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Anno scolastico
   2007/08




                  1
2
3
4
HANNO PARTECIPATO AL LAVORO
DI RICERCA E STESURA DEL SE-
GUENTE OPUSCOLO

IL GRUPPO PEER EDUCATOR DEL-
LA 2A A COSTITUITO DA :a

ANNA OTTAIANO -DE ROSA ANGE-
LA–ZINCO ILENIA - IMPROTA SI-
MONA-GAMMELLA ROSA




              5
SOMMARIO
1.   Presentazione
2.   Risultati dei sondaggi
3.   Buona e cattiva alimentazione
4.   Quante volte alla settimana?
5.   Suggerimenti
6.   Anoressia e bulimia
7.   Apparato digerente
8.   Respirazione cellulare
9.   Ringraziamenti




                     6
Peer EDucator ,Educatore tra Pari;con questo termine ci si rife-
risce ad un gruppo di allievi delle seconde ,terze e quarte clas-
si dell’Istituto IPCEUROPA di Pomigliano,che opera per il Pro-
getto Nautilus Salute, coordinato dalla prof.ssa Iris Grandone e
dal Dott.re Giuseppe Esposito in qualità di Responsabile SerT
del suddetto .In questo opuscolo,i rappresentanti “peer educa-
tor”della classe 2a A , hanno trattato il tema
sull’alimentazione ,riportando inoltre gli esiti di una piccola sta-
tistica relativa alle abitudini alimentari dei giovani di età com-
presa tra i 14 e 20 anni ,effettuata su di un campione formato dal
30% degli allievi che frequentano la sede centrale dell’Istituto e
la rispettiva succursale di via Fiuggi . L’obiettivo è quello di esa-
minare la situazione attuale per poter prevenire le conseguenze
di cattive abitudini e suggerirne possibili rimedi. Nella speranza
che anche i genitori prendano coscienza dei pericoli cui vanno
incontro i propri figli,il gruppo ha realizzato questa prima pubbli-
cazione come introduzione ad una mini collana sulla Salute, che
attualmente consta di tre volumetti e che vedrà i suoi sviluppi
negli anni a venire
.Qualche        breve notizia sul progetto
                  Nautilus-Salute
Il Nautilus è un progetto di prevenzione alle dipendenze patolo-
giche , avviato 6 anni fa in collaborazione con il SerT di Pomi-
gliano. Attualmente tale progetto gode anche del contributo par-
tecipativo del Comune, della ASL e degli Istituti Superiori del
Territorio di Pomigliano con i quali è stato rispettivamente firma-
to un Protocollo d’Intesa . Quest’anno ,per la prima volta , il di-
scorso sulle dipendenze è stato arricchito con approfondimenti
sull’educazione alimentare e l’educazione alla sessualità.
Hanno partecipato al progetto :28 allievi delle classi 2e,24 allievi
delle 3e classi e 5 allievi delle 5e classi


                                  7
Il totale degli allievi che frequentano la sede centrale
e quella succursale di via Fiuggi , è di 687 unità




L’indagine è stata svolta in verticale su un campione di
206 allievi, corrispondente al 30% del totale di cui sopra.
Nella tabella in alto sono riportati i dati relativi al nume-
ro degli allievi di sesso maschile e femminile per età e
classi frequentate e relativo 30% monitorato




                              8
L’istogramma in alto rappresenta i dati percentuali preceden-
temente tabulati.




                              9
Gli stessi dati, per maggior chiarezza, sono stati rappresen-
tati anche mediante grafico a barre.
Da essi emerge in modo evidente che: nelle prime 3 classi il
numero dei maschi è quasi uguale a quello delle femmine, nelle
4e classi il numero dei maschi subisce una notevole flessione
e infine nelle 5e classi il numero maschi/femmine si pareggia
quasi per una flessione di quello delle femmine




                              10
1. SON O T ER R OR IZ Z A T O D A LL' ESSER E SOV R A PPESO


                         0%
                 6%                                         MAI
      11%                0%
                                                            RARAMENTE
                                                            TALVOLTA

19%                                                         SPESSO
                                          64%               MOLTO SPESSO
                                                            SEMPRE




      2. EVITO DI MANGIARE QUANDO SONO AFFAMATO

                          0%
                 6%                                          MAI
 19%                      0%
                                                             RARAMENTE
                                                             TALVOLTA
                                                             SPESSO
6%
                                         69%                 MOLTO SPESSO
                                                             SEMPRE




 3. QUANDO SENTO CHE DURANTE IL PASTO POTREI NON
 RIUSCIRE A FERMARMI, CONTINUO A MANGIARE FINO AD
                   ABBUFFARMI


                                                               MAI
              11%
                                     28%                       RARAMENTE
      19%
                                                               TALVOLTA
                                                               SPESSO
      4%
                                                               MOLTO SPESSO
        6%                     32%
                                                               SEMPRE




                                    11
4. CONOSCO SEMPRE IL CONTENUTO CALORICO DI
                 QUELLO CHE MANGIO
           4%
                                              MAI
           4%     4%
                                              RARAMENTE
     15%
                                              TALVOLTA
                                              SPESSO
     11%                      62%
                                              MOLTO SPESSO
                                              SEMPRE




      5. EVITO SOPRATTUTTO CIBI AD ALTO CONTENUTO DI
     CARBOIDRATI (AD ESEMPIO PANE, PATATE, RISO, ECC.)

                                               MAI
            13%    2%
                                               RARAMENTE
       4%
                                               TALVOLTA

     17%                         51%           SPESSO
                                               MOLTO SPESSO
            13%
                                               SEMPRE




     6. MI SENTO ESTREMAMENTE IN COLPA DOPO AVER
                       MANGIATO


                                              MAI
                  3%
      18%
                                              RARAMENTE
 5%                                           TALVOLTA

3%                                            SPESSO
                                 62%
                                              MOLTO SPESSO
 9%
                                              SEMPRE




                            12
7 . S ON O OS S ES S I ON A TO D A L D ES I D ER I O D I ES S ER E M A GR O

            2%

       2%            9%                                                              MAI
                                                                                     RARAMENTE
  13%
                                                                                     TALVOLTA

                                                           55%                       SPESSO

       19%                                                                           MOLTO SPESSO
                                                                                     SEMPRE




  8. QUANDO FACCIO ESERCIZIO FISICO PENSO A QUANTE
              CALORIE STO CONSUMANDO


                                                                                     MAI
                  13%
       8%                                                                            RARAMENTE
                                                          47%                        TALVOLTA
                                                                                     SPESSO
      15%
                                                                                     MOLTO SPESSO
            2%       15%
                                                                                     SEMPRE




                             9 . M A N GIO C IB I D IET ET IC I




            6%         6%                                                          MAI
  9%                                                                               RARAMENTE
                                                                                   TALVOLTA
                                                                                   SPESSO
11%
                                                             59%
                                                                                   MOLTO SPESSO
      9%
                                                                                   SEMPRE




                                                  13
10 . R I ESC O A C ON T R O LLA R M I PER C IO' C HE R IG U A R D A I L C IB O


      2%
                 13%                                                          MAI
  2%
                                                                              RARAMENTE
11%
                                                                              TALVOLTA
                                                                              SPESSO
                                                            51%
                                                                              MOLTO SPESSO
           21%                                                                SEMPRE




                          11. CERCO DI STARE A DIETA

             5%

        2%               6%                                                     MAI
  11%                                                                           RARAMENTE
                                                                                TALVOLTA
                                                                                SPESSO
                                                             55%
                                                                                MOLTO SPESSO
      21%
                                                                                SEMPRE




      12. DOPO AVER MANGIATO SENTO L'IMPULSO DI VOMITARE
               2%

                2%

           6%               4%                                                  MAI
      2%                                                                        RARAMENTE
                                                                                TALVOLTA
                                                                                SPESSO
                                                                                MOLTO SPESSO
                                               84%                              SEMPRE




                                                 14
MANGIARE SANO E’ VIVERE MEGLIO!


                                             Alternare e moderare
Limitare al minimo                           il consumo di secondi
indispensabile                               piatti quali carni, pesci,
condi menti e dolci                          uova, salumi, formaggi.


                                                    Pasta e pane
Verdura e frutta
                                                    devono
non devono
                                                    essere assunti
mai mancare
                                                    ogni giorno




P       er mantenere uno stato di salute psico-fisico ottimale e per
        prevenire pericolose malattie, bisognerebbe seguire una
        corretta alimentazione che fosse:
BILANCIATA: in giusto rapporto con il fabbisogno giornaliero ;
EQUILIBRATA: rapportata, cioè, alla vera spesa energetica
dell’individuo
MODERATA: priva di eccessi;
ADEGUATA: in diretto rapporto con le diverse condizioni fisiche
dell’individuo;
VARIEGATA: costituita da tutte le varie tipologie di alimenti, se-
guendo preferibilmente la loro stagionalità.

                                15
MC DONALD'S: AFFAMA IL TERZO MONDO MENTRE AV-
                VELENA IL PRIMO




M          angiare sano per mantenersi sempre in forma. Questo è
           ciò che pensa la maggior parte delle persone. Ma man-
           giare sano significa soprattutto mantenere una buona
salute. Mangiare in modo salutare ci consente di tenere alla larga
la maggior parte delle malattie che compromettono e minacciano la
nostra salute. Le malattie legate al non alimentarsi in modo sano
sono molteplici, le più diffuse sono:
MALATTIE CIRCOLATORIE: (ipertensione, ictus);
MALATTIE CARDIACHE: (insufficienza cardiaca, infato);
DIABETE;
DISLIPIDEMIE: (eccesso di colesterolo e trigliceridi nel sangue).
                                16
CARNI                                     3-4 volte alla settimana



INSACCATI                                 1-2 volte alla settimana



PESCI                                     3 volte alla settimana




UOVA                                      n.2 alla settimana




LATTE E YOGURT                            ogni giorno



FORMAGGI                                  2-3 volte alla settimana



VERDURA E FRUTTA                          tutti i giorni



PANE, PASTA ECC.                          tutti i giorni




PIATTO UNICO (es. pasta e fagioli)        1-2 volte alla settimana




                                     17
♦   Controllare il peso corporeo.

♦   Ridurre l'assunzione giornaliera di lipidi
    animali (burro, formaggi grassi, carni gras-
    se...) in quanto ricchi di quot;pericolosiquot; acidi
    grassi saturi e di colesterolo, e privilegia-
    re i grassi vegetali (olio d'oliva, di semi...)
    ad elevato contenuto di acidi grassi insatu-
    ri ,che contribuiscono a diminuire il cole-
    sterolo del sangue.

♦   Limitare l'assunzione di zuccheri semplici
    (dolci, zucchero, bevande zuccherate) fa-
    cilmente assimilabili dall'organismo, a fa-
    vore dei carboidrati complessi (pane, pa-
    sta, patate, legumi).

♦   Aumentare l'assunzione di fibra alimentare
    consumando giornalmente frutta fresca,
    legumi e cereali integrali. Le fibre sono in
    grado di regolare le funzioni intestinali e di
    dare senso di sazietà.

♦   Ridurre l'assunzione giornaliera di sale da
    cucina (NaCl) . Aggiugere poco sale nella
    preparazione dei cibi utilizzando per insa-
    porire :spezie ed aromi. Limitare il consu-
    mo di alimenti conservati in scatola (tonno,
    carne, legumi..) in quanto ricchi di sale.

♦    Consumare gli alcoolici con moderazione:
    l'alcool fornisce MOLTE calorie.




                      18
:Bere   molta acqua

        .

        Bere soprattutto al mattino poiché si stimola l’attività dei
        reni ed si favorisce la diuresi.

     Il fabbisogno giornaliero è stimato in due litri di
acqua al giorno anche sottoforma di tisane e tè non
zuccherati.

Si consiglia di consumare tisane al gusto di frutti rossi,
mirtillo, ananas, betulla, tarassaco, ortica, che hanno
un’azione benefica sulle alterazioni che sono alla base della
patologia cellulitica.
Un suggerimento può essere quello di mettere la bottiglia
d’acqua sulla scrivania in modo da ricordarci di finirla prima di
andare a casa.

Il sodio trattiene i liquidi che bloccano la circolazione occu-
pando gli interstizi tra le cellule.
E’ quindi opportuno:
1. evitare di portare la saliera in tavola;
2. utilizzare acque a ridotto contenuto in sodio;
3. consumare pane toscano (senza sale);
4. evitare tutti quei cibi ad alto contenuto in sodio:
    salumi,
   patatine , salatini,
   noccioline,

   formaggi
   prodotti in scatola,
   prodotti conservati
   piatti pronti del commercio.
   .




                                  19
: Scegliere i cibi giusti .

Quindi prediligere preparazioni culinarie semplici
e facilmente digeribili e cibi che non costringono
l’apparato digerente a grossi sforzi, quindi via libe-
ra a yogurt cereali, pesce, carni prive di grassi vi-
sibili, ortaggi, frutta e legumi.
No assoluto a cibi ricchi di grassi

Frutta e verdura in quantità

             Questi due gruppi di alimenti sono ricchi in fibra,
             acqua e potassio che contrasta l’azione del so-
             dio.

Stimolano la diuresi e disintossicano.

Contengono inoltre sostanze antiossidanti e, alcuni frutti co-
me quelli rossi, sono ricchi di sostanze che rafforzano la pa-
rete capillare e rendono la circolazione più efficiente.


No all’alcool e agli alcolici




                                20
Movimento sempre!


Aumentare la propria attività fisica contribuisce in vari modi a
mantenere una situazione di benessere.

L’attività fisica ci aiuta a combattere le calorie in
eccesso, non solo ma uno studio da poco pubbli-
cato su Archives of Interinal medicine ha dimo-
strato che chi pratica attività fisica regolare a li-
vello moderato, per esempio camminando 30 mi-
nuti al giorno, può aspettarsi di vivere 15 mesi in
più rispetto a chi conduce vita sedentaria.

Che tipo di attività? Aerobica tipo camminare di buon passo,
andare in bicicletta
Quante volte? Almeno 3 volte alla settimana (meglio se 4 o 5)
Per quanto tempo:? Circa 30 minuti

Mantenere il peso forma

Se si è in una condizione di soprappeso si consiglia di intra-
prendere una dieta dimagrante per raggiungere il peso ideale

Dormire almeno 8 ore per notte
Le condizioni di stress come dormire poche ore a notte sono
terreno fertile per l’insorgenza della cellulite.

9: Stop al fumo
Il fumo produce radicali liberi!
Si pensi che una sigaretta ne produce 12 miliardi.

Radicali liberi

Cosa sono: sono prodotti di scarto delle cellule

Cosa causano: invecchiamento precoce delle cellule

                                 21
Radicali liberi

Cosa sono:? Sono prodotti di scarto delle cellule

Cosa causano:? Invecchiamento precoce delle cellule

malattie degenerative

Da cosa sono favoriti?


Da diete ricche di proteine
dal fumo
da alcune disfunzioni
         da alcuni farmaci



         La cellulite

Che cos’è?
La cellulite è grasso degenerato, cioè trasformato in grasso
fibroso a causa di disturbi del microcircolo sanguigno.
Le cellule del grasso sottocutaneo detti adipociti si gonfiano e
non comunicano più con il tessuto connettivo, che indurito si
tende e forma la pelle a buccia d’arancia.




                               22
Si verifica principalmente negli adolescenti,con una difficoltà a rico-
noscersi nel proprio corpo. Il corpo cambia, avviene qualcosa che
non si può controllare, non si è più in relazione con se stessi e con
gli altri. Il tentativo di tenere sotto controllo questo cambiamento può
prendere la forma del controllo dell’alimentazione che viene ridotta
al limite della sopravvivenza. Il cibo viene assunto in maniera saltua-
ria, preferibilmente in solitudine, dando la preferenza ad alimenti a
basso contenuto calorico. Più la fame cresce più cresce
l’importanza di dominarla. La ragazza che riesce a tenere sotto con-
trollo la propria relazione con il cibo in maniera così estrema, spesso
è molto brillante in altri campi..




                                  23
Questa iperattività l’aiuta il più delle
                                   volte a nascondere a se stessa e agli
                                   altri la diminuzione del peso e la soffe-
                                   renza del corpo. Pur continuando a
                                   dimagrire, la ragazza afferma di essere
                                   troppo grassa. I modelli che la so-cietà
                                   offre alle donne difficilmente migliorano
                                   l’immagine che la ragazza ha di sé..
                                   Raramente è possibile considerare
                                   l’eventualità di un corpo che sia e-
spressione dell’anima e che consenta ai nostri desideri di vivere la realtà
fisica.. L’anoressia è una difesa ben strutturata nei confronti di un dolore
che non trova parole per esprimersi.. Come tutte le difese viene costruita
per soffrire di meno e, come la maggior parte delle difese, ciò di cui ci pri-
va è maggiore di ciò da cui ci protegge. Spesso le ragazze che soffrono di
anoressia sono state correttamente ac-
cudite dal punto di vista pratico ma non
hanno avuto lo spazio dove manifestare
il loro dolore e il loro disagio che sono
cresciuti fino a trasformarsi in un com-
portamento autolesivo. Non dimen-
tichiamo che è possibile guarire.!




                                     24
Le donne che soffrono di bulimia, a differenza di quelle che soffrono di
anoressia, non conoscono il controllo ma la sconfitta. L’introduzione e del
cibo, anche in questo caso non è in relazione al fabbisogno calorico
dell’organismo — ma è legata a uno squilibrio della relazione con il mondo
esterno e con se stesse. Se però nell’anoressia l’emozione dominante,
anche se a carissimo prezzo, è quella della vittoria, nella bulimia si cede
senza potersi difendere a saziare una fame che non è del corpo ma
dell’anima, e quando la sensazione di pienezza giunge si è invasi da sensi
di colpa devastanti che conducono al vomito indotto che lascia frastornate
e doloranti. La caratteristica principale della bulimia nervosa è un circolo
autoperpetuante di preoccupazione per il peso e le forme corporee ->
dieta ferrea -> abbuffate -> vomito autoindotto.la tensione del dover segui-
re in modo ferreo la dieta, col passare del tempo determinano però emo-
zioni negative (paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna, disgusto) che
a loro volta possono innescare nuove abbuffate.

                                    25
La diretta conseguenza dell'intensa
preoccupazione per le forme e il
pesoin soggetti che basano l'autova-
lutazione personale sulla magrezza
è cercare di dimagrire seguendo
una dieta caratterizzata da regole
molto rigide. La dieta ferrea è la prin-
cipale responsabile della comparsa
delle abbuffate.Seguire una dieta
rigida in modo perfezionistico porta
prima o poi inevitabilmente a com-
piere piccole trasgressioni che ven-
gono vissute da chi soffre di proble-
mi dell'alimentazione come una irri-


                                                mediabile perdita di controllo..




                                           26
Gli eterotrofi come noi ,traggono energia dal nutrimento ricava-
to da tessuti o derivati di altri organismi. Con il cibo si assumono
proteine, carboidrati e grassi. In bocca avviene la frantumazio-
ne e l’alimento viene assalito dagli enzimi. Durante le successi-
ve tappe della digestione le macromole rappresentate
da :catene polipeptidiche, polisaccaridi e trigliceridi ,subiscono
un processo di depolimerizzazione che consiste nella rispettiva
scomposizione in molecole più semplici quali: amminoacidi, mo-
nosaccaridi,glicerina e acidi grassi. Mediante l’assorbimento
che avviene nell’intestino tenue a livello dei villi intestinali ,gli
aminoacidi e i monosaccaridi entrano nel circolo sanguigno
mentre gli acidi grassi e la glicerina nel sistema linfatico. Me-
diante il sangue detti nutrienti giungono alle cellule do-
ve .vengono riciclati o trasformati in prodotti di rifiuto.




                                 27
LA BOCCA
Le due labbra, che proteggono l'apertura della bocca, han-
no al loro interno i muscoli che aiutano a trattenere il cibo ,
ad emettere i suoni e a parlare. Dietro alle labbra si trovano
i denti, la cui funzione e' masticare il cibo.Nella bocca, il cibo
triturato e insalivato,subisce un primo processo di digestione dei
polisaccaridi, ad opera di un enzima amilasico idrolitico, la pti-
alina.




L'ESOFAGO
L'esofago e' un tubo lungo circa 25 cm situato dietro la trachea,
che collega la faringe allo stomaco. La parete dell'esofago e'
composta da diversi strati, di cui i due più esterni sono muscola-
ri.                              28
Quando si deglutisce, i muscoli della parete dell'esofago si con-
traggono, spingendo il cibo nello stomaco in un processo chia-
mato peristalsi. Di solito l'esofago e' appiattito, ma si allarga per
far passare il cibo.




L’ADDOME
L'addome e' separato dal torace da un muscolo largo e sottile, il
diaframma. La parte superiore dell'addome contiene alcuni de-
gli organi più grandi: lo stomaco, il fegato, la milza, il pancreas e
i reni. Nel linguaggio comune l'addome e' spesso detto quot;panciaquot;.
L'addome inferiore si trova tra l'ombelico e le anche. In gran
parte e' occupato dall'intestino: un lungo tubo arrotolato nel
quale viene digerito il cibo e si producono i materiali di rifiuto
(feci). Contiene anche la vescica che conserva ed espelle il liqui-
do di rifiuto, l'urina.




                                 29
LO STOMACO
Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato ed e' l'organo più
ampio dell'apparato digerente. Grazie alla muscolatura localiz-
zata delle pareti, lo stomaco rimescola ed impasta il cibo con gli
acidi e gli enzimi che produce, fino a formare il chimo, un liquido
cremoso, che, attraverso una valvola: il piloro, raggiunge la pri-
ma parte dell'intestino tenue, il duodeno. Nello stomaco, comin-
cia una prima digestione delle proteine, ad opera di un enzima
proteolitico detto pepsina.




IL FEGATO
Il fegato, situato nell'addome superiore al di sotto del diafram-
ma, e' l'organo più grande del corpo e svolge molte funzioni es-
senziali. Vi si distinguono due parti, una più grande dell'altra: il
lobo destro e il lobo sinistro. Ogni lobo, a sua volta, si divide in
lobuli. Nel tempo di due minuti, tutto il sangue circolante scorre
attraverso il fegato e vi subisce reazioni chimiche che ne varia-
no la composizione. Il fegato e' di color rosso scuro per la gran
quantità di sangue che contiene. Il fegato produce un liquido

                                 30
Verdastro, la bile, che viene mandato nell'intestino tenue per
mezzo del condotto biliare della colecisti, un piccolo sacchetto
a forma di pera posto sotto al fegato




L’INTESTINO
L'intestino e' lungo circa 8 metri ed e' diviso in due parti: l'inte-
stino tenue, un lungo tubo avvolto su se stesso che rappresenta
la più grande superficie di digestione e assorbimento, e l'intesti-
no crasso, che lo circonda in alto e lateralmente, le cui funzioni
sono riassorbire l'acqua ed i sali ed espellere le scorie.
Nell’intestino tenue si conclude la digestione di carboidra-
ti e proteine e inizia e finisce quella dei lipidi ad opera degli
enzimi enterici e pancreatici
rappresentati da : protea-
si,amilasi e lipasi.Il chimo tra-
sformato in un liquido lattigino-
so prende il nome di chilo.




                                 31
La respirazione cellulare è il meccanismo attraverso cui la cellu-
la è in grado di ricavare energia utilizzabile nei processi vitali
dai legami chimici dei substrati che internalizza.
La respirazione cellulare consta di diverse reazioni, in cui i pro-
dotti di un passaggio sono utilizzati come reagenti per il proces-
so successivo.
I prodotti di scarto della respirazione cellulare (come CO2 e H2O)
vengono eliminati dalla cellula e, negli organismi superiori, e-
screti attraverso la respirazione polmonare e le urine.La respi-
razione cellulare consiste essenzialmente di reazioni di ossida-
zione progressiva dei substrati. .L'ossidazione di materiale orga-
nico è infatti una reazione esotermica che rilascia una grande
quantità di energia in tempi molto ristretti.

                                32
L'equazione complessiva dell'ossidazione del glucosio, sub-
strato principale della respirazione cellulare, è:
         C6H12O6 + 6O2 → 6CO2 + 6H2O + circa 38 molecole di
         ATP.
Lo stesso processo che in un incendio avviene in maniera in-
controllata, nella cellula è alla base della trasformazione di
glucosio in composti più semplici, con la formazione di mole-
cole di ATP. Questa molecola può essere considerata la
quot;moneta energeticaquot; dell'organismo, per la sua posizione in-
termedia tra i composti donatori/accettori di gruppi fosfato:.
La conversione ADP->ATP e l'opposta reazione ATP->ADP
possono avvenire entrambe facilmente nei diversi ambienti
cellulari, con una liberazione di 30 kJ per ogni mole di legami
fosfoanidridici spezzati.
Il calore liberato dal processo di respirazione cellulare è alla
base della omeotermia (temperatura corporea costante), ca-
ratteristica di mammiferi ed uccelli, (il genere umano ha una
temperatura compresa tra i 34° e i 36°).
Le tappe della respirazione cellulare,come tutte le reazioni
metaboliche, sono controllate da enzimi e si suddividono in
due fasi:
 - la prima anaerobica detta glicolisi ,che si svolge nel citopla-
sma
-la seconda aerobica che si svolge nei mitocondri ,si suddivi-
de in due sottofasi :una detta ciclo di Krebs che avviene nella
matrice mitocondriale e l’altra detta fosforilazione ossidativa
                                 33
Che avviene sulle creste mitocondriali.
Per alcuni organismi la glicolisi è l’unica fonte di respirazione
(batteri, alghe azzurre)
La glicolìsi è un processo metabolico mediante il quale, in condi-
zioni di anaerobiosi non stretta, una molecola di glucosio viene
scissa in due molecole di piruvato al fine di generare molecole
ad alta energia, come ATP e NADH. La glicolisi è il mezzo per
ottenere energia più sfruttato in natura, soprattutto grazie alla
sua anaerobiosicità, sebbene non sia il più efficiente. Probabil-
mente esso si sviluppò con i primi procarioti circa 3,5 miliardi di




Glucosio +2 NAD++2 ADP + 2 Pi → 2 NADH +2 piruvato
+2 ATP +2 H2O + 2H+
NADH/NAD+
Il NAD+ (nicotinammide adenin dinucleotide) è un coenzima presente in tutte le
cellule.
Il NAD+ è il principale accettare di elettroni ( o se si preferisce di ioni idroge-
no) nelle ossidazioni delle molecole; la sua parte reattiva è data dall’anello
nicotinammidico. La reazione in cui è coinvolto è:
NAD+ + H+ + 2e– = NADH
La reazione può avvenire in entrambi i sensi. Nelle reazioni attraverso cui gli
organismi aerobi ossidano i composti organici, l’accettore ultimo di elettroni è
rappresentato dall’ossigeno, ma gli elettroni provenienti dai composti organici
non vengono ceduti direttamente a questo, bensì trasferiti generalmente al
NAD+


                                         34
Ringraziamenti:
Un ringraziamento speciale a coloro che hanno reso possibile questo progetto:
Alla Dirigente Scolastica Professoressa Rosanna Genni, la quale ha
fornito il supporto necessario per l’attuazione di questo lavoro
Alla Professoressa Iris Grandone, senza la quale il progetto non avrebbe
avuto vita
AllaProfessoressa Silvana Molaro, che ha curato la parte di statistica
AiProfessori di laboratorio per alcuni loro preziosi suggerimenti relativi
all’impostazione dell’opuscolo
Al Responsabile SerT di Pomigliano del Progetto Nautilus, il Dr.
Giuseppe Esposito; che ci ha fornito importanti spunti di riflessione sulle proble-
matiche collegate agli errati stili di vita
All’Associazione o.n.l.u.s Zhaire rappresentata daMassimo, Angela e il loro
staff per, il contributo Salute sulla parte relativa all’alimentazione e alla sessua-
lità
Agli altri membri del gruppo “peer educator” delle classi seconde ,che hanno col-
laborato al progetto con il massimo impegno;
A tutti i nostri Docenti e compagni della 2 A ,che ci hanno consentito qualche
                                               a



evasione dall’orario curriculare ...ed infine, un affettuoso ringraziamento ai Tec-
nici del quarto piano che hanno consentito l’uso dei laboratori in orari non previ-
sti
                        Il gruppo Peer Educator della 2 A                  a a




                                         35
VIAFI UGGI,14 80038 POMIGLIANO D’ARCO
        TEL.: 0818032386
        FAX: 0818032386
       WWW.IPCEUROPA.COM


                 36

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Alimentazione

  • 1. Anno scolastico 2007/08 1
  • 2. 2
  • 3. 3
  • 4. 4
  • 5. HANNO PARTECIPATO AL LAVORO DI RICERCA E STESURA DEL SE- GUENTE OPUSCOLO IL GRUPPO PEER EDUCATOR DEL- LA 2A A COSTITUITO DA :a ANNA OTTAIANO -DE ROSA ANGE- LA–ZINCO ILENIA - IMPROTA SI- MONA-GAMMELLA ROSA 5
  • 6. SOMMARIO 1. Presentazione 2. Risultati dei sondaggi 3. Buona e cattiva alimentazione 4. Quante volte alla settimana? 5. Suggerimenti 6. Anoressia e bulimia 7. Apparato digerente 8. Respirazione cellulare 9. Ringraziamenti 6
  • 7. Peer EDucator ,Educatore tra Pari;con questo termine ci si rife- risce ad un gruppo di allievi delle seconde ,terze e quarte clas- si dell’Istituto IPCEUROPA di Pomigliano,che opera per il Pro- getto Nautilus Salute, coordinato dalla prof.ssa Iris Grandone e dal Dott.re Giuseppe Esposito in qualità di Responsabile SerT del suddetto .In questo opuscolo,i rappresentanti “peer educa- tor”della classe 2a A , hanno trattato il tema sull’alimentazione ,riportando inoltre gli esiti di una piccola sta- tistica relativa alle abitudini alimentari dei giovani di età com- presa tra i 14 e 20 anni ,effettuata su di un campione formato dal 30% degli allievi che frequentano la sede centrale dell’Istituto e la rispettiva succursale di via Fiuggi . L’obiettivo è quello di esa- minare la situazione attuale per poter prevenire le conseguenze di cattive abitudini e suggerirne possibili rimedi. Nella speranza che anche i genitori prendano coscienza dei pericoli cui vanno incontro i propri figli,il gruppo ha realizzato questa prima pubbli- cazione come introduzione ad una mini collana sulla Salute, che attualmente consta di tre volumetti e che vedrà i suoi sviluppi negli anni a venire .Qualche breve notizia sul progetto Nautilus-Salute Il Nautilus è un progetto di prevenzione alle dipendenze patolo- giche , avviato 6 anni fa in collaborazione con il SerT di Pomi- gliano. Attualmente tale progetto gode anche del contributo par- tecipativo del Comune, della ASL e degli Istituti Superiori del Territorio di Pomigliano con i quali è stato rispettivamente firma- to un Protocollo d’Intesa . Quest’anno ,per la prima volta , il di- scorso sulle dipendenze è stato arricchito con approfondimenti sull’educazione alimentare e l’educazione alla sessualità. Hanno partecipato al progetto :28 allievi delle classi 2e,24 allievi delle 3e classi e 5 allievi delle 5e classi 7
  • 8. Il totale degli allievi che frequentano la sede centrale e quella succursale di via Fiuggi , è di 687 unità L’indagine è stata svolta in verticale su un campione di 206 allievi, corrispondente al 30% del totale di cui sopra. Nella tabella in alto sono riportati i dati relativi al nume- ro degli allievi di sesso maschile e femminile per età e classi frequentate e relativo 30% monitorato 8
  • 9. L’istogramma in alto rappresenta i dati percentuali preceden- temente tabulati. 9
  • 10. Gli stessi dati, per maggior chiarezza, sono stati rappresen- tati anche mediante grafico a barre. Da essi emerge in modo evidente che: nelle prime 3 classi il numero dei maschi è quasi uguale a quello delle femmine, nelle 4e classi il numero dei maschi subisce una notevole flessione e infine nelle 5e classi il numero maschi/femmine si pareggia quasi per una flessione di quello delle femmine 10
  • 11. 1. SON O T ER R OR IZ Z A T O D A LL' ESSER E SOV R A PPESO 0% 6% MAI 11% 0% RARAMENTE TALVOLTA 19% SPESSO 64% MOLTO SPESSO SEMPRE 2. EVITO DI MANGIARE QUANDO SONO AFFAMATO 0% 6% MAI 19% 0% RARAMENTE TALVOLTA SPESSO 6% 69% MOLTO SPESSO SEMPRE 3. QUANDO SENTO CHE DURANTE IL PASTO POTREI NON RIUSCIRE A FERMARMI, CONTINUO A MANGIARE FINO AD ABBUFFARMI MAI 11% 28% RARAMENTE 19% TALVOLTA SPESSO 4% MOLTO SPESSO 6% 32% SEMPRE 11
  • 12. 4. CONOSCO SEMPRE IL CONTENUTO CALORICO DI QUELLO CHE MANGIO 4% MAI 4% 4% RARAMENTE 15% TALVOLTA SPESSO 11% 62% MOLTO SPESSO SEMPRE 5. EVITO SOPRATTUTTO CIBI AD ALTO CONTENUTO DI CARBOIDRATI (AD ESEMPIO PANE, PATATE, RISO, ECC.) MAI 13% 2% RARAMENTE 4% TALVOLTA 17% 51% SPESSO MOLTO SPESSO 13% SEMPRE 6. MI SENTO ESTREMAMENTE IN COLPA DOPO AVER MANGIATO MAI 3% 18% RARAMENTE 5% TALVOLTA 3% SPESSO 62% MOLTO SPESSO 9% SEMPRE 12
  • 13. 7 . S ON O OS S ES S I ON A TO D A L D ES I D ER I O D I ES S ER E M A GR O 2% 2% 9% MAI RARAMENTE 13% TALVOLTA 55% SPESSO 19% MOLTO SPESSO SEMPRE 8. QUANDO FACCIO ESERCIZIO FISICO PENSO A QUANTE CALORIE STO CONSUMANDO MAI 13% 8% RARAMENTE 47% TALVOLTA SPESSO 15% MOLTO SPESSO 2% 15% SEMPRE 9 . M A N GIO C IB I D IET ET IC I 6% 6% MAI 9% RARAMENTE TALVOLTA SPESSO 11% 59% MOLTO SPESSO 9% SEMPRE 13
  • 14. 10 . R I ESC O A C ON T R O LLA R M I PER C IO' C HE R IG U A R D A I L C IB O 2% 13% MAI 2% RARAMENTE 11% TALVOLTA SPESSO 51% MOLTO SPESSO 21% SEMPRE 11. CERCO DI STARE A DIETA 5% 2% 6% MAI 11% RARAMENTE TALVOLTA SPESSO 55% MOLTO SPESSO 21% SEMPRE 12. DOPO AVER MANGIATO SENTO L'IMPULSO DI VOMITARE 2% 2% 6% 4% MAI 2% RARAMENTE TALVOLTA SPESSO MOLTO SPESSO 84% SEMPRE 14
  • 15. MANGIARE SANO E’ VIVERE MEGLIO! Alternare e moderare Limitare al minimo il consumo di secondi indispensabile piatti quali carni, pesci, condi menti e dolci uova, salumi, formaggi. Pasta e pane Verdura e frutta devono non devono essere assunti mai mancare ogni giorno P er mantenere uno stato di salute psico-fisico ottimale e per prevenire pericolose malattie, bisognerebbe seguire una corretta alimentazione che fosse: BILANCIATA: in giusto rapporto con il fabbisogno giornaliero ; EQUILIBRATA: rapportata, cioè, alla vera spesa energetica dell’individuo MODERATA: priva di eccessi; ADEGUATA: in diretto rapporto con le diverse condizioni fisiche dell’individuo; VARIEGATA: costituita da tutte le varie tipologie di alimenti, se- guendo preferibilmente la loro stagionalità. 15
  • 16. MC DONALD'S: AFFAMA IL TERZO MONDO MENTRE AV- VELENA IL PRIMO M angiare sano per mantenersi sempre in forma. Questo è ciò che pensa la maggior parte delle persone. Ma man- giare sano significa soprattutto mantenere una buona salute. Mangiare in modo salutare ci consente di tenere alla larga la maggior parte delle malattie che compromettono e minacciano la nostra salute. Le malattie legate al non alimentarsi in modo sano sono molteplici, le più diffuse sono: MALATTIE CIRCOLATORIE: (ipertensione, ictus); MALATTIE CARDIACHE: (insufficienza cardiaca, infato); DIABETE; DISLIPIDEMIE: (eccesso di colesterolo e trigliceridi nel sangue). 16
  • 17. CARNI 3-4 volte alla settimana INSACCATI 1-2 volte alla settimana PESCI 3 volte alla settimana UOVA n.2 alla settimana LATTE E YOGURT ogni giorno FORMAGGI 2-3 volte alla settimana VERDURA E FRUTTA tutti i giorni PANE, PASTA ECC. tutti i giorni PIATTO UNICO (es. pasta e fagioli) 1-2 volte alla settimana 17
  • 18. Controllare il peso corporeo. ♦ Ridurre l'assunzione giornaliera di lipidi animali (burro, formaggi grassi, carni gras- se...) in quanto ricchi di quot;pericolosiquot; acidi grassi saturi e di colesterolo, e privilegia- re i grassi vegetali (olio d'oliva, di semi...) ad elevato contenuto di acidi grassi insatu- ri ,che contribuiscono a diminuire il cole- sterolo del sangue. ♦ Limitare l'assunzione di zuccheri semplici (dolci, zucchero, bevande zuccherate) fa- cilmente assimilabili dall'organismo, a fa- vore dei carboidrati complessi (pane, pa- sta, patate, legumi). ♦ Aumentare l'assunzione di fibra alimentare consumando giornalmente frutta fresca, legumi e cereali integrali. Le fibre sono in grado di regolare le funzioni intestinali e di dare senso di sazietà. ♦ Ridurre l'assunzione giornaliera di sale da cucina (NaCl) . Aggiugere poco sale nella preparazione dei cibi utilizzando per insa- porire :spezie ed aromi. Limitare il consu- mo di alimenti conservati in scatola (tonno, carne, legumi..) in quanto ricchi di sale. ♦ Consumare gli alcoolici con moderazione: l'alcool fornisce MOLTE calorie. 18
  • 19. :Bere molta acqua . Bere soprattutto al mattino poiché si stimola l’attività dei reni ed si favorisce la diuresi. Il fabbisogno giornaliero è stimato in due litri di acqua al giorno anche sottoforma di tisane e tè non zuccherati. Si consiglia di consumare tisane al gusto di frutti rossi, mirtillo, ananas, betulla, tarassaco, ortica, che hanno un’azione benefica sulle alterazioni che sono alla base della patologia cellulitica. Un suggerimento può essere quello di mettere la bottiglia d’acqua sulla scrivania in modo da ricordarci di finirla prima di andare a casa. Il sodio trattiene i liquidi che bloccano la circolazione occu- pando gli interstizi tra le cellule. E’ quindi opportuno: 1. evitare di portare la saliera in tavola; 2. utilizzare acque a ridotto contenuto in sodio; 3. consumare pane toscano (senza sale); 4. evitare tutti quei cibi ad alto contenuto in sodio: salumi, patatine , salatini, noccioline, formaggi prodotti in scatola, prodotti conservati piatti pronti del commercio. . 19
  • 20. : Scegliere i cibi giusti . Quindi prediligere preparazioni culinarie semplici e facilmente digeribili e cibi che non costringono l’apparato digerente a grossi sforzi, quindi via libe- ra a yogurt cereali, pesce, carni prive di grassi vi- sibili, ortaggi, frutta e legumi. No assoluto a cibi ricchi di grassi Frutta e verdura in quantità Questi due gruppi di alimenti sono ricchi in fibra, acqua e potassio che contrasta l’azione del so- dio. Stimolano la diuresi e disintossicano. Contengono inoltre sostanze antiossidanti e, alcuni frutti co- me quelli rossi, sono ricchi di sostanze che rafforzano la pa- rete capillare e rendono la circolazione più efficiente. No all’alcool e agli alcolici 20
  • 21. Movimento sempre! Aumentare la propria attività fisica contribuisce in vari modi a mantenere una situazione di benessere. L’attività fisica ci aiuta a combattere le calorie in eccesso, non solo ma uno studio da poco pubbli- cato su Archives of Interinal medicine ha dimo- strato che chi pratica attività fisica regolare a li- vello moderato, per esempio camminando 30 mi- nuti al giorno, può aspettarsi di vivere 15 mesi in più rispetto a chi conduce vita sedentaria. Che tipo di attività? Aerobica tipo camminare di buon passo, andare in bicicletta Quante volte? Almeno 3 volte alla settimana (meglio se 4 o 5) Per quanto tempo:? Circa 30 minuti Mantenere il peso forma Se si è in una condizione di soprappeso si consiglia di intra- prendere una dieta dimagrante per raggiungere il peso ideale Dormire almeno 8 ore per notte Le condizioni di stress come dormire poche ore a notte sono terreno fertile per l’insorgenza della cellulite. 9: Stop al fumo Il fumo produce radicali liberi! Si pensi che una sigaretta ne produce 12 miliardi. Radicali liberi Cosa sono: sono prodotti di scarto delle cellule Cosa causano: invecchiamento precoce delle cellule 21
  • 22. Radicali liberi Cosa sono:? Sono prodotti di scarto delle cellule Cosa causano:? Invecchiamento precoce delle cellule malattie degenerative Da cosa sono favoriti? Da diete ricche di proteine dal fumo da alcune disfunzioni da alcuni farmaci La cellulite Che cos’è? La cellulite è grasso degenerato, cioè trasformato in grasso fibroso a causa di disturbi del microcircolo sanguigno. Le cellule del grasso sottocutaneo detti adipociti si gonfiano e non comunicano più con il tessuto connettivo, che indurito si tende e forma la pelle a buccia d’arancia. 22
  • 23. Si verifica principalmente negli adolescenti,con una difficoltà a rico- noscersi nel proprio corpo. Il corpo cambia, avviene qualcosa che non si può controllare, non si è più in relazione con se stessi e con gli altri. Il tentativo di tenere sotto controllo questo cambiamento può prendere la forma del controllo dell’alimentazione che viene ridotta al limite della sopravvivenza. Il cibo viene assunto in maniera saltua- ria, preferibilmente in solitudine, dando la preferenza ad alimenti a basso contenuto calorico. Più la fame cresce più cresce l’importanza di dominarla. La ragazza che riesce a tenere sotto con- trollo la propria relazione con il cibo in maniera così estrema, spesso è molto brillante in altri campi.. 23
  • 24. Questa iperattività l’aiuta il più delle volte a nascondere a se stessa e agli altri la diminuzione del peso e la soffe- renza del corpo. Pur continuando a dimagrire, la ragazza afferma di essere troppo grassa. I modelli che la so-cietà offre alle donne difficilmente migliorano l’immagine che la ragazza ha di sé.. Raramente è possibile considerare l’eventualità di un corpo che sia e- spressione dell’anima e che consenta ai nostri desideri di vivere la realtà fisica.. L’anoressia è una difesa ben strutturata nei confronti di un dolore che non trova parole per esprimersi.. Come tutte le difese viene costruita per soffrire di meno e, come la maggior parte delle difese, ciò di cui ci pri- va è maggiore di ciò da cui ci protegge. Spesso le ragazze che soffrono di anoressia sono state correttamente ac- cudite dal punto di vista pratico ma non hanno avuto lo spazio dove manifestare il loro dolore e il loro disagio che sono cresciuti fino a trasformarsi in un com- portamento autolesivo. Non dimen- tichiamo che è possibile guarire.! 24
  • 25. Le donne che soffrono di bulimia, a differenza di quelle che soffrono di anoressia, non conoscono il controllo ma la sconfitta. L’introduzione e del cibo, anche in questo caso non è in relazione al fabbisogno calorico dell’organismo — ma è legata a uno squilibrio della relazione con il mondo esterno e con se stesse. Se però nell’anoressia l’emozione dominante, anche se a carissimo prezzo, è quella della vittoria, nella bulimia si cede senza potersi difendere a saziare una fame che non è del corpo ma dell’anima, e quando la sensazione di pienezza giunge si è invasi da sensi di colpa devastanti che conducono al vomito indotto che lascia frastornate e doloranti. La caratteristica principale della bulimia nervosa è un circolo autoperpetuante di preoccupazione per il peso e le forme corporee -> dieta ferrea -> abbuffate -> vomito autoindotto.la tensione del dover segui- re in modo ferreo la dieta, col passare del tempo determinano però emo- zioni negative (paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna, disgusto) che a loro volta possono innescare nuove abbuffate. 25
  • 26. La diretta conseguenza dell'intensa preoccupazione per le forme e il pesoin soggetti che basano l'autova- lutazione personale sulla magrezza è cercare di dimagrire seguendo una dieta caratterizzata da regole molto rigide. La dieta ferrea è la prin- cipale responsabile della comparsa delle abbuffate.Seguire una dieta rigida in modo perfezionistico porta prima o poi inevitabilmente a com- piere piccole trasgressioni che ven- gono vissute da chi soffre di proble- mi dell'alimentazione come una irri- mediabile perdita di controllo.. 26
  • 27. Gli eterotrofi come noi ,traggono energia dal nutrimento ricava- to da tessuti o derivati di altri organismi. Con il cibo si assumono proteine, carboidrati e grassi. In bocca avviene la frantumazio- ne e l’alimento viene assalito dagli enzimi. Durante le successi- ve tappe della digestione le macromole rappresentate da :catene polipeptidiche, polisaccaridi e trigliceridi ,subiscono un processo di depolimerizzazione che consiste nella rispettiva scomposizione in molecole più semplici quali: amminoacidi, mo- nosaccaridi,glicerina e acidi grassi. Mediante l’assorbimento che avviene nell’intestino tenue a livello dei villi intestinali ,gli aminoacidi e i monosaccaridi entrano nel circolo sanguigno mentre gli acidi grassi e la glicerina nel sistema linfatico. Me- diante il sangue detti nutrienti giungono alle cellule do- ve .vengono riciclati o trasformati in prodotti di rifiuto. 27
  • 28. LA BOCCA Le due labbra, che proteggono l'apertura della bocca, han- no al loro interno i muscoli che aiutano a trattenere il cibo , ad emettere i suoni e a parlare. Dietro alle labbra si trovano i denti, la cui funzione e' masticare il cibo.Nella bocca, il cibo triturato e insalivato,subisce un primo processo di digestione dei polisaccaridi, ad opera di un enzima amilasico idrolitico, la pti- alina. L'ESOFAGO L'esofago e' un tubo lungo circa 25 cm situato dietro la trachea, che collega la faringe allo stomaco. La parete dell'esofago e' composta da diversi strati, di cui i due più esterni sono muscola- ri. 28
  • 29. Quando si deglutisce, i muscoli della parete dell'esofago si con- traggono, spingendo il cibo nello stomaco in un processo chia- mato peristalsi. Di solito l'esofago e' appiattito, ma si allarga per far passare il cibo. L’ADDOME L'addome e' separato dal torace da un muscolo largo e sottile, il diaframma. La parte superiore dell'addome contiene alcuni de- gli organi più grandi: lo stomaco, il fegato, la milza, il pancreas e i reni. Nel linguaggio comune l'addome e' spesso detto quot;panciaquot;. L'addome inferiore si trova tra l'ombelico e le anche. In gran parte e' occupato dall'intestino: un lungo tubo arrotolato nel quale viene digerito il cibo e si producono i materiali di rifiuto (feci). Contiene anche la vescica che conserva ed espelle il liqui- do di rifiuto, l'urina. 29
  • 30. LO STOMACO Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato ed e' l'organo più ampio dell'apparato digerente. Grazie alla muscolatura localiz- zata delle pareti, lo stomaco rimescola ed impasta il cibo con gli acidi e gli enzimi che produce, fino a formare il chimo, un liquido cremoso, che, attraverso una valvola: il piloro, raggiunge la pri- ma parte dell'intestino tenue, il duodeno. Nello stomaco, comin- cia una prima digestione delle proteine, ad opera di un enzima proteolitico detto pepsina. IL FEGATO Il fegato, situato nell'addome superiore al di sotto del diafram- ma, e' l'organo più grande del corpo e svolge molte funzioni es- senziali. Vi si distinguono due parti, una più grande dell'altra: il lobo destro e il lobo sinistro. Ogni lobo, a sua volta, si divide in lobuli. Nel tempo di due minuti, tutto il sangue circolante scorre attraverso il fegato e vi subisce reazioni chimiche che ne varia- no la composizione. Il fegato e' di color rosso scuro per la gran quantità di sangue che contiene. Il fegato produce un liquido 30
  • 31. Verdastro, la bile, che viene mandato nell'intestino tenue per mezzo del condotto biliare della colecisti, un piccolo sacchetto a forma di pera posto sotto al fegato L’INTESTINO L'intestino e' lungo circa 8 metri ed e' diviso in due parti: l'inte- stino tenue, un lungo tubo avvolto su se stesso che rappresenta la più grande superficie di digestione e assorbimento, e l'intesti- no crasso, che lo circonda in alto e lateralmente, le cui funzioni sono riassorbire l'acqua ed i sali ed espellere le scorie. Nell’intestino tenue si conclude la digestione di carboidra- ti e proteine e inizia e finisce quella dei lipidi ad opera degli enzimi enterici e pancreatici rappresentati da : protea- si,amilasi e lipasi.Il chimo tra- sformato in un liquido lattigino- so prende il nome di chilo. 31
  • 32. La respirazione cellulare è il meccanismo attraverso cui la cellu- la è in grado di ricavare energia utilizzabile nei processi vitali dai legami chimici dei substrati che internalizza. La respirazione cellulare consta di diverse reazioni, in cui i pro- dotti di un passaggio sono utilizzati come reagenti per il proces- so successivo. I prodotti di scarto della respirazione cellulare (come CO2 e H2O) vengono eliminati dalla cellula e, negli organismi superiori, e- screti attraverso la respirazione polmonare e le urine.La respi- razione cellulare consiste essenzialmente di reazioni di ossida- zione progressiva dei substrati. .L'ossidazione di materiale orga- nico è infatti una reazione esotermica che rilascia una grande quantità di energia in tempi molto ristretti. 32
  • 33. L'equazione complessiva dell'ossidazione del glucosio, sub- strato principale della respirazione cellulare, è: C6H12O6 + 6O2 → 6CO2 + 6H2O + circa 38 molecole di ATP. Lo stesso processo che in un incendio avviene in maniera in- controllata, nella cellula è alla base della trasformazione di glucosio in composti più semplici, con la formazione di mole- cole di ATP. Questa molecola può essere considerata la quot;moneta energeticaquot; dell'organismo, per la sua posizione in- termedia tra i composti donatori/accettori di gruppi fosfato:. La conversione ADP->ATP e l'opposta reazione ATP->ADP possono avvenire entrambe facilmente nei diversi ambienti cellulari, con una liberazione di 30 kJ per ogni mole di legami fosfoanidridici spezzati. Il calore liberato dal processo di respirazione cellulare è alla base della omeotermia (temperatura corporea costante), ca- ratteristica di mammiferi ed uccelli, (il genere umano ha una temperatura compresa tra i 34° e i 36°). Le tappe della respirazione cellulare,come tutte le reazioni metaboliche, sono controllate da enzimi e si suddividono in due fasi: - la prima anaerobica detta glicolisi ,che si svolge nel citopla- sma -la seconda aerobica che si svolge nei mitocondri ,si suddivi- de in due sottofasi :una detta ciclo di Krebs che avviene nella matrice mitocondriale e l’altra detta fosforilazione ossidativa 33
  • 34. Che avviene sulle creste mitocondriali. Per alcuni organismi la glicolisi è l’unica fonte di respirazione (batteri, alghe azzurre) La glicolìsi è un processo metabolico mediante il quale, in condi- zioni di anaerobiosi non stretta, una molecola di glucosio viene scissa in due molecole di piruvato al fine di generare molecole ad alta energia, come ATP e NADH. La glicolisi è il mezzo per ottenere energia più sfruttato in natura, soprattutto grazie alla sua anaerobiosicità, sebbene non sia il più efficiente. Probabil- mente esso si sviluppò con i primi procarioti circa 3,5 miliardi di Glucosio +2 NAD++2 ADP + 2 Pi → 2 NADH +2 piruvato +2 ATP +2 H2O + 2H+ NADH/NAD+ Il NAD+ (nicotinammide adenin dinucleotide) è un coenzima presente in tutte le cellule. Il NAD+ è il principale accettare di elettroni ( o se si preferisce di ioni idroge- no) nelle ossidazioni delle molecole; la sua parte reattiva è data dall’anello nicotinammidico. La reazione in cui è coinvolto è: NAD+ + H+ + 2e– = NADH La reazione può avvenire in entrambi i sensi. Nelle reazioni attraverso cui gli organismi aerobi ossidano i composti organici, l’accettore ultimo di elettroni è rappresentato dall’ossigeno, ma gli elettroni provenienti dai composti organici non vengono ceduti direttamente a questo, bensì trasferiti generalmente al NAD+ 34
  • 35. Ringraziamenti: Un ringraziamento speciale a coloro che hanno reso possibile questo progetto: Alla Dirigente Scolastica Professoressa Rosanna Genni, la quale ha fornito il supporto necessario per l’attuazione di questo lavoro Alla Professoressa Iris Grandone, senza la quale il progetto non avrebbe avuto vita AllaProfessoressa Silvana Molaro, che ha curato la parte di statistica AiProfessori di laboratorio per alcuni loro preziosi suggerimenti relativi all’impostazione dell’opuscolo Al Responsabile SerT di Pomigliano del Progetto Nautilus, il Dr. Giuseppe Esposito; che ci ha fornito importanti spunti di riflessione sulle proble- matiche collegate agli errati stili di vita All’Associazione o.n.l.u.s Zhaire rappresentata daMassimo, Angela e il loro staff per, il contributo Salute sulla parte relativa all’alimentazione e alla sessua- lità Agli altri membri del gruppo “peer educator” delle classi seconde ,che hanno col- laborato al progetto con il massimo impegno; A tutti i nostri Docenti e compagni della 2 A ,che ci hanno consentito qualche a evasione dall’orario curriculare ...ed infine, un affettuoso ringraziamento ai Tec- nici del quarto piano che hanno consentito l’uso dei laboratori in orari non previ- sti Il gruppo Peer Educator della 2 A a a 35
  • 36. VIAFI UGGI,14 80038 POMIGLIANO D’ARCO TEL.: 0818032386 FAX: 0818032386 WWW.IPCEUROPA.COM 36