Sabrina Dubbini, responsabile dell'area didattica dell'istituto Adriano Olivetti interviene al covegno Smart School, organizzato dal liceo Guido Carli.
Qual è il ruolo dell'education nell'ecosistema della conoscenza?
Imprenditività, competitività e success stories, come esempi per le nuove generazioni, sono i contenuti per intraprendere, all'insegna dell'interculturalità, della meritocrazia, della circolazione e dello scambio di idee.
Gli attori locali dell'ecosistema sono agenti diretti di produzione della conoscenza.
In questo contesto l'ISTAO, fondato dall'economista Giorgio Fuà, dal 1967 si dedica alla preparazione di neolaurati e manager, nel nome di Adriano Olivetti: "il più bel nome che si possa desiderare a simboleggiare il legame tra gli ideali e l'azione dell'imprenditore come guida della società".
1. LA CONOSCENZA COME NUOVA UTOPIA
IL RUOLO DELL’EDUCATION
NELL’ECOSISTEMA DELLA CONOSCENZA
Sabrina Dubbini
Responsabile Area Didattica ISTAO
Brescia, 14 Novembre 2012
2. “Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per
liquidare quello che non si ha voglia, capacità o
coraggio di fare... un sogno sembra un sogno fino a
quando non si comincia da qualche parte, solo allora
diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente
più grande".
(A. OLIVETTI)
3. L’impronta di Adriano Olivetti
L’azienda è una importante organizzazione
sociale, una cellula molto importante della
società, come la famiglia…l’impresa è un
nucleo della società.
(A. Olivetti)
4. L’impronta di Adriano Olivetti
Fuà considerava Olivetti un imprenditore-
leader
“la cui missione è quella di creare, seguire
e sviluppare un gruppo di persone
facendole sentire partecipi di un progetto
creativo comune del quale essere tutte
orgogliose”
5. “Fu proprio la Fondazione
Olivetti a convincermi a
fondare l’ISTAO e intitolarlo
ad Adriano , il più bel nome
che si possa desiderare a
simboleggiare il legame tra
gli IDEALI e l’AZIONE
dell’imprenditore come
GUIDA della società.”
(Fuà “Uomini e leader”)
6. Giorgio Fuà in sintesi
Economista sociale
Missione dell’educare
Democraticità di pensiero azione e sentimenti
Lavoro di Gruppo (Olivetti, ENI)
Multidisciplinarietà
Imprenditore sociale
7. La “scuola” secondo Fuà
• “Obiettivo della scuola è formare una guida, una personalità,
non dei meri tecnici di azienda.”
• “Gli imprenditori che mi interessano sono quelli che fanno
meno clamore ma che trattano l’impresa come se fosse la
propria famiglia”.
• “All’Istao interessa formare un gruppo di persone che si
appassioni al proprio lavoro e abbia uno scopo.”
8. 1967: nasce l’’ISTAO
Istituto Adriano Olivetti di studi per la gestione
dell’economia e delle aziende
Fondazione Social Research
Olivetti Council
Corso pilota formazione
post universitaria economisti
CNR
Banca d’Italia
9. Dal 1967 l’ISTAO si dedica alla
preparazione di neolaureati e
manager ed è diventato, nel
tempo, il punto di riferimento per
la diffusione della cultura
d’impresa.
Applica una
metodologia didattica
innovativa, fuori dagli
schemi tradizionali
10. Da economisti applicati a manager e imprenditori per
far crescere le imprese
1972
1972
ECONOMIA MASTER IN GESTIONE
APPLICATA STRATEGIA E DELL’IMPRESA
MANAGEMENT
D’IMPRESA
MASTER IN HR TECNOLOGIA eeMANAGEMENT
TECNOLOGIA MANAGEMENT
MASTER IN HR
DELL’ INNOVAZIONE
DELL’ INNOVAZIONE
MASTER IN
MASTER IN
INTERNAZIONALIZZAZIONE
INTERNAZIONALIZZAZIONE ETICA OLIVETTIANA
ETICA OLIVETTIANA
MASTER IN MKTG
MASTER IN MKTG MASTER IN IMPRENDITORIALITA’
MASTER IN IMPRENDITORIALITA’
(START UP)
(START UP)
MASTER IN FINANZA
MASTER IN FINANZA
MIT-BOSTON SIR-ISTAO NETWORK
11. L’ISTAO : comunità di apprendimento
Produzione di conoscenza
Luogo di incontro e dialogo continuo con imprenditori
Case studies
Piccolo e di nicchia
Cultura locale e relazioni internazionali
Lavoro di Gruppo
Multidisciplinarietà
Integratore di conoscenze sul territorio
Nodo (/snodo) ecosistema dell’innovazione
Imprenditore sociale
12. Dal distretto alle reti di impresa
Dal sistema innovativo territoriale
all’ecosistema della conoscenza
13. Ecosistema della conoscenza e dell’innovazione
• Gli attori locali sono agenti diretti di
produzione e non esternalità
• L’ecosistema funziona sulla interna
consapevolezza del livello di competizione
giocato tra i differenti sistemi territoriali e non
solo più tra i sistemi economici di impresa
15. Ecosistema della conoscenza e dell’innovazione
• Le conoscenze e le professionalità devono essere in
grado di comporsi e definirsi in base a differenti
progetti per rispondere alle trasformazioni esterne in
un modello olonico -virtuale
• L’ecosistema territoriale come sistema centrato sulla
produzione di conoscenza
• Con soggetti ricomponibili e riconfigurabili in ruoli e
funzioni in stretta interrelazione con le
trasformazioni esterne
• Come comunità attributrice di “senso” alla
conoscenza (sensemaking)
16. Ricomposizione territoriale delle conoscenze
• Creare nuove dimensioni relazionali per ri-
dinamizzare le conoscenze specifiche dei singoli
attori territoriali
• Analizzare e riattribuire ruoli e specificità agli
stakeholders conosciuti
• Inserire nello scenario analitico “nuovi attori” o
“stakeholders”
17. Education: le metodologie per intraprendere
• Teoria e Pratica: conoscere, saper fare, saper essere
• Multidisciplinarietà
• Interculturalità : diversità come asset strategico
• Meritocrazia
• Integrazione virtuosa tra conoscenze e
comportamenti dei diversi soggetti
• Circolazione e scambio di idee: creare momenti di
incontro che favoriscano l’ascolto, il confronto e la
creatività, la progettualità e l’azione (lab, working-
project, team-work)
18. Education: i contenuti per intraprendere
• Imprenditività: attitudine mentale da sviluppare
e coltivare nei percorsi di crescita individuali e
collettivi
• Motivazione: la competitività come stimolo e
gratificazione individuale e di sistema
• Celebrazione e success stories come cultura
dell’esempio per le nuove generazioni
20. “Colui che prende il giusto cammino
deve cominciare ad amare la bellezza
della terra e progredire
incessantemente verso l’idea della
Bellezza stessa.”
“Spero che si possa insegnare ai
giovani, come cerchiamo di fare
all’ISTAO, che non si fa l’imprenditore
per fare più soldi possibile. E’ una
comune avventura che ci appassiona
tutti, se l’obiettivo ci piace.”