Martedì 19 novembre 2013, si è tenuta ad Aosta, alla Cittadella dei Giovani, l’assemblea pubblica di Confindustria Valle d’Aosta dal titolo “Il futuro dell’impresa manifatturiera:
due realtà alpine a confronto, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano”. Nel corso dell’evento la Presidente Monica Pirovano ha presentato alcuni dati delle due
realtà alpine.
2. Due realtà alpine a confronto
Cairovigo.it
Abbiamo pensato di mettere a confronto due realtà similari, caratterizzate da autonomie locali
particolari, che in questa nuova fase soffrono ancora di più delle altre regioni.
Devono quindi fare scelte difficili, sacrifici e rinunce, ma soprattutto cambiare la mentalità, da
qui il dibattito per cercare di migliorarsi attraverso la miglior best practice di ognuna.
Anche gli imprenditori valdostani devono affrontare una nuova sfida che li porterà sempre più
fuori dai confini nazionali ed europei, fatto non semplice per chi ha tradizioni così legate al
territorio circostante.
2
4. Il Valore aggiunto a prezzi base
Fonte Istat
La composizione settoriale del VA
fotografa
la
“specializzazione
produttiva”.
In entrambe le realtà il settore Industria
pesa di meno rispetto al dato nazionale,
mentre pesano di più il settore dei
servizi e del commercio grazie al
turismo. In Valle il settore delle
Costruzioni pesa un terzo in più (12,2%)
rispetto a Bolzano (7,9%) e il doppio
rispetto alla % nazionale (6 ,1%). A
Bolzano l’Agricoltura pesa il doppio del
dato nazionale
nazionale.
Nel 2011 il VA di Bolzano va attribuito
per il 74,7% ai Servizi, per il 21,2%
all’Industria, per il 31,5% al Commer‐cio
p
,
g
e per il 4,% all’Agricoltura.
In Valle d’Aosta il VA pesa il 76,2% per i
Servizi, il 22,6% per l’Industria, il 25,1%
per il Commercio e l’1,2% per
l’Agricoltura.
Nel 2009 in Valle la crisi ha avuto
ripercussioni negative su quasi tutti i
settori. Gli effetti negativi della crisi si
sono fatti sentire anche a Bolzano, ma
con
delle differenze tra settore e
settore.
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5. Pil pro
Pil pro capite a valori correnti
a valori correnti
Il rallentamento dell’economia nel 2009 aveva determinato una flessione del
reddito pro capite sia a livello nazionale, sia nelle due realtà alpine.
Il valore del prodotto interno lordo pro capite è tornato a crescere nel 2010.
Nel 2011 in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano ha recuperato la flessione,
mentre in Italia è rimasto a livelli inferiori.
Fonte Istat
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6. Variazioni % annue Export
Fonte Istat
L'export nelle due realtà segue
il trend nazionale
nazionale.
Nel 2010 vi è stato un
incremento in entrambe le
realtà più elevato di quello
ltà iù l t
ll
nazionale e in Valle la ripresa è
stata
rilevante
(+36,11),
seguita da una marcata
flessione nel 2011 e nel 2012.
Anche nella Provincia di
Bolzano le esportazioni hanno
avuto una battuta d'arresto,
ma la caduta è stata meno
accentuata.
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7. Fonte Chambre Valdôtaine
La dinamica delle imprese
A Bolzano prevalgono le ditte
individuali.
Rappresentano,
infatti, il 62,34% del tessuto
imprenditoriale
contro
il
53,17% della Valle d'Aosta,
seguono le società di persone,
quelle di capitale e le altre
forme (
f
(cooperative, consorzi).
)
In Valle d'Aosta assistiamo ad
un ridimensionamento del
numero delle imprese iscritte al
Registro Imprese (‐516 dal
2009). Tra il 2012 e il terzo
trimestre 2013 si registra una
flessione d ll
fl i
delle società di
i à
persone
e
delle
ditte
individuali.
A Bolzano, nel periodo
considerato, il numero delle
società di persone è invece
cresciuto.
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9. Fonte Banca d’Italia
Il credito alle imprese
In provincia di Bolzano sono in lieve diminuzione
fin dal primo trimestre del 2012 i prestiti alle
imprese, a causa del calo della domanda, rivolta
prevalentemente al capitale circolante, oltre alla
bassa propensione a effettuare investimenti. Le
condizioni di offerta, d
di i i
ff
dopo un i i idi
irrigidimento nel
l
2011, si sono stabilizzate nel 2012. Le banche
restano caute, soprattutto nei confronti delle
imprese di costruzioni, con un discrimine in base
alla classe di rischio I tassi di interesse applicati
rischio.
sono generalmente aumentati.
In Valle d’Aosta la riduzione dei prestiti ha
d Aosta
riguardato principalmente i finanziamenti collegati
alla gestione del portafoglio commerciale e sono
diminuite altre forme di prestiti a causa della
scarsa attività di investimento. Si sono
ulteriormente contratti i finanziamenti alle attività
manifatturiere e al settore delle costruzioni. Nel
quarto trimestre del 2012 i tassi di interesse sulle
nuove erogazioni delle banche a medio e a lungo
termine sono cresciuti di oltre un punto
percentuale rispetto al periodo corrispondente del
2011 (dal 5,5% al 6,6%), mentre quelli a breve
sono lievemente diminuiti (dal 6,6% al 6,2%).
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10. Valle d’Aosta
I tassi di interesse bancari
Fonte Banca d’Italia
I tassi di interesse sulle nuove erogazioni delle banche a medio e a lungo termine a fine
2012 erano cresciuti rispetto al 2011 (dal 5,5% al 6,6%) per scendere di 0,75 punti
percentuali a marzo 2013, mentre nello stesso periodo quelli a breve sono lievemente
diminuiti (dal 6,6% al 6,2%). I tassi applicati alle piccole imprese e a quelle di costruzione
sono più elevati
elevati.
10
11. Bolzano
Fonte Banca d Italia
Fonte Banca d’Italia
I tassi di interesse bancari
Dic. 2010
Dic. 2011
Dic. 2012
mar. 2013
I tassi di interesse sulle nuove erogazioni delle banche a medio e a lungo termine a fine
2012 erano cresciuti rispetto al 2011 (4,7% al 4,9%), per scendere di 0,42 punti percentuali
a marzo 2013, mentre nello stesso periodo quelli a breve sono rimasti stabili nel periodo
2011‐2012, per salire lievemente a marzo 2013 (dal 4,6% al 4,8%). I tassi applicati alle
piccole imprese e a quelle di costruzione sono più elevati
elevati.
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12. Fonte Banca d’Italia
Il credito alle imprese
Nel 2012 i prestiti alle imprese medio‐grandi hanno subito una riduzione maggiore in Valle
(tra ‐3,7 e ‐2,0) rispetto a Bolzano (tra ‐2,0 e 0) mentre la situazione è invertita per quanto
3 7 2 0)
2 0 0),
riguarda le piccole imprese .
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13. Fonte Istat
Tasso occupazione 15‐64 anni
Il mercato del lavoro
Tasso disoccupazione 15‐ 64
L occupazione,
L'occupazione, pur in contrazione, ha
continuato a tenere in entrambe le
realtà, anche se le variazioni
tendenziali registrano un andamento
diverso. I V ll d l secondo t i
di
In Valle dal
d trimestre
t
2013 l'andamento negativo sembra
aver invertito la rotta. A Bolzano il tasso
medio è cresciuto fino a toccare la
punta del 72% nel primo trimestre
2013 per poi registrare una brusca
diminuzione nel secondo trimestre.
In aumento la disoccupazione in
entrambe le realtà. In Valle, dopo un
biennio stabile, è salita nel 2011, fino a
raggiungere il 9,14% nel primo trimestre
gg g
,
p
2013. L'incremento fatto registrare in tre
anni è del 100%, si tratta di un record
negativo che non ha precedenti. Dal
1977 ad oggi il tasso peggiore era infatti
era, infatti,
del 1988 con il 6,3% (10% donne).
A Bolzano la disoccupazione è cresciuta,
ma con un trend meno negativo, dal
2,9% del
2 9% d l 2009 al 5 4% d l secondo
l 5,4% del
d
trimestre 2013.
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14. Cassa Integrazione: Variazione percentuale annua ore autorizzate
Valle d’Aosta
Valle d’Aosta
Bolzano
Bol ano
Fonte INPS
Fonte INPS
In Valle d’Aosta si registra un aumento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione ordinaria
e straordinaria dal 2012, salvo quella in deroga, mentre in provincia di Bolzano il
fenomeno è in crescita dal 2011
2011.
Se si confronta il periodo ottobre 2012‐ottobre 2013 in Valle le domande sono in crescita
salvo quelle per la deroga. A Bolzano è vi un aumento rilevante della Cassa Straordinaria,
mentre quella Ordinaria e in deroga sono in calo.
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g
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15. I giovani 15‐24 anni
Fonte Istat
Tasso occupazione
Tasso disoccupazione
Tassi record per la
disoccupazione giovanile in
rialzo dal 2009 ad oggi Nel
oggi.
periodo considerato a
Bolzano cresce, anche se di
poco, l’occupazione dei
l occupazione
giovani (+1,9), mentre in
Valle il trend è in negativo
( , ),
(‐1,9), anche se a livelli
inferiori
alla
media
nazionale (‐3,1). In leggero
aumento la disoccupazione
giovanile a Bolzano (+2,7)
che sale all’11,6%. La
variazione è molto più
consistente (25,7%), invece,
in Valle (+8,2) contro una
media nazionale del +9,9.
Nel 1998 il tasso era d l
l 998
del
20%.
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