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Corso Integrato di Pediatria Generale e
Specialistica
Lo sviluppo neuropsichico
normale
Lo sviluppo neuropsichico
 Definizione
 Lo sviluppo infantile nella storia:
le teorie interpretative
 Articolazione dello sviluppo
 Importanza relativa delle diverse
aree dello sviluppo
 Il significato di un profilo dello
sviluppo infantile
Sviluppo neuropsichico
Definizione
 “ Col termine di sviluppo si designano tutti
quei processi di maturazione e di interazione
con l’ambiente, che si svolgono nell’ambito di
una continuità temporale e che implicano il
passaggio progressivo dell’individuo dallo
stato di dipendenza assoluta del periodo
neonatale alla indipendenza ed all’autonomia,
proprie dell’organizzazione della personalità
adulta”.
 “ Lo sviluppo è strettamente collegato al
fenomeno generale della maturazione
biologica, che interessa tutto l’organismo; e,
per quanto riguarda gli aspetti sin qui
considerati, quello relativo al sistema nervoso,
fondamento di tutte le funzioni
neuropsichiche”.
Articolazione dello sviluppo
Sviluppo motorio
Sviluppo cognitivo
Sviluppo affettivo
Sviluppo linguistico
Sviluppo sociale
Sviluppo
Le differenti aree dello sviluppo e le loro
interrelazioni
 Lo sviluppo, pur costituendo un fenomeno
sostanzialmente unitario, risente dell’articolazione
in aree o settori
 Molti autori sostengono infatti che alcune aree sono
più importanti di altre ai fini della valutazione
diagnostica e prognostica (ad es. la motricità
grossolana è meno importante della motricità fine-
adattiva e del linguaggio)
 E’ inoltre possibile in alcuni casi che lo sviluppo in
un settore sia sbilanciato rispetto agli altri, che si
verifichi cioè una dissociazione (es. ritardo motorio
semplice, ritardo semplice del linguaggio).
 In ogni caso è più opportuno che la valutazione
dello sviluppo non venga espressa tramite un
quoziente unico ma piuttosto tramite un profilo di
sviluppo che includa tutte le aree.
A developmental profile
(After Ruth Griffiths)
A locomotor quotient
B personal social
C speech
D eye hand coordination
E performance quotient
A
B
C
D E
Sviluppo della motricità volontaria
 E’ indispensabile che la motricità riflessa presente
in epoca neonatale (riflessi arcaici) scompaia per
far emergere la motricità volontaria. La persistenza
abnorme dei riflessi arcaici può essere la spia di
una maturazione in senso patologico (paralisi
cerebrale)
 Oltre ai riflessi che scompaiono vi sono attività
riflesse che compaiono nel primo anno di vita come
le reazioni di raddrizzamento e paracadute
 Tappe principali dello sviluppo motorio grossolano e
fine : controllo del capo, stazione seduta, stazione
eretta, deambulazione con sostegno e autonoma.
 Sviluppo della prensione volontaria : prensione a
rastrello, prensione a pinza inferiore, prensione a
pinza superiore.
Lo sviluppo neuropsichico
 Fasi principali dello sviluppo
linguistico (lallazione, prime parole,
parola-frase, frase di due parole, frase
grammaticale)
 Lo sviluppo dell’intelligenza sec.
Piaget : l’intelligenza sensomotoria
(0-2 anni), l’intelligenza simbolica o
preoperatoria (2-6 anni), la fase delle
operazioni concrete (7-11 anni) e
delle operazioni formali (12-16 anni)
 Lo sviluppo affettivo e della
personalità
 Lo sviluppo delle competenze visive e
uditive
Fattori che influiscono sullo sviluppo
 Potenziale genetico
 Peso alla nascita
 Durata dell’allattamento al seno
 Classe sociale
 Intelligenza materna
 Scolarità materna
 Qualità dell’ambiente affettivo (HOME)
 Fumo in gravidanza
 Adeguata nutrizione
 Handicap sensoriali
Sviluppo della motricità volontaria:
le tappe principali
 3 mesi: il bambino riesce a sollevare il capo
dalla posizione prona e a mantenerlo
stabilmente eretto
 6 mesi: partecipa attivamente alla manovra di
trazione flettendo i gomiti e portando le spalle
in avanti
 7 mesi: controlla bene la stazione seduta
senza appoggio degli arti
 9 mesi: si solleva e si regge in piedi
afferrandosi a un supporto
 11 mesi: sta in piedi senza appoggio
Sviluppo motorio: la deambulazione
 7 mesi: strisciamento
 9 mesi: deambulazione quadrupedica
 10 mesi: deambulazione eretta con appoggio
 12 mesi: deambulazione autonoma
N.B. La deambulazione iniziale è incerta, con tendenza a
cadere in avanti; diviene sicura nel giro di pochi mesi.
 2 anni: il bambino corre, salta e sale le scale
 3 anni: scende le scale, si arrampica, va in
triciclo.
VARIABILITA’ NELLO SVILUPPO N
Motricità fine
Prensione palmare
Pinza inferiore
Pinza superiore
5-6 mesi
8 mesi
9-10 mesi
Lo sviluppo normale: il linguaggio
Principali indicatori di un normale sviluppo del
linguaggio
 La presenza nei primi 6 mesi di vita di vocalizzi
mano a mano più vari e modulati, dapprima
spontanei, poi in risposta a sollecitazioni
ambientali, quindi con una valenza comunicativa; la
comparsa nel secondo semestre della lallazione ,
cioè di produzioni sonore costituite da
accoppiamenti di suoni consonantici e di suoni
vocalici, prima reduplicati, poi diversificati.
 La comparsa prima dell’anno di modalità
comunicative e gestuali di tipo deittico, cioè
dell’indicazione, seguita dalla comparsa di gesti
referenziali come fare “ciao” con la mano.
Sviluppo del linguaggio (2)
 Comparsa delle prime parole al compimento
dell’anno
 Comparsa delle prime associazioni di gesto e
parola e delle prime associazioni di due parole
intorno ai 18 mesi e delle prime strutture
frasali intorno ai 2 anni.
 Presenza a 3 anni delle principali strutture
frasali, con una padronanza della morfologia
grammaticale discreta, anche se ancora
incompleta rispetto a modelli adulti evoluti.
Metodi di valutazione dello sviluppo
neuropsichico
 Lo screening dello sviluppo: il test di
Denver
 La valutazione individuale con test
standardizzati
 Scale di valutazione dello sviluppo
psicomotorio:Brunet-Lézine, Bayley,
Griffiths
 Valutazione del livello intellettivo: le
scale di Wechsler
 Valutazione della personalità: i test
proiettivi
Deviazioni dello sviluppo
psicomotorio
 Variabilità degli schemi di
sviluppo (schema Largo)
 “Dissociazione” delle aree dello
sviluppo
 Segnali di “allarme” nel primo
anno di vita
 Alterazioni dello sviluppo:
importanza dei disturbi
relazionali
Principali alterazioni e/o deviazioni dello
sviluppo
Di fronte ad un bambino della prima infanzia che
mostra un livello di sviluppo inadeguato alla sua
età sono possibili
 ritardo psicomotorio vero e proprio o
 regressione psicomotoria : in quest’ultimo
caso, il bambino avrà perduto una parte
delle acquisizioni psicomotorie già raggiunte
e l’eziologia sarà probabilmente legata a
encefalopatie genetico-metaboliche a
carattere progressivo.
Altre alterazioni e/o deviazioni dello sviluppo
• Ritardo del linguaggio. Acquista un significato clinico
dopo il primo anno di vita se non compaiono i fonemi
bisillabici significativi (mamma,papà). Entrano in
diagnosi differenziale i difetti dell’udito oltre a
condizioni di fondo neurologiche-nell’ambito di un
ritardo più globale- e neuropsichiatriche (in particolare
l’autismo se coesistono disturbi comportamentali e
relazionali). Escluse queste situazioni, resta da
considerare il ritardo semplice del linguaggio, in genere
familiare.
• Ritardo motorio semplice. Si tratta di bambini con
sviluppo motorio rallentato ma con linguaggio e
comportamento normali.
Deficit sensoriali : la vista
Condizioni neonatali ad alto rischio di cecità, per le quali è indispensabile una
valutazione completa della funzione visiva*
-neonati nella cui famiglia esistono casi di cecità congenita
-neonati con infezioni del complesso TORCH
-neonati di peso < 1500 g
-neonati con emorragie intracraniche
-neonati esposti ad ossigenoterapia prolungata
Nelle epoche successive tale valutazione va estesa a tutti i bambini che
-danno l’impressione di non seguire il volto con lo sguardo
-presentano un nistagmo spontaneo
-non presentano il riflesso pupillare alla luce
*ispezione del fondo oculare, ricerca riflesso rosso del fondo, esame dell’acuità
visiva dai 3 anni di età, esame del campo visivo dai 5 anni di età
Deficit sensoriali: l’udito
Condizioni neonatali ad alto rischio di sordità, per le quali è indispensabile una
valutazione accurata della funzione uditiva*
-neonati nella cui famiglia esistono casi di sordità congenita
-neonati con infezioni del complesso TORCH
-neonati di peso < 1500 g
-neonati con dismorfie otorinofaringee e/o facciali
-neonati sottoposti ad exanguinotrasfusione
-neonati con meningite batterica
-neonati con asfissia neonatale severa
Nelle epoche successive tale valutazione va estesa a tutti i bambini che
- non presentano reazioni comportamentali ai suoni
-presentano un ritardo dello sviluppo linguistico
*I metodi di valutazione soggettivi richiedono la partecipazione del bambino (Boel
test, Peep Show). In epoca precoce-ma anche dopo-trovano posto i metodi
oggettivi come i potenziali evocati uditivi.
Le alterazioni dello sviluppo
neuropsichico: la famiglia
multiproblematica
 Il concetto di vulnerabilità:
fattori di rischio per la
patologia neuropsichiatrica
 Fattori protettivi
nell’individuo, nella famiglia,
nella società
 Interventi coordinati
multimodali sulle famiglie
multiproblematiche
IL BAMBINO MALTRATTATO
 Definizioni,dimensione del problema
 Abuso o maltrattamento fisico(battered
child syndrome)
 Trascuratezza grave (neglect)
 Abuso sessuale
 Abuso psicologico e/o emozionale
 Sindrome di Munchausen
 Diagnosi delle varie forme di
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 Interventi e trattamento
Ritardi dello sviluppo e Problemi
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 Ritardo psicomotorio
 Ritardo motorio semplice
 Regressione psicomotoria
 L’inappetenza: nel primo
anno e dopo, in adolescenza
 L’enuresi
 I problemi psicosomatici
 L’insuccesso scolastico
Le alterazioni dello sviluppo legate ad
handicap sensoriali
 Epoca di acquisizione delle principali
abilità visive
 Screening dei difetti visivi: riflesso alla
luce, riflesso rosso,cover test
 Epoca di acquisizione delle principali
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SVILUPPO NORMALE
DEL BAMBINIO
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Sviluppo

  • 1. Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Lo sviluppo neuropsichico normale
  • 2. Lo sviluppo neuropsichico  Definizione  Lo sviluppo infantile nella storia: le teorie interpretative  Articolazione dello sviluppo  Importanza relativa delle diverse aree dello sviluppo  Il significato di un profilo dello sviluppo infantile
  • 3. Sviluppo neuropsichico Definizione  “ Col termine di sviluppo si designano tutti quei processi di maturazione e di interazione con l’ambiente, che si svolgono nell’ambito di una continuità temporale e che implicano il passaggio progressivo dell’individuo dallo stato di dipendenza assoluta del periodo neonatale alla indipendenza ed all’autonomia, proprie dell’organizzazione della personalità adulta”.  “ Lo sviluppo è strettamente collegato al fenomeno generale della maturazione biologica, che interessa tutto l’organismo; e, per quanto riguarda gli aspetti sin qui considerati, quello relativo al sistema nervoso, fondamento di tutte le funzioni neuropsichiche”.
  • 4. Articolazione dello sviluppo Sviluppo motorio Sviluppo cognitivo Sviluppo affettivo Sviluppo linguistico Sviluppo sociale Sviluppo
  • 5. Le differenti aree dello sviluppo e le loro interrelazioni  Lo sviluppo, pur costituendo un fenomeno sostanzialmente unitario, risente dell’articolazione in aree o settori  Molti autori sostengono infatti che alcune aree sono più importanti di altre ai fini della valutazione diagnostica e prognostica (ad es. la motricità grossolana è meno importante della motricità fine- adattiva e del linguaggio)  E’ inoltre possibile in alcuni casi che lo sviluppo in un settore sia sbilanciato rispetto agli altri, che si verifichi cioè una dissociazione (es. ritardo motorio semplice, ritardo semplice del linguaggio).  In ogni caso è più opportuno che la valutazione dello sviluppo non venga espressa tramite un quoziente unico ma piuttosto tramite un profilo di sviluppo che includa tutte le aree.
  • 6. A developmental profile (After Ruth Griffiths) A locomotor quotient B personal social C speech D eye hand coordination E performance quotient A B C D E
  • 7. Sviluppo della motricità volontaria  E’ indispensabile che la motricità riflessa presente in epoca neonatale (riflessi arcaici) scompaia per far emergere la motricità volontaria. La persistenza abnorme dei riflessi arcaici può essere la spia di una maturazione in senso patologico (paralisi cerebrale)  Oltre ai riflessi che scompaiono vi sono attività riflesse che compaiono nel primo anno di vita come le reazioni di raddrizzamento e paracadute  Tappe principali dello sviluppo motorio grossolano e fine : controllo del capo, stazione seduta, stazione eretta, deambulazione con sostegno e autonoma.  Sviluppo della prensione volontaria : prensione a rastrello, prensione a pinza inferiore, prensione a pinza superiore.
  • 8. Lo sviluppo neuropsichico  Fasi principali dello sviluppo linguistico (lallazione, prime parole, parola-frase, frase di due parole, frase grammaticale)  Lo sviluppo dell’intelligenza sec. Piaget : l’intelligenza sensomotoria (0-2 anni), l’intelligenza simbolica o preoperatoria (2-6 anni), la fase delle operazioni concrete (7-11 anni) e delle operazioni formali (12-16 anni)  Lo sviluppo affettivo e della personalità  Lo sviluppo delle competenze visive e uditive
  • 9. Fattori che influiscono sullo sviluppo  Potenziale genetico  Peso alla nascita  Durata dell’allattamento al seno  Classe sociale  Intelligenza materna  Scolarità materna  Qualità dell’ambiente affettivo (HOME)  Fumo in gravidanza  Adeguata nutrizione  Handicap sensoriali
  • 10. Sviluppo della motricità volontaria: le tappe principali  3 mesi: il bambino riesce a sollevare il capo dalla posizione prona e a mantenerlo stabilmente eretto  6 mesi: partecipa attivamente alla manovra di trazione flettendo i gomiti e portando le spalle in avanti  7 mesi: controlla bene la stazione seduta senza appoggio degli arti  9 mesi: si solleva e si regge in piedi afferrandosi a un supporto  11 mesi: sta in piedi senza appoggio
  • 11. Sviluppo motorio: la deambulazione  7 mesi: strisciamento  9 mesi: deambulazione quadrupedica  10 mesi: deambulazione eretta con appoggio  12 mesi: deambulazione autonoma N.B. La deambulazione iniziale è incerta, con tendenza a cadere in avanti; diviene sicura nel giro di pochi mesi.  2 anni: il bambino corre, salta e sale le scale  3 anni: scende le scale, si arrampica, va in triciclo.
  • 13. Motricità fine Prensione palmare Pinza inferiore Pinza superiore 5-6 mesi 8 mesi 9-10 mesi
  • 14. Lo sviluppo normale: il linguaggio Principali indicatori di un normale sviluppo del linguaggio  La presenza nei primi 6 mesi di vita di vocalizzi mano a mano più vari e modulati, dapprima spontanei, poi in risposta a sollecitazioni ambientali, quindi con una valenza comunicativa; la comparsa nel secondo semestre della lallazione , cioè di produzioni sonore costituite da accoppiamenti di suoni consonantici e di suoni vocalici, prima reduplicati, poi diversificati.  La comparsa prima dell’anno di modalità comunicative e gestuali di tipo deittico, cioè dell’indicazione, seguita dalla comparsa di gesti referenziali come fare “ciao” con la mano.
  • 15. Sviluppo del linguaggio (2)  Comparsa delle prime parole al compimento dell’anno  Comparsa delle prime associazioni di gesto e parola e delle prime associazioni di due parole intorno ai 18 mesi e delle prime strutture frasali intorno ai 2 anni.  Presenza a 3 anni delle principali strutture frasali, con una padronanza della morfologia grammaticale discreta, anche se ancora incompleta rispetto a modelli adulti evoluti.
  • 16. Metodi di valutazione dello sviluppo neuropsichico  Lo screening dello sviluppo: il test di Denver  La valutazione individuale con test standardizzati  Scale di valutazione dello sviluppo psicomotorio:Brunet-Lézine, Bayley, Griffiths  Valutazione del livello intellettivo: le scale di Wechsler  Valutazione della personalità: i test proiettivi
  • 17. Deviazioni dello sviluppo psicomotorio  Variabilità degli schemi di sviluppo (schema Largo)  “Dissociazione” delle aree dello sviluppo  Segnali di “allarme” nel primo anno di vita  Alterazioni dello sviluppo: importanza dei disturbi relazionali
  • 18. Principali alterazioni e/o deviazioni dello sviluppo Di fronte ad un bambino della prima infanzia che mostra un livello di sviluppo inadeguato alla sua età sono possibili  ritardo psicomotorio vero e proprio o  regressione psicomotoria : in quest’ultimo caso, il bambino avrà perduto una parte delle acquisizioni psicomotorie già raggiunte e l’eziologia sarà probabilmente legata a encefalopatie genetico-metaboliche a carattere progressivo.
  • 19. Altre alterazioni e/o deviazioni dello sviluppo • Ritardo del linguaggio. Acquista un significato clinico dopo il primo anno di vita se non compaiono i fonemi bisillabici significativi (mamma,papà). Entrano in diagnosi differenziale i difetti dell’udito oltre a condizioni di fondo neurologiche-nell’ambito di un ritardo più globale- e neuropsichiatriche (in particolare l’autismo se coesistono disturbi comportamentali e relazionali). Escluse queste situazioni, resta da considerare il ritardo semplice del linguaggio, in genere familiare. • Ritardo motorio semplice. Si tratta di bambini con sviluppo motorio rallentato ma con linguaggio e comportamento normali.
  • 20. Deficit sensoriali : la vista Condizioni neonatali ad alto rischio di cecità, per le quali è indispensabile una valutazione completa della funzione visiva* -neonati nella cui famiglia esistono casi di cecità congenita -neonati con infezioni del complesso TORCH -neonati di peso < 1500 g -neonati con emorragie intracraniche -neonati esposti ad ossigenoterapia prolungata Nelle epoche successive tale valutazione va estesa a tutti i bambini che -danno l’impressione di non seguire il volto con lo sguardo -presentano un nistagmo spontaneo -non presentano il riflesso pupillare alla luce *ispezione del fondo oculare, ricerca riflesso rosso del fondo, esame dell’acuità visiva dai 3 anni di età, esame del campo visivo dai 5 anni di età
  • 21. Deficit sensoriali: l’udito Condizioni neonatali ad alto rischio di sordità, per le quali è indispensabile una valutazione accurata della funzione uditiva* -neonati nella cui famiglia esistono casi di sordità congenita -neonati con infezioni del complesso TORCH -neonati di peso < 1500 g -neonati con dismorfie otorinofaringee e/o facciali -neonati sottoposti ad exanguinotrasfusione -neonati con meningite batterica -neonati con asfissia neonatale severa Nelle epoche successive tale valutazione va estesa a tutti i bambini che - non presentano reazioni comportamentali ai suoni -presentano un ritardo dello sviluppo linguistico *I metodi di valutazione soggettivi richiedono la partecipazione del bambino (Boel test, Peep Show). In epoca precoce-ma anche dopo-trovano posto i metodi oggettivi come i potenziali evocati uditivi.
  • 22. Le alterazioni dello sviluppo neuropsichico: la famiglia multiproblematica  Il concetto di vulnerabilità: fattori di rischio per la patologia neuropsichiatrica  Fattori protettivi nell’individuo, nella famiglia, nella società  Interventi coordinati multimodali sulle famiglie multiproblematiche
  • 23. IL BAMBINO MALTRATTATO  Definizioni,dimensione del problema  Abuso o maltrattamento fisico(battered child syndrome)  Trascuratezza grave (neglect)  Abuso sessuale  Abuso psicologico e/o emozionale  Sindrome di Munchausen  Diagnosi delle varie forme di maltrattamento e abuso  Interventi e trattamento
  • 24. Ritardi dello sviluppo e Problemi relazionali minori  Ritardo psicomotorio  Ritardo motorio semplice  Regressione psicomotoria  L’inappetenza: nel primo anno e dopo, in adolescenza  L’enuresi  I problemi psicosomatici  L’insuccesso scolastico
  • 25. Le alterazioni dello sviluppo legate ad handicap sensoriali  Epoca di acquisizione delle principali abilità visive  Screening dei difetti visivi: riflesso alla luce, riflesso rosso,cover test  Epoca di acquisizione delle principali abilità uditive  Screening delle ipoacusie: il BOEL test  Gli strumenti per porre diagnosi di ipoacusia