Una delle principali sfide per uno sviluppatore mobile è far emergere la propria app all’interno degli store, dove la competizione è elevatissima dato il numero sempre crescente di applicazioni disponibili.
Un’app che vuole raggiungere una crescita costante nel tempo e instaurare un rapporto di lungo periodo con gli utenti deve sicuramente raccogliere e analizzare i dati, dalle metriche più semplici (download, posizionamento, utenti) a quelle più complesse (retention, funneling).
Nel talk che abbiamo tenuto alla SMWRME 2016, Fabio Lalli e Simone Cinelli hanno parlato dell’importanza dell’analisi dei dati per generare un continuo miglioramento dell’esperienza utente che porti al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Mobile App Analytics: misurare le performance e individuare i KPI utili al business - Social Media Week 2016
1. APP ANALYTICS
a cura di Simone Cinelli e Fabio Lalli // IQUIIThe Executive Network
14 SETTEMBRE
2. FABIO LALLI
CEO IQUII
Autore libri “Geolocalizzazione e
Mobile Marketing” e “Wearable”
Docente Human Computer
Interaction presso Università
degli Studi di Perugia,
ilSole24ore.
Email: fabio.lalli@iquii.com
Twitter: @fabiolalli
3. SIMONE CINELLI
Email: simone.cinelli@iquii.com
Twitter: @simonecinelli
Il materiale è rilasciato sotto Licenza
Creative Commons “Attribuzione - Non
commerciale - Non opere derivate 3.0
Italia (CC BY-NC-ND 3.0 IT)”.
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/legalcode
ACCOUNT MANAGER E MOBILE
SPECIALIST IQUII
4. In qualsiasi app mobile possono essere eseguite azioni chiave che si collegano a degli
obiettivi ben precisi (ad esempio di business).
Le azioni possono indicare un obiettivo raggiunto, ad esempio un acquisto su un’app di m-
commerce. Si tratta di macro conversioni.
INTRODUZIONE
5. Alcune delle azioni possono essere anche indicatori comportamentali del fatto che un
cliente non ha raggiunto completamente i vostri obiettivi principali, ma vi si sta
avvicinando, ad esempio, come nel caso dell'm-commerce, registrandosi per ricevere un
coupon via email o una notifica di un nuovo prodotto.
Si tratta di micro conversioni.
INTRODUZIONE
6. È importante misurare sia le macro che le micro conversioni in modo da poter disporre di
più dati comportamentali per capire quali esperienze aiutano a generare i risultati
giusti per la vostra applicazione.
INTRODUZIONE
7. Building a great app is step one. Acquiring users is step two. Engaging and monetizing is step three.
But how you can engage and monetize when you don’t know what’s going on?
QUINDI?
Sviluppare un’app è solamente il primo passo perché, come in una scala con difficoltà crescente,
ci troviamo davanti l’ostacolo dell’acquisizione e dell’effettivo coinvolgimento (ed eventuale
monetizzazione) della base utenti.
8. ANALISI DEI DATI
L'analisi dei dati serve per generare un continuo miglioramento dell'esperienza online di
utenti, clienti e potenziali clienti, che si traduce nei risultati desiderati (sia online sia offline).
L’analisi dei dati qualitativi e quantitativi della tua app (e se possibile anche dei competitor)
apporta feedback fondamentali per generare un circolo virtuoso di crescita che può portare al
raggiungimento degli obiettivi.
10. Cos’è l’A/B testing?
E’ il processo che porta a testare
più varianti di contenuto
all’interno dell’app per
determinare le prestazioni che
portano le migliori performance.
A/B TEST
11. Gli A/B test sono un modo semplice per testare le modifiche ad una pagina, per studiare
come un design impatta sugli utenti rispetto ad un altro, così da verificare qual è il design
che performa meglio.
Gli A/B test in pratica mostrano agli utilizzatori di un’app mobile due versioni diverse della
stessa pagina, e attraverso dei sistemi di analisi è possibile determinare quale delle due
versioni si avvicina di più ai nostri obiettivi.
A/B TEST
12. Cos’è l’Onboarding?
L’User Onboarding è l’esperienza
iniziale che ogni utente ha con la
vostra applicazione. Il processo
con il quale lo “educate” all’utilizzo
della stessa.
ONBOARDING
13. Un’esperienza che parte dal momento del download e continua fino a quando l’utente non si
accorge che la vostra app sta “cambiando la sua vita” o gli sta facendo vivere un “effetto wow”.
L’obiettivo è quello di aiutare gli utenti a trovare il vero valore del vostro prodotto per un
beneficio protratto nel lungo periodo. Gli utenti più veloci a trovare e capire il vostro core
value saranno quelli che diventeranno entusiasti e “redditizi”.
ONBOARDING
14. Alcuni consigli per ottimizzare l’App Onboarding:
1) Rimanere sul focus
2) Mostrare, senza esagerare
3) Rendere semplice il login
4) Rendere intuitivo il flow
5) Essere naturali
6) Renderlo un’esperienza continua
7) Ascoltare gli utenti
OTTIMIZZAZIONE ONBOARDING
16. L’App Store Optimization (ASO) è il processo di ottimizzazione continuo di
un’applicazione mobile, per collocarsi nei primi risultati di ricerca degli store dedicati.
L’obiettivo dell’attività di ASO è quello di mettere l’applicazione nella condizione
ottimale per competere sulla ricerca organica, ottenendo maggiore visibilità sullo
store. Questa maggiore visibilità si traduce in maggior traffico sulla pagina
dell’applicazione e di fatto in un aumento delle probabilità che venga effettuato il
download dell’app.
COS’E’ L’APP STORE OPTIMIZATION
17. Essendo un processo di continuo aggiornamento e monitoraggio (dei
cambiamenti dell’algoritmo, delle preferenze degli utenti, ecc) l’App Store
Optimization:
• non è un’attività one shot, ma costante nel tempo
• una volta fatta non è valida per sempre
• non riguarda solo la ricerca delle keyword
• non vuol dire copiare e soprattutto non è replicabile tout court (su diverse
app e sui diversi store)
COSA NON E’ L’ASO
18. I fattori rilevanti che determinano il posizionamento sono molti e hanno un
peso diverso in base ai vari store.
Ad esempio la descrizione è un fattore importante sul Play Store, mentre non
ha rilevanza in termini di ASO sull’App Store.
Possiamo dividere questi fattori in on-page e off-page. Alcuni rispondono a
delle specifiche chiare caratterizzanti gli algoritmi, mentre altri influiscono
indirettamente sul ranking. La differenza, un po’ come nella SEO, sta nel fatto
che il posizionamento è dato non solo dai fattori interni all’app ma anche da
quelli esterni.
FATTORI ON-PAGE E FATTORI OFF-PAGE
19. Il lavoro principale è quello fatto sull’app e sulla relativa pagina dello store. Quindi si
agisce sui metadata e sulle possibilità di personalizzazione che ogni store dà agli
sviluppatori.
I fattori sono:
• Title (Nome dell’app)
• Keyword (Parole chiave)
• Description (Descrizione)
• Visual Branding (Icona, Screenshot e Video)
• Category (Scelta della categoria)
FATTORI ON-PAGE
20. Oltre al lavoro sull’app, ci sono una serie di altre attività che concorrono a
migliorare il posizionamento dei risultati della ricerca.
Le aree sulle quali si può agire sono:
• Rating (Valutazioni)
• Reviews (Recensioni)
• Content & Landing Page (Strategia sui contenuti e Landing strutturata seo
oriented)
• Link Building (Website, Blog, Social Media, Digital Pr, ecc)
FATTORI OFF-PAGE
27. Anche il marketing si
adatta ai nuovi termini
introdotti con il Mobile.
NUOVI TERMINI
Localytics
28. Possiamo dividerle in 3 gruppi:
- Quantitative
- Qualitative
- Personalizzate
LE METRICHE
29. LE METRICHE QUANTITATIVE
Users
Il numero di utenti che interagisce con l’applicazione
Numero Download
Il numero di download dell’applicazione
Posizionamento in Store
Il posizionamento nei risultati di ricerca sui vari Store (Categoria, Keyword)
Acquisitions
Numero di utenti che hanno fatto download e installato l’app (Paid, Owned, Earned
Media)
30. LE METRICHE QUALITATIVE (1)
Daily Active Users (DAU)
Gli utenti attivi giornalmente all’interno dell’applicazione
Sessions
Il numero di sessioni effettuate dall’utente
In-App Purchases
Il numero (ed il volume) degli acquisti fatti in-app
Weekly Active Users (WAU)
Gli utenti attivi settimanalmente all’interno dell’applicazione
31. LE METRICHE QUALITATIVE (2)
Session Lenght
Il tempo speso dall’utente sull’applicazione, per singola sessione
Session Interval
Il tempo intercorso tra la prima sessione tracciata e la successiva (frequenza con la
quale l’utente apre l’app)
Time in App
Tempo speso in media dagli utenti sull’app in un determinato periodo di tempo
Retention
Percentuale di utenti che ritorna sull’app in base alla data della loro prima visita
32. LE METRICHE PERSONALIZZATE
Screen Flow
Analisi step by step delle attività svolte dagli utenti sulla base delle schermate viste
Funneling
Misurare come i clienti si muovono attraverso l’app e arrivano a completare un obiettivo
LifeTime Value
Il valore dell’utente nel tempo
34. USERS
Quanti sono gli utenti che stanno utilizzando la vostra applicazione?
Qual è la media giornaliera (DAU), settimanale (WAU) e mensile (MAU)?
Inoltre:
- device di accesso
- OS
- nazione
- orario di utilizzo
35. SESSION LENGHT
La lunghezza di sessione indica il periodo tra l’apertura e la chiusura
dell’app.
Ci fa comprendere quanto tempo viene speso all’interno della nostra
applicazione in una singola sessione.
36. SESSION INTERVAL
L’intervallo di sessione ci permette di capire quanto tempo passa tra la
prima sessione e la successiva.
La frequenza di ritorno è un segnale importante: se passa molto tempo
probabilmente l’utente non ha avuto una buona prima impressione.
37. TIME IN APP
Il tempo speso in app è una metrica cumulativa che ci fa capire il tempo
speso all’interno dell’applicazione su un determinato intervallo (ad
esempio una media di 15 minuti in un mese).
38. ACQUISITIONS
Tramite le acquisizioni si cerca di capire la provenienza dell’utente e
quindi la fonte del download: ricerca organica, da adv, passaparola, ecc.
La metrica è molto utile soprattutto quando vengono attivate
campagne di acquisizione (ad esempio tramite Facebook) per capire il
costo di installazione ed il comportamento degli utenti una volta
eseguito il download.
39. SCREEN FLOW
Tramite il flusso delle schermate si comprende il comportamento
dell’utente all’interno dell’applicazione. Ad esempio il tempo di
permanenza su una determinata schermata, l’uscita dall’app dopo aver
visualizzato una schermata, ecc.
Ci fa comprendere i punti critici ed i punti di forza della nostra
applicazione.
40. RETENTION
La metrica indica la percentuale di visitatori che ritorna sull’applicazione
in base alla loro prima visita. Essenzialmente ci fa capire ogni quanto
tornano e cosa fanno gli utenti una volta riaperta l’app.
Valore molto importante per capire il livello di coinvolgimento dei nostri
utenti.
41. LIFETIME VALUE
La metrica indica il “valore” dell’applicazione e degli utenti all’interno
della stessa. Il valore è espresso nel medio-lungo termine e non per
forza è monetario (dipende dagli obiettivi che la vostra app si pone).
- revenue per utente
- numero di articoli letti (ad esempio per le app nella categoria news)
- numero di livelli vinti (per la categoria giochi)
43. TOOL
Negli ultimi anni i tool per analizzare le performance in ambito Mobile sono cresciuti in
maniera esponenziale.
I più noti sono:
- Google Analytics
- Flurry
- Localytics
- Mixpanel
- Crashlytics
- e molti altri…
44. TOOL // MIXPANEL
Un esempio di Funnel
calcolato grazie a Mixpanel.
App Launched > Opened
Customize > Selected Mamy
> Customization Done >
Opened Play
MixPanel
45. TOOL // MIXPANEL
Un esempio di Funnel
calcolato grazie a Mixpanel.
App Launched > Opened
Customize > Selected Mamy
> Customization Done >
Opened Play
46. TOOL // MIXPANEL
Un esempio di First Time
Retention.
Il dato illustra
(settimanalmente), gli
utenti che lanciano l’app e
tornano a fare un’azione.
MixPanel