3. I nuraghe I sardi diventano più diffidenti nei confronti degli estranei e temono attacchi e invasioni da parte di altri popoli, per cui iniziano a costruire delle strutture fortificate come le prime torri nuragiche.
5. I nuraghe hanno una forma tondeggiante e si presentano in posizione rilevata rispetto al resto del Villaggio. Villaggio Nuragico Barumini (CA) Villaggio Nuragico S.Cristina (OR)
7. Torralba (SS), nuraghe Santu Antine, planimetria e ricostruzione ideale (da Moravetti 1988). Le età del Bronzo e del Ferro in Sardegna: la civiltà nuragica.
8. I nuraghi sono fatti di pietre disposte una sull’altra in anelli concentrici le cui pareti si restringono verso l’alto. Santa Cristina Barumini
9. Il villaggio nuragico Il villaggio nuragico era costituito da capanne dove viveva il popolo. Le capanne si trovavano intorno ai nuraghi. La parte inferiore costruita in pietra come i nuraghi e la parte superiore ( il tetto) costituito da fasci di paglia, sostenuti da travi di legno. L’interno delle capanne era rivestito da uno strato di argilla. Santa Cristina
10. Le tombe dei giganti Le tombe dei giganti erano grandi tombe collettive fatte con alte lastre di pietra lavorata Coddu Ecciu (Arzachena) Stele Camera Sepolcrale
12. I pozzi sacri I pozzi sacri, che venivano costruiti vicino alle sorgenti d’acqua o a falde d’acqua sotterranee, sono uno dei più rilevanti esempi di culto delle acque. Su tempiesu Orune(NU)
14. I pozzi sacri Il culto dell’acqua è strettamente legato al tipo di economia della società che era soprattutto agro-pastorale. Dalla presenza dell’acqua dipendevano infatti le sorti dell’agricoltura e del bestiame e quindi della stessa sopravvivenza dei nuragici. Santa Cristina
15. I pozzi sacri Per questo furono costruiti dei templi a pozzo, che raccoglievano le acque sorgive, dove i fedeli mettevano le offerte per le divinità. Alle acque venivano attribuite anche proprietà terapeutiche e divinatorie come quella di svelare l’eventuale innocenza di chi era per esempio stato accusato di un reato. Su Tempiesu (Orune)
16. I dolmen I dolmen erano tombe collettive talvolta di discrete dimensioni; costruito nei modelli tipici da quattro lastroni di pietra infissi nel terreno, detti ortostati , con un altro, generalmente di enormi dimensioni, appoggiato sopra (lastra di copertura) Sa Coveccada (Mores)
17. I menhir I menhir sono direttamente collegati al culto dei dolmen.Si tratta di pietre scolpite, più o meno accuratamente, in genere a forma di ogiva, alti da un metro fino a 6,50 m. Talvolta hanno sembianze vagamente antropomorfe, con significato propiziatorio per la fertilità e per la vita oltre la morte. Mamoiada(NU) Laconi (NU) Pranu Mutteddu Goni(CA)
24. Il periodo fenicio va dal 850 al 550 a.C. 850-700 a.C . diffusione dei fenici, in principio solo per commercio, poi con piccoli punti di appoggio sulle coste, per il commercio navale; la Stele di Nora in lingua fenicia (800 a.C. circa) ne testimonia la sicura presenza e nomina per la prima volta la Sardegna (Shardan). 700-550 a.C. fondazione delle prime colonie costiere; utilizzo di parte delle strutture architettoniche nuragiche.
25. Le colonie commerciali : Nora Tharros Sulci Karalis Sant’Imbenia- Porto Conte Bosa Bithia Olbia? Turris?
26. I fenici commerciavano un po’ di tutto ed erano maestri nella produzione del vetro. Le loro colonie erano piccole, posizionate in punti della costa particolarmente favorevoli al carico e allo scarico delle merci (S. Gilla a Cagliari). Cartina di Karalis(Cagliari) con i siti fenicio-punici)
27.
28. Architettura e arte - Nascono le prime strutture urbane organizzate in modo più complesso rispetto ai precedenti villaggi nuragici, con vie porto, aree ben definite per il commercio ed il mercato (in genere sul porto), per le abitazioni, per i centri di potere e di amministrazione e per la difesa, con piccole acropoli fortificate. - Dal punto di vista artistico, i fenici lavorano la ceramica, a parte la specializzazione nella produzione del vetro.
29. La religione Nelle colonie vennero importati gli dei fenici: Ba’al , il dio maschile o dio-sole, corrispondente al Dio padre nuragico, e… … Ashtart , la dea femminile, in parte corrispondente alla Dea Madre Mediterranea dei popoli neolitici sardi. Statuetta della dea fenicia Ashtart-Astarte