1. Laboratorio di OsservazioneLaboratorio di Osservazione
del Bambino nel Contestodel Bambino nel Contesto
ScolasticoScolastico
Dott.ssa Tamara LapucciDott.ssa Tamara Lapucci
E.mail:E.mail: t.lapucci@unimc.itt.lapucci@unimc.it
Lezione 3Lezione 3
18 novembre 200818 novembre 2008
Lezione n. 3: Macerata, 18 novembre 2008
2. OSSERVAZIONE: indicatori diOSSERVAZIONE: indicatori di
riferimento possono essereriferimento possono essere
ricondotti a queste domande:ricondotti a queste domande:
• ChiChi osserva?osserva?
• Che cosa/chiChe cosa/chi osserva?osserva?
• ComeCome osserva?osserva?
• DoveDove osserva?osserva?
• QuandoQuando osserva?osserva?
• PerchéPerché osserva?osserva?
3. Lezione 3: Macerata,18 novembre 2008
Protocollo osservativo è un
TESTO LINGUISTICO,
in cui è possibile individuare
modalità espressive tipiche
di un APPROCCIO INGENUO
all’osservazione
e/o
di un APPROCCIO ESPERTO
all’osservazione
4. Lezione 3: Macerata,18 novembre 2008
INDICATORI LINGUISTICIINDICATORI LINGUISTICI
per laper la VALUTAZIONEVALUTAZIONE
DEL LIVELLO QUALITATIVODEL LIVELLO QUALITATIVO
dei PROTOCOLLI OSSERVATIVIdei PROTOCOLLI OSSERVATIVI
3 CATEGORIE DI INDICATORI:3 CATEGORIE DI INDICATORI:
•Indicatori diIndicatori di STRUTTURAZIONESTRUTTURAZIONE
•Indicatori diIndicatori di CONTESTOCONTESTO
•Indicatori diIndicatori di RESA LINGUISTICARESA LINGUISTICA
APPROCCIO INGENUOAPPROCCIO INGENUO
vsvs
APPROCCIO ESPERTOAPPROCCIO ESPERTO
5. Indicatori diIndicatori di
strutturazionestrutturazione
Testi ampi eTesti ampi e
organizzati (titoli,organizzati (titoli,
divisione perdivisione per
punti, tabelle)punti, tabelle)
Testi brevi eTesti brevi e
senza precisasenza precisa
organizzazioneorganizzazione
Approccio espertoApproccio ingenuo
6. Testo breve e senzaTesto breve e senza
precisa organizzazioneprecisa organizzazione
Durante l'attività di raggruppamento
in diverse basi P. è attento,
concentrato e nell'udire la parola
decina interrompe l'insegnante e P.,
con meraviglia dell'insegnante,
esclama: "maestra anche nei piedi
abbiamo dieci dita e dieci più
dieci fa venti”.
7. Testo breve e senzaTesto breve e senza
precisa organizzazioneprecisa organizzazione
Il colloquio è intrasoggettivo e
rappresenta la volontà di uno dei
due soggetti di realizzare un
progetto. Tra i due bambini è il
maschio che conduce il gioco, la
bambina rimane passiva con la
tendenza più ad eseguire i voleri e
le intenzioni del bambino che a
esprimere la sua creatività penso
non spiccata
8. Testo ampio e organizzatoTesto ampio e organizzato
• OGGETTO DELL’OSSERVAZIONE: due bambini,un maschio e una
femmina probabilmente di 4-5 anni (credo di poter affermare
questo per la statura e il luogo in cui si trovano, apparentemente
una scuola d’infanzia) durante un’attività di gioco libero
• OSSERVATORE: esterno, non partecipa all’attività in quanto è
impegnato in una registrazione video.
• LUOGO: la registrazione avviene probabilmente in un angolo di una
sezione della Scuola dell’Infanzia, lo posso dedurre dai bassi tavoli
gialli utilizzati dai bambini osservati come base d’appoggio (…)
• MODALITA’ DI OSSERVAZIONE: è utilizzata la ripresa video
DURATA DELL’OSSERVAZIONE: la ripresa dura un minuto
ORARIO INIZIO/FINE: non conosco l’orario di inizio e della fine
della registrazione.
• FINALITA’ OSSERVAZIONE: osservare se fra i due bambini c’è
collaborazione, cioè se i due lavorano insieme per raggiungere uno
scopo comune.
• DESCRIZIONE COMPORTAMENTALE: inizialmente la telecamera
inquadra un bambino con un maglione chiaro, che chiamerò A,
mentre costruisce un castello di costruzioni lego.
Dopo pochi secondi ne sopraggiunge un altro con un
maglione rosso, che chiamerò B, (…)
• INTERPRETAZIONE: a mio avviso i due bambini
sembrano collaborare in quanto (…)
9. Indicatori di contesto: LUOGO, TEMPO, DURATA,Indicatori di contesto: LUOGO, TEMPO, DURATA,
OSSERVAZIONE,METODOLOGIA di osservazione,informazioni suOSSERVAZIONE,METODOLOGIA di osservazione,informazioni su
SOGGETTI protagonisti(età/sesso…) e su OSSERVATORISOGGETTI protagonisti(età/sesso…) e su OSSERVATORI
Linguaggio tecnico usato in contesti
adeguati
Uso di linguaggio quotidiano,
vocabolario tecnico usato in
contesti inadeguati
Separazione fra descrizione e
interpretazione dei dati
Mescolanza fra descrizione e
interpretazione dei dati
Formulazione di ipotesi personali in
relazione alle eventuali finalità osservative
espresse
Es. “Ipotizzo che l’interazione fra i due bambini
possa essere stata influenzata dalla presenza della
telecamera”
Centraggio dell’osservazione rispetto alla
finalità espressa inizialmente
Assenza di centraggio dell’osservazione
rispetto alla finalità espressa inizialmente
Presenza di informazioni relativamente
al focus di attenzione e alla finalità
dell’osservazione
Es. ”Finalità della mia osservazione sarà
la rilevazione dell’interazione fra i due bambini
protagonisti, in particolare focalizzerò la mia
attenzione sugli scambi verbali”
Assenza di informazioni relativamente al
focus di attenzione e alla finalità
dell’osservazione
Approccio espertoApproccio ingenuo
10. Indicatori di resa linguisticaIndicatori di resa linguistica
Uso esplicito di verbi cognitiviCarenza o assenza di verbi cognitivi
Applicazione adeguata di riferimenti teoriciAssenza di riferimenti teorici
o
cattiva applicazione degli stessi
Riferimento e applicazione di concetti emersi
dalla lettura del testo e dal confronto con il
proprio gruppo
Nessuno/scarsi riferimenti e
applicazione
di concetti emersi dalla lettura del
Uso di forme linguistiche personali
“Io ritengo”, “Io penso”
Uso di forme linguistiche impersonali
“E’ evidente che”, “Si ritiene”, “Si Pensa”
Riferimento a dati osservabili come azioni, e
parole dei soggetti osservati, riferimento a
mondo interno dell’osservatore.
Es: “Mi sembra che il bambino voglia imporre le sue
decisioni. Lo deduco dal fatto che dice con tono imperativo:
«Ora costruiremo una torre. Prendi quei pezzi!»
Riferimento a dati non direttamente osservabili
come pensieri, sentimenti, intenzioni dei soggetti
osservati.
Es.“Il bambino vuole imporre le sue decisioni”
Es.2: “Il bambino si dirige verso il compagno ed è affettuoso
con lui”
Relativizzazione del proprio punto di vista
Es. “Il bambino sembra mostrare un atteggiamento aggressi-
vo. Infatti, secondo me, il gesto del tirare la penna al compa-
gno, potrebbe essere indice di un comportamento aggressivo.
Assolutizzazione del proprio punto di vista
Es. “Il bambino è sicuramente aggressivo”
Presenza di analisi relativa a eventi e
oggetti concreti, uso di deduzioni
argomentate, conclusioni supportate da
elementi descrittivi e concreti, con
riferimento a dettagli e passaggi intermedi
Es“Il bambino mostra un comportamento capriccioso.
Lo posso evincere dal fatto che piagnucola, si divincola,
punta i piedi”
Presenza di generalizzazioni, astrazioni, deduzioni
senza argomentazioni, conclusioni totalizzanti
“Come tutti i bambini di quell’età il bambino è capriccioso”
Approccio espertoApproccio ingenuo
11. VERBI COGNITIVI/COSTITUTIVI DI MONDO:VERBI COGNITIVI/COSTITUTIVI DI MONDO:
esprimono il modo in cui il parlante entra in contatto
con i contenuti di cui sta parlando, ad esempio
percettivamente, attraverso rappresentazioni mentali o giudizi.
Forniscono informazioni riguardo al rapporto del mondo interno
del parlante con ciò che sta dicendo o scrivendo (Petöfi &
Vitacolonna, 1996)
Sono solitamente espressi al presente(in quanto riferiti al “qui ed
ora”), in prima persona singolare (rappresentano la modalità
personale di accesso al mondo del
parlante/scrivente/osservatore)
Esempi:
Verbi ed espressioni relativi alla sfera della percezione (visiva,
uditiva, olfattiva, tattile, gustativa, propiocettiva), come io vedo,
noto, scorgo, sento, odo, gusto, avverto, riconosco, osservo,
sono attento, capto un odore/rumore, assaporo…
Verbi ed espressioni che indicano stati o processi di pensiero
(cognitivi e affettivi): come io credo, ritengo, deduco,spero,
intendo, desidero, temo, voglio, preferisco, ricordo,
ipotizzo…
Lezione 3: Macerata,18 novembre 2008
12. CONDIZIONALE/ESPRESSIONI
DUBITATIVE:
Lezione 3: Macerata,18 novembre 2008
espressioni come forse, probabilmente,
verosimilmente,
e l’uso del condizionale, sostengono la consapevolezza, da
parte dell’interlocutore, della relatività delle proprie opinioni
ESPRESSIONI ATTENUANTI O
MODULATIVE:
filtri linguistici atti a evidenziare la consapevolezza della
distinzione tra mondo rappresentato interno e mondo
incontrato esterno (secondo me, dal mio punto di vista, nel
mio modo di vedere, è mia opinione)
13. Attività 1:individualeAttività 1:individuale
AUTOVALUTAZIONE:AUTOVALUTAZIONE:
analizzare il primo protocolloanalizzare il primo protocollo
osservativo realizzatoosservativo realizzato
personalmente durante lapersonalmente durante la
lezione del 4 novembre,lezione del 4 novembre,
utilizzando gli indicatoriutilizzando gli indicatori
linguistici forniti durante lalinguistici forniti durante la
lezionelezione
14. ATTIVITA’ 2ATTIVITA’ 2
(IN GRUPPO)(IN GRUPPO)
VALUTAZIONEVALUTAZIONE
protocolli osservativi analizzatiprotocolli osservativi analizzati
durante la lezione scorsadurante la lezione scorsa
attraverso la lista di indicatoriattraverso la lista di indicatori
forniti durante la lezioneforniti durante la lezione