1. Programma TMMU
• Le finalità formative del C.I. sono mirate a
coordinare ed a consolidare una formazione di
base sui principi generali e specifici dell’attività
motoria in ambito educativo e tecnico.
• Gli obiettivi didattici sono correlati alla
capacità di tradurre in esercitazioni tecnicopratiche i contenuti metodologici della teoria, ed
essere capaci di riportarli in qualsiasi ambito di
applicazione pratica e/o teorica.
2. L’apprendimento motorio:
• analisi dei movimenti di base
• modalità esecutive
• aspetti funzionali del movimento
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•
•
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•
La motricità:
le forme della motricità
la difficoltà
la durata in rapporto alle tappe
auxologiche
3. • Il movimento umano e la sua
evoluzione scientifica
• Le capacità motorie:
• concetto di capacità motorie
• capacità e potenzialità
• Le capacità coordinative
• Le capacità condizionali
4. • La prestazione motoria e l’apprendimento
motorio
• Le differenze individuali:
• Potenzialità e capacità
• Le abilità motorie
• La produzione del movimento
• I programmi motori
5. •
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Le capacità senso percettive
La funzione sensoriale
l’afferenza
le afferenze cinestetiche
l’analizzatore cinestetico
le afferenze vestibolari
l’analizzatore vestibolare statico-dinamico
le afferenze tattili e l’analizzatore tattile
6. • Ontogenesi della percezione di se:
• Il feedback
• La percezione di se nei processi
coordinativi
• Principi del controllo motorio e
accuratezza del movimento
• L’esperienza di apprendimento:
• definizione
• incremento
7. • La valutazione:
• test e misurazioni
• standard per la valutazione
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La valutazione funzionale nell’attività sportiva:
test diretti ed indiretti
test EUROFIT
Aspetti quantitativi della misurazione
Teoria dei test:
caratteristiche e tipologie
La ricerca dell’efficienza fisica
Misurazione delle diverse capacità fisiche
8. • Come si costruisce una lezione
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Obiettivi e finalità
Le fasi della lezione
I tempi ed i modi
Metodi e didattica
Controllo e valutazione
La terminologia tecnico-pratica
9. •
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morfologia del corpo umano
assi e piani
tono e trofismo
piano di lezione
l’assistenza
schemi posturali statici
schemi posturali dinamici
esercizi semplici e combinati
grandi e piccoli attrezzi codificati e non cod.
circuiti e percorsi
elementi di fitness e relative attrezzature
10. LIBRI E LETTURE CONSIGLIATE
• Lineamenti di teoria e metodologia del
movimento umano, Casolo, V&P
Università.
• L’educazione fisica, Cilia, Piccin.
• Ginnastica generale: didattica e
metodologia, Agabio, Società Stampa
Sportiva.
• Teoria e metodologia del mov. Umano,
Meinel, Società Stampa Sportiva.
• Tecnica Generale dell’Educazione Fisica,
O.Marchegiani,Litotipografia S.Severo FG.
11. • Fondamenti dell’allenamento sportivo,
Manno, Zanichelli.
• Attività motorie e processo educativo,
Sotgiu.-Pellegrino, Società Stampa
Sportiva.
• Apprendimento motorio e prestazione,
Schmidt, Società Stampa Sportiva.
• Metod. dell’insegnamento dell’Ed.Fisica e
dell’Att. Sport., Pieron, Società Stampa
Sportiva
13. 150 anni di Storia del Movimento Umano
• XIX metà secolo Ling >Ginnastica
Svedese> movimento costruito e razionale
• 1902 Demeny > teoria del movimento
armonico rotondo e continuo > capostipite
della ginnastica femminile e della danza
• 1920 Herbert > movimento naturale e
spontaneo > “essere forti per essere utili”
14. Storia
• Inizio XIV secolo Inghilterra > sport per i
nobili e giochi rurali o games per il
popolo
• XVIII secolo > giochi popolari entrano
nelle abitudini sportive aistocratiche
15. • XIX secolo T. Harnold, Rettore di Rugby
introduce la pratica di esercizi fisici di
giochi e competizioni > regole, rispetto,
morale
fair-play
sport come metodo pedagogico diffuso ed
istituzionalizzato prima in tutte le HighSchools Inglesi successivamente in tutti gli
altri Stati
16. • Pierre Vajer ispirato da: Gesell-Wallon
Psicologia età evolutiva + Freud- Roger
Psicoanalisi + Piaget Psicologia Genetica
• Psicologia Genetica = psicomotricità >
corpo per comunicare con l’ambiente
• Facilitare l’educazione del bambino
attraverso il rapporto con l’ambiente
Schema Corporeo
17. • P.Parlebas > la sociomotricità =
la psicomotricità proiettata nel sociale >
attività ludiche e sportive come attività
formative e socialmente importanti
• Le Boulche > la scienza del movimento
la neurofisiologia
18. La Neurofisiologia
• Corteccia cerebrale = ruolo non
determinante per il controllo dell’azione
volontaria ed automatizzata
• Importanza sottocorticale > base operativa
aspecifica di informazioni < gestione delle
posture inconsce ed espressive
quotidiane
memoria motoria = prassie o filmati
mentali
19. • Stravolgimento della teoria del Drill o
apprendimento tecnico-meccanico >
basato sulle ripetizioni del gesto
• Apprendimento facilitato:
dati sensoriali del momento integrati con la
memoria cinestetica
• Esperienze motorie spontanee sulla presa
di coscienza del proprio corpo
• Forte bagaglio motorio da cui attingere per
ampliare le nuove esperienze di
apprendimento, più complesse
20. Funzioni del Movimento
• Sviluppo capacità intellettive
• Miglioramento,mantenimento,
conservazione della funzionalità
dell’organismo
• Sviluppo delle cap. di cominicazione e di
interazione
• Miglioramento delle cap. motorie,delle
abilità e della cap. di prestazione
21. Il movimento
• Ogni movimento può essere eseguito con
minore o maggiore forza,in modo rapido o
lento,per molto o poco tempo,può
impegnare l’apparato locomotore e il
sistema nervoso in diverso modo
• La diversa possibilità di espressione dei
gesti e dei movimenti che eseguiamo
dipendono dalle capacità motorie
possedute da ognuno di noi.
22. classificazione
• Nel 1968 Gundlach propose una
classificazione delle capacità motorie che
è stata largamente accettata in Europa.Le
divise in due gruppi:
• - capacità coordinative
• - capacità condizionali
24. Le capacità coordinative
Le capacità coordinative sono capacità
determinate da processi di controllo e
regolazione del movimento e si fondono
sull’acquisizione e sull’elaborazione delle
informazioni nonché sul controllo
dell’esecuzione. Queste funzioni sono
svolte dagli analizzatori che permettono
cosi di sviluppare la capacità di
organizzazione e di controllo del
movimento.
25. Lo sviluppo delle capacità coordinative è
condizionato fortemente dalla maturazione
del sistema nervoso centrale e dalle sue
vie di controllo. Per tale motivo lo sviluppo
di tali capacità si colloca tra i 6 e i 15 anni,
periodo questo caratterizzato dal
progressivo sviluppo e perfezionamento
della condizione motoria
27. Le capacità coordinative generali
Capacità di apprendimento motorio :
• Cap. di accoppiamento e combinazione del
movimento
• Cap. di differenziazione cinestetica
• Capacità di adattamento
• Capacità di trasformazione
• Capacità di controllo motorio
28. Le capacità coordinative speciali
•
•
•
•
•
•
•
capacità di combinazione segmentaria
capacità di differenziazione
capacità di equilibrio
capacità di orientamento
capacità di ritmizzazione
capacità di reazione * rapidità*
capacità di trasformazione
*capacità mista
29. Allenamento delle capacità condizionali
produce effetti che si traducono in un
miglioramento funzionale di questi processi
energetici dovuto ai seguenti fattori:
• aumento di accumulo a livello muscolare di
sostanze che entrano nei processi di
degradazione e di combustione
(zuccheri,acidi grassi, proteine)
• aumento quantitativo delle molecole di
ATP e di CP
31. Capacità senso-percettive
•
•
•
•
•
Strettamente correlate agli organi di senso
Interdipendenti con l’ambiente esterno
Educabili dalla nascita
Fase sensibile da 0 a 3 anni
Fortemente combinate con le capacità
motorie, coordinative generali e speciali
32. Capacità di apprendimento motorio
E’ la capacità di modificare ogni situazione
motoria vissuta in relazione all’esperienza.
Metodi di apprendimento:
• per prova ed errore
• ,per imitazione,
• per condizionamento,
• per intuizione o per comprensione.
33. Capacità di apprendimento motorio
• Questa capacità all’inizio è limitata dalle
forme elementari di movimento che si
trovano allo stadio di coordinazione
grezza e si perfezionano solo
successivamente, raggiungendo il
massimo sviluppo verso i 9-10 anni.
34. Capacità di apprendimento motorio
• 9-10 anni: si accentua la capacità di
concentrazione e di comprensione che
permette al bambino di essere in grado di
passare da una percezione globale ad
una analitica.
35. Capacità di apprendimento motorio
• Dopo i 10 anni : la capacità di
apprendimento motorio è molto
elevata,questo è dovuto alla completa
maturazione del sistema nervoso e un
notevole aumento delle precedenti
esperienze motorie.
36. Capacità di apprendimento motorio
• Durante la fase puberale: c’è un
rallentamento di questa capacità che in
seguito aumenta nuovamente per poi
rimanere tanto più elevata quanto più
numerose e qualitativamente importanti
sono esperienze motorie fatte.
37. La capacità di adattamento e
trasformazione
• E’ la capacità di adattare e trasformare il
programma motorio in relazione alle
modifiche improvvise dell’ambiente che si
verificano durante l’esecuzione di un
compito motorio. Questa capacità è di
fondamentale rilevanza nei giochi sportivi
in quanto essa è riconosciuta come un
open skill.
38. La capacità di controllo motorio
• E’ la capacità di controllare e direzionare
un movimento,secondo un programma di
azione prestabilito.
• Il suo sviluppo inizia verso i 5 anni
• elevato incremento della capacità di
controllo dopo i 7 anni, grazie ad una
maggiore capacità di percepire il feedback
sul proprio movimento e ad un eccellente
miglioramento dei processi di regolazione.
39. La capacità di combinazione segmentaria
• Capacità che permette di integrare
efficacemente in un’unica struttura motoria
i movimenti parziali o segmentari secondo
criteri temporali di successione e/o
simultaneità. Ha la funzione di ordinare e
collegare tutti gli atti parziali che
concorrono alla progettazione e
all’esecuzione di un’azione il cui risultato
da luogo a risposte complesse e globali.
40. La capacità di combinazione segmentaria
• Questa capacità può essere Globale o
percettivo-motoria a seconda se riguarda
le azioni motorie che coivolgono il corpo in
forma globale o se riguarda gesti legati alla
precisione,alla scelta del tempo di controllo
di un oggetto esterno e l’attenta lettura del
contesto ambientale attraverso gli
analizzatori sensoriali (nello specifico caso
riguarda quello visivo e quindi si parla di
combinazione oculo-manuale o oculopodale).
41. La capacità di differenziazione
• E’ la presa coscienza del tono muscolare
e la relativa capacità di dosarlo al fine di
coordinare il giusto grado di tensione negli
interventi motori segmentali o parziali.
Consentire di gestire la giusta alternanza
di contrazione e rilasciamento muscolare
ed i dosaggi di tensione per ogni
componente muscolare parziale.
Permette, quindi, di graduare la forza
rendendo questa capacità importante per
tutti quei movimenti di precisione e di
coordinazione fine.
42. La capacità di reazione
• E’ la capacità di rispondere ad un
determinato segnale con un’azione
motoria adeguata e rapida. E’ composta
da un tempo totale necessario per
percepire identificare ed elaborare lo
stimolo e rispondere ad esso con
un’azione motoria.
43. La capacità di trasformazione
• E’ la capacità che rende possibile
modificare un’azione motoria in atto in
funzione dell’evoluzione delle situazioni, in
modo che ne risulti un’azione più
appropriata ed efficace. Può essere una
trasformazione parziale o globale,ma i
fattori che influenzano tale capacità son il
grado di automatizzazione delle situazioni
motorie di partenza e di arrivo, il timing e la
capacità di anticipazione.
•
44. La capacità di orientamento
• E’ la capacità di determinare e variare la
posizione e i movimenti del corso nella
dimensione spazio-temporale, in
riferimento ad un campo di azione ben
definito. Permette quindi di percepire la
posizione, il movimento e l’atto motorio
come un’unica azione per ottenere il
controllo e l’orientamento nello spazio e
nel tempo del corpo.
45. La capacità di ritmizzazione
• E’ la capacità che consente di organizzare
nel tempo sequenze e successioni di un
determinato movimento, determinandone
l’intensità la periodicità la velocità la durate
e le pause.
46. La capacità di equilibrio
• E’ la capacità che consente all’organismo
attraverso aggiustamenti riflessi
automatizzati o volontari, di mantenere una
posizione statica o dinamica, di seguire un
movimento senza cadere, anticipandolo o
reagendo prontamente ai possibili fattori di
disequilibrio.
47. La capacità di equilibrio
•
•
•
•
•
Statico
Dinamico
Statico-Dinamico
In Volo
Nel Fluido
Fondamentale il baricentro
48. Il Baricentro
• Punto di congiunzione e di interazione di
tutte le forze interattive del corpo
• Situato all’incirca tra l’ombellico e l’osso
pubico
• Fondamentale la sua proiezione sulla
base di appoggio per il mantenimento
dell’equilibrio