimale, con il quale disputer`a la paternit`a per tutta la vita. Il simbolo di integrale ( ) e di differenziale (d) sono suoi. A sei anni impara a leggere il latino, si laurea in filosofia a diciassette e a venti prende un dottorato in legge. La Germania `e divisa in pi´u di mille staterelli, e Leibniz, non interessato alla carriera accademica, si trova un mecenate, il Duca di Hannover, presso cui rimarr`a tutta la vita.
  • 57. 56/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La doppia fortuna di Leibniz Molte delle idee di Leibniz hanno influenzato i suoi contemporanei, ma non tutte: le sue idee sull’infinito matematico e sulla semplificazione del latino quale lingua ausiliaria internazionale furono scoperte da Louis Couturat solo a fine Ottocento, destando attenzione e interesse tra l’altro in figure come Bertrand Russell e Giuseppe Peano. Noi qui vediamo solo alcune idee di Leibniz, quelle che hanno influenzato i suoi contemporanei, soprattutto nei campi della matematica, della logica e in ultima analisi dell’informatica.
  • 58. 57/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La macchina calcolatrice di Leibniz Nel 1671 Leibniz presenta una macchina calcolatrice alla Royal Society per esservi ammesso. Verr`a realizzata nel 1694. Cos´ı la motiva: `E indegno di uomini eccellenti perdere tempo come schiavi nel lavoro di calcolo che potrebbe essere tranquillamente relegato a chiunque altro se si usassero macchine (citato in McCorduck1979:22). La macchina di Leibniz, a differenza delle precedenti, `e in grado di compiere non solo addizioni ma anche moltiplicazioni grazie all’ introduzione del traspositore.
  • 59. Figura: La macchina calcolatrice di Leibniz
  • 60. 59/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La dissertazione sul metodo combinatorico Nel 1669 (ventenne) scrive la Dissertatio de Arte Combinatoria, dove riprende il programma lulliano portato avanti da Bruno e Hobbes di algoritmizzazione del pensiero. In quest’opera getta le basi del metodo della diagonalizzazione, che verr`a usato da Cantor e G¨odel, e tra l’altro diffonde il termine ‘combinatorio’ nel senso in cui lo usiamo ancora noi oggi (Rota 1993). Per motivi contingenti, non riesce a occuparsi di queste questioni a tempo pieno, ma ci lavorer`a tutta la vita. La domanda fondamentale che si pone Leibniz `e: come trovare il vero alfabeto del pensiero umano e le regole di calcolo per combinarlo?
  • 61. 60/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Leibniz fonda la logica matematica e formale Fino a Cartesio la lingua perfetta `e unicamente pensabile a partire dalla filosofia perfetta. Leibniz per primo vagheggia una lingua perfetta in qualche modo ‘precostituita’ rispetto alla filosofia, che identifichi il ragionare e il calcolare; riduce cos`ı le regole della deduzione logica a mere regole di calcolo e prescinde dal contenuto semantico delle espressioni. In tal senso Leibniz `e il primo a parlare in termini di logica matematica e formale (Musco in Lullo 2002:67).
  • 62. 61/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz La caratteristica universale A differenza di Wilkins, per Leibniz non esistono idee prime reali ma un insieme di simboli, appropriato quanto quelli del calcolo infinitesimale, che ritiene “indispensabile per il calcolo deduttivo” (Couturat in Davis 2000:15). Tali simboli devono essere privi di significato: l’insieme dei simboli o caratteri ha cio`e valore universale, da cui il nome characteristica universalis. Nella stesura della characteristica Leibniz si interessa della notazione binaria, che ammira per la sua semplicit`a. Infine, questa ricerca fonda anche l’approccio convenzionalista al problema dell’ancoraggio del significato e il trattamento del linguaggio naturale.
  • 63. 62/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Nella lettera a Jean Galloys, Leibniz spiega (in Davis 2000:16): Sono sempre pi´u convinto dell’utilit`a e realt`a di questa scienza generale [. . . ] La characteristica consiste in una certa scrittura o linguaggio [. . . ] che rappresenta perfettamente la relazione tra i nostri pensieri [. . . ] o caratteri dovranno servire l’invenzione e il giudizio, come in algebra e in aritmetica. [. . . ] Sar`a impossibile scrivere in questi caratteri nozioni chimeriche (chim`eres) come ci viene suggerito. Un ignorante non riuscir`a a usarle, ma, se le impara, diventer`a come un erudito.
  • 64. 63/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Il sapere universale ovvero il calcolo filosofico Nello scritto minore De scientia universali seu calculo philosophico, Leibniz spiega come funziona il calculus ratiocinator (calcolo del ragionamento) che avrebbe permesso di ridurre la complessit`a del pensiero alla semplicit`a delle quattro operazioni: Quando sorgeranno delle controversie, non ci sar`a maggior bisogno di discussione fra due filosofi di quanto ce ne sia fra due calcolatori [abachisti e algoritmisti, NdA]. Sar`a sufficiente, infatti, che essi prendano la penna in mano, si siedano a tavolino, e si dicano reciprocamente (chiamando, se vogliono, a testimone un amico): Calculemus (versione di Odifreddi 2003:240).
  • 65. Estratto dal calcolo logico di Leibniz (Davis 2000:18) Definizione 3. A sta in L, o L contiene A, `e lo stesso che dire che L `e fatto per coincidere con una pluralit`a di termini presi insieme di cui A `e uno. B ⊕ N = L significa che B sta in L e che B e N insieme compongono o costituiscono L. Lo stesso vale per un pi´u grande numero di termini. Assioma 1. B ⊕ N = N ⊕ B. Postulato. Ogni pluralit`a di termini, come A e B, pu`o essere aggiunta per comporre un singolo termine A ⊕ B. Assioma 2. A ⊕ A = A. Proposizione 5. Se A sta in B e A = C, allora C sta in B. [. . . ] Proposizione 20. Se A sta in M e B sta in N, allora A ⊕ B sta in M ⊕ N.
  • 67. 66/66 Introduzione Nepero Orologi & calcolatori Cos’`e il pensiero? Cartesio Leibniz Grazie. Domande? Potete scaricare questa presentazione qui: http://www.slideshare.net/goberiko/ CC BY: $ C Federico Gobbo 2010 di tutti i testi. Pubblicato in Italia. Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 c delle figure degli aventi diritto. In caso di violazione, scrivere a: federico.gobbo@uninsubria.it.