Documento di Formazione sulle varie forme di Governo, realizzato da Azione Universitaria Roma.
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DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO
Forme di Governo - AU ROMA
1. Forme di governo Azione Universitaria Roma Via Sommacampagna 29, Metro B Castro Pretorio www.azioneuniversitariaroma.org Tel: 06.44.41.211
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3. La separazione (o divisione) dei poteri è uno dei principi fondamentali dello STATO DI DIRITTO e si fonda nella teoria di Montesquieu espressa ne “Lo Spirito delle leggi”. SEPARAZIONE DEI POTERI Consiste nell'individuazione di tre FUNZIONI PUBBLICHE LEGISLAZIONE AMMINISTRAZIONE GIURISDIZIONE e nell'attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato , intesi come ORGANI dello Stato indipendenti dagli altri poteri: POTERE LEGISLATIVO POTERE GIUDIZIARIO POTERE ESECUTIVO
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6. Classificazione forme di governo Monarchia Costituzionale il Governo non è legato da un rapporto fiduciario con il parlamento e risponde UNICAMENTE al Re, che rappresenta il capo dell’ESECUTIVO Forma di governo PARLAMENTARE Il Governo redige un programma, del quale è responsabile sono dinanzi al parlamento che può in qualsiasi momento sfiduciarlo. Il Capo dello Stato non partecipa alla formazione del programma.
7. Classificazione forme di governo Forma di governo PRESIDENZIALE Il Capo dello Stato riveste un ruolo fondamentale ricoprendo la carica di capo dello stato e capo del governo. Egli è eletto direttamente dal popolo e non è legato da vincoli di fiducia col parlamento. Forma di governo DIRETTORIALE IL Governo assume il nome di DIRETTORIO ed ha la garanzia di poter operare in autonomia fino alla scadenza del mandato. Il direttorio assume la veste del CAPO DELLO STATO
8. Classificazione forme di governo Forma di governo SEMI-PRESIDENZIALE Soluzione intermedia tra forma di governo PRESIDENZIALE e PARLAMENTARE; Caratteristica principale è il doppio rapporto di fiducia che lega il governo con il parlamento e allo stesso modo con il capo dello stato. Infatti il governo deve godere della fiducia sia delle camere che del presidente della repubblica che è eletto direttamente dal popolo e che possiede importanti poteri nella determinazione dell’indirizzo politico, ovvero ha potere decisionale sulla formazione del programma.
9. MONARCHIA COSTITUZIONALE La gestione del potere del monarca viene vincolata mediante un patto che assumerà la denominazione di STATUTO o COSTITUZIONE Gradualmente il potere del sovrano sarà sempre più limitato IL SISTEMA è BASATO SU UNA PRECISA DEFINIZIONE DEI POTERI DEL SOVRANO E DI QUELLI DEL PARLAMENTO
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11. MONARCHIA COSTITUZIONALE con la limitazione del potere regio nasce l’istituto della controfirma ministeriale ovvero tutti gli atti del sovrano devono essere sottoscritti dai ministri che hanno cooperato alla messa in opera. Attraverso la controfirma i ministri si rendono responsabili nei confronti del parlamento
12. Forma di governo PARLAMENTARE IL GOVERNO REDIGE UN PROGRAMMA CHE SI IMPEGNA AD ATTUARE ED è RESPONSABILE SOLO DINANZI AL PARLAMENTO CHE IN QUALSIASI MOMENTO Può OBBLIGARLO ALLE DIMISSIONI REVOCANDOGLI LA FIDUCIA. IL CAPO DELLO STATO Può ESSERE UN MONARCA O UN PRESIDENTE ELETTO E COMUNQUE NON PARTECIPA ALLA REDAZIONE DEL PROGRAMMA E GODE DI LIMITATI POTERI.
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14. Forma di governo PRESIDENZIALE Forma di governo in cui il principio della separazione dei poteri viene applicato in maniera assai rigida; molto accentuata è la distinzione tra potere legislativo ed esecutivo Il presidente della repubblica assume il ruolo di capo dello stato e capo del governo; è direttamente eletto dal popolo
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16. Forma di governo DIRETTORIALE Il potere esecutivo è esercitato da un CONSIGLIO FEDERALE, meglio noto come DIRETTORIO. Il DIRETTORIO è formato da 7 membri eletti dal parlamento (assemblea federale) ad ogni inizio legislatura. Assenza dell’istituto della sfiducia, quindi il DIRETTORIO dura in carica per tutto il periodo della legislatura parlamentare. Il parlamento non viene sciolto dal direttorio e il rinnovo di quest’ultimo avviene unicamente con le elezioni
17. Forma di governo SEMI-PRESIDENZIALE Così denominato perché racchiude in se alcuni elementi del presidenzialismo (modello u.s.a.) e del parlamentarismo (modello italiano) La caratteristica principale è rappresentata dal doppio rapporto di fiducia che lega il governo al parlamento e al capo dello stato. Il capo dello stato è eletto DIRETTAMENTE DAL POPOLO e i suoi poteri sono rilevanti nella scelta del programma.
18. Forma di governo SEMI-PRESIDENZIALE A differenza della forma di governo parlamentare, il rapporto di fiducia tra GOVERNO e PARLAMENTO è notevolmente allentato, pur non arrivando alla completa separazione suggerita dal modello PRESIDENZIALE Il sistema FRANCESE non prevede alcun voto di fiducia da parte del parlamento nei confronti dell’ESECUTIVO; infatti quest’ultimo è pienamente operativo nel momento in cui è nominato dal presidente della repubblica L’unico freno sarebbe un’espressa mozione di fiducia votata dall’assemblea nazionale (una delle 2 camere)
19. SITUAZIONE ITALIANA Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA è un organo costituzionale che viene eletto dal Parlamento in seduta comune e dura in carica per sette anni Per garantire un consenso il più possibile esteso intorno ad un'istituzione di garanzia, nelle prime tre votazioni è necessaria l'approvazione dei 2/3 dell'assemblea (maggioranza qualificata); per le votazioni successive è sufficiente la maggioranza assoluta (il 50% più uno degli aventi diritto al voto)
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22. SITUAZIONE ITALIANA In Italia il presidente del Consiglio dei ministri (spesso denominato in maniera non corretta premier , in analogia con la figura britannica del premierato, differente per origine e costituzione, ma simile per le funzioni di vertice del potere esecutivo che esercita) è uno degli organi monocratici che compongono il governo. Secondo la Costituzione «dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei ministri» (art. 95).
23. SITUAZIONE ITALIANA Oltre a quelle attribuitegli in quanto membro del governo il Presidente del Consiglio indica al Presidente della Repubblica la lista dei ministri per la nomina e controfirma tutti gli atti aventi valore di legge dopo che sono stati firmati dal Presidente della Repubblica. Dirige e promuove l'attività dei ministri, dirige la politica generale del governo e ne è responsabile (articolo 95 della Costituzione). Funzione particolarmente delicata che la legge affida direttamente al Presidente del Consiglio è la vigilanza e il controllo sul Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, ossia i Servizi segreti dello Stato.