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La Dislessia
La Dislessia
Che cos’è la Dislessia?
E’ un disturbo «specifico»
dell’apprendimento. Specifico perché
riguarda una determinata abilità senza
intaccare l’intelligenza generale.
La dislessia comporta la difficoltà a
riconoscere le lettere, i segni
dell’ortografia, la costruzione dei singoli
suoni tradotti in parole
La Dislessia
Cosa sono i Disturbi Specifici
dell’Apprendimento o D.S.A?
Sono un gruppo eterogeneo di condizioni che si
manifestano con significative difficoltà
nell’acquisizione e nell’uso della lettura, scrittura
e calcolo:
DISLESSIA - DISORTOGRAFIA
DISGRAFIA - DISCALCULIA
La Dislessia
Caratteristiche
1.

Difficoltà nel riconoscere le lettere diversamente orientate
nello spazio: a – e - o; b – d – p – q; m – n – u;
2. Scambi di grafismi: sole invece di sale; certa invece di carta;
3. Inclusione di grafismi o sillabe: dicetendo invece che dicendo;
4. Omissione di grafismi o sillabe: fote anziché fonte, capo
anziché campo;
5. Salti di parole e salti da un rigo all’altro;
6. Inversione di sillabe: li al posto di il, la al posto di al, talovo al
posto di tavolo;
7. Aggiunte e ripetizioni;
8. Errori di accentazione;
9. Difficoltà di decodifica sequenziale;
10. Prevalenza della componente intuitiva.
La Dislessia
Conseguenze
2.
3.
5.
6.
7.
8.
9.

1.
Ripercussioni sulla scrittura;
Ripercussioni sull’apprendimento logico –
matematico;
Disturbi nell’organizzazione spaziale;
4.
Disturbi nel linguaggio;
Disturbi nella coordinazione motoria;
Disturbi nell’esecuzione di procedure;
Disturbi nella memoria a breve termine;
Disturbi nell’attenzione e nell’iperattività;
Disturbi nel comportamento e nel controllo
(autonomia personale);
10. Disagi psicologici.
La Dislessia
Conseguenze psicologiche
SCARSO RENDIMENTO SCOLASTICO

MANCANZA DI FIDUCIA NELLE PROPRIE CAPACITA’
IMMAGINE PERSONALE NEGATIVA

DISAGIO PSICOLOGICO
DEMOTIVAZIONE NELL’APPRENDIMENTO
ANOMALIE NEL COMPORTAMENTO
La Dislessia
Disturbi comportamentali

FRUSTRAZIONE
ANSIA
RABBIA
DEPRESSIONE
La Dislessia
FRUSTRAZIONE
E’ causata dall’incapacità di soddisfare le
aspettative degli altri: i genitori e gli
insegnanti vedono un bambino intelligente
ed entusiasta che però non riesce a leggere e
ad esprimersi in modo adeguato
La Dislessia
ANSIA
La costante frustrazione e confusione a
scuola rende questi bambini ansiosi fino a
portarli ad evitare tutto ciò che li
spaventa, creando così un circolo vizioso.
La Dislessia
RABBIA
La frustrazione può generare meccanismi di
difesa che si esternano in sentimenti di
rabbia e di aggressività.
La Dislessia
DEPRESSIONE
E’ un disturbo con un alto rischio d’incidenza
perché la bassa autostima li porta da una parte
a provare sentimenti di
disagio, sofferenza, apatia, distacco, senso di
fallimento e dall’altra a proiettare la propria
rabbia verso se stessi e non verso l’esterno
perché si sentono colpevoli e responsabili di ciò
che accade
(SENSI DI COLPA)
La Dislessia
IMMAGINE PERSONALE
Durante i primi anni di scuola, i bambini
dislessici devono fare i conti con i conflitti
scaturiti tra l’immagine di sè positiva ed i
sentimenti d’inferiorità provocati dalle
difficoltà scolastiche. Andando incontro ad
insuccessi e frustrazioni, si fanno così l’idea di
essere diversi ed inferiori agli altri, con
conseguenti sensazioni di
inadeguatezza, d’incompetenza e di possibilità
di deludere.
La Dislessia
Diagnosi

E’ fondamentale che sia fatta il più precocemente
possibile per consentire il riconoscimento da parte della
scuola e dei genitori delle condizioni di difficoltà, in
modo da avviare delle misure di intervento utili. I criteri
usati sono di « esclusione», ovvero si escludono
elementi che potrebbero ricondurre ad altri quadri
diagnostici. Essi sono:
1. Livello intellettivo nella norma;
2. Assenza di altre condizioni neurologiche e sensoriali;
3. Assenza di condizioni di svantaggio culturale e
adeguate opportunità di insegnamento;
4. Assenza di disagio psicologico;
5. Presenza di una significativa discrepanza rispetto alle
attese per età e scolarizzazione.
La Dislessia
Suggerimenti per gli insegnanti
1.
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Cosa non fare

Far leggere il bambino ad alta voce;
Ridicolizzarlo;
Fargli fare dettati;
Farlo scrivere alla lavagna;
Costringerlo a memorizzare soprattutto testi
lunghi;
6. Fare paragoni con altri compagni;
7. Dargli liste di parole da imparare;
8. Fargli ricopiare i compiti svolti perché sono fatti
male o disordinati.
La Dislessia
Suggerimenti per gli insegnanti
1.
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Cosa fare

Dare tempi più lunghi per le verifiche;
Fare interrogazioni programmate;
Incentivare l’uso della calcolatrice, della tavola pitagorica e di tavole
di supporto mnemonico;
Utilizzare computer con correttore ortografico;
Utilizzare audioregistratori;
Utilizzare enciclopedie informatiche multimediali, libri di testo in
formato digitale o audio – libri;
Assegnare meno compiti a casa;
Privilegiare nelle lingue straniere le interrogazioni orali;
Nelle verifiche scritte utilizzare testi pre-scritti con caratteri a
stampatello grandi;
Creare un clima di collaborazione con la famiglia e i colleghi;
Parlare del problema in classe spiegando le esigenze dell’alunno con
i compagni.
La Dislessia
1.
2.
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7.
8.

Suggerimenti per la famiglia

Informarsi del problema;
Cercare un’appropriata diagnosi;
Stabilire un dialogo con gli insegnanti;
Non creare eccessive preoccupazioni e ulteriori
fonti di ansia;
Non assillare il proprio figlio sottoponendolo a
continui esercizi;
Capire che l’apprendimento non riguarda solo ciò
che si fa a scuola;
Aiutare nelle attività scolastiche secondo quelle che
saranno le indicazioni terapeutiche;
Responsabilizzare dimostrando piena fiducia.
Libro Parlato LIONS
Il LIBRO PARLATO è l’opportunità che i LIONS
offrono alle persone che, per disabilità fisiche
o sensoriali, non sono in grado di leggere
autonomamente, di ricevere in uso gratuito
libri registrati da viva voce (audiolibri).
In tal modo, Ciechi, Ipovedenti, Dislessici
vengono aiutati a superare le proprie difficoltà
e ne viene favorita l’autonomia, la promozione
e l’integrazione nella vita sociale e nel mondo
del lavoro.
CENTRI OPERATIVI
• Centro Operativo di Chiavari (distribuzione degli audiolibri
in Liguria):
e-mail: Ipchiavari@libero.it
Tel. 0185 320420

• Centro Operativo “Romolo Monti” di Milano (Corsi di
Informatica; registrazione testi di studio anche in Standard
Daisy; progetto “Libro Parlato e DISLESSIA”)
e-mail: librop@tin.it
Tel. 02 2046404
• Centro Operativo di Verbania (gestione audio
biblioteca, distribuzione dei “libri” su cassetta e CD/MP3 in
Italia e all’Estero, scansione/registrazione testi di studio;
elaborazione master CD)
e-mail: lionsverbania@libero.it
Tel. 0323 402355

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La dislessia

  • 2. La Dislessia Che cos’è la Dislessia? E’ un disturbo «specifico» dell’apprendimento. Specifico perché riguarda una determinata abilità senza intaccare l’intelligenza generale. La dislessia comporta la difficoltà a riconoscere le lettere, i segni dell’ortografia, la costruzione dei singoli suoni tradotti in parole
  • 3. La Dislessia Cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento o D.S.A? Sono un gruppo eterogeneo di condizioni che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e nell’uso della lettura, scrittura e calcolo: DISLESSIA - DISORTOGRAFIA DISGRAFIA - DISCALCULIA
  • 4. La Dislessia Caratteristiche 1. Difficoltà nel riconoscere le lettere diversamente orientate nello spazio: a – e - o; b – d – p – q; m – n – u; 2. Scambi di grafismi: sole invece di sale; certa invece di carta; 3. Inclusione di grafismi o sillabe: dicetendo invece che dicendo; 4. Omissione di grafismi o sillabe: fote anziché fonte, capo anziché campo; 5. Salti di parole e salti da un rigo all’altro; 6. Inversione di sillabe: li al posto di il, la al posto di al, talovo al posto di tavolo; 7. Aggiunte e ripetizioni; 8. Errori di accentazione; 9. Difficoltà di decodifica sequenziale; 10. Prevalenza della componente intuitiva.
  • 5. La Dislessia Conseguenze 2. 3. 5. 6. 7. 8. 9. 1. Ripercussioni sulla scrittura; Ripercussioni sull’apprendimento logico – matematico; Disturbi nell’organizzazione spaziale; 4. Disturbi nel linguaggio; Disturbi nella coordinazione motoria; Disturbi nell’esecuzione di procedure; Disturbi nella memoria a breve termine; Disturbi nell’attenzione e nell’iperattività; Disturbi nel comportamento e nel controllo (autonomia personale); 10. Disagi psicologici.
  • 6. La Dislessia Conseguenze psicologiche SCARSO RENDIMENTO SCOLASTICO MANCANZA DI FIDUCIA NELLE PROPRIE CAPACITA’ IMMAGINE PERSONALE NEGATIVA DISAGIO PSICOLOGICO DEMOTIVAZIONE NELL’APPRENDIMENTO ANOMALIE NEL COMPORTAMENTO
  • 8. La Dislessia FRUSTRAZIONE E’ causata dall’incapacità di soddisfare le aspettative degli altri: i genitori e gli insegnanti vedono un bambino intelligente ed entusiasta che però non riesce a leggere e ad esprimersi in modo adeguato
  • 9. La Dislessia ANSIA La costante frustrazione e confusione a scuola rende questi bambini ansiosi fino a portarli ad evitare tutto ciò che li spaventa, creando così un circolo vizioso.
  • 10. La Dislessia RABBIA La frustrazione può generare meccanismi di difesa che si esternano in sentimenti di rabbia e di aggressività.
  • 11. La Dislessia DEPRESSIONE E’ un disturbo con un alto rischio d’incidenza perché la bassa autostima li porta da una parte a provare sentimenti di disagio, sofferenza, apatia, distacco, senso di fallimento e dall’altra a proiettare la propria rabbia verso se stessi e non verso l’esterno perché si sentono colpevoli e responsabili di ciò che accade (SENSI DI COLPA)
  • 12. La Dislessia IMMAGINE PERSONALE Durante i primi anni di scuola, i bambini dislessici devono fare i conti con i conflitti scaturiti tra l’immagine di sè positiva ed i sentimenti d’inferiorità provocati dalle difficoltà scolastiche. Andando incontro ad insuccessi e frustrazioni, si fanno così l’idea di essere diversi ed inferiori agli altri, con conseguenti sensazioni di inadeguatezza, d’incompetenza e di possibilità di deludere.
  • 13. La Dislessia Diagnosi E’ fondamentale che sia fatta il più precocemente possibile per consentire il riconoscimento da parte della scuola e dei genitori delle condizioni di difficoltà, in modo da avviare delle misure di intervento utili. I criteri usati sono di « esclusione», ovvero si escludono elementi che potrebbero ricondurre ad altri quadri diagnostici. Essi sono: 1. Livello intellettivo nella norma; 2. Assenza di altre condizioni neurologiche e sensoriali; 3. Assenza di condizioni di svantaggio culturale e adeguate opportunità di insegnamento; 4. Assenza di disagio psicologico; 5. Presenza di una significativa discrepanza rispetto alle attese per età e scolarizzazione.
  • 14. La Dislessia Suggerimenti per gli insegnanti 1. 2. 3. 4. 5. Cosa non fare Far leggere il bambino ad alta voce; Ridicolizzarlo; Fargli fare dettati; Farlo scrivere alla lavagna; Costringerlo a memorizzare soprattutto testi lunghi; 6. Fare paragoni con altri compagni; 7. Dargli liste di parole da imparare; 8. Fargli ricopiare i compiti svolti perché sono fatti male o disordinati.
  • 15. La Dislessia Suggerimenti per gli insegnanti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Cosa fare Dare tempi più lunghi per le verifiche; Fare interrogazioni programmate; Incentivare l’uso della calcolatrice, della tavola pitagorica e di tavole di supporto mnemonico; Utilizzare computer con correttore ortografico; Utilizzare audioregistratori; Utilizzare enciclopedie informatiche multimediali, libri di testo in formato digitale o audio – libri; Assegnare meno compiti a casa; Privilegiare nelle lingue straniere le interrogazioni orali; Nelle verifiche scritte utilizzare testi pre-scritti con caratteri a stampatello grandi; Creare un clima di collaborazione con la famiglia e i colleghi; Parlare del problema in classe spiegando le esigenze dell’alunno con i compagni.
  • 16. La Dislessia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Suggerimenti per la famiglia Informarsi del problema; Cercare un’appropriata diagnosi; Stabilire un dialogo con gli insegnanti; Non creare eccessive preoccupazioni e ulteriori fonti di ansia; Non assillare il proprio figlio sottoponendolo a continui esercizi; Capire che l’apprendimento non riguarda solo ciò che si fa a scuola; Aiutare nelle attività scolastiche secondo quelle che saranno le indicazioni terapeutiche; Responsabilizzare dimostrando piena fiducia.
  • 17. Libro Parlato LIONS Il LIBRO PARLATO è l’opportunità che i LIONS offrono alle persone che, per disabilità fisiche o sensoriali, non sono in grado di leggere autonomamente, di ricevere in uso gratuito libri registrati da viva voce (audiolibri). In tal modo, Ciechi, Ipovedenti, Dislessici vengono aiutati a superare le proprie difficoltà e ne viene favorita l’autonomia, la promozione e l’integrazione nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
  • 18. CENTRI OPERATIVI • Centro Operativo di Chiavari (distribuzione degli audiolibri in Liguria): e-mail: Ipchiavari@libero.it Tel. 0185 320420 • Centro Operativo “Romolo Monti” di Milano (Corsi di Informatica; registrazione testi di studio anche in Standard Daisy; progetto “Libro Parlato e DISLESSIA”) e-mail: librop@tin.it Tel. 02 2046404 • Centro Operativo di Verbania (gestione audio biblioteca, distribuzione dei “libri” su cassetta e CD/MP3 in Italia e all’Estero, scansione/registrazione testi di studio; elaborazione master CD) e-mail: lionsverbania@libero.it Tel. 0323 402355