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È proprio grazie a questa risorsa, molto
abbondante in natura, che è possibile
realizzare un microprocessore
CPU (central processing unit)                               Sono presenti praticamente in tutti i dispositivi
                                                             elettronici moderni di uso quotidiano, come
                                                             auto, lavatrici, telefoni cellulari …



Le CPU, insieme a microchip e controller di vario
genere, vengono realizzate con gradi di complessità
differenti e con processi produttivi propri di ogni grande
azienda. Il principio di fondo è però lo stesso, con una
tecnologia che raggiunge il proprio apice con la
produzione dei microprocessori più avanzati.
FONDERIE non troppo complesse           FONDERIE complesse e molto costose


                                                           CPU
  Produzione di CHIP IN SILICIO                   (tecnologicamente più
                                                        avanzate)
                                  Intel afferma a buon ragione che i processori per personal
                                  computer sono senza ombra di dubbio il manufatto
                                  tecnologicamente più avanzato mai costruito nell’intera
                                  storia dell’umanità.
                                  La creazione di un microchip non è infatti un semplice
                                  procedimento meccanico di assemblaggio, per la
                                  progettazione e costruzione si devono infatti tenere conto di
                                  alcune peculiarità della fisica su scala nanometrica, e avere a
                                  che fare con alcune proprietà esotiche dei materiali che nel
                                  mondo “normale” non sono certo evidenti. In alcuni casi
                                  degli elementi interni di una CPU raggiungono uno
                                  spessore di non più di 10 atomi di silicio!!
SABBIA                                        LINGOTTO
La materia prima per la produzione di CPU è Il silicio che costituisce circa il 28% della massa totale del
nostro pianeta. L’estrazione del silicio dalla sabbia avviene tramite una serie di purificazioni fisiche e
chimiche (processo Siemens) successive fino a raggiungere uno stadio in cui è presente al massimo un
atomo estraneo ogni miliardo di atomi di silicio.
Tramite un processo di accrescimento del silicio fuso (processo Czochralski) viene creato un lingotto
purissimo attorno a un singolo cristallo iniziale (“Electronic Grade Silicon”). Il risultato è un blocco
monocristallino dotato di tutte le proprietà necessarie per poter essere utilizzato per i tradizionali scopi
elettronici. Il risultato è un lingotto di 30 cm di diametro e circa 60 cm di altezza, con un peso complessivo
di circa 100 kg e una purezza superiore al 99,9999%.




       sabbia                                     Creazione                                   lingotto
                                                  lingotto
LINGOTTO                                                 WAFER
Il lingotto è tagliato orizzontalmente da macchinari con punte di diamante in dischi dello spessore di
0,775 mm. Questi elementi sono alla base del processo produttivo vero e proprio e, nell’industria
elettronica mondiale, sono tradizionalmente chiamati wafer.
 L’operazione è facilitata dalla tendenza del silicio a sfaldarsi in maniera omogenea.
L’ultimo passo prima dell’inizio della produzione dei circuiti integrati è la lucidatura a specchio della
superficie con un altissimo grado di precisione, in modo che la superficie dell’intero wafer sia nella
pratica un unico piano cristallino di silicio. I wafer odierni hanno un diametro di 300 mm e spessore di
circa 0,775 mm anche se i produttori stanno avviando una progressiva evoluzione che porterà la
dimensione dei wafer di silicio a 450 mm di diametro, con un raddoppio della superficie disponibile
per la costruzione dei chip.




                                                     wafer
                                                                                 Il disegno della famosa legge
    Taglio                                                                       di Moore, co-fondatore
    lingotto                                                                     di Intel.
FOTOLITOGRAFIA
  Per la realizzazione dei transistor all’interno del wafer di silicio si utilizza la cosiddetta tecnica fotolitografica, che
  permette di incidere e rimuovere determinate aree all’interno del blocco di silicio monocristallino e creare
  conseguentemente un bassorilievo che verrà in seguito utilizzato come forma base per la costruzione dei transistor.



                                               Attraverso una maschera                       La luce ultravioletta che passa attraverso
Sul wafer viene steso in maniera               opportunamente forata e una
radiale un sottile strato di liquido                                                         la maschera colpisce solo determinate
                                               lente focalizzante, viene impressa sul        zone del wafer lasciandone in ombra
particolare (chiamato Photoresist)             wafer una particolare forma che andrà a
con proprietà simili a quelli che                                                            delle altre. Le zone esposte alla luce
                                               costituire i bordi dei singoli transistor.    saranno impressionate e diventeranno
erano utilizzati per la vecchia                Questa operazione sarà in seguito
fotografia su pellicola, in grado di                                                         solubili, quelle in ombra manterranno
                                               ripetuta più e più volte, disegnando i        invece le loro proprietà.
reagire direttamente ai raggi di luce          vari strati dei transistor.
ultravioletti.
        Stesura                                         Esposizione A                                      Esposizione B
        photoresist
INCISIONE
Il photoresist impressionato dalla luce
ultravioletta viene rimosso con l’utilizzo di
svariati solventi chimici come ad esempio la          Rimozione
soda caustica, lasciando scoperto il silicio          photoresist A
sottostante. Il photoresist non impressionato
proteggerà il resto del wafer.                                   Per la costruzione di chip
                                                                 complessi e multistrato come
                                                                 gli attuali microprocessori
                                                                 presenti all’interno dei
Tramite un bagno dell’intero wafer nel                           personal computer
cloruro ferrico si rimuove parte del silicio                     l’operazione appena
lasciato scoperto dal photoresist che,           Incisione
                                                                 accennata può essere
dove presente, protegge il wafer                                 ripetuta più volte con
dall’attacco del composto chimico.                               maschere diverse, in modo
                                                                 da avere avvallamenti e
                                                                 incisioni in punti
                                                                 diversi e con spessori diversi.
Dopo l’incisione è possibile rimuovere il
photoresist rimasto esponendolo
completamente alla luce e lavandolo come
in precedenza, lasciando
scoperta la nuova forma del silicio. Per                 Rimozione
forme complesse si ripete l’operazione.                  photoresist B
IMPIANTO IONICO
Il silicio puro utilizzato come base per i transistor deve a questo punto essere “drogato” per offrire le
caratteristiche fisiche richieste. L’operazione di drogaggio consiste nell’impianto di impurità nel materiale in
grado di modificarne leggermente le proprietà fisiche rendendo il silicio più o meno sensibile ai campi elettrici
esterni e più o meno conduttore.
                                         Il drogaggio del silicio avviene          Rimosso il photoresist
Per effettuare un drogaggio del          tramite il bombardamento della            si notano i diversi
silicio tramite impianto ionico          zona lasciata scoperta dal                elementi del transistor,
si copre nuovamente con il               photoresist con ioni estranei             con la zona verde
photoresist l’intero wafer e si          accelerati a oltre 300.000 km/h.          appena drogata a
rimuove tramite maschera e               La forza dell’impatto permette            fare da source/drain,
lavaggio la parte che copre la           agli ioni di entrare a far parte          quella azzurra da gate
zona da drogare (in verde).              del reticolo cristallino del silicio      metallico e quella
                                         e di modificarne le proprietà             viola da isolante.
                                         fisiche.




 Nuova stesura                                                                                   Rimozione
 photoresist                                                                                     photoresist
                                                 Impianto ionico
DEPOSITO DI METALLO
Il transistor è a questo punto quasi completo, ma per l’utilizzo pratico e il collegamento con altri elementi
sono ovviamente necessari i tre contatti elettrici fondamentali: source, drain e gate.

Il transistor, quasi                  L’intero wafer viene dunque                  Il wafer appare infine
ultimato, viene ricoperto             immerso in una soluzione di                  ricoperto uniformemente
da un’altro strato isolante           solfato di rame e collegato al               da uno strato di rame che,
lasciando scoperte alcune             polo negativo di un generatore.              penetrando negli spazi aperti
parti che diventeranno                Il polo positivo immerso nella               in precedenza nel materiale
in seguito i tre contatti             soluzione permette al rame                   isolante, funzionerà da
fondamentali del                      disciolto nel liquido di                     contatto per i tre poli
transistor: source,                   depositarsi in superficie                    del transistor.
drain e gate.                         Legandosi al wafer, formando
                                      uno strato conduttivo
                                      uniforme.

                                                           elettroimpianto




  Transistor quasi                                                                                 Dopo
     ultimato                                                                              l’ elettroimpianto
CONNESSIONI SU VARI LIVELLI
Il transistor è a questo punto completo, ma inutile. Un singolo elemento non è infatti in grado di eseguire
alcun calcolo complesso, per tutte queste operazioni serve un processore completo, composto da milioni e
milioni di transistor interconnessi tra di loro, in grado di rispondere in maniera ben definita a degli stimoli
esterni.

       Attraverso un processo di                                      I singoli contatti dei transistor
       fresatura viene levigato il wafer                              vengono collegati tra di loro
       fino a eliminare tutto il rame                                 attraverso connessioni su diversi
       depositato in eccesso,                                         livelli, ottenendo un circuito
       lasciando isolati i tre contatti                               composto da oltre 700 milioni di
       di source, drain e gate, che                                   elementi interconnessi: il
       saranno in seguito connessi                                    processore.
       con altri transistor.




          Levigatura                                                                 Connessioni
TEST, TAGLIO E SCARTO
  non tutti i processori prodotti risultano pienamente funzionanti. Visto l’utilizzo di nanotecnologie
  estremamente avanzate, che portano ad esempio alcune parti del transistor a risultare spesse solo una decina
  di atomi, può capitare che, per qualche motivo imprecisato, non tutti i processori funzionino perfettamente.

Un tester elettronico con                Il wafer viene tagliato in            Un braccio meccanico separa i die
decine di contatti appuntiti si          corrispondenza dei singoli            perfettamente funzionanti da quelli
appoggia su ogni processore              die che, nel caso di processori       difettosi. Questi ultimi possono
inviando alcuni segnali                  Intel Core i7 misurano circa          essere gettati via o riutilizzati come
elettrici standard. In base alle         1,6 cm di lato. Su un wafer da        processori di fascia più bassa con
risposte di ogni singolo die il          300 mm di diametro ne                 caratteristiche inferiori ai modelli
processore viene accettato o             vengono costruiti 245.                top di gamma.
scartato.




                                              Taglio del wafer                           Scarto dei die non
     Test di funzionamento                                                               funzionanti
FINITURA E ASSEMBLAGGIO
I processori perfettamente funzionanti sono rifiniti e, finalmente, estratti dalle camere sterili più interne
della fonderia. Il passaggio successivo, dopo una pulizia completa della superficie, è l’assemblaggio del die con
il substrato inferiore e l’heatspreader.

Dopo il taglio e la rifinitura            Il die viene incapsulato tra il      Dal punto di vista produttivo il
del pezzo si ottengono tanti              substrato inferiore (che             processore è completo. Per
piccoli die, il processore vero           integra i contatti con il            arrivare a questo punto sono
e proprio. Il die di una Cpu              socket della scheda madre)           stati necessari centinaia di
Intel Core i7 misura circa 2x1            e una sottile lastra con             passaggi successivi all’interno
cm, mentre i modelli Core 2               compiti di protezione                delle camere sterili più
Duo sono grandi circa la                  meccanica e base per                 avanzate del pianeta.
metà.                                     il dissipatore di calore.




      Singolo die                             Assemblaggio                                 Processore
TEST, DEFINIZIONE MODELLO E
                         CONFEZIONAMENTO
       Le ultime fasi di produzione di un processore servono a definire in che modo sarà venduto e, solo
       alla fine dei test, sarà definita la frequenza operativa finale del processore.

Un test finale decreta le qualità       In base ai risultati ottenuti in        L’ultimo passo è quello del
chiave del processore, come la          precedenza le Cpu vengono               confezionamento del
massima frequenza operativa e la        classificate e suddivise. Gli           processore all’interno della
tensione di alimentazione. Tutti i      esemplari migliori faranno              scatola di vendita. In base al
processori Core i7 900 emergono         parte della serie “Extreme”, gli        modello e alle specifiche
infatti dalla stessa produzione, e      altri invece saranno suddivisi          sarà presente un dissipatore
solo ora vengono classificati.          in base alla domanda di                 di calore di capacità diversa.
                                        mercato.




       Class test                                  Selezione                             Confezionamento
Tipicamente la CPU è l'Interprete del linguaggio
                          macchina. Come tutti gli interpreti, si basa sul seguente
                          ciclo:

                          •Acquisizione dell'istruzione (Instruction Fetch): il processore
                          preleva l'istruzione dalla memoria, presente nell'indirizzo specificato da
                          un particolare registro, il PC.

                          •Decodifica (Operand Assembly): una volta che la word è stata
                          prelevata, viene determinata quale operazione deve essere eseguita e
                          come ottenere gli operandi, in base ad una funzione il cui dominio è
                          costituito dai codici operativi (tipicamente i bit alti delle word) ed il
                          codominio consiste nei brani di microprogramma da eseguire .

                          •Esecuzione (Execute): viene eseguita la computazione desiderata.
                          Nell'ultimo passo dell'esecuzione viene incrementato il PC: tipicamente
Schema a blocchi          di uno se l'istruzione non era un salto condizionale, altrimenti
semplificato di una CPU   l'incremento dipende dall'istruzione e dall'esito di questa
La CPU nasce quando, per la prima volta nella storia, vengono riuniti all'interno dello
stesso cabinet, il telaio principale sul quale vengono montati tutti i singoli componenti del
computer, due processori che precedentemente erano sempre stati contenuti in cabinet
diversi: l'ALU e l'unità di controllo.

 La prima CPU commercializzata della storia è l'IBM 709 Central Processing Unit, una CPU
basata sulla valvola termoionica e disponibile con l'IBM 709 Data Processing System (un
computer dell'IBM commercializzato a partire dal 1958).

Il cabinet dell'IBM 709 Central Processing Unit ha le dimensioni di un armadio. Grazie
all'avvento prima del transistor e poi della microelettronica, è stato possibile contenere la
CPU prima in una scheda elettronica e, successivamente, in un circuito integrato (quindi
nello spazio di pochi centimetri quadrati). In particolare la prima CPU commercializzata e
interamente contenuta in un circuito integrato è il microprocessore Intel 4004
(commercializzato a partire dal 1971).




                                Una vecchia CPU …
In base all'organizzazione della memoria si possono distinguere le seguenti due
famiglie di CPU:

•Con architettura di von Neumann, in cui i dati e le istruzioni risiedono nella
stessa memoria (è dunque possibile avere codice automodificante). Questa
architettura è la più comune, perché è molto semplice e flessibile.

•Con architettura Harvard, in cui i dati e le istruzioni risiedono in due memorie
separate. Questa architettura può garantire prestazioni migliori poiché le due
memorie possono lavorare in parallelo riducendo le alee strutturali, ma è
ovviamente molto più complessa da gestire.
Le CPU con architettura CISC (le vecchie CPU), si avevano quando i transistor disponibili su
un solo chip erano pochi e i calcolatori venivano spesso programmati in assembly.
Era naturale sfruttarli in modo tale da avere CPU con istruzioni potenti, evolute e
complesse: più queste erano vicine alle istruzioni dei linguaggi di programmazione ad alto
livello più il computer sarebbe stato facile da programmare, e i programmi avrebbero
occupato poco spazio in memoria (anch'essa poca e preziosa).


RISC è l'acronimo di Reduced Instruction Set Computer. Il tipico set di istruzioni RISC è
molto piccolo, circa sessanta o settanta istruzioni molto elementari (logiche, aritmetiche e
istruzioni di trasferimento memoria-registro e registro-registro): hanno tutte lo stesso
formato e la stessa lunghezza, e molte vengono eseguite in un solo ciclo di clock. La diretta
conseguenza di tale scelta progettuale è che i processori RISC posseggono una unità di
controllo semplice e a bassa latenza, riservando invece molto spazio per i registri interni:
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  • 1. È proprio grazie a questa risorsa, molto abbondante in natura, che è possibile realizzare un microprocessore
  • 2. CPU (central processing unit) Sono presenti praticamente in tutti i dispositivi elettronici moderni di uso quotidiano, come auto, lavatrici, telefoni cellulari … Le CPU, insieme a microchip e controller di vario genere, vengono realizzate con gradi di complessità differenti e con processi produttivi propri di ogni grande azienda. Il principio di fondo è però lo stesso, con una tecnologia che raggiunge il proprio apice con la produzione dei microprocessori più avanzati.
  • 3. FONDERIE non troppo complesse FONDERIE complesse e molto costose CPU Produzione di CHIP IN SILICIO (tecnologicamente più avanzate) Intel afferma a buon ragione che i processori per personal computer sono senza ombra di dubbio il manufatto tecnologicamente più avanzato mai costruito nell’intera storia dell’umanità. La creazione di un microchip non è infatti un semplice procedimento meccanico di assemblaggio, per la progettazione e costruzione si devono infatti tenere conto di alcune peculiarità della fisica su scala nanometrica, e avere a che fare con alcune proprietà esotiche dei materiali che nel mondo “normale” non sono certo evidenti. In alcuni casi degli elementi interni di una CPU raggiungono uno spessore di non più di 10 atomi di silicio!!
  • 4.
  • 5. SABBIA LINGOTTO La materia prima per la produzione di CPU è Il silicio che costituisce circa il 28% della massa totale del nostro pianeta. L’estrazione del silicio dalla sabbia avviene tramite una serie di purificazioni fisiche e chimiche (processo Siemens) successive fino a raggiungere uno stadio in cui è presente al massimo un atomo estraneo ogni miliardo di atomi di silicio. Tramite un processo di accrescimento del silicio fuso (processo Czochralski) viene creato un lingotto purissimo attorno a un singolo cristallo iniziale (“Electronic Grade Silicon”). Il risultato è un blocco monocristallino dotato di tutte le proprietà necessarie per poter essere utilizzato per i tradizionali scopi elettronici. Il risultato è un lingotto di 30 cm di diametro e circa 60 cm di altezza, con un peso complessivo di circa 100 kg e una purezza superiore al 99,9999%. sabbia Creazione lingotto lingotto
  • 6. LINGOTTO WAFER Il lingotto è tagliato orizzontalmente da macchinari con punte di diamante in dischi dello spessore di 0,775 mm. Questi elementi sono alla base del processo produttivo vero e proprio e, nell’industria elettronica mondiale, sono tradizionalmente chiamati wafer. L’operazione è facilitata dalla tendenza del silicio a sfaldarsi in maniera omogenea. L’ultimo passo prima dell’inizio della produzione dei circuiti integrati è la lucidatura a specchio della superficie con un altissimo grado di precisione, in modo che la superficie dell’intero wafer sia nella pratica un unico piano cristallino di silicio. I wafer odierni hanno un diametro di 300 mm e spessore di circa 0,775 mm anche se i produttori stanno avviando una progressiva evoluzione che porterà la dimensione dei wafer di silicio a 450 mm di diametro, con un raddoppio della superficie disponibile per la costruzione dei chip. wafer Il disegno della famosa legge Taglio di Moore, co-fondatore lingotto di Intel.
  • 7. FOTOLITOGRAFIA Per la realizzazione dei transistor all’interno del wafer di silicio si utilizza la cosiddetta tecnica fotolitografica, che permette di incidere e rimuovere determinate aree all’interno del blocco di silicio monocristallino e creare conseguentemente un bassorilievo che verrà in seguito utilizzato come forma base per la costruzione dei transistor. Attraverso una maschera La luce ultravioletta che passa attraverso Sul wafer viene steso in maniera opportunamente forata e una radiale un sottile strato di liquido la maschera colpisce solo determinate lente focalizzante, viene impressa sul zone del wafer lasciandone in ombra particolare (chiamato Photoresist) wafer una particolare forma che andrà a con proprietà simili a quelli che delle altre. Le zone esposte alla luce costituire i bordi dei singoli transistor. saranno impressionate e diventeranno erano utilizzati per la vecchia Questa operazione sarà in seguito fotografia su pellicola, in grado di solubili, quelle in ombra manterranno ripetuta più e più volte, disegnando i invece le loro proprietà. reagire direttamente ai raggi di luce vari strati dei transistor. ultravioletti. Stesura Esposizione A Esposizione B photoresist
  • 8. INCISIONE Il photoresist impressionato dalla luce ultravioletta viene rimosso con l’utilizzo di svariati solventi chimici come ad esempio la Rimozione soda caustica, lasciando scoperto il silicio photoresist A sottostante. Il photoresist non impressionato proteggerà il resto del wafer. Per la costruzione di chip complessi e multistrato come gli attuali microprocessori presenti all’interno dei Tramite un bagno dell’intero wafer nel personal computer cloruro ferrico si rimuove parte del silicio l’operazione appena lasciato scoperto dal photoresist che, Incisione accennata può essere dove presente, protegge il wafer ripetuta più volte con dall’attacco del composto chimico. maschere diverse, in modo da avere avvallamenti e incisioni in punti diversi e con spessori diversi. Dopo l’incisione è possibile rimuovere il photoresist rimasto esponendolo completamente alla luce e lavandolo come in precedenza, lasciando scoperta la nuova forma del silicio. Per Rimozione forme complesse si ripete l’operazione. photoresist B
  • 9. IMPIANTO IONICO Il silicio puro utilizzato come base per i transistor deve a questo punto essere “drogato” per offrire le caratteristiche fisiche richieste. L’operazione di drogaggio consiste nell’impianto di impurità nel materiale in grado di modificarne leggermente le proprietà fisiche rendendo il silicio più o meno sensibile ai campi elettrici esterni e più o meno conduttore. Il drogaggio del silicio avviene Rimosso il photoresist Per effettuare un drogaggio del tramite il bombardamento della si notano i diversi silicio tramite impianto ionico zona lasciata scoperta dal elementi del transistor, si copre nuovamente con il photoresist con ioni estranei con la zona verde photoresist l’intero wafer e si accelerati a oltre 300.000 km/h. appena drogata a rimuove tramite maschera e La forza dell’impatto permette fare da source/drain, lavaggio la parte che copre la agli ioni di entrare a far parte quella azzurra da gate zona da drogare (in verde). del reticolo cristallino del silicio metallico e quella e di modificarne le proprietà viola da isolante. fisiche. Nuova stesura Rimozione photoresist photoresist Impianto ionico
  • 10. DEPOSITO DI METALLO Il transistor è a questo punto quasi completo, ma per l’utilizzo pratico e il collegamento con altri elementi sono ovviamente necessari i tre contatti elettrici fondamentali: source, drain e gate. Il transistor, quasi L’intero wafer viene dunque Il wafer appare infine ultimato, viene ricoperto immerso in una soluzione di ricoperto uniformemente da un’altro strato isolante solfato di rame e collegato al da uno strato di rame che, lasciando scoperte alcune polo negativo di un generatore. penetrando negli spazi aperti parti che diventeranno Il polo positivo immerso nella in precedenza nel materiale in seguito i tre contatti soluzione permette al rame isolante, funzionerà da fondamentali del disciolto nel liquido di contatto per i tre poli transistor: source, depositarsi in superficie del transistor. drain e gate. Legandosi al wafer, formando uno strato conduttivo uniforme. elettroimpianto Transistor quasi Dopo ultimato l’ elettroimpianto
  • 11. CONNESSIONI SU VARI LIVELLI Il transistor è a questo punto completo, ma inutile. Un singolo elemento non è infatti in grado di eseguire alcun calcolo complesso, per tutte queste operazioni serve un processore completo, composto da milioni e milioni di transistor interconnessi tra di loro, in grado di rispondere in maniera ben definita a degli stimoli esterni. Attraverso un processo di I singoli contatti dei transistor fresatura viene levigato il wafer vengono collegati tra di loro fino a eliminare tutto il rame attraverso connessioni su diversi depositato in eccesso, livelli, ottenendo un circuito lasciando isolati i tre contatti composto da oltre 700 milioni di di source, drain e gate, che elementi interconnessi: il saranno in seguito connessi processore. con altri transistor. Levigatura Connessioni
  • 12. TEST, TAGLIO E SCARTO non tutti i processori prodotti risultano pienamente funzionanti. Visto l’utilizzo di nanotecnologie estremamente avanzate, che portano ad esempio alcune parti del transistor a risultare spesse solo una decina di atomi, può capitare che, per qualche motivo imprecisato, non tutti i processori funzionino perfettamente. Un tester elettronico con Il wafer viene tagliato in Un braccio meccanico separa i die decine di contatti appuntiti si corrispondenza dei singoli perfettamente funzionanti da quelli appoggia su ogni processore die che, nel caso di processori difettosi. Questi ultimi possono inviando alcuni segnali Intel Core i7 misurano circa essere gettati via o riutilizzati come elettrici standard. In base alle 1,6 cm di lato. Su un wafer da processori di fascia più bassa con risposte di ogni singolo die il 300 mm di diametro ne caratteristiche inferiori ai modelli processore viene accettato o vengono costruiti 245. top di gamma. scartato. Taglio del wafer Scarto dei die non Test di funzionamento funzionanti
  • 13. FINITURA E ASSEMBLAGGIO I processori perfettamente funzionanti sono rifiniti e, finalmente, estratti dalle camere sterili più interne della fonderia. Il passaggio successivo, dopo una pulizia completa della superficie, è l’assemblaggio del die con il substrato inferiore e l’heatspreader. Dopo il taglio e la rifinitura Il die viene incapsulato tra il Dal punto di vista produttivo il del pezzo si ottengono tanti substrato inferiore (che processore è completo. Per piccoli die, il processore vero integra i contatti con il arrivare a questo punto sono e proprio. Il die di una Cpu socket della scheda madre) stati necessari centinaia di Intel Core i7 misura circa 2x1 e una sottile lastra con passaggi successivi all’interno cm, mentre i modelli Core 2 compiti di protezione delle camere sterili più Duo sono grandi circa la meccanica e base per avanzate del pianeta. metà. il dissipatore di calore. Singolo die Assemblaggio Processore
  • 14. TEST, DEFINIZIONE MODELLO E CONFEZIONAMENTO Le ultime fasi di produzione di un processore servono a definire in che modo sarà venduto e, solo alla fine dei test, sarà definita la frequenza operativa finale del processore. Un test finale decreta le qualità In base ai risultati ottenuti in L’ultimo passo è quello del chiave del processore, come la precedenza le Cpu vengono confezionamento del massima frequenza operativa e la classificate e suddivise. Gli processore all’interno della tensione di alimentazione. Tutti i esemplari migliori faranno scatola di vendita. In base al processori Core i7 900 emergono parte della serie “Extreme”, gli modello e alle specifiche infatti dalla stessa produzione, e altri invece saranno suddivisi sarà presente un dissipatore solo ora vengono classificati. in base alla domanda di di calore di capacità diversa. mercato. Class test Selezione Confezionamento
  • 15. Tipicamente la CPU è l'Interprete del linguaggio macchina. Come tutti gli interpreti, si basa sul seguente ciclo: •Acquisizione dell'istruzione (Instruction Fetch): il processore preleva l'istruzione dalla memoria, presente nell'indirizzo specificato da un particolare registro, il PC. •Decodifica (Operand Assembly): una volta che la word è stata prelevata, viene determinata quale operazione deve essere eseguita e come ottenere gli operandi, in base ad una funzione il cui dominio è costituito dai codici operativi (tipicamente i bit alti delle word) ed il codominio consiste nei brani di microprogramma da eseguire . •Esecuzione (Execute): viene eseguita la computazione desiderata. Nell'ultimo passo dell'esecuzione viene incrementato il PC: tipicamente Schema a blocchi di uno se l'istruzione non era un salto condizionale, altrimenti semplificato di una CPU l'incremento dipende dall'istruzione e dall'esito di questa
  • 16. La CPU nasce quando, per la prima volta nella storia, vengono riuniti all'interno dello stesso cabinet, il telaio principale sul quale vengono montati tutti i singoli componenti del computer, due processori che precedentemente erano sempre stati contenuti in cabinet diversi: l'ALU e l'unità di controllo. La prima CPU commercializzata della storia è l'IBM 709 Central Processing Unit, una CPU basata sulla valvola termoionica e disponibile con l'IBM 709 Data Processing System (un computer dell'IBM commercializzato a partire dal 1958). Il cabinet dell'IBM 709 Central Processing Unit ha le dimensioni di un armadio. Grazie all'avvento prima del transistor e poi della microelettronica, è stato possibile contenere la CPU prima in una scheda elettronica e, successivamente, in un circuito integrato (quindi nello spazio di pochi centimetri quadrati). In particolare la prima CPU commercializzata e interamente contenuta in un circuito integrato è il microprocessore Intel 4004 (commercializzato a partire dal 1971). Una vecchia CPU …
  • 17. In base all'organizzazione della memoria si possono distinguere le seguenti due famiglie di CPU: •Con architettura di von Neumann, in cui i dati e le istruzioni risiedono nella stessa memoria (è dunque possibile avere codice automodificante). Questa architettura è la più comune, perché è molto semplice e flessibile. •Con architettura Harvard, in cui i dati e le istruzioni risiedono in due memorie separate. Questa architettura può garantire prestazioni migliori poiché le due memorie possono lavorare in parallelo riducendo le alee strutturali, ma è ovviamente molto più complessa da gestire.
  • 18. Le CPU con architettura CISC (le vecchie CPU), si avevano quando i transistor disponibili su un solo chip erano pochi e i calcolatori venivano spesso programmati in assembly. Era naturale sfruttarli in modo tale da avere CPU con istruzioni potenti, evolute e complesse: più queste erano vicine alle istruzioni dei linguaggi di programmazione ad alto livello più il computer sarebbe stato facile da programmare, e i programmi avrebbero occupato poco spazio in memoria (anch'essa poca e preziosa). RISC è l'acronimo di Reduced Instruction Set Computer. Il tipico set di istruzioni RISC è molto piccolo, circa sessanta o settanta istruzioni molto elementari (logiche, aritmetiche e istruzioni di trasferimento memoria-registro e registro-registro): hanno tutte lo stesso formato e la stessa lunghezza, e molte vengono eseguite in un solo ciclo di clock. La diretta conseguenza di tale scelta progettuale è che i processori RISC posseggono una unità di controllo semplice e a bassa latenza, riservando invece molto spazio per i registri interni: