Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
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Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmette atti in procura (1)
1. QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo
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Inquinamento atmosferico in Procura e Corte dei conti
di Giuseppe Bellia
La risposta a un’interrogazione presentata dal deputato Marinese (Pdl). Eventuali responsabilità, “la Regione ha
trasmesso gli atti”
PALERMO – Con l’interrogazione n. 366 del 28 gennaio 2009 di Ignazio Marinese (Pdl), denominata “Presunte
violazioni della normativa vigente in materia d’inquinamento atmosferico”, la Regione Siciliana è stata convocata
a rispondere punto su punto sulle questioni oggetto dell’atto ispettivo. Tra i quesiti posti dal deputato, eccone
due di primaria importanza: “Quali iniziative siano state prese dagli organi competenti per porre rimedio alle
violazioni contestate alla Sicilia”. La seconda: “Se sia stata trasmessa la necessaria informativa all’autorità
giudiziaria ed alla Procura regionale della Corte dei Conti per l’accertamento delle responsabilità correlate”.
La risposta di Anzà: “Per quanto riguarda gli adempimenti previsti dalle norme in oggetto, si ricorda che con il
Decreto assessoriale n. 176/GAB del 9 agosto 2007 la Regione Siciliana ha adottato il Piano regionale di
coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente...”
Esso “è uno strumento organico di programmazione, coordinamento e controllo in materia di inquinamento
atmosferico, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute
dell’uomo e dell’ambiente nel territorio della Regione, e prevede tutte le iniziative necessarie per dare
rapidamente seguito agli adempimenti previsti dalle norme UE e nazionali…”.
La risposta al secondo quesito: “Lo scrivente ha già provveduto ad inoltrare le necessarie informative all’Autorità
Giudiziaria ed alla Procura Regionale della Corte dei Conti per l’accertamento delle responsabilità correlate.
Altre comunicazioni risultano trasmesse dalla Direzione generale. Anche per questo aspetto si rimanda la
trattazione del tema al dirigente generale di questo dipartimento”.
Articolo pubblicato il 14 maggio 2009
www.qds.it
http://www.qds.it/stampa.php?id=359
17/07/2011