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TECNICA ECG per la
verifica del corretto
posizionamento della
  punta del PICC
POSIZIONE IDEALE DELLA PUNTA DEL
CATETERE VENOSO CENTRALE (PICC-CVC)




FDA 1989 “.. the catheter tip should not be
placed in or allowed to migrate into the
heart..”
POSIZIONE PUNTA DI QUALSIASI CATETERE
          VENOSO CENTRALE




   POSITION STATEMENT OF NATIONAL
   ASSOCIATION OF VASCULAR ACCESS
   NETWORK (NAVAN-attualmente AVA-1998)

   “...the most appropiate location for the
   tip ..of PICCS is the lower 1/3 of the SVC,
   close to the junction of SVC to RA”
POSIZIONE IDEALE PUNTA PICC CVC




CATETERI DA EMODIALISI punta a livello
della giunzione cavo-atriale o porzione
prossimale atrio per garantire flusso ottimale
attraverso il catetere.

CATETERI NON DA EMODIALISI punta a
livello della giunzione cavo atriale o 1/3
distale SCV
...Indicano che nessun
catetere venoso centrale
deve avere la punta al di
sopra del 1/3 sup. SVC o
al di sotto della porzione
   mediale dell’atrio dx
NB: riferimenti scheletrici per individuare limiti
prossimali e distali della SVC comportano errori
                  di valutazione
POSIZIONE IDEALE PUNTA PICC-CVC




Fletcher SJ - BJA 2000;85(2)
CORRETTA POSIZIONE PUNTA DEL
        CATETERE VENOSO CENTRALE




Carena - angolo tra
bronco dx e trachea
riferiemnto radiologico
per individuare la vena
cava superiore.

Origine cava sup. 1,5 cm
al di sopra angolo
tracheo-bronchiale dx.
POSIZIONE IDEALE PUNTA PICC-CVC




Distanza media tra
angolo tracheo-
bronchiale dx e
giunzione cavo atriale
è 4,9 cm.

Punta catetere 2 max
3 cm al di sotto
angolo tracheo-
bronchiale dx =
porzione distale SVC
CORRETTA POSIZIONE DELLA PUNTA DEL
  CATETERE: 1/3 DISTALE SVC ZONA A
POSIZIONE IDEALE PUNTA CATETERE



la giunzione tra V.
anonima di sin e cava
sup. presenta un
angolo acuto.

la punta del catetere
se rimane prossimale
è in contatto con la
parete del vaso =
rischio di danno
intimale = erosione
POSIZIONE IDEALE PUNTA CVC



CONDIZIONI ESSENZIALI:

CATETERE PARALLELO ALL’ASSE DEL VASO

NON ADIACENTE ALLA PARETE ATRIALE

AL DI SOPRA DEL PIANO VALVOLARE

CATETERE (PICC) HA UNA CERTA
MOBILITA’ (2-3cm)
POSIZIONE INAPPROPRIATA DELLA PUNTA DEL
               CATETERE


   CATETERE IN VENA CAVA SUP. TROPPO
   CORTO (porzione prossimale della cava sup)

   CATETERE TROPPO LUNGO (in atrio o
   ventricolo dx)

   MALPOSIZIONI (catetere non in vena cava
   sup- v. innominata, succlavia, azygos,
   mammaria int.)
COMPLICANZE CATETERE TROPPO CORTO

 AUMENTO DEL RISCHIO DI TROMBOSI CATETERE
 CORRELATA DAL 10 FINO AL 50%

 AUMENTO RISCHIO DI MALFUNZIONAMENTO,
 AUMENTO RISCHIO DI FORMAZIONE FIBRINE
 SLEEVE     WITHDRAWAL OCCLUSION

 AUMENTO DEL RISCHIO DI MIGRAZIONE DEL
 CATETERE (improvviso e sostenuto aumento PVC)

 AUMENTO DEL RISCHIO DI DANNO
 INTIMALE(punta contro parete venosa)
CATETERE TROPPO LUNGO



AUMENTO DEL RISCHIO DI ARITMIE

DISFUNZIONI A CARICO DELLA VALVOLA
TRICUSPIDE

TROMBOSI ATRIALE

TAMPONAMENTO CARDIACO
MALPOSIZIONAMENTO - CATETERE NON IN
      SVC (azygos, mammaria int)




 DOLORE DURANTE L’INFUSIONE

 PRECOCE MALFUNZIONAMENTO PER
 OCCLUSIONE

 AUMENTATO RISCHIO DI TROMBOSI
INCIDENZA DI T.V. CATETERE CORRELATA E
MALFUNZIONAMENTO CATETERE IN FUNZIONE
DELLA POSIZIONE DELLA PUNTA (Caers et al, Support Care
                           cancer 2005)



                    NUM.
  POSIZIONE PUNTA             TROMBOSI    MALFUNZIONAMENTO
                    CASI
       VENA
                     31          45.2%          6.5%
  BRACHIOCEFALICA

    1/3 SUP. SVC     42           19%           16.7%

   1/3 MEDIO SVC    142           4.2%          1.4%

    1/3 INF. SVC     66           1.5%           0%

   ATRIO DX-V.DX     18           5.6%          5.6%
CATETERE VENOSO CENTRALE
             DEFINIZIONE


Sonda di materiale
biocompatibile che
introdotta attravero
una vena tributaria,
(diretta o indiretta)
raggiunge:

1/3 distale cava sup

giunzione cavo atriale
CONTROLLO PUNTA CATETERE PICC


LOGISTICA

ALTI VOLUMI /BASSO      IMPIANTATORI:
COSTO: DAY HOSPITAL     Medici con
AMBULATORIO, BED        specialità
SIDE, DOMICILIO         eterogenee
                        (chirurghi,
SETTING OPERATIVO A     oncologi,
BASSO TASSO DI          ematologi,
TECNOLOGIZZAZIONE       anestesisti etc)
                        INFERMIERI
METODO ECG PRINCIPI DI BASE

IL CATETERE STESSO , ripieno di soluzione
salina (COLONNA DI LIQUIDO ), funge da
elettrodo intracavitario per la registrazione
del ECG in II derivazione .

Il catetere rimpiazza l’elettrodo standard
(rosso) normalmente posizionato a livello
della spalla dx.

Viene scelta la II derivazione poichè
parallela all’asse del vettore di attivazione
atriale (migliore registrazione dell’onda P)
METODO ECG

catetere in SVC onda
P come ECG di
superficie.

onda P aumenta in
ampiezza massima
ampiezza (1/2 o =
QRS) giunzione cavo
atriale.

P con iniziale
deflessione negativa
porzione prox atrio
dx, bifasica atrio dx,
negativa V.dx
METODO ECG




   Materiale :
  Monitor ECG
    Elettrodi
 Commutatore
  Elettrodo ad
immersione con
cavo derivativo
ELETTRODO AD IMMERSIONE CON CAVO
    COMMUTATIVO, COMMUTATORE
ECG DI SUPERFICIE
PUNTA CATERE IN CAVA SUP




                    ECG SUPERFICIE
    ELETTRODO
ESPLORANTE IN SVC
PUNTA CATETERE 1/3 DISTALE SVC




 ONDA P
MASSIMALE
PUNTA CATETERE IN ATRIO
            PROSSIMALE




ONDA P BIFASICA
PUNTA CATETERE 1/3 DISTALE SVC




 ONDA P
MASSIMALE
MATERIALI




            VYGOCARD2
MATERIALI
MATERIALI
LIMITI DEL METODO ECG



Se non si registrano variazioni dell’onda P
non è possibili stabilire DOVE SIA LA
PUNTA.

In questo caso si deduce che la punta
VEROSIMILMENTE non è in prossimità
dell’atrio.

Non applicabile in pz con ritmo indotto da
PMK
LIMITI DEL METODO ECG



     MALPOSIZIONAMENTO IN ARTERIA

     COLLOCAMENTO EXTRALUMINALE (contatto
     con pericardio attraverso percorso
     extravascolare)

     CONTATTO ELETTRODO ESPOLARANTE CON
     PARETI VASCOLARI RIVESTITE DA
     PERICARDIO (IMPINGEMENT)

 MODIFICAZIONI ONDA P INDISTINGUIBILI DAL
POSIZIONAMENTO INTRAVENOSO 1/3 DISTALE SVC
METODO ECG E F.A.
CASO CLINICO

         ECG DI SUPERFICIE




          ECG CATETERE
           ESPLORANTE
CASO CLINICO
METODO IDEALE PER IL MONITORAGGIO DELLA
          PUNTA DEL CATETERE


   valutazione della punta del catetere sia
   durante la procedura che dopo l’impianto

   semplice da eseguire, attuabile in maniera
   autonoma sia da medici che infermieri

   accurato nel valutare che il catetere vada
   nella GIUSTA DIREZIONE (v. ascellare
   v.succlavia    v.cava sup)

   accurato nel valutare la PROFONDITA’ della
   punta.
METODO IDEALE PER IL MONITORAGGIO DELLA
          PUNTA DEL CATETERE

   METODO FACILE DA INSEGNARE E DA
   APPRENDERE

   ECONOMICO

   deve avere la possibilità di produrre una
   DOCUMENTAZIONE STAMPABILE da
   allegare alla scheda del paziente.

   APPLICABILE BED SIDE E DOMICILIO

   APPLICABILE CATETERI VALVOLATI E
   PUNTA APERTA
METODI A DISPOSIZIONE


Rx Torace             ecografia
                      tranesofagea
Fluoroscopia
                      ecocardiografia
reperi anatomici di   trans-toracica
superficie e
antroprometria        tracking
                      elettromagnetico
METODO ECG
                      TC- RMN
ecografia vene
tributaria
RX TORACE



CONTROLLO POST PROCEDURALE

TEMPO DI ESECUZIONE

NECESSARIE DUE PROIEZIONI AP E
LATERALE

UTILIZZARE I NUOVI PUNTI DI REPERE
PER EVITARE GLI ERRORI DI PARALLASSE
RX TORACE
FLUOROSCOPIA INTRAOPERATORIA




POSSIBILITA’ DI CONTROLLO DURANTE LA
PROCEDURA

Possibilità di localizzare e documentare la
POSIZIONE FINALE DELLA PUNTA

La visione antero post può ingannare

Costo elevato

non applicabile bed side o a domicilio
FLUOROSCOPIA INTRAOPERATORIA


  per legge l’apparecchio deve essere gestito
  in presenza di un tecnico radiologo o di
  radiologo medico

  sala dedicata o specificatamente attrezzata

  esposizione radiologica paziente ed operatore

  interpretazione immagine richiede training
  (RUOLO DELL’INFERMIERE IMPIANTATORE?)
LA LETTERATURA A SOSTEGNO DEL
  METODO ECG E’ FORTEMENTE
          SUGGESTIVA
Gebhard- studio prospettico
      randomizzato
IL CONTROLLO RADIOLOGICO A
 TUTT’OGGI E’ OBBLIGATORIO
IN GERMANIA la società di anestesia già dal
1998 conclude che è lecito utilizzare il metodo
ECG in sostituzione del controllo radiologico:

metodo consolidato ed efficace al pari della
radiologia

minor dispendio di risorse

minor esposizione a radiazioni ionizzanti
Recent FDA statement (2010)
Definitiva
validazione del
 metodo ECG
PROPOSTA BUNDLE RX FREE UCSC STUDIO
MULTICENTRICO INIZIATO 2009 ECG-guida
            CICC E PICC




 PUNTURA ECOGUIDATA

 METODO ANTROPOMETRICO + REPERI
 ANATOMICI

 CONTROLLO ECO NELLE VENE TRIBUTARIE

 GUIDA ECG (colonna di liquido)
“…things are
   getting better
   and better, but
   very very slowly,
 so that sometimes
   we
do not realize that
   they are really
   getting
   better…”

                       John Cage (1912-1992)

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  • 1. TECNICA ECG per la verifica del corretto posizionamento della punta del PICC
  • 2. POSIZIONE IDEALE DELLA PUNTA DEL CATETERE VENOSO CENTRALE (PICC-CVC) FDA 1989 “.. the catheter tip should not be placed in or allowed to migrate into the heart..”
  • 3. POSIZIONE PUNTA DI QUALSIASI CATETERE VENOSO CENTRALE POSITION STATEMENT OF NATIONAL ASSOCIATION OF VASCULAR ACCESS NETWORK (NAVAN-attualmente AVA-1998) “...the most appropiate location for the tip ..of PICCS is the lower 1/3 of the SVC, close to the junction of SVC to RA”
  • 4. POSIZIONE IDEALE PUNTA PICC CVC CATETERI DA EMODIALISI punta a livello della giunzione cavo-atriale o porzione prossimale atrio per garantire flusso ottimale attraverso il catetere. CATETERI NON DA EMODIALISI punta a livello della giunzione cavo atriale o 1/3 distale SCV
  • 5. ...Indicano che nessun catetere venoso centrale deve avere la punta al di sopra del 1/3 sup. SVC o al di sotto della porzione mediale dell’atrio dx
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  • 7.
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  • 11. NB: riferimenti scheletrici per individuare limiti prossimali e distali della SVC comportano errori di valutazione
  • 12. POSIZIONE IDEALE PUNTA PICC-CVC Fletcher SJ - BJA 2000;85(2)
  • 13. CORRETTA POSIZIONE PUNTA DEL CATETERE VENOSO CENTRALE Carena - angolo tra bronco dx e trachea riferiemnto radiologico per individuare la vena cava superiore. Origine cava sup. 1,5 cm al di sopra angolo tracheo-bronchiale dx.
  • 14. POSIZIONE IDEALE PUNTA PICC-CVC Distanza media tra angolo tracheo- bronchiale dx e giunzione cavo atriale è 4,9 cm. Punta catetere 2 max 3 cm al di sotto angolo tracheo- bronchiale dx = porzione distale SVC
  • 15. CORRETTA POSIZIONE DELLA PUNTA DEL CATETERE: 1/3 DISTALE SVC ZONA A
  • 16. POSIZIONE IDEALE PUNTA CATETERE la giunzione tra V. anonima di sin e cava sup. presenta un angolo acuto. la punta del catetere se rimane prossimale è in contatto con la parete del vaso = rischio di danno intimale = erosione
  • 17. POSIZIONE IDEALE PUNTA CVC CONDIZIONI ESSENZIALI: CATETERE PARALLELO ALL’ASSE DEL VASO NON ADIACENTE ALLA PARETE ATRIALE AL DI SOPRA DEL PIANO VALVOLARE CATETERE (PICC) HA UNA CERTA MOBILITA’ (2-3cm)
  • 18. POSIZIONE INAPPROPRIATA DELLA PUNTA DEL CATETERE CATETERE IN VENA CAVA SUP. TROPPO CORTO (porzione prossimale della cava sup) CATETERE TROPPO LUNGO (in atrio o ventricolo dx) MALPOSIZIONI (catetere non in vena cava sup- v. innominata, succlavia, azygos, mammaria int.)
  • 19. COMPLICANZE CATETERE TROPPO CORTO AUMENTO DEL RISCHIO DI TROMBOSI CATETERE CORRELATA DAL 10 FINO AL 50% AUMENTO RISCHIO DI MALFUNZIONAMENTO, AUMENTO RISCHIO DI FORMAZIONE FIBRINE SLEEVE WITHDRAWAL OCCLUSION AUMENTO DEL RISCHIO DI MIGRAZIONE DEL CATETERE (improvviso e sostenuto aumento PVC) AUMENTO DEL RISCHIO DI DANNO INTIMALE(punta contro parete venosa)
  • 20. CATETERE TROPPO LUNGO AUMENTO DEL RISCHIO DI ARITMIE DISFUNZIONI A CARICO DELLA VALVOLA TRICUSPIDE TROMBOSI ATRIALE TAMPONAMENTO CARDIACO
  • 21. MALPOSIZIONAMENTO - CATETERE NON IN SVC (azygos, mammaria int) DOLORE DURANTE L’INFUSIONE PRECOCE MALFUNZIONAMENTO PER OCCLUSIONE AUMENTATO RISCHIO DI TROMBOSI
  • 22. INCIDENZA DI T.V. CATETERE CORRELATA E MALFUNZIONAMENTO CATETERE IN FUNZIONE DELLA POSIZIONE DELLA PUNTA (Caers et al, Support Care cancer 2005) NUM. POSIZIONE PUNTA TROMBOSI MALFUNZIONAMENTO CASI VENA 31 45.2% 6.5% BRACHIOCEFALICA 1/3 SUP. SVC 42 19% 16.7% 1/3 MEDIO SVC 142 4.2% 1.4% 1/3 INF. SVC 66 1.5% 0% ATRIO DX-V.DX 18 5.6% 5.6%
  • 23. CATETERE VENOSO CENTRALE DEFINIZIONE Sonda di materiale biocompatibile che introdotta attravero una vena tributaria, (diretta o indiretta) raggiunge: 1/3 distale cava sup giunzione cavo atriale
  • 24. CONTROLLO PUNTA CATETERE PICC LOGISTICA ALTI VOLUMI /BASSO IMPIANTATORI: COSTO: DAY HOSPITAL Medici con AMBULATORIO, BED specialità SIDE, DOMICILIO eterogenee (chirurghi, SETTING OPERATIVO A oncologi, BASSO TASSO DI ematologi, TECNOLOGIZZAZIONE anestesisti etc) INFERMIERI
  • 25. METODO ECG PRINCIPI DI BASE IL CATETERE STESSO , ripieno di soluzione salina (COLONNA DI LIQUIDO ), funge da elettrodo intracavitario per la registrazione del ECG in II derivazione . Il catetere rimpiazza l’elettrodo standard (rosso) normalmente posizionato a livello della spalla dx. Viene scelta la II derivazione poichè parallela all’asse del vettore di attivazione atriale (migliore registrazione dell’onda P)
  • 26. METODO ECG catetere in SVC onda P come ECG di superficie. onda P aumenta in ampiezza massima ampiezza (1/2 o = QRS) giunzione cavo atriale. P con iniziale deflessione negativa porzione prox atrio dx, bifasica atrio dx, negativa V.dx
  • 27. METODO ECG Materiale : Monitor ECG Elettrodi Commutatore Elettrodo ad immersione con cavo derivativo
  • 28. ELETTRODO AD IMMERSIONE CON CAVO COMMUTATIVO, COMMUTATORE
  • 30. PUNTA CATERE IN CAVA SUP ECG SUPERFICIE ELETTRODO ESPLORANTE IN SVC
  • 31. PUNTA CATETERE 1/3 DISTALE SVC ONDA P MASSIMALE
  • 32. PUNTA CATETERE IN ATRIO PROSSIMALE ONDA P BIFASICA
  • 33. PUNTA CATETERE 1/3 DISTALE SVC ONDA P MASSIMALE
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  • 35. MATERIALI VYGOCARD2
  • 38. LIMITI DEL METODO ECG Se non si registrano variazioni dell’onda P non è possibili stabilire DOVE SIA LA PUNTA. In questo caso si deduce che la punta VEROSIMILMENTE non è in prossimità dell’atrio. Non applicabile in pz con ritmo indotto da PMK
  • 39. LIMITI DEL METODO ECG MALPOSIZIONAMENTO IN ARTERIA COLLOCAMENTO EXTRALUMINALE (contatto con pericardio attraverso percorso extravascolare) CONTATTO ELETTRODO ESPOLARANTE CON PARETI VASCOLARI RIVESTITE DA PERICARDIO (IMPINGEMENT) MODIFICAZIONI ONDA P INDISTINGUIBILI DAL POSIZIONAMENTO INTRAVENOSO 1/3 DISTALE SVC
  • 40. METODO ECG E F.A.
  • 41. CASO CLINICO ECG DI SUPERFICIE ECG CATETERE ESPLORANTE
  • 43. METODO IDEALE PER IL MONITORAGGIO DELLA PUNTA DEL CATETERE valutazione della punta del catetere sia durante la procedura che dopo l’impianto semplice da eseguire, attuabile in maniera autonoma sia da medici che infermieri accurato nel valutare che il catetere vada nella GIUSTA DIREZIONE (v. ascellare v.succlavia v.cava sup) accurato nel valutare la PROFONDITA’ della punta.
  • 44. METODO IDEALE PER IL MONITORAGGIO DELLA PUNTA DEL CATETERE METODO FACILE DA INSEGNARE E DA APPRENDERE ECONOMICO deve avere la possibilità di produrre una DOCUMENTAZIONE STAMPABILE da allegare alla scheda del paziente. APPLICABILE BED SIDE E DOMICILIO APPLICABILE CATETERI VALVOLATI E PUNTA APERTA
  • 45. METODI A DISPOSIZIONE Rx Torace ecografia tranesofagea Fluoroscopia ecocardiografia reperi anatomici di trans-toracica superficie e antroprometria tracking elettromagnetico METODO ECG TC- RMN ecografia vene tributaria
  • 46. RX TORACE CONTROLLO POST PROCEDURALE TEMPO DI ESECUZIONE NECESSARIE DUE PROIEZIONI AP E LATERALE UTILIZZARE I NUOVI PUNTI DI REPERE PER EVITARE GLI ERRORI DI PARALLASSE
  • 48. FLUOROSCOPIA INTRAOPERATORIA POSSIBILITA’ DI CONTROLLO DURANTE LA PROCEDURA Possibilità di localizzare e documentare la POSIZIONE FINALE DELLA PUNTA La visione antero post può ingannare Costo elevato non applicabile bed side o a domicilio
  • 49. FLUOROSCOPIA INTRAOPERATORIA per legge l’apparecchio deve essere gestito in presenza di un tecnico radiologo o di radiologo medico sala dedicata o specificatamente attrezzata esposizione radiologica paziente ed operatore interpretazione immagine richiede training (RUOLO DELL’INFERMIERE IMPIANTATORE?)
  • 50. LA LETTERATURA A SOSTEGNO DEL METODO ECG E’ FORTEMENTE SUGGESTIVA
  • 52. IL CONTROLLO RADIOLOGICO A TUTT’OGGI E’ OBBLIGATORIO
  • 53. IN GERMANIA la società di anestesia già dal 1998 conclude che è lecito utilizzare il metodo ECG in sostituzione del controllo radiologico: metodo consolidato ed efficace al pari della radiologia minor dispendio di risorse minor esposizione a radiazioni ionizzanti
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  • 57. PROPOSTA BUNDLE RX FREE UCSC STUDIO MULTICENTRICO INIZIATO 2009 ECG-guida CICC E PICC PUNTURA ECOGUIDATA METODO ANTROPOMETRICO + REPERI ANATOMICI CONTROLLO ECO NELLE VENE TRIBUTARIE GUIDA ECG (colonna di liquido)
  • 58. “…things are getting better and better, but very very slowly, so that sometimes we do not realize that they are really getting better…” John Cage (1912-1992)

Notas del editor

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  44. ecografia esofagea gold standard per la valutazione punta catetere, ma post procedurale invasiva e richiede competenze specifiche.\necografia trantoracica post procedurale, richiede competenza specifiche, non sempre ottima finestra ecografica (scansioni sottocostale ascendente,parasternale, apicale a 4 camere)\ntracking elettromagnetico catetere armato con materiale magnetico localizzabile da un sensore(detector) di superficie proiezione in superficie della posizione della punta, affidabile per malposizionamenti grossolani,no informazioni dirette sui rapporti della punta con l’atrio.TC -RMN costose, affidabili e post procedurali\n
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