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L’ AZIENDA
   La ditta Tubi Adige è nata nel 1974 producendo solo blocchi in cemento.
   Successivamente ha ampliato la gamma dei propri prodotti con tubi, pozzetti, fosse biolo-
   giche, fosse imhoff, degrassatori, coperchi, cordoli stradali, bocche da lupo, manufatti per
   l’irrigazione e materiale generico per l’edilizia.
   Si è passati, nel tempo, da una produzione familiare ad una industriale.
   Oggi la fabbrica si estende su una superficie di 7000 mq di cui 1500 coperti con una pro-
   duzione di 80 tipi di manufatti differenti.
   Nel 2010, la ditta, ha avviato la produzione, nella sede in località Quaiara, di un nuovo pro-
   dotto monoblocco in cemento armato per la depurazione di acque reflue sia domestiche
   sia di prima pioggia e per la depurazione di fabbricati civili e industriali.
   Con questo nuovo investimento, si riusciranno a produrre 200 tipi di vasche differenti:

   TRATTAMENTI PRIMARI
   	    - vasca biologica tipo imhoff (anche per aree sensibili);
   	    - degrassatore;
   	    - dissabbiatore;
   	    - vasca settica (normale, bicamerale e tricamerale);

   TRATTAMENTI SECONDARI
   	    - filtro percolatore anaerobico (e per Emilia Romagna);
   	    - filtro percolatore aerobico;
   	    - impianto a fanghi attivi a basso carico e ad ossidazione totale;

   DEOLIATORE:
   	    - deoliatore gravitazionale;
   	    - deoliatore con filtro a coalescenza fino a portate di 75 lt.s.;

   IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA
   	     - in accumulo con deoliatore gravitazionale e con filtro a coalescenza;
   	     - in continuo con filtro a coalescenza;

   STAZIONE DI SOLLEVAMENTO
   	     - per acque nere con singola pompa e con doppia pompa;

   SERBATOI
   	    - da lt 1000 a lt 13.000;

   STAZIONE DI IRRIGAZIONE
   	     - automatica e manuale da lt 1000 a lt 13.000.

   Tutti i MANUFATTI sono progettati e costruiti conformemente alle normative tecniche vi-
   genti ed i processi produttivi sono controllati e operano in regime di qualità assicurando
   standard quantitativi e qualitativi elevati. Le verifiche sul prodotto finito e le prove di labora-
   torio sui manufatti e sui campioni di CALCESTRUZZO garantiscono al cliente finale prodotti
   altamente qualificati.
   Le ottimizzazioni della produzione coadiuvata da una efficiente gestione degli ordini e delle
   spedizioni, assicura disponibilità quasi sempre immediata di materiale in cantiere.
   Il nostro ufficio provvede a fornire preventivi veloci ed è a Vostra completa disposizione per
   qualsiasi consulenza tecnica.

   I prodotti sono tutti certificati CE dal nostro laboratorio di appoggio:
   RICERT – Monte di Malo – Vicenza
                                                                                                    1
S.r.l.
TRATTAMENTO ACQUE ° DEPURAZIONE ° SUB - IRRIGAZIONE
  S.S. 11 n. 46/G - Località Crocioni - 37012 BUSSOLENGO (VR)
      tel. 045 6766265 - fax 045 6700030 - cell. 392 9899079
                          info@tubiadige.it
                     C.F. e P.IVA: 03271190237

                      www.tubiadige.it
Fossa imhoff
   Le Imhoff Tubi Adige Srl, sono costituite da un contenitore monoblocco in calcestruzzo
   autocompattante.
   Il dimensionamento delle vasche Imhoff di questo tipo viene pensato per soddisfare diver-
   se esigenze di depurazione.
   Per accedere alla pubblica fognatura i limiti della Tabella 3 del D.Lgs 152/99 vengono
   solitamente rispettati mediante un trattamento di equalizzazione e decantazione. In questi
   casi è adeguato un tempo di ritenzione nel comparto di sedimentazione di 2-3 ore sulla
   portata media. Per i nuclei abitativi isolati è possibile lo scarico sul suolo secondo i criteri
   di dimensionamento stabiliti dal Decreto Legislativo n° 152 del 11/05/1999, dalla delibera
   C.D.M. del 04/02/1977 e dalle linee guida Arpa Emilia Romagna di cui al DGR 1053/2003
   e successive integrazioni.

   In particolare, per le fosse Imhoff, sono richiesti tempi di sedimentazione di 4-6 ore calco-
   lati sulla portata di punta, con volumi medi di 40-50 l/ab e capacità minima di 250 lt. Per il
   comparto di digestione vengono fissati volumi 100-120 lt pro-capite in caso di due estra-
   zioni di fango l’anno e 180-200 lt in caso di una estrazione.
   Le fosse imhoff sono costituite da due scomparti sovrapposti e idraulicamente comuni-
   canti. Nel comparto superiore i solidi sedimentabili raggiungono, per gravità, il fondo del
   sedimentatore, che ha una opportuna inclinazione, per consentire il passaggio dei fanghi
   nel comparto inferiore dove avviene la digestione. Questo tipo di impianto sfrutta l’azione
   combinata di un trattamento meccanico di sedimentazione e di un trattamento biologico di
   digestione anaerobica fredda.


   USO E MANUTENZIONE
   Date le caratteristiche di progetto delle Imhoff Tubi Adige (dimensionate per garantire l’ac-
   cumulo di fanghi primari per un periodo di 6-8 mesi di esercizio dell’impianto), in relazione
   ai carichi alimentati nella fossa, sono da prevedersi almeno 1-2 ispezioni l’anno da parte di
   personale specializzato ed eventuali operazioni di spurgo.
   Per garantire il perfetto funzionamento della fossa Imhoff, a monte, deve sempre essere
   presente un impianto di degrassatura.
   Con la rimozione del corpo di fondo, occorre effettuare anche la pulizia delle superfici in-
   terne della vasca ed eliminare il materiale che ostruisce le condotte di ingresso e di uscita
   del refluo, nonché la bocca di uscita del sedimentatore.




                                                                                                 5
Fossa imhoff




                                                                                     Foto uso dimostrativo

DATI TECNICI

                     ITALIA                                        EMILIA ROMAGNA              PREZZO
SERIE               Ø          h       A.E.   SERIE                    Ø       h       A.E.        €
                   (mm)       (mm)                                    (mm)    (mm)
MO15_2             1500       2000     13     MO15_ER2                1500    2000      6       € 2.184,00
MO15_2.5           1500       2500     18     MO15_ER2.5              1500    2500     11       € 2.397,00
MO15_3             1500       3000     26                                                       € 2.625,00
MO20_2             2000       2000     22     MO20_ER2                2000    2000     11       € 2.601,00
MO20_2.5           2000       2500     30     MO20_ER2.5              2000    2500     19       € 3.750,00
MO20_2.5*          2000       2500     38*                                                      € 3.750,00
MO20.3             2000       3000     51*                                                      € 3.099,00
MO25_2             2340       2000     40     MO25_ER2                2340    2000     14**     € 4.650,00

MO25_2.5           2340       2500     49*    MO25_ER2.5**            2340    2500     24**     € 4.980,00

                                              MO25_ER2.5              2340    2500     31       € 4.980,00
MO25_3             2340       3000      71*   MO25_ER1**              2340    3000     35**     € 5.250,00
                                              MO25_ER1                2340    3000     33       € 5.250,00
*= aletta grande                              **= aletta piccola




                     Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
6
Fosse settiche tricamerali
    Le fosse settiche costituiscono un affidabile dispositivo per il trattamento primario dei reflui,si
    tratta di sistemi di depurazione passivi,molto stabili,semplici e poco costosi;vengono uti-
    lizzate soprattutto nel settore della depurazione di scarichi civili di piccole comunità. La
    conformazione della vasca obbliga i liquami ad attraversare la massa liquida in essa con-
    tenuta, il rallentamento del flusso consente la separazione dei solidi sedimentabili e delle
    sostanze con peso specifico inferiore a quello dell’acqua,inoltre,nella vasca, si innesca un
    processo di fermentazione anaerobica,con conseguente solubilizzazione e sintesi di una
    parte dei solidi sospesi. In questo modo dalla vasca esce un effluente condizionato, cioè
    con una limitata concentrazione di solidi, trasformati prevalentemente in solidi disciolti e
    colloidali.
    Le fosse settiche tricamerali non sono altro che vasche di calma in cui si realizzano:
    -la separazione dei solidi sedimentabili, dei materiali grossolani, delle sabbie degli oli e dei
    grassi presenti nelle acque reflue;
    -la riduzione per decomposizione di una frazione delle sostanze organiche accumulate;
    -l’accumulo e lo stoccaggio prolungato dei materiali separati.
    La compartizzazione, cioè la suddivisione in più camere, influisce in modo significativo
    sull’efficienza di abbattimento; con questa configurazione, gran parte dei solidi sospesi si
    accumula nel primo comparto e difficilmente riesce a passare nelle camere successive.
    La compartimentazione si dimostra particolarmente efficace, quando si vogliono raggiun-
    gere elevati livelli di depurazione, in particolare nell’abbattimento dei solidi sospesi.
    I volumi delle fosse settiche vengono dimensionati in base alla normativa europea UNI EN
    12566.


    USO E MANUTENZIONE
    Un eccessivo accumulo di materiale putrescibile sul fondo della vasca può provocare
    fenomeni di digestione anaerobica incontrollata che,causano eccessive produzioni di bio-
    gas e sviluppo di cattivi odori; inoltre la riduzione del volume disponibile nel comparto di
    digestione e l’eccessiva produzione di bolle di gas concorrono alla risalita del materiale
    decantato con il peggioramento della qualità dell’effluente trattato. Per questo in relazione
    ai carichi alimentati nella fossa sono da prevedersi da 1 a 4 ispezioni l’anno ed eventuali
    operazioni di rimozione della crosta superficiale e spurgo dei fanghi accumulati. Con la
    rimozione del corpo di fondo occorre effettuare anche la pulizia delle superfici interne della
    vasca ed eliminare il materiale che potrebbe ostruire i tronchetti di ingresso ed uscita del
    refluo. Talvolta viene consigliato di non rimuovere tutto il fango depositato, ma di lasciarne
    una piccola quantità pari a circa 1/10 di quello depositato nella fossa; tale procedimento
    accelera l’ avviamento dei processi.




                                                                                                     7
Fosse settiche tricamerali




                                                                              Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI PER USO DOMESTICO
                              DIAMETRO Ø     ALTEZZA H        A.E.       PESO Q.LI       PREZZO
         SERIE
                                  (mm)          (mm)
SET1515AETAA                      1500          1500           6            29,9          € 2.430
SET1520AETAA                      1500          2000           9            34,9          € 2.676
SET1525AETAA                      1500          2500          11            39,9          € 2.922
SET1530AETAA                      1500          3000          14            44,9          € 3.168
SET2015AETAA                      2000          1500          11            46,9          € 2.922
SET2020AETAA                      2000          2000          16            52,9          € 3.502
SET2025AETAA                      2000          2500          21            59,9          € 3.908
SET2030AETAA                      2000          3000          26            66,5          € 4.657
SET2515AETAA                      2500          1500          16            66,1          € 3.502
SET2520AETAA                      2500          2000          22            73,7          € 4.062
SET2525AETAA                      2500          2500          29            79,4          € 5.083
SET2530AETAA                      2500          3000          36            86,8          € 5.423



                 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
8
Impianti di sub-irrigazione
    DISPOSIZIONI TECNICO COSTRUTTIVE
    La condotta disperdente è realizzata preferibilmente in elementi tubolari continui in PEAD
    del diametro di 110-125 mm e con fessure , praticate inferiormente e perpendicolarmente
    all’asse del tubo, distanziate 10-20 cm e larghe da 5 a 10 mm . La condotta disperdente
    deve avere una pendenza compresa fra lo 0,2% e 0,5%. Essa viene posta in trincea di
    adeguata profondità, non inferiore a 60 cm e non superiore a 80 cm, con larghezza alla
    base di almeno 40cm. Il fondo della trincea per almeno 30 cm è occupato da un letto di
    pietrisco di tipo lavato della pezzatura 40/70. La condotta disperdente viene collocata al
    centro del letto di pietrisco.
    La parte superiore della massa ghiaiosa prima di essere coperta con il terreno di scavo,
    deve essere protetta con uno strato di materiale adeguato che impedisca l’intasamento del
    terreno sovrastante ma nel contempo garantisca l’areazione del sistema drenante. Materia-
    le particolarmente idoneo allo scopo risulta il cosiddetto “tessuto non tessuto”.
    A lavoro finito la sommità della trincea deve risultare rilevata rispetto al terreno adiacente in
    modo da evitare la formazione di avvallamenti e quindi di linee di compluvio e penetrazione
    delle acque meteoriche nella rete drenante.

    La condotta disperdente può essere:

    1)	    UNICA
    2)	    RAMIFICATA
    3)	    SU PIU’ LINEE IN PARALLELO.

    In quest’ultimo caso le tubazioni vanno disposte a distanza non inferiore a 2 metri fra i ri-
    spettivi assi. Distanze maggiori, ove possibile, sono comunque più favorevole all’efficienza
    di funzionamento.

    Se il terreno ha notevole pendenza l’adozione di uno scarico di sub-irrigazione deve essere
    attentamente valutata in relazione al possibile manifestarsi di fenomeni franosi connessi
    alle caratteristiche geomorfologiche e geotecniche dei terreni interessati. In ogni caso non
    è conveniente applicare questa soluzione in terreni con pendenze superiori al 15% onde
    evitare possibili fenomeni di emergenza del liquame distribuito nelle quote più basse.

    Lo sviluppo della condotta deve comunque seguire l’andamento delle curve di livello in
    modo da non superare le pendenze idonee sopra riportate della condotta disperdente. Per
    ragioni igieniche e funzionali le trincee con condotte disperdenti devono essere collocate
    lontano da fabbricati, aree pavimentate o sistemate in modo da impedire il passaggio
    dell’aria nel terreno.
    A tale riguardo si possono indicare le seguenti distanze minime che è opportuno rispet-
    tare in presenza di falda acquifera,la distanza tra il fondo della trincea disperdente e il
    livello massimo della falda stessa non deve essere inferiore a 1 metro (allegato V della
    delibera del C.I. del 04/02/77).
    A tal fine per livello massimo della falda deve intendersi la quota, rispetto al piano di cam-
    pagna, raggiunta dalla tavola d’acqua nelle condizioni di massima morbida.
    Lo sviluppo della condotta disperdente è variabile, per ogni utente servito, in ragione del
    tipo di terreno disponibile. A tale riguardo si riporta come riferimento la tabella qui sotto,
    come desunta dall’allegato V della Delibera del comitato interministeriale del 04/02/77.



                                                                                                   9
Impianti di sub-irrigazione

         Composizione del terreno                     Sviluppo condotta disperdente
     Sabbia sottile o materiale di riporto                       2 m / ab.
         Sabbia grossa e pietrisco                               3 m / ab.
         Sabbia sottile con argilla                              5 m / ab.
        Argilla con un po’ di sabbia                            10 m / ab.
              Argilla compatta                                 Non adatto




Impianto di sub irrigazione a normativa europea UNI EN 12566 la trincea va dimensionata
in base a 2 mq per A/E se in presenza di filtro batterio percolatore
L’efficacia della condotta disperdente è influenzata dal tipo di terreno sottostante, contat-
tare uno studio di geologia per valutarne sia l’efficacia sia i mq A/E della condotta stessa




                                                                      Foto uso dimostrativo




10
Impianti di fitodepurazione
    CARATTERISTICHE TECNICHE
    I sistemi di trattamento di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale per scarichi civili
    della Tubi Adige S.r.l. vengono realizzati con vassoi in polietilene con superficie di 10 mq
    ciascuno con altezza del letto di 95 centimetri completi di tubazione ingresso e uscita di
    100 mm , stampati in monoblocco per garantire la massima tenuta idraulica.
    I vassoi una volta riempiti con materiale inerte ,consentono lo scorrimento dei fluidi in sen-
    so orizzontale e in condizione di saturazione continua (reattori plug-flow), in questo modo
    le acque da trattare sono mantenute costantemente a contatto con le macrofite radicate
    emergenti protagoniste della depurazione.
    Il flusso d’acqua è mantenuto pochi centimetri al di sotto della superficie del terreno da uno
    speciale dispositivo idraulico,in questo modo si crea un ambiente prevalentemente anossi-
    co, ricco tuttavia di micrositi aerobici sulle radici delle piante. Questa varietà di condizioni
    di potenziale redox (ossido-riduzione) rendono il sistema estremamente elastico, versatile
    ed efficiente a fronte di diverse tipologie di refluo da trattare e di variazioni del carico in-
    quinante. Durante il passaggio dei liquami attraverso il materiale di riempimento e le radici
    delle piante (che costituiscono un sistema di biomassa adesa)la materia organica viene
    decomposta dall’azione batterica e l’azoto viene denitrificato , mentre il fosforo ed i metalli
    pesanti vengono fissati per absorbimento sul materiale di riempimento. I sistemi a flusso
    sommerso orizzontale assicurano anche una maggiore protezione termica dei liquami nella
    stagione invernale, specie nel caso si possano prevedere frequenti periodi di copertura
    nevosa.


    USO E MANUTENZIONE
    La scelta di sistemi di trattamento adeguati al tipo di liquame da depurare è fondamentale
    per garantire il funzionamento e la durata dell’impianto di fitodepurazione, infatti occorre
    che venga rimossa la maggior parte dei solidi contenuti nel refluo, a questo scopo sono
    indicate sia le fosse settiche tricamerali che le fosse imhoff ,Tubi Adige S.r.l. .Per un buon
    funzionamento dei sistemi di fitodepurazione è necessario garantire il corretto manteni-
    mento dei trattamenti primari e controllare il deposito di materiale solido che può provocare
    ostruzione nei sistemi di distribuzione e/o accumuli nel terreno di crescita della vegetazio-
    ne. In fase di posa occorre posizionare i vassoi in modo da garantire il minimo afflusso di
    acque meteoriche all’interno dei manufatti, creando sponde e riducendo il ruscellamento
    favorendo lo sviluppo di un manto erboso in prossimità dei vassoi. Sono da prevedersi in-
    terventi trimestrali di ispezione per verificare l’assenza di intasamenti nei pozzetti di ingres-
    so e uscita e per eliminare le piante infestanti che, durante i periodi di avvio dell’impianto
    potrebbero impedire la crescita delle piante scelte per la depurazione del refluo.
    Annualmente o con i cicli di svuotamento dei fanghi primari è da prevedersi una pulizia
    delle condotte disperdenti utilizzando lance di lavaggio in pressione.




                                                                                                  11
Impianti di fitodepurazione
Impianto di fitodepurazione costruito e dimensionato rispettando la normativa europea UNI
EN 12566 dimensionato per servire 40 A/E
Utilizzando un filtro batterico percolatore si riesce a diminuire di 2/3 l’utilizzo dei vassoi.




12
Degrassatore
   I detersivi, i grassi e le alte temperature contenute nei liquami domestici ostacolano il fun-
   zio-namento degli impianti di trattamento atti a ricevere tali reflui in quanto inibiscono i
   processi di sedimentazione e proliferazione batterica.
   E’ utile predisporre, quindi, una rete di fognatura solo per scarichi di acque bianche usate
   (scarico del secchiaio, lavandini, lavatrice, lavastoviglie e scarichi di acque dei bagni, va-
   sca, doccia, lavandino e bidet) separandoli dalle acque nere dei WC.
   Il degrassatore è una vasca di calma in cui avviene la separazione, per flottazione (risalita)
   delle sostanze a peso specifico inferiore a quello dell’acqua; la riduzione della velocità del
   fluido consente anche la sedimentazione di una parte dei solidi sospesi che si depositano
   sul fondo della vasca.
   Essendo, il processo di separazione influenzato sensibilmente dalla temperatura, la sepa-
   razione è pienamente soddisfacente purché la temperatura non salga troppo oltre il punto
   di fusione dei grassi, valutabile intorno a 20°C.
   Il rendimento di rimozione dei materiali galleggianti è tanto più alto quanto maggiore è il
   tempo di residenza delle acque di rifiuto nel degrassatore, questo deve comunque risul-
   tare superiore a 3 minuti relativamente alla portata di punta. I degrassatori sono dimensio-
   nati, in base alla norma UNI-EN 1825-1, e garantiscono un tempo di detenzione del refluo
   di almeno 4 minuti per la portata di punta (Qmax) considerando il solo volume disponibile,
   cioè quello non occupato da grassi e sedimenti pesanti. Questo garantisce tempi di resi-
   denza valutati sulla portata media giornaliera superiori a 15 min.
   L’impianto, correttamente mantenuto, consente di trattare il liquame in conformità con
   quanto indicato dal decreto legislativo n° 150/06.


   USO E MANUTENZIONE
   Per evitare un calo del rendimento dell’impianto dovuto agli accumuli che sottraggono
   volume utile al passaggio dell’acqua e per evitare accumulo di fanghi putrescibili (e conse-
   guenti emissioni maleodoranti), è importante prevedere interventi di spurgo per la rimozio-
   ne del cappello superficiale e dei sedimenti di fondo, nonché delle pellicole che aderisco-
   no alla superficie della vasca, facendo particolare attenzione ai sedimenti che potrebbero
   ostruire le sezioni di ingresso ed uscita del liquame.
   La frequenza degli intervalli dipende dal carico di grassi, oli e solidi sedimentabili, presenti
   nell’effluente; si consiglia l’ispezione della camera di separazione ogni 2-3 mesi.




                                                                                                13
Degrassatore
                                                        Per uso domestico e per attività produttive




                                                                                                  Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI PER USO DOMESTICO E PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE


      SERIE    Ø        h     A.E.       A.E.     Macelli     Ristorante   Albergo      Mensa       Autogrill      Prezzo

              (mm)     (mm)   ITALIA   EM. ROM. (kg carne/g) (coperti/g)   (coperti/g) (coperti/g) (coperti/g)       €
     DEG15_20 1500    2000    100         43        306          474         504         1008        1719        € 1.974,00
     DEG15_25 1500    2500    130         61        397          615         653         1307        2227        € 2.184,00
     DEG15_30 1500    3000    155         79        474          736         781         1563        2664        € 2.574,00
     DEG20_20 2000    2000    168         89        514          797         847         1694        2888        € 2.934,00
     DEG20_25 2000    2500    183        102        559          867         921         1842        3140        € 3.534,00
     DEG20_30 2000    3000    237        164        726         1126         1196        2392        4078        € 3.774,00
     DEG25_20 2340    2000    206        125        629          976         1037        2074        3534        € 3.954,00
     DEG25_25 2340    2500    242        171        740         1148         1220        2439        4158        € 4.284,00
     DEG25_30 2340    3000    260        200        795         1233         1310        2620        4465        € 4.554,00



                     Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
14
Impianto a fanghi attivi
    Gran parte dei rifiuti delle attività umane, siano esse domestiche o produttive, sono in
    forma acquosa. Questi scarichi liquidi devono essere depurati dal loro carico inquinante
    prima di essere riversati nell’ambiente.

    Gli impianti a fanghi attivi sono sistemi di trattamento secondario che sfruttano l’azione di
    colonie batteriche che, rimanendo in sospensione nel liquame, consumano il materiale or-
    ganico biodegradabile utilizzandolo come nutrimento per ottenere l’energia necessaria ed
    il materiale occorrente per la sintesi di nuove cellule.

    Questo tipo di depurazione consiste nella riproduzione di fenomeni biochimici naturali e
    la tecnica relativa consiste nel produrre, in tempi e spazi concentrati, quello che avviene
    normalmente in natura, dove le sostanze di rifiuto vengono degradate da opportuni micror-
    ganismi demolitori, che le trasformano in composti minerali i quali rientrano a far parte dei
    cicli naturali essendo assimilabili dagli organismi vegetali.
    Nei sistemi a fanghi attivati si riproduce, quindi, il processo di trasformazione delle sostan-
    ze organiche che avviene naturalmente nei corsi d’acqua, nel mare e nei laghi; in un terre-
    no naturale, anche se molto poroso e ben drenato, e nei corsi d’acqua e similari, la quantità
    di aria disponibile per la massa batterica che elabora e trasforma la materia organica, è
    relativamente scarsa invece i suddetti sistemi sono realizzati in modo da rendere possibile,
    mediante afflusso di ossigeno, un elevato sviluppo di microrganismi aerobi capaci di com-
    piere la detta trasformazione in uno spazio assai minore e in un tempo ridotto.
    Negli impianti a fanghi attivi si sviluppano elevatissime concentrazioni di batteri di tipo ae-
    robico in grado cioè di assorbire l’ossigeno disciolto nell’acqua per consumare il materiale
    biodegradabile. Per garantire la concentrazione di ossigeno necessaria per lo sviluppo
    delle reazioni biologiche viene utilizzato un sistema di aerazione mediante diffusori som-
    mersi che dal fondo della vasca disperdono un flusso d’aria a bolle fini, questo garantisce
    anche un’adeguata miscelazione per mantenere in sospensione le elevate concentrazioni
    di solidi presenti in vasca.


    USO E MANUTENZIONE
    Per evitare uno scarico eccessivamente torbido, si consiglia un’ispezione dell’impianto con
    cadenza annuale ed eventuali operazioni di estrazione del fango di supero. Tali operazioni
    vengono di norma svolte in concomitanza con i trattamenti di ispezione e spurgo della
    fossa Imhoff. La pulizia verrà svolta estraendo una parte dei fanghi di supero, prestando
    attenzione nella rimozione degli accumuli, nelle condotte di ingresso ed uscita e operando
    la pulizia dei diffusori d’aria per prevenire eventuali intasamenti. Si ricorda anche che, per
    un corretto funzionamento dell’impianto a fanghi attivi a basso carico è necessario preve-
    dere un trattamento di degrassatura e decantazione in fossa Imhoff o simile a monte del
    reattore stesso; occorre mantenere l’aerazione continuamente accesa durante i periodi di
    utilizzo dell’impianto e occorre prestare attenzione a sversamenti consistenti di disinfettan-
    ti, candeggina, acidi o basi forti che possono inattivare la biomassa. L’impianto impiega
    10-15 giorni per andare a regime (i tempi possono essere ridotti inserendo gli attivatori di
    biomassa direttamente nello scarico).




                                                                                                15
Impianto a fanghi attivi




                                                                               Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI PER USO DOMESTICO E PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE

          SERIE          DIAMETRO             ALTEZZA               A.E.               PREZZO
                           (mm)                (mm)                                       €
     IFOT15_15             1500                 1500                  7               € 2.319,00
     IFOT15_20             1500                 2000                 10               € 2.409,00
     IFOT15_25             1500                 2500                 13               € 2.619,00
     IFOT15_30             1500                 3000                 16               € 3.279,00
     IFOT20_15             2000                 1500                 13               € 3.279,00
     IFOT20_20             2000                 2000                 19               € 3.639,00
     IFOT20_25             2000                 2500                 23               € 4.239,00
     IFOT 20_30            2000                 3000                 29               € 4.589,00
     IFOT25_15             2340                 1500                 17               € 4.569,00
     IFOT25_20             2340                 2000                 25               € 4.769,00
     IFOT25_25             2340                 2500                 33               € 5.099,00
     IFOT25_30             2340                 3000                 39               € 5.369,00


                  Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
16
Filtri percolatori
    Gli impianti a filtro percolatore vengono utilizzati per scarichi di origine civile che non reca-
    pitano in pubblica fognatura.
    Il processo depurativo è di tipo biologico e si basa sull’azione depurativa esercitata dalla
    flora batterica che si sviluppa su opportuni corpi di riempimento ad elevata superficie spe-
    cifica di cui sono riempiti i manufatti.
    I corpi che costituiscono il volume filtrante sono realizzati in polipropilene, pensati per ga-
    rantire una elevata superficie disponibile all’attecchimento dei microrganismi batterici; in
    particolare le sfere utilizzate offrono una superificie per unità di volume filtrante di 140m² /
    m³, molto superiore ai tradizionali riempimenti lapidei, con un volume di vuoti superiore al
    90%; con questa soluzione vengono minimizzati i rischi di intasamento del letto e si ga-
    rantisce anche una migliore circolazione dell’aria attraverso il letto filtrante del percolatore
    aerobico.
    I microrganismi che si nutrono della sostanza organica contenuta nei liquami in ingresso
    possono essere di tipo anaerobico o aerobico.
    Questi impianti possono essere corredati da pre-trattamenti che consentono di migliorare
    l’efficienza depurativa complessiva, in funzione del tipo di scarico e delle particolari carat-
    teristiche del recapito finale.
    Gli impianti a filtro percolatore sono particolarmente adatti per piccole e medie comunità in
    quanto consentono i seguenti vantaggi:

    	      - Semplificazione del tipo di trattamento, con conseguente riduzione del numero 	
    	      di elementi costitutivi dell’impianto e quindi dell’investimento necessario;
    	      - Ottenimento di uno standard depurativo elevato e buona costanza delle caratteri	
    	      stiche dell’effluente;
    	      - Produzione di fanghi di supero di buona stabilità biologica ed in modesta quantità;
    	      - Semplicità di gestione e di manutenzione;
    	      - Nessun consumo elettrico;
    	      - Spese di gestione minime limitate alla periodica pulizia dell’impianto;


    USO E MANUTENZIONE
    Con l’andar del tempo lo sviluppo delle pellicole sui corpi di riempimento può sporcare
    eccessivamente il filtro, con il rischio di fughe di solidi con l’effluente trattato.
    Per evitare lo svilupparsi di uno scarico eccessivamente torbido, spesso causato dallo
    viluppo delle pellicole sui corpi di riempimento, si consiglia un’ispezione del filtro associa-
    to ad eventuali operazioni di pulizia almeno 1-2 volte l’anno, anche in relazione ai carichi
    alimentati nel filtro.
    Tali operazioni vengono di norma svolte in concomitanza con i trattamenti di ispezione e
    spurgo della fossa Imhoff.
    La pulizia verrà svolta attraverso un energico lavaggio del letto filtrante ed eventualmente
    in controcorrente, prestando attenzione nella rimozione degli accumuli nelle condotte di
    ingresso e di uscita.
    Si ricorda anche che per un corretto funzionamento del filtro percolatore è necessario
    prevedere un trattamento di decantazione in fossa Imhoff o simile a monte del filtro stesso.




                                                                                                  17
Filtri percolatori
                                                       Aerobici - Anaerobici - Emilia Romagna




                                                                                    Foto uso dimostrativo
DATI TECNICI PER USO DOMESTICO E PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE

           SERIE            Ø      h     A.E.          SERIE           Ø        h        A.E.    PREZZO
                           (mm)   (mm)    n°                         (mm)     (mm)        n°        €

     ANAEROBICI ITALIA                           AEROBICI ITALIA
     PER15_20_ANA          1500   2000    22     PER15_20_AE         1500     2000        22    € 3.543,00
     PER15_25_ANA          1500   2500    28     PER15_25_AE         1500     2500        28    € 4.200,00
     PER15_30_ANA          1500   3000    34     PER15_30_AE         1500     3000        34    € 5.037,00
     PER20_20_ANA          2000   2000    38     PER20_20_AE         2000     2000        38    € 5.727,00
     PER20_25_ANA          2000   2500    49     PER20_25_AE         2000     2500        49    € 7.140,00
     PER20_30_ANA          2000   3000    59     PER20_30_AE         2000     3000        59    € 8.094,00
     PER25_20_ANA          2340   2000    52     PER25_20_AE         2340     2000        52    € 7.749,00
     PER25_25_ANA          2340   2500    66     PER25_25_AE         2340     2500        66    € 9.117,00
     PER25_30_ANA          2340   3000    81     PER25_30_AE         2340     3000        81    € 10.299,00




     ANAEROBICI EM. ROM.                         AEROBICI EM. ROM.

     PER15_10_ANA_ER       1500   1000     1                                                    € 2.700,00
     PER15_15_ANA_ER       1500   1500     2     PER15_15_AE_ER      1500     1500        2     € 2.850,00

     PER20_15_ANA_ER       2000   1500     3     PER20_15_AE_ER      2000     1500        3     € 4.560,00
     PER15_20_ANA_ER       1500   2000     4     PER15_20_AE_ER      1500     2000        4     € 4.650,00

     PER25_15_ANA_ER       2340   1500     5     PER25_15_AE_ER      2340     1500        5     € 5.280,00

     PER20_20_ANA_ER       2000   2000     7     PER20_20_AE_ER      2000     2000        7     € 5.550,00

     PER25_20_ANA_ER       2340   2000     9     PER25_20_AE_ER      2340     2000        9     € 6.900,00




                    Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
18
Deoliatore
   I deoliatori vengono utilizzati come trattamento delle acque contenenti oli provenienti da
   utenze civili, industriali o artigianali (garage, piazzali, parcheggi, officine meccaniche, zone
   di lavaggio mezzi, ecc….), prima del recapito in pubblica fognatura o a monte di un idoneo
   impianto di depurazione (filtrazione in pressione, chimico-fisico, ecc..).
   La separazione degli oli è un processo fisico di rimozione di tutte le sostanze che hanno
   peso specifico inferiore a quello del refluo. La loro rimozione risulta necessaria prima del
   rilascio per i danni che provocano alla flora ed alla fauna, nonché per i negativi effetti este-
   tici e maleodoranti che producono se scaricati in corpo idrico superficiale.
   I deoliatori sono vasche di calma dotate di un comparto interno in cui si dà modo agli oli
   di flottare secondo meccanismi fisici di separazione liquido-liquido; le sostanze separate
   rimangono intrappolate nel comparto interno, mentre i reflui depurati passano nel bacino
   principale attraverso l’apposita apertura sul fondo del comparto interno stesso, raggiun-
   gendo così l’uscita.
   I deoliatori sono particolarmente adatti per piccole e medie comunità, in quanto consento-
   no i seguenti vantaggi:
   	         - semplificazione del tipo di trattamento, con conseguente riduzione del numero di 	
   	         elementi costitutivi dell’impianto e quindi dell’investimento necessario.
   	         - semplicità di gestione e di manutenzione.
   	         - consumi elettrici nulli.
   Nel caso di stazioni di servizio, di lavaggio di autoveicoli e di piazzali di sosta, oli e grassi
   sono essenzialmente di tipo minerale, non biodegradabili neppure in tempi lunghi, per-
   tanto sono ancora più negative le conseguenze di una immissione di queste sostanze in
   fognatura, non solo per i rischi di intasamento della fognatura, ma anche perché non pos-
   sono essere minimamente degradate nel successivo processo di depurazione.
   Le vasche di disoleatura statica vengono dimensionate con tempi di ritenzione, riferiti alla
   massima portata scaricata, di almeno 15 minuti.
   I nostri disoleatori a gravità sono definiti di classe II secondo la UNI-En 858-1 e sono co-
   stituiti da una zona di sedimentazione in cui avviene la separazione del liquido leggero
   (massa volumica non superiore a 0.95 g/cm³) e degli inerti: fanghi e limo.
   Per ciascun modello è prevista una capacità di accumulo dei liquidi leggeri.
   Il dimensionamento dei disoleatori si basa sulla definizione della portata nominale, cioè
   la massima portata trattabile secondo le specifiche di progetto; tale valore viene definito
   per consentire un adeguato tempo di ritenzione del refluo trattato e sulla base di prove di
   rendimento effettuate su miscela di acque e gasolio. Il dimensionamento dei separatori di
   liquidi leggeri deve tenere conto della natura e della portata di acqua piovana che potreb-
   be raggiungere l’impianto, della massa volumica del liquido leggero e della presenza di
   sostanze che potrebbero impedire la separazione (per esempio detergenti).
   La portata di progetto viene calcolata per liquidi leggeri con densità inferiore a 0.85g/
   cm³(gasolio, benzina), in assenza di sostanze detergenti e per le sole acque di dilavamen-
   to superficiale.




                                                                                                 19
Deoliatore
USO E MANUTENZIONE
Questi manufatti possono esser seguiti da pre e post-trattamenti che consentono di miglio-
rare l’efficienza depurativa complessiva, in funzione del tipo di scarico e delle particolari
caratteristiche del recapito finale.
Per evitare fughe di solidi e di oli minerali che potrebbero compromettere la qualità dell’ef-
fluente scaricato, è consigliabile prevedere frequenti operazioni di ispezione nonché rimo-
zione degli inquinanti accumulati, ogni 6-8 mesi.
Contemporaneamente alle operazioni di ispezione si provvederà ad eseguire l’estrazione
dell’eventuale supporto di spugna del filtro a coalescenza (dove esso è previsto) con ener-
gico lavaggio dello stesso.
Gli interventi saranno più frequenti se l’impianto è a servizio di autofficine, di aree di stoc-
caggio oli o di autolavaggi.
Per quanto riguarda i disoleatori a gravità si consiglia di associare(qualora si ritenesse
necessario) alle operazioni di ispezione anche la rimozione dei sedimenti a fondo vasca;
il periodo di esercizio dell’impianto è comunque fortemente dipendente dalla frequenza
degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il manufatto è installato,
per cui in relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono da prevedersi inizialmente (ov-
vero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da parte
di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedimenti.
In tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto, la
frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti.
I depositi verranno estratti da personale specializzato e sottoposti a trattamento adeguato.




20
Deoliatore
Con filtro a coalescenza - classe I




   Foto uso dimostrativo




   DATI TECNICI PER SUPERFICI COPERTE E SCOPERTE

                                                     SUP. COPERTE       SUP. SCOPERTE          PREZZO
                                                      sup.                sup.
        SERIE           Ø         h     Dim. Nom.   scolante posti auto scolante posti auto       €
                      (mm)      (mm)      lt/sec      m²         n°        m²        n°
     DE15_20_F1.5     1500      2000      1:05        700       56        280        22       € 3.690,00
     DE15_20_F2       1500      2000        2         933       75        373        30       € 3.870,00
     DE15_20_F3       1500      2000        3        1399       112       560        45       € 4.050,00
     DE15_20_F4       1500      2000        4        1866       149       746        60       € 4.710,00
     DE15_20_F10      1500      2000       10        4664       373      1866       149       € 5.400,00
     DE15_20_F15      1500      2000       15        6996       560      2799       224       € 6.150,00
     DE20_20_F20      2000      2000       20        9328       746      3731       299       € 7.410,00
     DE25_25_F30      2500      2500       30        13993     1119      5597       448       € 13.530,00
     DE25_25_F40      2500      2500       40        18657     1493      7463       597       € 16.170,00


   Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
                                                                                                            21
Deoliatore
                                                                        Gravitazionale - classe II




                                                                            Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI PER SUPERFICI COPERTE E SCOPERTE

                                           SUP. COPERTE         SUP. SCOPERTE
                                           sup.                sup.
       SERIE    Ø        h     Dim. Nom. scolante posti auto scolante    posti auto    PREZZO
               (mm)     (mm)     Lt/sec      m²        n°       m²          n°            €
     DE15_20   1500     2000      2:05      1119       90       448         36        € 2.184,00
     DE15_25   1500     2500      3:24      1451      116       580         46        € 2.397,00
     DE15_30   1500     3000     0,192      1773      142       709         57        € 2.625,00
     DE20_20   2000     2000      4:41      1975      158       790         63        € 2.601,00
     DE20_25   2000     2500     0,261      2579      206      1032         83        € 3.750,00
     DE20_30   2000     3000     0,315      3107      249      1243         99        € 3.099,00
     DE25_20   2340     2000      6:02      2696      216      1078         86        € 4.650,00
     DE25_25   2340     2500     0,344      3470      278      1388         111       € 4.980,00
     DE25_30   2340     3000      9:05      4254      340      1701         136       € 5.250,00


               Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
22
Dissabbiatore
   Nel liquame sono presenti quantità spesso notevoli di materiali inerti prevalentemente inor-
   ganici, che vengono genericamente chiamati sabbie, anche se la sabbia vera e propria
   costituisce solo una parte di questo tipo di detriti.

   Nella tecnica della depurazione infatti, il termine sabbie non sta ad indicare soltanto le
   sabbie silicee, di granulometria variabile, ma viene spesso inteso come quell’insieme di
   componenti inerti pesanti, che si trovano nel liquame.
   La maggiore quantità di sabbia perviene all’impianto di depurazione in tempi di pioggia e
   questo anche perché le reti fognarie sono usualmente a bassa pendenza, e quindi a bassa
   velocità, ed i sedimenti vengono trascinati quando la portata aumenta.
   Un dissabbiatore ideale dovrebbe sedimentare tutte ed esclusivamente le sabbie, qua-
   lunque sia la granulometria. Occorre evitare di sedimentare i materiali organici poiché la
   presenza di materiali putrescibili nelle sabbie rimosse le renderebbe inutilizzabili o non
   direttamente smaltibili a meno di sottoporle ad un accurato lavaggio.

   Nei dissabbiatori , anche se ben dimensionati, è sempre comunque presente, nelle sabbie,
   una quantità, anche se modesta, di materia organica.
   Per ottenere la separazione delle sabbie occorre che si realizzino le condizioni fisiche che
   permettono di sfruttare il fenomeno secondo cui le particelle di materiale inerte possiedono
   una velocità di sedimentazione diversa, e precisamente maggiore, di quella che compete
   alle particelle sedimentabili di materiale organico.



   USO E MANUTENZIONE
   I dissabbiatori Tubi Adige sono pensate per garantire l’accumulo di sedimenti per un pe-
   riodo di 6 mesi di esercizio dell’impianto; tale periodo è comunque fortemente dipendente
   dalla frequenza degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il ma-
   nufatto è installato.
   In relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono da quindi da prevedersi inizialmente
   (ovvero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da
   parte di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedi-
   menti; in tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto,
   la frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti.
   Con la rimozione del corpo di fondo occorre anche eliminare l’eventuale materiale che
   ostruisce le condotte di ingresso e di uscita.
   Si ricorda che un buon funzionamento del manufatto dissabbiatore garantisce l’efficienza
   dell’eventuale disoleatore con filtro a coalescenza posto a valle del dissabbiatore stesso.




                                                                                              23
Dissabbiatore




                                                                               Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI PER SUPERFICI COPERTE

                                                 DIM. NOM.        sup.
          SERIE           Ø             h         q.tà max      scolante   posti auto   PREZZO
                        (mm)          (mm)          lt/sec         m²         n°            €
     DIS15_20           1500          2000         12:44          2322        186       € 1.974,00
     DIS15_25           1500          2500         16:13          3008        241       € 2.184,00
     DIS15_30           1500          3000         0,848          3695        296       € 2.574,00
     DIS20_20           2000          2000         21:47          4005        320       € 2.934,00
     DIS20_25           2000          2500        28:01:00        5226        418       € 3.534,00
     DIS20_30           2000          3000         33.90          6325        506       € 3.774,00
     DIS25_20           2340          2000        29:39:00        5483        439       € 3.954,00
     DIS25_25           2340          2500        37:45:00        6987        559       € 4.284,00
     DIS25_30           2340          3000        46:41:00        8659        693       € 4.554,00


                  Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
24
Impianto prima pioggia
   La materia del trattamento delle acque di dilavamento di superfici impermeabili viene re-
   golamentata dal D. Lgs 152/06 secondo il quale:
   	     “1. Ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, le regioni, previo pare	
   	     re del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, disciplinano e attuano:
   	     a)Le forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento prove		
   	     nienti da reti fognarie separate;	
   	     b) I casi in cui può essere richiesto che le immissioni delle acque meteroriche di 	
   	     dilavamento effettuate tramite altre condotte separate, siano sottoposte a particola	
   	     ri prescrizioni, ivi compresa l’eventuale autorizzazione.
   	     2. Le regioni disciplinano altresì i casi in cui può essere richiesto che le acque di 	
   	     prima pioggia e di lavaggio di aree esterne siano convogliate e opportunamente 	
   	     trattate in impianti di depurazione per particolari condizioni nelle quali, in relazione 	
   	     alle attività svolte vi sia il rischio di dilavamento da superfici impermeabili scoperte 	
   	     di sostanze pericolose o di sostanze che creino pregiudizio per il raggiungimento 	
   	     degli obiettivi di qualità per i corpi idrici”.

   L’impianto di Prima Pioggia viene impiegato per separare e poi smaltire le acque di prima
   pioggia da quelle successive. Viene considerata prima pioggia quella corrispondente ad
   un volume pari a 5 mm di precipitazione distribuiti uniformemente sulla superficie scolante
   per gli eventi meteorici che distanziano almeno 48 ore l’uno dall’altro (un galleggiante chiu-
   de l’entrata della 2° pioggia)
   Gli impianti di prima pioggia vengono impiegati a servizio generalmente di superfici imper-
   meabilizzate, di piazzali industriali, aree intermodali, porti e aeroporti, strade, tangenziali
   e autostrade.
   Tali impianti sono installati al fine di:
   	        - Favorire lo smaltimento in locale delle acque in loco mediante infiltrazione nel ter	
   	        reno, trattando le acque prima di cederle nelle falde per il reintegro;
   	        - Evitare il sovraccarico delle fognature nei momenti di pioggia, contenendo le ac	
   	        que per evitare disfunzioni al depuratore;
   La gestione delle acque di prima pioggia è uno degli obiettivi primari ai fini della tutela dei
   corpi idrici ricettori. Tali acque costituiscono il veicolo attraverso cui un significativo carico
   inquinante costituito da un miscuglio eterogeneo di sostanze disciolte, colloidali e sospe-
   se, comprendente metalli, composti organici ed inorganici, viene scaricato nei corpi idrici
   ricettori nel corso di rapidi transitori.
   Le acque di prima pioggia necessitano pertanto di opportuni trattamenti al fine di assicura-
   re la salvaguardia degli ecosistemi acquatici conformemente agli obiettivi di qualità fissati
   dalle Direttive Europee 2000/60/CEE (direttiva quadro nel settore delle risorse idriche) e
   91/271/CEE (concernente il trattamento delle acque reflue urbane).
   In ambito urbano le sorgenti che causano l’alterazione della qualità delle acque meteori-
   che di dilavamento possono essere distinte in sorgenti diffuse sul territorio (rete stradale,
   parcheggi, etc.) e sorgenti puntuali come nodi infrastrutturali e piazzali di siti produttivi,
   nelle quali la tipologia di carico inquinante è fortemente vincolata alla specifica attività
   svolta. Per quanto concerne le sorgenti diffuse, come documentato in letteratura, sono sta-
   te condotte numerose campagne di monitoraggio per la caratterizzazione delle acque di
   prima pioggia volte alla determinazione sia del processo di formazione ed accumulo delle
   sostanze inquinanti sia alla successiva fase di trasporto all’interno del sistema di drenag-
   gio di tipo unitario e separato.
   L’impianto Tubi Adige comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo con


                                                                                                  25
Impianto prima pioggia
valvola di chiusura automatica e pompa sommersa temporizzata, un sistema di trattamento
di dissabbiatura e disoleatura dimensionato secondo normativa UNI-EN858-1 e conforme
alle richieste del D.lgs 152/06.
Una volta riempita la vasca di accumulo, le successive piogge, definite secondarie e, teo-
ricamente, non inquinate, confluiranno direttamente nel corpo recettore grazie al pozzetto
scolmatore posizionato a monte della vasca stessa.
L’acqua inquinata stoccata viene quindi rilanciata da una pompa sommersa che si attiva
mediante quadro elettrico che regola lo svuotamento dell’accumulo in modo che dopo
48/72 ore dall’evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento.
L’impianto di trattamento è costituito da un deoliatore gravitazionale nel caso il refluo finale
sia recapitato in pubblica fognatura oppure un deoliatore con filtro a coalescenza con a
monte dello stesso un dissabbiatore accuratamente dimensionato per lo scarico nel sotto-
suolo o in corso idrico superficiale.

IMPIEGO
Separazione di oli minerali, idrocarburi e inerti per:
	     - parcheggi auto, box e saloni espositivi
	     - Stazioni di servizio
	     - Stazioni di lavaggio
	     - Autofficine e imprese di demolizione

NORMATIVA
L’art. 113 del Decreto Legislativo 03 Aprile 2006 n° 152 parte III (Disposizioni sulla tutela
delle acque dall’inquinamento) afferma che le acque vanno disciplinate. Le direttive co-
munitarie n° 91/271/CEE (Trattamento delle acque reflue urbane), e n° 91/676/CEE (Acque
meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia), entrambe recepite dallo stato italia-
no, affermano:
 “.......ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, le regioni, previo parere del
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, disciplinano e attuano:
a) le forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento provenienti da
reti fognarie separate;
b) ……, ecc.”.

USO E MANUTENZIONE
per evitare fenomeni di mal funzionamento della pompa, di intasamento e riduzioni di se-
zione delle condotte, e comunque di funzionamento ostacolato dell’impianto di prima piog-
gia cui la vasca è associata, è consigliabile prevedere frequenti operazioni di ispezione sia
nel manufatto vasca che nei pozzetti scolmatori, nonché rimozione dei sedimenti sul fondo
nonché dell’eventuale materiale grossolano accumulato (foglie, rametti o altro), ogni 6 mesi
di esercizio dell’impianto; tale periodo è comunque fortemente dipendente dalla frequenza
degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il manufatto è installato.
In relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono da quindi da prevedersi inizialmente
(ovvero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da
parte di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedi-
menti; in tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto,
la frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti.
L’ispezione è a carico dei proprietari e, ogni volta che necessita, devono provvedere alla
pulizia.


26
Impianto prima pioggia
IN CONTINUO
Con deoliatori filtro a coalescenza classe I




    Foto uso dimostrativo




    DATI TECNICI SUPERFICI SCOPERTE

          SERIE         POZZETTI    DISSABBIATORI    DEOLIATORI     DIAM. TUBI   DIM. NOMINALI   SUP. SCOLANTE   posti auto

                       SCOLMATORI                   A COALESCENZA     (mm)           Lt/sec      SCOPERTA (m²)       n.

      IPP_CONT_1.5      79x79cm       DIS15_20      DE15_20_F1.5       125           1:05            280            22

      IPP_CONT_2.00     79x79cm       DIS15_25      DE15_20_F2         125           2:00            373            30

      IPP_CONT_3.00     79x79cm       DIS15_30      DE15_20_F3         125           3:00            560            45

      IPP_CONT_4.00     79x79cm       DIS20_20      DE15_20_F4         125           4:00            746            60

      IPP_CONT_10.00    79x79cm       DIS20_25      DE15_20_F10        160          10:00            1866          149

      IPP_CONT_15.00    79x79cm       DIS20_30      DE15_20_F15        200          15:00            2799          224

      IPP_CONT_20.00    79x79cm       DIS25_20      DE20_20_F20        200          20:00            3731          299

      IPP_CONT_30.00   106x106cm      DIS25_25      DE25_25_F30        250         30:00:00          5597          448

      IPP_CONT_40.00   106x106cm      DIS25_30      DE25_25_F40        300         40:00:00          7463          597




    Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
                                                                                                                          27
Impianto prima pioggia
                                                                                 IN ACCUMULO
                                                            Con deoliatori ravitazionali classe II




                                                                                  Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI PER SUPERFICI SCOPERTE

                                                             DIAM.       DIM.       SUP.        posti
        SERIE        POZZETTI       VASCA     DEOLIATORI     TUBI      NOMINALI   SCOLANTE      auto
                                    PRIMA                                         SCOPERTA
                    SCOLMATORI     PIOGGIA       GRAV.       (mm)       Lt/sec      (m²²)        n.°
     IPP_ACC_2.5     79x79cm      VPP15_20      DE15_20       125        2:05         466        37
     IPP_ACC_3.24    79x79cm      VPP15_20      DE15_25       125        3:24         604        48
     IPP_ACC_3.96    79x79cm      VPP15_25      DE15_30       125       0,192         739        59
     IPP_ACC_4.41    79x79cm      VPP15_30      DE20_20       125        4:41         823        66
     IPP_ACC_5.76    79x79cm      VPP20_20      DE20_25       125       0,261        1075        86
     IPP_ACC_6.94    79x79cm      VPP20_25      DE20_30       160       0,315        1295        104
     IPP_ACC_6.02    79x79cm      VPP20_25      DE25_20    160:00:00     6:02        1123        90
     IPP_ACC_7.75    79x79cm      VPP25_20      DE25_25       160       0,344        1446        116
     IPP_ACC_9.5     79x79cm      VPP25_25      DE25_30       160        9:05        1772        142



                    Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
28
Cisterna per irrigazione
STAZIONE DI SOLLEVAMENTO

         Le cisterne contenimento acqua sono realizzate per soddisfare le più svariate esigenze di
         stoccaggio di acqua piovana e non solo.

         L’acqua è vita e noi vi aiutiamo a conservarla secondo le vostre esigenze.
         Le nostre vasche hanno le caratteristiche ideali per poter accumulare elevati volumi di
         liquidi senza problemi.


         USO E MANUTENZIONE
         Per evitare fenomeni di mal funzionamento della pompa, di intasamento e riduzioni di se-
         zione delle condotte, e comunque di funzionamento ostacolato dell’impianto di prima piog-
         gia cui la vasca è associata, è consigliabile prevedere frequenti operazioni di ispezione sia
         nel manufatto vasca che nei pozzetti scolmatori, nonché rimozione dei sedimenti sul fondo
         nonché dell’eventuale materiale grossolano accumulato (foglie, rametti o altro), ogni 6 mesi
         di esercizio dell’impianto; tale periodo è comunque fortemente dipendente dalla frequenza
         degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il manufatto è installato.
         In relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono quindi da prevedersi inizialmente (ov-
         vero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da parte
         di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedimenti;
         in tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto, la
         frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti.
         .




                                                                                                        29
Cisterna per irrigazione
                   STAZIONE DI SOLLEVAMENTO - VASCHE PER IMP. PRIMA PIOGGIA
                                                 Con pompa o doppia pompa




                                                                                Foto uso dimostrativo




DATI TECNICI


           SERIE            DIAMETRO       ALTEZZA        VOLUME UTILE               PREZZO
                               (mm)          (mm)               (lt)                     €
     VPP15_20                  1500          2000              3031                  € 1.974,00
     VPP15_25                  1500          2500              3914                  € 2.184,00
     VPP15_30                  1500          3000              4798                  € 2.574,00
     VPP20_20                  2000          2000              5388                  € 2.934,00
     VPP20_25                  2000          2500              6849                  € 3.534,00
     VPP20_30                  2000          3000              8419                  € 3.774,00
     VPP25_30                  2340          2000              7225                  € 3.954,00
     VPP25_25                  2340          2500              9375                  € 4.284,00
     VPP25_30                  2340          3000              11525                 € 4.554,00



                   Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265
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Impianti di autolavaggio
IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE DI SCARICO PER AUTOLAVAGGI STANDARD


           Impianto di Depurazione Acqua di scarico per Autolavaggio Tubi Adige S.r.l., rispettante il
           D.L. 152/99 Tab. 3 e dalla vigente normativa CE.

           Il filtraggio è eseguito con sistema Chimico-Fisico,tramite n° 2 Filtri,il primo con letto a
           Quarzite,ed il secondo con letto a Carboni Attivi. IL nostro studio tecnico specializzato se-
           guendo la metodologia indicata dalla normativa, studierà ogni singolo impianto. I passaggi
           dell’acqua di scarico dalla prima vasca alla fine del ciclo di depurazione sono effettuati
           secondo le disposizioni del DIN 1999,ciò permette che la stessa acqua sia scaricata in
           fognatura. Per quanto riguarda gli olii e i fanghi , prodotti dall’impianto, la vasca per la
           raccolta fanghi (Vasca A)e componenti oleose (Vasca B) è dimensionata per trattenere tali
           residui prodotti nell’arco di un anno.

           Il sistema di depurazione standard è composto da :

           	      a) N° 1 vasca per la raccolta delle sabbie (Vasca A).

           	      b) N° 1 vasca per la raccolta degli oli (vasca B).

           	      c) N° 1 vasca per le acque da trattare compresa di pompa (Vasca C).

           	      d) N° 1 Filtro (D) in materiale antiacido, con letti al Quarsilic di varie granulometrie,
           	      la portata massima di esercizio è di ……… mc/h .

           	      e) N° 1 Filtro (E) in materiale a Carboni Attivi di Kg……….. in unica granulometria 	
           	      molto piccola.

           La portata massima di esercizio è di ……. mc/h ,limitatore di portata in uscita.


                                                             Impianto di Depurazione acqua di scarico secondo
                                                                         DIN 1999, D.L. 152/99 e normativa CEE




                                                                                                           31
Modalità di posa in opera
                                            Valida per tutti i prodotti monoblocco Tubi Adige

Predisporre la buca a sezione approssimativamente circolare mantenendo attorno al ma-
nufatto uno spazio di circa 40-50 cm medi; il fondo della buca dovrà essere il più possibile
piano e regolare, dato che su esso verrà depositato un letto di sabbia di circa 15-20 cm
utile a far poggiare il manufatto su una base uniforme perfettamente in piano.

La pendenza delle pareti dello scavo dovrà essere il più possibile elevata (la situazione
ottimale si ottiene installando il manufatto in scavo a parete verticale) tenendo conto delle
caratteristiche del terreno (angolo d’attrito) e dei parametri di stabilità delle pareti stesse; si
rammenta che tali operazioni dovranno essere eseguite in rigida osservanza delle norme
di cui al DL 494/96 e successive modifiche.

Più la pendenza della parete dista dalla verticale più si consiglia di avvicinare il piede della
parete al bordo inferiore del manufatto, in modo tale da ottenere i sopra citati 40-50 cm
medi (mediati sull’altezza dello scavo) di spazio attorno al manufatto soggetti a successivo
riempimento.

Dopo aver connesso e collaudato i vari allacciamenti, accertandosi che guarnizioni, tubi, e
tutte le parti diverse dal polietilene presenti nel serbatoio, siano idonee al liquido contenuto
e assicurandosi che lo sfiato sia libero per evitare locali fenomeni di depressione nel ser-
batoio (che potrebbero dar luogo a perdite di carico, nei casi più sfavorevoli) si provvede
ad eseguire il rinfianco tra manufatto e parete scavo con materiale stabilizzato a granulo-
metria ben assortita successivamente bagnato e adeguatamente costipato; si consiglia
di eseguire le operazioni di bagnatura e costipamento ogni 50 cm (spessore verticale) di
rinfianco posato in opera.

Per manufatti in previsione sottoposti a carichi di prima categoria si consiglia di integra-
re con calce lo spessore verticale di rinfianco compreso tra –1,50 m e –1,00 m rispetto
all’estradosso coperchio, con successiva bagnatura e costipamento dello strato stesso.

Successivamente si provvede al riempimento d’acqua e all’attivazione del serbatoio, con
ricoprimento finale del manufatto in terreno vegetale (coperchio non carrabile) o con pac-
chetto stradale (coperchio carrabile).




32
Pesi vasche
      Ø       h      peso vasca   peso coperchio
     1.500   1.500    kg 1.800       kg 1.200
     1.500   2.000    kg 2.300       kg 1.200
     1.500   2.500    kg 2.800       kg 1.200
     1.500   3.000    kg 3.300       kg 1.200
     2.000   1.500    kg 2.850       kg 1.800
     2.000   2.000    kg 3.500       kg 1.800
     2.000   2.500    kg 4.150       kg 1.800
     2.000   3.000    kg 4.850       kg 1.800
     2.340   1.500    kg 3.930       kg 2.700
     2.340   2.000    kg 4.710       kg 2.700
     2.340   2.500    kg 5.250       kg 2.700
     2.340   3.000    kg 5.980       kg 2.700




                                                   33
Monolitici
                           SERVIZIO DI CONTROLLO VIA SMS DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

La ditta Tubi Adige ha studiato la messa a punto di un sistema di controllo remoto via sms
di tutti gli impianti elettrici (installato a richiesta).

Tale servizio prevede l’invio di un messaggio di allarme/avviso direttamente sul cellulare
dell’utente segnalando eventuali anomalie del sistema.

Il controllo remoto permette, al personale addetto, di intervenire sull’impianto anche a di-
stanza (comprese le regolazioni), evitando così spiacevoli allagamenti maleodoranti ed
inquinanti.

L’intervento a distanza permette di contenere i costi.

Per un miglior funzionamento degli impianti la ditta Tubi Adige consiglia, comunque, di
effettuare la pulizia dell’impianto, con personale specializzato, almeno 2 volte l’anno.

Il cliente, inoltre, potrà in qualunque momento richiedere una supervisione degli impianti
da parte del personale Tubi Adige (da preventivare).

Per l’installazione di detti impianti, il nostro ufficio è a Vostra disposizione per ulteriori chia-
rimenti.




34
Prova di carico
SU COPERCHIO VASCA




                     35
Prova di carico
            SU COPERCHIO VASCA




36
Prova di carico
SU COPERCHIO VASCA




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Prova di carico
             SU PARETE VASCA




38
Prova di carico
SU PARETE VASCA




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Foto




Capacità fino a 13.000 litri




Fori a misura				              Pesi massimi 60 quintali			




Facilità di interro
40
Ulteriori prodotti
STAZIONE DI SOLLEVAMENTO

         Tutti i nostri MANUFATTI sono progettati e costruiti conformemente alle normative tecniche
         vigenti ed i processi produttivi sono controllati e operano in regime di qualità assicurando
         standard quantitativi e qualitativi elevati. Le verifiche sul prodotto finito e le prove di labo-
         ratorio sui manufatti e sui campioni di calcestruzzo garantiscono al cliente finale prodotti di
         qualità. Le ottimizzazioni della produzione coadiuvata da una efficiente gestione degli ordi-
         ni e delle spedizioni assicura disponibilità quasi sempre immediata di materiale in cantiere.
         Il nostro ufficio provvederà a fornire preventivi veloci ed è a Vostra completa disposizione
         per qualsiasi consulenza tecnica.

         	      - Bocche di lupo			
         	      - Anelli					
         	      - Cordoli stradali e canali grigliati	
         	      - Plinti illuminazione			
         	      - Coperchi				
         	      - Pozzetti prolunghe e coperchi	
         	      - Pozzetto di cacciata			
         	      - Tubi in cemento
         	      - Manufatti per l’irrigazione
         	      - Cameretta monolitica
         	      - Mat. per edilizia
         	      - Servizi

         Le dimensioni e le caratteristiche degli articoli a catalogo, sono indicative.
         L’Azienda si riserva la facoltà di apportare modifiche e/o migliorie agli impianti in qualsiasi
         momento, senza alcun obbligo di preavviso.

         Per tutti i materiali in vendita è disponibile un proprio servizio di trasporto sia in cantiere
         che a domicilio.
         Su richiesta, il trasporto può comprendere anche lo scarico diretto c/gru.

         I prodotti sono tutti certificati CE dal nostro laboratorio di appoggio: RICERT – Monte di
         Malo – Vicenza




                                                                                                       41
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il nostro sito internet




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                                                                                S.r.l.
TRATTAMENTO ACQUE ° DEPURAZIONE ° SUB - IRRIGAZIONE
    S.S. 11 n. 46/G - Località Crocioni - 37012 BUSSOLENGO (VR)
        tel. 045 6766265 - fax 045 6700030 - cell. 392 9899079
                            info@tubiadige.it
                       C.F. e P.IVA: 03271190237

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Catalogo Tubi Adige s.r.l.

  • 1.
  • 2. L’ AZIENDA La ditta Tubi Adige è nata nel 1974 producendo solo blocchi in cemento. Successivamente ha ampliato la gamma dei propri prodotti con tubi, pozzetti, fosse biolo- giche, fosse imhoff, degrassatori, coperchi, cordoli stradali, bocche da lupo, manufatti per l’irrigazione e materiale generico per l’edilizia. Si è passati, nel tempo, da una produzione familiare ad una industriale. Oggi la fabbrica si estende su una superficie di 7000 mq di cui 1500 coperti con una pro- duzione di 80 tipi di manufatti differenti. Nel 2010, la ditta, ha avviato la produzione, nella sede in località Quaiara, di un nuovo pro- dotto monoblocco in cemento armato per la depurazione di acque reflue sia domestiche sia di prima pioggia e per la depurazione di fabbricati civili e industriali. Con questo nuovo investimento, si riusciranno a produrre 200 tipi di vasche differenti: TRATTAMENTI PRIMARI - vasca biologica tipo imhoff (anche per aree sensibili); - degrassatore; - dissabbiatore; - vasca settica (normale, bicamerale e tricamerale); TRATTAMENTI SECONDARI - filtro percolatore anaerobico (e per Emilia Romagna); - filtro percolatore aerobico; - impianto a fanghi attivi a basso carico e ad ossidazione totale; DEOLIATORE: - deoliatore gravitazionale; - deoliatore con filtro a coalescenza fino a portate di 75 lt.s.; IMPIANTI DI PRIMA PIOGGIA - in accumulo con deoliatore gravitazionale e con filtro a coalescenza; - in continuo con filtro a coalescenza; STAZIONE DI SOLLEVAMENTO - per acque nere con singola pompa e con doppia pompa; SERBATOI - da lt 1000 a lt 13.000; STAZIONE DI IRRIGAZIONE - automatica e manuale da lt 1000 a lt 13.000. Tutti i MANUFATTI sono progettati e costruiti conformemente alle normative tecniche vi- genti ed i processi produttivi sono controllati e operano in regime di qualità assicurando standard quantitativi e qualitativi elevati. Le verifiche sul prodotto finito e le prove di labora- torio sui manufatti e sui campioni di CALCESTRUZZO garantiscono al cliente finale prodotti altamente qualificati. Le ottimizzazioni della produzione coadiuvata da una efficiente gestione degli ordini e delle spedizioni, assicura disponibilità quasi sempre immediata di materiale in cantiere. Il nostro ufficio provvede a fornire preventivi veloci ed è a Vostra completa disposizione per qualsiasi consulenza tecnica. I prodotti sono tutti certificati CE dal nostro laboratorio di appoggio: RICERT – Monte di Malo – Vicenza 1
  • 3. S.r.l. TRATTAMENTO ACQUE ° DEPURAZIONE ° SUB - IRRIGAZIONE S.S. 11 n. 46/G - Località Crocioni - 37012 BUSSOLENGO (VR) tel. 045 6766265 - fax 045 6700030 - cell. 392 9899079 info@tubiadige.it C.F. e P.IVA: 03271190237 www.tubiadige.it
  • 4.
  • 5.
  • 6. Fossa imhoff Le Imhoff Tubi Adige Srl, sono costituite da un contenitore monoblocco in calcestruzzo autocompattante. Il dimensionamento delle vasche Imhoff di questo tipo viene pensato per soddisfare diver- se esigenze di depurazione. Per accedere alla pubblica fognatura i limiti della Tabella 3 del D.Lgs 152/99 vengono solitamente rispettati mediante un trattamento di equalizzazione e decantazione. In questi casi è adeguato un tempo di ritenzione nel comparto di sedimentazione di 2-3 ore sulla portata media. Per i nuclei abitativi isolati è possibile lo scarico sul suolo secondo i criteri di dimensionamento stabiliti dal Decreto Legislativo n° 152 del 11/05/1999, dalla delibera C.D.M. del 04/02/1977 e dalle linee guida Arpa Emilia Romagna di cui al DGR 1053/2003 e successive integrazioni. In particolare, per le fosse Imhoff, sono richiesti tempi di sedimentazione di 4-6 ore calco- lati sulla portata di punta, con volumi medi di 40-50 l/ab e capacità minima di 250 lt. Per il comparto di digestione vengono fissati volumi 100-120 lt pro-capite in caso di due estra- zioni di fango l’anno e 180-200 lt in caso di una estrazione. Le fosse imhoff sono costituite da due scomparti sovrapposti e idraulicamente comuni- canti. Nel comparto superiore i solidi sedimentabili raggiungono, per gravità, il fondo del sedimentatore, che ha una opportuna inclinazione, per consentire il passaggio dei fanghi nel comparto inferiore dove avviene la digestione. Questo tipo di impianto sfrutta l’azione combinata di un trattamento meccanico di sedimentazione e di un trattamento biologico di digestione anaerobica fredda. USO E MANUTENZIONE Date le caratteristiche di progetto delle Imhoff Tubi Adige (dimensionate per garantire l’ac- cumulo di fanghi primari per un periodo di 6-8 mesi di esercizio dell’impianto), in relazione ai carichi alimentati nella fossa, sono da prevedersi almeno 1-2 ispezioni l’anno da parte di personale specializzato ed eventuali operazioni di spurgo. Per garantire il perfetto funzionamento della fossa Imhoff, a monte, deve sempre essere presente un impianto di degrassatura. Con la rimozione del corpo di fondo, occorre effettuare anche la pulizia delle superfici in- terne della vasca ed eliminare il materiale che ostruisce le condotte di ingresso e di uscita del refluo, nonché la bocca di uscita del sedimentatore. 5
  • 7. Fossa imhoff Foto uso dimostrativo DATI TECNICI ITALIA EMILIA ROMAGNA PREZZO SERIE Ø h A.E. SERIE Ø h A.E. € (mm) (mm) (mm) (mm) MO15_2 1500 2000 13 MO15_ER2 1500 2000 6 € 2.184,00 MO15_2.5 1500 2500 18 MO15_ER2.5 1500 2500 11 € 2.397,00 MO15_3 1500 3000 26 € 2.625,00 MO20_2 2000 2000 22 MO20_ER2 2000 2000 11 € 2.601,00 MO20_2.5 2000 2500 30 MO20_ER2.5 2000 2500 19 € 3.750,00 MO20_2.5* 2000 2500 38* € 3.750,00 MO20.3 2000 3000 51* € 3.099,00 MO25_2 2340 2000 40 MO25_ER2 2340 2000 14** € 4.650,00 MO25_2.5 2340 2500 49* MO25_ER2.5** 2340 2500 24** € 4.980,00 MO25_ER2.5 2340 2500 31 € 4.980,00 MO25_3 2340 3000 71* MO25_ER1** 2340 3000 35** € 5.250,00 MO25_ER1 2340 3000 33 € 5.250,00 *= aletta grande **= aletta piccola Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 6
  • 8. Fosse settiche tricamerali Le fosse settiche costituiscono un affidabile dispositivo per il trattamento primario dei reflui,si tratta di sistemi di depurazione passivi,molto stabili,semplici e poco costosi;vengono uti- lizzate soprattutto nel settore della depurazione di scarichi civili di piccole comunità. La conformazione della vasca obbliga i liquami ad attraversare la massa liquida in essa con- tenuta, il rallentamento del flusso consente la separazione dei solidi sedimentabili e delle sostanze con peso specifico inferiore a quello dell’acqua,inoltre,nella vasca, si innesca un processo di fermentazione anaerobica,con conseguente solubilizzazione e sintesi di una parte dei solidi sospesi. In questo modo dalla vasca esce un effluente condizionato, cioè con una limitata concentrazione di solidi, trasformati prevalentemente in solidi disciolti e colloidali. Le fosse settiche tricamerali non sono altro che vasche di calma in cui si realizzano: -la separazione dei solidi sedimentabili, dei materiali grossolani, delle sabbie degli oli e dei grassi presenti nelle acque reflue; -la riduzione per decomposizione di una frazione delle sostanze organiche accumulate; -l’accumulo e lo stoccaggio prolungato dei materiali separati. La compartizzazione, cioè la suddivisione in più camere, influisce in modo significativo sull’efficienza di abbattimento; con questa configurazione, gran parte dei solidi sospesi si accumula nel primo comparto e difficilmente riesce a passare nelle camere successive. La compartimentazione si dimostra particolarmente efficace, quando si vogliono raggiun- gere elevati livelli di depurazione, in particolare nell’abbattimento dei solidi sospesi. I volumi delle fosse settiche vengono dimensionati in base alla normativa europea UNI EN 12566. USO E MANUTENZIONE Un eccessivo accumulo di materiale putrescibile sul fondo della vasca può provocare fenomeni di digestione anaerobica incontrollata che,causano eccessive produzioni di bio- gas e sviluppo di cattivi odori; inoltre la riduzione del volume disponibile nel comparto di digestione e l’eccessiva produzione di bolle di gas concorrono alla risalita del materiale decantato con il peggioramento della qualità dell’effluente trattato. Per questo in relazione ai carichi alimentati nella fossa sono da prevedersi da 1 a 4 ispezioni l’anno ed eventuali operazioni di rimozione della crosta superficiale e spurgo dei fanghi accumulati. Con la rimozione del corpo di fondo occorre effettuare anche la pulizia delle superfici interne della vasca ed eliminare il materiale che potrebbe ostruire i tronchetti di ingresso ed uscita del refluo. Talvolta viene consigliato di non rimuovere tutto il fango depositato, ma di lasciarne una piccola quantità pari a circa 1/10 di quello depositato nella fossa; tale procedimento accelera l’ avviamento dei processi. 7
  • 9. Fosse settiche tricamerali Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER USO DOMESTICO DIAMETRO Ø ALTEZZA H A.E. PESO Q.LI PREZZO SERIE (mm) (mm) SET1515AETAA 1500 1500 6 29,9 € 2.430 SET1520AETAA 1500 2000 9 34,9 € 2.676 SET1525AETAA 1500 2500 11 39,9 € 2.922 SET1530AETAA 1500 3000 14 44,9 € 3.168 SET2015AETAA 2000 1500 11 46,9 € 2.922 SET2020AETAA 2000 2000 16 52,9 € 3.502 SET2025AETAA 2000 2500 21 59,9 € 3.908 SET2030AETAA 2000 3000 26 66,5 € 4.657 SET2515AETAA 2500 1500 16 66,1 € 3.502 SET2520AETAA 2500 2000 22 73,7 € 4.062 SET2525AETAA 2500 2500 29 79,4 € 5.083 SET2530AETAA 2500 3000 36 86,8 € 5.423 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 8
  • 10. Impianti di sub-irrigazione DISPOSIZIONI TECNICO COSTRUTTIVE La condotta disperdente è realizzata preferibilmente in elementi tubolari continui in PEAD del diametro di 110-125 mm e con fessure , praticate inferiormente e perpendicolarmente all’asse del tubo, distanziate 10-20 cm e larghe da 5 a 10 mm . La condotta disperdente deve avere una pendenza compresa fra lo 0,2% e 0,5%. Essa viene posta in trincea di adeguata profondità, non inferiore a 60 cm e non superiore a 80 cm, con larghezza alla base di almeno 40cm. Il fondo della trincea per almeno 30 cm è occupato da un letto di pietrisco di tipo lavato della pezzatura 40/70. La condotta disperdente viene collocata al centro del letto di pietrisco. La parte superiore della massa ghiaiosa prima di essere coperta con il terreno di scavo, deve essere protetta con uno strato di materiale adeguato che impedisca l’intasamento del terreno sovrastante ma nel contempo garantisca l’areazione del sistema drenante. Materia- le particolarmente idoneo allo scopo risulta il cosiddetto “tessuto non tessuto”. A lavoro finito la sommità della trincea deve risultare rilevata rispetto al terreno adiacente in modo da evitare la formazione di avvallamenti e quindi di linee di compluvio e penetrazione delle acque meteoriche nella rete drenante. La condotta disperdente può essere: 1) UNICA 2) RAMIFICATA 3) SU PIU’ LINEE IN PARALLELO. In quest’ultimo caso le tubazioni vanno disposte a distanza non inferiore a 2 metri fra i ri- spettivi assi. Distanze maggiori, ove possibile, sono comunque più favorevole all’efficienza di funzionamento. Se il terreno ha notevole pendenza l’adozione di uno scarico di sub-irrigazione deve essere attentamente valutata in relazione al possibile manifestarsi di fenomeni franosi connessi alle caratteristiche geomorfologiche e geotecniche dei terreni interessati. In ogni caso non è conveniente applicare questa soluzione in terreni con pendenze superiori al 15% onde evitare possibili fenomeni di emergenza del liquame distribuito nelle quote più basse. Lo sviluppo della condotta deve comunque seguire l’andamento delle curve di livello in modo da non superare le pendenze idonee sopra riportate della condotta disperdente. Per ragioni igieniche e funzionali le trincee con condotte disperdenti devono essere collocate lontano da fabbricati, aree pavimentate o sistemate in modo da impedire il passaggio dell’aria nel terreno. A tale riguardo si possono indicare le seguenti distanze minime che è opportuno rispet- tare in presenza di falda acquifera,la distanza tra il fondo della trincea disperdente e il livello massimo della falda stessa non deve essere inferiore a 1 metro (allegato V della delibera del C.I. del 04/02/77). A tal fine per livello massimo della falda deve intendersi la quota, rispetto al piano di cam- pagna, raggiunta dalla tavola d’acqua nelle condizioni di massima morbida. Lo sviluppo della condotta disperdente è variabile, per ogni utente servito, in ragione del tipo di terreno disponibile. A tale riguardo si riporta come riferimento la tabella qui sotto, come desunta dall’allegato V della Delibera del comitato interministeriale del 04/02/77. 9
  • 11. Impianti di sub-irrigazione Composizione del terreno Sviluppo condotta disperdente Sabbia sottile o materiale di riporto 2 m / ab. Sabbia grossa e pietrisco 3 m / ab. Sabbia sottile con argilla 5 m / ab. Argilla con un po’ di sabbia 10 m / ab. Argilla compatta Non adatto Impianto di sub irrigazione a normativa europea UNI EN 12566 la trincea va dimensionata in base a 2 mq per A/E se in presenza di filtro batterio percolatore L’efficacia della condotta disperdente è influenzata dal tipo di terreno sottostante, contat- tare uno studio di geologia per valutarne sia l’efficacia sia i mq A/E della condotta stessa Foto uso dimostrativo 10
  • 12. Impianti di fitodepurazione CARATTERISTICHE TECNICHE I sistemi di trattamento di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale per scarichi civili della Tubi Adige S.r.l. vengono realizzati con vassoi in polietilene con superficie di 10 mq ciascuno con altezza del letto di 95 centimetri completi di tubazione ingresso e uscita di 100 mm , stampati in monoblocco per garantire la massima tenuta idraulica. I vassoi una volta riempiti con materiale inerte ,consentono lo scorrimento dei fluidi in sen- so orizzontale e in condizione di saturazione continua (reattori plug-flow), in questo modo le acque da trattare sono mantenute costantemente a contatto con le macrofite radicate emergenti protagoniste della depurazione. Il flusso d’acqua è mantenuto pochi centimetri al di sotto della superficie del terreno da uno speciale dispositivo idraulico,in questo modo si crea un ambiente prevalentemente anossi- co, ricco tuttavia di micrositi aerobici sulle radici delle piante. Questa varietà di condizioni di potenziale redox (ossido-riduzione) rendono il sistema estremamente elastico, versatile ed efficiente a fronte di diverse tipologie di refluo da trattare e di variazioni del carico in- quinante. Durante il passaggio dei liquami attraverso il materiale di riempimento e le radici delle piante (che costituiscono un sistema di biomassa adesa)la materia organica viene decomposta dall’azione batterica e l’azoto viene denitrificato , mentre il fosforo ed i metalli pesanti vengono fissati per absorbimento sul materiale di riempimento. I sistemi a flusso sommerso orizzontale assicurano anche una maggiore protezione termica dei liquami nella stagione invernale, specie nel caso si possano prevedere frequenti periodi di copertura nevosa. USO E MANUTENZIONE La scelta di sistemi di trattamento adeguati al tipo di liquame da depurare è fondamentale per garantire il funzionamento e la durata dell’impianto di fitodepurazione, infatti occorre che venga rimossa la maggior parte dei solidi contenuti nel refluo, a questo scopo sono indicate sia le fosse settiche tricamerali che le fosse imhoff ,Tubi Adige S.r.l. .Per un buon funzionamento dei sistemi di fitodepurazione è necessario garantire il corretto manteni- mento dei trattamenti primari e controllare il deposito di materiale solido che può provocare ostruzione nei sistemi di distribuzione e/o accumuli nel terreno di crescita della vegetazio- ne. In fase di posa occorre posizionare i vassoi in modo da garantire il minimo afflusso di acque meteoriche all’interno dei manufatti, creando sponde e riducendo il ruscellamento favorendo lo sviluppo di un manto erboso in prossimità dei vassoi. Sono da prevedersi in- terventi trimestrali di ispezione per verificare l’assenza di intasamenti nei pozzetti di ingres- so e uscita e per eliminare le piante infestanti che, durante i periodi di avvio dell’impianto potrebbero impedire la crescita delle piante scelte per la depurazione del refluo. Annualmente o con i cicli di svuotamento dei fanghi primari è da prevedersi una pulizia delle condotte disperdenti utilizzando lance di lavaggio in pressione. 11
  • 13. Impianti di fitodepurazione Impianto di fitodepurazione costruito e dimensionato rispettando la normativa europea UNI EN 12566 dimensionato per servire 40 A/E Utilizzando un filtro batterico percolatore si riesce a diminuire di 2/3 l’utilizzo dei vassoi. 12
  • 14. Degrassatore I detersivi, i grassi e le alte temperature contenute nei liquami domestici ostacolano il fun- zio-namento degli impianti di trattamento atti a ricevere tali reflui in quanto inibiscono i processi di sedimentazione e proliferazione batterica. E’ utile predisporre, quindi, una rete di fognatura solo per scarichi di acque bianche usate (scarico del secchiaio, lavandini, lavatrice, lavastoviglie e scarichi di acque dei bagni, va- sca, doccia, lavandino e bidet) separandoli dalle acque nere dei WC. Il degrassatore è una vasca di calma in cui avviene la separazione, per flottazione (risalita) delle sostanze a peso specifico inferiore a quello dell’acqua; la riduzione della velocità del fluido consente anche la sedimentazione di una parte dei solidi sospesi che si depositano sul fondo della vasca. Essendo, il processo di separazione influenzato sensibilmente dalla temperatura, la sepa- razione è pienamente soddisfacente purché la temperatura non salga troppo oltre il punto di fusione dei grassi, valutabile intorno a 20°C. Il rendimento di rimozione dei materiali galleggianti è tanto più alto quanto maggiore è il tempo di residenza delle acque di rifiuto nel degrassatore, questo deve comunque risul- tare superiore a 3 minuti relativamente alla portata di punta. I degrassatori sono dimensio- nati, in base alla norma UNI-EN 1825-1, e garantiscono un tempo di detenzione del refluo di almeno 4 minuti per la portata di punta (Qmax) considerando il solo volume disponibile, cioè quello non occupato da grassi e sedimenti pesanti. Questo garantisce tempi di resi- denza valutati sulla portata media giornaliera superiori a 15 min. L’impianto, correttamente mantenuto, consente di trattare il liquame in conformità con quanto indicato dal decreto legislativo n° 150/06. USO E MANUTENZIONE Per evitare un calo del rendimento dell’impianto dovuto agli accumuli che sottraggono volume utile al passaggio dell’acqua e per evitare accumulo di fanghi putrescibili (e conse- guenti emissioni maleodoranti), è importante prevedere interventi di spurgo per la rimozio- ne del cappello superficiale e dei sedimenti di fondo, nonché delle pellicole che aderisco- no alla superficie della vasca, facendo particolare attenzione ai sedimenti che potrebbero ostruire le sezioni di ingresso ed uscita del liquame. La frequenza degli intervalli dipende dal carico di grassi, oli e solidi sedimentabili, presenti nell’effluente; si consiglia l’ispezione della camera di separazione ogni 2-3 mesi. 13
  • 15. Degrassatore Per uso domestico e per attività produttive Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER USO DOMESTICO E PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE SERIE Ø h A.E. A.E. Macelli Ristorante Albergo Mensa Autogrill Prezzo (mm) (mm) ITALIA EM. ROM. (kg carne/g) (coperti/g) (coperti/g) (coperti/g) (coperti/g) € DEG15_20 1500 2000 100 43 306 474 504 1008 1719 € 1.974,00 DEG15_25 1500 2500 130 61 397 615 653 1307 2227 € 2.184,00 DEG15_30 1500 3000 155 79 474 736 781 1563 2664 € 2.574,00 DEG20_20 2000 2000 168 89 514 797 847 1694 2888 € 2.934,00 DEG20_25 2000 2500 183 102 559 867 921 1842 3140 € 3.534,00 DEG20_30 2000 3000 237 164 726 1126 1196 2392 4078 € 3.774,00 DEG25_20 2340 2000 206 125 629 976 1037 2074 3534 € 3.954,00 DEG25_25 2340 2500 242 171 740 1148 1220 2439 4158 € 4.284,00 DEG25_30 2340 3000 260 200 795 1233 1310 2620 4465 € 4.554,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 14
  • 16. Impianto a fanghi attivi Gran parte dei rifiuti delle attività umane, siano esse domestiche o produttive, sono in forma acquosa. Questi scarichi liquidi devono essere depurati dal loro carico inquinante prima di essere riversati nell’ambiente. Gli impianti a fanghi attivi sono sistemi di trattamento secondario che sfruttano l’azione di colonie batteriche che, rimanendo in sospensione nel liquame, consumano il materiale or- ganico biodegradabile utilizzandolo come nutrimento per ottenere l’energia necessaria ed il materiale occorrente per la sintesi di nuove cellule. Questo tipo di depurazione consiste nella riproduzione di fenomeni biochimici naturali e la tecnica relativa consiste nel produrre, in tempi e spazi concentrati, quello che avviene normalmente in natura, dove le sostanze di rifiuto vengono degradate da opportuni micror- ganismi demolitori, che le trasformano in composti minerali i quali rientrano a far parte dei cicli naturali essendo assimilabili dagli organismi vegetali. Nei sistemi a fanghi attivati si riproduce, quindi, il processo di trasformazione delle sostan- ze organiche che avviene naturalmente nei corsi d’acqua, nel mare e nei laghi; in un terre- no naturale, anche se molto poroso e ben drenato, e nei corsi d’acqua e similari, la quantità di aria disponibile per la massa batterica che elabora e trasforma la materia organica, è relativamente scarsa invece i suddetti sistemi sono realizzati in modo da rendere possibile, mediante afflusso di ossigeno, un elevato sviluppo di microrganismi aerobi capaci di com- piere la detta trasformazione in uno spazio assai minore e in un tempo ridotto. Negli impianti a fanghi attivi si sviluppano elevatissime concentrazioni di batteri di tipo ae- robico in grado cioè di assorbire l’ossigeno disciolto nell’acqua per consumare il materiale biodegradabile. Per garantire la concentrazione di ossigeno necessaria per lo sviluppo delle reazioni biologiche viene utilizzato un sistema di aerazione mediante diffusori som- mersi che dal fondo della vasca disperdono un flusso d’aria a bolle fini, questo garantisce anche un’adeguata miscelazione per mantenere in sospensione le elevate concentrazioni di solidi presenti in vasca. USO E MANUTENZIONE Per evitare uno scarico eccessivamente torbido, si consiglia un’ispezione dell’impianto con cadenza annuale ed eventuali operazioni di estrazione del fango di supero. Tali operazioni vengono di norma svolte in concomitanza con i trattamenti di ispezione e spurgo della fossa Imhoff. La pulizia verrà svolta estraendo una parte dei fanghi di supero, prestando attenzione nella rimozione degli accumuli, nelle condotte di ingresso ed uscita e operando la pulizia dei diffusori d’aria per prevenire eventuali intasamenti. Si ricorda anche che, per un corretto funzionamento dell’impianto a fanghi attivi a basso carico è necessario preve- dere un trattamento di degrassatura e decantazione in fossa Imhoff o simile a monte del reattore stesso; occorre mantenere l’aerazione continuamente accesa durante i periodi di utilizzo dell’impianto e occorre prestare attenzione a sversamenti consistenti di disinfettan- ti, candeggina, acidi o basi forti che possono inattivare la biomassa. L’impianto impiega 10-15 giorni per andare a regime (i tempi possono essere ridotti inserendo gli attivatori di biomassa direttamente nello scarico). 15
  • 17. Impianto a fanghi attivi Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER USO DOMESTICO E PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE SERIE DIAMETRO ALTEZZA A.E. PREZZO (mm) (mm) € IFOT15_15 1500 1500 7 € 2.319,00 IFOT15_20 1500 2000 10 € 2.409,00 IFOT15_25 1500 2500 13 € 2.619,00 IFOT15_30 1500 3000 16 € 3.279,00 IFOT20_15 2000 1500 13 € 3.279,00 IFOT20_20 2000 2000 19 € 3.639,00 IFOT20_25 2000 2500 23 € 4.239,00 IFOT 20_30 2000 3000 29 € 4.589,00 IFOT25_15 2340 1500 17 € 4.569,00 IFOT25_20 2340 2000 25 € 4.769,00 IFOT25_25 2340 2500 33 € 5.099,00 IFOT25_30 2340 3000 39 € 5.369,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 16
  • 18. Filtri percolatori Gli impianti a filtro percolatore vengono utilizzati per scarichi di origine civile che non reca- pitano in pubblica fognatura. Il processo depurativo è di tipo biologico e si basa sull’azione depurativa esercitata dalla flora batterica che si sviluppa su opportuni corpi di riempimento ad elevata superficie spe- cifica di cui sono riempiti i manufatti. I corpi che costituiscono il volume filtrante sono realizzati in polipropilene, pensati per ga- rantire una elevata superficie disponibile all’attecchimento dei microrganismi batterici; in particolare le sfere utilizzate offrono una superificie per unità di volume filtrante di 140m² / m³, molto superiore ai tradizionali riempimenti lapidei, con un volume di vuoti superiore al 90%; con questa soluzione vengono minimizzati i rischi di intasamento del letto e si ga- rantisce anche una migliore circolazione dell’aria attraverso il letto filtrante del percolatore aerobico. I microrganismi che si nutrono della sostanza organica contenuta nei liquami in ingresso possono essere di tipo anaerobico o aerobico. Questi impianti possono essere corredati da pre-trattamenti che consentono di migliorare l’efficienza depurativa complessiva, in funzione del tipo di scarico e delle particolari carat- teristiche del recapito finale. Gli impianti a filtro percolatore sono particolarmente adatti per piccole e medie comunità in quanto consentono i seguenti vantaggi: - Semplificazione del tipo di trattamento, con conseguente riduzione del numero di elementi costitutivi dell’impianto e quindi dell’investimento necessario; - Ottenimento di uno standard depurativo elevato e buona costanza delle caratteri stiche dell’effluente; - Produzione di fanghi di supero di buona stabilità biologica ed in modesta quantità; - Semplicità di gestione e di manutenzione; - Nessun consumo elettrico; - Spese di gestione minime limitate alla periodica pulizia dell’impianto; USO E MANUTENZIONE Con l’andar del tempo lo sviluppo delle pellicole sui corpi di riempimento può sporcare eccessivamente il filtro, con il rischio di fughe di solidi con l’effluente trattato. Per evitare lo svilupparsi di uno scarico eccessivamente torbido, spesso causato dallo viluppo delle pellicole sui corpi di riempimento, si consiglia un’ispezione del filtro associa- to ad eventuali operazioni di pulizia almeno 1-2 volte l’anno, anche in relazione ai carichi alimentati nel filtro. Tali operazioni vengono di norma svolte in concomitanza con i trattamenti di ispezione e spurgo della fossa Imhoff. La pulizia verrà svolta attraverso un energico lavaggio del letto filtrante ed eventualmente in controcorrente, prestando attenzione nella rimozione degli accumuli nelle condotte di ingresso e di uscita. Si ricorda anche che per un corretto funzionamento del filtro percolatore è necessario prevedere un trattamento di decantazione in fossa Imhoff o simile a monte del filtro stesso. 17
  • 19. Filtri percolatori Aerobici - Anaerobici - Emilia Romagna Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER USO DOMESTICO E PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE SERIE Ø h A.E. SERIE Ø h A.E. PREZZO (mm) (mm) n° (mm) (mm) n° € ANAEROBICI ITALIA AEROBICI ITALIA PER15_20_ANA 1500 2000 22 PER15_20_AE 1500 2000 22 € 3.543,00 PER15_25_ANA 1500 2500 28 PER15_25_AE 1500 2500 28 € 4.200,00 PER15_30_ANA 1500 3000 34 PER15_30_AE 1500 3000 34 € 5.037,00 PER20_20_ANA 2000 2000 38 PER20_20_AE 2000 2000 38 € 5.727,00 PER20_25_ANA 2000 2500 49 PER20_25_AE 2000 2500 49 € 7.140,00 PER20_30_ANA 2000 3000 59 PER20_30_AE 2000 3000 59 € 8.094,00 PER25_20_ANA 2340 2000 52 PER25_20_AE 2340 2000 52 € 7.749,00 PER25_25_ANA 2340 2500 66 PER25_25_AE 2340 2500 66 € 9.117,00 PER25_30_ANA 2340 3000 81 PER25_30_AE 2340 3000 81 € 10.299,00 ANAEROBICI EM. ROM. AEROBICI EM. ROM. PER15_10_ANA_ER 1500 1000 1 € 2.700,00 PER15_15_ANA_ER 1500 1500 2 PER15_15_AE_ER 1500 1500 2 € 2.850,00 PER20_15_ANA_ER 2000 1500 3 PER20_15_AE_ER 2000 1500 3 € 4.560,00 PER15_20_ANA_ER 1500 2000 4 PER15_20_AE_ER 1500 2000 4 € 4.650,00 PER25_15_ANA_ER 2340 1500 5 PER25_15_AE_ER 2340 1500 5 € 5.280,00 PER20_20_ANA_ER 2000 2000 7 PER20_20_AE_ER 2000 2000 7 € 5.550,00 PER25_20_ANA_ER 2340 2000 9 PER25_20_AE_ER 2340 2000 9 € 6.900,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 18
  • 20. Deoliatore I deoliatori vengono utilizzati come trattamento delle acque contenenti oli provenienti da utenze civili, industriali o artigianali (garage, piazzali, parcheggi, officine meccaniche, zone di lavaggio mezzi, ecc….), prima del recapito in pubblica fognatura o a monte di un idoneo impianto di depurazione (filtrazione in pressione, chimico-fisico, ecc..). La separazione degli oli è un processo fisico di rimozione di tutte le sostanze che hanno peso specifico inferiore a quello del refluo. La loro rimozione risulta necessaria prima del rilascio per i danni che provocano alla flora ed alla fauna, nonché per i negativi effetti este- tici e maleodoranti che producono se scaricati in corpo idrico superficiale. I deoliatori sono vasche di calma dotate di un comparto interno in cui si dà modo agli oli di flottare secondo meccanismi fisici di separazione liquido-liquido; le sostanze separate rimangono intrappolate nel comparto interno, mentre i reflui depurati passano nel bacino principale attraverso l’apposita apertura sul fondo del comparto interno stesso, raggiun- gendo così l’uscita. I deoliatori sono particolarmente adatti per piccole e medie comunità, in quanto consento- no i seguenti vantaggi: - semplificazione del tipo di trattamento, con conseguente riduzione del numero di elementi costitutivi dell’impianto e quindi dell’investimento necessario. - semplicità di gestione e di manutenzione. - consumi elettrici nulli. Nel caso di stazioni di servizio, di lavaggio di autoveicoli e di piazzali di sosta, oli e grassi sono essenzialmente di tipo minerale, non biodegradabili neppure in tempi lunghi, per- tanto sono ancora più negative le conseguenze di una immissione di queste sostanze in fognatura, non solo per i rischi di intasamento della fognatura, ma anche perché non pos- sono essere minimamente degradate nel successivo processo di depurazione. Le vasche di disoleatura statica vengono dimensionate con tempi di ritenzione, riferiti alla massima portata scaricata, di almeno 15 minuti. I nostri disoleatori a gravità sono definiti di classe II secondo la UNI-En 858-1 e sono co- stituiti da una zona di sedimentazione in cui avviene la separazione del liquido leggero (massa volumica non superiore a 0.95 g/cm³) e degli inerti: fanghi e limo. Per ciascun modello è prevista una capacità di accumulo dei liquidi leggeri. Il dimensionamento dei disoleatori si basa sulla definizione della portata nominale, cioè la massima portata trattabile secondo le specifiche di progetto; tale valore viene definito per consentire un adeguato tempo di ritenzione del refluo trattato e sulla base di prove di rendimento effettuate su miscela di acque e gasolio. Il dimensionamento dei separatori di liquidi leggeri deve tenere conto della natura e della portata di acqua piovana che potreb- be raggiungere l’impianto, della massa volumica del liquido leggero e della presenza di sostanze che potrebbero impedire la separazione (per esempio detergenti). La portata di progetto viene calcolata per liquidi leggeri con densità inferiore a 0.85g/ cm³(gasolio, benzina), in assenza di sostanze detergenti e per le sole acque di dilavamen- to superficiale. 19
  • 21. Deoliatore USO E MANUTENZIONE Questi manufatti possono esser seguiti da pre e post-trattamenti che consentono di miglio- rare l’efficienza depurativa complessiva, in funzione del tipo di scarico e delle particolari caratteristiche del recapito finale. Per evitare fughe di solidi e di oli minerali che potrebbero compromettere la qualità dell’ef- fluente scaricato, è consigliabile prevedere frequenti operazioni di ispezione nonché rimo- zione degli inquinanti accumulati, ogni 6-8 mesi. Contemporaneamente alle operazioni di ispezione si provvederà ad eseguire l’estrazione dell’eventuale supporto di spugna del filtro a coalescenza (dove esso è previsto) con ener- gico lavaggio dello stesso. Gli interventi saranno più frequenti se l’impianto è a servizio di autofficine, di aree di stoc- caggio oli o di autolavaggi. Per quanto riguarda i disoleatori a gravità si consiglia di associare(qualora si ritenesse necessario) alle operazioni di ispezione anche la rimozione dei sedimenti a fondo vasca; il periodo di esercizio dell’impianto è comunque fortemente dipendente dalla frequenza degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il manufatto è installato, per cui in relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono da prevedersi inizialmente (ov- vero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da parte di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedimenti. In tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto, la frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti. I depositi verranno estratti da personale specializzato e sottoposti a trattamento adeguato. 20
  • 22. Deoliatore Con filtro a coalescenza - classe I Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER SUPERFICI COPERTE E SCOPERTE SUP. COPERTE SUP. SCOPERTE PREZZO sup. sup. SERIE Ø h Dim. Nom. scolante posti auto scolante posti auto € (mm) (mm) lt/sec m² n° m² n° DE15_20_F1.5 1500 2000 1:05 700 56 280 22 € 3.690,00 DE15_20_F2 1500 2000 2 933 75 373 30 € 3.870,00 DE15_20_F3 1500 2000 3 1399 112 560 45 € 4.050,00 DE15_20_F4 1500 2000 4 1866 149 746 60 € 4.710,00 DE15_20_F10 1500 2000 10 4664 373 1866 149 € 5.400,00 DE15_20_F15 1500 2000 15 6996 560 2799 224 € 6.150,00 DE20_20_F20 2000 2000 20 9328 746 3731 299 € 7.410,00 DE25_25_F30 2500 2500 30 13993 1119 5597 448 € 13.530,00 DE25_25_F40 2500 2500 40 18657 1493 7463 597 € 16.170,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 21
  • 23. Deoliatore Gravitazionale - classe II Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER SUPERFICI COPERTE E SCOPERTE SUP. COPERTE SUP. SCOPERTE sup. sup. SERIE Ø h Dim. Nom. scolante posti auto scolante posti auto PREZZO (mm) (mm) Lt/sec m² n° m² n° € DE15_20 1500 2000 2:05 1119 90 448 36 € 2.184,00 DE15_25 1500 2500 3:24 1451 116 580 46 € 2.397,00 DE15_30 1500 3000 0,192 1773 142 709 57 € 2.625,00 DE20_20 2000 2000 4:41 1975 158 790 63 € 2.601,00 DE20_25 2000 2500 0,261 2579 206 1032 83 € 3.750,00 DE20_30 2000 3000 0,315 3107 249 1243 99 € 3.099,00 DE25_20 2340 2000 6:02 2696 216 1078 86 € 4.650,00 DE25_25 2340 2500 0,344 3470 278 1388 111 € 4.980,00 DE25_30 2340 3000 9:05 4254 340 1701 136 € 5.250,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 22
  • 24. Dissabbiatore Nel liquame sono presenti quantità spesso notevoli di materiali inerti prevalentemente inor- ganici, che vengono genericamente chiamati sabbie, anche se la sabbia vera e propria costituisce solo una parte di questo tipo di detriti. Nella tecnica della depurazione infatti, il termine sabbie non sta ad indicare soltanto le sabbie silicee, di granulometria variabile, ma viene spesso inteso come quell’insieme di componenti inerti pesanti, che si trovano nel liquame. La maggiore quantità di sabbia perviene all’impianto di depurazione in tempi di pioggia e questo anche perché le reti fognarie sono usualmente a bassa pendenza, e quindi a bassa velocità, ed i sedimenti vengono trascinati quando la portata aumenta. Un dissabbiatore ideale dovrebbe sedimentare tutte ed esclusivamente le sabbie, qua- lunque sia la granulometria. Occorre evitare di sedimentare i materiali organici poiché la presenza di materiali putrescibili nelle sabbie rimosse le renderebbe inutilizzabili o non direttamente smaltibili a meno di sottoporle ad un accurato lavaggio. Nei dissabbiatori , anche se ben dimensionati, è sempre comunque presente, nelle sabbie, una quantità, anche se modesta, di materia organica. Per ottenere la separazione delle sabbie occorre che si realizzino le condizioni fisiche che permettono di sfruttare il fenomeno secondo cui le particelle di materiale inerte possiedono una velocità di sedimentazione diversa, e precisamente maggiore, di quella che compete alle particelle sedimentabili di materiale organico. USO E MANUTENZIONE I dissabbiatori Tubi Adige sono pensate per garantire l’accumulo di sedimenti per un pe- riodo di 6 mesi di esercizio dell’impianto; tale periodo è comunque fortemente dipendente dalla frequenza degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il ma- nufatto è installato. In relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono da quindi da prevedersi inizialmente (ovvero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da parte di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedi- menti; in tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto, la frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti. Con la rimozione del corpo di fondo occorre anche eliminare l’eventuale materiale che ostruisce le condotte di ingresso e di uscita. Si ricorda che un buon funzionamento del manufatto dissabbiatore garantisce l’efficienza dell’eventuale disoleatore con filtro a coalescenza posto a valle del dissabbiatore stesso. 23
  • 25. Dissabbiatore Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER SUPERFICI COPERTE DIM. NOM. sup. SERIE Ø h q.tà max scolante posti auto PREZZO (mm) (mm) lt/sec m² n° € DIS15_20 1500 2000 12:44 2322 186 € 1.974,00 DIS15_25 1500 2500 16:13 3008 241 € 2.184,00 DIS15_30 1500 3000 0,848 3695 296 € 2.574,00 DIS20_20 2000 2000 21:47 4005 320 € 2.934,00 DIS20_25 2000 2500 28:01:00 5226 418 € 3.534,00 DIS20_30 2000 3000 33.90 6325 506 € 3.774,00 DIS25_20 2340 2000 29:39:00 5483 439 € 3.954,00 DIS25_25 2340 2500 37:45:00 6987 559 € 4.284,00 DIS25_30 2340 3000 46:41:00 8659 693 € 4.554,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 24
  • 26. Impianto prima pioggia La materia del trattamento delle acque di dilavamento di superfici impermeabili viene re- golamentata dal D. Lgs 152/06 secondo il quale: “1. Ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, le regioni, previo pare re del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, disciplinano e attuano: a)Le forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento prove nienti da reti fognarie separate; b) I casi in cui può essere richiesto che le immissioni delle acque meteroriche di dilavamento effettuate tramite altre condotte separate, siano sottoposte a particola ri prescrizioni, ivi compresa l’eventuale autorizzazione. 2. Le regioni disciplinano altresì i casi in cui può essere richiesto che le acque di prima pioggia e di lavaggio di aree esterne siano convogliate e opportunamente trattate in impianti di depurazione per particolari condizioni nelle quali, in relazione alle attività svolte vi sia il rischio di dilavamento da superfici impermeabili scoperte di sostanze pericolose o di sostanze che creino pregiudizio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità per i corpi idrici”. L’impianto di Prima Pioggia viene impiegato per separare e poi smaltire le acque di prima pioggia da quelle successive. Viene considerata prima pioggia quella corrispondente ad un volume pari a 5 mm di precipitazione distribuiti uniformemente sulla superficie scolante per gli eventi meteorici che distanziano almeno 48 ore l’uno dall’altro (un galleggiante chiu- de l’entrata della 2° pioggia) Gli impianti di prima pioggia vengono impiegati a servizio generalmente di superfici imper- meabilizzate, di piazzali industriali, aree intermodali, porti e aeroporti, strade, tangenziali e autostrade. Tali impianti sono installati al fine di: - Favorire lo smaltimento in locale delle acque in loco mediante infiltrazione nel ter reno, trattando le acque prima di cederle nelle falde per il reintegro; - Evitare il sovraccarico delle fognature nei momenti di pioggia, contenendo le ac que per evitare disfunzioni al depuratore; La gestione delle acque di prima pioggia è uno degli obiettivi primari ai fini della tutela dei corpi idrici ricettori. Tali acque costituiscono il veicolo attraverso cui un significativo carico inquinante costituito da un miscuglio eterogeneo di sostanze disciolte, colloidali e sospe- se, comprendente metalli, composti organici ed inorganici, viene scaricato nei corpi idrici ricettori nel corso di rapidi transitori. Le acque di prima pioggia necessitano pertanto di opportuni trattamenti al fine di assicura- re la salvaguardia degli ecosistemi acquatici conformemente agli obiettivi di qualità fissati dalle Direttive Europee 2000/60/CEE (direttiva quadro nel settore delle risorse idriche) e 91/271/CEE (concernente il trattamento delle acque reflue urbane). In ambito urbano le sorgenti che causano l’alterazione della qualità delle acque meteori- che di dilavamento possono essere distinte in sorgenti diffuse sul territorio (rete stradale, parcheggi, etc.) e sorgenti puntuali come nodi infrastrutturali e piazzali di siti produttivi, nelle quali la tipologia di carico inquinante è fortemente vincolata alla specifica attività svolta. Per quanto concerne le sorgenti diffuse, come documentato in letteratura, sono sta- te condotte numerose campagne di monitoraggio per la caratterizzazione delle acque di prima pioggia volte alla determinazione sia del processo di formazione ed accumulo delle sostanze inquinanti sia alla successiva fase di trasporto all’interno del sistema di drenag- gio di tipo unitario e separato. L’impianto Tubi Adige comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo con 25
  • 27. Impianto prima pioggia valvola di chiusura automatica e pompa sommersa temporizzata, un sistema di trattamento di dissabbiatura e disoleatura dimensionato secondo normativa UNI-EN858-1 e conforme alle richieste del D.lgs 152/06. Una volta riempita la vasca di accumulo, le successive piogge, definite secondarie e, teo- ricamente, non inquinate, confluiranno direttamente nel corpo recettore grazie al pozzetto scolmatore posizionato a monte della vasca stessa. L’acqua inquinata stoccata viene quindi rilanciata da una pompa sommersa che si attiva mediante quadro elettrico che regola lo svuotamento dell’accumulo in modo che dopo 48/72 ore dall’evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. L’impianto di trattamento è costituito da un deoliatore gravitazionale nel caso il refluo finale sia recapitato in pubblica fognatura oppure un deoliatore con filtro a coalescenza con a monte dello stesso un dissabbiatore accuratamente dimensionato per lo scarico nel sotto- suolo o in corso idrico superficiale. IMPIEGO Separazione di oli minerali, idrocarburi e inerti per: - parcheggi auto, box e saloni espositivi - Stazioni di servizio - Stazioni di lavaggio - Autofficine e imprese di demolizione NORMATIVA L’art. 113 del Decreto Legislativo 03 Aprile 2006 n° 152 parte III (Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento) afferma che le acque vanno disciplinate. Le direttive co- munitarie n° 91/271/CEE (Trattamento delle acque reflue urbane), e n° 91/676/CEE (Acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia), entrambe recepite dallo stato italia- no, affermano: “.......ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, le regioni, previo parere del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, disciplinano e attuano: a) le forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento provenienti da reti fognarie separate; b) ……, ecc.”. USO E MANUTENZIONE per evitare fenomeni di mal funzionamento della pompa, di intasamento e riduzioni di se- zione delle condotte, e comunque di funzionamento ostacolato dell’impianto di prima piog- gia cui la vasca è associata, è consigliabile prevedere frequenti operazioni di ispezione sia nel manufatto vasca che nei pozzetti scolmatori, nonché rimozione dei sedimenti sul fondo nonché dell’eventuale materiale grossolano accumulato (foglie, rametti o altro), ogni 6 mesi di esercizio dell’impianto; tale periodo è comunque fortemente dipendente dalla frequenza degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il manufatto è installato. In relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono da quindi da prevedersi inizialmente (ovvero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da parte di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedi- menti; in tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto, la frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti. L’ispezione è a carico dei proprietari e, ogni volta che necessita, devono provvedere alla pulizia. 26
  • 28. Impianto prima pioggia IN CONTINUO Con deoliatori filtro a coalescenza classe I Foto uso dimostrativo DATI TECNICI SUPERFICI SCOPERTE SERIE POZZETTI DISSABBIATORI DEOLIATORI DIAM. TUBI DIM. NOMINALI SUP. SCOLANTE posti auto SCOLMATORI A COALESCENZA (mm) Lt/sec SCOPERTA (m²) n. IPP_CONT_1.5 79x79cm DIS15_20 DE15_20_F1.5 125 1:05 280 22 IPP_CONT_2.00 79x79cm DIS15_25 DE15_20_F2 125 2:00 373 30 IPP_CONT_3.00 79x79cm DIS15_30 DE15_20_F3 125 3:00 560 45 IPP_CONT_4.00 79x79cm DIS20_20 DE15_20_F4 125 4:00 746 60 IPP_CONT_10.00 79x79cm DIS20_25 DE15_20_F10 160 10:00 1866 149 IPP_CONT_15.00 79x79cm DIS20_30 DE15_20_F15 200 15:00 2799 224 IPP_CONT_20.00 79x79cm DIS25_20 DE20_20_F20 200 20:00 3731 299 IPP_CONT_30.00 106x106cm DIS25_25 DE25_25_F30 250 30:00:00 5597 448 IPP_CONT_40.00 106x106cm DIS25_30 DE25_25_F40 300 40:00:00 7463 597 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 27
  • 29. Impianto prima pioggia IN ACCUMULO Con deoliatori ravitazionali classe II Foto uso dimostrativo DATI TECNICI PER SUPERFICI SCOPERTE DIAM. DIM. SUP. posti SERIE POZZETTI VASCA DEOLIATORI TUBI NOMINALI SCOLANTE auto PRIMA SCOPERTA SCOLMATORI PIOGGIA GRAV. (mm) Lt/sec (m²²) n.° IPP_ACC_2.5 79x79cm VPP15_20 DE15_20 125 2:05 466 37 IPP_ACC_3.24 79x79cm VPP15_20 DE15_25 125 3:24 604 48 IPP_ACC_3.96 79x79cm VPP15_25 DE15_30 125 0,192 739 59 IPP_ACC_4.41 79x79cm VPP15_30 DE20_20 125 4:41 823 66 IPP_ACC_5.76 79x79cm VPP20_20 DE20_25 125 0,261 1075 86 IPP_ACC_6.94 79x79cm VPP20_25 DE20_30 160 0,315 1295 104 IPP_ACC_6.02 79x79cm VPP20_25 DE25_20 160:00:00 6:02 1123 90 IPP_ACC_7.75 79x79cm VPP25_20 DE25_25 160 0,344 1446 116 IPP_ACC_9.5 79x79cm VPP25_25 DE25_30 160 9:05 1772 142 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 28
  • 30. Cisterna per irrigazione STAZIONE DI SOLLEVAMENTO Le cisterne contenimento acqua sono realizzate per soddisfare le più svariate esigenze di stoccaggio di acqua piovana e non solo. L’acqua è vita e noi vi aiutiamo a conservarla secondo le vostre esigenze. Le nostre vasche hanno le caratteristiche ideali per poter accumulare elevati volumi di liquidi senza problemi. USO E MANUTENZIONE Per evitare fenomeni di mal funzionamento della pompa, di intasamento e riduzioni di se- zione delle condotte, e comunque di funzionamento ostacolato dell’impianto di prima piog- gia cui la vasca è associata, è consigliabile prevedere frequenti operazioni di ispezione sia nel manufatto vasca che nei pozzetti scolmatori, nonché rimozione dei sedimenti sul fondo nonché dell’eventuale materiale grossolano accumulato (foglie, rametti o altro), ogni 6 mesi di esercizio dell’impianto; tale periodo è comunque fortemente dipendente dalla frequenza degli eventi meteorici brevi ed intensi interessanti l’area nella quale il manufatto è installato. In relazione ai carichi alimentati nel manufatto sono quindi da prevedersi inizialmente (ov- vero nella prima fase di funzionamento del manufatto) almeno 5-6 ispezioni l’anno da parte di personale specializzato con associate eventuali operazioni di rimozione dei sedimenti; in tal modo si potrà individuare, per i successivi anni di funzionamento del manufatto, la frequenza ottimale delle operazioni di ispezione e di eventuale rimozione dei sedimenti. . 29
  • 31. Cisterna per irrigazione STAZIONE DI SOLLEVAMENTO - VASCHE PER IMP. PRIMA PIOGGIA Con pompa o doppia pompa Foto uso dimostrativo DATI TECNICI SERIE DIAMETRO ALTEZZA VOLUME UTILE PREZZO (mm) (mm) (lt) € VPP15_20 1500 2000 3031 € 1.974,00 VPP15_25 1500 2500 3914 € 2.184,00 VPP15_30 1500 3000 4798 € 2.574,00 VPP20_20 2000 2000 5388 € 2.934,00 VPP20_25 2000 2500 6849 € 3.534,00 VPP20_30 2000 3000 8419 € 3.774,00 VPP25_30 2340 2000 7225 € 3.954,00 VPP25_25 2340 2500 9375 € 4.284,00 VPP25_30 2340 3000 11525 € 4.554,00 Per misure diverse da quelle sovraesposte contattare i nostri uffici: 045 - 6766265 30
  • 32. Impianti di autolavaggio IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE DI SCARICO PER AUTOLAVAGGI STANDARD Impianto di Depurazione Acqua di scarico per Autolavaggio Tubi Adige S.r.l., rispettante il D.L. 152/99 Tab. 3 e dalla vigente normativa CE. Il filtraggio è eseguito con sistema Chimico-Fisico,tramite n° 2 Filtri,il primo con letto a Quarzite,ed il secondo con letto a Carboni Attivi. IL nostro studio tecnico specializzato se- guendo la metodologia indicata dalla normativa, studierà ogni singolo impianto. I passaggi dell’acqua di scarico dalla prima vasca alla fine del ciclo di depurazione sono effettuati secondo le disposizioni del DIN 1999,ciò permette che la stessa acqua sia scaricata in fognatura. Per quanto riguarda gli olii e i fanghi , prodotti dall’impianto, la vasca per la raccolta fanghi (Vasca A)e componenti oleose (Vasca B) è dimensionata per trattenere tali residui prodotti nell’arco di un anno. Il sistema di depurazione standard è composto da : a) N° 1 vasca per la raccolta delle sabbie (Vasca A). b) N° 1 vasca per la raccolta degli oli (vasca B). c) N° 1 vasca per le acque da trattare compresa di pompa (Vasca C). d) N° 1 Filtro (D) in materiale antiacido, con letti al Quarsilic di varie granulometrie, la portata massima di esercizio è di ……… mc/h . e) N° 1 Filtro (E) in materiale a Carboni Attivi di Kg……….. in unica granulometria molto piccola. La portata massima di esercizio è di ……. mc/h ,limitatore di portata in uscita. Impianto di Depurazione acqua di scarico secondo DIN 1999, D.L. 152/99 e normativa CEE 31
  • 33. Modalità di posa in opera Valida per tutti i prodotti monoblocco Tubi Adige Predisporre la buca a sezione approssimativamente circolare mantenendo attorno al ma- nufatto uno spazio di circa 40-50 cm medi; il fondo della buca dovrà essere il più possibile piano e regolare, dato che su esso verrà depositato un letto di sabbia di circa 15-20 cm utile a far poggiare il manufatto su una base uniforme perfettamente in piano. La pendenza delle pareti dello scavo dovrà essere il più possibile elevata (la situazione ottimale si ottiene installando il manufatto in scavo a parete verticale) tenendo conto delle caratteristiche del terreno (angolo d’attrito) e dei parametri di stabilità delle pareti stesse; si rammenta che tali operazioni dovranno essere eseguite in rigida osservanza delle norme di cui al DL 494/96 e successive modifiche. Più la pendenza della parete dista dalla verticale più si consiglia di avvicinare il piede della parete al bordo inferiore del manufatto, in modo tale da ottenere i sopra citati 40-50 cm medi (mediati sull’altezza dello scavo) di spazio attorno al manufatto soggetti a successivo riempimento. Dopo aver connesso e collaudato i vari allacciamenti, accertandosi che guarnizioni, tubi, e tutte le parti diverse dal polietilene presenti nel serbatoio, siano idonee al liquido contenuto e assicurandosi che lo sfiato sia libero per evitare locali fenomeni di depressione nel ser- batoio (che potrebbero dar luogo a perdite di carico, nei casi più sfavorevoli) si provvede ad eseguire il rinfianco tra manufatto e parete scavo con materiale stabilizzato a granulo- metria ben assortita successivamente bagnato e adeguatamente costipato; si consiglia di eseguire le operazioni di bagnatura e costipamento ogni 50 cm (spessore verticale) di rinfianco posato in opera. Per manufatti in previsione sottoposti a carichi di prima categoria si consiglia di integra- re con calce lo spessore verticale di rinfianco compreso tra –1,50 m e –1,00 m rispetto all’estradosso coperchio, con successiva bagnatura e costipamento dello strato stesso. Successivamente si provvede al riempimento d’acqua e all’attivazione del serbatoio, con ricoprimento finale del manufatto in terreno vegetale (coperchio non carrabile) o con pac- chetto stradale (coperchio carrabile). 32
  • 34. Pesi vasche Ø h peso vasca peso coperchio 1.500 1.500 kg 1.800 kg 1.200 1.500 2.000 kg 2.300 kg 1.200 1.500 2.500 kg 2.800 kg 1.200 1.500 3.000 kg 3.300 kg 1.200 2.000 1.500 kg 2.850 kg 1.800 2.000 2.000 kg 3.500 kg 1.800 2.000 2.500 kg 4.150 kg 1.800 2.000 3.000 kg 4.850 kg 1.800 2.340 1.500 kg 3.930 kg 2.700 2.340 2.000 kg 4.710 kg 2.700 2.340 2.500 kg 5.250 kg 2.700 2.340 3.000 kg 5.980 kg 2.700 33
  • 35. Monolitici SERVIZIO DI CONTROLLO VIA SMS DEGLI IMPIANTI ELETTRICI La ditta Tubi Adige ha studiato la messa a punto di un sistema di controllo remoto via sms di tutti gli impianti elettrici (installato a richiesta). Tale servizio prevede l’invio di un messaggio di allarme/avviso direttamente sul cellulare dell’utente segnalando eventuali anomalie del sistema. Il controllo remoto permette, al personale addetto, di intervenire sull’impianto anche a di- stanza (comprese le regolazioni), evitando così spiacevoli allagamenti maleodoranti ed inquinanti. L’intervento a distanza permette di contenere i costi. Per un miglior funzionamento degli impianti la ditta Tubi Adige consiglia, comunque, di effettuare la pulizia dell’impianto, con personale specializzato, almeno 2 volte l’anno. Il cliente, inoltre, potrà in qualunque momento richiedere una supervisione degli impianti da parte del personale Tubi Adige (da preventivare). Per l’installazione di detti impianti, il nostro ufficio è a Vostra disposizione per ulteriori chia- rimenti. 34
  • 36. Prova di carico SU COPERCHIO VASCA 35
  • 37. Prova di carico SU COPERCHIO VASCA 36
  • 38. Prova di carico SU COPERCHIO VASCA 37
  • 39. Prova di carico SU PARETE VASCA 38
  • 40. Prova di carico SU PARETE VASCA 39
  • 41. Foto Capacità fino a 13.000 litri Fori a misura Pesi massimi 60 quintali Facilità di interro 40
  • 42. Ulteriori prodotti STAZIONE DI SOLLEVAMENTO Tutti i nostri MANUFATTI sono progettati e costruiti conformemente alle normative tecniche vigenti ed i processi produttivi sono controllati e operano in regime di qualità assicurando standard quantitativi e qualitativi elevati. Le verifiche sul prodotto finito e le prove di labo- ratorio sui manufatti e sui campioni di calcestruzzo garantiscono al cliente finale prodotti di qualità. Le ottimizzazioni della produzione coadiuvata da una efficiente gestione degli ordi- ni e delle spedizioni assicura disponibilità quasi sempre immediata di materiale in cantiere. Il nostro ufficio provvederà a fornire preventivi veloci ed è a Vostra completa disposizione per qualsiasi consulenza tecnica. - Bocche di lupo - Anelli - Cordoli stradali e canali grigliati - Plinti illuminazione - Coperchi - Pozzetti prolunghe e coperchi - Pozzetto di cacciata - Tubi in cemento - Manufatti per l’irrigazione - Cameretta monolitica - Mat. per edilizia - Servizi Le dimensioni e le caratteristiche degli articoli a catalogo, sono indicative. L’Azienda si riserva la facoltà di apportare modifiche e/o migliorie agli impianti in qualsiasi momento, senza alcun obbligo di preavviso. Per tutti i materiali in vendita è disponibile un proprio servizio di trasporto sia in cantiere che a domicilio. Su richiesta, il trasporto può comprendere anche lo scarico diretto c/gru. I prodotti sono tutti certificati CE dal nostro laboratorio di appoggio: RICERT – Monte di Malo – Vicenza 41
  • 43. Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il nostro sito internet www.tubiadige.it S.r.l. TRATTAMENTO ACQUE ° DEPURAZIONE ° SUB - IRRIGAZIONE S.S. 11 n. 46/G - Località Crocioni - 37012 BUSSOLENGO (VR) tel. 045 6766265 - fax 045 6700030 - cell. 392 9899079 info@tubiadige.it C.F. e P.IVA: 03271190237