1. BOZZA ABSTRACT CONFERENZA 11 maggio 2011
La Costituzione Italiana come limite al potere
Rispettiamola!
Nell'arco di tre interventi – scanditi dalla lettura di articoli scelti della Costituzione Italiana –
tre professori di diritto costituzionale dell’Università di Trieste affronteranno temi essenziali
per capire natura e funzione della Costituzione Italiana, perno e garanzia per la vita
democratica e sociale del nostro Paese. Una Costituzione “rigidamente democratica ed
arditamente sociale”, come la definì Aldo Moro nel 1948, anno della sua entrata in vigore.
A che serve una Costituzione?
Ricordare il lavoro dell'Assemblea Costituente, il clima del paese all'indomani della guerra
e del fascismo, le ragioni della nascita della Costituzione, può servire oggi a comprendere
quale formidabile strumento democratico sia stata e sia ancor oggi la Costituzione Italiana,
concepita con preveggenza perché sia fonte di diritto e tutela per tutti i cittadini; perché sia
garante di uno Stato rappresentativo della realtà politica e sociale dell'Italia intera di fronte
a un futuro il cui esito non è dato di conoscere; perché tuteli gli interessi collettivi e non di
una singola parte. La Costituzione non serve solo ad istituire il potere ma anche anzitutto
a controllarlo e limitarlo.
Chi giudica il potere?
In uno stato di diritto, basato sulla separazione dei tre poteri – legislativo, esecutivo,
giuridico -, la Corte Costituzionale è l'organo indipendente di garanzia per vigilare e
limitare il potere, eliminando atti o comportamenti incostituzionali. D'altra parte è proprio il
principio della divisione dei poteri a rendere centrale il problema della sottoposizione di
coloro che esercitano poteri in forza di un mandato elettorale al sindacato dei giudici,
caratterizzati dalla esclusiva soggezione alla legge e dalla funzionalità alla garanzia dei
diritti dei cittadini: fino a che punto è compatibile con i principi di legalità e di eguaglianza
di fronte alla legge, cardini dello Stato di diritto, la previsione di immunità a favore degli
eletti?
Il Presidente della Repubblica di fronte al Governo e al Parlamento
Espressione di un potere neutro, al di sopra delle parti – per riprendere le parole di Giorgio
Napolitano -, il Presidente della Repubblica secondo quanto stabilito dalla Costituzione è
un organo dello Stato, garanzia di moderazione e unità nazionale. Tra le sue diverse
funzioni, vi è quella di inviare suggerimenti al Parlamento e al Governo, soprattutto rispetto
alla funzione legislativa. La responsabilità e gli alti compiti a cui questa figura, garante e
rappresentante di tutti i cittadini italiani, è chiamata non sempre sono percepiti con
chiarezza.